LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch LuganoInScena 2016/2017 Danza LORENA DOZIO OTHOLITES (CODICE D’UCCELLI) concetto, coreografia e dispositivo Lorena Dozio HOFESH SHECHTER COMPANY BARBARIANS una trilogia di Hofesh Shechter BÉJART BALLET LAUSANNE PIAF / BOLÉRO direzione artistica Gil Roman, coreografia Maurice Béjart BALLET DU GRAND THÉÂTRE DE GENÈVE LO SCHIACCIANOCI direttore generale Tobias Richter, direttore del Ballet Philippe Cohen BALLET NATIONAL DE MARSEILLE SUR POINTES ideazione e coreografia di Jeroen Verbruggen, Emio Greco e Pieter C. Scholten ATERBALLETTO UPPER-EAST-SIDE/14’20’’/ANTITESI direttore generale Giovanni Ottolini, direttore artistico Cristina Bozzolini COMPAGNIA CIRCA “S” direttore Yaron Lifschitz BALLETT ZÜRICH QUINTETT coreografie di Hans van Manen, Jacopo Godani e William Forsythe direzione artistica Christian Spuck 1/10 LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch LORENA DOZIO OTHOLITES (CODICE D’UCCELLI) concetto, coreografia e dispositivo Lorena Dozio composizione musicale, dispositivo Carlo Ciceri luci Sévérine Rième con Aniol Busquets, Sévérine Bauvais, Lorena Dozio e Edouard Pelleray accompagnamento drammaturgico Stefano Tomassini produzione CRILE produzione delegata Bagacera coproduzione e residenza LAC - LuganoInScena (Lugano); Centre National de la Danse – CND nell’ambito della Résidence Augmentée (Pantin); Point Ephémère (Paris); Dampfzentrale (Berne); Tanz Haus (Zürich); Théâtre des Sévélins (Lausanne) con il sostegno di RESO/Fondo dei programmatori (CH); Pro Helvetia; Repubblica e Cantone Ticino/Fondo Swisslos (CH); Borsa SSA per la scrittura coreografica 2016 in collaborazione con FIT Festival del Teatro e della scena contemporanea in collaborazione con la rassegna Home Ve 30.09.2016 ore 19:00 Sa 01.10.2016 ore 19:00 Teatrostudio “Otholites (codice d’uccelli)” s’ispira della lingua degli uccelli e dei linguaggi fischiati praticati in diverse parti del mondo. Investigando la relazione all’aria, al suono e all’altro attraverso il fischio, i corpi diventano strumenti musicali e trasmettitori di codice. La pressione dell’aria come appoggio nello spazio, induce al sollevamento e all’elevazione sfidando la forza della gravità. Come ci si orienta nel mondo? Attraverso quali traiettorie, quali incontri e su che piani di realtà? I quattro corpi-sensori generano delle costellazioni effimere su diversi piani guidati dagli otoliti, cristalli nell’orecchio interno che partecipano all’equilibrio e all’orientamento nello spazio. 2/10 LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch HOFESH SHECHTER COMPANY BARBARIANS una trilogia di Hofesh Shechter co-commissionato da Sadler’s Wells London, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Théâtre de la Ville – Paris, Berliner Festspiele – Foreign Affairs, Maison de la Danse – Lyon, Festival d’Avignon, HOME Manchester, Festspielhaus, St Pölten (inclusa una residenza di lavoro) e Hessisches Staatsballett, Staatstheater Darmstadt / Wiesbaden (inclusa una residenza di lavoro) in collaborazione con FIT Festival del Teatro e della scena contemporanea Sa 01.10.2016 ore 20:30 Sala Teatro LAC età: da 14 anni Parte I: The Barbarians in Love Parte II: The Bad Parte III: Two Completely Different Angles of the Same Fucking Thing Disorientanti cambi di scena, una scrittura sonora che, tra musica classica ed elettronica, scuote letteralmente la platea, un affilatissimo utilizzo delle luci e coreografie di gruppo dai ritmi forsennati e martellanti: sono questi gli elementi che hanno affermato in tutto il mondo il lavoro del coreografo d’origine israeliana e adozione inglese, Hofesh Shecther, e la sua compagnia. Shechter costruisce la sua estetica a partire dalla commistione tra danza popolare mediorientale e danza nordeuropea, inserendo in un tessuto visionario e onirico riflessioni antropologiche, psicologiche e politiche. “Barbarians” è un esilarante percorso intorno ai temi dell’intimità, della passione e della banalità dell’amore, volto a stravolgere i sensi dello spettatore: dalla voce elettronica e straniante della prima coreografia, “The Barbarians in Love”, pièce per sei danzatori su note di François Couperin interamente costruita sul rapporto tra istinto e valori culturali e sull’intimità dello stesso Shechter, alla successiva, “The Bad”, che tra ritmi dub step carichi di percussioni lascia esplodere gli accenni tribali della prima coreografia in una danza per 5 danzatori vestiti d’oro. Chiude il programma “Two Completely Different Angles of the Same Fucking Thing”, coreografia creata da Shechter insieme agli storici interpreti della compagnia Bruno Guillore, Winifred Burnet-Smith e Hannah Shepherd. 3/10 LuganoInScena BÉJART BALLET LAUSANNE Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 PIAF / BOLÉRO direttore artistico Gil Roman coreografie di Maurice Béjart [email protected] www.luganoinscena.ch Il programma prevede altre due coreografie in via di definizione. Sa 26.11.2016 ore 20:30 Sala Teatro Piaf coreografia di Maurice Béjart musica Edith Piaf costumi Walid Aouni luci Dominique Roman Boléro coreografia di Maurice Béjart musica Maurice Ravel scene e costumi Maurice Béjart luci Dominique Roman “Piaf, c’est d’abord une voix, immense, omniprésente, immortelle, qui dépasse le temps et les frontières. Quelle danseuse, quelle comédienne pourrait incarner Piaf? Elle est sans substance, elle n’est qu’amour, que présence adorée et torturante de l’autre. Traversant les miroirs de la solitude, elle se jette dans les bras de l’autre, chaque fois un autre, le même, toujours. Les hommes – elle les a découverts, aimés, enfantés, sublimés. Les hommes sont sa force, sa joie, son éternité, créés par elle, ils vivent grâce à elle, devenus tous, éternellement, Piaf.” (Maurice Béjart) Maurice Béjart, riferendosi all’opera di Ravel, scrisse: “Musique trop connue et pourtant toujours nouvelle grâce à sa simplicité. Une mélodie – d’origine orientale et non espagnole – s’enroule inlassablement sur elle-même, va en augmentant de volume et d’intensité, dévorant l’espace sonore et engloutissant à la fin la mélodie”. Béjart, con uno stile molto diverso, si avvicina allo spirito de Le Sacre du printemps; allontanandosi dai coreografi che avevano rappresentato il Boléro prima di lui, ripudia tutte le semplificazioni del pittoresco esteriore per esprimere unicamente, ma con una forza immensa, l’essenziale. Il coreografo francese conferisce il ruolo centrale – la Melodia – sia a una danzatrice, sia a un danzatore. Il Ritmo è interpretato da un gruppo di danzatori. Con il sostegno di Fondazione Lugano per il Polo Culturale 4/10 LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch BALLET DU GRAND THÉÂTRE DE GENÈVE LO SCHIACCIANOCI direttore generale Tobias Richter direttore del Ballet Philippe Cohen coreografia Jeroen Verbruggen musiche Piotr Ilich Ciajkovskij scene e costumi Livia Stoianova e Yassen Samouilov (On Aura Tout Vu) luci Ben Ormerod Gi 15.12.2016 ore 20:30 Ve 16.12.2016 ore 20:30 Sala Teatro Il coreografo belga Jeroen Verbruggen mette in scena, in modo originale e inedito, la celebre storia de “Lo schiaccianoci” e tutta la magia fiabesca e l’atmosfera onirica che l’accompagnano, apportando anche delle piccole modifiche alla partitura originale che generano un dinamismo e un equilibrio perfetti. Non si vedranno alberi di Natale, ma solo un misterioso e a tratti inquietante armadio, ispirato ad un bizzarro romanticismo tedesco e simbolo del limite tra sogno e realtà. Lo spettacolo, grazie al genio del coreografo e alla grandiosità dei sarti, ha incantato non solo il pubblico ginevrino, sin dal primo debutto nel 2014, ma anche centinaia di migliaia di internauti in tutto il mondo. Le danze della splendida Compagnia di ventidue ballerini incanteranno grandi e piccini in una meravigliosa coreografia. “Les danseurs du ballet du Grand Théâtre de Genève y font merveille. Ils sont magnifiques, dans la précision, l’élan et l’unisson dans cette relecture de Casse-Noisette qui procède par alternance de duos ou de soli auxquels succèdent des scènes d’ensemble”. (Ariane Bavelier, LeFigaro.fr) Con il sostegno di Fondazione Lugano per il Polo Culturale 5/10 LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch BALLET NATIONAL DE MARSEILLE SUR POINTES Pointless ideazione e coreografia di Jeroen Verbruggen Titolo da definire (nuova produzione) ideazione e coreografia di Emio Greco e Pieter C. Scholten con i danzatori del Ballet National de Marseille coproduzione Ballet National de Marseille e LuganoInScena Do 05.02.2017 ore 20:30 Sala Teatro Prima nazionale Le punte rappresentano l’espressione della massima perfezione nell’evoluzione della danza classica? Se è così, siamo giunti al termine di questa evoluzione? Sicuramente no. Il lavoro sulle punte rappresenta ben più di una prodezza tecnica, necessita anni di studio e richiede uno sforzo continuo per averne padronanza. Inventata originariamente per innalzare i danzatori dal suolo, la tecnica crea l’illusione dell’assenza di gravità e avvicina i danzatori al cielo, alle stelle, a Dio… mostra che si può volare sfidando la forza di gravità. Questi tentativi sono ovviamente delle finzioni, e dimostrano che l’uomo può sfuggire alla ragione preferendo la logica emotiva alla realtà. Su questa comune visione si basano le due pièce di questo programma, che include una creazione di Emio Greco e Pieter C. Scholten e una di Jeroen Verbruggen. Ciascun coreografo utilizza il proprio vocabolario creando relazioni tra punti di vista apparentemente contradditori nelle due creazioni, le quali si trovano al limite tra danza contemporanea e classica, e potrebbero essere definite come balletto contemporaneo. L’uso delle punte in frasi coreografiche strettamente contemporanee induce i coreografi, da un lato, a ripensare alle loro intenzioni e ai loro dogmi visivi, e dall’altro incita i danzatori a rivedere la propria preparazione tecnica per ottenere l’effetto visivo voluto e il giusto impatto emotivo. Il programma non trova ispirazione nella forma o nell’allure delle punte, ma nell’espressione di un dialogo interiore per comprendere in che modo, oggi, l’uso delle punte possa essere un prolungamento pertinente del balletto contemporaneo. 6/10 LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch ATERBALLETTO UPPER-EAST-SIDE / 14’20’’ / ANTITESI direttore generale Giovanni Ottolini direttore artistico Cristina Bozzolini Sa 25.03.2017 ore 20:30 Sala Teatro Upper-East-Side coreografia di Michele Di Stefano musica Lorenzo Bianchi Hoesch luci Carlo Cerri 14’20’’ estratto/duo dall’opera 27'52'' coreografia e scene di Jirí Kylián musica Dirk Haubrich (nuova composizione, basata su 2 temi di Gustav Mahler) costumi Joke Visser luci Kees Tjebbes Antitesi coreografia di Andonis Foniadakis musica Giovan Battista Pergolesi, Fausto Romitelli, Domenico Scarlatti, Giacinto Scelsi e Giuseppe Tartini sound design Julien Tarride costumi di Kristopher Millar & Lois Swandale luci di Carlo Cerri La compagnia di balletto e danza contemporanea Aterballetto presenta un magnifico programma in tre parti, caratterizzato da una danza intesa come dinamica e forma nello spazio, incarnazione di risonanze espressive e estetiche, nonché dialettica con la musica. In “Upper-East-Side”, il coreografo italiano Michele Di Stefano riflette sulla matematica della “frase” coreografica, la sua collocazione all’interno di un sistema, la sua riproducibilità nel tempo e le conseguenze che essa produce. Dalla grammatica alla geografia, l’informazione viaggia per creare un impatto linguistico nello spazio, in un continuo desiderio di scambio, per far vivere la danza come una condizione ambientale, esplorativa. Che cosa rende abitabile un luogo? L’architettura che lo contiene o la dinamica dei suoi attraversamenti? Un corpo che danza lo fa veramente quando permette ad un’altra danza di esistergli accanto: così costruiamo un paesaggio, così traslochiamo nei quartieri alti. Il titolo della seconda coreografia deriva semplicemente dalla durata di questo pezzo: 14 minuti e 20 secondi. “La nostra vita sembra essere scandita dal tempo” – afferma il coreografo ceco Jirí Kylián – “Ma "tempo" è un termine molto astratto! Non sappiamo cosa sia il tempo. Abbiamo creato macchine che misurano il tempo in maniera molto più accurata rispetto a prima. […] ma diversi filosofi ci dicono che il "tempo" non esiste; ci insegnano che il "tempo" è solo un’invenzione degli esseri umani. Tutto ciò è possibile, ma una cosa è certa: il nostro tempo è scandito da due brevissimi momenti, il momento in cui nasciamo e quello in cui moriamo. L’opera che ho realizzato non riguarda solo il "tempo". Affronta anche altri temi quali la velocità, l’amore e l’invecchiamento. In effetti è tutto molto semplice, ma anche incredibilmente complicato e, di sicuro, totalmente inspiegabile”. 7/10 LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch “Antitesi”, infine, racchiude la volontà del coreografo greco di mettere in gioco i contrari: locale e globale, lento e veloce, maschile e femminile, astratto e concreto, antico e attuale. Barocca e contemporanea, la musica italiana scelta da Andonis Foniadakis lega tra loro compositori connessi emozionalmente, superando le barriere tra la classicità e la contemporaneità. In “Antitesi” i cinque compositori convivono e collidono, offrendo alla danza un oceano di brani in cui i ballerini sono immersi e fluttuano lanciandosi nello spazio tra aggressività e dolcezza, liberi di muoversi al ritmo del respiro nel dispiegarsi organico ma non quotidiano, denso e trasparente insieme, dell’azione. “Ho costruito il pezzo” – afferma Foniadakis – “combattendo tra ricerca della bellezza del passato, come nostalgia, e realtà di oggi, agitata, dinamica, incerta, violenta”. 8/10 LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch COMPAGNIA CIRCA “S” direttore Yaron Lifschitz luci Jason Organ costumi Libby McDonnell musica Kimmo Pohjonen e Samuli Kosminen eseguita da Kronos Quartet / Kimmo Pohjonen / Samuli Kosminen con il sostegno di Australian Government, Australia Council for the Arts, Queensland Government Sa 01.04.2017 ore 20:30 Sala Teatro Il circo contemporaneo approda al Teatro LAC: “S”, la nuova creazione dell’ensemble australiano Circa, vincitore dell’Helpmann Award, è una corsa a tutto gas verso i limiti del corpo umano. Basato sulla diciannovesima lettera dell’alfabeto inglese, “S” fonde insieme acrobazie di gruppo e emozioni intime. Il Direttore artistico Yaron Lifschitz ha creato un lavoro astratto di forza e di gioia, ispirandosi alle curve, alle simmetrie e alla pluralità, tutte caratteristiche di questa lettera. Su un flessibile e scintillante palco bianco, sette straordinari acrobati volano, si flettono e contorcono, sospesi singolarmente o in un groviglio di corpi. Acrobazie drammatiche, performance aeree atletiche e assoli potenti sono portati in scena da questo straordinario ensemble con cruda immediatezza e bellezza. “S” dei Circa sarà accompagnata dall’inebriante musica dei Kronos Quartet, creando un’autentica sinfonia di corpi. 9/10 LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch BALLETT ZÜRICH QUINTETT balletto in tre parti coreografie di Hans van Manen, Jacopo Godani e William Forsythe direttore artistico Christian Spuck Sa 22.04.2017 ore 20:30 Sala Teatro “Quintett”, programma in tre parti della più grande compagnia professionale di balletto della Svizzera, unisce il lavoro di tre generazioni di coreografi, costruendo un ponte tra il 20esimo e il 21esimo secolo. Uno dei luminari del balletto del 20esimo secolo è Hans van Manen, il quale celebrerà il suo 85esimo compleanno nel 2017. Con “Kammerballett”, creato nel 1995, il Ballett Zürich continua la sua collaborazione di lunga data con il coreografo danese: montata su un mix musicale di John Cage, Domenico Scarlatti e Kara Karayev, questa coreografia, originariamente creata per il Nederlands Dans Theater, combina freddo distacco con eleganza, e umanità con umorismo. “Quintett” di William Forsythe è considerata un’opera classica di balletto moderno. Creato nel 1993 per la moglie morente, la ballerina Tracy Kai-Maier, è senza dubbio il lavoro più personale del coreografo americano: non è solo l’epitaffio per una grande ballerina, ma è anche un omaggio alla danza e alla vita stessa. In contrappunto al ritmo della musica di Gavin Bryars, i ballerini scatenano un’energia che, inizialmente bassa, muta ben presto in una sorta di vortice, un flusso ininterrotto di duetti, assoli e terzetti che combinano la complessità con l’euforia. Il ballerino e coreografo italiano Jacopo Godani ha danzato come solista al Frankfurt Ballet sotto la direzione di William Forsythe per molti anni, e successivamente ha creato coreografie per numerose compagnie internazionali. Nel 2015 ha assunto l’eredità della Forsythe Company, continuando a dirigerla come Dresden Frankfurt Dance Company con l’intenzione di donarle una nuova identità artistica. Per la prima volta, Godani creerà una prima mondiale per il Ballett Zürich. 10/10