riveder le stelle - Scuola Clementina Perone

Scuola Primaria “Clementina Perone”
Progetto europeo “Sui banchi dell'intercultura”
“A riveder le stelle...”: un viaggio alla scoperta delle costellazioni.
QUADRO DI RIFERIMENTO E MOTIVAZIONI
Questa è la descrizione di un'esperienza, che ha portato alla realizzazione di un laboratorio
interdisciplinare nella classe VB della scuola primaria “Clementina Perone” guidato dalle
insegnanti Graziella Zeppa e Maria Rita Cimaglia.
Abbiamo creduto in primo luogo che tutte le discipline, seppure complesse come l’astronomia,
possano essere proposte ed approfondite anche da bambini così piccoli.
Il gruppo classe in cui ha preso vita il laboratorio interculturale, è formato da alunni con
disturbi della sfera emotivo-relazionale; da alunni che, pur provenendo da famiglie prive di
problemi economici, vivono un disagio familiare e scolastico e da alunni stranieri con difficoltà
di apprendimento della lingua italiana legate a situazioni di bilinguismo.
Il contesto socio-economico-culturale, nel quale ci siamo trovate ad operare, risulta quindi
essere piuttosto eterogeneo e richiede pertanto:
•
•
•
l’attenta lettura delle nuove realtà;
una flessibilità organizzativa, progettuale e didattica più rispondente ai bisogni
emergenti nella classe;
la valorizzazione delle diversità(interculturalità, svantaggio, dispersione) all’interno di
un progetto di intervento coerente e condiviso.
MOTIVAZIONI CHE HANNO SPINTO A PROGETTARE L’ESPERIENZA.
Abbiamo pensato di proporre un laboratorio sul cielo, perché fa parte dell’immaginario di tutti i
bambini fin dai primi anni di vita. Da qualsiasi parte del mondo provengano, in un modo o
nell’altro, sereno o nuvoloso, limpido, colorato dal sole al tramonto o illuminato, lo hanno
certamente visto tutti. Il cielo e le stelle interessano indubbiamente i bambini, rendendoli
spesso protagonisti di giochi, fantasie e filastrocche; affrontare dunque questo tema con loro,
ha significato avvicinarsi e approfondire un argomento al centro delle loro principali curiosità.
Da qui l’idea di proporre questo tema, approfondendo alcune unità di apprendimento mediante
l’intervento di esperti che, allestendo un evento(Minuetto Astronomico – Teatro Italia), hanno
fatto cimentare i bambini in esperimenti scientifici, avvicinandoli alla magia dell’universo.
Si può parlare loro di cielo e non solo in modo letterario, ma affrontandone le complessità e le
leggi fisiche in modo scientificamente corretto, anche se con la consapevolezza che solo
quando i concetti di regola, di metodologia, di obiettivo saranno interiormente acquisiti, i
ragazzi potranno finalmente “toccare” il cielo.
PUNTI DI FORZA
Il cielo stellato è stato osservato con diversi occhi e interpretato con diversi linguaggi: quello
poetico, creativo ed emozionale legato alle leggende del cielo, alle fantasie e alle creazioni dei
bambini, quello scientifico legato agli esperimenti, quello linguistico e culturale legato
all’interazione e alla raccolta di miti provenienti da differenti culture.
Importantissimo è stato il coinvolgimento delle famiglie, impegnate in prima linea nel reperire
vario materiale, nel condividere con la scuola le attività di laboratorio e il momento finale
dell’osservazione collettiva del cielo notturno.
PUNTI DI DEBOLEZZA
La trasferibilità dell’esperienza è vincolata alla volontà, delle prossime quinte, di lavorare ad
un progetto comune, che potrebbe in futuro essere sviluppato anche in continuità con la scuola
secondaria di primo grado.
FINALITA’, OBIETTIVI, SPECIFICI E SCELTE DI CONTENUTO.
Il progetto è nato dall’idea di permettere ai bambini di continuare la loro storia, il loro
percorso e dalla volontà di favorire la crescita sul piano dell’identità, dell’autonomia, delle
competenze cognitive e relazionali, realizzando un passaggio sereno degli alunni al grado
successivo di scuola.
L'educazione è stata quindi pensata e vissuta come interazione perenne, come relazione a
doppio senso che si è realizzata in un’ininterrotta azione di scambi in cui il rispetto per l'altro,
la valorizzazione delle diversità e il piacere, inteso come benessere di tutti i soggetti, sono diventati i
principi fondanti della didattica.
“La continuità è importante proprio perché nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto
dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo che mira a promuovere uno sviluppo
articolato e multidimensionale del soggetto, il quale pur nei cambiamenti evolutivi e nelle
diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua particolare identità”.
Chiaramente è possibile che nei passaggi tra i diversi ordini di scuola, i bambini riscontrino
varie difficoltà; in questo senso una corretta azione educativa richiede un progetto formativo
continuo che prevenga le difficoltà, adottando opportune strategie di preparazione che
rispettino le differenziazioni proprie di ciascuna scuola.
Il progetto ha quindi avuto l’obiettivo di:
• Favorire il passaggio tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado
• Stimolare l’amicizia tra i bambini.
• Cooperare per costruire insieme.
• Favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la condivisione di
un’esperienza.
• Sviluppare le competenze dei bambini nel superare situazioni di disagio, paura e malessere
relative a falsi stereotipi.
Il progetto ha previsto un percorso di scambi di attività e di momenti per favorire competenze, rispetto alla
socializzazione, collaborazione, condivisione e conoscenza. I bambini devono essere sempre e comunque
costruttori attivi delle loro competenze e la scuola deve porsi in continuità e complementarità con le
esperienze che essi compiono nei propri vari ambiti di vita.
PERCORSO
L’attività ha preso avvio operativamente a novembre quando sono stati illustrati ai ragazzi gli
obiettivi del lavoro e quale sarebbe stato il prodotto finale. Nel corso della prima fase sono
state
date indicazioni generali sul reperimento del materiale utile all'approfondimento del percorso,
fornendo agli studenti sitografia e bibliografia.
Si è passati poi allo sviluppo delle unità didattiche programmate: individuazione di alcune
costellazioni, valutazione della magnitudine delle stelle, esposizione dei miti relativi alle
costellazioni della Lira, del Dragone, del Cigno, di Cefeo, Pegaso, Andromeda e Cassiopea,
dell’Aquila, del Capricorno, di Orione. Abbiamo individuato i punti di riferimento nella sfera
celeste: Stella Polare, eclittica, equatore celeste, i punti cardinali sul piano dell’orizzonte, le
Costellazioni dello Zodiaco e le principali costellazioni visibili nel cielo autunnale e invernale.
Sono stati utilizzati inoltre per l'osservazione diretta serale, questi materiali:
• Semplici strumenti di misura delle coordinate stellari costruiti dagli studenti
• Binocoli
• Mappe del cielo
• Una squadretta per gruppo
• Una macchina fotografica
In questa fase il docente di Scienze ha dato ai ragazzi le indicazioni per l’individuazione della
Stella Polare e del Piccolo e Grande Carro e ha poi invitato gli studenti ad utilizzare i loro
strumenti per misurare l’altezza della Stella Polare rispetto al piano dell'orizzonte: ciò ha
consentito di provare che tale coordinata è uguale alla latitudine del punto di osservazione.
Il 30 gennaio, con l’insegnante di Scienze i ragazzi si sono dedicati ad una attività di
misurazione nel cielo diurno. Nel campetto sportivo adiacente alla scuola, utilizzando una
bussola e rudimentali strumenti
da loro costruiti, hanno misurato le coordinate rispetto al piano dell'orizzonte (coordinate
altazimutali), ossia l'altezza e l'azimut.
Le docenti a fine gennaio hanno assegnato ai ragazzi il compito di approfondire quanto appreso
attraverso le unità didattiche proposte, fornendo questo schema in cartaceo per la struttura di
ogni ricerca:
1. nome della costellazione
2. due immagini, una delle stelle che costituiscono la costellazione e una corrispondente che
raffiguri l’immagine relativa al mito, sovrapposta a quella delle stelle
3. una breve descrizione della costellazione
4. le caratteristiche almeno delle due stelle più luminose
5. i principali corpi celesti presenti nella costellazione
6. il mito
Le ricerche di tutti i gruppi sono state raccolte ed organizzate per creare un video che
costituisce uno dei prodotti finali del progetto.
In febbraio e marzo proseguendo i laboratori, gestiti dalle insegnanti sopra citate in orario
extrascolastico per 4 ore settimanali totali, abbiamo sviluppato altri approfondimenti: il cielo
nell'arte e nei quadri di Van Gogh in particolare; il cielo in cucina, ricerca di ricette italiane e
dal mondo ispirate alle stelle; la storia dell'astronomia. In Aprile in orario di laboratorio
abbiamo progettato e realizzato con i ragazzi alcuni dei prodotti finali, anch'essi frutto della
ricerca effettuata: il sestante, l'astrolabio, il puzzle creato da un disegno eseguito da una
nostra alunna, Ilean Beneavides, utili per la presentazione del nostro lavoro al convegno di fine
maggio.
Nella prima settimana di maggio aiutati da due genitori, uno fotografo e l'altro regista, abbiamo
realizzato e successivamente montato un video che raccoglie i momenti più costruttivi,
divertenti e significativi del nostro percorso.
Facendo riferimento alle Indicazioni per il curricolo, l’idea che abbiamo voluto attuare è quella
di portare i bambini ad osservare la natura e l’ambiente che li circonda, esplorando la realtà e
meravigliandosi della sua ricchezza.
E’ importante sviluppare e stimolare nei bambini uno sguardo che vada oltre, che miri verso
l’alto e che tenda, appunto, verso il cielo.
La metodologia utilizzata è passata attraverso l’ascolto dei pensieri e delle teorie spontanee
dei bambini. E’ stata indispensabile l’organizzazione di incontri di progettazione e di
programmazione tra docenti e tra esperti e docenti.
Il momento stimolo del progetto, è stata la partecipazione allo spettacolo Minuetto astronomico,
per studiare ed osservare la volta celeste e scoprire alcune costellazioni .
ATTIVITA’
-Tutti insieme in pineta osserviamo il cielo stellato
-Scopriamo le differenze tra le stelle e gli altri astri: la forma, i colori e le dimensioni delle
stelle
-Riconosciamo alcune costellazioni
-Inventiamo e disegniamo la nostra costellazione
-In palestra, realizziamo le costellazioni con il corpo e alcuni percorsi motori tra le stelle
-Creiamo le costellazioni e le collochiamo nei punti cardinali adatti
-La costellazione dell’orsa maggiore e dell’orsa minore
-Come trovare la stella polare? (Disegniamo il grande carro sul pavimento e facciamo cinque
passi per trovare la stella polare)
-La costellazione di Orione
-Buchiamo il cartoncino, creando costellazioni che proiettiamo sul muro
ANIMALI IN CIELO E IN TERRA: COSTELLAZIONI E ANIMALI
Osservando stelle e costellazioni possiamo immaginare diverse figure di animali.
Ecco quindi il collegamento tra gli animali in cielo e quelli in terra.
Anche nell’arte sono presenti famosi cieli stellati; è il caso dei dipinti del pittore Vincent Van
Gogh, “Notte stellata” e “Notte sul Rodano” che sono stati mostrati ai bambini e analizzati.
Anche loro hanno provato a riprodurre questi quadri d’autore, personalizzandoli e
interpretandoli a loro modo.
Alcune letture che hanno integrato le attività, sono state le “Filastrocche in cielo e in terra” di
Gianni Rodari, ma anche miti e leggende sulle costellazioni, che diversi popoli in diverse
epoche hanno inventato e tramandato.
Il momento finale, da cui prende il titolo questo progetto, è nato dal desiderio di creare
un’occasione in più per le famiglie di condividere questa esperienza insieme ai figli e ha
previsto appunto il ritrovarsi tutti sotto lo stesso cielo bambini, insegnanti e genitori per la
visione notturna del cielo di Roma, utilizzando tre strumenti propri degli astronomi, quali il
sestante, l’astrolabio e l’occhio umano.
VALUTAZIONE
Le insegnanti hanno valutato la comprensione dell’argomento e la capacità di rielaborazione
dell’esperienza da parte dei bambini attraverso conversazioni, osservazioni, schede didattiche
preparate dalle stesse insegnanti ed uso di specifici strumenti astronomici.
Alcune attività grafico-pittoriche guidate, hanno consolidato le conoscenze apprese nelle
attività e nei laboratori.
L’interesse e la motivazione che i bambini hanno manifestato verso l’esperienza,
l’atteggiamento critico, l’acquisizione di conoscenze trasferibili ad altre esperienze, le
esplorazioni e le produzioni spontanee dei bambini e atteggiamenti di continuo approfondimento
e ricerca personale sui temi trattati hanno rappresentato per le insegnanti componenti
fondamentali per la valutazione dell’esperienza e del progetto.
DOCUMENTAZIONE
La documentazione delle attività è stata eseguita giornalmente dalle insegnanti attraverso
l’osservazione delle attività dei bambini e l’ascolto delle loro teorie; sono state raccolte
fotografie, video, conversazioni, spunti, disegni liberi e guidati dei bambini.
RISULTATI E RICADUTA SUL RESTO DELLA DIDATTICA
Gli obiettivi iniziali sono stati raggiunti a pieno.
Guidare i bambini nell’osservazione del cielo e delle stelle, ha significato fornire occasioni di
fare scienza attraverso attività fortemente interattive, basate sulla sperimentazione e
sull’osservazione. Si è favorita così la consapevolezza della propria collocazione nello spazio,
attraverso l’osservazione delle stelle e del mondo che ci sta intorno, acquisendo un linguaggio
scientifico grazie alla necessità di formulare teorie, mettendo infine in comune le osservazioni.
E’ stato promosso nei bambini, ma anche in noi adulti, uno sguardo che tenda un po’ più
spesso verso l’alto, per andare oltre e sempre più lontano, verso le meraviglie e le bellezze di
cui è ricco il nostro mondo, imparando e ragionando insieme, creando dei percorsi su un tema
così affascinante eppure così lontano dalle nostre conoscenze e dalla nostra formazione
professionale.
Si è trattato inoltre di un percorso multiculturale nel vero senso della parola; infatti le stelle
brillano sopra la testa di tutti i popoli della terra e sono quindi un elemento comune ad ogni
essere umano.
STORIA E COLLABORATORI DELL’ESPERIENZA
L’esperienza è inziata quest’anno su progetto europeo proposto dal Ministero della pubblica
istruzione e ci siamo avvalsi della collaborazione di Stefania Guerra Lisi, docente universitaria
esperta in glottodidattica.
RIFERIMENTI TEORICI E FORMAZIONE DEI DOCENTI
L’elaborazione di questa esperienza si è avvalsa della lettura, della consultazione e della
discussione dei seguenti testi:
AA.VV., “Il pianeta terra”, Editore cosimo Panini, 2005
AA.VV., “Cielo e stelle lontane”, Editore Dami.
Albanese Lara, “Storie dei cieli del mondo”, Editrice Sinnos.
Albanese Lara, “Viaggio nell’universo”, Edizioni Jaca book.
Baumann Kurt, “Le pietre di lune”, Edizioni nord-sud.
Bon P., “L’universo”, Edizioni Larus, 2000.
De Saint-Exupéry Antoine, “Il piccolo principe”, Edizione Bompiani, 2009
Kerrod Robin, “Osservare le stelle”, Edizione il Castello, 2007.
Lorenzoni Franco, “Con il cielo negli occhi”, Edizione La meridiana.
Lundstrom Jonathan, “Stelle e galassie e misteri cosmici”, Editoriale Scienza.
Manning Mick, “E lassù chi c’è? In viaggio verso le stelle”, Editoriale Scienza 2002
Marchetti Mauro, “I segreti della terra”, Pitagora editrice.
Muirden James, “Stelle e pianeti”, Editori Fabbri.
Piperno Franco, “Lo spettacolo cosmico”, Edizione DeriveApprodi, 2006.
Quarenghi Giusy, “Orione il cacciatore e altre storie”, Edizione Mondadori 2001.
Rodari Gianni, “Filastrocche in cielo e in terra” Edizioni Einaudi Ragazzi
Rodari Gianni, “Via libera per il cielo”, Edizione Zephyro, 2003.
Rodari Gianni, “Agente x.99: storie e versi dallo spazio”, Edizione Einaudi Ragazzi, 1996.
Rodari Paola, “Perché il mondo è fatto così com’è: miti e leggende sul mondo”, Ed. riuniti,
1998.
Tonecek Steve, “Le stelle”, Edizioni White Star
SITOGRAFIA
www.pd.astro.it
www.planetario.fi.it
www.stellarium.it
http://costellazioni.interfree.it