Venezia Museo Correr Venezia 28 maggio Museo Correr 20 novembre 2016 28 maggio correr.visitmuve.it 20 novembre 2016 correr.visitmuve.it Ippolito Ippolito Caffi Caffi /1 Tra Venezia e l’Oriente Tra Venezia e l’Oriente 1809-1866 1809-1866 Note biografiche IPPOLITO CAFFI La vita / Cronologia comparata “ ...Fra pochi giorni la mia Virginia mi raggiungerà qui, e allora forse andremo a passare l’inverno a Napoli, finché si potrà vedere rotte le catene che tiene oppressa la nostra misera Venezia, ridotta all’ultimo della sua esistenza morale e materiale [...]. Se ami qualche dettaglio del nostro miserabile paese, fammelo sapere, che lo avrai, col patto di non compromettermi perché la polizia di Venezia sarebbe capacissima di vendicarsi sull’innocente mia Virginia [...]” Ippolito Caffi a Antonio Pavan, Milano 29 settembre 1860 Ippolito Caffi nasce il 16 ottobre 1809 a Belluno, dove muove i primi passi nell’arte sotto la guida di Antonio Federici e Antonio Tessari. Rimasto orfano di padre, si trasferisce ben presto a Venezia per frequentare l’Accademia di Belle Arti, coltivando il sogno di poter raggiungere a Roma l’amico-maestro Pietro Paoletti, il che avviene nel 1832. Nella Città dei Papi Ippolito trova la sua vera ispirazione e inizia a dedicarsi essenzialmente alla veduta, sperimentandone nuove formule e accezioni. Spirito indipendente, curioso e libertario, perennemente pendolare tra Roma e Venezia, la sua vita fu costellata di viaggi e spostamenti continui, vuoi per motivi artistici, vuoi per motivi di persecuzione politica: da Napoli a Genova, a Torino, così come da Nizza a Parigi, a Londra, a Siviglia, per non dire della Grecia e dell’Egitto, girò l’Italia e l’Europa in lungo e in largo, facendo conoscere e apprezzare ovunque la sua arte e la sua passione politica per un’Italia libera e unita. Morì durante la battaglia di Lissa il 20 giugno 1866. - «...Lascio in dono alla Città di Venezia tutti i quadri, i disegni e gli studi del mio sempre lacrimato marito Ippolito Caffi». Virginia Missana, vedova di Ippolito Caffi, maggio 1888 È il maggio del 1888 e con queste parole Virginia Missana, vedova dell’artista, formalizza la donazione di gran parte di quanto si trovava nell’atelier del pittore al momento della morte. Il patrimonio cittadino si arricchisce così di 166 dipinti: è il più importante fondo monografico dell’artista esistente. Alcune di queste opere verranno concesse poi in deposito permanente al Museo Civico di Belluno, la città che dette i natali al pittore. Il destinatario naturale di tale lascito fu il Museo Correr, ma un ventennio più tardi la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, inaugurata nel 1902, ne divenne la sede ideale. Autoritratto, 1840 circa, Collezione Intesa San Paolo CAFFI 1809 VENEZIA 16 ottobre, Ippolito Caffi nasce a Belluno da Maria Castellani e Giacomo Caffi Batti. 1810 MONDO Viene firmata la Pace di Vienna tra Francia ed Austria. A Milano viene inaugurata la Pinacoteca di Brera. A Venezia, il decreto napoleonico del 23 aprile sopprime le corporazioni religiose. Viene demolita la chiesa di S. Geminiano in Piazza San Marco. CAFFI VENEZIA 1831 MONDO Nasce la “Giovine Italia”, ideologo Giuseppe Mazzini. Giacomo Leopardi pubblica la prima edizione de I Canti. 1832 Lascia Venezia e il 16 gennaio giunge a Roma presso il cugino Paoletti. Si paga il viaggio con la vendita della Via Crucis, acquistata dalla chiesa parrocchiale di Caerano San Marco presso Montebelluna, dove è tuttora custodita. Silvio Pellico scrive Le mie prigioni. 1812 Nasce Giuseppe Verdi. 1833 Dipinge le scene per due teatri di Roma. Durante l’estate si trasferisce a Napoli per tre mesi. 1813 Napoleone viene sconfitto a Lipsia. 1834 Viene incaricato della decorazione di una chiesa romana. Scrive il volume Lezioni di prospettiva pratica. Ottiene la commissione per la decorazione ad affresco della sala da pranzo nel palazzo di un principe romano. Esegue quattro litografie. Inizia il Congresso di Vienna. 1835 Muore Bartolomeo Pinelli, disegnatore ed incisore romano. 1836 A Roma viene fondato il Museo Gregoriano Egizio. Muore Gerolamo Segato, esploratore in Egitto e Nubia. 1814 Inizia la seconda dominazione austriaca di Venezia (1814 -1848). 1815 Termina il Congresso di Vienna che consegna definitivamente Venezia e il Veneto all’Austria. 1816 Il poeta inglese George G. Lord Byron arriva a Venezia. 1817 1819 William Turner visita Venezia per la prima volta. 1820 1821 Inizia a studiare pittura a Belluno con Antonio Federici e Antonio Tessari. 1822 Muore Antonio Canova. Muore Alessandro Longhi. Viene costruito il primo stabilimento bagni galleggiante nel bacino di San Marco. Giovanni Berchet pubblica Lettera semiseria di Grisostomo, manifesto del romanticismo italiano. Gioachino Rossini scrive Il barbiere di Siviglia. 1837 Torna a Venezia, dove c’era il fratello medico. Esegue delle vedute da riportare poi ad affresco in un palazzo romano. Espone all’Accademia di Belle Arti L’ultima sera di Carnevale a Roma. A novembre è a Roma. Al caffè Greco dipinge due vedute di Venezia e due di Roma, W. Goethe pubblica Viaggio in Italia. Gioachino Rossini scrive La gazza ladra. 1838 A Venezia documenta l’arrivo dell’imperatore d’Austria, che gli acquista L’ingresso a Venezia e la Regata. Nell’ottobre invia a Milano dodici quadri per l’Esposizione. Per due anni risiede tra Venezia e Roma, con brevi soggiorni a Milano e Trieste dove partecipa all’Esposizione Triestina di Belle Arti. Dipinge la città. Giacomo Leopardi scrive Alla luna e Infinito. Al Salon di Parigi viene esposta La zattera della medusa del pittore francese Théodore Géricault. 1839 Nel Regno di Napoli scoppia una rivolta guidata da Guglielmo Pepe che costringe Ferdinando I a concedere una costituzione. In Lombardia vengono arrestati Silvio Pellico e Pietro Maroncelli. Manzoni scrive Il conte di Carmagnola. Leopardi scrive Ad Angelo Mai e La sera del dì di festa. Giovanni Battista Belzoni pubblica il resoconto dei propri viaggi in Oriente. 1841 A Padova dipinge ad affresco Campo Vaccino, Le Colonne Traiane, Castel Sant’Angelo e il Foro di Augusto nelle sale superiori del Caffè Pedrocchi, dove lavorano anche Giovanni De Min, Pietro Paoletti e Vincenzo Gazzotto. 1842 Dipinge Effetto di nebbia sul Campanile e su Piazza San Marco e Eclissi totale di sole. A Padova esegue ad affresco otto vedute di Napoli e Pompei per il palazzo del conte Manfren. A dicembre torna a Roma. Dona due vedute di Belluno al papa bellunese Gregorio XVI. 1843 Il 5 settembre parte da Napoli per l’Oriente. Da Atene va a Smirne, Costantinopoli e Efeso, Visita l’Egitto. Torna in Italia nel febbraio ‘44. Parte l’illuminazione a gas : 128 fiammelle lungo il perimetro di Piazza San Marco e 49 sotto le Procuratie. Record di presenze turistiche in città con 113 mila persone. Sale al trono d’Inghilterra la regina Vittoria. A Napoli, muore Giacomo Leopardi. Ferdinando I d’Asburgo visita Venezia e fonda l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti. David Roberts parte per l’Egitto e per il MedioOriente. Stendhal scrive La certosa di Parma. Muore l’architetto Giuseppe Valadier, autore della ristrutturazione di Piazza del Popolo, del Pincio e dei restauri del Colosseo ecc. Posa della prima pietra del Ponte translagunare ferroviario che unirà Venezia alla terraferma. Alessandro Manzoni pubblica I Promessi Sposi in edizione definitiva e Storia della colonna infame. A Roma vengono fondati i Musei Lateranensi. 1825 Muore Giacomo Caffi. Ippolito si trasferisce a Padova presso Pietro Paoletti. 1844 L’Accademia di Belle Arti di Venezia gli offre la cattedra di prospettiva; l’artista rifiuta. È a Belluno, Venezia e ancora a Roma, dove espone le suo vedute orientali. Alla Fenice Giuseppe Verdi debutta con Ernani. 1826 All’Accademia di Belle Arti di Venezia: suoi docenti Tranquillo Orsi, Teodoro Matteini e Francesco Bagnara. 18451846 Realizza affreschi per Casa Prosdocimi a Padova. Papa Gregorio XVI commissiona due quadri con Piazza San Pietro e Piazza San Marco durante funzioni religiose. Si inaugura il ponte ferroviario, ideato da Tommaso Meduna e portato a termine da Andrea Noale: ha 222 arcate, è lungo 3.602 metri e largo 9. A. Dumas scrive Il conte di Montecristo. 1830 Vince il premio per la prospettiva dell’Accademia. 1847 Il 5 aprile partecipa all’ascensione in mongolfiera con Francois Arban, raggiungendo i tremila metri. Un suo dipinto esposto a Venezia, Dimostrazione popolare a Pio IX, suscita sospetti nella polizia austriaca. Tornato a Roma, si arruola nella guardia civica. Daniele Manin chiede riforme per il Lombardo Veneto e in particolare l’autonomia militare e finanziaria da Vienna. Il genovese Goffredo Mameli scrive l’inno “Fratelli d’Italia”, in seguito musicato da M. Novaro. CAFFI VENEZIA MONDO 1848 Il 24 marzo lascia Roma per Venezia, insorta contro gli Austriaci. A Palmanova si unisce ai crociati bellunesi, sconfitti a Vasco Illiria. Caffi è fatto prigioniero confinato a Belluno. Fugge tra le montagne dell’Agordino. Riattraversa le linee austriache e raggiunge Venezia, dove entra nella Guardia Civica come capitano. A dicembre, sposa Virginia Missana, amore di gioventù. Venezia insorge contro gli austriaci. Il 22 marzo viene proclamata la Repubblica di San Marco. Moti rivoluzionari esplodono in tutta la penisola: in Sicilia Ferdinando II è costretto a concedere una costituzione al Regno delle Due Sicilie; Carlo Alberto al Regno di Sardegna lo Statuto Albertino; concesse costituzioni anche nel Gran Ducato di Toscana e nello Stato Pontificio. A Milano, il popolo guidato da Carlo Cattaneo caccia gli austriaci dopo 5 giorni di scontri. Karl Marx e Friedrich Engels scrivono Il Manifesto del partito comunista. 1849 Venezia si arrende agli austriaci. Nell’elenco di quaranta proscritti figura per errore il nome del pittore esiliato per rapine, furti e vandalismo. A settembre Caffi è a Genova, e poi a Nizza. Esegue l’Interno di San Lorenzo a Genova e l’Ingresso di Vittorio Emanuele II in Genova. A Natale è a Firenze. Bombardamenti austriaci dal 25 maggio al 9 luglio su Forte Marghera e sul ponte ferroviario. Inizia la terza dominazione austriaca di Venezia, sotto l’imperatore Francesco Giuseppe. Muore il pittore Giuseppe Borsato. A Parigi muore Fryderyk Chopin e a Vienna Johann Strauss. 1850 Si reca in Svizzera, a Locarno, a Bellinzona, Domodossola, Briga, Sion, Ginevra e Losanna; passa poi a Novara e a Torino, dove rimane fino all’aprile dell’anno successivo. 1851 A Londra, espone sei dipinti a una mostra nel Club Esercito e Marina in St.James Square. Torna a Torino. Esegue un quadro della grandezza di 12 piedi per otto che raffigura la “barricata a San Pietro in Montorio”. 1852 È ancora a Torino e poi a Genova. 1854 Viaggia in Spagna, a Madrid, Barcellona, Siviglia e Granada, e poi raggiunge Parigi, dove incontra esule Daniele Manin. Espone tre vedute all’Exposition Universelle. In agosto ritorna a Roma, dopo otto anni di assenza. Dipinge vedute per la Biblioteca Vaticana per papa Pio IX. 1857 Prima assoluta della Traviata di Verdi alla Fenice. John Ruskin completa The Stones of Venice. Apre il museo Ermitage a San Pietroburgo. Apertura del primo stabilimento bagni al Lido. Muore a Parigi Daniele Manin. 1858 Nel mese di agosto viene prosciolto dalle accuse per cui era stato condannato nel 1849 e può tornare a Venezia. Prende casa, con la moglie, in calle del Selvadego, che affrescherà con soggetti orientali e romani. 1859 È in Lombardia, in Piemonte e nuovamente a Venezia. 1860 A luglio viene arrestato dalla polizia austriaca su denuncia del commissariato di Belluno. Scarcerato si reca a Milano e da qui a Napoli, dove dipinge L’arrivo di Vittorio Emanuele nella Piazza San Ferdinando. 1862 Per decreto di Vittorio Emanuele II diviene cittadino italiano e “cavaliere”. 18631865 A Venezia espone al Ridotto quattro prospettive. Esegue sette affreschi in una casa e disegna il tempietto moresco a Carpenedo per alcuni parenti di cui decora le pareti. 1866 Allo scoppio del conflitto tra Italia e Austria, Caffi ha il permesso di imbarcarsi a Taranto in una nave italiana. Il 20 luglio nella battaglia di Lissa perde la vita nell’affondamento della nave ammiraglia “Re d’Italia”. C. Baudelaire scrive I fiori del male. L’egittologo Mariette inizia campagne di scavi e in circa vent’anni raccoglie il materiale che costituisce il nucleo del Museo eigizio del Cairo. Francesco Hayez dipinge Il bacio. Fine della seconda Guerra di Indipendenza con il Trattato di Villafranca: gli austriaci perdono Lombardia ma tengono il Veneto. Fattori dipinge Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta. Darwin pubblica L’origine della specie attraverso la selezione naturale. Inizia la spedizione dei Mille di Garibaldi. L’Italia dichiara guerra all’Austria e inizia la Terza Guerra d’Indipendenza. Il Veneto e Venezia passano all’Italia, ma il confine Nord Orientale (Trentino e Venezia Giulia) rimane in mano austriaca.