IP/02/305
Bruxelles, 25 febbraio 2002
Le differenze dei prezzi delle automobili nell'Unione
europea rimangono elevate, soprattutto nei segmenti
di massa
Nella sua ultima relazione sui prezzi delle automobili, la Commissione
europea ha constatato che i prezzi delle autovetture nuove nel mercato
interno continuano a presentare grandi differenze, nonostante l'introduzione
dell'euro. Dai dati al 1° novembre 2001 risulta che non si è avuta una
convergenza dei prezzi. Spagna, Grecia, Finlandia e Danimarca (che non
appartiene all'area dell'euro) sono i paesi nei cui mercati si registrano
generalmente i prezzi più bassi, imposte escluse. I prezzi più elevati si
registrano invece in Germania, il maggiore mercato, e in Austria. Risulta
inoltre che i prezzi nel Regno Unito sono ancora molto più elevati rispetto
all'area dell'euro. Il commissario responsabile per la concorrenza, Mario
Monti, ha dichiarato: "Il controllo dei differenziali di prezzo conferma che vi è
ancora un ampio margine di miglioramento delle condizioni del mercato per
quanto riguarda il settore dell'auto. Le proposte di riforma presentate dalla
Commissione il 5 febbraio 20021 dovrebbero permettere al mercato interno di
innestare la marcia più veloce, creando le condizioni necessarie per
permettere ai consumatori di beneficiare di una maggiore concorrenza e di
una scelta più ampia e rafforzando al tempo stesso la qualità e la sicurezza
per quanto riguarda la riparazione e manutenzione delle auto.”
La presente relazione sui prezzi delle automobili descrive la situazione sui mercati
nazionali dell'auto al 1° novembre 2001, vale a dire due mesi prima che i prezzi al
dettaglio cominciassero ad essere denominati in euro nei dodici Stati membri che
partecipano all'unione monetaria2. Il fatto che la maggior parte dei prezzi di listino già
non fossero più denominati nella valuta nazionale, induce a ritenere che il settore
abbia "anticipato" l'introduzione dell'euro. La relazione fornisce pertanto una prima
indicazione della misura in cui le politiche dei prezzi sono state adeguate in risposta
all'integrazione monetaria.
Le differenze di prezzo menzionate in questo comunicato stampa si basano sui
prezzi al dettaglio al netto delle imposte consigliati dai costruttori. La relazione
integrale contiene i prezzi al netto e al lordo delle imposte. Vengono messi a
confronto i prezzi di un totale di 80 modelli, che rappresentano le auto più vendute di
24 costruttori.
1
2
Cfr. IP 02/196 e MEMO/02/18 del 5.2.2002.
Per ragioni di coerenza e per l'ultima volta, nella presente relazione figurano ancora dati sui prezzi
espressi nelle valute nazionali anche per i paesi dell'area dell'euro.
All'interno dell'area dell'euro, la Germania e, in misura minore l'Austria, restano
ancora i mercati più cari. In Germania, nel complesso 41 modelli fanno registrare i
prezzi in assoluto più elevati dell'area dell'euro e 40 di essi sono venduti ad un
prezzo superiore del 20% a quello praticato su almeno un altro mercato dell'area
dell'euro. Di fatto, differenze superiori al 20% si registrano anche per 31 modelli in
Austria. All'interno dell'area dell'euro, i mercati con i prezzi più bassi sono la Spagna,
la Grecia e la Finlandia, con differenze inferiori al 20% per più del 90% dei modelli
considerati.
Analogamente a quanto riscontrato nell'indagine precedente, la Commissione ha
rilevato che nei primi quattro segmenti (A-D), per i quali l'elevato numero di modelli di
costruttori diversi lascerebbe normalmente supporre una forte concorrenza, la
differenza media di prezzo (sempre nell'area dell'euro) è molto più alta (ben al di
sopra del 20%) che nei segmenti E, F e G. In termini di valori assoluti, la differenza
di prezzo per un'auto di un segmento centrale (Fiat Marea, segmento D) può arrivare
in certi casi a 4 488 euro all'interno dell'area dell'euro e addirittura a 7 545 euro
all'interno dell'Unione europea nel suo complesso.
Quanto al Regno Unito, va rilevato che in generale i prezzi delle automobili nuove
sono rimasti stabili. I prezzi di 9 modelli sono diminuiti di più del 5% rispetto ai dati
relativi al 1° maggio 2001, mentre per 7 modelli si registrano aumenti superiori al 5%.
Tale mercato continua tuttavia ad essere il più caro per 52 dei modelli esaminati.
Dato che i prezzi nel Regno Unito restano molto al di sopra di quelli di qualsiasi altro
paese, molti consumatori britannici continuano ad acquistare le loro automobili
presso rivenditori continentali. Alla Commissione continuano ad arrivare denunce di
consumatori britannici che incontrano ostacoli nell'acquistare un'automobile in un
altro Stato membro. Un gran numero di queste denunce riguarda i supplementi di
prezzo per la guida a destra e i lunghi tempi di consegna. Il commissario Monti,
responsabile per la concorrenza, ha ribadito il proprio impegno a indagare sulle
pratiche restrittive messe in atto dalle industrie automobilistiche per impedire ai
cittadini comunitari di acquistare un'auto in un altro Stato membro3.
Alcuni esempi
Vengono riportate qui di seguito le differenze di prezzo registrate al 1° novembre
2001 nell'area dell'euro per alcuni dei modelli di automobili più diffusi (differenze
espresse in % dei prezzi in euro, imposte escluse, tra i paesi dell'area dell'euro che
presentano rispettivamente il prezzo più elevato e quello più basso).
Auto
piccole:
segmenti A e B:
Opel Corsa
Ford Fiesta
Renault Clio
Peugeot 106
VW Polo
3
1/11/2001
1/5/2001
1/11/2000
36,9%
16,4%
26,4%
20,3%
14,7%
37,4%
16,5%
31,3%
23,5%
28,0%
24,6%
20,5%
23,0%
11,4%
29,1%
Dal 1998, la Commissione ha imposto ammende a Volkswagen (due volte), Opel e Mercedes per
aver ostacolato il commercio parallelo tra Stati membri o per aver fissato i prezzi di rivendita.
2
Auto
medie: 1/11/2001
segmento C:
1/5/2001
1/11/2000
VW Golf
Opel Astra
Ford Focus
Renault Mégane
Peugeot 307
34,5%
32,2%
21%
22,9%
29,6%
33,1%
51,6%
18,6%
25,8%
24,2%
32,9%
27,6%
18,1%
18,5%
18,9%
Auto grandi:
segmenti D, E e F
BMW 318I
Audi A 4
Ford Mondeo
Opel Vectra
VW Passat
1/11/2001
1/5/2001
1/11/2000
11,6%
13,5%
20,5%
41%
23,1%
13,4%
13,7%
22,2%
48,5%
22,3%
13,9%
21,0%
29,9%
25,2%
22,1%
Differenze di prezzo nell'insieme dei segmenti
Nel complesso, la convergenza dei prezzi all'interno dei vari segmenti di auto non ha
registrato variazioni di rilievo rispetto all'ultima relazione. Gli esempi di cui sopra
relativi ai modelli di auto più diffusi mostrano che le differenze di prezzo hanno
conosciuto una riduzione significativa (di più del 5%) solo per tre modelli, mentre
sono aumentate per un modello. La riduzione delle differenze di prezzo per l'Opel
Astra, rispetto all'indagine precedente, è dovuta ad un forte ribasso dei prezzi di
questo modello sulla maggior parte dei mercati europei. La riduzione delle differenze
di prezzo per la Volkswagen Polo è dovuta al lancio del nuovo modello della Polo, i
cui prezzi sono stati trasmessi solo per gli otto paesi nei quali il nuovo modello era
già stato introdotto. Per quanto riguarda l'andamento dei prezzi nei diversi segmenti,
si osserva a livello generale che i mercati tedesco e austriaco sono i più cari per
quasi tutti i modelli dei segmenti A-C, mentre nel segmento D, ciò avviene solo per la
metà dei modelli e negli altri segmenti solo occasionalmente.
Le politiche di prezzo dei costruttori
Nell'intera area dell'euro, la General Motors (Opel-Vauxhall, Saab), il gruppo Fiat
(Fiat, Lancia, Alfa Romeo), il gruppo PSA (Peugeot, Citroën) e il gruppo Volkswagen
(Audi, Seat, Volkswagen) sono i gruppi per i quali si registrano le maggiori differenze
di prezzo. In particolare, il gruppo PSA, il gruppo Fiat, il gruppo VW (Volkswagen e
Seat), Ford, Opel ed un certo numero di costruttori giapponesi perseguono una
strategia di prezzi elevati sul mercato tedesco. D'altro canto, alcuni costruttori
tedeschi (ad esempio BMW e DaimlerChrysler) e in misura minore, Ford (Ford,
Volvo, Land Rover) limitano in generale le differenze di prezzo all'interno dell'area
dell'euro al 15% o ad un livello inferiore.
3
Il fatto che i prezzi, imposte escluse, siano generalmente bassi in Finlandia,
Danimarca e Grecia è dovuto prevalentemente alle politiche di prezzo decise dai
costruttori. In risposta alle tasse elevate applicate sull'acquisto di automobili in tali
Stati membri, la maggior parte dei costruttori fissa i prezzi di listino imposte escluse a
un livello molto contenuto, sostenendo che ciò sia necessario per rendere
abbordabile il prezzo d'acquisto finale una volta applicate le imposte. In altri Stati
membri, nei quali non esistono imposte specifiche sugli autoveicoli, tuttavia, i prezzi
imposte escluse possono essere più o meno simili, come in Spagna, o molto più
elevati, come in Germania4. Nel Regno Unito i prezzi comprendono i costi aggiuntivi
per conformare i modelli ai requisiti del mercato britannico, in particolare la guida a
destra, e riflettono il valore elevato della sterlina. Occorre quindi prendere in
considerazione tutti questi aspetti nell'analizzare le cause delle forti differenze di
prezzo.
La Commissione ha riscontrato che il supplemento per la guida a destra, nel caso
dei consumatori britannici e irlandesi che acquistano un'auto in un altro Stato
membro, risulta generalmente inferiore per i modelli giapponesi, mentre per i veicoli
del gruppo Volkswagen (VW, Audi e Seat) si registra il sovraccosto massimo.
Metodo di indagine
Il metodo utilizzato è il medesimo che nelle precedenti relazioni: 17 costruttori europei
(precedentemente erano 15) e 7 giapponesi hanno comunicato alla Commissione i
prezzi di listino raccomandati al 1° novembre 2001 per 80 dei loro modelli più venduti.
Il prezzo di riferimento per calcolare i differenziali è quello del paese dell'area
dell'euro più economico per il modello in questione. I prezzi formano oggetto di una
ponderazione per tener conto delle differenze di allestimento e sono espressi in
valuta locale e in euro5, al netto e al lordo delle imposte. Vengono inoltre forniti i
prezzi per i principali optional e la guida a destra, nonché altre informazioni. In alcuni
mercati nazionali, determinati modelli possono comportare ulteriori optional e
presentare differenze nell'allestimento di base. Va notato che i prezzi di vendita
effettivi possono differire dai prezzi di listino raccomandati, poiché i rivenditori sono
liberi di stabilire i propri prezzi e di offrire ai clienti vantaggi finanziari supplementari a
seconda del mercato.
4
5
Al riguardo si richiama l'attenzione sul recente studio che esamina le cause alla base delle
differenze di prezzo sul mercato dell'automobile. Si tratta di uno studio ("Car price differentials in
the European Union - An economic analysis") elaborato da un consulente indipendente nell'ambito
del futuro quadro giuridico per la distribuzione di autoveicoli e il relativo servizio di assistenza alla
clientela, che entrerà in vigore dopo la scadenza del regolamento (CE) n. 1475/95. Lo studio
dimostra che le politiche fiscali sono solo uno dei molteplici fattori all'origine delle differenze di
prezzo (per maggiori informazioni è possibile consultare il sito WEB della Direzione generale della
concorrenza il cui indirizzo è riportato alla fine del presente comunicato stampa).
I tassi (fissi) di conversione dell'euro sono quelli pubblicati nella Gazzetta ufficiale L 359 del
31.12.1998, pag. 1 per i membri dell'area dell'euro (eccettuata la Grecia), quelli pubblicati nella
Gazzetta ufficiale L 380 del 30.12.2000, pag. 1 per la Grecia e quelli pubblicati nella Gazzetta
ufficiale C 309 del 6.11.2001 per gli altri Stati membri.
4
Informazioni per il pubblico
Onde aumentare la trasparenza e informare meglio il pubblico, la Direzione generale
della concorrenza ha deciso di agevolare l'accesso ai dati, mettendo a disposizione la
relazione sul proprio sito WEB:
- comunicato stampa, versione elettronica della relazione e listini dei produttori,
all'indirizzo seguente:
http://europa.eu.int/comm/competition/car_sector/
- copia su carta dell'intera relazione
è disponibile presso gli uffici della Commissione nei vari Stati membri, i cui
indirizzi possono essere consultati sul sito WEB
http://europa.eu.int/comm/offices.htm
- i numeri telefonici dei centri di informazione per gli acquirenti di auto sono
disponibili all'indirizzo:
http://europa.eu.int/comm/competition/car_sector/
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