Le piante • • • FOTOSINTESI SONO ANCORATE AL SUOLO DEVONO CONTINUAMENTE ASSORBITE ACQUA PERSA TRAMITE LA TRASPIRAZIONE • POSSEGGONO FUSTI RINFORZATI IN MODO DA RIMANERE ERETTE E CRESCERE VERSO IL SOLE Muschi, Felci, Gimnosperme (Conifere) e Angiosperme o Piante a fiore ANGIOSPERME Esistono circa 250.000 specie conosciute di piante a fiore che appartengono a due gruppi tassonomicamente distinti: MONOCOTILEDONI e DICOTILEDONI I loro nomi derivano dal numero di cotiledoni o foglie seminali (1 per le monocotiledoni e 2 per le dicotiledoni) Altri caratteri distintivi sono: MONOCOTILEDONI (54 famiglie) DICOTILEDONI (250 famiglie) Sistema radicale fascicolato o fibroso Sistema radicale a fittone Lunghe venature parallele nelle foglie Venature reticolate Petali multipli di tre Fasci vascolari disposti casualmente Poaceae ovvero graminacee (frumento, riso, mais, ..) Palmaceae (cocco, dattero, …) Musaceae (banana, ….) Liliaceae (cipolla, porro, aglio) 4 o 5 petali Fasci vascolari a cerchio Fabaceae (legumi ..) Solanaceae (pomodoro, patata, melanzana…) Brassicaeae (cavolo, rapa, ravanello, ….) Rosaceae (Mele, prugne, pesche, mirtilli….) Compositae (Lattuga, indivia, carciofi…) Ecc…. monocotiledoni dicotiledoni Il Sistema Caulinare comprende i fusti e le foglie, al cui interno si svolge la fotosintesi Nonostante la loro diversità, le strutture vegetative di tutte le piante sono formate da tre organi fondamentali: RADICE, FUSTO E FOGLIE Il Sistema Radicale ancora la pianta al terreno e fornisce i nutrienti al sistema caulinare Ogni organo è formato da almeno tre tessuti ognuno dei quali è costituito da più tipi cellulari La cellula vegetale Le cellule sono in mattoni con i quali è costituita la pianta DIFFERENZE con la cellula animale • Parete cellulare con plasmodesmi (perforazione della parete cellulare che collegano i citoplasmi di cellule adiacenti) • Plastidi (strutture importanti che adempiono a vari ruoli metabolici come i cloroplasti, amiloplasti, cromplasti) • Vacuolo (un grande scomparto di accumulo che rappresenta il 70/80% del volume cellulare, contiene minerali aminoacidi, zuccheri, acidi organici) La parete vegetale è costituita da una componente fibrillare polisaccaridica immersa in una componente glicidica e proteica Costituente fondamentale della parte è la CELLULOSA, un polimero β 1-4 di glucosio Molecole di cellulosa adiacenti disposte parallelamente formano numerosi legami idrogeno fra filamenti diversi a formare una struttura cristallina, la microfibrilla, estremamente resistente Pectine: principalmente ac. Galattoronico e permettono l’adesione tra cellule adiacenti Microfribrille di cellulosa Emicellulosa (glucani concatenati): sono molecole in grado di legare la cellulosa Ad un livello superiore di organizzazione rispetto alla cellula troviamo un TESSUTO che corrisponde a un gruppo organizzato di cellule caratterizzate da elementi comuni che lavorano insieme come unità strutturale e funzionale TESSUTI •Tegumentale •Fondamentale •Vascolare Le cellule sono raggruppate in tessuti e diversi tessuti formano un organo Tessuti Tegumentali sono tessuti di protezione e regolano i rapporti della pianta con il mondo esterno Cellule epidermiche specializzate Epidermide • Tessuti Fondamentali: Cellule parenchimatiche: possiedono pareti sottili formate da una parete primaria e da una lamella mediana condivisa. Hanno una forma poligonale, grandi vacuoli centrali, cloroplasti o amido e lipidi. Nelle foglie provvedono alla fotosintesi, nel fusto e nella radice immagazzinano i prodotti; Collenchima: cellule con parete primaria irregolarmente ispessita, hanno una funzione di sostegno e una forma allungata (spesse agli angoli), forniscono supporto meccanico nei piccoli fusti; Sclerenchima: cellule con una spessa parete secondaria che fornisce sostegno meccanico, molte di queste cellule muoiono dopo aver completato il loro ciclo vitale. Esistono due tipi di cellule dello sclerenchima FIBRE allungate e SCLEREIDI Tessuti vascolari: Sistema idraulico o di trasporto della pianta Nelle piante sono presenti due sistemi conduttori •XILEMA: distribuisce l’acqua e gli ioni minerali (linfa grezza) dalle radici verso l’alto ai rami, germogli e foglie. Durante il tragitto la linfa grezza viaggia attraverso cellule morte e una volta raggiunte le foglie l’acqua evapora dalle loro superficie e si disperde nell’atmosfera mentre i sali minerali sono in gran parte assorbiti dalle cellule fogliari •FLOEMA: distribuisce zuccheri, sali minerali, vitamine, aminoacidi e altre molecole organiche (linfa elaborata) dalla sede di produzione (definita sorgente o source) alla sede di utilizzo o accumulo (pozzi o sink). Le cellule conduttrici del floema sono cellule vive, prendono lo zucchero dove è abbondante, generalmente dalle foglie durante l’estate, dai tuberi e dai rizomi in primavera, e lo trasportano in soluzione acquosa nelle zone dove è necessario, soprattutto agli apici dei germogli e delle radici, alle giovani foglie ed ai fiori. XILEMA: contiene delle cellule di conduzione definite ELEMENTI TRACHEALI: •Tracheidi: cellule fusiformi morte nelle quali scorre acque e sali minerali grazie alla presenza di fori (nelle gimnosperme e in altre piante vascolari) •Vasi: formati da elementi vasali (cellule morte con fori nelle pareti). L’estremità di una cellula combacia con quella della cellula successiva così si forma un tubo cavo ELEMENTI DEI TUBI CRIBROSI: cellule vive con plasmodesmi nelle pareti delle estremità, che si allargano a formare pori permettendo il collegamento tra cellule adiacenti (PLACCHE CRIBROSE) Singoli elementi dei tubi cribrosi si uniscono a formare lunghi tubi che trasportano il liquido floematico attraverso il corpo della pianta Cellule compagne regolano la formazione dei tubi cribrosi Il liquido floematico formato da acqua, zuccheri e altri soluti riempie gli elementi dei tubi cribrosi. Questa soluzione si muove da una cellula all’altra lungo il tubo cribroso Radice FUNZIONI DELLA RADICE • Fissare saldamente la pianta al substrato • Assorbire acqua e sali minerali • Produrre ormoni (citochine e giberelline) • In alcuni casi le radici come le carote e le barbabietole ecc… costituiscono il principale sito di Molte Dicotiledoni possiedono un accumulo dei carboidrati (radici a SISTEMA RADICALE A FITTONE fittone) (una grande radice primaria e radici laterali meno pronunciate) RADICI AVVENTIZIE Si originano lungo il fusto sopra il livello del terreno (riproduzione vegetativa) Le Monocotiledoni e alcune eudicotiledoni possiedono un SISTEMA RADICALE FIBROSO O FASCICOLATO (radici sottili circa dello stesso diametro) Anatomia della radice Fusto La funzione principale del fusto è quella di portare in alto gli organi riproduttivi (fiori) e gli organi adibiti alla fotosintesi (le foglie) Nel fusto si distinguono i NODI , regioni in cui si inseriscono le foglie e gli INTERNODI, regione comprese tra due nodi La zona del fusto in cui si inseriscono le foglie è detta Ascella fogliare e al suo interno si trova la Gemma ascellare: possono dare origine ai rami La Gemma apicale produce le cellule responsabili dell’accrescimento in altezza e si trovano all’apice dei fusti e dei rami Quando le condizioni sono appropriate si producono gemme che daranno origine ai fiori Anatomia del fusto Foglia La foglia è un organo complesso che normalmente costituisce un’appendice laterale del fusto e dei rami FUNZIONI DELLA FOGLIA • Fotosintesi clorofilliana • Traspirazione (eliminazione della maggior parte dell’acqua assorbita dalle radici) Foglia isolaterale di monocotiledone Foglia dorsoventrale di dicotiledone Foglia piante xerofite Lo sviluppo dei vegetali è caratterizzato da un’embriogenesi permanente Una differenza fondamentale tra le modalità di sviluppo delle piante e degli animali MERISTEMI Sono zone delle piante prevalentemente EMBRIOGENETICHE che possono formare continuamente nuovi organi 1. Meristemi primari: presenti nell’embrione e attivi per tutta la vita della pianta; dalla divisione delle loro cellule si originano i tessuti primari 2. Meristemi secondari o cambiali: non presenti nell’embrione e differenziati secondariamente durante lo sviluppo della pianta. Sono presenti solo in alcune piante e dalla loro divisione si originano i tessuti secondari TRASPORTO DI SOSTANZE NELLE PIANTE L’acqua viaggia dal terreno all’atmosfera e circola all’interno della pianta trasportando con sé importanti soluti Lo spostamento di acqua attraverso le membrane biologiche avviene per OSMOSI Il termine osmosi indica la diffusione del solvente attraverso una membrana semipermeabile dal compartimento a concentrazione minore di soluto verso il compartimento a concentrazione maggiore di soluto, quindi secondo il gradiente di concentrazione L’osmosi è un processo passivo, non richiede alcun tipo di energia Acquaporine Sono proteine canale di membrana attraverso cui l’acqua può spostarsi senza interagire con l’ambiente idrofobico del doppio strato fosfolipidico della membrana Gli ioni minerali, che portano cariche elettriche, non possono spostarsi attraverso una membrana se non vengono aiutati da proteine di trasporto • Processo passivo (quando la concentrazione degli ioni nel terreno è maggiore di quella degli ioni nella pianta) •Processo attivo (quando l’assunzione degli ioni avviene contro gradiente di concentrazione e di carica) L’acqua e le sostanze minerali passano dal suolo allo xilema attraverso l’apoplasto e il simplasto Apoplasto: insieme delle pareti cellulari e degli spazi intercellulari Simplasto: l’insieme del citoplasma delle cellule connesse tra di loro dai plasmodesmi L’acqua e gli ioni minerali possono passare attraverso la via apoplastica o simplastica . L’acqua e gli ioni a livello dell’endoderma devono lasciare la via apoplastica (Bande del Caspary) per prendere quella simplastica. Le proteine di trasporto di membrana determinano quali ioni passano nell’apoplasto della stele, questo gradiente elettrochimico determina il passaggio di acqua per osmosi Linfa xilematica Il meccanismo della TRASPIRAZIONE - COESIONE – TENSIONE La concentrazione del vapor d’acqua QUESTO MECCANISMO DELLA TRASPIRAZIONE-COESIONE-TENSIONE NON RICHIEDE ENERGIA DA PARTE DELLA PIANTA E GLI IONI MINERALI CONTENUTI NELLA LINFA XILEMATICA DALLE RADICI ARRIVANO FINO ALLE FOGLIE nell’atmosfera è minore che nella foglia Traspirazione dell’acqua dagli stomi La tensione solleva l’acqua dalle venature fino all’apoplasto delle cellule del mesofillo La tensione tira l’acqua verso l’alto nello xilema delle radici e del fusto Le molecole d’acqua formano una colonna coesiva dalle radici alle foglie L’acqua passa dal terreno alle radici per osmosi e sempre per osmosi allo xilema STOMI pori presenti sull’epidermide delle foglie Una coppia di cellule epidermiche specializzate dette cellule di guardia controlla l’apertura e la chiusura di ogni STOMA Gli stomi permettono un compromesso tra la ritenzione di acqua e l’assunzione di CO2 L’apertura e la chiusura degli stomi sono regolate dal controllo della concentrazione di K+ nelle cellule di guardia Traslocazione: movimento dei carboidrati e di altri soluti attraverso il floema Le sostanze nel floema sono traslocate dalla sorgente o source (foglia o radice tuberizzata) dove sono prodotte ai pozzi o sink (radice, fiore, frutto, tubero) dove vengono utilizzate per crescita e immagazzinamento La traslocazione nel floema può avvenire in entrambe le direzioni rispetto al fusto sebbene in un singolo tubo cribroso proceda sempre in una sola direzione La traslocazione richiede ATP Le piante sono organismi AUTOTROFI sono in grado di sintetizzare da soli i propri composti organici Le piante possono produrre tutte le molecole organiche di cui hanno bisogno a partire da CO 2 , acqua e varie sostanze minerali Luce solare + 6CO2 + 6H2O C6H12O6 + 6O2 Le sostanze nutritive minerali sono ottenute dalla soluzione del terreno 1 gr per kg di materia secca 100 mg per kg di materia secca Lo sviluppo di una pianta, la serie di modificazioni che progressivamente si verificano nel corso della sua vita (la dormienza e la germinazione del seme, la crescita della pianticella, la fioritura, la senescenza e la morte), viene regolato attraverso meccanismi complessi • i segnali ambientali • i recettori che permettono ad una pianta di percepire i segnali ambientali (fotorecettori) • gli ormoni : segnali chimici che mediano gli effetti dei segnali ambientali • il genoma della pianta, che codifica gli enzimi che catalizzano le reazioni biochimiche coinvolte nello sviluppo ORMONI DELLA CRESCITA VEGETALE: sono composti regolatori che agiscono a concentrazioni molto basse a livello di siti che spesso sono distanti dai loro luoghi di produzione