Liceo Cantonale di Bellinzona Determinazione della velocità radiale delle stelle tramite effetto Doppler Lavoro di Maturità Fisica Allievo Relatore Betim Gashi Prof. Renzo Ramelli Anno scolastico 2016/2017 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Indice Indice ...................................................................................................................................... 1 1. Premessa ......................................................................................................................... 3 2. Abstract ........................................................................................................................... 4 3. Introduzione .................................................................................................................... 5 4. Concetti chiave, materiale e metodo .............................................................................. 7 4.1. Legge di Planck ......................................................................................................... 7 4.2. Righe spettrali .......................................................................................................... 7 4.2.1. L’eccitazione atomica dell’atomo di Bohr ........................................................ 7 4.2.2. Le righe spettrali ............................................................................................... 9 4.3. Spettro elettromagnetico ...................................................................................... 12 4.3.1. 4.4. Classi spettrali ........................................................................................................ 13 4.4.1. 4.5. 5. 6. Legge di Wien ................................................................................................. 15 L’effetto Doppler.................................................................................................... 17 Sistema di coordinate.................................................................................................... 21 5.1. Sistema di coordinate equatoriali .......................................................................... 21 5.2. Sistema di coordinate eclittiche ............................................................................ 24 5.3. Il tempo siderale .................................................................................................... 25 Misurazioni all’IRSOL ..................................................................................................... 26 6.1. Istituto Ricerche Solari Locarno ............................................................................. 26 6.2. Materiale: telescopio ............................................................................................. 27 6.3. Misurazioni............................................................................................................. 29 6.4. Stelle ...................................................................................................................... 30 6.4.1. Arturo.............................................................................................................. 30 6.4.2. Antares............................................................................................................ 31 6.5. 7. Spettro di assorbimento in fisica .................................................................... 13 Raccolta dati........................................................................................................... 32 Metodologia dell’analisi dei dati ................................................................................... 35 7.1. Correzione della velocità eliocentrica dell’osservatore ........................................ 35 7.2. Dati e risultati......................................................................................................... 38 1 Betim Gashi 7.2.1. Liceo Cantonale di Bellinzona Dati e risultati di Arturo .................................................................................. 38 7.2.1.1. 7.2.2. 2016/2017 Velocità radiale di Arturo ........................................................................ 47 Dati e risultati di Antares ................................................................................ 48 7.2.2.1. Velocità radiale di Antares ...................................................................... 52 8. Conclusioni .................................................................................................................... 53 9. Appendice...................................................................................................................... 54 10. Bibliografia .................................................................................................................... 70 Bibliografia e sitografia ..................................................................................................... 70 Riferimenti per le figure e per le tabelle........................................................................... 73 Riferimenti per le figure ................................................................................................ 73 Riferimenti per le tabelle .............................................................................................. 74 2 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 1. Premessa Il tema principale del mio lavoro di ricerca scientifico nell’ambito della fisica ed in particolare in quello dell’astronomia è, come si può chiaramente capire dal titolo stesso, la “determinazione della velocità radiale delle stelle tramite effetto Doppler”. Una ragione che mi ha spinto nella scelta di questo tema è la sua perenne presenza nella vita di tutti i giorni: basti pensare a tutte le sirene delle ambulanze oppure alla musica ad alto volume che (soprattutto d’estate) sentiamo da macchine decappottabili che si muovono ad “alte” velocità. Un altro motivo di questa scelta si basa sulla mia curiosità e sulla mia grande voglia di applicare teorie o formule in un contesto reale: in altre parole mi piace poter sperimentare e riuscire a scoprire grazie alle mie conoscenze in materia. La prima volta che ho sentito parlare di effetto Doppler è stata durante il secondo anno di liceo a lezione di geografia, quando si faceva più che altro geografia fisica: mi affascinava il fatto che con uno spettro di emissione si potesse determinare se una stella si sta avvicinando o allontanando rispetto a noi, e perciò ho deciso di intraprendere questa strada anche perchè è stato abbastanza semplice riuscire a realizzare il lavoro visto che all’Istituto Ricerche Solari con sede a Locarno mi è stato messo a disposizione grazie al docente Renzo Ramelli, un telescopio col quale ho potuto effettuare le mie misurazioni sullo spettro di luce della stella osservata. 3 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 2. Abstract Il mio lavoro di maturità si incentra soprattutto sulla parte astronomica della fisica il cui campo di ricerca è, come dal nome stesso possiamo capire, lo studio delle stelle. Io mi occuperò principalmente di spettroscopia: lo spettro di luce delle due stelle in questione sarà molto importante per raggiungere l’obbiettivo del mio LAM. L’obbiettivo è dunque quello di trovare la velocità radiale di una o più stelle tramite l’effetto Doppler che nel mio caso sono Arturo (Arcturus) e Antares (Antares). Per poter trovare la velocità radiale delle due stelle è necessario far uso dell’effetto Doppler, grazie al quale verrà determinata la velocità relativa fra la stella ed il nostro sistema di riferimento che è rappresentato dalla Terra. Visto che la stessa stella può risultare che in un periodo dell’anno si avvicini e in un altro si allontani (o viceversa) capiamo che la Terra non è un sistema di riferimento efficace in grado di permetterci di trovare la velocità radiale della stella in questione dato che la Terra a sua volta gira secondo una traiettoria ellittica attorno al Sole. Per poter ottenere un risultato più attendibile e assoluto bisogna far riferimento al Sole, perciò per trovare la velocità radiale della stella in questione bisognerà considerare anche il vettore velocità orbitale della Terra attorno al Sole ed il vettore velocità di rotazione della Terra attorno al proprio asse. Per Arturo ho trovato perciò una velocità radiale pari a −5,116 di circa 0,4 ππ π ππ π con un margine d’errore . Per Antares invece ho trovato un risultato non molto attendibile legato alla difficoltà nel leggere il grafico del suo spettro di luce: la velocità radiale calcolata è dunque di −11,874 con un errore di circa 0,7 ππ π ππ π . 4 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 3. Introduzione Per poter raggiungere tale obbiettivo si è dovuto definire un piano di lavoro ed una metodologia specifica, di cui verrà fatto breve accenno. Come detto in precedenza il mio lavoro consiste nel misurare una zona di spettro (circa 5882 Å – 5893 Å) di luce della stella per poi confrontarlo con quello misurato nel sistema di riferimento della stella (cioè fermi rispetto ad essa) tenendo però anche conto della velocità della Terra ed infine trovare la velocità radiale tra i due sistemi di riferimento che è quella che vedrete nel caso in cui andaste a cercare informazioni circa le due stelle sopracitate. Fig. 1 Componenti della vettore velocità della stella osservata Innanzitutto si è dovuto mettere in chiaro come funziona e in cosa consiste l’effetto Doppler nel sottocapitolo 4.5, per poi poter arrivare ad avere delle formule finali che sono servite per trovare la velocità radiale. Le misure riguardanti lo spettro di luce delle stelle vengono chiaramente effettuate con il telescopio (sottocapitolo 6.2) dalla Terra che non può essere definito un sistema di riferimento assoluto dato che ha una traiettoria ellittica attorno al Sole, perciò può risultare che in un periodo dell’anno una stella si avvicini mentre in un altro periodo si allontani. Per avere un sistema di riferimento più efficace prendiamo in considerazione il Sole: tutto deve essere ricondotto a questo sistema di riferimento per definire per esempio se una stella si sta avvicinando o allontanando. Un altro aspetto importante è stata la scelta delle stelle, le quali sono state scelte tenendo conto di diversi fattori. Per scegliere le stelle da osservare al telescopio ho dovuto tenere conto della classe spettrale, della magnitudine apparente e della declinazione per motivi puramente di natura pratica riguardanti anche i limiti del telescopio che è stato progettato apposta per l’osservazione del Sole. 5 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Osservando lo spettro di luce di qualsiasi stella dal nostro pianeta si può notare la presenza di alcune linee spettrali situate in una posizione che sono presenti in tutti gli spettri di luce: esse sono le cosiddette “linee telluriche” corrispontenti agli elementi costituenti l’atmosfera terrestre e che si possono utilizzare come punti di riferimento e anche come scala perchè si trovano sempre nella stessa posizione ed hanno dunque una lunghezza d’onda sempre uguale indipendentemente dalla velocità relativa della stella rispetto a noi. Prima di procedere con le misurazioni ho dovuto dunque scegliere una zona di spettro in cui sono presenti almeno due linee telluriche in modo da utilizzarle come punto di riferimento per i nostri calcoli. Una volta prese le misurazioni ho ottenuto gli spettri di luce delle stelle precedentemente scelte e li ho confrontati per esempio con lo spettro di luce del Sole che si trova nel nostro sistema di riferimento. Si poteva notare in modo abbastanza evidente grazie alle linee telluriche l’effetto Doppler: grazie a queste ultime ho potuto costruire una scala e calcolare di quanto è spostato/traslato lo spettro di luce della stella osservata rispetto al suo spettro di luce misurato nel suo sistema di riferimento e la sua velocità rispetto a noi. Visto che la Terra gira attorno al Sole la velocità della stella cambia a dipendenza del periodo dell’anno in cui facciamo questo tipo di misurazioni. Per poter veramente concludere qualcosa bisogna usare un sistema di riferimento più “efficace” come per esempio quello del Sole. Per trovare dunque la velocità di allontanamento delle stelle osservate ho dovuto tenere conto del vettore velocità orbitale della Terra attorno al Sole e del vettore velocità di rotazione della Terra attorno al proprio asse ed addizionarli, per poi con dei calcoli determinare la velocità radiale effettiva della stella. Stella Declinazione Ascensione retta Arturo +19° 10’ 56.6730” 14h 15m 39.67207s Antares -26° 25’ 55.2094” 16h 29m 24.45970s Magn. apparente Classe Velocità radiale spettrale (km/s) -0.05 K0III -5.19 1.07 M1.5 -3.50 Tab. 1 Alcune fondamentali caratteristiche di Arturo e di Antares Come vediamo le due stelle Arturo e Antares si stanno avvicinando al nostro sistema di riferimento con velocità rispettivamente di 5,19 km/s e 3,4 km/s. L’obbiettivo è dunque quello di trovare la velocità radiale delle due stelle. 6 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 4. Concetti chiave, materiale e metodo 4.1. Legge di Planck Il fotone è un quanto di energia della radiazione elettromagnetica: esso rappresenta una particella energetica priva di massa componente l’onda elettromagnetica. Secondo la legge di Planck esiste una relazione tra energia del fotone e frequenza (e anche lunghezza d’onda): ad ogni frequenza è cioè associato un fotone. Con la seguente formula di Planck rappresentiamo tale relazione: πΈ = β. π ο· ο· ο· πΈ è l’energia del fotone β = 6,626076.10 − 34 π½. π 1 è la costante di Planck π è la frequenza associata al fotone. 4.2. Righe spettrali 4.2.1. L’eccitazione atomica dell’atomo di Bohr Secondo il modello atomico di Bohr gli atomi sono, come già sappiamo, costituiti da un nucleo formato da protoni con carica positiva e neutroni (neutri), attorno al quale si trovano gli elettroni posizionati sugli orbitali. Questo modello ci dice che in un atomo gli elettroni possono stare su orbitali corrispondenti a livelli energetici ben precisi. Per far “saltare” un elettrone da un orbitale ad un altro, c’è bisogno di una quantità di energia ben determinata corrispondente al salto energetico che l’atomo deve assorbire o rilasciare e che noi definiamo quanto, come abbiamo visto nel sottocapitolo 4.1 dove l’energia del fotone è proporzionale alla frequenza ad esso associata. 1 CRM, CRP & CRC, Formulari e tavole, Éditions G d’Encre, 2013, p.157 7 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 La differenza fra due livelli energetici differenti in un atomo costituisce il quanto di energia che corrisponde ad un fotone ben preciso: |πΈπ − πΈπ | = β. π ο· πΈπ è il livello energetico finale dell’elettrone ο· πΈπ è il livello energetico iniziale dell’elettrone ο· πΈπ − πΈπ è la differenza di energia tra il livello in cui l’elettrone si trova e il livello in cui esso si trovava: questa differenza corrisponde ad un quanto ο· β è la costante di Planck ο· π è la frequenza associata al fotone |πΈπ − πΈπ | Fig. 2 Eccitazione atomica dell'atomo: assorbimento di un quanto comporta lo spostamento dell'elettrone da un livello energetico più basso ad un più alto Nel caso della fig. 2 vediamo un assorbimento di energia da parte dell’atomo facendo spostare dunque l’elettrone da un orbitale ad uno successivo che si trova ad un livello energetico più alto. Se l’atomo invece di assorbire emettesse energia osserveremmo che l’elettrone passerebbe da un livello energetico più alto ad uno più basso: in altre parole esso passerebbe da un orbitale esterno ad uno più interno. 8 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 4.2.2. Le righe spettrali Se un certo elemento viene illuminato da una radiazione elettromagnetica (avente tutte le lunghezze d’onda), esso assorbe solo alcuni fotoni associati a lunghezze d’onda ben precise componenti l’onda elettromagnetica. Se immaginiamo di scomporre la luce passante per una zona composta da questo tipo di elemento vedremo un fascio di luce coi colori dell’arcobaleno, ma soprattutto vedremo “linee nere” dette righe spettrali che corrispondono alle lunghezze d’onda associate ai quanti energetici assorbiti dall’elemento per far spostare gli elettroni a livelli energetici più alti. In questo caso per esempio vediamo uno spettro di assorbimento da parte dell’elemento in questione. L’eccitazione avviene, oltre all’assorbimento di fotoni, anche a cusa di collisioni fra atomi che a basse temperature sono meno presenti, perciò se essa avviene principalmente per assorbimento di fotoni mentre la deeccitazione principalemente tramite la collisione fra atomi, la riga spettrale corrispondente è osservata in assorbimento. Viceversa si osservarà invece la riga spettrale corrispondente in emissione. Se per contro, lo stesso elemento incandescente precedentemente illuminato con la stessa onda elettromagnetica si trova in un luogo buio ed analizziamo l’onda elettromagnetica da lui emessa come abbiamo fatto prima noteremo una situazione diversa, dove le linee che nella situazione precedente erano nere appaiono colorate mentre tutto il resto appare nero. Questo è uno spettro di emissione dell’elemento che emette fotoni corrispondenti alla differenza energetica fra i diversi livelli energetici. Perciò quando un elettrone passa ad un livello energetico più basso, dall’atomo viene emesso un quanto di energia corrispondente al fotone che corrisponde alla differenza di energia fra i due livelli energetici. In questo caso si parla invece di spettro di emissione dell’elemento in questione. La deeccitazione atomica, oltre ad essere causata dall’emissione di fotoni, è anche causata dalle collisioni che avvengono fra gli atomi, le quali sono molto presenti ad alte temperature come per esempio nelle stelle: se in questo caso l’eccitazione avviene soppratutto tramite le collisioni mentre la deeccitazione pricipalmente tramite l’emissione di fotoni allora la riga spettrale corrispondente è osservata in emissione. 9 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Capiamo meglio le due situazioni con le immagini seguenti delle fig. 3 e fig. 4. Fig. 3 Spettro Fig. 4 Atomo di Bohr: al centro il nucleo composto da protoni e neutroni, mentre sugli orbitali si collocano gli elettroni 10 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Due sostanze diverse avranno però spettri di assorbimento e di emissione differenti in quanto l’energia di passaggio da un orbitale all’altro cambia da una sostanza all’altra, a causa anche delle diversa composizione nucleare che esse presentano. I nuclei sono formati da un diverso numero di protoni (e neutroni) che esercitano una certa forza sugli elettroni, perciò l’energia per far passare l’elettrone da un orbitale all’altro cambia a dipendenza dell’elemento. Vediamo la fig. 5 e la fig. 6 che rappresentano rispettivamente lo spettro di emissione dell’idrogeno (H) e del ferro (Fe). Fig. 5 Spettro di emissione dell'idrogeno Fig. 6 Spettro di emissione del ferro Nella fig. 5 e nella fig. 6 osserviamo come lo spettro di emissione rispettivamente dell’idrogeno (H) e del ferro (Fe) cambi: ciò è dovuto al diverso numero di protoni che compongono il loro nucleo. Nel caso dell’idrogeno abbiamo solamente un protone e di conseguenza un elettrone mentre per il ferro abbiamo 26 protoni ed altrettanti elettroni che a differenza dell’idrogeno sono disposti su più orbitali. 11 Betim Gashi 4.3. Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Spettro elettromagnetico “Lo spettro delle onde elettromagnetiche, o semplicemente spettro, è l'intervallo di tutte le possibili radiazioni elettromagnetiche.”2. Questa citazione ci fa pensare che non esistono limiti, o per meglio dire non esistono lunghezze d’onda massime o minime, ma tuttavia questi due limiti ci sono: la lunghezza d’onda massima non può superare la dimensione dell’universo mentre la lunghezza d’onda minima è rappresentata dalla lunghezza di Planck il cui valore, secondo il Comitato Internazionale di Scienza (ICSU), è 1,616252.10 − 35 π con un incertezza di 8,1. 10−40 π.3 Fig. 7 Spettro elettromagnetico Nella fig. 7 vediamo lo spettro elettromagnetico dai raggi gamma con lunghezze d’onda dell’ordine di grandezza dei picometri (10-12 m) alle onde radio con lunghezze d’onda dell’ordine di grandezza dei chilometri (103 -104 m). 2 WIKIBOOKS Libri liberi per un mondo aperto. (2015, dicembre). Tratto novembre 7, 2016, da Fisica classica/Spettro delle onde elettromagnetiche: https://it.wikibooks.org/wiki/Fisica_classica/Spettro_ delle_onde_elettromagnetiche 3 Peter Atkins, Julio De Paula, Chimica Fisica, 4° ed., Bologna, Zanichelli, settembre 2004 12 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 4.3.1. Spettro di assorbimento in fisica Con lo spettro di assorbimento possiamo determinare la composizione chimica di una stella come per esempio il Sole. Bisogna però considerare che la luce proveniente dal Sole come da ogni altra stella passa anche per la nostra atmosfera che è composta da diverse sostanze chimiche le quali a loro volta assorbono quanti energetici associati a lunghezze d’onda ben precise: nello spettro di assorbimento che otteniamo vedremo oltre alle righe spettrali del Sole anche le righe spettrali corrispondenti alle lunghezze d’onda assorbite dall’atmosfera terrestre che vengono definite col nome di righe o linee telluriche. Queste ultime sono molto importanti per l’obbiettivo di questo lavoro di maturità visto che per l’effetto Doppler lo spettro di assorbimento di una stella può cambiare: in altre parole a dipendenza della velocità relativa di una stella rispetto a noi le righe spettrali delle sue sostanze componenti risulteranno più spostate verso lunghezze d’onda maggiori o minori (ma questo verrà spiegato nel sottocapitolo 4.5). Visto che l’atmosfera terrestre si trova ferma nel sistema di riferimento della Terra le linee telluriche risulteranno sempre alla stessa lunghezza d’onda nello spettro di assorbimento di qualsiasi stella che osserviamo indipendentemente dalla sua velocità radiale: grazie a queste linee telluriche si può fare un confronto e determinare la velocità radiale della stella osservata. 4.4. Classi spettrali In base alla temperatura superficiale di una stella esiste un sitema di classificazione O, B, A, F, G, K e M secondo il quale alle stelle con una temperatura più alta corrisponde la lettera O mentre quelle più “fredde” hanno classe spettrale M. Per ogni classe ci sono delle sottoclassi che vanno da 0 a 9: la classe G9 per esempio è la classe spettrale che comprende le stelle più fredde della classe G e dunque G9 è più vicina alla classe spettrale K mentre G0 è più vicina alla F. La temperatura di una stella è fondamentale per quanto riguarda gli stati di eccitazione dei diversi elementi che la compongono. A causa per esempio di temperature elevate gli atomi di un certo elemento sono quasi tutti ionizzati, perciò non si riscontrano le righe spettrali di atomi neutri. Viceversa a basse temperature non si avranno le righe spettrali degli atomi ionizzati perchè quasi tutti gli atomi sono neutri. Sempre a causa della temperatura le diverse righe spettrali appaiono più o meno pronunciate in alcune classi spettrali piuttosto che in altre. Se osserviamo la fig. 8, la classe spettrale A presenta una riga spettrale in prossimità del ciano vicino al verde che risulta più evidente rispetto ad altre classi spettrali. 13 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Per capire come funziona la classificazione stellare osserviamo le immagini di fig. 8 e fig. 9. Fig. 8 Classificazione spettrale Si vede dunque che le classi spettrali sono suddivise in diverse “fasce” di temperature che caratterizzano l’atmosfera delle stesse (fig. 9). Fig. 9 Scala delle temperature 14 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 4.4.1. Legge di Wien Per poter spegare la legge di Wien si ipotizza un corpo nero cavo che assorbe tutte le radiazioni elettromagnetiche: possiamo ipotizzare una sfera cava idealizzata dove c’è un perfetto equilibrio termico e che è in grado di assorbire tutte le radiazioni elettromagnetiche e quando emette energia emette esattamente la quantità di energia precedentemente assorbita. La radiazione all’interno di un corpo cavo in equilibrio termico, anche se esso non è nero, è uguale alla radiazione del corpo nero. Definiamo perciò che la radiazione che un corpo nero emette si chiama radiazione del corpo nero mentre la densità di energia irradiata viene chiamata spettro di corpo nero. Qualsiasi corpo che si trova ad una temperatura diversa da 0 πΎ (quindi tutti) è fonte di radiazione elettromagnetica. La legge di Wien mette dunque in relazione la lunghezza d’onda per la quale la radiazione emessa dal corpo nero è massima con la temperatura: πππ₯ . π = 2898 ππ. πΎ = π ο· ο· ο· πππ₯ è la lunghezza d’onda per cui è massima la radiazione emessa dal corpo nero π è la temperatura a cui si trova il corpo nero π = 2898 ππ. πΎ è la costante di spostamento di Wien4 Vediamo una relazione di proporzionalità inversa fra la lunghezza e la temperatura del corpo nero: se per esempio la lunghezza d’onda aumenta la temperatura diminuisce e viceversa se la lunghezza d’onda diminuisce la temperatura aumenta. Fig. 10 Legge di Wien 4 Peter Atkins, Julio De Paula, Chimica Fisica, 4ª ed., Bologna, Zanichelli, settembre 2004 15 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Questo modello (fig. 10) può anche essere applicato alle stelle, dove però la temperatura di cui tener conto è quella dei loro strati più esterni come quello esterno alla cromosfera, cioè la fotosfera. Prendiamo per esempio il Sole che ha una temperatura superficiale pari a π = 5777 πΎ5: πππ₯ = π = 502 ππ π L’occhio umano infatti non è sensibile a tutto lo spettro elettromagnetico, bensì esso è sensibile solamente ad una zona dello spettro chiamata spettro visibile dove vi è la lunghezza d’onda per cui l’emssione radiativa del Sole è massima che va da circa 400 nm ai 750 nm (fig. 11). L’occhio umano è però più sensibile ad alcune lunghezze d’onda che si avvicinano e corrispondono alla lunghezza d’onda per cui l’emissione radiativa del Sole è massima, cioè a lunghezze d’onda attorno ai 500 nm che corrispondo all’incirca alla zona tra il ciano e principalmente il verde. L’occhio umano è dunque meno sensibile al violetto ed al rosso. Fig. 11 Spettro visibile 5 National Aeronautics and Space Administration. (no info circa data pubblicazione). Tratto novembre 10, 2016 da Solar System Exploration: http://solarsystem.nasa.gov/planets/sun/facts 16 Betim Gashi 4.5. Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 L’effetto Doppler L’effetto Doppler è quell’effetto secondo il quale la frequenza d’onda o la lunghezza d’onda rispetto al valore iniziale cambiano a dipendenza del moto della sorgente. Per fare un esempio, se siamo nel sistema di riferimento della sorgente, cioè fermi rispetto ad essa noteremo una certa frequenza e lunghezza d’onda. Se noi ci allontaniamo rispetto a questa sorgente percepiremo una lunghezza d’onda maggiore ed una frequenza minore, mentre se ci avviciniamo percepiremo per contro una lunghezza d’onda minore ed una frequenza maggiore. Per spiegare questo ci rifacciamo dell’esempio del mare il cui centro è la sorgente mentre noi siamo il ricettore. ”Se noi entriamo in acqua e stiamo fermi senza muoverci, sentiremo i “picchi” dell’onda con una certa frequenza che corrisponde alla frequenza nel sistema di riferimento della sorgente. Se noi invece nuotiamo verso il mare e quindi verso la sorgente, pecepiremo una frequenza d’onda maggiore rispetto a quella del sistema di riferimento della sorgente perchè i picchi delle onde li sentiremmo più frequentemente. Viceversa se ci allontaniamo dalla sorgente sentiremmo una frequenza minore rispetto a quella che sentiamo nel sistema di riferimento della sorgente” 6 Guardiamo ora la fig. 12 e ragionando cercheremo di capire l’effetto Doppler e ricavare qualche formula... Fig. 12 Effetto Doppler: al centro del cerchio piccolo la sorgente 6 D. H. Evans and W. N. McDicken, Doppler Ultrasound, seconda edizione, John Wiley and Sons, 2000 17 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Immaginiamo che al centro del cerchio (fig. 12) più piccolo ci sia una sorgente che si muove con una certa velocità π’ verso destra e i due ricettori sono posti rispettivamente a destra e a sinistra della sorgente. Per esempio il ricettore 2 (a sinistra della sorgente) percepirà: π2 = π0 + π’. π0 ο· ο· ο· ο· π2 è la lunghezza d’onda percepita dal ricettore 2 π0 è la lunghezza d’onda della sorgente nel sistema di riferimento della sorgente π0 è il periodo dell’onda nel sistema di riferimento della sorgente π’ è la velocità del ricettore rispetto alla sorgente Come sappiamo ci sono relazioni tra lunghezza d’onda, periodo e frequenza, perciò abbiamo: π = π£. π ο· allora ο π= π π£ π£ è la velocità di propagazione dell’onda π0 = π0 π£ dove π£ è la velocità di propagazione dell’onda. Abbiamo dunque: π2 = π0 + π’. π0 π2 −π0 ed otteniamo π£ π0 = π’ π£ Arriviamo ad ottenere la formula generale: π₯π π0 = π’ π£ ο π’= π₯π π0 .π£ 18 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Come vediamo π’ assume valori negativi quando la sorgente si avvicina e dunque si percepisce una lunghezza d’onda minore ripetto a quella del sistema di riferimento della sorgente, mentre la π’ assume valori positivi se la sorgente si allontana e si ha dunque una lunghezza d’onda maggiore rispetto a quella che si ha nel sistema di riferimento della sorgente. Si parla spesso di red-shift e di blue-shift: se la sorgente si allontana la lunghezza d’onda percepita si sposta verso lunghezze d’onda maggiori e dunque verso il rosso, si parla perciò di red-shift; se essa si allontana la lunghezza d’onda percepita si sposterà verso lunghezze d’onda minori e dunque verso il blu, si parla perciò di blue-shift. L’immagine seguente (fig. 13) ci aiuterà a capire meglio il concetto... Fig. 13 Red-shift e blue-shift Come abbiamo detto nel sottocapitolo precedente vediamo che un moto relativo tra noi e la stella che osserviamo incide sullo spettro di assorbimento che misuriamo dalla nostra posizione. Se, come nella fig. 12, osserviamo una stella in un punto fermo nel suo sistema di riferimento, misuriamo uno spettro di assorbimento dove per ogni riga spettrale corrisponde una lunghezza d’onda. In questo caso se prendiamo anche lo spettro del Sole, che per forza misuriamo nel suo sistema di riferimento, avremmo due spettri che hanno le righe spettrali che si trovano esattamente nelle stesse posizioni che corrispondono cioè alle stesse lunghezze d’onda: in altre parole le definiamo linee o righe telluriche. Se c’è un movimento relativo della stella osservata rispetto al nostro sistema di riferimento, vedremo lo spettro di quest’ultima “traslato” rispetto allo spettro che vedremmo in un punto fermo nel suo sistema di riferimento: si parla dunque di effetto Doppler. Grazie alle linee telluriche che non cambiano anche se noi osserviamo qualsiasi stella, possiamo utilizzarle per fare un confronto con lo spettro di assorbimento di un’altra stella che misuriamo da fermi nel suo sistema di riferimento. 19 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Per rendere l’idea, una volta preso lo spettro di assorbimento di Arturo possiamo, grazie alle linee telluriche, confrontarlo con quello del Sole, il quale è stato misurato nel sistema di riferimento dello stesso: facendo “combaciare” le righe telluriche dei due spettri (di Arturo e del Sole) possiamo vedere lo sfasamento che c’è tra le diverse righe spettrali dei diversi elementi. 20 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 5. Sistema di coordinate 5.1. Sistema di coordinate equatoriali Per poter situare una stella utilizzando un sistema di coordinate bisogna aver dapprima definito quest’ultimo. Se osserviamo di notte il cielo lo vediamo pieno di “punti” di luce che rappresentano le stelle della nostra o di altre galassie. Visto che perdiamo il senso della prospettiva, una cosa che di certo non possiamo definire è la distanza a cui ognuno di questi corpi luminosi si trova rispetto a noi. Alcune stelle sicuramente saranno più lontane da noi rispetto ad altre, ma noi non lo possiamo sapere perchè a noi sembra che tutte si trovino alla stessa distanza dal nostro punto di osservazione: per noi è come guardare una semisfera, che rappresenta il cielo notturno, sulla quale si trovano tutte le stelle. Per questo motivo si è ipotizzata una sfera celeste, che è una sfera di raggio abbastanza grande ma finito al cui centro vi è la Terra. L’equatore celeste corrisponde all’intersezione del piano sul quale si trova l’equatore terrestre con la sfera celeste. Il polo nord celeste e il polo sud celeste sono l’intersezione fra la retta avente la stessa direzione dell’asse terrestre (asse polare) e la sfera celeste: il polo nord e sud celeste si trovano rispettivamente a nord e a sud rispetto all’equatore terrestre e celeste. ο· Una coordinata che misura la posizione di una stella è la declinazione (DEC) che è l’analogo della latitudine terrestre: essa misura la distanza angolare di una stella dall’equatore celeste e può avere un angolo Ο compreso tra −90° e +90° dove l’equatore celeste si trova a 0°, il polo sud celeste a −90° ed il polo nord celeste a +90°. L’intersezione tra il piano su cui si trova il moto apparente del Sole attorno alla Terra e la sfera celeste costituisce l’eclittica: essa è inclinata di 23°27’ rispetto all’equatore celeste. ο· Un’altra coordinata essenziale è l’ascensione retta (RA) che è l’analogo della longitudine terrestre dove però l’angolo πΌ è espresso in ore da 0 a 24 e viene misurato a partire dal punto vernale in cui si trova il Sole rispetto alla Terra all’equinozio di primavera in senso antiorario: l’angolo è compreso tra il punto γ (equinozio di primavera o punto vernale) e l’intersezione tra il meridiano di raggio massimo passante per i due poli celesti perpendicolare all’equatore celeste passante per il punto in cui si trova la stella e l’equatore celeste. In poche parole l’ascensione retta è dunque la distanza angolare misurata fra questi due punti ovvero fra il punto γ ed il punto d’intersezione tra il meridiano sopracitato e l’equatore celeste. Essendo l’ascensione retta espressa in ore, un’ora equivale dunque a 360°/24 = 15° perciò se l’ascensione retta vale 02: 00: 00 (cioè 2 ore), la stessa equivale a 15°. 2 = 30°. 21 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Chiaramente le coordinate di una stella non cambiano a causa del moto della Terra, perciò possiamo definirle fisse, che hanno cioè sempre le stesse coordinate. Dobbiamo anche dire che il moto di precessione e di nutazione della Terra sono causati dalle forze del Sole e della Luna che agiscono sul rigonfiamento equatoriale: visto che all’equatore la Terra ha un raggio maggiore, vi è un’influenza di una forza risultante variabile (della Luna e del Sole) che causa una precessione dell’asse terrestre attorno all’asse perpendicolare al piano dell’eclittica, causando anche lo spostamento di 50” all’anno del punto ϒ (punto vernale) in senso opposto a quello della rivoluzione della Terra, perciò in un periodo di circa 25800 anni i due equinozi si invertono. Questa forza variabile influisce anche sulla nutazione della Terra: essa è l’ampiezza tra l’asse terrestre e quello perpendicolare al piano dell’eclittica e cambia di 9” ogni 18,6 anni. Per convenzione, quando parliamo di coordinate celesti, esse si riferiscono ad una certa epoca che nel nostro caso è la J2000.0: le coordinate celesti degli astri si riferiscono dunque al mezzogiorno (12:00) UT (tempo universale) del 1° gennaio dell’anno 2000. Fig. 14 precessione e nutazione 22 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Per capire meglio come vengono definite le coordinate delle stelle osserviamo la seguente immagine (fig. 15). Fig. 15 Sistema di coordinate equatoriali Come si può vedere dalla figura le due frecce indicano rispettivamente l’ascensione retta (RA) e la declinazione (DEC) di una stella. Il sistema di coordinate equatoriali che abbiamo appena definito sarà il sistema di coordinate che utilizzerò nel mio LAM per i miei calcoli. 23 Betim Gashi 5.2. Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Sistema di coordinate eclittiche Il sistema di coordinate eclittiche è molto analogo al sistema di coordinate equatoriali. Come dice il nome stesso è un sistema di coordinate che fa riferimento all’eclittica che è inclinata di 23°27’ (23,45°) rispetto all’equatore celeste. La longitudine in questo sistema di riferimento si chiama longitudine eclittica che, come nel sistema di coordinate equatoriali, si misura con un angolo da 0° a 360° a partire dal punto vernale in senso antiorario. La latitudine si chiama latitudine eclittica che, come per il sistema di riferimento equatoriale, si misura con una angolo che va da −90° corrispondente al polo sud eclittico ad uno massimo di +90° corrispondente al polo nord eclittico; l’eclittica si trova chiaramente ad una latitudine eclittica pari a 0°. Per poter passare da un sistema di riferimento all’altro, ovvero per passare dal sistema di coordinate equatoriali al sistema di coordinate eclittiche, bisogna avere delle formule in grado di permettere il passaggio. Utilizziamo perciò la seguente matrice di rotazione che moltiplichiamo per il vettore rappresentante la posizione della stella nel sistema di coordinate equatoriali (π£ βββββ ππ ): 1 0 0 π₯ π₯′ π£ππ ′ = (π¦′) = (0 cos φ sin φ ) . (π¦) βββββ π§ 0 − sin φ cos φ π§′ ο· ο· ο· π = 23° 27′ è l’angolo d’inclinazione dell’eclittica; π₯ Il vettore βββββ π£ππ = (π¦) è la posizione espressa nel sistema di coordinate equatoriali; π§ π₯′ ′ π£ππ = (π¦′) rappresenta la posizione della stella osservata nel nuovo sistema di βββββ π§′ riferimento che è quello eclittico. π₯ Bisogna però anche capire come trovare il versore βββββ π£ππ = (π¦) conoscendo la declinazione e π§ l’ascensione retta: π₯ = cos Ο cos α { π¦ = cos Ο sin α π§ = sin Ο ο· ο· Ο¬: declinazione (DEC); πΌ: ascensione retta (RA) 24 Betim Gashi 5.3. Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Il tempo siderale Il giorno siderale dura di meno rispetto al giorno che più comunemente viene utilizzato nella vita quotidiana che è il giorno solare che rappresenta la rotazione della Terra ripetto al Sole. Per poterci intendere meglio, se dovessimo misurare un giorno con il nostro orologio da polso, per il giorno solare misureremmo 24 ore esatte mentre per il giorno siderale verrebbero misurate 23 ore 56 minuti e 4 secondi. Il motivo per cui il giorno solare dura di più è perchè c’è un moto di rivoluzione da parte della Terra che va in senso inverso al moto di rotazione della Terra rispetto al proprio asse. La Terra si sposta di 360°/365 ≈ 0,986° al giorno sulla sua orbita, perciò per far tornare il Sole sullo stesso meridiano locale essa deve ruotare attorno al proprio asse dello stesso angolo ed impiega dunque altri 24β/360°. 0,986° ≈ 3 π 56 π . Dunque se in un anno ci sono 365,25 giorni solari o civili nello stesso ci saranno 366,25 giorni siderali. Il giorno siderale, o per così dire le “24 ore siderali” sono utilizzate dal sistema di riferimento equatoriale per misurare l’ascensione retta (RA) di un corpo. 25 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 6. Misurazioni all’IRSOL 6.1. Istituto Ricerche Solari Locarno L’IRSOL o Istituto Ricerche Solari Locarno, è un centro di osservazione finalizzato all’analisi del Sole e più in particolare delle condizioni fisiche presenti nell’atmosfera dello stesso: l’ambito d’indagine su cui si focalizza l’istituto è la spettropolarimetria. Questo osservatorio, che fu costruito all’inizio nel 1960 dall’Università di Gottinga in Germania, venne acquistato dall’associazione privata AIRSOL (Associazione Istituto Ricerche Solari Locarno) nel 1984 dopo un’intesa con la Deutsche Forschungsgemeinshaft, per poi nel 1987 essere rilevata dalla fondazione privata FIRSOL (Fondazione Istituto Ricerche Solari Locarno). Attualmente l’IRSOL collabora con diversi enti adibiti alla ricerca scientifica come il Politecnico Federale di Zurigo e dal 2015 questo istituto è associato all’Università della Svizzera italiana (USI) di Lugano. L’IRSOL e la Specola Solare Ticinese formano insieme il Centro Astronomico del Locarnese (CAL). Questo istutito gode di fama a livello mondiale grazie anche allo ZIMPOL3 (Zürich Imaging POLarimeter) che è una versione di polarimetro in grado di svolgere misure spettropolarimetriche uniche al mondo e possiede anche filtri interferenziali FabryPerot: tutta strumentazione finalizzata al campo della fisica solare. Essendo destinato all’osservazione nel campo della fisica solare il telescopio presente all’IRSOL è finalizzato all’osservazione solare: in altre parole esso non può avere una declinazione superiore ai 24° circa. Fig. 16 Telescopio dell'IRSOL 26 Betim Gashi 6.2. Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Materiale: telescopio Il telescopio viene puntato verso la stella che si desidera osservare, perciò la sua radiazione passa all’interno del “tubo” che vediamo in alto nella fig. 19 e viene riflessa da una serie di specchi per poi arrivare alla fenditura dove viene in parte riflessa verso la camera CCD (visualizzatore dell’immagine) per avere una visione della stella sullo schermo del computer. Ora vediamo per esempio che nella fig. 17 la stella (in questo caso Sirio) è il puntino più chiaro dello schermo mentre la riga nera al centro che “taglia” l’immagine è la fenditura dello spettrografo. Fig. 17 Immagine di Sirio vista col telescopio di giorno L’altra parte della radiazione (fig. 19), che passa attraverso la fenditura, entra nello spettrografo e passa attraverso i pre-filtri che la filtrano. Essa procede fino ad arrivare al reticolo, dove da quest’ultimo viene filtrata da radiazioni che non hanno lo stesso ordine della radiazione che si vuole osservare, e viene dunque scomposta da luce bianca al fascio di colori corrispondente all’intervallo di lunghezze d’onda scelto: il reticolo serve anche a scegliere l’intervallo di radiazioni di cui si vuole misurare lo spettro regolando la sua angolatura. Infine questa radiazione viene riflessa fino alla camera CCD (ZIMPOL) dove vediamo l’immagine della zona dello spettro di luce della stella osservata con le sue righe spettrali (fig. 18). 27 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Fig. 18 Immagine dello zona di spettro osservata di Arturo Nella fig. 18 appena sopra vediamo la zona di spettro circa tra 5882 Å ai 5892 Å che vediamo rappresentata dalla camera CCD (ZIMPOL) della fig. 19: le linee scure che “interrompono” quel fascio bianco nella fig. 18 corrispondono alle righe spettrali. Fig. 19 Immagini del telescopio dell'IRSOL 28 Betim Gashi 6.3. Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Misurazioni La sera del 6 luglio 2016 verso le 21:30 mi sono recato all’IRSOL per osservare le due stelle che in seguito avrei scelto e di cui avrei preso lo spettro di luce grazie all’aiuto del professor Renzo Ramelli e al telescopio dell’Istituto che quella sera era a nostra disposizione per la raccolta dei dati necessari allo scopo del mio lavoro di ricerca. Abbiamo finito di prendere le misurazioni circa verso le ore 2:00 della notte del 7 luglio 2016. Le stelle scelte per il mio lavoro di ricerca sono state scelte tenendo conto: ο· ο· ο· della declinazione massima possibile del telescopio, difatti le stelle che ho scelto, cioè Arturo (Arcturus) e Antares (Antares), hanno rispettivamente una declinazione di circa 19° e −26° (minori di 24°); della magnitudine apparente, che doveva essere relativamente bassa per poter avere delle stelle ben visibili di cui è possibile misurare lo spettro di luce; della classe spettrale, questo perchè per la regione di spettro che ho scelto, a dipendenza della classe spettrale, le stelle possono avere zone di spettro in cui ci sono diverse righe spettrali che possono essere più pronunciate. Una volta presi gli spettri di luce delle due stelle io ed il professor Renzo Ramelli abbiamo dovuto svolgere quell’operazione chiamata “sottrazione del dark”, che consiste nel sottrarre dallo spettro di luce della stella il segnale causato dall’agitazione termica della camera digitale: questi segnali vengono prodotti anche se non viene osservata nessuna radiazione, essi sono prodotti anche quando non vi è l’entrata di nessun fotone che appartiene ad una radiazione osservata. La camera CCD non è tuttavia in grado di distinguere i segnali causati dal dark da quelli che invece ci interessano per descrivere lo spettro, perciò l’immagine ottenuta allo schermo rappresenta uno spettro diciamo così “sporco”. Per poter avere un’immagine più precisa possibile dello spettro della stella osservata bisogna misurare questo disturbo col telescopio senza puntarlo su un corpo specifico in modo da sapere quanto esso vale. Successivamente questo disturbo va sottratto dallo spettro della stella precedentemente misurato: per ogni pixel viene dunque sottratto il valore del dark. 29 Betim Gashi 6.4. Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Stelle Le stelle da me scelte per questo lavoro di ricerca sono due: ο· ο· Arturo (Arcturus) Antares (Antares) 6.4.1. Arturo Arturo è una gigante rossa ed è la stella più brillante dell’emisfero celeste boreale e la quarta in assoluto. Essa ha una luminosità pari a 113 volte quella del Sole e si trova relativamente vicina al Sole ad una distanza di 36,7 anni luce nella costellazione del Boote. Alcuni dati di Arcturus Classe spettrale K 1,5 III Distanza dal Sole 36,7 anni luce Costellazione Boote Ascensione retta (J2000) 213,92° Declinazione (J2000) 19,18° Raggio medio 1,77.1010 m Massa 1,09 – 2,19.1030 kg Periodo di rotazione 2,0 anni Velocità di rotazione 1,76 km/s Temperatura superficiale 4300 K Età stimata >7,5.109 anni Magnitudine apparente -0,05 Magnitudine assoluta -0,38 Velocità radiale -5,19 km/s Tab. 2 Alcuni dati di Arcturus 30 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 6.4.2. Antares Antares è una stella binaria che si trova nella costellazone dello Scorpione ed ha una magnitudine apparente di 1,07 che ne fa la stella più luminosa della sua costellazione e la sedicesima stella più brillante in assoluto. Essa è una supergigante rossa che dista dal Sole 604 anni luce. La stella più grande si chiama Antares A mentre quella più piccola per convenzione si chiama Antares B ed ha una magnitudine apparente di 5,5, tuttavia non riusciamo a vederla nemmeno con telescopi amatoriali perchè è coperta da Antares A che è 60 volte più luminosa. Le due stelle si trovano ad una distanza minima di circa 550 AU (unità astronomiche). Alcuni dati di Antares Classe spettrale M 1,5 I Distanza dal Sole 604 anni luce Costellazione Scorpione Ascensione retta (J2000) 247,35° Declinazione (J2000) -26,43° Raggio medio 5,92.1011 m Massa 2,98-3,58.1031 kg Periodo di rotazione 12 anni Velocità di rotazione 10 km/s Temperatura superficiale 3600 K Magnitudine apparente 1,07 Magnitudine assoluta -5,28 Velocità radiale -3,4 km/s Tab. 3 Alcuni dati di Antares Alcuni dati di Antares B Classe spettrale B 2,5 V Raggio medio 3,62.109 m Massa 1,43.1031 kg Temperatura superficiale 18500 K Magnitudine apparente 5,5 Tab. 4 Alcuni dati di Antares B 31 Betim Gashi 6.5. Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Raccolta dati Prima di cominciare a misurare ho dovuto scegliere una zona di spettro “comoda” per il lavoro che in seguito avrei svolto, perciò ne ho scelta una: che avesse almeno due righe telluriche e una riga spettrale corrispondente ad un elemento; che non avesse troppe righe telluriche molto pronunciate. In sostanza ho scelto la zona di spettro che va dai 5882 Å ai 5892 Å circa. Per capire come sono stati presi questi dati ci rifacciamo della fig. 18 dove vi è rappresentata la zona di spettro che va dai 5882 Å ai 5892 Å circa appartenente ad Arturo: si è dunque lavorato molto coi pixels. L’immagine dello spettro ha dunque una risoluzione di 1240π × 560π. Ora vediamo alcune informazioni relative alle misurazioni delle due stelle. ο· Arturo (Arcturus) ο Misura di spettro ο§ 10 immagini, 90 secondi di esposizione per ognuna ο§ data e ora di inizio misurazione: 06.07.2016, 23:09:41 ο§ data e ora di fine misurazione: 06.07.2016, 23:24:49 ο§ data e ora “media” della misurazione (che useremo per i calcoli): 06.07.2016, 23:17:15 ο§ Temperatura della camera: -24,98 °C ο Dark frames ο§ 9 immagini, 90 secondi di esposizione per ognuna ο§ data e ora di inizio misurazione: 06.07.2016, 23:45:26 ο§ data e ora di fine misurazione: 06.07.2016, 23:59:04 ο§ Temperatura della camera: -24,98 °C ο· Antares (Antares) ο Misura di spettro ο§ 10 immagini, 90 secondi di esposizione per ognuna ο§ data e ora di inizio misurazione: 07.07.2016, 00:19:41 ο§ data e ora di fine misurazione: 07.07.2016, 00:34:50 ο§ data e ora “media” della misurazione (che useremo per i calcoli): 07.07.2016, 00:27:16 ο§ Temperatura della camera: -24,98 °C ο Dark frames ο§ 4 immagini, 90 secondi di esposizione per ognuna ο§ data e ora di inizio misurazione: 07.07.2016,00:39:51 ο§ data e ora di fine misurazione: 07.07.2016, 00:46:03 ο§ Temperatura della camera: -25,00 °C 32 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 L’intervallo di circa 10 Å è rappresentato da 1240 pixels ai quali è stato assegnato un valore arbitrario di luminosità . Per capire meglio osserviamo il grafico seguente (fig. 20) al quale si è passati dalla fig. 18 (spettro di Arturo). Spettro di Arturo 90000 Intensità (valore arbitrario) 80000 70000 60000 50000 40000 30000 20000 10000 0 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 pixel Fig. 20 Grafico rappresentante la misura dello spettro di Arturo 33 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Se conosciamo almeno due righe telluriche dello spettro della fig. 20 possiamo costruire una scala grazie alla quale determiniamo tutte le lunghezze d’onda di tutte le righe spettrali. Vediamo per esempio la fig. 21. Spettro di Arturo 90000 Intensità (valore arbitrario) 80000 70000 60000 50000 40000 30000 20000 10000 0 5880 5882 5884 5886 5888 5890 5892 5894 Lunghezza d'onda (Å) Fig. 21 Grafico rappresentante la misura dello spettro di Arturo e le sue lunghezze d’onda 34 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 7. Metodologia dell’analisi dei dati 7.1. Correzione della velocità eliocentrica dell’osservatore Per poter trovare il primo vettore ββββ π£π ho, grazie ad un programma7, trovato il vettore espresso in unità astronomiche (AU)8 che rappresentava la posizione della Terra 6 ore prima del momento (23:17:15 UTC+2) in cui l’ho ossevata ed il vettore rappresentante la sua posizione ββββ π£π 6 ore dopo il momento della misurazione nel sistema di coordinate equatoriali. Per trovare il vettore velocità orbitale della Terra rispetto al Sole βββ π£π‘ bisogna fare la seguente operazione: π£π‘ = (π£ βββ ββββπ − ββββ π£π ). 1,496. 108 km s 12h. 3600 h Per trovare il vettore rappesentante la velocità di rotazione della Terra attorno al proprio asse sono dovuto ricorrere al tempo siderale in quel preciso momento in cui ho effettuato le mie misurazioni, per poter trovare l’angolo tra la mia posizione e l’equatore celeste il cui centro ed il cui asse z è rappresentato dall’asse terrestre (fig. 22) come nelle coordinate equatoriali. Fig. 22 Sistema di coordinate equatoriali in cui la Terra è vista dall’ “alto”, cioè dove l’asse di rotazione rappresenta il centro del sistema di riferimento 7 calsky. Tratto novembre 8, 2016, da Ephemeriden: http://www.calsky.com/cs.cg AU: un’unità astronomica equivale alla distanza Terra-Sole che è di 1,496.108 km. CRM, CRC & CRP, Formulari e tavole, Éditions G d’Encre, 2011, p. 189. 8 35 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Per prima cosa dobbiamo trovare il verso e la direzione (vettore unitario) della velocità di rotazione della Terra attorno al proprio asse, moltiplicando la seguente matrice di rotazione per il vettore in questione: cos θ π£π = (−sin θ βββ 0 ο· ο· ο· sin θ cos θ 0 0 0 sin θ |π£ | 0) . (1) . π = (cos θ) . |π£π | 0 1 0 βββπ è il vettore velocità geocentrica del punto di osservazione π£ π è l’ora siderale locale espressa in gradi |π£π | è il modulo della velocità geocentrica Le coordinate del mio punto di osservazione sono 46,17° π 8,79° πΈ. Chiaramente il modulo della velocità geocentrica (tangente alla Terra) nella nostra posizione è minore rispetto a quella all’equatore: a tutte le latitudini della Terra il periodo vale come sappiamo circa 24 ore (1 giorno), tuttavia il raggio (la distanza dall’asse terrestre) cambia e di conseguenza la circonferenza percorsa in 24 ore. Visto che noi ci troviamo ad una latitudine di π = 46,17° (Nord), la distanza del nostro punto dall’asse terrestre è minore rispetto alla distanza di un punto sull’equatore dall’asse terrestre, perciò percorreremo durante il giorno una circonferenza minore e dunque il modulo della nostra velocità tangente sarà minore rispetto a quello all’equatore. Il modulo della velocità all’equatore è: |π£ βββββ ππ | = ο· 2. π. 6371km km = 0,4633 s s 24h. 3600 h |π£ βββββ ππ | è il modulo della velocità di un punto all’equatore Visto che ad una longitudine di π = 46,17° avrà un’altro modulo anche il raggio e di conseguenza la circonferenza saranno più piccoli. La velocità sarà dunque: |π£ βββπ | = 2. π. 6371km. cos Ο km = 0,3209 s s 24h. 3600 h Ora sommiamo i vettori βββ π£π e βββ π£π‘ e troviamo dunque il vettore risultante (π£ ββββπ ) della velocità della Terra: π£π = βββ ββββ π£π + βββ π£π‘ 36 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Ora troviamo il versore che ci rappresenta la posizione (o meglio la direzione) della stella osservata utilizzando queste formule per convertire le coordinate celesti in vettore: x = cos Ο cos α { y = cos Ο sin α z = sin Ο ο· ο· ο· Ο¬ : declinazione (DEC) della stella osservata α: acensione retta (RA) della stella osservata x il vettore (y) lo indichiamo con βββββ π£ππ z Infine calcoliamo la velocità eliocentrica dell’osservatore che indichiamo con πΆπ : π£π . βββββ ββββ π£ππ = |π£ ββββπ | . |ββββββ π£ππ | . cos π½ 1 Otteniamo velocità la eliocentrica del nostro punto di osservazione, che è sostanzialmente il modulo della velocità radiale della Terra, cioè la velocità della Terra nella direzione del vettore βββββ π£ππ : πΆπ = |π£ ββββπ | . cos π½ = ββββ π£π . βββββ π£ππ 37 Betim Gashi 7.2. Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Dati e risultati 7.2.1. Dati e risultati di Arturo Data e ora di misurazione: 06.07.2016, 23:17:15 UTC+2 (periodo estivo) Velocità orbitale: 0,270888 0,262724 28,272 km 1,496. 108 km 7,078 ) π£π‘ = ((−0,899148) − ( −0901192 )) . βββ = ( s s 12h. 3600 −0,389739 −0,390624 3,065 h Velocità di rotazione della Terra attorno al proprio asse: sin θ −0,307 km π£π = (cos θ) . |π£π | = (−0,092) βββ s 0 0 ο· π = 16:53:31 = 253,379° è il tempo siderale del momento in cui ho preso le misurazioni Vettore rappresentante la posizione di Arturo −0,783787957 π£ππ = (−0,526986912) βββββ 0,32857669 ο· ο· Ο = 19,182° πΌ = 213,915° Velocità eliocentrica del nostro punto di osservazione: πΆπ = |π£ ββββπ | . cos β = ββββ π£π . βββββ π£ππ = −24,626 km s 38 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Chiaramente è necessario conoscere (nel nostro caso) la “nuova” lunghezza d’onda (ossia quella osservata) del ferro (Fe I) e del sodio (Na I), usando come detto nei paragrafi precedenti le linee telluriche come riferimento. Per mostrare il procedimento utilizziamo come esempio lo spettro di luce effettivo del Sole. Come precedentemente detto abbiamo utilizzato le linee telluriche (di cui conosciamo la lunghezza d’onda) come scala per determinare le lunghezze d’onda delle righe spettrali nello spettro di luce delle stelle osservate. Prendiamo come esempio lo spettro del Sole della fig. 23. Spettro di luce del Sole Intensità (valore arbitrario) 600000 500000 400000 300000 200000 100000 0 0 200 400 600 pixel 800 1000 1200 1400 Fig. 23 Grafico rappresentante la misura dello spettro del Sole 39 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Se usiamo due linee telluriche di cui conosciamo la lunghezza d’onda ed i pixels corrispondenti possiamo fare una scala e determinare le lunghezze d’onda di tutte le righe spettrali dello spettro osservato come possiamo vedere nella fig. 24 appena sotto. Sole 600000 Intensità (valore arbitrario) 500000 400000 300000 200000 100000 0 5880 5882 5884 5886 5888 5890 5892 5894 Lunghezza d'onda (Å) Fig. 24 Grafico rappresentante lo spettro del Sole e le sue lunghezze d'onda 40 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Se “sovrapponiamo” lo spettro di Arturo della fig. 21 e quello del Sole della fig. 24 facendo “combaciare” le linee telluriche otteniamo il seguente grafico della fig. 25. Spettri di luce 600000 90000 80000 500000 Intensità (valore arbitrario) 70000 400000 60000 50000 300000 40000 200000 30000 20000 100000 Sole Arturo 0 5880 5882 5884 5886 5888 Lunghezza d'onda (Å) 5890 5892 10000 0 5894 Fig. 25 Spettri di luce del Sole e di Arturo Nella fig. 25 vediamo che nel grafico alcune linee (cioè le linee telluriche) combaciano mentre altre che sembrerebbero simili non combaciano: questo è dovuto all’effetto Doppler che osserviamo dalla nostra posizione e nel momento della nostra osservazione. Si direbbe che per il momento sia un red-shift perchè le righe spettrali dello spettro di Arturo risultano spostate verso lunghezze d’onda maggiori e dunque per il momento la stella (Arturo) si sta allontanando. Se prendiamo per esempio il sodio (Na I), che nello spettro del Sole corrisponde ad una lunghezza d’onda di 5889,973 Å, vediamo che nello spettro della stella (Arturo) corrisponde ad un’altra lunghezza d’onda. Dobbiamo anche capire come sono riuscito a trovare il pixel corrispondente alla linea tellurica o spettrale in questione. Nell’esempio seguente il mio obbiettivo è quello di determinare il vertice (rappresentato da un pixel) della linea tellurica nello spettro di Arturo corrispondente alla lunghezza d’onda di 5883,905 Å come si può vedere nel grafico della fig. 26. 41 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 vertice della prima linea tellurica (v1) nello spettro di Arturo Intensità (valore arbitrario) 80000 y = 200,03x2 - 77351x + 8E+06 70000 60000 50000 40000 30000 20000 10000 0 184 186 188 190 192 194 196 198 200 202 204 pixel Fig. 26 Vertice della prima lunea tellurica (pixel) Vediamo nel grafico della fig. 26 dei punti che sono i valori d’intensità misurati e vediamo una sorta di parabola punteggiata che rappresenta la cosiddetta linea di tendenza polinomiale di cui vediamo anche l’equazione π¦ = 200,03. π₯ 2 − 77351. π₯ + 8πΈ + 06 (di tipo π¦ = π. π₯ 2 + π. π₯ + π). Troviamo il vertice della parabola grazie alla seguente formula: π£1 = ο· ο· −π (≅ 193,348 … ) 2. π π£1 è il vertice della parabola in pixel rappresentante la riga spettrale (in questo caso tellurica) corrispondente in questo caso alla lunghezza d’onda di 5883,905 Å π e π sono i termini dell’equazione π¦ = π. π₯ 2 + π. π₯ + π In modo analogo determiniamo i vertici delle altre righe spettrali (o telluriche) di cui vogliamo trovare il pixel corrispondente. 42 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Per determinare la lunghezza d’onda per esempio del sodio (Na I) nello spettro di Arturo dobbiamo avere almeno due righe spettrali (o telluriche) nello spettro di luce del Sole, di cui conosciamo la lunghezza d’onda. In questo caso saranno considerate due righe telluriche corrispondenti alle lunghezze d’onda di π1 = 5883,905 Å e π2 = 5889,637Å con le quali definiremo la prima scala. Per determinare la lunghezza d’onda del sodio (Na I) nello spettro di Arturo dobbiamo procedere in modo seguente: πππ πΌ − π1 π2 − π1 = π£ππ πΌ − π£1 π£2 − π£1 Otteniamo πππ πΌ 1 = ο· ο· ο· π2 − π1 . (π£ππ πΌ − π£1 ) + π1 (= 5890,346 Å) π£2 − π£1 πππ πΌ 1 è la lunghezza d’onda (che dobbiamo trovare con la scala in questione) della riga spettrale del sodio (Na I) nello spettro di Arturo; π£ππ πΌ è il pixel corrispondente alla riga spettrale del sodio (Na I) nello spettro di Arturo π1 = 5883,905 Å è la lunghezza d’onda della prima riga tellurica; π£1 = 194 è il pixel corrispondente alla prima riga tellurica π2 = 5889,637Å è la lunghezza d’onda della seconda riga tellurica; π£2 = 876 è il pixel corrispondente alla seconda riga tellurica Come vediamo abbiamo appena definito una scala grazie alla quale troveremo anche la lunghezza d’onda della riga spettrale del ferro (Fe I) nello spettro di Arturo, perciò: ππΉπ πΌ 1 = ο· π2 − π1 . (π£πΉπ πΌ − π£1 ) + π1 (= 5884,210 Å) π£2 − π£1 ππΉπ πΌ 1 è la lunghezza d’onda (che dobbiamo trovare con la scala in questione) della riga spettrale del ferro (Fe I) nello spettro di Arturo; π£πΉπ πΌ = 230 è il pixel corrispondente alla riga spettrale del ferro nello spettro di luce di Arturo 43 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Per definire la seconda scala sarà utilizzata la prima riga tellurica corrispondente alla lunghezza d’onda di π1 = 5883,905 Å e la riga spettrale corrispondente al sodio (Na I) nello spettro di luce del Sole che ha una lunghezza d’onda di πππ πΌ πππ = 5889,973Å: con essa determineremo la lunghezza d’onda del sodio (Na I) nello spettro di Arturo. In questo modo avremo due lunghezze d’onda per il sodio (Na I) calcolate con due scale differenti e con cui determineremo la lunghezza d’onda media e l’incertezza associata alla scala. Per il ferro (Fe I) verranno considerate la riga spettrale del ferro (Fe I) nello spettro di luce del Sole e la seconda riga tellurica corrispondenti rispettivamente alla lunghezza d’onda di ππΉπ πΌ πππ = 5883,814 Å e π2 = 5889,637Å. πππ πΌ 2 = ο· ο· ο· ο· πππ πΌ πππ − π1 . (π£ − π£1 ) + π1 = 5890,349 Å π£ππ πΌ πππ − π£1 ′ ππ πΌ πππ πΌ 2 è la lunghezza d’onda (che dobbiamo trovare con la scala in questione) della riga spettrale del sodio (Na I) nello spettro di Arturo π1 = 5883,905 Å è la lunghezza d’onda della prima riga tellurica; π£1 = 194 è il pixel corrispondente alla prima riga tellurica πππ πΌ πππ = 5889,973Å è la lunghezza d’onda della riga spettrale del sodio (Na I) nello spettro del Sole; π£ππ πΌ πππ = 898 è il pixel corrispondente alla riga spettrale del sodio (Na I) nello spettro del Sole π£1′ = 176 è il pixel corrispondente alla prima linea tellurica nello spettro del Sole ed è diverso da π£1 perchè lo spettro del Sole è a causa del telescopio leggermente “traslato” rispetto a quello di Arturo 44 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Ora troviamo invece la lunghezza d’onda del ferro (Fe I) nello spettro di luce di Arturo: ππΉπ πΌ 2 = π2 − ο· ο· ο· ο· ππΉπ πΌ 2 è la lunghezza d’onda (che dobbiamo trovare con la scala in questione) della riga spettrale del ferro (Fe I) nello spettro di Arturo; π£πΉπ πΌ = 230 è il pixel corrispondente alla riga spettrale del ferro (Fe I) nello spettro di Arturo ππΉπ πΌ πππ = 5883,814 Å è la lunghezza d’onda del ferro (Fe I) nello spettro di luce del Sole π2 = 5889,637Å è la lunghezza d’onda della seconda riga tellurica; π£2 = 876 è il pixel corrispondente alla seconda riga tellurica π£2′ = 860 è il pixel corrispondente alla seconda linea tellurica nello spettro del Sole ed è diverso da π£2 perchè lo spettro del Sole è leggermente “traslato” rispetto a quello di Arturo Possiamo ora ππ = ο· π2 − ππΉπ πΌ πππ . (π£2 − π£πΉπ πΌ )(= 5884,200 Å) π£2 ′ − π£πΉπ πΌ πππ stimare l’incertezza della scala come: |ππΉπ πΌ 2 − ππΉπ πΌ 1 | + |πππ πΌ 2 − πππ πΌ 1 | (≈ 0,006277 Å) ≈ 0,006 Å 2 ππ è l’incertezza delle scale che abbiamo utilizzato Troviamo ora la media delle due lunghezze d’onda ottenute con le due scale, ovvero quella del sodio (Na I) e quella del ferro (Fe I): πππ πΌ = πππ πΌ 1 + πππ πΌ 2 = 5890,348 Å 2 ππΉπ πΌ = ππΉπ πΌ 1 + ππΉπ πΌ 2 = 5884,205 Å 2 45 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Ora troviamo la velocità che avrebbe la stella rispetto a noi nel momento della misurazione. La calcoliamo utilizzando il sodio (Na I) per trovare π£π 1 : πππ πΌ − πππ πΌ πππ π£π 1 = πππ πΌ πππ π Otteniamo π£π 1 = ο· πππ πΌ − πππ πΌ πππ ππ . π = 19,085 πππ πΌ πππ π π£π 1 è la velocità della stella (Arturo) rispetto a noi nel momento della misurazione Calcoliamo ora π£π 2 utilizzando il ferro (Fe I): π£π 2 = ο· ππΉπ πΌ − ππΉπ πΌ πππ ππ . π = 19,934 ππΉπ πΌ πππ π π£π 2 è la velocità della stella (Arturo) rispetto a noi nel momento della misurazione Ora troviamo π£π come media dei valori delle due velocità geocentriche di Arturo: π£π = π£π 1 + π£π 2 ππ = 19,510 2 π 46 Betim Gashi 7.2.1.1. Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Velocità radiale di Arturo Velocità radiale (π½πππ ): ππππ = π£π + πΆπ = 19,510 ππ ππ ππ + (−24,626 ) = −5,116 π π π Calcoliamo per finire l’incertezza della nostra misura (π°π ): πΌπ = |π£π 2 − π£π 1 | ππ ≅ 0,4 2 π Discussione dei risultati di Arturo Come possiamo vedere, sono riuscito a trovare una velocità radiale di Arturo pari a −5,116 ππ π con un’incertezza di 0,4 ππ π . Considerando fonti bibliografiche o database scientifici presenti anche su internet9, la velocità radiale della stella risulta essere −5,19 ππ π perciò mi ritengo soddisfatto del risultato da me sperimentalmente ottenuto. 9 A new abundance scale for the cluster 47 Tuc. (2008). In A. Koch, & A. McWilliam. Tratto dicembre 8, 2016. SIMBAD. (no info circa la data di pubblicazione). Tratto novembre 1, 2016 da arcturus: http://simbad.ustrasbg.fr/simbad/sim-id?Ident=arcturus&NbIdent=1&Radius=2&Radius.unit=arcmin&submit=submit+id 47 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 7.2.2. Dati e risultati di Antares Data e ora di misurazione: 07.07.2016, 00:27:16 UTC+2 Velocità orbitale: 0,271680 28,261 ππ 0,263519 1,496. 108 km −0,898946 βββπ‘ = (( π£ ) − (−0,900996)) . s = ( 7,099 ) π 12h. 3600 −0,389651 3,075 −0,390539 h Velocità di rotazione della Terra attorno al proprio asse: sin π −0,320 ππ π£π = (cos π) . |π£π | = (−0,011) βββ π 0 0 ο· π = 18:07:51 = 271,963° è il tempo siderale del momento in cui ho preso le misurazioni Vettore rappresentante la posizione di Antares −0,783787957 π£ππ = (−0,526986912) βββββ 0,32857669 ο· ο· Ο = −26,432° πΌ = 247,352° Velocità eliocentrica dell’osservatore: πΆπ = |π£ ββββπ | . cos π½ = ββββ π£π . βββββ π£ππ = −16,952 ππ π 48 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Troviamo la lunghezza d’onda del sodio (Na I) nello spettro di Antares. Spettri di luce 600000 30000 25000 Intensità (valore arbitrario) 500000 400000 20000 300000 15000 200000 10000 100000 5000 Sole Antares 0 5880 5882 5884 5886 5888 Lunghezza d'onda (Å) 5890 5892 0 5894 Fig. 27 Grafico rappresentante gli spettri di luce del Sole e di Antares πππ πΌ = ο· ο· ο· ο· πππ πΌ πππ − π1 . (π£ − π£1 ) + π1 = 5890,086 Å π£ππ πΌ πππ − π£1 ′ ππ πΌ πππ πΌ è la lunghezza d’onda (che dobbiamo trovare con la scala in questione) della riga spettrale del sodio (Na I) nello spettro di Arturo; π£ππ πΌ = 929 è il pixel corrispondente alla riga spettrale del sodio (Na I) nello spettro di Antares π1 = 5883,905 Å è la lunghezza d’onda della prima riga tellurica; π£1 = 193 è il pixel corrispondente alla prima riga tellurica πππ πΌ πππ = 5889,973Å è la lunghezza d’onda della riga spettrale del sodio (Na I) nello spettro del Sole; π£ππ πΌ πππ = 898 è il pixel corrispondente alla riga spettra del sodio (Na I) nello spettro del Sole π£1′ = 176 è il pixel corrispondente alla prima linea tellurica nello spettro del Sole ed è diverso da π£1 perchè lo spettro del Sole è leggermente “traslato” rispetto a quello di Arturo 49 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Visto che lo spettro di Antares non è così chiaro c’è stato anche un errore non indifferente nel determinare il pixel corrispondente al vertice del sodio (Na I) nello spettro di Antares. La tabella seguente ci dà un’idea: Vertice di Media Na I (pixel) (pixel) 938 929 921 935 924 923 Errore 9 pixel 0,07 Å 4 Km/s Tab. 5 Errore nel determinare la lunghezza d'onda del sodio (Na I) nello spettro di luce di Antares Sappiamo però che anche la scala ha un errore di :ππ = 0,006 Å Ora utilizziamo la riga spettrale dello zirconio (Zr I) che nello spettro di luce del Sole si trova ad una lunghezza d’onda di 5885,629 Å: πππ πΌ = π3 − ο· ο· ο· ο· π3 − πππ πΌ πππ . (π£ ′ − π£ππ πΌ ′) = 5885,715 Å π£3 ′ − π£ππ πΌ πππ ′ 3 πππ πΌ è la lunghezza d’onda (che dobbiamo trovare con la scala in questione) della riga spettrale dello zirconio (Zr I) nello spettro di Arturo; π£ππ πΌ = 410 è il pixel corrispondente alla riga spettrale dello zirconio (Zr I) nello spettro di Antares; π£ππ πΌ ′ = 393 è il pixel corrispondente alla riga spettrale dello zirconio (Zr I) nello spettro del Sole π3 = 5891,660 Å è la lunghezza d’onda della terza riga tellurica; π£3 ′ = 1099 è il pixel corrispondente alla terza riga tellurica πππ πΌ πππ = 5885,629Å è la lunghezza d’onda della riga spettrale dello zirconio (Zr I) nello spettro del Sole; π£ππ πΌ πππ ′ = 383 è il pixel corrispondente alla riga spettra dello zirconio (Zr I) nello spettro del Sole π£1′ = 176 è il pixel corrispondente alla prima linea tellurica nello spettro del Sole ed è diverso da π£1 perchè lo spettro del Sole è leggermente “traslato” rispetto a quello di Arturo 50 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Vediamo che pure nel trovare la lunghezza d’onda della riga spettrale dello zirconio (Zr I) ci sono stati problemi. Vertice di Media Zr I (pixel) (pixel) 406 410 412 411 Errore 3 pixel 0,03 Å 1 Km/s Tab. 6 Errore nel determinare la lunghezza d'onda delo zirconio (Zr I) nello spettro di luce di Antares Ora troviamo la velocità che avrebbe la stella rispetto a noi nel momento della misurazione. La calcoliamo utilizzando il sodio (Na I) per trovare π£π : π£π 1 = πππ πΌ − πππ πΌ πππ ππ . π = 5,755 πππ πΌ πππ π Troviamo la velocità che avrebbe la stella rispetto a noi nel momento della misurazione utilizzando lo zirconio (Zr I): π£π 2 = πππ πΌ − πππ πΌ πππ ππ . π = 4,402 πππ πΌ πππ π Troviamo ora π£π : π£π = π£π 1 + π£π 2 ππ = 5,079 2 π 51 Betim Gashi 7.2.2.1. Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 Velocità radiale di Antares Velocità radiale di Antares (π½πππ ): ππππ = π£π + πΆπ = 5,079 ππ ππ ππ + (−16,952 ) = −11,874 π π π Stimiamo l’incertezza: πΌπ = |π£π 2 − π£π 1 | ππ ≅ 0,7 2 π Discussione dei risultati di Antares Dai miei calcoli la velocità radiale di Antares risulta essere pari a −11,874 un’incertezza stimata a 0,7 ππ π ππ π con . Se confrontiamo il risultato con fonti bibliografiche o database scientifici reperibili online10 risulta che essa sia pari a −3,4 ππ π , perciò vediamo chiaramente che i due risultati sono abbastanza lontani ed il valore trovato discosta molto da quello trovato consultando la bibliografia: esso non rientra nemmeno nel margine di errore della velocità radiale da me calcolata. Non sono soddisfatto di questo risultato, perchè, nonostante i miei sforzi, non sono riuscito a determinare senza dubbi le due lunghezze d’onda che hanno un’incertezza di 4 ππ π per il sodio (Na I) e 1 ππ π per lo zirconio (Zr I) nello spettro di luce di Antares. La causa principale è da attribuire al fatto che Antares è una stella poco luminosa di magnitudine apparente 1,07 a differenza di Arturo che è molto molto luminosa con una magnitudne apparente di −0,05 che permette di osservare uno spettro molto chiaro. La conseguenza della bassa luminosità è lo spettro di luce poco chiaro dove le righe spettrali non si distinguono bene e dove le stesse sono sovrapposte ad altre altrettanto poco chiare. 10 Imaging the outward of clumpy dust clouds around the red supergiant Antares with VLT/VISIR. (2014). In K. Ohnaka. Tratto il dicembre 8, 2016. SIMBAD. (no info circa pubblicazione). Tratto da antares: http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-idrefs?submit=sort+references&Ident=%402401703&Name=*+alf+Sco 52 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 8. Conclusioni In questo lavoro di maturità l’obbiettivo è stato quello di cercare di sviluppare un metodo che mi permettesse di riuscire a trovare le due velocità radiali delle due stelle che ho scelto (Arturo e Antares). Dopo aver misurato i due spettri di luce ho dovuto utilizzare una scala che si basasse sulle righe telluriche per determinare le lunghezze d’onda delle righe spettrali degli spettri delle due stelle che risultano spostate se le confrontiamo con quelle del Sole (che si trova nel nostro sistema di riferimento): questo spostamento è dovuto all’effetto Doppler. Una volta trovate le “nuove” lunghezze d’onda si applicano le formule del capitolo 4.5 e si calcolano le velocità (π£π ) che le stelle hanno in quel momento rispetto al nostro sistema di riferimento (Terra). Tuttavia la Terra non è un sistema di riferimento adeguato, perciò bisogna ricondurre tutto ad un altro sistema di riferimento come ad esempio il Sole che ci potrà fornire informazioni più utili e concrete circa la velocità radiale delle due stelle. Per far ciò ho trovato i vettori rappresentanti la velocità orbitale della Terra βββ π£π‘ e la velocità geocentrica βββ π£π del nostro punto di osservazione. Per poter infine determinare la velocità radiale della stella osservata bisogna sommare la velocità π£π con la velocità eliocentrica della Terra che viene spiegata nel sottocapitolo 7.1. Per Arturo ho dunque trovato una velocità radiale pari a −5,116 0,4 ππ π ππ π con un’incertezza di . Considerando che la sua velocità radiale presente su database che riuniscono risultati e ricerche di articoli scientifici 11 risulti essere −5,19 ππ/π mi posso definire molto soddisfatto del risultato trovato. Per quanto riguarda Antares invece ho trovato una velocità radiale di −11,874 ππ/π con un’incertezza di 0,7 ππ/π . Considerando che la sua velocità radiale risulta −3,4 ππ/π da database che riuniscono risultati e ricerche di articoli scientifici12 non mi ritengo soddisfatto del risultato ottenuto. I motivi di questo risultato così diverso sono molteplici. La causa principale è lo spettro poco chiaro di Antares dovuto alla sua magnitudine apparante di 1,07 che non permette di avere uno spettro ben chiaro: è molto difficile capire quali righe spettrali appartengono a quali elementi; molte righe spettrali sembrano sovrapposte perciò non è chiaro determinare il vertice della riga spettrale e si ha dunque un margine d’errore molto ampio già in partenza. Solo nel determinare la lunghezza d’onda del sodio (Na I) nello spettro di luce di Antares si ha un errore di 0,07 Å che equivalgono a circa 4 ππ/π ; nel determinare la lunghezza d’onda dello zirconio (Zr I) nello spettro di Antares invece ho trovato un errore di 0,03 Å che equivalgono a circa 1 ππ/π . È dunque evidente che il valore della velocità radiale di Antares può cambiare notevolmente. 11 12 Vedi nota 9 Vedi nota 10 53 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 9. Appendice Pixel (1-620) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 Arturo: intensità 61911,1 61911,1 55650,5 56751,4 56906,6 59372,1 59041,3 57584,8 57008,6 58753,1 59672,8 58367,2 59557,7 59243,4 56917,4 58419 58525,7 56510,2 61624,3 61699,2 62984,6 62434,7 63409,3 63579,5 63587,1 61565,5 61245,9 61047,8 60514,2 59808,2 61537,9 61944 59079,9 61821 66134,3 Antares: Intensità (valore arbitrario) 19830,5 19830,5 19058,7 19755 19391,3 18294,3 17848,6 16888,6 18734,8 19381,4 18803,4 20828 20252,8 21130,3 20242,9 16929,6 15799,6 17295 17736,6 18014,7 19020 20747,1 18888,3 17174 17220,6 19421,6 19348,3 18553,6 16414,6 16453,9 17153,4 19882 19604,7 20099 19579,4 Pixel (621-1240) 621 622 623 624 625 626 627 628 629 630 631 632 633 634 635 636 637 638 639 640 641 642 643 644 645 646 647 648 649 650 651 652 653 654 655 Arturo: intensità 79147,8 74520,7 77947,1 78843,6 77304,7 75500,5 76732,7 74498,3 74389,9 74656,1 72078,3 73726,2 72504,4 66589,2 69576,7 66807,9 63849,8 62268,6 62832 65816,4 64240,5 65864,6 66617,3 68635,9 69443,6 73303,9 75878,4 76322,4 78338,5 78732,1 78452,8 80631,6 79298,2 79250,8 72997,5 Antares: Intensità (valore arbitrario) 22726 20288,7 18046,7 18868,4 18189,9 18081,6 17233,9 19749,4 18407 18704,7 18666,6 18149,8 15086,1 17161,9 18378,6 16718,3 18804 16097,2 17949,9 14373,4 15915 17134,7 18324,7 17214,3 18887,9 19093,4 20615,6 19230 18187 19076,6 19891,1 20634,6 19095,1 20831,4 21926,7 54 Betim Gashi 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 Liceo Cantonale di Bellinzona 62862,8 64528,9 63745 63533,5 65745,2 69927,8 68238,6 68336,8 65874,5 64492,3 66995,5 63180,9 66367,4 67217,9 68054,9 72211,4 69251,5 68333,1 66609,6 68390 69982,2 69553,8 68155,2 64126,9 64162 64044,4 64171,4 63607,7 63730,6 63441 63868,2 64113,5 62644,3 65726,6 64351,2 69279,4 69384,6 70689,8 66272,6 67064,8 71637,6 18437,6 20673,7 20555,9 20961,7 19621,1 19510,3 19915,6 20212,9 21490,3 22432,9 19833,4 17247,7 16146,4 15920,6 18524,7 19522,3 22665,3 21591,9 20869,3 20688,6 19904,3 20658,1 18492,9 20208,5 18700,2 16990,3 17054,1 13871,1 18586,1 19913,1 17322,4 15472,3 16018,7 20363,6 19994,7 20031,3 20230,1 20724,6 18857,7 18556 19677,6 656 657 658 659 660 661 662 663 664 665 666 667 668 669 670 671 672 673 674 675 676 677 678 679 680 681 682 683 684 685 686 687 688 689 690 691 692 693 694 695 696 75834 77175,7 74732,5 74143,4 71733 75904,9 73606 73645,8 73925,7 72861 73041,3 74675,4 75771,6 78847,1 77692,5 77125,8 79545,2 77549,2 79824,7 79326,2 79366,1 77196,7 80289 80543 83105,6 79887,3 79371 80752 79861,6 83034 81254,6 76570,5 82468,2 82554 82848,9 82872,9 83253,9 79386 82697,1 80509,5 79779,2 2016/2017 21386,3 20389 19658,7 19739,3 20799,7 23355,3 20716 21013,4 18945,9 17362,6 18891,2 19979,5 22325 19483,6 19586,1 21832,4 21191 20815,4 21732,3 21374,6 21454,9 21625,3 23471,7 23256 24618,9 23798,9 24205,9 22130,4 21908 19918,4 19939 19334,6 20153 23007,7 21951,4 19840,1 20455,7 21660,8 19606 20759,3 19808,3 55 Betim Gashi 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 Liceo Cantonale di Bellinzona 72271,3 72823,1 70854,2 69337,4 68566,1 68445,6 69181,5 69241,8 69653,5 70432,4 66786,8 69760,2 66945,6 69955 67082,9 71757,2 73147,9 74052 73017,1 70955 75031 71837,4 70927,2 68890,6 70697,1 69563 70876,9 71778,6 72286 75042,1 73451 68174,2 68208,1 67874,7 67751,7 68504,9 69503,7 69228,5 74997,3 73026,5 73004,5 20147,6 22953,2 19113 17848 20241,1 18452,4 17786,6 18055,9 20238,6 19154,7 18623 15937,6 15907,3 17710,9 20196,3 17577,1 17349 19251,3 17687,6 19653,4 19215,7 19840,3 17464,2 18965,4 20903,4 19744,4 19448 20614,4 19421,4 20032,6 19871 22162 20102,7 19292,6 17609,6 18152,6 21185,9 21387,1 21728,3 18306,3 20716 697 698 699 700 701 702 703 704 705 706 707 708 709 710 711 712 713 714 715 716 717 718 719 720 721 722 723 724 725 726 727 728 729 730 731 732 733 734 735 736 737 79992,9 78816,2 79239,8 81398,2 79546,5 80468,6 79741,6 75482,8 78314,6 78139,8 78802 80576,2 80149,8 77981,3 78066,4 79933,4 81891 80101,3 83390,4 81539,1 82273,1 80021,1 82757,8 79777,8 77801,6 80777,6 77529,9 81582,7 80346,4 80791 79483,9 83501,1 79769 76725,1 73616,5 74951,5 75164,4 76803,8 78001,8 78664,4 77662,7 2016/2017 19717,4 20628,3 19202,3 23671,7 25541 23328,6 18788,3 19873,3 22045,9 22609 21245 20430,3 19427,6 21219,3 20507,7 19683,4 19167,7 22246 21100,4 20190,3 20253,8 22040,3 21863 20388 18199 20068,9 18859,7 18313,3 18978 18263,3 20604,6 19534,6 20664,2 20051,8 19560,7 18707,7 20012 18577,3 19147 17640,6 18560 56 Betim Gashi 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 Liceo Cantonale di Bellinzona 76148 70098,3 73468,5 75924,7 72356,9 73660,5 74311,5 69052,7 70810,8 75638,3 71010,2 71536,2 72730,8 73894,3 73090,3 71180 70211,1 68436,3 71506 72396,9 69700,4 69090,6 66569,8 69641,3 71526,8 72795,5 74257,4 72281,3 73504,4 72787,5 73114,1 74760 78300,4 73326,1 75531,9 76358,7 75193,2 74704,6 76789,4 73618,3 78014,7 21942,1 20888,2 21564,9 17374,9 19597,6 20270,6 18303,3 18774,6 21209,7 18293,8 20951 20454,6 20364,1 21034,4 20445,9 19902 20912,8 22172,9 23877,1 22087,4 20967,6 20726,7 19726 18674,1 18495 18906,9 19795,3 19388,7 19995,7 19813,4 20271,7 19069,9 23254,6 20087,7 20540 19539,6 22213,4 21435 21153,3 20937,4 19942 738 739 740 741 742 743 744 745 746 747 748 749 750 751 752 753 754 755 756 757 758 759 760 761 762 763 764 765 766 767 768 769 770 771 772 773 774 775 776 777 778 77430,7 77075,8 78286,4 76049,2 79317,2 77156,9 77686,2 78252,6 77299,8 78744,5 74612,4 75714,4 77362,9 74775,2 71933,4 73867,4 75342,7 72036,5 73306,5 68628 67554,3 67795,9 62829,2 62447,8 61810,3 61446,6 59580,1 63258,1 65625,2 64363,6 64370,7 65804,4 68032,2 68374,2 72068,8 72702,1 74384,6 76758,1 73110,2 73443,4 76258,7 2016/2017 19136,1 19278,7 21828,1 20568,1 19295,3 19414,8 19086,3 16208,3 20808 18194,3 21144,4 19833,7 19951,4 19427,4 19897,4 18489,8 17819 18136,7 18879,4 16803,4 17569,6 12849,4 15029 14793,4 17250,3 14721,9 17295,1 18702,3 18288,6 18016,1 20083,1 19044 18087,6 19591 19493,9 18442,3 18415,9 19161,4 19430,6 19006 18859,7 57 Betim Gashi 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 Liceo Cantonale di Bellinzona 76660,7 74649,6 76218,5 75494 74142,6 74906 74674,5 71460,1 73252,9 78040,8 74033,4 71116,8 71677,5 72348,9 71726,1 69956,5 69942 72102,7 67729,5 69268,3 70206 66670,8 67399,8 67463,2 66582,6 66969,1 68475,5 64126,9 66485,4 62397,8 60599,4 60274,9 59657 54084,2 53866,8 52796,9 55966,8 55863,7 58445,3 58773,1 66130,8 21316,3 21031,6 22902,6 21901 19951,3 22111 22232,3 21828,6 20240,4 22663,4 22548,6 19905,3 20398,6 22455 22001,4 19832 19428,6 19196,3 20536,9 22234,7 19955,8 18257,1 18072,6 19825,1 19267,6 19920,4 18714,3 17561,1 17086,7 16544,4 16383,9 17483,9 15970,9 17898 13256,4 17085,6 16826 18473 15425,9 15583,6 16833,1 779 780 781 782 783 784 785 786 787 788 789 790 791 792 793 794 795 796 797 798 799 800 801 802 803 804 805 806 807 808 809 810 811 812 813 814 815 816 817 818 819 78579,2 75791,5 77425 75941,7 76620,4 76671 74480 73856,5 70811,3 71531,6 71699 70997,2 70052,4 72964,1 72125,4 71188,5 71195,4 70278,2 71392,7 70081 71980,1 74278,7 69791,1 76675,8 76925,2 76092,6 76561,9 75168,3 74619,6 74642,3 73535,9 71617,6 73266,2 74661,4 73409,4 74200,9 74571,5 76625,7 74692,2 75085,9 74398,4 2016/2017 20286,6 20191,3 20312 17755,4 21454,8 20753,3 18194 18784,7 19217,6 21756,7 19633,3 20343,8 18968 19901,9 20043,6 19891,6 18313 17955 18488,1 18155,4 18146,7 20973,1 20188,7 19672,1 20434,4 21007,4 19625,6 21176,6 17241,3 15305,1 16741,9 20713,4 17712,4 17325,9 18740,7 17988,9 19751,4 19420,5 20463,3 18781,6 16858 58 Betim Gashi Liceo Cantonale di Bellinzona 2016/2017 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 66301,7 68235,9 69687,5 73490,2 72038,5 72466,1 72592,5 76526,2 77824 72584,7 72922,8 68847,3 68028,8 67766,5 68413 65695,5 63627,6 63858,2 58704,8 59114,2 56458,2 52971,3 52089,5 45128,1 46306,5 42674,1 38079,7 35244,7 33804,2 31259,2 32293,7 32224 36574,2 36061,5 41580,9 46063 18709,3 17485,4 20640,3 19062,8 21159,6 20989,1 21437,4 23474,4 19048,7 21339,3 19974,5 18524,4 17665,6 17746,1 19024,1 18264,1 18964,1 22445,8 19477,4 16232,6 17374 16414,7 19198,3 19496,2 17460,9 18573,9 18141,4 19463,6 18728,7 17689,7 14783,7 14953,4 16804,1 18673,3 19227,7 19382,1 820 821 822 823 824 825 826 827 828 829 830 831 832 833 834 835 836 837 838 839 840 841 842 843 844 845 846 847 848 849 850 851 852 853 854 855 73710,7 74078,1 72606,2 74796,6 72579,1 70650,5 72557 68680,3 68112,2 70515,1 70189,1 68579,9 73709,8 71308,7 72179,7 72129,9 73163,8 69691,1 71948,9 73461,2 69636,3 73053,5 71702,6 70012,7 73405,4 70161,7 71136,9 72048,9 74804,6 72617,4 73726,9 73278,2 72355,7 71204,4 74388 69753,7 16453 16762 15861,6 19140,7 19352,8 18662,6 16443,4 20250,6 19515,6 18094,3 17274,2 18180,9 16854,7 19007,1 17472,3 16062,6 18698,6 18257 20145 17314,6 17846,3 19125,4 18881,4 18416,3 19235,3 17351,1 15632,7 14702,1 16446,9 14898,1 16115,1 15828,7 17472,7 16835,7 16477,2 16642,3 236 237 238 239 240 48665,3 50567,1 53647,1 58008,6 61465,3 18014 20290,6 20987,2 20288,7 22043,3 856 857 858 859 860 69829,7 72950,3 71371,6 67209,1 69161,6 16377,6 17236,2 16065,3 13264,7 11405,8 59 Betim Gashi 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 Liceo Cantonale di Bellinzona 61772,8 64748,8 67911,8 68378,9 67553,9 73395 76072,2 75851,5 72665,5 73738,4 77777,8 73768,9 74120,4 72508 76460,5 75853,9 77668,4 75100,2 79402,4 76817,3 77576,1 77681,7 76014 74794,6 76162,2 76047,3 76689,9 74778,3 75211,7 76919,9 78770,6 80332,6 78425 77733,8 80724,7 79302,5 77922,5 79976,4 81997,1 77675,7 76895,1 22475,4 24068,8 22241,3 19469 20778 20003 18286,7 18613,2 21775,7 21729,3 22566 22379,7 22021,7 20453,3 21880,1 21837,7 23019,7 20930,4 23152 22069,1 24284 21225 23024,5 19279,2 23432,4 21584,4 23182,4 22836,4 21001,3 21485 22579,6 23658,3 22122,6 21693,4 22487,6 20886 18943 17929 19494,9 19245,7 18031,7 861 862 863 864 865 866 867 868 869 870 871 872 873 874 875 876 877 878 879 880 881 882 883 884 885 886 887 888 889 890 891 892 893 894 895 896 897 898 899 900 901 71515,5 69646,6 68909,6 69967,5 69029,1 68429,7 65041,8 62332,3 59313,1 57292,8 55082 55684 52799,1 48881,9 48933,5 47839,9 50860,1 53587,6 53774,7 57687,4 58766,8 60674,2 61768,5 60456,1 58273,3 56779,8 58404,4 62121,5 62029 59519,5 59697,8 57733,1 58337,7 58925,2 57346,1 56928,4 56277 54786,6 51960,3 52529,3 55086,8 2016/2017 11986,6 12066,7 15182 17361,3 13996,3 14347,3 12704,6 13200,9 11409,3 12402,6 13442,2 14871,6 16190,4 12237 10174,7 12135,3 14599,7 11623,3 11589,1 12429,3 11062,1 11215,3 10818,7 13409,7 13447,9 13161,4 12806,7 10868 9854,13 9028,58 10344,2 10364,7 13005,1 10249,9 12435 11356,4 11547,6 11197,6 9988,7 10973,3 14451,4 60 Betim Gashi 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 Liceo Cantonale di Bellinzona 75746,5 74279,6 80452,5 80021,1 79381,8 77122 77261,2 82419,7 78689,5 77080,8 77779,7 74134,6 75239,4 77984,7 73994,3 75418,4 74597,5 71427 72671,1 70575,3 71269,6 70643,2 70413,3 71447 71339,5 72081,4 69931,7 71854,4 74165,6 76028,2 73662,6 70505,9 71036,4 71584 76237,1 76812,2 78184,1 76159,7 76753,1 78592,2 75428,7 20635,7 18700,7 20553,4 21842,6 21274,4 22416,2 22354,7 21912,1 21711,1 20493,9 22548,9 20840,9 22199,1 22174,4 22880,6 20895 21243,1 21343,1 22305,7 22222,6 21827,2 20910,3 18612,2 22180,7 21858,4 21049,4 19024,7 20770,9 19534 22727 21362,7 20697,3 21731,6 21458,3 22507,3 21506 19215,3 18827,3 19044,6 21928,4 21724,3 902 903 904 905 906 907 908 909 910 911 912 913 914 915 916 917 918 919 920 921 922 923 924 925 926 927 928 929 930 931 932 933 934 935 936 937 938 939 940 941 942 54415,8 49776 50840,6 51262,8 52533,6 52117,1 49529,4 48320,6 42218,4 45861,8 46206,7 47260 45986,7 44311,5 43734,9 41923,3 41318,7 38804 35908,8 37004,5 35545,9 33792,8 33205,5 30830,7 27656,2 27593,1 27249,3 25727 22836,9 23081,4 23013,5 23728,8 23273,2 22839,4 24736,9 22180,2 20313 17219,7 15661,8 17009,2 16219,8 2016/2017 13152 11986,9 10907,7 10701,1 9980,7 10745,6 11179,3 12320,4 10960,7 11837 11623,9 12147,9 12393,3 10890 11642 10134,3 11313,7 9598,28 10323,4 7830,98 10137 12502,7 10677,7 13653,5 12191,7 10735,4 10826,7 9352,01 12130,6 13799,7 12193,3 13297,8 10882,1 10691,3 11732,4 8891,85 10409,9 11623,6 11692,6 11207,6 13470,6 61 Betim Gashi 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 Liceo Cantonale di Bellinzona 79128,1 79580,8 78512,2 79031,7 78751,2 80441,7 79655,6 74901,8 76476,1 81308,4 76490 74166,2 74418,6 77602,3 76928 78607 77608,2 77941,2 76205,6 76605,9 78587 79366,7 78000,8 77275,3 78636,8 76626,9 76454 76590,4 74747 79810,5 77935,8 78521,3 78893,8 80109,6 79381,2 76312,4 75925 76403,6 76337,8 75153,1 78205,1 22276,7 21482,9 19114,1 20307,4 20284,9 21720,1 22725,7 23103 20460,9 19460,1 22987,7 21802,8 22959,3 20163,7 22631,9 20442,1 23198,6 21390,3 21899,1 23548,6 23841,7 24422,3 21317,9 20568,1 20502,1 21425,9 19199,2 21822,6 21600,6 22528,3 22491 21569,4 20950,1 20557 23206,9 20830,6 22218,1 23018,8 20748,6 21527,1 21355,3 943 944 945 946 947 948 949 950 951 952 953 954 955 956 957 958 959 960 961 962 963 964 965 966 967 968 969 970 971 972 973 974 975 976 977 978 979 980 981 982 983 16424,5 16182,5 16288 13490,9 14751,5 12306,3 12466 11446,3 11200,6 12571,2 11895,1 10932,2 14231,2 13610,2 12316 12457,8 11443,5 12282,1 12680 12797,6 11418,1 12454,2 11646,4 12237 10850,6 10840,1 14871,7 14012,8 14601,1 15844,3 14516,9 14620,9 15173,4 14191,5 14223,3 15442,7 17713,5 18628,1 20535,8 20853,7 21360,5 2016/2017 13769,3 14252,3 11037,4 13001 13633,6 13879,6 11585,7 13735 10906,7 10590,3 10722,7 12376,9 11724,9 11750 13695,1 12914,3 12651,3 12605 16825,9 17833,7 18011,6 14182,5 14565,4 16489,7 14329,7 15092,9 14051,3 16708,2 15116 12431,9 13835,3 14283,1 13045,1 14895,5 13322,6 13939,7 13408,7 13370,7 13288,1 11088,3 12285 62 Betim Gashi 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 Liceo Cantonale di Bellinzona 76560,1 76206,1 77774,4 78855,5 79064,5 73930 74332,1 77096 77601,8 75610,9 75380,6 74350,5 74314,2 72878,5 73884,2 72609,7 75520,4 76175,9 74966,7 70803 74124,7 76504,4 77061,2 75514,6 76187 79310,5 74645,6 74661,9 72976,6 72511,9 72846 70796 74005,6 72979 70882,2 72261,9 69484,3 72785,3 74834,8 76153,2 74368,3 23397 21815,7 20868,3 22651 22721 22215,2 25066,1 22382 19234,4 21982,3 21066,9 23496,1 23962,5 21940,9 22277,4 20873,9 19814 18531,9 22683,1 23023,7 21148,2 19784 18493,7 21293,9 17964,9 18763,9 15681,7 16717,7 18176,6 19133,7 20125,1 18530,9 16728,4 17751,3 17704,1 20252 20829,6 20495,7 20202,4 16902,4 18283,1 984 985 986 987 988 989 990 991 992 993 994 995 996 997 998 999 1000 1001 1002 1003 1004 1005 1006 1007 1008 1009 1010 1011 1012 1013 1014 1015 1016 1017 1018 1019 1020 1021 1022 1023 1024 23493 25496,7 25798,2 27003,4 29603,8 28751,7 30342,4 30324,7 32396,4 33471,1 36929,5 37096,4 36810,2 38518,7 40856,9 39317,7 41721 44308,8 45698,6 44522,8 45188,6 47118,4 48186 49647,9 47687,3 48347,5 46689,3 52557,8 51715,7 47159,3 44742,8 43547,2 44905,1 44953,9 41469,5 41512,6 41499,1 41067,5 41824,6 43854,3 42238,7 2016/2017 13166,9 14109,1 12642,7 15640,3 16672,7 14743,6 12425,7 13994,3 14693,3 16337,2 14967,9 15326,4 12811,6 12388,1 14360,3 15253,9 17916,8 16284,4 14547,3 14730,4 17701,4 15731,7 14125,7 12714,7 16112,3 16679,1 14669,3 14380,2 15311,3 13913,1 14090,1 14675,7 15696,9 17629,9 16970,9 16119,2 17783,6 16290,9 17419 16552 16579 63 Betim Gashi 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 Liceo Cantonale di Bellinzona 76107,8 75871 72684,4 76350,4 77445,2 77023,2 75010,2 75765,7 76806,1 80529,1 77354 75828,2 73979,4 75267,3 75761,4 73672,1 77095,7 78029,8 77923,3 75883,4 75422,4 77253,4 76364,4 74485,8 72197,1 71008,4 70544,9 68375,5 62985,3 59080,4 54769,3 55970,8 54696,8 51449 49490,7 50254,3 50390,4 51213,2 53293,6 56702,6 59878,6 19180,6 19493,4 19517,1 19453 17629,9 18172,7 18610,9 17407,4 17999,7 17468,4 16866,3 20485 19435,9 18699,6 19506,6 16994,6 20070,7 20366,4 18954,9 21026 17261,7 18419,6 19449,9 19185,1 19615,7 18894,2 20099 18413,9 20121,6 18846 16772,9 16261,9 16813,1 15740,4 16084,4 15537,1 14960,7 16228,6 15588 15291,3 15492 1025 1026 1027 1028 1029 1030 1031 1032 1033 1034 1035 1036 1037 1038 1039 1040 1041 1042 1043 1044 1045 1046 1047 1048 1049 1050 1051 1052 1053 1054 1055 1056 1057 1058 1059 1060 1061 1062 1063 1064 1065 46401,7 46620,3 50291,3 49779,1 50525,5 53212,6 51193,6 54598,5 55942,5 58141,8 57851,2 62281,4 61400,9 62864,2 63292,6 65368,5 64578,2 67449,4 70727 69291,3 70446,1 68628,4 67177 69341,2 70536,7 68444 66784,8 65257,8 69639,4 68625,5 66379 67445,8 67682,8 70768,3 66615,7 72239,9 69721,7 70742 73775,5 74923,7 73918,8 2016/2017 15815 16533,7 18457,9 14882,4 18361,9 18122 19983,3 19154,4 17481,7 13939,6 18116,3 18224 18078 20907,4 17169,8 15009 15226,1 18911,6 17629,6 18150,9 14711,7 19469,9 18468,6 17663,7 17577,9 16010,1 16969,1 17887,6 18148,7 19389,6 18770,9 20216,1 17896,4 18250,9 18933 17553,4 19059,1 18269,6 19440,4 18948,4 21479,6 64 Betim Gashi 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 Liceo Cantonale di Bellinzona 61611,6 63436,1 67638 67320,2 70912,6 72092,6 75520,6 76907,7 77253,4 77872,1 76541,5 74966,6 78355,8 81612,2 79419,6 79292,4 77780,5 78696,4 83215,4 83477,7 82820,9 82317,9 78499,2 81291,6 81520 81968,7 78290,3 77468,1 82211,2 74073 73253,8 74974,4 75721,4 69866,7 69869,6 68715,9 68152,4 69157,4 67238,2 70706,6 68152,5 19870,5 20265,1 20880,6 20312,9 18796,4 20047,2 22405,1 22069,4 19382 22831 19520 19105,4 20075,3 21051,6 24228,4 22020,7 21110 22190,7 19744,9 20465,9 23120,3 23617 23202,6 20566,9 19440,4 21352,8 23031,6 23322,1 21024,4 20588,7 21467,6 20672,1 19087,7 18625,8 19382,1 18784,1 17912,7 18114,7 20022,3 21417,2 17971,2 1066 1067 1068 1069 1070 1071 1072 1073 1074 1075 1076 1077 1078 1079 1080 1081 1082 1083 1084 1085 1086 1087 1088 1089 1090 1091 1092 1093 1094 1095 1096 1097 1098 1099 1100 1101 1102 1103 1104 1105 1106 72907,8 73307,9 70530,1 74141,2 70804,1 71408,6 74460,6 74548,3 74496 76084,4 75078,6 72015,1 74826,4 68505,3 73533,7 73101,7 70990 70065,8 70149,4 74808,6 74810,7 71025,6 71576,5 71005,4 67355 68477,7 69644,9 65992,7 64901,1 62782,4 62424,5 58828,7 62000,1 58058,7 59272,6 57080,7 57559,2 55720,4 57455,5 54152,8 52867,5 2016/2017 19938,3 18818,6 19316,2 18274,6 19382,1 19374,1 19101,3 18862 17277,6 21791,8 19257 20973,7 21343,3 17308,4 17850,4 19293,1 18934,7 19138,4 18129,7 19988,1 19823,8 18561,3 17618,1 16844,1 18690,7 17064,3 18327,7 17225,8 17745,6 16166,4 17406,7 17037,8 19577,7 16376,6 17424,4 15845,1 15655,3 16610,2 16146,1 15947,4 18229,7 65 Betim Gashi 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 Liceo Cantonale di Bellinzona 73297,1 74570,7 70571,8 73907,3 77688,2 76234,7 77711,4 78253,6 76806,2 79432,3 75090,8 77256,9 78070,7 80197,7 80153,9 81281,2 80641,6 82394,8 77501,9 80036,8 79887,7 80718,1 79416 79965,4 79446,6 77303 81376,8 81257,4 83524,8 81421,5 78701,7 78956,8 77022,5 75457,7 77252,4 77153,7 75691 78776,5 73579,3 74423 79189,7 19426 19093,7 19865,2 20942,3 21505,6 20487,3 17229,4 18309,6 19740,7 19390,1 20689,7 19947,1 20501 16921,4 21689,8 22907 20810,3 23426,1 23453,9 23334,1 23360,6 20467,2 21721,1 21676,9 21155,3 22135,9 21229,9 23132,4 21260,7 18086,9 20848,6 22593,3 21413,3 20935,4 20470,1 20280 21668,4 18450 18896,3 20237,3 18791,4 1107 1108 1109 1110 1111 1112 1113 1114 1115 1116 1117 1118 1119 1120 1121 1122 1123 1124 1125 1126 1127 1128 1129 1130 1131 1132 1133 1134 1135 1136 1137 1138 1139 1140 1141 1142 1143 1144 1145 1146 1147 57014,6 56302,2 54754,1 53785,5 47272,9 47254,3 48272,7 44550,7 46690,2 47262,5 47754,3 54965,1 57190,3 59095 63340,7 66320 64943,6 65786,6 65787,5 70813,8 69933,2 74376,7 74977,4 75194,5 74116 72217,4 69860,2 72394,9 74006,2 73408,5 72234,7 72105,7 70250 76145,1 79661,7 80201 73908,4 75050,2 78090,4 77389,1 79937,1 2016/2017 17376 15956,6 15994,9 15747,3 14824,1 11604,7 14029 12260,9 12921,7 12927,7 11801,9 12718,7 14655 16611,7 19566,7 20278,6 19083,9 17738,9 16849,7 19256,3 17427,7 18812,5 17971,3 19790,6 17903 20957,7 20495,4 23172,6 21844,6 22155,6 23359,4 20910,7 18816,7 17539 18498,8 18413,3 19498,4 18954,9 20136,3 18026 20412,9 66 Betim Gashi 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 Liceo Cantonale di Bellinzona 83094,6 76616,1 81504,8 80826,9 80617,2 78479,8 81552,3 81173,1 80899,9 79715,6 83913,2 81304,5 83431,3 78181,9 80978,8 81124,3 78815,1 80423,9 81511,5 82192,6 79917,7 79994,4 78097,7 77916,5 80314,3 81935,5 78314,8 82109,4 79894 80004,5 81035,9 81629 80350,5 80790 80921,9 81498,9 81031,1 82735,2 82931,7 78239,8 82490 20857,7 22712,6 20936,1 22016,3 22312,4 23207,6 25112,7 21991,4 21008,9 21821,9 20972,4 20988,6 21925,7 21033,3 20781 20667,7 21866,6 20185,7 21262,1 22049,4 19285,7 24100,9 20854 20047,3 21231,7 20183 21832,9 22086,6 20643,4 21014,9 23444,4 22649 24412,5 23182,4 23672,3 20917,3 19750,6 21947,3 22076,2 22997,1 21086,2 1148 1149 1150 1151 1152 1153 1154 1155 1156 1157 1158 1159 1160 1161 1162 1163 1164 1165 1166 1167 1168 1169 1170 1171 1172 1173 1174 1175 1176 1177 1178 1179 1180 1181 1182 1183 1184 1185 1186 1187 1188 78304,2 78583,6 81465,4 78889,2 77357,6 75879,8 75782,2 77037,3 75084,5 78932,9 77620 76357,3 73707,5 75108,7 72678,6 75878,4 80455,2 77929,9 74559,1 77585,8 78775,4 78324,9 78458,7 76019,9 77308,6 77126,3 76222,2 74070,8 73192,2 74724,7 74696,1 75931,9 75730,9 76325,3 71578,8 71614,5 71671 73271,1 74652,9 75636,7 74730,5 2016/2017 20208,4 20848,1 21562,6 19925,7 18983,6 19190,4 19784 19520,4 20233,7 20028,4 20490,9 20094,6 17828 16215,3 17796,6 20337,9 21468 21191,9 22306,9 21125 21835,1 20824 20353 22311 20889,9 21903,7 21802,4 21840,3 20084,7 20722,4 22138,7 19888 20168,1 18752,6 21207,4 21807,7 19578,3 18760,2 18416,9 20334,9 19709,3 67 Betim Gashi 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587 588 589 590 591 592 593 594 595 596 597 598 599 600 601 602 603 604 605 606 607 608 609 Liceo Cantonale di Bellinzona 79826,8 81064,4 79229,5 82187,7 80676 74136,5 78723,5 73394,8 77437,3 77559 75868,1 68378 69853,6 65237 63303,6 61415,2 56124,7 56803,4 55853,3 58352,7 57247,2 62041,8 63278 62233,2 66090,1 71312,5 71974,3 76784,1 75878,2 77252,1 80678,3 78796,3 77923,8 81415,3 80028,3 78782,6 78980,4 81192,6 78787,1 78365,9 82410,6 20730 22685,6 23288,4 21956,1 23144,1 22610,9 19236,7 21848,8 18805,4 21434,9 19389,9 19591,3 18018,9 17755 14041,6 14891,7 16416,8 17006,1 18000,1 17166,5 15956,4 16649,4 16871,3 21151 18892,6 21159,3 17903,3 20537,7 22495,4 22276,9 20942,6 18320,6 20045 20828,1 22046,3 20777,3 21384,1 21133,8 21964,4 19084,8 20118,7 1189 1190 1191 1192 1193 1194 1195 1196 1197 1198 1199 1200 1201 1202 1203 1204 1205 1206 1207 1208 1209 1210 1211 1212 1213 1214 1215 1216 1217 1218 1219 1220 1221 1222 1223 1224 1225 1226 1227 1228 1229 73293,6 75028,4 73531,4 71948 75787,2 73837,8 69153,3 69469,7 68009,1 67553 63169,1 61152,5 58111,5 58753,6 59363,3 63378,1 65522,9 70486,1 68579,7 71754,8 73256,8 79252,8 73516,1 75740,2 78615,5 76587,2 76305,2 80421,7 82725,1 79404,2 79860,9 77172,2 80415,7 78924,9 81796,4 78390,6 80132,8 78976,9 79372,7 78161,7 78264,4 2016/2017 18226,6 20805,6 21654,6 17759,4 20015,8 21764,2 22764,3 19500,3 16489,5 15930,7 15698,6 14486,7 16443,6 15081,3 15020,6 16073,3 16297,3 17945,1 18766,3 20489,1 17807,3 21600,9 21599,7 21023,7 19479,4 21297,7 21585,3 18949,9 21011,6 19876,7 19520,4 18222,8 18706,8 19973,6 20850,2 19340 18336,3 18155 19305,6 20571,3 20508,7 68 Betim Gashi 610 611 612 613 614 615 616 617 618 619 620 Liceo Cantonale di Bellinzona 81066 82913,4 81532,2 79398,3 81404 80845,8 82014,9 80383,7 82558,6 80401 79998,2 20140,4 19928,9 17446,3 19758,6 19899,4 19516,4 23748,9 24387,1 25116,3 22783,9 23809,6 1230 1231 1232 1233 1234 1235 1236 1237 1238 1239 1240 78565,9 79063,7 78771,7 81118,3 81763,5 83008,3 81490,8 79674,9 79673,3 79841 79841 2016/2017 20848,1 21801,6 20689 21372 22523,4 23018,4 21490,6 23559,1 21830,1 19976,3 19976,3 69 Betim Gashi 10. 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A new abundance scale for the globular cluster 47 Tuc. Tratto 7. novembre 2016 da Arcturus: http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/simid?Ident=arcturus&NbIdent=1&Radius=2&Radius.unit=arcmin&submit=submit +id Ohnaka K.. (2014). Imaging the outward motions of clumpy dust clouds around the red supergiant Antares with VLT/VISIR. Tratto 7. novembre 2016 da Antares: http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-idrefs?submit=sort+references&Ident=%402401703&Name=*+alf+Sco Tab. 2: Koch A. and McWilliam A.. (2008). A new abundance scale for the globular cluster 47 Tuc. Tratto 7. novembre 2016 da Arcturus: http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/simid?Ident=arcturus&NbIdent=1&Radius=2&Radius.unit=arcmin&submit=submit+id Tab. 3 e Tab. 4: Ohnaka K.. (2014). Imaging the outward motions of clumpy dust clouds around the red supergiant Antares with VLT/VISIR. Tratto 7. novembre 2016 da Antares: http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-idrefs?submit=sort+references&Ident=%402401703&Name=*+alf+Sco 74