ASPETTI ECOLOGICI DELLA FOTOSINTESI Nella pianta intera la fotosintesi è un processo integrato Aumento della complessità: ulteriori livelli di regolazione P es. morfologia e struttura della foglia (assorbimento luce, dissipazione calore) P es: attività coordinata cellule di guardia degli stomi/ cellule del mesofillo In condizioni di campo diversi fattori ambientali influenzano la fotosintesi Interesse fisiologico e agronomico Luce, temperatura, acqua [CO2] 1905, Blackman Teoria del fattore limitante In ogni condizione la velocità di fotosintesi è limitata dal passaggio più lento e quindi da un solo fattore come: luce acqua CO2 Assorbimento della luce nella foglia LUCE: Qualità spettrale Quantità Direzione Qualità spettrale PAR (400-700nm) QUANTITA’ Irradiazione: quantità di energia che raggiunge una certa area nell’unità di tempo W m-2 = (J s-1) m-2 Irradianza fotonica: moli di fotoni m-2 s-1 In pieno sole: 900 W m-2 cioè 2000 µmol m-2 s-1 DIREZIONE Deve esserci coincidenza tra la geometria e la risposta spettrale del sensore e quella della pianta P es : foglie= sensori piatti Solo il 5% della radiazione solare che raggiunge la terra può essere convertito in carboidrati 1,3 kW m-2 PAR L’anatomia fogliare è specializzata per l’assorbimento della luce EPIDERMIDE: trasparente, cellule convesse: focalizzazione CELLULE A PALIZZATA: effetto setaccio; effetto guida TESSUTO SPUGNOSO: diffrazione della luce Le piante competono per la luce foglie ombreggiate da altre foglie ricevono meno luce, di qualità spettrale diversa e hanno v di fotosintesi più basse L’angolatura ed il movimento (eliotropismo) delle foglie serve a controllare l’assorbimento della luce Alla sommità di una chioma le foglie sono esposte con angolazione acuta l’angolo aumenta (foglie orizzzontali) con l’aumentare della profondità della chioma ELIOTROPISMO Sun tracking: movimenti fogliari in risposta alla direzione della luce Leguminose (organo motorio: pulvino) PULVINO Erba medica, cotone,soia , fagiolo, lupino : diaeliotrope ( esistono anche piante paraeliotrope) ADATTAMENTO AL SOLE E ALL’OMBRA In alcuni habitats si riceve dal 20% all’1% della PAR disponibile Alcune piante possono adattarsi a regimi luminosi diversi: ACCLIMATAZIONE Altre piante sono ADATTATE a vivere all’ombra (sciafile) o al sole (eliofile) (fotoinibizione) Adattamenti anatomici sole/ombra Foglie d’ombra: più clorofilla per centro di reazione, rapporto più elevato Chl b/Chl a,lamina più sottile; PSII/PSI 3:1 anziché 2:1 Foglie da Sole: maggiore concentrazione di rubisco, e di componenti del ciclo delle xantofille RISPOSTE FOTOSINTETICHE NELLA FOGLIA INTERA LUCE TEMPERATURA ANIDRIDE CARBONICA CURVE LUCE/RISPOSTA FOTOSINTETICA Resa quantica punto di compensazione della luce Punti di compensazione alla luce: Piante da sole (eliofile) = 10-20 µm m-2 s-1 Piante d’ombra (sciafile) = 1-5 µm m-2 s-1 Piante d’ombra valori più bassi perché velocità di respirazione più basse Adattamento per avere fotosintesi netta in regimi di bassa irradiazione Piante da ombra Una minore velocità di respirazione consente di avere un asssorbimento netto di CO2 a valori di PAR inferiori rispetto alle piante da sole RESA QUANTICA La pendenza della curva nella zona lineare definisce la resa quantica Resa quantica teorica per una C3 per l’assorbimento di una mol di CO2 = 0,125 (assorbimento di 8 fotoni: 4 elettroni che passano per 2 fotosistemi) Rese C3 –C4 in campo sono tra 0,04 e 0,06 (mol CO2 /mol fotoni assorbiti) La resa quantica dipende dalla [CO2] e dalla T C3 :se si riduce la [O2] si arriva a 0,09 C4: costante a 0,05-0,06 resa quantica Resa quantica di piante C3 e C4 rispetto alla T Dopo il punto di saturazione della luce la fotosintesi è limitata dalla disponibilità della CO2 Per la maggior parte delle foglie la saturazione avviene per valori di irradianza tra 500 /1000 µmol m-2 s-1 Piante eliofile e sciafile Le proprietà fotosintetiche di una foglia dipendono anche dalle sue condizioni di crescita in pieno sole flusso fotonico = 2000 µm m-2 s-1 In piante eliofile curva luce/risposta a saturazione a 500-1000 µm m-2 s-1 La maggior parte delle foglie sono ombreggiate nella pianta intera la fotosintesi è saturata dalla luce solo in rari casi non saturazione non saturazione saturazione Le foglie possono trovarsi in condizioni tali da dover dissipare un eccesso di radiazione luminosa ESTINZIONE NON FOTOCHIMICA: PRODUZIONE DI CALORE Meccanismo molecolare CICLO DELLE XANTOFILLE La zeaxantina è la più efficace nel dissipare calore In condizioni di elevata irradiazione la violaxantina è convertita in zeaxantina In condizioni di eccesso di irradiazione le foglie sono in grado di ridurre l’assorbimento MOVIMENTI FOGLIARI: variazione dell’angolo di incidenza della luce (foglie paraeliotrope) MOVIMENTI DEI CLOROPLASTI L’assorbimento di un eccesso di luce porta alla fotoinibizione DINAMICA CRONICA dissipazione di calore danneggiamento PSII Meccanismi di difesa dalla fotoinibizione Le foglie dissipano una grande quantità di calore Rapporto Perdita di calore sensibile di Bowen Perdita di calore latente In colture bene irrigate il rapporto di Bowen è basso Nei cactus il rapporto di Bowen è infinito (bassa crescita) RISPOSTE FOTOSINTETICHE NELLA FOGLIA INTERA LUCE TEMPERATURA ANIDRIDE CARBONICA Fotosintesi in funzione della temperatura (CO2 e luce costanti) Pianta C3, all’aumentare di T: A [CO2] ambientale: fotosintesi limitata dall’ attività della rubisco effetti contrastanti: aumento v di reazione, fotorespirazione, diminuzione affinità per CO2, diminuzione attività rubisco attivasi curva a campana A [CO2] elevata: fotosintesi limitata dalle reazioni di trasferimento Elettronico curva più ripida a basse T la fotosintesi è limitata dall’importo del fosfato nel cloroplasto Risposta ottimale alla temperatura Diversa da pianta a pianta Dipende da componenti genetiche (adattamento) e ambientali (acclimatazione) Piante alpine 0°C Nella valle della morte California 50°C RISPOSTE FOTOSINTETICHE NELLA FOGLIA INTERA LUCE TEMPERATURA ANIDRIDE CARBONICA CO2 atmosferica : 0,038 % (380 ppm) Concentrazione attuale circa il doppio di quella di 420.000 anni fa La più elevata da circa 2 milioni di anni Nel 2100 si stima 600-750 ppm Nelle ere geologiche recenti [CO2] più bassa: piante evolute con bassa [CO2] L’effetto serra potrebbe avere riflessi sulla fotosintesi Piante C3 in laboratorio in atmosfera con 600 ppm di CO2 crescono del 30-60% in più La CO2 deve diffondere nel cloroplasto: diverse resistenze strato limite stomatica spazi aeriferi fase liquida Effetto della [CO2] intercellulare sulla fotosintesi ribulosio 1,5 bisfosfato rubisco Punto di compensazione per la CO2 Le C3 possono beneficiare della tendenza all’aumento della [CO2] nell’atmosfera le C4 no Le C4 grazie al meccanismo di concentrazione richiedono quantità minori di rubisco per una dato tasso fotosintetico: sono più efficienti nell’uso dell’azoto Possono inoltre mantenere un dato tasso fotosintetico a valori minori di [CO2] intercellulare, cioè possono tenere gli stomi parzialmente chiusi: sono più efficienti nell’uso dell’acqua Il meccanismo di concentrazione di CO2 ha un costo energetico: sono meno efficienti nell’uso della luce Quando sono comparse le piante C4? si ritiene10-15 milioni di anni fa 50 milioni di anni fa [CO2] più elevate di ora metabolismo C4 comparso in aree calde quando la [CO2] scese al di sotto di un valore critico Queste aree corrispondono attualmente alle praterie e savane sub tropicali Piante C3 e C4 hanno un diverso rapporto isotopico Rubisco :13C -30% 13CO /12CO 2 2 PEP carbossilasi : 13 C -2%