Simulazione di esercizi su test di significatività e 95%CI 1) In un trial clinico vennero trattati 10 pazienti ipertesi con un preparato di Rawolfia. I valori pressori (in mmHg) riscontrati prima del trattamento e dopo una settimana sono riportati nel prospetto seguente: prima dopo 185 145 225 170 200 160 205 155 240 180 195 150 190 145 210 170 220 165 260 210 Dato che la varianza “pooled” è pari a s 2p = 25.556 mmHg2, verificare se esiste una differenza significativa tra i valori pressori pre e post trattamento (prima-dopo) e rispondere ai seguenti item. a) z= 21.232: il valore osservato del test-z (a una coda) è statisticamente significativo (P<0.05) e quindi rifiuto l’equivalenza fra prima e dopo b) 95%CI [−43.569; +52.431]; la differenza di medie include il valore 0 e non affermo l’efficacia del preparato; una differenza media pari a 0 punti potrebbe essere un valore verosimile nella popolazione c) 95%CI [+43.569; +52.431]; la differenza di medie non include il valore 0 e affermo la possibilità di un’efficacia della terapia; inoltre, nella popolazione, stimo una riduzione media di valori pressori che va da +43.569 a +52.431 mmHg d) P < 0.001: la probabilità di ottenere il valore osservato del test-z (a una coda) o addirittura valori più estremi, sotto l’ipotesi H0, indica un’evidenza decisiva; rifiuto l’ipotesi di inefficacia della terapia e) P > 0.05: la probabilità di ottenere il valore osservato del testz (a due code) o addirittura valori maggiori, sotto l’ipotesi H0, non è bassa: si osserva una sospetta evidenza a sfavore di H0 che però non mi fa rifiutare l’ipotesi di equivalenza dei valori pressori rilevati pre e post trattamento Vero Falso ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ Disegno dello studio: Trial Clinico Appaiato Popolazione 1 = soggetti prima del trattamento con Rawolfia Variabile Y1 = valori pressori (in mmHg) in ciascun soggetto della popolazione 1 Y1 ~ Normale (media1, varianza) (modello probabilistico) media1 = media valori pressori (in mmHg) nella popolazione 1 Popolazione 0 = (gli stessi) soggetti dopo il trattamento con Rawolfia Variabile Y0 = valori pressori (in mmHg) in ciascun soggetto della popolazione 0 Y0 ~ Normale (media0, varianza) (modello probabilistico) media0 = media valori pressori (in mmHg) nella popolazione 0 Parametro da indagare: Differenza tra medie (MD) (prima-dopo) H0: MD=0 Ha: MD>0 (test a una coda) H0: MD=0 Ha: MD diverso da 0 (test a due code) Media Varianza MD SE[MD] z-test P-value 95%CI MD Prima 213.000 556.667 Dopo 165.000 383.333 48.000 2.261 21.232 <0.001 <0.001 (1 coda) (2 code) 43.569; 52.431 Test a 1 coda P < 0.001 e quindi abbiamo una DECISIVA evidenza a sfavore di H0. Essendo P < 0.05 rifiuto H0. In altri termini, se H0 è vera, le medie osservati nei due gruppi hanno una bassa probabilità di essere uguali. Quindi possiamo dire che ho una decisiva evidenza statistica (contro H0) di efficacia del trattamento sullo stesso campione le cui misure sono state effettuate in momenti diversi. 95% CI Con un livello di confidenza del 95% si considera verosimile che la riduzione media dei valori pressori, dovuta al trattamento, va da 43.569 a 52.431 mmHg. I valori di H0 da 43.569 a 52.431 mmHg non vengono rifiutati da un test di significatività a un livello P = 0.05 e quindi il valore di MD dell'ipotesi nulla formulata (MD = 0), non essendo compreso in tale intervallo, viene rifiutato. Test a 2 code P < 0.001 e quindi abbiamo una DECISIVA evidenza a sfavore di H0. Essendo P<0.05 rifiuto H0. In altri termini, se H0 è vera, le medie osservati nei due gruppi hanno una bassa probabilità di essere uguali. Quindi possiamo dire che ho una decisiva evidenza statistica (contro H0) di efficacia del trattamento sullo stesso campione le cui misure sono state effettuate in momenti diversi. 2) La tabella seguente illustra i risultati di uno studio di coorte durato 12 anni organizzato per valutare l’effetto del fumo di sigaretta sull’incidenza dell’infarto miocardico. Status Infarto SI Infarto NO Fumatore 171 3254 Non fumatore 117 4320 Assumendo che durante il follow-up non ci sono stati “persi di vista”, si può affermare che la relazione tra il fattore di rischio e la malattia sia statisticamente significativa utilizzando un test-z (a una coda) con H0: IR=1 ? a) SI, z=2.711: il valore osservato del test-z è statisticamente significativo (P<0.05) e quindi non rifiuto l’assenza di associazione b) NO, P=0.11, non si osserva nessuna evidenza a sfavore di H0 e quindi non rifiuto l’ipotesi nulla di uguale tasso di sviluppare l’infarto miocardico fra le due coorti c) SI, P<0.001: la probabilità di ottenere z=5.421 o addirittura valori maggiori, sotto l’ipotesi H0, è sotto la soglia P=0.05; rifiuto l’ipotesi nulla di uguale tasso di sviluppare la malattia nelle due coorti d) NO, essendo lo studio in esame uno studio di coorte l’unica misura d’effetto ammissibile è l’ID. e) NO, essendo la variabile sotto esame una variabile binaria (Infarto SI/Infarto NO) non è ammissibile fare un test di significatività sull’IR Vero Falso ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ Disegno dello studio: studio di coorte Popolazione 1 = soggetti fumatori Variabile Y1 = numero di casi di infarto miocardico nella popolazione 1 Y1 ~ Poisson (mu1=lambda1*M1) (modello probabilistico) mu1 = numero di casi di infarto miocardico nel periodo di follow-up della popolazione 1 Popolazione 0 = soggetti non fumatori Variabile Y0 = numero di casi di infarto miocardico nella popolazione 0 Y0 ~ Poisson (mu0=lambda0*M0) (modello probabilistico) mu0 = numero di casi di infarto miocardico nel periodo di follow-up della popolazione 0 Parametro da indagare: Rapporto di tassi (IR) H0: IR=1 Ha: IR>1 (test a una coda) Sapendo che il follow-up è stato di 12 anni, utilizzo il metodo attuariale per calcolare le masse (in anni): Massa1= noncasi1×12+(casi1+0) × (1/2) ×12= 3254×12+(171+0) × (1/2) ×12 = 40074 Massa0= noncasi0×12+(casi0+0) × (1/2) ×12= 4320×12+(117+0) × (1/2) ×12 = 52542 Casi Masse IR SE[ln(IR)] z-test P-value Fumatori 171 40074 NON fum. 117 52542 1.916 0.120 5.421 <0.001 P <0.001 e quindi abbiamo una DECISIVA evidenza a sfavore di H0. Essendo P < 0.05 rifiuto H0. In altri termini, se H0 è vera, i tassi osservati nei due gruppi hanno una bassa probabilità di essere uguali. Quindi possiamo dire che c'è evidenza statistica che il fumo sia un potenziale fattore di rischio per l'infarto miocardico 3) Facendo riferimento all’esercizio 2 ma utilizzando come misura d’effetto la ID, si può affermare che esiste un’evidenza statistica dell’associazione tra fattore di rischio e malattia sulla base di un intervallo di confidenza al 95% (95% CI)? a) SI, [-0.0028; +0.0013]: l’intervallo dei valori più verosimili di ID non comprende il valore di massima efficacia (ID=1) b) SI, [+0.0013; +0.0028]: l’intervallo dei valori più verosimili di ID non comprende il valore di pari incidenza (ID=0); esiste un’evidenza statistica per affermare la diversa incidenza della malattia nelle due coorti; c) NO, il 95% CI comprende tutti i valori di una misura d’effetto che non vengono rifiutati ad un test di significatività del 5%; quindi, essendo il valore dell’ipotesi nulla (ID=1) non compreso nell’intervallo, posso concludere per una diversa incidenza nella coorte dei fumatori d) SI, [+0.0013; +0.0028]: stimo che nella popolazione dei fumatori ci sia un aumento del tasso compreso tra i 13 e i 28 casi di infarto miocardico all’anno ogni 10000 soggetti e) NO, nello studio in esame si può utilizzare come misura di effetto solo il rapporto fra tassi (IR) Vero Falso ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ Disegno dello studio: studio di coorte Popolazione 1 = soggetti fumatori Variabile Y1 = numero di casi di infarto miocardico nella popolazione 1 Y1 ~ Poisson (mu1=lambda1×M1) (modello probabilistico) mu1 = numero di casi di infarto miocardico nel periodo di follow-up della popolazione 1 Popolazione 0 = soggetti non fumatori Variabile Y0 = numero di casi di infarto miocardico nella popolazione 0 Y0 ~ Poisson (mu0=lambda0×M0) (modello probabilistico) mu0 = numero di casi di infarto miocardico nel periodo di follow-up della popolazione 0 Parametro da indagare: Differenza di tassi (ID) Facoltativo per questo esercizio: H0: ID=0 Ha: ID diverso da 0 (test a due code) Sapendo che il follow-up è stato di 12 anni, utilizzo il metodo attuariale per calcolare le masse (in anni): Massa1= noncasi1×12+(casi1+0) × (1/2) ×12= 3254×12+(171+0) × (1/2) ×12 = 40074 Massa0= noncasi0×12+(casi0+0) × (1/2) ×12= 4320×12+(117+0) × (1/2) ×12 = 52542 Casi Masse ID SE[ID] z-test P-value 95%CI ID Fumatori 171 40074 NON fum. 117 52542 0.0020 0.00039 5.288 <0.001 0.0013; 0.0028 Con un livello di confidenza del 95%, si considera verosimile che la differenza di tassi di infarto al miocardio tra soggetti che fumano e soggetti che non fumano va da 0.0013 a 0.0028. I valori di H0 da 0.0013 a 0.0028 non vengono rifiutati da un test di significatività a un livello P = 0.05 e quindi anche il valore di ID dell'ipotesi nulla formulata (ID = 0), essendo compreso in tale intervallo, viene rifiutato. Possiamo dire che c'è un’evidenza statistica che il fumo sia un potenziale fattore di rischio per l'infarto miocardico 4) Nel corso della sperimentazione di un farmaco anti-ipertensione si rilevò la frequenza cardiaca in 50 cavie prima e dopo il trattamento. I valori, espressi in battiti per minuto (bpm), sono riportati nella seguente tabella 2x2: Prima esito – (≥ ≥ 120 bpm) esito + (< 120 bpm) Totale Dopo esito + (< 120 bpm) esito – (≥ ≥ 120 bpm) 11 11 8 20 19 31 Totale 22 28 50 Si può affermare l'uguaglianza tra i dati pre trattamento e i dati post trattamento utilizzando un test-z (a due code) con H0: RD (prima-dopo)=0? a) SI, z= 0.688: il valore osservato del test-z è statisticamente significativo (P>0.05) e quindi posso affermare la possibilità di un minore rischio di esito negativo post trattamento b) SI, P= 0.688: la probabilità di ottenere il valore osservato del test-z o addirittura valori più estremi, sotto l’ipotesi H0, è alta; si osserva una decisiva evidenza a sfavore di H0 e quindi rifiuto l’ipotesi nulla di uguale rischio di esito negativo c) SI, P= 0.491: la probabilità di ottenere il valore osservato del test-z o addirittura valori più estremi, sotto l’ipotesi H0, è troppo alta: non si osserva nessuna evidenza a sfavore di H0 e quindi non rifiuto l’ipotesi nulla di uguale rischio di esito negativo d) SI, P>0.05: la probabilità di ottenere z=0.688 o addirittura valori più estremi, sotto l’ipotesi H0, è troppo alta; non rifiuto l’ipotesi nulla di uguale rischio di esito negativo e) NO, nello studio in esame si può utilizzare come misura di effetto solo il rapporto fra odds (OR) Vero Falso ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ ⃞ Disegno dello studio: Trial Clinico Appaiato Popolazione 1 = soggetti prima del trattamento Variabile Y1 = frequenza cardiaca uguale o superiore a 120 bpm (insuccesso) nella popolazione 1 Y1 ~ Bernoulli (p1) (modello probabilistico) p1 = probabilità di insuccesso nella popolazione 1 Popolazione 0 = (gli stessi) soggetti dopo il trattamento Variabile Y0 = frequenza cardiaca uguale o superiore a 120 bpm (insuccesso) nella popolazione 0 Y0 ~ Bernoulli (p0) (modello probabilistico) p0 = probabilità di insuccesso nella popolazione 0 Parametro da indagare: Differenza tra rischi (RDa) (prima-dopo) H0: RDa =0 Ha: RDa diversa da 0 (test a due code) Prima ≥120 <120 Tot RDa SE[RDa] z-test P-value Dopo ≥120 e = 11 g=8 19 <120 f = 11 h = 20 31 Tot 22 28 N=50 0.060 0.087 0.688 0.491 P = 0.491 > 0.10 e quindi non abbiamo NESSUNA evidenza a sfavore di H0: comunque P > 0.05 e quindi NON RIFIUTO H0. In altri termini, se H0 è vera, le frequenze di soggetti con frequenza cardiaca uguale o superiore a 120 bpm nelle misurazioni pre e post trattamento NON hanno una così bassa probabilità di essere uguali. Quindi possiamo dire che non ho nessuna evidenza statistica (contro H0) di effetto del trattamento sullo stesso campione le cui misure sono state effettuate pre e post somministrazione. Il trattamento NON è efficace.