STAGIONE 2006/2007
Stagione Teatrale
2006/2007
TEATRO FRANCESCO CILEA
1
STAGIONE 2006/2007
2 TEATRO FRANCESCO CILEA
Passione, emozione. Due parole che caratterizzano la nuova intensa stagione del Teatro
Francesco Cilea, che si inserisce a pieno titolo
nel panorama culturale internazionale. Siamo
già arrivati al quarto anno dalla riapertura
del Tempio reggino dell’arte e, giorno dopo
giorno, abbiamo lavorato per far si che il Cilea
divenisse un punto di riferimento importante
nello scenario globale. E’ stato un crescendo,
dal 2003, anno della sua riapertura, affidata al
Maestro Rostropovic, sino ad oggi; momento
in cui la città raccoglierà i frutti dell’intenso lavoro. Siamo soddisfatti per l’attività svolta e, soprattutto, per i risultati conseguiti. Un cartellone di spettacoli d’alto livello che porterà in riva
allo Stretto grandi attori, autori, etoile, maestri
d’orchestra, artisti di fama mondiale.
Emozioni che si rinnovano di serata
in serata: calano le luci, il magico sipario si riapre, l’antica e suggestiva arte, quindi, rivive sul
palcoscenico del Cilea.
STAGIONE 2006/2007
Giuseppe Scopelliti
Sindaco di Reggio Calabria
TEATRO FRANCESCO CILEA
3
Direzione Artistica
Julian Kovatchev
Direttore Artistico Opera e Concerti Sinfonici
Ha studiato direzione d’orchestra con Herbert Ahlendorf e con Herbert von Karajan.
Ricopre attualmente la carica di Direttore Musicale dell’orchestra sinfonica della capitale bulgara e i Direttore ospite principale dell’orchestra sinfonica di Zagabria. Ha
diretto Capuleti e Montecchi al Carlo Felice di Genova, La sposa venduta al Teatro Verdi
di Trieste, I dialoghi delle Carmelitane a Siviglia, Il Trovatore a Stoccarda e Ravenna,
Carmen a Trieste, Alcina a Stoccarda, oltre a vari concerti con l’orchestra del San Carlo
di Napoli e il M° Uto Ughi.
Maria Pia Liotta
Direttrice Artistica per la Danza
Esperta del mondo della comunicazione e manageriale, prima formatasi in corsi
specializzati, quindi con incarichi di responsabilità; così come dello spettacolo dal
vivo, danzatrice, studiosa di arte coreografica, compositrice musicale, soggettista,
regista di lavori teatrali. Prima si è rivelata nei concorsi di bellezza, nei quali ha
vinto titoli nazionali che le hanno permesso di intraprendere la carriera di attrice
cinematografica, interpretando films italiani e stranieri. Vasta e significativa la sua
conoscenza della danza classica e moderna, numerosi i suoi rapporti personali con le
maggiori formazioni di balletto, europee e americane.
STAGIONE 2006/2007
Geppy Gleijeses
4 TEATRO FRANCESCO CILEA
Direttore Artistico per la Prosa
Attore, autore e regista è nato a Napoli; è uno degli ultimi e prediletti allievi di Eduardo De Filippo. È stato definito dalla critica (De Chiara, Rea, Giammusso) “il miglior
attore napoletano della sua generazione”. Ha vinto come attore il premio Gino Cervi
nel 1979, il premio Arsita Teatro nel 1980 il premio De Curtis nel 1985 e il premio
come migliore attore dell’anno nel 2000. È stato candidato come migliore attore protagonista ai Premi Olimpici del teatro 2003 e 2004 per gli spettacoli Le cinque rose di
Jennifer , Un marito ideale e Ragazze sole con qualche esperienza. Come autore, con lo
spettacolo Ammore e cummedia, nel 1979 ha vinto il premio IDI e il Festival Internazionale di New York. Ha diretto e gestito per sette anni il Teatro Nazionale di Milano.
Ha fondato e dirige il “TEATRO STABILE DI CALABRIA”, unica istituzione stabile privata
di prioritario interesse pubblico del Mezzogiorno d’Italia.
Indicespettacoli
Novembre/Dicembre
18 Novembre 2006
pagina12
Roberto Bolle
ROBERTO BOLLE & FRIENDS
Gran Gala di Danza
21/22/23/24/25/26 Novembre 2006
pagina14
Vincenzo Salemme
BELLO DI PAPÀ
28/29 Novembre 2006
pagina16
Claudia Cardinale
LO ZOO DI VETRO
8/9/10 Dicembre 2006
pagina18
Leo Gullotta
L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTÙ
16/17 Dicembre 2006
pagina20
Russian State Ballet of Siberia
ROMEO E GIULIETTA
20/21 Dicembre 2006
22 Dicembre 2006
pagina24
Orchestra Giovanile “L. Cherubini”
diretta dal M° Riccardo Muti
CONCERTO
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
pagina22
Coro Lirico e Orchestra Filarmonica
“F. Cilea”
diretti dal M° Daniel Oren
CONCERTO DI NATALE
5
Indicespettacoli
Dicembre/Febbraio
29/30 Dicembre 2006
pagina26
Orchestra Filarmonica “F. Cherubini”
diretta dal M° Julian Kovatchev
CONCERTO DI CAPODANNO
5/6/7 Gennaio 2007
pagina28
Geppy Gleijeses, Leopoldo Mastelloni,
Marianella Bargilli, Raffaele Pisu, Paolo
Serra
DELITTO PERFETTO
13/14 Gennaio 2007
pagina30
M° Claudio Montanaro
CONCERTO MUSICHE DA FILMS
18/19/20 Gennaio 2007
pagina32
Sebastiano Lo Monaco
IL BERRETTO A SONAGLI
24/25 Gennaio 2007
pagina34
Botega
“ULÉSS ULÀ”
26/27/28 Gennaio 2007
STAGIONE 2006/2007
pagina36
6 TEATRO FRANCESCO CILEA
Mascia Musy
LA LOCANDIERA
3/4 Febbraio 2007
pagina38
M° Riccardo Frizza - Simon Trpcesky
CONCERTO
Indicespettacoli
Febbraio/Aprile
17/18 Febbraio 2007
pagina39
M° Julian Kovatchev - Nina Kotova
CONCERTO
23/24/25 Febbraio 2007
pagina40
Ugo Pagliai, Paola Gassman
SETTE PIANI
27/28 Febbraio 2007
pagina42
Companhia Portuguesa de bailado
contemporaneo
TRITTICO
8/9/10/11 Marzo 2007
pagina44
Johnny Dorelli, Antonio Salines
I RAGAZZI IRRESISTIBILI
15/16 Marzo 2007
pagina46
Iñaki Urlezaga & ballet concierto
PAQUITA
22/23/24/25 Marzo 2007
pagina48
Loretta Goggi
SE STASERA SONO QUI
pagina50
Otango
THE ULTIMATE TANGO SHOW
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
3/4 Aprile 2007
7
Indicespettacoli
Aprile/Maggio
24/25/26/27/28/29 Aprile 2007
pagina52
Christian De Sica
PARLAMI DI ME
4/5/6 Maggio 2007
pagina54
Tullio Solenghi
LE NOZZE DI FIGARO
16/17/18 Maggio 2007
STAGIONE 2006/2007
pagina56
8 TEATRO FRANCESCO CILEA
Alma Manera
PANE, AMORE E... “FANTASIE”...
www.lagave.it
STAGIONE 2006/2007
L’agave, società multiservizi di promozione ed organizzazione eventi, è sorta nel 1997 opera su tutto
il territorio nazionale. Professionalità ed efficienza, unite a competenza ed a continui approfondimenti
nel campo della convegnistica, hanno permesso a L’agave di perfezionare l’organizzazione di manifestazioni, convegni e meeeting di ogni genere a 360 gradi, offrendo ai clienti un servizio completo, dal
personale hostess (bilingue) alla grafica necessaria per le manifestazioni (impostazione delle brochure
e materiale coordinato), dagli addobbi e dalla manutenzione delle sale congressuali all’animazione, dal
servizio catering a tutte le operazioni di incoming. L’agave si occupa inoltre di pratiche ministeriali,
rapporti con gli enti, pubblici e privati, richiesta di contributi, pubblicità e quant’altro necessario per
l’ideazione e la realizzazione di eventi.
TEATRO FRANCESCO CILEA
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STAGIONE 2006/2007
10 TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
Insala
TEATRO FRANCESCO CILEA
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18
Novembre 2006
Roberto Bolle
ROBERTO BOLLE & FRIENDS
Gran Gala di Danza
IL CAST
ROBERTO BOLLE étoile
Teatro alla Scala - Milano
ANTON BOGOV primo ballerino
Teatro dell’Opera di Maribor
ALEN BOTTAINI primo ballerino
Teatro dell’Opera di Monaco
LISA CULLUM prima ballerina
Teatro dell’Opera di Monaco
GREGOR HATALA primo ballerino
Teatro dell’ Opera di Vienna
SIMONA NOJA prima ballerina
Teatro dell’Opera di Vienna
MONICA PEREGO prima ballerina
English National Ballet - Londra
POLINA SEMIONOVA prima ballerina
Teatro dell’Opera di Berlino
STAGIONE 2006/2007
ALIYA TANIKPAEVA prima ballerina
Teatro dell’Opera di Vienna
12 TEATRO FRANCESCO CILEA
Uno spettacolo di livello straordinario, dove al
carisma, alla tecnica ineccepibile e all’intensità
espressiva di Bolle si uniscono le prove di étoile
di prima grandezza. Protagonista e attrazione
principale dei propri Galà, Roberto sceglie per il
suo spettacolo ballerini di fama internazionale,
provenienti dalle migliori compagnie di balletto
del mondo. Un’occasione unica per ammirare, in
una stessa soirée e sul medesimo palcoscenico,
le più famose stelle del balletto di oggi “sfidarsi”
amichevolmente, nel nome dell’arte della danza,
in uno straordinario confronto di tecniche, scuole
e stili. L’appuntamento prevede un programma
con molte sorprese, nomi e numeri celeberrimi.
Esempio di perfezione, vigore e virtuosismo
questo affascinante danzatore ha toccato in
breve tempo le massime vette della carriera: alla
Scuola di Ballo del Teatro alla Scala è stato notato
nientedimeno che da Rudolf Nureyev, il quale gli
ha affidato il ruolo di Tadzio nel balletto ”Morte a
Venezia” di Flindt; nel 1996, appena ventunenne,
IL PROGRAMMA
PRIMA PARTE
Le Corsaire
Coreografia: Marius Petipa
Musica: Riccardo Drigo
Interpreti: Aliya Tanikpaeva - Gregor Hatala
Apollon musagète
Coreografia: George Balanchine
Musica: Igor’ Stravinskij
Interpreti: Polina Semionova - Roberto Bolle
Blind Tango
Coreografia: Edward Clug
Musica: Hugo Diaz
Interprete: Anton Bogov
Zakouski
Coreografia: Peter Martins
Musica: Sergej Rachmaninov, Igor’ Stravinskij, Sergej
Prokofiev, Petr Il’ic Tchaikowsky
Interpreti: Lisa Cullum - Alen Bottaini
Excelsior
Coreografia: Ugo Dell’Ara da Luigi Manzotti
Musica: Romualdo Marengo
Interpreti: Monica Perego - Roberto Bolle
è stato nominato Primo Ballerino del balletto
scaligero da Elisabetta Terabust, dopo aver
SECONDA PARTE
splendidamente interpretato ”Romeo e Giulietta”.
Don Chisciotte
Coreografia: Marius Petipa
Musica: Ludwig Minkus
Interpreti: Lisa Cullum - Alen Bottaini
distinguendosi per tecnica e appassionata
espressività nel repertorio classico, per versatilità,
personalità ed eleganza nelle coreografie
contemporanee. Ambita guest star per le più
prestigiose compagnie di danza, ha ottenuto
moltissimi premi, ha danzato per la Regina
Elisabetta d’Inghilterra, per il presidente russo
Putin, davanti a Papa Giovanni Paolo II e alla
cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Torino
ed è stato onorato da produzioni create per
lui da personalità quali Derek Deane, direttore
dell’English National Ballet, e Renato Zanella,
direttore del Ballo dell’Opera di Vienna.
In the middle somewhat elevated
Coreografia: William Forsythe
Musica: Thom Willems
Interpreti: Simona Noja - Roberto Bolle
Diana e Atteone
Coreografia: Agrippina Vaganova da Marius Petipa
Musica: Riccardo Drigo
Interpreti: Monica Perego - Anton Bogov
Le bourgeois
Coreografia: Ben Van Cauwenbergh
Musica: Jacques Brel; Interprete: Gregor Hatala
Carmen
Coreografia: Roland Petit
Musica: Georges Bizet
Interpreti: Polina Semionova - Roberto Bolle
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
Da allora è stato applaudito protagonista
dei maggiori titoli della storia della danza
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21/22/23/24/25/26
Novembre 2006
STAGIONE 2006/2007
Vincenzo Salemme
BELLO DI PAPÀ
Scritto e diretto da
Vincenzo Salemme
14 TEATRO FRANCESCO CILEA
con Domenico Aria, Antonella Elia, Roberta Formilli,
Massimiliano Gallo, Antonio Guerriero, Biancamaria
Lelli, Rosa Miranda, Marcello Romolo, Vincenzo
Salemme
Regia di
Vincenzo Salemme
Scene: Alessandro Chiti
Costumi: Mario Tufano
Musiche: Antonio Boccia
Produzione
Chi è di scena? / Diana OR.I.S.
“Bello di papà” è una storia surreale sul
rapporto tra padri e figli. Un agente immobiliare
di successo cade in crisi e scopre, grazie ad uno
psicoanalista, che gli è mancato nell’infanzia un
rapporto formativo con il padre. Così se ne sceglie
uno e investe del ruolo un proprio amico in crisi
coniugale piazzandosi a casa sua... Saltando dal
cinema al teatro, Salemme torna con una sua
nuova commedia brillante che esplora gli intricati
rapporti di una delle famiglie di oggi, andando a
scavare nel rapporto tra genitori e figli che diviene
surreale quando i genitori non sono i veri genitori
e i figli non sono i veri figli. Spesso, però, i figli
cercano veri genitori accontentandosi di quelli
finti. E i genitori cercano una idea di figli che spesso
non corrisponde ai figli veri. Tutto ciò viene condito
STAGIONE 2006/2007
con il forsennato ritmo cui ci ha abituato l’attore
napoletano, alla ricerca del puro divertimento con
un occhio puntato su un aspetto curioso della
contemporaneità, ma senza dimenticare la lezione
di Eduardo con il quale ha lavorato in gioventù.
TEATRO FRANCESCO CILEA
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28/29/30 (giorno 30 pom. e serale)
Novembre 2006
Claudia Cardinale
LO ZOO DI VETRO
di Tennessee Williams
STAGIONE 2006/2007
regia di
Andrea Liberovici
16 TEATRO FRANCESCO CILEA
con Ivan Castiglione Tom, Olga Rossi Laura, Orlando
Cinque Jim, Claudia Cardinale Amanda
alla sua attuale condizione: ora ha un figlio,
Tom, ed una figlia zoppa e fragile, Laura. È Laura
a custodire con immensa cura la collezione
Regia di
Andrea Liberovici
di piccoli animali di vetro che dà il nome e il
senso all’intero dramma. Non è un caso che, fra
tutti i suoi animali, Laura ami particolarmente
Scene: Lucia Goj
Costumi: Silvia Aymonino
Musiche: Andrea Liberovici
Luci: Sandro Sussi
un unicorno, simbolo dell’inconsistenza delle
illusioni. La madre Amanda tenta di contrastare
questa fragilità con un tenace vitalismo e
convince il figlio Tom ad invitare a pranzo uno
dei suoi amici, sperando che dall’incontro
Produzione
Fox & Gould
con Laura possa nascere un rapporto, un
dialogo, un’amicizia, qualcosa che provochi
Lo zoo di vetro è una pièce ambientata nel
Sud degli Stati Uniti, in una terra trafitta dal sole,
chiusa in sé e refrattaria a qualsiasi cambiamento.
Eppure, anche in questo Eden paradossale e
aspro, si avverte la presenza dello spirito della
guerra da poco conclusa che ancora aleggia sui
campi di battaglia. Lo stesso luogo evocato nel
titolo, lo zoo, riunisce in sé le idee di protezione
e prigionia, rimanda ad esseri vivi ma in gabbia,
è di vetro: di un materiale fragile per natura,
un cambiamento. Tom invita Jim O’Conor, la
che rende la situazione ancora più beffarda. È
personificazione dell’ideale di Laura, l’unicorno
questo suo essere una metafora moderna ed
del suo zoo di vetro. Jim è educato, cortese,
eterna che dona all’opera di Tennessee Williams
impeccabile, insomma perfetto... e fidanzato
un valore extratemporale. Tuttavia, Williams
già da tempo con una brava ragazza cattolica e
sceglie di collocare il proprio testo in un preciso
irlandese di nome Betty. A Laura non rimane che
spazio e in un preciso tempo: è in uno Stato del
sorridere, allontanarsi e poi tornare per deporre
Sud, nell’epoca post-bellica, che si svolgono le
nelle mani di Jim “un souvenir”: il suo unicorno
vicende di una famiglia decaduta, i Wingfield.
di vetro. Gli dona così il pezzo più pregiato della
Amanda ricorda di quando era una ragazza
sua collezione, come un ostaggio, un prigioniero
affascinante e sicura di sé e guarda con pietà
che non tornerà più indietro.
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
curati eppure schiavi. Questo zoo, per di più,
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8/9/10
Dicembre 2006
Leo Gullotta
L’UOMO, LA BESTIA E
LA VIRTÙ
di Luigi Pirandello
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regia di
Fabio Grossi
18 TEATRO FRANCESCO CILEA
con Carlo Valli, Antonella Attili, Gianni Giuliano,
Silvana Bosi, Bruno Conti, Valentina Gristina, Federico
Mancini, Armando Pizzuti, Gianni Verdesca
Regia di
Fabio Grossi
Scene e Costumi: Luigi Perego
Musiche: Germano Mazzocchetti
Luci: Gigi Saccomandi
nel 1931 a Parigi con Marta Abba. Un successo
Produzione
Teatro Eliseo
insperato, visto il dissenso della “prima milanese”
e la rimozione dalle scene italiane durante gli anni
del fascismo, di questo testo considerato “triviale”,
anche se, nel 1922, il critico Silvio D’Amico
esprime un giudizio favorevole: “Tutto è trattato
con spirito originale, e in tutto s’avverte un sapore
acre e nuovo non conosciuto nel nostro teatro
Cinquanta, “l’iniezione di veleno” di quest’opera,
L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello
considerata da Pirandello stesso “una delle più
è la tragica commedia scelta da Leo Gullotta per
feroci satire che siano mai state scritte contro
il suo ritorno al teatro di prosa. In scena accanto a
l’umanità e i suoi valori astratti”, non offende
Leo Gullotta, Carlo Valli, Antonella Attili con Gianni
più ed è un susseguirsi di successi. L’intreccio è
Giuliano. La regia è di Fabio Grossi, le scene e i
molto semplice: il “trasparente” professor Paolino
costumi di Luigi Perego, le musiche di Germano
(l’uomo), un insegnate onesto e rispettabile, che
Mazzocchetti, le luci di Gigi Saccomandi.
dopo aver reso madre “la virtuosa signora Perella”
La commedia è tra le più rappresentate e meglio
durante una delle frequenti assenze del marito
accolte dal pubblico, probabilmente per le sue
ammiraglio, costringe quest’ultimo, infedele
esteriori apparenze di pochade che ne nasconde
e insensibile al fascino della moglie, e perciò
l’intima drammaticità e il suo più valido e intrinseco
definito “la bestia”, a compiere – contrariamente
significato: quello di una satira graffiante delle
al suo solito – il proprio dovere coniugale: mezzo
ipocrisie e del perbenismo borghese, satira che la
per raggiungere tale scopo una torta afrodisiaca
rende attuale ancora oggi a ottantacinque anni di
appositamente preparata. In un susseguirsi di
distanza. Tratta dalla novella ”Richiamo d’obbligo”
scene non prive di angosciosa suspense per i
fu rappresentata per la prima volta nel maggio
due amanti, la vis comica di Pirandello emerge
del 1919 dalla compagnia di Antonio Gandusio,
pienamente: il nascituro avrà un padre legittimo,
e ben presto tradotta e messa in scena anche
la virtù della signora Perella e la rispettabilità
all’estero: in Spagna, Polonia, Ungheria, ma anche
del professor Paolino continueranno ad essere
a Berlino e a Praga, ad Atene e a New York, e
inattaccabili.
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
prima che Pirandello vi apparisse”. Ma dagli anni
Produzione di grande formato del Teatro Eliseo:
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Dicembre 2006
Russian State Ballet of Siberia
ROMEO E GIULIETTA
balletto in due atti
Prima Nazionale
coreografia di
Sergej Bobrov
Musica: Sergei Prokofiev
Coreografia: Sergej Bobrov
Scene e Costumi: Dmitry Tcherbadzhi
Ballet Masters: Juliana Malkhasiants,
Alexander Petukhov
STAGIONE 2006/2007
Produzione
Just in Time
20 TEATRO FRANCESCO CILEA
di accelerarne il matrimonio con il Conte di Parigi.
famiglie, i Montecchi e i Capuleti, sono consegnati
Il matrimonio avrà luogo il giorno dopo. Giulietta
ad un odio inestinguibile (di cui si ignorano peraltro
si rifiuta. Suo padre la minaccia: o sposa il Conte o
le cause). Romeo, figlio ed erede della famiglia
la disereda. Lei corre da fra’ Lorenzo che le propone
Montecchi, è innamorato della bella Rosalina e non
di bere un filtro che può darle l’aspetto della morta
teme di affrontare a questo riguardo gli scherzi dei
per quaranta ore: credendola morta la chiuderanno
suoi amici Benvolio e Mercuzio. Capuleti, il capo della
nella tomba del Capuleti. Fra’ Lorenzo verrà allora
famiglia rivale si prepara a dare una grande festa
con Romeo a liberarla. Il frate promette di informare
per permettere a sua figlia, Giulietta, di incontrare il
Romeo dello stratagemma. Giulietta accetta il piano.
Conte di Parigi. Quest’ultimo, in effetti, l’ha richiesta in
Rimasta sola nella sua camera beve il filtro. La mattina
matrimonio ed i genitori di Giulietta sono favorevoli a
del giorno dopo la governante la scopre inanimata.
quest’unione. Romeo - che crede di trovarvi Rosalina
Tutta la famiglia piange la morte di Giulietta. Fra’
- si autoinvita con gli amici Benvolio e Mercuzio a
Lorenzo fa sì che tutto si svolga secondo i suoi piani.
questo grande ballo mascherato. Scorge Giulietta e
A Mantova, dove Romeo è in esilio, riceve la visita di
resta folgorato dalla sua bellezza cadendo follemente
Baldassarre, suo servo, che gli annuncia la morte di
innamorato di lei; è il colpo di fulmine reciproco. Le si
Giulietta. Ha soltanto un rapido pensiero: procurarsi
avvicina e l’abbraccia due volte quindi si ritira. Romeo
del veleno e ritornare a Verona per morire accanto
e Giulietta scoprono adesso la loro identità reciproca.
alla sua Giulietta. Durante questo lasso di tempo,
Disperati si rendono conto di essersi innamorati
fra’ Lorenzo apprende che un intoppo ha impedito
ciascuno del proprio peggior nemico. Al cader della
al suo messaggero di informare Romeo del suo
notte, Romeo si nasconde nel giardino del Capuleti.
stratagemma. Decide di recarsi alla tomba del Capuleti
Quindi si avvicina sotto il balcone di Giulietta e le
per liberare Giulietta. Ma il dramma precipita. Romeo
dichiara il suo amore. Tutti e due fanno a gara nel
si reca sulla tomba di Giulietta e vi incontra il Conte di
pronunciare dichiarazioni d’amore appassionate.
Parigi venuto a portare fiori alla fidanzata morta. Un
Perdutamente innamorato Romeo si confida il giorno
duello ha luogo tra i due giovani e il Conte, morente,
dopo con fra’ Lorenzo, il suo confessore. Inizialmente
chiede a Romeo, che accetta, di adagiarlo vicino a
incredulo, fra’ Lorenzo promette tuttavia a Romeo di
Giulietta. Romeo contempla la bellezza luminosa di
aiutarlo e di celebrare il suo matrimonio, nutrendo
Giulietta e l’abbraccia prima di bere il veleno e morire a
anche la speranza di riconciliare Capuleti e Montecchi.
sua volta. Fra’ Lorenzo è sconvolto nello scoprire i corpi
Tebaldo, cugino di Giulietta, sfida Romeo a duello ma il
di Romeo e del Conte di Parigi. Assiste al risveglio di
giovane - al colmo della felicità e pieno di una simpatia
Giulietta e tenta di convincerla a seguirlo e andarsi a
“fraterna” per l’aggressore - rifiuta di battersi. Mercuzio,
rifugiare in convento. Ma Giulietta che scopre il corpo
il confidente ed amico di Romeo, giovane coraggioso
di Romeo mortogli vicino si pugnala con la spada del
e brillante, si affretta a sostituirlo battendosi contro
suo amante e muore al suo fianco. Il principe, Capuleti,
Tebaldo. Quest’ultimo lo ferisce a morte. Mercuzio
e il vecchio Montecchi si recano al cimitero. Fra’ Lorenzo
muore maledicendo il litigio delle due famiglie
narra loro la storia triste degli “amanti di Verona”. I due
nemiche. Romeo vendica la morte del suo amico ed
padri sfiniti dal dolore deplorano quest’odio, causa
uccide Tebaldo. Romeo ormai ricercato deve fuggire
delle loro disgrazia. Si riconciliano sul corpo dei loro
in esilio. Giulietta è in preda al dolore. Suo padre,
figli e promettono di erigere alla loro memoria una
reso inquieto dallo stato d’animo della figlia, decide
statua d’oro puro.
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
L’azione si svolge a Verona dove da anni due grandi
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Dicembre 2006
M° Daniel Oren
CONCERTO DI NATALE
Coro Lirico “Francesco Cilea”
Orchestra Filarmonica “Francesco Cilea”
Daniel Oren
Direttore d’orchestra
Nino Surguladze
Mezzosoprano
Tichina Vaughn
Mezzosoprano
Massimiliano Pisapia
Tenore
STAGIONE 2006/2007
Coro Lrico Francesco Cilea e
Orchestra Filarmonica “Francesco Cilea”
22 TEATRO FRANCESCO CILEA
PRIMA PARTE
Ouverture - Carmen di Georges Bizet
Introduzione corale e Habanera - Mezzosoprano
Introduzione orchestrale e Gipsy song - Mezzosoprano
prese parte, vincendolo, al prestigioso Concorso
“Herbert von Karajan” riservato a giovani direttori
d’orchestra. Da questo momento in poi tutte le porte si spalancarono per il giovane artista assicurandogli una carriera internazionale. Dopo il debutto negli
Scena corale dal Trovatore di Giuseppe Verdi:
”Vedi! Le fosche notturne spoglie”
Stride la vampa - Mezzosoprano
Ah! Si, ben mio coll’essere - Tenore
Di quella pira l’orrendo foco - Tenore
Stati Uniti, con la sua acclamata partecipazione al
“Festival dei Due Mondi” nel 1978, la fama di Oren
si consolida anche in Italia: gli verrà infatti affidata la
direzione stabile dell’Opera di Roma e, successivamente, del Teatro Verdi a Trieste dove recentemente
è stato nominato Direttore musicale, del San Carlo di
Il était une fois à la cour d’Eisenach!... - Tenore
Belle nuit, ô nuit d’amour - Duetto Mezzosoprano
Napoli e del Carlo Felice a Genova. Anche negli ultimi anni il Maestro israeliano ha continuato a dirigere
con successo nei maggiori teatri italiani, coltivando
SECONDA PARTE
Va, pensiero, sull’ali dorate - Coro
Torna a Surriento - Tenore
Era di maggio - Tenore
O sole mio - Tenore
Oci ciornie - Mezzosoprano
Amazing Grace - Mezzosoprano
Somewhere - Mezzosoprano
The Christmas song - Mezzosoprano
Jingle Bells - Mezzosoprano
O Holy Night - Mezzosoprano
nel contempo stretti rapporti di collaborazione con
i più autorevoli teatri europei e americani, tra i quali
il Metropolitan di New York, il Covent Garden di Londra, lo Staatsoper di Vienna, il Colón di Buenos Aires,
il Teatro dell’Opera di Tokyo, le Opera Houses di Houston, Dallas, San Francisco e l’Opéra-Bastille di Parigi
dove ha ottenuto un successo senza precedenti.
Alla predilezione per la lirica, Oren affianca la passione per la musica sinfonica, nella quale ha riscosso
grande successo alla guida di importanti orchestre
come quella dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma
Maggio Musicale Fiorentino, la Filarmonica d’Israele,
Dotato di un talento naturale e precocissimo, uffi-
la Filarmonica di Berlino, e le orchestre radiofoniche
cialmente Oren maturò il suo particolare interesse
di Monaco, Colonia, Stoccarda, Francoforte e Berlino
per l’opera grazie al grande Leonard Bernstein che
tra le molte altre. La sua partecipazione con il Na-
nel 1968 lo scelse, appena tredicenne, come voce
bucco di Verdi alla stagione inaugurale della Nuova
solista nei suoi Chichester’s Psalms in occasione del-
Opera di Israele nel dicembre 1994 ha rappresenta-
l’inaugurazione della Televisione di Israele, ma in
to un momento particolarmente significativo nella
realtà fu la madre ad iniziare il giovane Daniel, ancora
carriera di Oren: questo evento musicale è riuscito a
in tenera età, ad una formazione musicale completa
far collimare la sua passione per l’universo operistico
con lo studio non solo del pianoforte e violoncello,
e l’amore per la sua terra d’origine; per un musicista
ma anche del canto, armonia e contrappunto. Oren
come Oren infatti la musica rappresenta il miglior
perfezionò i suoi studi in Europa, dedicandosi quasi
veicolo per la pace, la tolleranza, e l’unico linguag-
esclusivamente alla direzione d’orchestra e nel 1975
gio che ci accomuna tutti.
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
(diretta per la prima volta nel 1978), l’Orchestra del
IL M° DANIEL OREN
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22
Dicembre 2006
M° Riccardo Muti
CONCERTO
Ouverture da “Die Zauberharfe”
(Rosamunde) D 644 - F. Schubert
Concerto in la minore per violoncello e
orchestra op. 129 - R. Schumann
Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92
L. van Beethoven
Johannes Moser
violoncello solista
STAGIONE 2006/2007
Orchestra Giovanile
“Luigi Cherubini”
24 TEATRO FRANCESCO CILEA
A Napoli, città in cui è nato, studia pianoforte con
France alla Philharmonia di Londra e, naturalmente,
Vincenzo Vitale, diplomandosi con lode presso il
i Wiener Philharmoniker, ai quali lo lega un rapporto
Conservatorio di San Pietro a Majella. Al “Giuseppe
assiduo e particolarmente significativo, e con i quali
Verdi” di Milano, in seguito, consegue il diploma in
si esibisce al Festival di Salisburgo dal 1971. Invitato
Composizione e Direzione d’orchestra sotto la guida
sul podio in occasione del concerto celebrativo
di Bruno Bettinelli e Antonino Votto. Nel 1967 la
dei 150 anni della grande orchestra viennese, Muti
prestigiosa giuria del Concorso “Cantelli” di Milano
ha ricevuto l’Anello d’Oro, onorificenza concessa
gli assegna all’unanimità il primo posto, portandolo
dai Wiener in segno di speciale ammirazione e
all’attenzione di critica e pubblico. L’anno seguente
affetto. Nel 2004 fonda l’Orchestra Giovanile “Luigi
viene nominato Direttore Principale del Maggio
Cherubini” formata da giovani musicisti selezionati
Musicale Fiorentino, incarico che manterrà fino
da una commissione internazionale fra oltre 600
al 1980. Già nel 1971, però, Muti viene invitato
strumentisti provenienti da tutte le regioni italiane.
da Herbert von Karajan sul podio del Festival di
La vasta produzione discografica, già rilevante
Salisburgo, inaugurando una felice consuetudine
negli anni Settanta e oggi impreziosita dai molti
che lo porterà, nel 2001, a festeggiare i trent’anni di
premi ricevuti dalla critica specializzata, spazia
sodalizio con la manifestazione austriaca. Gli anni
dal repertorio sinfonico e operistico classico al
Settanta lo vedono alla testa della Philharmonia
Novecento. Il suo impegno civile di artista è
Orchestra di Londra (1972-1982), dove succede a
testimoniato dai concerti proposti nell’ambito del
Otto Klemperer; quindi, tra il 1980 e il 1992, eredita
progetto “Le vie dell’Amicizia” di Ravenna Festival in
da Eugène Ormandy l’incarico di Direttore Musicale
alcuni luoghi “simbolo” della storia, sia antica che
della Philadelphia Orchestra. Dal 1986 al 2005 è
contemporanea: Sarajevo (1997), Beirut (1998),
Direttore Musicale del Teatro alla Scala: prendono
Gerusalemme (1999), Mosca (2000), Erevan e
così forma progetti di respiro internazionale,
Istanbul (2001), New York (2002), Il Cairo (2003),
come la proposta della trilogia Mozart-Da Ponte
Damasco (2004), El Djem (2005), Meknès (2006)
e la tetralogia wagneriana. Accanto ai titoli del
con il Coro e l’Orchestra Filarmonica della Scala,
grande repertorio trovano spazio e visibilità anche
l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino
altri autori meno frequentati: pagine preziose del
e i “Musicians of Europe United”, formazione
Settecento napoletano e opere di Gluck, Cherubini,
costituita dalle prime parti delle più importanti
Spontini, fino a Poulenc, con quella Dialogues des
orchestre europee. Innumerevoli riconoscimenti
Carmélites che gli hanno valso il Premio “Abbiati”
conseguiti da Riccardo Muti nel corso della sua
della critica. Il lungo periodo trascorso come
carriera tra i quali si segnalano: il titolo di Cavaliere
direttore musicale dei complessi scaligeri culmina
di Gran Croce della Repubblica Italiana e la Grande
il 7 dicembre 2004 nella trionfale riapertura della
Medaglia d’oro della Città di Milano; la Legion
Scala restaurata dove dirige l’Europa riconosciuta
d’Onore in Francia e il titolo di Cavaliere dell’Impero
di Antonio Salieri. Nel corso della sua straordinaria
Britannico conferitogli dalla Regina Elisabetta II.
carriera Riccardo Muti dirige molte tra le più
prestigiose orchestre del mondo: dai Berliner
Philharmoniker alla Bayerischen Rundfunk, dalla
New York Philharmonic all’Orchestre National de
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
Il M° RICCARDO MUTI
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29/30
Dicembre 2006
M° Julian Kovatchev
CONCERTO DI CAPODANNO
STAGIONE 2006/2007
Orchestra Filarmonica
“Francesco Cilea”
26 TEATRO FRANCESCO CILEA
PRIMA PARTE
Ouverture “Guglielmo Tell” - Gioacchino Rossini
Ouverture “Orfeo all’inferno” - Offenbach
Ouverture “Il barbiere di Siviglia” - Gioacchino Rossini
Intermezzo “Manon Lescaut” - Giacomo Puccini
Kaiser - Waltz opus 437 - Johann Strauss
Tritsch - Tratsch - Polka Op. 214 - Johann Strauss
SECONDA PARTE
Pizzicato Polka - Johann Strauss
Polka tuoni e fulmini - Johann Strauss
Cavalleria leggera - Franz von Suppé
Sul bel danubio blu - Johann Strauss
Marcia di Radetzky - Johann Strauss
Il M° JULIAN KOVATCHEV
È stato avviato allo studio del violino dal padre
a Ravenna, Ballo in maschera a Verona. Durante
e all’età di cinque anni ha tenuto il suo primo
l’estate ha diretto dei concerti con l’Orchestra
concerto in pubblico. Dopo i suoi primi studi a
del San Carlo di Napoli e il Maestro Uto Ughi. Ha
Sofia, la famiglia si è trasferita in Germania nelle
diretto al San Carlo di Napoli la nuova produzione
vicinanze di Salisburgo, dove ha studiato con
di Orfeo e Euridice. Ottiene enorme successo
Franz Samohyl al Mozarteum, diplomandosi nel
con il Rigoletto a Toronto. Ancora dirige l’Alcina,
1973. Vinta una borsa di studio messa in palio dalla
Il Trovatore e la Madama Butterfly a Stoccarda e
Karajan-Stiftung, si è trasferito a Berlino, studiando
al Carlo Felice di Genova, Cavalleria rusticana e
direzione d’orchestra con Herbert Ahlendorf
Pagliacci a Piacenza, Forza del destino a Piacenza.
e successivamente con Herbert von Karajan.
La scorsa estate ha fatto il suo debutto al Festival
Ulteriore fondamentale esperienza quella nelle
di Puccini di Torre del lago con La Boheme e ha
file dei Berliner Philharmoniker, dietro ai violini di
diretto Cavalleria rusticana e Pagliacci all’Arena
“spalla” leggendari come M.Schwalbé, T.Brandis
di Verona. I suoi prossimi impegni prevedono: la
e L.Spierei, durante il quinquennio 1975-80. È
Carmen a Savona, La Vedova allegra a Bari, una
stato premiato da Karajan nell’ultima edizione
nuova produzione di Dialoghi delle Carmelitane a
del prestigioso concorso da lui organizzato
Bilbao, ancora dirigerà La Boheme a Seoul.
e soprinteso nel 1984. L’anno successivo ha
debuttato in Italia al Teatro Verdi di Trieste con
L’Orchestra Filarmonica “F. Cilea”
Jenufa di Janàcek, diventando ospite regolare dei
è un complesso di nuova formazione composto
maggiori enti lirici italiani: Teatro alla Scala e San
in massima parte da musicisti reggini ed unità
Carlo, Opera di Roma e Fenice di Venezia, Massimo
provenienti da Messina e dal restante territorio
di Palermo e Comunale di Bologna, Carlo Felice
calabrese, diplomati presso il Conservatori di
di Genova e Comunale di Cagliari. Ha inaugurato
Reggio e degli altri Istituti musicale calabresi
con vivo consenso di pubblico e critica il Ravenna
e siciliani. Tutti hanno maturato esperienza in
Festival con I Capuleti e Montecchi di Vincenzo
prestigiose
Bellini. Tra le Orchestre italiane è spesso ospite
attività concertistica nel campo sinfonico ed
dell’Orchestra sinfonica dell’Emilia Romagna
operistico in importanti teatri d’opera e sale da
“Arturo Toscanini” di Parma, dell’Orchestra
concerto, sotto la direzione di maestri di fama
Nazionale della Rai di Torino, dell’Orchestra
internazionale. L’Orchestra nei tre anni di attività
sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”; mentre
è diventata una delle istituzioni musicali tra le
all’estero ha diretto l’Orchestra della Radio di
più promettenti nel Sud d’Italia e ha effettuato
Colonia, l’Orchestra della Suisse Romande di
numerosi concerti lirico-sinfonici. Quest’anno,
Ginevra, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Praga
dopo il successo di Tosca, l’Orchestra sarà
e la KBS di Seul. È stato per diversi anni il direttore
impegnata sempre presso il Teatro Comunale
principale della Sophia Philharmonic Orchestra.
nella Stagione Sinfonica 2006/2007.
nazionali,
effettuando
Ha diretto Capuleti e Montecchi al Carlo Felice
di Genova, Carmen, La sposa venduta e il Rake’s
progress al Teatro Verdi di Trieste, I dialoghi delle
Carmelitane a Siviglia, Il Trovatore a Stoccarda e
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
orchestre
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5/6/7
Gennaio 2007
DELITTO PERFETTO
di Frederick Knott
28 TEATRO FRANCESCO CILEA
ph. Federico Riva
STAGIONE 2006/2007
regia di
Geppy Gleijeses
Dalla commedia omonima e dalla sceneggiatura del
film di HITCHCOCK
traduzione Masolino D’Amico
con Geppy Gleijeses, Leopoldo Mastelloni, Marianella
Bargilli, Raffaele Pisu, Paolo Serra
Regia di
Geppy Gleijeses
ph. Federico Riva
Scene e Costumi: Lorenzo Ghiglia
Regista assistente: Luigi Russo
Musiche: Matteo D’Amico
Luci: Luigi Ascione
Produzione
Teatro Stabile di Calabria
Tony Wendice potrebbe essere un uomo felice:
ha una moglie bella e ricca, conduce una vita
agiata, non deve preoccuparsi del lavoro, ma è
ossessionato dai debiti della sua carriera fallita
da tennista. Sa che sua moglie Margot ha una
passione per l’americano Mark Halliday, ma più
che la gelosia è il desiderio di ereditare la fortuna
della sposa a spingerlo sulla china del delitto. Che,
come suo costume, organizza con precisione e
meticolosità. Avvicina un vecchio compagno di
ricatta e lo convince a uccidere Margot. Il piano
qualcosa non va per il giusto verso: Margot si
è semplice e lucido: Lesgate entrerà in casa
difende e, brandendo un paio di forbici, uccide
Wendice con la sua complicità e si nasconderà
il sicario. Tony torna a casa, trova il cadavere e
dietro una tenda. Dal suo club, a un’ora precisa,
immagina un nuovo piano. Mette nella tasca del
Tony telefonerà a casa e Margot dovrà andare
morto una lettera d’amore di Mark a Margot che
a rispondere all’apparecchio vicino alla tenda.
aveva rubato tempo prima alla moglie. La polizia
Lesgate uscirà dal nascondiglio e la strangolerà.
crederà così che la donna, ricattata da Lesgate,
Le indagini, in assenza di indiziati e di movente,
lo abbia ucciso per difendersi. Le cose vanno nel
dovranno concludere che un ladro, sorpreso in
modo sperato e il tribunale condanna la donna
flagrante, ha ucciso la donna. Ma la sera fatale
all’impiccagione. Ma...
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
college, Swan Lesgate, che sa in cattive acque, lo
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13/14
Gennaio 2007
STAGIONE 2006/2007
M° Claudio Montanaro
CONCERTO
MUSICHE DA FILMS
30 TEATRO FRANCESCO CILEA
Il M° CARLO MONTANARO
Studia e si diploma in violino presso il conservatorio
ad Haydn e Beethoven. Dirige nuovamente
Luigi Cherubini di Firenze. Nel 1991 entra a
l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino in due
far parte dell’Orchestra del Maggio Musicale
appuntamenti della stagione 2002-2003 (concerti
Fiorentino suonando con tutti i più importanti
registrati e più volte trasmessi da RadioRai 3);
direttori del panorama musicale internazionale,
come preparatore e assistente, ha collaborato
quali Mehta, Muti, Giulini, Prêtre, Ozawa, Mazel,
con il Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Massimo
da cui trae preziosi spunti e consigli che, uniti alle
di Palermo, Teatro Verdi di Trieste, ( con il quale
sue doti musicali e gestuali, lo hanno portato a
effettua anche una tournee in Giappone), con la
dedicarsi alla direzione d’orchestra. Nel 2000-2001
Fondazione Arena di Verona, Deutsche Oper di
frequenta due corsi internazionali di direzione
Berlino, Teatro Comunale di Firenze, Fondazione
d’orchestra con il M° Erwin Acél a Vienna dirigendo,
Arturo Toscanini per le opere Lucia di Lammermoor,
fra le altre cose, la Sinfonia n. 39 di Mozart, ed a
Nabucco, Aida, Tosca, La Sonnambula, Il Barbiere di
Oradea, dove interpreta la Patetica di Tchajkovskii
Siviglia, Madama Butterfly, Bohème.
nella stagione sinfonica del Teatro di Stato. In Italia
Recentemente ha diretto due opere nella stagione
guida più volte varie formazioni orchestrali, fra cui
2004-2005 del Teatro Comunale di Firenze, vari
l’Orchestra da Camera Risonanza, con la quale nel
concerti sinfonici con la Fondazione Arena di
maggio 2000, esegue un programma dedicato
Verona, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Teatro
al Novecento alla presenza del M° Zubin Mehta
Francesco Cilea di Reggio Calabria, Orchestra del
ottenendo ampi consensi da pubblico e critica
Maggio Musicale Fiorentino oltre a le opere ll
nonché personali elogi da parte dello stesso
Trovatore e il Barbiere di Siviglia allo StaatsOper
Mehta, su presentazione del quale si perfeziona
di Stoccarda, Un Ballo in Maschera con la Israeli
per tre anni con il M° Leopold Hager presso la
Opera di Tel Aviv (nuova produzione). Fra gli
Hochschule für Musik di Vienna. Nel novembre
impegni futuri ha in programma collaborazioni
del 2000, dirige al Salone dei Cinquecento in
con il Teatro Carlo felice di Genova e con il Teatro
Palazzo Vecchio a Firenze, musiche di Schubert
Verdi di Trieste, nonché L’Elisir d’Amore con il
e Mozart; nel luglio 2001 è invitato in Spagna
Colorado Opera, La Boheme allo StaatsOper di
per preparare l’Orchestra Giovanile di Valencia, e
Francoforte e Mefistofele a Seattle.
successivamente esegue a Milano un programma
dedicato al classicismo.
Sempre nello stesso anno il suo debutto a Firenze
con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino,
che dirige in vari concerti nella stagione 20012002 del Teatro Comunale di Firenze, uno fra i quali,
in occasione della Festa della Regione Toscana.
STAGIONE 2006/2007
Nella primavera 2002 l’Orchestra Sinfonica della
Transilvania lo invita per dirigere un concerto nel
Teatro di Stato di Cluj, mentre in Italia interpreta
La Serva Padrona di Pergolesi, Cavalleria Rusticana
di Mascagni, ed un concerto con coro dedicato
TEATRO FRANCESCO CILEA
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18/19/20
Gennaio 2007
Sebastiano
Lo Monaco
IL BERRETTO
A SONAGLI
di Luigi Pirandello
STAGIONE 2006/2007
regia di
Mauro Bolognini
32 TEATRO FRANCESCO CILEA
con Sebastiano Lo Monaco, Giustino Durano,
Cristina Noci
Regia di
Mauro Bolognini
Costumi: Aldo Buti
Musiche: Ennio Morricone
Produzione
Sicilia Teatro
Luigi Pirandello negli anni Venti
Due Parole
Una commedia NATA e non SCRITTA, così
Per tradizione questo personaggio è stato
Pirandello ha definito il suo “Berretto a Sonagli”.
affrontato da atttori alla fine della propria carriera,
ad ogni modo avanti con gli anni. Questo travisava
Su questo pensiero ho costruito la mia regia: viva
la forza drammatica di Ciampa, così eroico e pieno
e non scritta. Tutti gli attori in questo spettacolo
di umanità, una umanità silenziosa e astuta gli da
hanno cercato di essere personaggi vivi e veri,
la forza di difendere la sua infelicità coniugale,
più di noi che respiriamo, alternando pianto e riso
contro la società ridicola di quel tempo. Un
durante tutto lo svolgimento del dramma.
personaggio insomma apparentemente piccolo
ma infinitamente grande.
Mi preme però dire la ragione per la quale mi sono
Mauro Bolognini
appassionato a questo progetto. Il personaggio
di Ciampa, apparentemente grottesco è in realtà
straziante, ma sopratutto è il più moderno degli
eroi Pirandelliani.
STAGIONE 2006/2007
Il “Berretto” è la storia di un uomo giovane, poco
più di quarant’anni, che tradito dalla moglie
accetta la condanna e la pena di spartire l’amore
della propria donna con un altro uomo pur di non
perderla.
TEATRO FRANCESCO CILEA
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24/25
Gennaio 2007
Botega
ULÈSS ULÀ
(in dialetto sorano
“Volere Volare”)
STAGIONE 2006/2007
regia e coreografia
di Enzo Celli
34 TEATRO FRANCESCO CILEA
Allestimento in esclusiva per il Teatro Francesco Cilea.
Regia e coreografia
Enzo Celli
Disegno Luci e Fonica: Massimiliano Masserelli
2D visual effect & realizzazioni video: Andrea Massimiani
Story board & web design: Interzona Art Studio
Costumi: Luca Dall’Alpi
Consulente musicale: Bruno Turcano
Lo spettacolo è ambientato in una dimensione
parallela in cui KIK972, diviso tra le “caste” degli
hardware (i KIK) e dei software (gli OLA) si troverà
a compiere un viaggio “umano” dentro la vita,
il disagio e la magnificenza, alla conquista di
un’energia (l’AU, capace di “fondere” le due
“etnie”, per elevarle ad uno stato più alto) che lo
porterà alla morte, apice dell’esistenza umana,
trasformandolo in KIKAUOLA (“Colui Che Vola”).
La danza hip-hop, icona del rapporto con la terra,
permeata di elettro-tribalità, di convulsioni e
spasmi ben rappresenta i KIK; sono invece l’arte
circense, le discipline aeree e la giocoleria che
degli OLA. Predominante ai fini dello spettacolo
potenza per Ulèss Ulà, spettacolo di “cyborg” per
l’integrazione tra le arti, una contaminazione
riscoprire un uomo meno individualista, parte
totale che trasforma antichi linguaggi creandone
di una comunità più grande che nel domani
di inaspettati e dove anche le installazioni video
ritrova quel ‘passato’ in cui il vivere profumava di
ricreano, in un film danzato, una dimensione
cordialità spontanee e disinteressate.
futurista, un mondo onirico di corridoi, boschi,
Tra gli interpreti alcuni artisti del celebre Cirque
larve, energie ed intelligenze. Una danza di
du Soleil.
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
meglio raffigurano l’etereo, la leggerezza e fluidità
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Gennaio 2007
Mascia Musy
LA LOCANDIERA
di Carlo Goldoni
STAGIONE 2006/2007
regia di
Giancarlo Cobelli
36 TEATRO FRANCESCO CILEA
con Mascia Musy Mirandolina, locandiera, Francesco
Biscione Il cavaliere di Ripafratta, Paolo Musio
Il Marchese di Forlimpopoli, Massimo Cimaglia
Il Conte d’albafiorita, Alessandra Celi Ortensia, comica,
Federica De Cola Dejanira, comica, Andrea Benedet
Fabrizio, cameriere di locanda, Antonio Fermi
servitore del cavaliere, Vincenzo Rollo servitore del Conte,
Pippo Sottile, Antonio Burgio servitori di locanda
da RaiCinema-01 nelle librerie e ha riscontrato
un enorme successo. Molti anni dopo lo stesso
regista sceglie Mascia Musy, per rinnovare questo
suo capolavoro. Il ruolo che fu di Pino Micol è
ora interpretato da Francesco Biscione, la parte
del Marchese è affidata a Paolo Musio, il Conte è
Massimo Cimaglia e Fabrizio Andrea Benedet.
Il genio di Cobelli si è particolarmente incentrato
sulla recitazione cercando ritmi “umani” con un
Regia di
Giancarlo Cobelli
respiro diverso da quei ritmi vertiginosi che la
televisione ci impone e che spesso ritroviamo
nel nostro quotidiano. Ogni battuta è soppesata
Produzione: Teatro Moderno - Europa Duemila - Teatro
Stabile del Veneto
e calibrata in ogni suo piccolo particolare. Sono
soprattutto i giovani a subire maggiormente il
fascino di uno spettacolo che oltre a creare una
dimensione diversa e lontanissima da quella
televisiva, rende ai personaggi goldoniani uno
spessore ben più marcato dagli “a parte” ai quali
erano relegati. Insomma uno spettacolo da
Nel 2007 ricorre il trecentenario della nascita
non perdere non solo perché in esso traspare
di Carlo Goldoni forse il più importante autore
fortemente tutto il meglio del grande maestro
italiano teatrale di tutti i tempi. Tra gli innumerevoli
Cobelli, ma perché è forse una delle poche,
testi che ha scritto, uno dei suoi capolavori è
ultime occasioni di vedere uno spettacolo teatrale
senz’altro “La Locandiera”.
tanto moderno nella regia, quanto classico in un
Il 22 aprile 1979 Giancarlo Cobelli in occasione
rigore di cui il nostro ambiente si sta sempre
dell’inaugurazione del Teatro Goldoni di Venezia
più depauperando. In un quotidiano dove si
appena restaurato, allestì una celebre edizione de
parla tanto e si ascolta poco: uno spettacolo che
“La Locandiera”, con Carla Gravina protagonista. Lo
spinge all’ascolto. Fermate per una sera la frenesia
spettacolo conobbe un tale successo da essere
e la televisione, e godetevi un diverso ritmo, una
rappresentato per ben tre stagioni di seguito.
diversa serata, una diversa “Locandiera”.
Quello spettacolo “passò alla storia”; fu infatti
salutato dall’ambiente teatrale come una svolta
Claudio Padovani
nelle regie goldoniane. Non ne veniva fuori una
Mirandolina raffinata, come per esempio quella
Morelli-Visconti che pure rivoluzionò tanti luoghi
STAGIONE 2006/2007
comuni goldoniani, ma un personaggio - e uno
spettacolo - duro e elegante un po’ “noir”, con una
forte componente erotica e di conflitto sociale.
Ne fu fatta una versione televisiva il cui DVD
nello scorso dicembre è stato commercializzato
TEATRO FRANCESCO CILEA
37
3/4
Febbraio 2007
M° Riccardo Frizza
Simon Trpcesky
CONCERTO
Il pianista Simon Trpcesky
STAGIONE 2006/2007
IL M° RICCARDO FRIZZA é nato il 14 Dicembre 1971 a Brescia
il M° Riccardo Frizza
di regno, Rigoletto, Macbeth, Aida, Ballo in maschera, La forza del
dove ha incominciato i suoi studi musicali proseguiti in seguito
destino e Nabucco di Verdi, Cosi fan tutte di Mozart, Mirandolina
presso il Conservatorio di Musica di Milano. Ha studiato direzione
di Martinu , I Puritani e Sonnambula di Bellini, la Favorite, Fille
d’orchestra con Gilberto Serembe all’Accademia Musicale
du regiment, Maria Stuarda ed Elisir d’amore, Don Pasquele di
Pescarese, ed ha seguito i Corsi di Perfezionamento di Jorma
Donizetti. Ha diretto l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di
Panula presso l’Accademia dei Filarmonici di Verona. Dal 1996 al
S.Cecilia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra
1999 si è perfezionato con Gianluigi Gelmetti presso l’Accademia
del Centenario del Festival Verdi di Parma, l’Orchestra Sinfonica
Chigiana di Siena. Nel 1998 ha vinto il Concorso Internazionale per
di Milano “G. Verdi”, l’ Orchestra Sinfonica Toscanini, l’Orchestra
Direttori d’Orchestra della Filarmonica di Stato della Sud-Boemia,
Stabile di Bergamo, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto,
Repubblica Ceca. Dal 1994 al 2000 è stato direttore stabile
l’Orchestra Internazionale d’Italia, l’Orchestra Filarmonica di
dell’Orchestra Sinfonica di Brescia dove ha diretto l’integrale delle
San Pietroburgo, la Orquesta de Galicia, l’Orchestre National
Sinfonie di Beethoven, e tantissime altre pagine del repertorio
de Montpellier, la Philarmonia Orchestra di Londra, l’Orchestre
sinfonico. Ha diretto anche i Carmina Burana di Orff, lo Stabat
National de Belgique, l’Orchestra Sinfonica Portuguesa, la
Mater di Rossini, il Magnificat di Bach, i Quattro pezzi sacri ed il
Julliard Orchestra di New York, la JONDE di Madrid, la Orquesta
Requiem di Verdi, In Memoriam di Ruzicka, il Requiem e la Messa
Pablo Sarasate de Pamplona, la Orquesta Filarmonica de Gran
dell’incoronazione di Mozart. In campo operistico ha debuttato
Canaria, la Filarmonica di Bielorussia, la Filarmonica Lutowlasky
con Le convenienze e inconvenienze teatrali di Donizetti, ed ha
di Wroclav, I Musici di Praga, I Solisti di Praga, l’Orchestra della
diretto Il Signor Bruschino, Semiramide, Turco in Italia, Cenerentola,
Radio Romania, l’Orchestra Filarmonica “G. Enescu” di Bucarest, la
Italiana in Algeri, Matilde di Shabran e La donna del lago, Il
New Tokyo City Orchestra, la Tokyo Simphony Orchestra, la Kyoto
Barbiere di Siviglia di Rossini, Luisa Miller, Il Trovatore, Un giorno
Symphony Orchestra, la Stadtkapelle di Dresda.
38 TEATRO FRANCESCO CILEA
17/18
Febbraio 2007
M° Julian Kovatchev
Nina Kotova
CONCERTO
Nina Kotova
il M° Julian Kovatchev
IL M° JULIAN KOVATCHEV è stato avviato allo studio del
della Rai di Torino, dell’Orchestra sinfonica di Milano “Giuseppe
violino dal padre e all’età di cinque anni ha tenuto il suo primo
Verdi”; mentre all’estero ha diretto l’Orchestra della Radio di
concerto in pubblico. Dopo i suoi primi studi a Sofia, la famiglia
Colonia, l’Orchestra della Suisse Romande di Ginevra, l’Orchestra
si è trasferita in Germania nelle vicinanze di Salisburgo, dove ha
Sinfonica della Radio di Praga e la KBS di Seul. È stato per diversi
studiato con Franz Samohyl al Mozarteum, diplomandosi nel
anni il direttore principale della Sophia Philharmonic Orchestra.
Stiftung, si è trasferito a Berlino, studiando direzione d’orchestra
NINA KOTOVA violoncello
con Herbert Ahlendorf e successivamente con Herbert von
Il suo debutto ufficiale avviene nel 1996, con un concerto alla
Karajan. Ulteriore fondamentale esperienza quella nelle file dei
Wigmore Hall di Londra, cui ne è seguito uno presso la Carnegie
Berliner Philharmoniker, dietro ai violini di “spalla” leggendari
Hall e innumerevoli concerti presso le sale concertistiche più
come M. Schwalbé, T. Brandis e L. Spierei, durante il quinquennio
importanti delle capitali d’Europa, Stati Uniti, America del Sud
1975-80. È stato premiato da Karajan nell’ultima edizione del
e Asia, in recital solistici e come solista con orchestre. Si è esibita
prestigioso concorso da lui organizzato e soprinteso nel 1984.
inoltre in recital per la famiglia reale giapponese, è apparsa alla
L’anno successivo ha debuttato in Italia al Teatro Verdi di Trieste
cerimonia degli MTV Awards e al MET, e, più recentemente, in un
con “Jenufa” di Janàcek, diventando ospite regolare dei maggiori
concerto speciale con Sting alla Royal Opera House di Londra. Si
enti lirici italiani: Teatro alla Scala e San Carlo, Opera di Roma e
è esibita con artisti come Antonio Pappano, Joshua Bell, Fabio
Fenice di Venezia, Massimo di Palermo e Comunale di Bologna,
Bidini, Sarah Chang, Laura Claycomb, Héléne Grimaud, José
Carlo Felice di Genova e Comunale di Cagliari. Tra le Orchestre
Feghali, Bobby McFerrin, Lang Lang, Julian Rachlin, Nikolay
italiane è spesso ospite dell’Orchestra sinfonica dell’Emilia
Znaider, Teodor Currentzis, Stephane Deneve, Claus Peter Flor,
Romagna “Arturo Toscanini” di Parma, dell’Orchestra Nazionale
Andrei Litton, Costantine Orbelian, Daniel Oren e molti altri.
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
1973. Vinta una borsa di studio messa in palio dalla Karajan-
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23/24/25
Febbraio 2007
Ugo Pagliai
Paola Gassman
SETTE PIANI
di Dino Buzzati
STAGIONE 2006/2007
regia di
Paolo Valerio
40 TEATRO FRANCESCO CILEA
adattamento teatrale di Michele Ainzara
con Roberto Petruzzelli, Raffaele Spina, Roberto
Vandelli, Michela Ottolini, Paolo Bufalino
Regia di
Paolo Valerio
Scene: Marcello Morresi
Assistente: Scenografo Paolo Fantin
Costumi: Chiara Defant
Musiche originali: Antonio Di Pofi
Luci: Enrico Berardi
Video: Marco Millari
Coreografie: Margarita Klurfan
Consulenza artistica: Maria Teresa Ferrari e Riccardo
Ricci
Si ringrazia Almerina Buzzati
“Sette Piani” è uno spettacolo dedicato al
porta dunque in scena la tematica dominante
mondo surreale e quotidiano di Dino Buzzati.
del mondo di Buzzati: il rapporto tra la volontà
Il testo teatrale, originalissima riscrittura del
umana, sempre ai confini con l’impotenza, e
racconto curata da Michele Ainzara, sottolinea
qualcosa di trascendente che è il mistero.
gli aspetti comici ed al tempo stesso non
Nel 2006, anno in cui cade il centenario della
lugubri, struggenti del grande autore bellunese.
nascita di Dino Buzzati, questa produzione ci
Il drammaturgo costruisce infatti una commedia
sembra un doveroso omaggio alla sua arte
fedele al mondo buzzatiano e insieme innovativa
eccentrica, onirica e fantastica. Camilla Cederna,
per stile e scrittura. Lo spettacolo, che vede
in una delle sue affascinanti note di costume, a
protagonisti Ugo Pagliai e Paola Gassman, con
proposito del successo riscontrato dalla messa in
accanto gli attori del Teatro Stabile di Verona, è un
scena di “Sette Piani”, scrisse: «“A che piano sei?”
omaggio alla comicità involontaria di un uomo
dicono ora quelli che si incontrano per strada,
che, incapace di normali relazioni umane, viene
invece di “Come stai?” alludendo al dramma di
travolto dall’amore e non riesce, o non vuole,
Buzzati».
trovare una via di fuga dal suo destino.
L’allestimento è divertente e al tempo stesso
Paolo Valerio
profondo e rende “Sette Piani” uno spettacolo
che fa ridere e insieme pensare. Il racconto
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
Produzione: Teatro Stabile di Verona
41
27/28
Febbraio 2007
STAGIONE 2006/2007
Companhia Portuguesa de
Bailado Contemporaneo
TRITTICO
Prima Nazionale
coreografia di
Vasco Wellenkamp e Graça Barroso
42 TEATRO FRANCESCO CILEA
DANZATORI:
Rita Reis, Patricia Henriques, Liliana Mendonça,
Susana Lima, Alexia Barro, Diana Quintas, Teresa
Alves Silva, Inês Cerqueira, Amália Rodrigues,
Gustavo de Oliveira dos Santos, Guzmán Rosado
Nosti, Emilio Cervelló, Ricardo Teixeira, Miguel
Ramalho, César Fernandes, Fábio Pinheiro, Henrique
Martins
Coreografia : Vasco Wellenkamp e Graça Barroso
Direttore tecnico: Orlando Worm
Musica: Autori vari
Costumi: Liliana Mendonça
Scenografia: Wilson Galvão / Ana Natividade
Luci: Orlando Worm
Un programma esclusivo. Una serata sintesi del
lavoro di questi due coreografi: tre brani differenti
per periodi di creazione (Requiem creato nel 2001,
Euridice e o Instante del 2005, Nuova Creazione
che debutterà questo autunno 2006 al Joyce
Theatre di New York e che verrà presentato per
la prima volta in Europa al Teatro Cilea di Reggio
Calabria) per ispirazione e per scelta tematica.
Sin dalla sua fondazione nel 1999, la Companhia
Portuguesa de Bailado Contemporâneo ha saputo
creare forte interesse attorno al proprio lavoro
e catturare l’immaginazione e l’approvazione
non solo del pubblico locale ma anche di quello
Diretta da Vasco Wellenkamp e Graça Barroso,
delle due discipline, ovvero dalla profonda lezione
grandi protagonisti della danza portoghese
della danza classica - il controllo, la qualità, la
dagli anni 70, danzatori di formazione classica e
precisione - e della modern dance - l’espressività,
modern, la compagnia emerge da una cultura
l’apertura alla costruzione di un nuovo linguaggio.
coreografica intesa, nel suo insieme, come una
Completa il tutto un gruppo di danzatori che
continua evoluzione artistica e tecnica. L’opera
sprigionano gioia ne loro giocare con virtuosismi
dei due coreografi deriva proprio dalla fusione
tecnici e drammatica intensità.
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
internazionale.
43
8/9/10/11
Marzo 2007
Johnny Dorelli
Antonio Salines
I RAGAZZI IRRESISTIBILI
di Neil Simon
regia di
Francesco Macedonio
traduzione di Masolino D’Amico
con Adriano Giraldi, Maria Serena Ciano, Zita Fusco,
Gualtiero Giorgini, Fulvio Koren
Scene: Lauro Crisman
Costumi: Fabio Bergamo
Musiche: Gianni Ferrio, Giorgio Guidi
Luci: Peppe Pizzo
STAGIONE 2006/2007
Produzione:
La Contrada - Teatro Stabile di Trieste
44 TEATRO FRANCESCO CILEA
irresistibili nella traduzione italiana) racconta le
vicende di Al Lewis e Willy Clark, celebre coppia di
comici dell’epoca del vaudeville americano, assurti
alla fama nazionale grazie ad un loro famoso sketch.
Benché affiatatissimi in scena, i due all’insaputa
di tutti non si sono mai sopportati e, una volta
passati di moda e dimenticati dal pubblico, si
sono felicemente divisi e volutamente ignorati per
vent’anni. Uno ha continuato a cercare di restare
nello spettacolo, finendo a fare qualche spot
pubblicitario; l’altro si è tranquillamente ritirato
in pensione e non rimpiange assolutamente la
notorietà dei tempi andati. Finché Ben, nipote
di Willy e produttore di un varietà televisivo di
successo, decide di fare una puntata sulle vecchie
glorie del vaudeville e prova a rimettere insieme sul
palcoscenico questa terribile accoppiata. Riuscirà a
convincerli a mettere da parte i rancori personali
NOTE DI REGIA
per una sola serata?
Tra grottesco e drammatico - di Francesco Macedonio
La storia raccontata da Neil Simon nei Ragazzi irresistibili, pur
attraverso una serie di situazioni altamente divertenti e spesso al
limite del grottesco, affronta alcune tematiche molto importanti
e certamente lontane dalla comicità. Due vecchi attori, Willie
e Al, si incontrano dopo parecchi anni per riallestire uno dei
loro celebri numeri comici. Separatisi a seguito di continue
baruffe, non hanno dimenticato del tutto i vecchi rancori, e così,
quando tentano di riconciliarsi, non fanno altro che rievocare
e inasprire le passate incomprensioni. Ecco quindi emergere il
tema della vecchiaia che, curiosamente, è posto in grottesca
contrapposizione con il titolo della commedia e, soprattutto, con
il nome d’arte che continuano a sfoggiare Willie e Al. Quelli che
noi vediamo sulla scena sono due uomini ormai ultrasettantenni,
i quali si sono allontanati dal mondo circostante per rinchiudersi
in una solitudine in cui regna, sopra ogni cosa, l’incapacità a
comprendersi. Dei due, Willie possiede il carattere più scontroso.
Abituato alla solitudine dei camerini, dopo il forzato ritiro dal
mondo dello spettacolo ha acutizzato le sue maniere brusche,
rinchiudendosi nel proprio appartamento come in una sorta di
volontario esilio. È vedovo e senza figli: solo un nipote si prende
cura di lui ma senza troppi affanni, dal momento che lo stesso
Willie sembra provarne fastidio. E nella sua solitudine, emergono
tutti i difetti tipici della persona anziana: non esce mai di casa,
si dimentica di mangiare, contraddice costantemente il proprio
interlocutore. Unico interesse è la rivista “Variety”, di cui legge
solo la pagina dei necrologi. Tali premesse potrebbero fornire un
quadro altamente angosciante che tuttavia, nella scrittura scenica
di Simon, si trasforma in una sensazionale occasione per ribaltare
le prospettive e inquadrare la vicenda attraverso una dimensione
altamente grottesca. E il pedale della comicità viene spinto così
tanto che, in taluni punti, non si riesce neppure a distinguere
quando Al e Willie stiano recitando la loro scenetta e quando
i due vecchi attori stiano realmente bisticciando tra loro. Tutto il
testo di Simon è sapientemente giocato su un costante alternarsi
di situazioni comiche, grottesche e drammatiche, pur senza
giungere mai al tragico. Quest’ultimo resta forzatamente escluso,
dal momento che nessuno dei personaggi creati dall’autore ha la
forza di compiere azioni estreme. Basti pensare al momento in cui
Willie viene colpito da infarto: nel punto di maggiore tensione
drammatica, la scena si volge repentinamente al comico, grazie
alla battuta con cui il protagonista finalmente ricorda il nome,
a lungo dimenticato, delle patatine. Ma è indubbio che un’altra
grande abilità dell’autore è quella di creare un’intera commedia
su una trama estremamente sottile, dove la vicenda procede non
attraverso grandi azioni, ma piuttosto tra battute mordenti, piccole
cattiverie, assurdità di ogni genere. E il meccanismo funziona
perché ciascuno di noi ritrova nella commedia qualcosa di sé e
del proprio vissuto quotidiano. La struttura dei Ragazzi irresistibili
presenta una stretta analogia con un celebre film di Federico
Fellini, Ginger e Fred. Ma, mentre in questo caso scatta anche una
vicenda sentimentale trattandosi di un uomo e una donna, nella
commedia di Simon la predominanza della componente maschile
consente di porre una cattiveria di fondo che accompagna tutta
la vicenda. Nella messinscena di questa commedia ho potuto
contare sulla presenza di tre protagonisti veramente validi. Con
Orazio Bobbio mi lega una lunga consuetudine, avendo condiviso
con lui una lunga fetta della mia carriera artistica. Antonio Salines
è stato uno dei protagonisti della mia recente messinscena dei
Rusteghi, e posso dire che si tratta di un attore di grande sensibilità.
Con Johnny Dorelli è la prima volta che ho il piacere di lavorare. Si
tratta di un attore di grande esperienza teatrale e cinematografica,
un interprete dai tempi comici perfetti e dall’innata capacità nello
sfruttare le situazioni che la scena mette a disposizione.
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
Scritta nel 1972, “The Sunshine Boys” (I ragazzi
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15/16
Marzo 2007
Iñaki Urlezaga
& Ballet Concierto
PAQUITA
Prima Nazionale
STAGIONE 2006/2007
coreografia di
Marius Petipa
46 TEATRO FRANCESCO CILEA
Coreografia: Marius Petipa
Adattamento coreografico: Lilian Giovine
Musica : Ludwig Minkus
Versione Integrale
A grande richiesta torna in Italia, dopo il successo
virtù tecniche e stilistiche, che vengono esaltate
del suo “Don Chisciotte” nella scorsa stagione, Inaki
in particolare modo nelle evoluzioni del secondo
Urlezaga, l’astro argentino del momento definito
atto. Una serie di fuochi d’artificio coreografici, che
dalla critica internazionale “il più autorevole erede
mettono in luce possibilità virtuose della danza
di Nurayev”. Ancora una volta sarà il Teatro Cilea
classica accademica, arricchite da una inaspettata
ad avere l’onore di aprire il tour italiano di questo
combinazione di passi.
strepitoso danzatore e della sua compagnia.
Tra i balletti del repertorio romantico, “Paquita” è
Quest’anno Urlezaga ci delizierà con “Paquita”,
uno dei più spettacolari. Qui infatti, dopo anni di
balletto in due atti e tre scene con il libretto di
villi e di creature irreali, trionfa una fanciulla viva
Paul Foucher, la coreografia di Joseph Mazilier e
e vera, allevata in un campo di zingari in Spagna
musica di Edouard Marie Ernest Deldevez che
durante l’occupazione napoleonica. La giovane
viene rappresentato per la prima volta all’Opera
salva la vita dell’ufficiale Lucien che si innamora
di Parigi il 1 aprile 1846 con interpreti Carlotta
di lei. Insieme affrontano numerose peripezie fino
Grisi e Lucien Petipa.
a scoprire che Paquita non è una zingara bensì
Nel 1881 Marius Petipa ne creò un nuovo
una fanciulla di nobili origini e può così convolare
allestimento per il Teatro di San Pietroburgo
a giuste nozze con il suo innamorato.
STAGIONE 2006/2007
arricchendo la coreografia di un gran pas e di un pas
de trois, su musica di Minkus, divenuti due esempi
del virtuosismo spettacolare ed oggi nel repertorio
delle maggiori compagnie internazionali. Scelta
perfetta per Iñaki Urlezaga e le sue ben note
TEATRO FRANCESCO CILEA
47
22/23/24/25
Marzo 2007
Loretta Goggi
SE STASERA SONO QUI
STAGIONE 2006/2007
regia di
Gianni Brezza
48 TEATRO FRANCESCO CILEA
Scritto da
Riccardo Cassini, Loretta Goggi
Regia di
Gianni Brezza
Direttore Musicale: Federico Capranica
Coreografie: Stefano Bontempi
Scene: Sabrina Fontanili
Costumi: Claudia Tortora
Scenografia: Sabrina Fontanili
Ufficio Stampa: Massimo Natale
Produzione
Eventi Spettacolo Tremila
KE.IS. Media Comunicazione
Non è la solita Loretta Goggi quella che vedremo
promette di ripetere i successi di fortunatissime
on stage questa volta: dopo aver sperimentato i
e irripetibili trasmissioni come “Loretta Goggi
rigidi binari dei musical e delle commedie brillanti
in quiz”, “Via Teulada 66”, “Ieri, Goggi e domani”,
con grande successo, questa volta la Goggi si
“Il bello della diretta”, “Canzonissima”, “Festa di
cimenterà a ruota libera, avrà un luno a tu per
Compleanno”, “Canzoniere delle feste”, “Viva Napoli”,
tu con la platea, in un susseguirsi originale e
“Hello Goggi”.
sorprendente dei vari canoni di intrattenimento,
Per chi ama lo spettacolo di classe e la class nello
dal racconto umoristico ad una canzone del
spettacolo, il divertimento, la musica e le sorprese
suo repertorio, dalla satira di costume al ballo
questo è un appuntamento imperdibile. Un
a tema, dalla gag comica alle sue celeberrime
atto d’amore che la Goggi vuole regalare a quel
imitazioni. L’allestimento scenico è un incontro fra
pubblico che in tutti questi anni ha continuato a
classico e moderno e prevede al suo interno una
starle vicino.
collocazione per l’orchestra e spazio per lasciar
agire un corpo di ballo di 10 elementi. Il tutto
darà modo a Loretta di sperimentare e proporre
nuove chiavi di comicità (come ad esempio
STAGIONE 2006/2007
interagire con un’altra Loretta non Loretta)
ma anche al pubblico di poter seguire la loro
“mattatrice” preferita in un contesto diverso dagli
ultimi tradizionali allestimenti. La regia è affidata
a Gianni Brezza, un binomio di successo che
TEATRO FRANCESCO CILEA
49
3/4
Aprile 2007
Otango
THE ULTIMATE
TANGO SHOW
Per la prima volta
in Italia
STAGIONE 2006/2007
creazione e direzione di
Oliver Tilkin
50 TEATRO FRANCESCO CILEA
Creazione e direzione di
Oliver Tilkin
Coreografie
Adrian Veredice e Alejandra Hobert
Ballerini:
Alejandra Hobert, Adrian Veredice, Ezequiel Paludi,
Sabrina Masso, Paula Rubin, Gustavo Rosas,
Christian Marquez, Virginia Gomez, Virginia Cutillo,
José Halfon
Musicisti:
TANGUISMO ENSEMBLE
Eduardo Garcia, bandoneon
Frederic Moreau, violino
Ludovic Michel, viola e chitarra
Luc Michel, pianoforte
Pierre Mortarelli, contrabbasso
Nel 2004, rispondendo alla richiesta di un festival
ai cliché di enfatizzazione eccessiva comuni
francese di grande portata, la compagnia belga
alla maggior parte delle rappresentazioni. La
americana Artemis Production creò lo spettacolo
creazione di “Otango” ha impiegato sei mesi
“Otango”. La sfida era quella di radunare in soli
per la messa in scena, i casting e le prove a
sei mesi gli artisti argentini più conosciuti a
Buenos Aires, Bruxelles e Parigi. Il risultato è
livello internazionale, e di creare un incredibile
stato pienamente raggiunto, dal momento che
spettacolo di tango totalmente differente dalle
“Otango” ha goduto di un enorme successo
produzioni esistenti. Scavando nelle radici del
durante le prime sei rappresentazioni in Francia
tango per trovare l’essenza del suo passato,
nel giugno 2004. Grazie ad uno straordinario
“Otango” descrive anche il suo presente e il suo
spirito di squadra, “Otango” è diventato un’intensa
futuro. La sua principale caratteristica è quella di
esperienza umana, che ha unito cast tecnici e
esaltare la sensibilità più intima del tango, così
creativi, abituati alle richieste dei grandi teatri che
come le sue emozioni più violente, rinunciando
lavorano sempre con artisti altamente qualificati.
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
Cantante: José Luis Barreto (baritono)
Direzione tecnica: Richard JoukovskI
Disegno luci: Franco Desautez
Scenografie: Paul Clarke
Costumi: Mona Estecho Gardon
Suono: Jarek Francowsky
51
24/25/26/27/28/29
Aprile 2007
Christian De Sica
PARLAMI DI ME
di Enrico Vaime e
Maurizio Costanzo
STAGIONE 2006/2007
regia di
Giancarlo Sepe
52 TEATRO FRANCESCO CILEA
abbandona presto gli studi universitari per
Regia di
Giancarlo Sepe
dedicarsi alla carriera artistica e seguire così
le orme di famiglia. Il suo debutto è targato
Arrangiamenti e Direzione Musicale: M° Marco Tiso
Coreografie: Franco Miseria
Disegno luci: Gianni Mastropietro
Scenografia: Mario Catalano
Costumi: Laura Costantini
Rossellini che nel 1971 lo farà apparire in una
piccola parte nel suo film televisivo “Blaise
Pascal”, l’esordio sul grande schermo è nel 1972
con la pellicola francese ”Pauline” 1880 di Jean
Louis Bertuccelli. Compare poi in ”Una breve
vacanza” (1973) diretto dal padre e in ”Bordella”
Produzione
Giacaranda
(1976) di Pupi Avati, buffa commedia su una
casa chiusa maschile, con Gigi Proietti. Vincerà,
nel 1976, il David di Donatello come rivelazione
dell’anno per la pellicola ”Giovannino” di Paolo
Nuzzi, con Tina Aumont e Jenny Tamburi. Gli
anni Ottanta sono dedicati interamente alla
commedia e dopo alcune apparizioni in pellicole
come ”Borotalco” (1982), diretto e interpretato da
Carlo Verdone (del quale sposa la sorella Silvia,
produttrice) e ”Viuuulentemente mia” (1982) di
È come se noi entrassimo all’improvviso nella
Carlo Vanzina, è fra i protagonisti dell’archetipo
vita di un primo attore. E da quel momento
del “cinepanettoni” italiani: ”Vacanze di Natale”
lo seguiamo, avendo addirittura la possibilità
(1983) sempre di Carlo Vanzina. Cui seguiranno
di leggere i suoi pensieri, di capire la sua
per la regia di Vanzina: ”Vacanze in America”
psicologia, le ansie, le speranze, gli orgogli e i
(1984), ”Yuppies - I giovani di successo” (1986),
capricci. Christian De Sica è il primo attore che
”Montecarlo Gran Casinò” (1987), ”A spasso nel
non farà una storia autobiografica anche se cose
tempo” (1996) e il suo sequel, e ”Vacanze di Natale
che verranno dette e messe in scena fanno parte
2000” (1999). Ma sarà diretto anche da altri registi,
anche della sua memoria. Molta musica italiana
fra questi spiccano Neri Parenti, Enrico Vanzina
e straniera eseguita dal vivo, musica che serve di
(fratello di Carlo) ed Enrico Oldoini. Ma Christian
commento a quanto detto o di prologo a quanto
De Sica, proprio per seguire le orme paterne,
da dire. Un balletto di otto ragazze e quattro fra
è anche regista, prima per la pubblicità (Fiat e
attori e attrici che saranno via via le persone che
Telepiù) e poi per il grande schermo dirigendo
appartengono alla storia di questo primo attore
alcune commedie come ”Il conte Max” (1991),
o di tutti i primi attori.
remake dell’omonima pellicola con protagonisti
Alberto Sordi e suo padre o il divertente ”Ricky e
Barabba” (1992) tra le altre. Nelle stagioni teatrali
CHRISTIAN DE SICA
fra il 2000 e il 2002, ha portato in scena il musical
Figlio dell’attore e regista Vittorio De Sica
“Un americano a Parigi”, che ha dovuto poi
e dell’attrice Maria Mercader, fratello del
sospendere a causa di un incidente occorsogli
compositore Manuel, dopo la maturità classica,
durante il Capodanno del 2000.
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
Maurizio Costanzo
53
4/5/6
Maggio 2007
Tullio Solenghi
LE NOZZE DI FIGARO
di Pierre Augustin Caron de Baumarchais
STAGIONE 2006/2007
regia di
Matteo Tarasso
54 TEATRO FRANCESCO CILEA
Da “La folle journée ou Le mariage de Figaro”
di Beaumarchais
Regia di
Matteo Tarasso
Scene: Marcello Morresi
Costumi: Chiara Defant
Musiche: Antonio Di Pofi
Luci: Enrico Berardi
Produzione
Compagnia Lavia
Pierre Augustin Caron de Baumarchais
La folle giornata ovvero Il matrimonio di Figaro
gli racconta l’inganno. Arriva il conte, che crede
(La folle journée ou Le mariage de Figaro). Essa fu
dis coprire la moglie con Figaro, e minaccia di
proibita nel 1783, ma rappresentata trionfalmente
vendicarsi. Alla luce delle torce ogni equivoco
l’anno dopo. Questa commedia in cinque atti è il
è dissipato. Il conte si pente, la contessa ritrova
seguito de “Il barbiere di Sevilla”. Sono passati tre
l’antica tenerezza per il marito. Figaro può
anni. Rosina è diventata la contessa di Almaviva,
finalmente sposare Susanna. Il successo di queste
ma il conte stanco della vita coniugale fa la corte
commedie deriva dalla vivacità delle situazioni, il
alla cameriera della moglie, Susanna, spiritosa
linguaggio franco e spiritoso, e soprattutto dalla
e gaia, alla vigilia delle sue nozze con Figaro.
forte satira sociale. Le sue commedie segnavano
Figaro è indignato, la contessa è triste nel vedersi
una netta rottura con la tradizione del teatro
trascurata e si turba per l’amore che ha per lei il
contemporaneo borghese, basato su personaggi
giovanissimo paggio Cherubino, suo figlioccio.
e trame convenzionali, generalmente subordinate
Sfruttando la gelosia del conte per Cherubino, le
a intenzioni morali e edificanti. Un successo tra
due donne e Figaro si beffano di lui. Poi, secondo
l’altro testimoniato anche dal fatto che dalle due
un piano ideato dalla contessa, Susanna finge
opere Mozart (1786) e Rossini (1816) trassero due
di dare al conte un appuntamento, al quale si
capolavori musicali.
STAGIONE 2006/2007
reca invece Rosina nei panni della cameriera.
Figaro viene a sapere dell’incontro, crede di
essere ingannato dalla fidanzata, si apposta per
sorprendere il conte con Susanna. Incontra però
Susanna vestita negli abiti della contessa, che
TEATRO FRANCESCO CILEA
55
16/17/18
Maggio 2007
Alma Manera
PANE, AMORE
E... ”FANTASIE”
Prima
rappresentazione
assoluta
STAGIONE 2006/2007
Anteprima
nazionale
56 TEATRO FRANCESCO CILEA
Spettacolo di danza e canzoni
Franco Miseria
e Stelvio Cipriani
(sotto)
Corpo di ballo
Orchestra Filarmonica Francesco Cilea
Coreografia e regia
Franco Miseria
Scenografie e costumi: Alviero Martini
Musiche originali: Stelvio Cipriani
Produzione in collaborazione con il Teatro Francesco Cilea
Sullo sfondo di un’Italia alla fine degli anni 50, in un
piccolo paese del sud, due giovani artisti decidono
di emigrare verso il nord del mondo in cerca di gloria
e fortuna. Nella valigia hanno solo il loro talento, i
costumi di scena e un sogno da realizzare. Un uomo
Alviero Martini.
Il famoso stilista ha
realizzato
le scenografie e
i costumi dello
spettacolo
e una donna che partono, si separano, s’incontrano,
si perdono e si ritrovano in un lungo viaggio verso
il domani che si conclude, senza mai esaurirsi, al
giorno d’oggi. “Pane, Amore e... Fantasie” è la storia
di un tempo, di una nazione, di un amore, di un
viaggio. Ma è anche la storia di un sogno raccontato
nel linguaggio universale della danza, evocato dalla
magia di una canzone, dalla nostalgia di una poesia,
vivificato e saldato da indimenticabili melodie
dal ritmo incalzante e avvolgente che trascina lo
diversi proporrà brani storici della canzone d’autore e
spettatore in un carosello di emozioni suggestive
popolare attraversando arie operistiche e sound jazz
e che gli permette di sognare ancora quel viaggio
e le musiche di artisti quali René Aubry, Beach, Benny
della vita, nella vita del mondo. Allora ecco alternarsi
Goodman, Frank Sinatra, ma anche di Beethoven,
sul palcoscenico la voce unica e appassionata di
Josephine Baker, Andrew Lloyd Webber e tanti altri.
Alma Manera che, spaziando in generi musicali
Uno spettacolo unico e indimenticabile.
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
musicali. Uno spettacolo elegante agli occhi, sobrio,
57
STAGIONE 2006/2007
58 TEATRO FRANCESCO CILEA
www.lagave.it
STAGIONE 2006/2007
L’agave, società multiservizi di promozione ed organizzazione eventi, è sorta nel 1997 opera su tutto
il territorio nazionale. Professionalità ed efficienza, unite a competenza ed a continui approfondimenti
nel campo della convegnistica, hanno permesso a L’agave di perfezionare l’organizzazione di manifestazioni, convegni e meeeting di ogni genere a 360 gradi, offrendo ai clienti un servizio completo, dal
personale hostess (bilingue) alla grafica necessaria per le manifestazioni (impostazione delle brochure
e materiale coordinato), dagli addobbi e dalla manutenzione delle sale congressuali all’animazione, dal
servizio catering a tutte le operazioni di incoming. L’agave si occupa inoltre di pratiche ministeriali,
rapporti con gli enti, pubblici e privati, richiesta di contributi, pubblicità e quant’altro necessario per
l’ideazione e la realizzazione di eventi.
TEATRO FRANCESCO CILEA
59
Abbonamenti e biglietti
Costo RIDOTTO applicabile a tutti gli abbonamenti e turni valido per persone di età inferiore a 26 anni e
superiore a 65 anni; dipendenti comunali massimo n. 2 abbonamenti;
TURNO A
23 spettacoli
CATEGORIA POSTO
Platea Poltronissima - Palchi centrali I e II livello
Platea Poltrona laterale - Palchi laterali I e II livello
Palchi centrali III livello
Palchi laterali III livello - Loggione
INTERO €
RIDOTTO €
460,00
414,00
414,00
276,00
414,00
368,00
368,00
230,00
Riduzione per Ass. Culturali con un minimo di 10 abbonamenti sottoscritti.
TURNO B
19 spettacoli
CATEGORIA POSTO
Platea Poltronissima - Palchi centrali I e II livello
Platea Poltrona laterale - Palchi laterali I e II livello
Palchi centrali III livello
Palchi laterali III livello - Loggione
INTERO €
RIDOTTO €
380,00
342,00
342,00
228,00
342,00
304,00
304,00
190,00
Riduzione per Ass. Culturali con un minimo di 10 abbonamenti sottoscritti.
TURNO C
15 spettacoli
CATEGORIA POSTO
Platea Poltronissima - Palchi centrali I e II livello
Platea Poltrona laterale - Palchi laterali I e II livello
Palchi centrali III livello
Palchi laterali III livello - Loggione
INTERO €
RIDOTTO €
300,00
270,00
270,00
180,00
150,00
120,00
120,00
105,00
Convenzione con le scuole: euro 120,00. Per ogni gruppo di 15 studenti un docente ha diritto ad
usufruire dello stesso prezzo.
ABBONAMENTO CONCERTISTICA
TURNO A
STAGIONE 2006/2007
5 spettacoli
Prima Serata
60 TEATRO FRANCESCO CILEA
CATEGORIA POSTO
Platea Poltronissima - Palchi centrali I e II livello
Platea Poltrona laterale - Palchi laterali I e II livello
Palchi centrali III livello
Palchi laterali III livello - Loggione
INTERO €
RIDOTTO €
110,00
80,00
80,00
50,00
90,00
65,00
65,00
35,00
Convenzione Conservatorio di Reggio Cal. e Associazioni del settore (per questi ultimi almeno 10
abbonamenti) euro 50,00.
ABBONAMENTO CONCERTISTICA
TURNO B
5 spettacoli
Seconda Serata
CATEGORIA POSTO
Platea Poltronissima - Palchi centrali I e II livello
Platea Poltrona laterale - Palchi laterali I e II livello
Palchi centrali III livello
Palchi laterali III livello - Loggione
INTERO €
RIDOTTO €
110,00
80,00
80,00
50,00
90,00
65,00
65,00
35,00
Convenzione Conservatorio di Reggio Cal. e Associazioni del settore (per questi ultimi almeno 10
abbonamenti) euro 50,00.
ABBONAMENTO DANZA
TURNO A
7 spettacoli
Prima Serata
CATEGORIA POSTO
Platea Poltronissima - Palchi centrali I e II livello
Platea Poltrona laterale - Palchi laterali I e II livello
Palchi centrali III livello
Palchi laterali III livello - Loggione
INTERO €
RIDOTTO €
126,00
98,00
98,00
70,00
105,00
70,00
70,00
49,00
INTERO €
RIDOTTO €
108,00
84,00
84,00
60,00
90,00
60,00
60,00
42,00
INTERO €
RIDOTTO €
22,00
18,00
18,00
14,00
20,00
16,00
16,00
12,00
Convenzione Scuole di danza euro 70,00.
ABBONAMENTO DANZA
TURNO B
6 spettacoli
Prima Serata
CATEGORIA POSTO
Platea Poltronissima - Palchi centrali I e II livello
Platea Poltrona laterale - Palchi laterali I e II livello
Palchi centrali III livello
Palchi laterali III livello - Loggione
Convenzione Scuole di danza euro 60,00.
BIGLIETTI
PROSA E DANZA
CATEGORIA POSTO
Platea Poltronissima - Palchi centrali I e II livello
Platea Poltrona laterale - Palchi laterali I e II livello
Palchi centrali III livello
Palchi laterali III livello - Loggione
BIGLIETTI
CONCERTISTICA
CATEGORIA POSTO
Platea Poltronissima - Palchi centrali I e II livello
Platea Poltrona laterale - Palchi laterali I e II livello
Palchi centrali III livello
Palchi laterali III livello - Loggione
INTERO €
RIDOTTO €
26,00
22,00
22,00
17,00
24,00
20,00
20,00
15,00
I costi ridotti possono essere utilizzati per eventuali convenzioni o agevolazioni per gruppi.
Gestione servizio biglietteria Teatro Comunale Cilea stagione 2006/2007:
Soc. Coop. Polis Cultura arl
TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
I costi ridotti possono essere utilizzati per eventuali convenzioni o agevolazioni per gruppi.
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STAGIONE 2006/2007
62 TEATRO FRANCESCO CILEA
STAGIONE 2006/2007
TEATRO FRANCESCO CILEA
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La Stagione Teatrale 2006/2007
è coordinata da
Maria Luisa Spanò
Dirigente U.O. Cultura Immagine e Turismo
Antonio P. Casciola
Responsabile Attività Artistiche e Spettacolistiche
Elisabetta M. Mazzei
Responsabile Comunicazione e Immagine
Si ringrazia tutto il personale che con fattivo impegno
ha contribuito alla realizzazione della
Stagione Teatrale 2006/2007.
Redazione testi
Elisabetta M. Mazzei
Hanno collaborato
Annamaria Calarco
Santina Costarella
Maria Grande
siti web
www.teatrofrancescocilea.it
www.reggiocal.it
e.mail: [email protected]
Foto
Antonio Pellicanò (pp. 10, 15, 26)
Paula Kajzar (pp. 2, 22, 58)
STAGIONE 2006/2007
Progetto grafico e Impaginazione
64 TEATRO FRANCESCO CILEA
Gianluca Borruto/Grafica Enotria
Stampa
Grafica Enotria
c.da Gagliardi, 47 - Reggio Calabria - Tel. 0965 682606