GLI ARABI – LA CIVILTA’ ISLAMICA MEDIEVALE Link per le risorse on-line: https://www.tes.com/lessons/o3N8c6Pp2SdSeQ/edit Mentre Bizantini e Persiani erano impegnati nella loro lotta mortale, in Arabia nasceva l’Islam: una nuova religione monoteista, capace di convogliare le forze delle popolazioni nomadi del deserto arabico verso la conquista di uno dei più grandi imperi della storia. Indice: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Il dibattito storiografico L’Arabia prima di Maometto Maometto: vita e predicazione Il Corano e i 5 pilastri dell’islam L’origine della comunità politica musulmana Lo sviluppo dell’impero arabo: dagli Omayyadi agli Abbasidi 1 - IL DIBATTITO STORIOGRAFICO Ricordiamo le tesi dello storico Henri Pirenne (1862-1935): L’Islam, cioè l’impero arabo islamico, provocò la rottura dell’unità mediterranea (il fatto che il Mediterraneo fosse in epoca romana un mare che univa i popoli delle sue sponde, mentre nel medioevo fu una barriera “divisiva”) → questo fu il vero sconvolgimento che si può interpretare come l’inizio del medioevo in occidente inteso come epoca arretrata e quasi esclusivamente rurale. Queste tesi sono state ampiamente ridimensionate dagli storici successivi; resta che a partire da Pirenne si dedicò molto più spazio alle ricerche storiche relative all’impero arabo islamico e alle sue influenze profonde nel costituirsi dell’assetto del Mediterraneo e dell’Europa medievale. Quindi: 1. All’avvento degli Arabi (VII sec.) le città in occidente erano in profondissima crisi da molto tempo! (qs l’obiezione principale rivolta a Pirenne) MA tuttavia sono da rimarcare gli effetti dell’irrompere sulla scena dell’impero arabo islamico: 2. Gli Arabi attaccano e ridimensionano l’impero Bizantino → ricondotto ad una dimensione “regionale”, NON più influenza in Occ. (es. in Italia) 3. QUINDI: si libera uno “spazio politico” in occidente, a vantaggio degli sviluppi successivi di a. Chiesa di Roma b. Regno dei Franchi (con Carlo Magno → Sacro Romano Impero) 2 - L’ARABIA PRIMA DI MAOMETTO L’Arabia ha un territorio prevalentemente desertico; le uniche zone fertili, adatte all’agricoltura e quindi dove poterono svilupparsi delle civiltà stanziali si concentrano nel sud e nel sud-est, lambite dalle precipitazioni stagionali dei monsoni. Abbiamo quindi: Beduini: nomadi del deserto, organizzati in tribù, praticano la pastorizia, il commercio e la razzia Fellahin: sedentari, anch’essi organizzati in tribù, vivono in piccole città e villaggi agricoli Ricordiamo solamente due degli stati pre-islamici nella regione: regno degli Hymariti (tra I e IV sec d. C., la cosiddetta Arabia Felix nelle fonti romane); il Regno di Saba, tra primo e secondo millennio a.C. La società beduina e i suoi valori fondanti: Coraggio, fierezza, solidarietà tra famiglie e clan Organizzazione politica di base: la tribù, ciascuna delle quali esprime un capo Guerra e razzia sono parte integrante della civiltà beduina prima di Maometto Sunna: nome che significa l’insieme delle consuetudini tradizionali Religione: politeismo + animismo; era però diffusala ricomposizione delle credenze in un “dio superiore”, per influenza dell’ebraismo e del cristianesimo; La Mecca era la città più importante: snodo carovaniero e sede di santuari, il più importante dei quali è: o la Kaaba, edificio a forma cubica che ospita la ‘pietra nera’, adorata da tempi immemori; qui c’è la potente tribù dei Quraish, i quali gestiscono i santuari (attività fonte di grande ricchezza e potere) Importante: l’Arabia è un luogo di transiti tra le regioni del Mediterraneo e l’India! Era attraversata dalle rotte delle carovane che commerciavano tra le due aree → La Mecca è il principale centro di snodo carovaniero, oltre che religioso 3 - MAOMETTO: VITA E PREDICAZIONE Nasce nel 569 (0 571) a La Mecca, muore nel 632. È di famiglia piuttosto ricca ma rimane orfano da bambino; sposa una ricca vedova, Khadija, e intraprende la carriera di mercante. Nel 610 ha la rivelazione: Allah è l’unico Dio, mediata da parte dell’arcangelo Gabriele, in quanto suo portavoce. Sostenuto da Khadijia, nel 613 inizia la predicazione. Maometto predica di sottomettersi ad Allah, l’unico vero Dio → Islam significa appunto ‘sottomissione’. MA questo gli causa le ostilità dei Quraish, che ovviamente non possono accogliere bene la sua predicazione (possibile rovina del loro “business”). Quindi nel 622 M. è costretto a fuggire a Medina (all’epoca chiamata Yathrib, ca 400 km a nord; il nome Medina significa ‘città del profeta’): qui è presente una numerosa e prospera comunità ebraica; M. entra in contatto con loro → profonda influenza dell’ebraismo, e anche del cristianesimo, nell’elaborazione del suo messaggio profetico). A Medina il messaggio di M. è accolto con entusiasmo, in breve si ritrova ad essere leader religioso MA anche politico di una vasta schiera di seguaci. NB: la data del 622, la fuga di M. da la Mecca a Medina è la cosiddetta Egira (per l’appunto ‘fuga’) → importantissima perché segna l’anno 0 del calendario islamico (→ la vicenda di Maometto è ripresa dopo i Pilastri dell’Islam). 4 - IL CORANO E I PILASTRI DELLA FEDE Il Corano è il libro sacro dell’Islam: scritto alla metà del VII sec., 20 anni dopo la morte di M., per volontà di Othman, califfo (= successore), scritto da Zahid ibn Thabit, che era stato segretario di M. il Corano contiene: 1. le rivelazioni di M. 2. i suoi pensieri 3. gli atti del profeta la lingua era quella della poesia araba: diverrà la lingua di cultura di tutto il mondo islamizzato (paragone: come il latino in occidente) I 5 pilastri dell’Islam: sintetizzano il contenuto della religione di M. 1. Shahada = professione di fede; “Non c’è altro Dio all’infuori di Allah, e Maometto è il suo profeta (= inviato)” Importantissimo l’influsso dell’Ebraismo, e anche del Cristianesimo, per l’elaborazione della religione islamica. Secondo M., il Dio cristiano ed ebraico è lo stesso della sua rivelazione. Così sono profeti importanti nell’islam anche Abramo, Mosè e Gesù (quest’ultimo quindi solo profeta, e non figlio di Dio). MA di tale comune rivelazione, quella di M. è considerata l’ultima, e quindi la più perfetta (su questo è fondato il motivo di divieto di abbandono dell’islam, in quanto considerato grave “regressione”) Quale l’atteggiamento nei confronti delle altre religioni? SE pagani: conversione, o esilio o morte Cristiani ed ebrei possono mantenere la loro fede, fatti salvi il pagamento di una tassa + il divieto di proselitismo Pagando la tassa gli ebrei e i cristiani che vivevano nei territori dell’impero diventavano dhimmi, cioè ‘protetti’ dall’autorità islamica; NB: le popolazioni di Egitto, Siria ecc. prima sotto il controllo bizantino accolgono come “liberazione” la conquista islamica: la tassa per diventare dhimmi era molto inferiore al carico fiscale bizantino 2. Preghiera: Individuale: 5 volte al giorno, rivolti verso la Mecca, al richiamo del muezzin; NB: la preghiera islamica è solo devozionale, benedizione a Dio e richiesta di perdono, non richieste personali da parte del fedele Comunitaria: il venerdì, giorno festivo, nella moschea, dove l’iman (= maestro di preghiera ≠ sacerdote) tiene un sermone; nel Corano secondo la fede islamica è possibile trovare la risposta per qualsiasi questione o problema 3. Ramadam = mese di digiuno (dall’alba al tramonto) in ricordo della Rivelazione di M. 4. Pellegrinaggio alla Mecca Almeno 1 volta nella vita per ogni fedele, è un atto di 1) purificazione, 2) rinsaldamento della fede L’Islam di M. è una “forma di vita”: dà disciplina, contenimento, incanala le energie altrimenti disperse: sia dei singoli, sia di tutto un popolo; per questo la predicazione di M. acquista grandissimo prestigio Qui M. (vedi dopo: suo ritorno alla Mecca) si riallaccia alla precedente tradizione beduina (es. il culto della Kaaba) MA integrandola nel nuovo messaggio → qs permette il “successo” della predicazione di M. 5. Zakah = elemosina legale o “di purificazione” Fondamentale il valore della solidarietà → che dalla sola dimensione della tribù ora è estesa all’intera comunità dei fedeli Era un obbligo per i benestanti a favore degli indigenti (1/10 del reddito) Infine c’è un ulteriore “pilastro”, il quale costituisce uno dei temi più controversi, oggi, nel rapporto tra cultura islamica e cultura occidentale 6. Jihad = ‘guerra santa’ Il significato originario è: la lotta interiore a cui è chiamato ogni credente, in sé stesso, con sé stesso contro sé stesso, VS le proprie cattive inclinazioni e tutto ciò che lo distoglie dal seguire la “retta via” Solo successivamente (ed è il solo significato che oggi trova spazio nei mass media) assunse il significato di guerra espansiva-aggressiva nei confronti dei non musulmani 5 - ORIGINE DELLA COMUNITA’ POLITICA MUSULMANA – (ripresa vicenda di Maometto) Maometto, dando “forma” alla civiltà islamica attraverso la sua predicazione, accoglie certamente molti aspetti caratterizzanti del mondo beduino: culto della Kaaba, razzia, poligamia, schiavitù → MA soprattutto supera il particolarismo delle tribù → in un’organizzazione collettiva, che raccoglie tutti gli Arabi in un’unità politica e culturale dinamica e aggressiva, capace di espandersi in pochi decenni su di un’area vastissima; un’unità che riconosce: Un’autorità centrale (Maometto, poi i suoi successori, i califfi) NB: è un’autorità sia religiosa che politica [è una questione tutt’ora complicata la separazione tra i due ambiti nel mondo islamico (con particolarità da regione a regione); per tutto il medioevo e fino alla modernità questa complicata non-separazione tra ambito politico e religioso caratterizza anche il mondo europeo] Proseguiamo con le vicende di Maometto: A Medina M. ha un forte seguito di seguaci (che riconoscono in lui un leader sia religioso che politico) → che si finanziano attaccando le carovane dirette alla Mecca → quindi ostilità da parte dei Quraishiti! MA nel 630 M. ritorna con i suoi seguaci alla Mecca, in pellegrinaggio alla Kaaba (ricompresa all’interno della sua visione religiosa) → i Quraishiti si convertono al suo messaggio! Comprendono la forza della posizione di M.; accogliendolo, riconoscendo il suo messaggio, riusciranno a conservare la loro posizione di leadership alla Mecca, ma non solo, estenderanno la loro leadership a tutto il mondo arabo, e quindi al nascente impero arabo islamico Da qui crescita impressionante della diffusione del messaggio di M. tra gli arabi Maometto muore nel 632: → iniziano aspre lotte per l’elezione del sostituto (= khalifa, da cui califfo); NB: non però dal punto di vista religioso, in quanto M. è il portatore dell’ultima e più perfetta rivelazione, secondo l’islam, MA come leader politico e militare Emergono come leader i Quraishiti: o con Abu Bakr, MA in lotta o VS Alì e Abbas (entrambi parenti di M.) Alla morte di Abu Bakr (634) gli Arabi sono già lanciati verso la conquista della Siria e dell’Iraq attuale (Mesopotamia) Le lotte successive sono molto sanguinose, e provocano la rottura (NB: che è tutt’ora la più importante divisione religiosa nel mondo islamico) tra Sciiti e Sunniti: Sciiti Sunniti Seguaci di Alì, genero di M., il quale diviene califfo assassinando il rivale Othman (+656) e regnando fino al 661. Il termine ‘sciita’ deriva infatti dall’espressione araba ‘partito (= shi’a) di Alì’. I suoi seguaci, dopo la sua morte, si rifugiarono nella città di Kufa, nell’attuale Iraq Costituiscono la maggioranza dei musulmani ortodossi. Essi seguono appunto la sunna, cioè la tradizione + il Corano. Il successore alla guida della comunità musulmana non segue un principio di consanguineità (i famigliari di M. e i loro discendenti) MA viene eletto tra tutta la comunità (umma) come colui che è ‘il più degno’ [vedi approfondimento nelle risorse on-line] 6 - LO SVILUPPO DELL’IMPERO ARABO: DAGLI OMAYYADI AGLI ABBASIDI Dal 661 il califfato NON è più elettivo, MA dinastico → inizia il periodo della dinastia degli Omayyadi (dal clan di Othman, + 656) i quali sono membri della tribù dei Quraish: → i califfi Omayyadi si susseguono al potere dal 661 al 750 Sono gli anni della grandiosa espansione attraverso il Medio Oriente e la Persia a est, verso l’Egitto e tutto il nord africa a Ovest, fino alla conquista della penisola iberica (Spagna, nel 711) NB: nei soli primi 20 anni di espansione: o Conquista di tutto impero persiano o Conquista di metà territorio dell’impero bizantino → suo ridimensionamento a potenza relgionale NB: egiziani e siriani accolgono come “liberatori” gli Arabi, in quanto le guerre avevano enormemente aggravato il carico di imposte sulle loro spalle Anche la sempre complicata questione religiosa nelle provincie orientali contribuì a “staccate” queste regioni da Costantinopoli (eresie radicate territorialmente VS potere centrale che lotta contro di esse) o Conquista di buona parte dell’Africa del nord mediterranea Gli enormi bottini frutto della conquista fruttano ai primi clan seguaci di M. enormi ricchezze → essi formeranno l’aristocrazia del nuovo impero NB: l’espansione e i bottini conseguenti servono anche a depotenziare i conflitti interni (lotta per la successione) La gerarchia all’interno dell’impero Omayyade: 1. Califfo 2. Primi clan dei seguaci e famiglia di M. 3. Arabi (i primi islamizzati) 4. NON-arabi convertiti (persiani, siriani, egiziani, ecc.) 5. Dhimmi (cristiani ed ebrei) → comunità libere e spesso prospere, MA con divieto di proselitismo La dominazione araba non fu gravosa per cristiani ed ebrei (Egiziani e Siriani preferiscono la tassa come dhimmi alle grandi imposizioni fiscali bizantine) 6. Schiavi Come si organizza lo stato? Gli Arabi per governare il territorio si appoggiano sugli apparati amministrativi ex Bizantini ed ex Persiani A cui affiancano una nuova amministrazione araba: la figura dell’Emiro = governatore provinciale Anche le città-capoluogo: all’inizio gli arabi si stabiliscono in accampamenti separati, fuori dai capoluoghi pre-essitenti, che però in seguito divengono città importanti (es. Il Cairo in Egitto, Mosul e Kufa in Iraq) Progressivo rafforzamento dello stato = rafforzamento ruolo del califfato + sempre più efficiente apparato amministrativo All’interno del vastissimo territorio conquistato, gli Arabi sanno cogliere “il meglio” dalle popolazioni e dalle civiltà pre-esistenti, integrandolo con i tratti peculiari della civiltà araba; quindi, abbiamo una civiltà incentrata su: Le città → quella araba su una civiltà urbana (con tutto ciò che ne deriva) Commerci → una rete di interscambi commerciali attraversava il vastissimo territorio, riunito e quindi pacificato e quindi in grado di garantire una condizione favorevole ai commerci Apparato amministrativo molto sviluppato e articolato Inter-scambio culturale, con le popolazioni e civiltà pre-esistenti e con le civiltà “confinanti” (lotte e scambi) es. area indiana o Gli Arabi furono straordinari mediatori di sapere e cultura per l’Europa occidentale: molti degli scritti dei grandi autori dell’antichità classica greca ed ellenistica sono pervenuti in Europa grazie a traduzioni dall’arabo (a partire dalla maggior parte dei libri di Aristotele); MA pensiamo anche alla matematica (i numeri che usiamo sono chiamati arabi → mediati e perfezionati dagli arabi, inventati in area indiana) o La mediazione culturale consta anche dello scambio tra culture alimentari; uno dei lasciti più duraturi della civiltà araba all’interno della nostra cultura culinaria è l’uso della pasta secca e del riso, oltre a molte varietà di ortaggi e alberi da frutto (con la conquista della Sicilia) Proseguiamo con le conquiste militari e le vicende politiche della dinastia Omayyade: Vari tentativi di conquistare Costantinopoli (ultimo assedio nel 717-18), che però resiste Nel Mediterraneo: a seguito della conquista di Siria ed Egitto, ben presto anche gli Arabi si dotano di un’imponente flotta da guerra → conquista delle isole del Mediterraneo orientale, Cipro, Creta, Rodi o A cui segue anche la flotta mercantile Conquista dell’Africa settentrionale fino alla costa atlantica o VS Bizantini o VS Berberi, popolazioni autoctone del Maghreb (regione che corrisponde gli attuali Marocco e Algeria) → in seguito islamizzate 711: un contingente arabo e berbero inizia la conquista della penisola iberica o Gibilterra deve il nome al comandante della spedizione, Gebel al Tarik o L’attuale Spagna era chiamata al-Andalus dagli Arabi → in soli 5 anni è conquistata, distruggendo il regno visigoto (alcuni elementi visigoti si rifugiano nelle regioni montuose e povere del nord e lì formano piccoli regni cristiani) o Cordoba diviene la capitale dell’emirato omayyade di al-Andalus (attraverso varie successioni dinastiche, la dominazione politica islamica durerà fino al 1492, anno in cui è conquistata l’ultima capitale, Granada, da parte dei sovrani cristiani di Castiglia e Aragona) 732: scorrerie nel territorio dell’attuale Francia sud-orientale (fino in Provenza) e a nord in l’Aquitania → MA vengono sconfitti dal Carlo Martello, re dei Franchi nella battaglia di Poitiers (assestamento sul confine dei Pirenei) 710-20: espansione verso la Valle dell’Indo + verso nord (attuale Afghanistan), con rapida islamizzazione delle regioni; zona centro-asiatica diviene sempre più importante per i commerci carovanieri, fiorisce Samarcanda 750 cambio di dinastia → al potere gli Abbasidi Per rovesciare gli Omayyadi si erano serviti dell’alleanza con gli sciiti + dell’elemento etnico persiano. Ricordiamo al proposito anche l’importanza della corrente islamica del karigismo (= uguaglianza di tutti i fedeli islamici, quindi VS il predominio etnico degli Arabi) Con la nuova dinastia il fulcro dell’impero si sposta verso est: la capitale da Damasco (attuale Siria; la Mecca era troppo periferica per amministrare i territori conquistati) si sposta a Baghdad NB: l’emirato di Cordova rimane in mano a discendenti della dinastia Omayyade Risale al IX secolo la conquista della Sicilia, strappata ai Bizantini in oltre mezzo secolo di guerre; la dominazione islamica sull’isola durerà fino al XII sec, epoca della conquista da parte dei Normanni; Palermo è la splendida capitale, una delle città più popolose e floride del Mediterraneo L’unità politica dell’impero abbaside inizia a smembrarsi a partire dalla metà del IX secolo, date le enormi differenze culturali tra le varie aree + le difficoltà di comunicazione centro-periferie vista l’estensione dell’impero (che ormai aveva esaurito la spinta propulsiva) → sorgono entità più o meno grandi e autonome → MA che si rifanno tutte idealmente al califfato come “superiore unità” Nei secoli successivi, emergono di volta in volta in alcune aree alcune dinastie in grado di portare avanti progetti politici e militari più ampi: es. Fatmiti in Egitto nel X-XI sec, Turchi Selgiuchidi in Siria nel XII sec, infine i Turchi Ottomani dal XIV sec.