Afrodite a Kaulonia Le due dediche ad Afrodite - esposte l’una in originale (a sin.), l’altra in calco (a ds.) – sono testimonianza certa che la dea ebbe un ruolo di rilievo nel santuario dal VII al IV sec. a.C. Le due iscrizioni recanti il suo nome, quello greco di Afrodite e quello osco-italico di Vezei (latino Venere), furono incise l’una su un vaso corinzio della fine del VII sec. a.C., l’altra su una base lapidea della seconda metà del IV sec. a.C. L’importanza di queste testimonianze epigrafiche consiste non solo nel restituire il nome della divinità che fu con ogni verosimiglianza quella eponima del santuario, ma anche nel mostrare una interessantissima forma di continuità di culto tra Greci e Italici in un santuario della Magna Grecia. A sinistra: frammento con iscrizione ∆Afr(odivta~). A destra: calco dell’iscrizione ¸EZEIS (realizzato da Cesare Cassanelli).