UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA” Laurea Triennale in infermieristica (I.R.C.C.S. SANTA LUCIA) CORSO: BIOETICA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA INDICE 1) Introduzione…………………………………………………………………………….. 3 2) Capitolo I (Infertilità e sterilità di coppia)………………………………….. 4 -Cause e Conseguenza dell’infertilità 3) Capitolo II ( Accesso alle tecniche……………………………………………... 5 -Tecniche della procreazione medicalmente assistita 4) Capitolo III ( Consenso informato……………………………………………….6 5) Capitolo IV Legge n°40 del 19 febbraio 2004……………………………… 7 6) Capitolo V ( Punto di vista della religione cristiana…………………… 8 -Punto di vista della religione protestante 7) Conclusione……………………………………………………………………………….9 8) Bibliografi a e sitografia-…………………………………………………………..10 INTRODUZIONE La procreazione medicalmente assistita e una serie di metodiche detta anche Tecniche di Riproduzione Assistita (TRA), atte a superare eventuale condizioni presenti nella coppia che ostacolano completamente o parzialmente la possibilità di concepire naturalmente. La legge n°40 del 19 febbraio 2004 definisce la procreazione assistita come l’insieme degli artifici medico-chirurgici finalizzati al “favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dall’infertilità umana. E almeno dal XVIII secolo che la scienza si interessa e studia le tecniche per risolvere il problema della sterilità di coppia : casi documentati di procreazione assistita si hanno fin dal XIX secolo per “ esplodere” poi, letteralmente, durante la seconda guerra mondiale, allorquando molti soldati americani al fronte inviarono il proprio sperma alle mogli allo scopo di fecondarle artificialmente. Parallelamente alla diffusione cominciarono le critiche, i processi, le proposte di legge per porre un freno alla pratica . Il progresso , tuttavia, correva più veloce delle polemiche e il 25 luglio 1978 nacque Louise Brown ( passata alla storia come la prima “bambina in provetta”) grazie alla fecondazione in vitro. Questa nascita, risultato di anni di ricerca di P.Edwards (embriologo) e P. Steptoe (ginecologo), ha rappresentato il punto di partenza di una nuova era nel settore della procreazione umana medicalmente assistita. Per la prima volta si disponeva di un mezzo (palliativo e non terapeutico) per porre rimedio alla frustrazione delle coppie infertile. CAPITOLO I INFERTILITA E “STERLITA” DI COPPIA La condizione di infertilità, definita come incapacità di concepire dopo due anni di rapporti intenzionalmente fecondi interessa circa il 12-15% delle coppie. E quindi un problema di dimensioni sociali che oltre alla valenza sanitaria ne possiede altre di ordine psicologico, familiari, personale e relazionale. In Italia si stima che oltre 45.000 nuove copie ogni anno siano destinate ad incontrare difficoltà riproduttive durante la loro vita coniugale (dati AIED, 1992) . Queste coppie, nel loro insieme, rappresentano la cosiddetta popolazione infertile. La procreazione e presente, con i suoi questi irrisolti e affascinanti, ben prima e ben oltre e limiti biologici : dai “perche” dei bimbi, alle strenue speranza degli adulti di lasciare trace di sé tramite la progenie: E un dato scientifico acquisito che il corpo, dal momento della nascita e durante l’intera vita, è il luogo di incontro tra le esperienze sensoriale e motorie che ogni soggetto fa di sé nel mondo, e i significati che l’immaginazione affettiva e simbolica di chi lo cure e lo cresce, via via gli attribuisce. La rappresentazione che ognuno ha di sé come uomo o come donna, è pensiero, e linguaggio, e come tale corrisponde non solo al dato biologico ed anatomico, ma anche costituita da ciò che viene percepito ed immaginato attraverso le relazione comunicative ed emotive continue tra sé e gli altri. La procreazione è un evento che implica la continua messa in scena sul teatro del corpo, di desideri, bisogni, fantasie, competenze di genere, di questi sessuali e di condizionamenti da sempre presenti nell’uomo a qualsiasi cultura appartenga. Cause e conseguenze dell’infertilità Le tecniche di procreazione medicalmente assistita sono finalizzate alla soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità che si manifestano nella donna nell’ uomo o nella coppia. Ma quale è il significato esatto dei termini sterilità e infertilità? Fertile si definisce la coppia che ottiene la gravidanza entro due anni di rapporti non protetti; le coppie che non la ottengono includono sia soggetti sterili sia copie sub fertili L’individuo sterile presente anomalie anatomiche o funzionale come per esempio l’assenza di utero, occlusione delle tube o menopausa precoce, nella donna e l’azoospermia nell’uomo che rendono impossibile l’instaurarsi di una gravidanza spontanea, mentre e subfertile la coppia con alterazione della capacità riproduttiva che riducono più o meno gravemente la probabilità di concepire. Le cause di infertilità, in gran parte sconosciute fino a pochi anni fa, oggi possono essere dimostrate e trattate nella grande maggioranza dei casi. I casi di infertilità maschile e femminile si verificano con pari frequenza e, spesso, cause di ridotta fertilità presenti in entrambi i partner concorrono a determinare la sub fertilità della coppia. Tra le cause principali della riduzione di fecondità si possono annoverare l’inquinamento ambientale, l’esposizione ad agenti chimici (solventi organici) nei luoghi di lavoro, le abitudine di vita : (tabacco, alcool, aumento assunzione di farmaci) e alimentari ,le infezione genitali, le cause psicologiche e sociale CAPITOLO II ACCESSO ALLE TECNICHE ” Il ricorso alla tecniche di procreazione medicalmente assistita è consentito solo quando sia accertata l’impossibilità di rimuovere le cause che impediscono la procreazione ed e comunque circoscritto ai casi di sterilità o di infertilità inspiegata documentata da atto medico nonché ai casi di sterilità o infertilità da causa accertata certificata da atto medico” Il desiderio di avere un figlio è la cosa più importante per una copia per sintesi veramente realizzata, in qualsiasi cultura la nascita di un bambino è stato sempre vista come un evento positivo, la procreazione è l’atto dell’unione di due persone de l’unica carne e una nature ed è dono di DIO. Qualora la coppia non riesca ad avere figli prima di tutto si deve cercare di rimuovere le cause che impediscono la procreazione se questo risulta impossibile la coppia può ricorre alla procreazione artificiale con il certificato medico che accerta la sterilità o l’infertilità della coppia. Il medico deve guardare prima di tutto il grado di infertilità o di sterilità prima di intervenire per evitare gli interventi di grave invasività, la donna va sostenuta moralmente psicologicamente perché questo processo è molto stressante può compromettere lo stato psicologico della donna. Anche in caso in cui la fecondazione artificiale non abbia avuto successo questo può danneggiare lo stato psicologico della donna perciò il medico deve valutare il desiderio della coppia di avere figli e deve tutelare chi si sottopone a delle pratiche della fecondazione assistita. le tecniche della procreazione medicalmente assista? Le tecniche di procreazione assistita sono fondamentalmente di due tipi : la inseminazione artificiale e la fecondazione in vitro. L’inseminazione artificiale è una tecnica mediante la quale gli spermatozoi vengono introdotti meccanicamente nelle vie genitali femminile; La metodologia della fecondazione in vitro, e trasferimento di embrioni prevede una stimolazione ovarica mediante trattamento ormonale allo scopo di far maturare contemporaneamente più ovocita. Dal 1992 è stata introdotta con successo una tecnica che modifica in modo radicale il processo di fecondazione poiché comporta una fecondazione in vitro mediate l’introduzione per microiniezione di spermatozoi direttamente nel citoplasma degli ovociti. La fecondazione in vitro ha modificato radicalmente le senario della procreazione perché, portando la fecondazione, e dunque anche l’embrione, fuori dal corpo materno, ha determinato una vera e propria rivoluzione simbolica. Gli effetti di questo mutamento sono evidenti in tutti i molteplici settori direttamente o indirettamente implicati nella procreazione umana, sia in relazione agli aspetti medico-biologico che a quelli sociali. CAPITOLO III CONSENSO INFORMATO L’importanza de consenso informate costituisce il motivo dominante del rapporto di cura, con un obbligo etico giuridico, il consenso è un documento di fiducia delle speranze delle aspettative del paziente, il consenso non deve mai essere esplicito, per essere valido deve essere proceduto da una corretta informazione, dunque il medico de informare la coppia prima del ricorso e in ogni fase di applicazione delle tecniche della procreazione artificiale in maniera dettagliata sui problemi bioetici e sui possibili effetti collaterale sanitari e psicologici conseguenti all’applicazione delle tecniche stesse, sulle probabilità di successo e sui rischi e sulle relative conseguenze giuridiche per la donna per uomo e per il nascituro, il modo tale da garantire il formarsi di una volontà consapevole e consapevolmente espressa. La volontà di entrambi i soggetti di accedere alle tecniche di procreazione artificiale e espressa per iscritto congiuntamente al medico responsabile della struttura. Tra la manifestazione della volontà e l’applicazione della tecnica deve intercorrere un termine non inferiore a 7 giorni, la volontà può essere revocata da ciascuno dei soggetti fino al momento della fecondazione dell’ovulo. E vietato il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo, cioè con seme di persona estranea alla coppia. L e coppie formate Da persone maggiorenni di sesso diverso, sposato o conviventi in età potenzialmente fertile ed entrambi viventi. Un bambino ha bisogno di un padre e di una madre, e molto traumatica non conoscere chi sono i propri genitori anche al livello psicosociale e affettive questo bambino può avere dei problemi gravi, può sentirsi rifiutato o abbandonato perciò per la tutela del bambino é meglio evitare la fecondazione di tipo eterologo. In caso di applicazione di tecniche di tipo eterologo in violazione del vieto il donatore non acquisisce alcuni relazione giuridica parentale con il nato e non può fare valere sei sui confronti alcuni diritto ne essere titolare di obbligo. CAPITOLO IV Legge n° 40 del 19 febbraio 2004 La legge assicura il diritto a nascere del concepito. I bambini che nascono dall’applicazione delle tecniche hanno lo stato di figli legittimi o di figli riconosciuto dalla coppia, i genitori hanno tutto diritto di dare l’affetto al nato esso sia sano o non, perché i genitori hanno avuto tutte informazione possibile e i rischi sulla procreazione assistita, avendo accettato queste informazioni, hanno avuto la volontà di procedere a queste tecniche. Per questa ragione devono dare tutto al nato. Non devono mai rifiutare il nato- Perché essi sono responsabile. Il coniuge o il convivente non può esercitare l’azione di disconoscimento. Il marito è padre del figlio concepito durante la procreazione medicalmente assistita, l’obiettivo è l’aiuto ad una maternità e ad una paternità coscienti, se la condizione è la pari dignità di figlio e genitori, il secondo punto di riferimento è che il concepito sia accolto per quello che è, con le proprie ricchezze e potenzialità. Anche questa non è solo una affermazione di principio. Ad esempio, la legge prevede il consenso scritto di entrambi i genitori : è una responsabilizzazione. Anche perché al consenso è collegato il divieto del disconoscimento della paternità e della maternità. In diversi occasioni, si è verificato che il neonato non venga riconosciuto dal padre in particolare alcune donne coniugate con uomini affetti da impotenza generando si erano sottoposto con il consenso espresso del proprio marito ed al dichiarato fine di soddisfare il desiderio di entrambi i coniugi di avere un figlio, a pratiche di fecondazione artificiale eterologa cosi realizzando lo stato di gravidanza e la maternità. La madre del nato concepito a seguire dell’applicazione di tecniche di procreazione medicalmente assistita ha il diritto se lo vuole di non dichiarare al momento del part che la gravidanza è stata procurata artificialmente per tutelare il nascitura. Da un punto di visto giuridico le stesse ragioni che hanno portato a stabilire condizioni rigorose per procedere alla fecondazione artificiale a garantire dei diritti del nascitura, hanno suggerito di proteggere il bene del figlio anche se questo viene generato in violazione della legge. Il donatore di gameti non acquisisce alcuna relazione giuridica parenterale il nato e non può fare valere nei suoi confronti alcun diritto, né essere titolare di obblighi. Nei casi previsti dell’ articolo 235, primo comma , numeri 1 e 2 del codici civile che dice : che il donatore d’embrione per disconoscimento di paternità del figlio concepito durante il matrimonio consentita solo nei casi seguenti : - Se i coniugi non hanno coabitato ne periodo compresso fra il trecentesimo ed il centottantesimo giorno prima della nascita - Se durante il tempo predetto il marito era da impotenza anche soltanto di generare, deve essere informato sulle tecniche e sulle fasi dell’applicazione, una volta che l’ovulo è fecondato deve essere impiantato e non è possibile alcuni ripensamento. CAPITOLO V PUNTO VISTA RELIGIONE CRISTIANA Deve essere chiara, a livello di premessa generale, la ricerca scientifica è fondamentale per il progresso, purché sia fatta con mezzi leciti e sia indirizzata a fini umanistici, e questa a servizio della persona umana e non contro di essa. Arrivare a poter intervenire sul embrione umano può rappresentare un traguardo biomedico importante per la cura delle malattie ereditarie o congenite finora inguaribili. Dal punto di vista etico -cristiano è doveroso richiamare almeno tre principi di fondo: il primato della persona umana e della sua vita l’unità organica dell’ecosistema il valore unico della vita umana Si deve tenere conto che la persona umana ha il diritto alla propria integrità, alla vita e alla sua qualità; il valore della persona, come essere unico e irrepetibile, è il fondamento di ogni società e quindi ogni applicazione dei risultati positivi delle ricerche scientifiche. Per questo motivo si deve tenere conto che : - deve essere, esclusa di ogni clonazione umana per il rispetto ad ogni singolo - deve essere, escluso ogni utilizzo di individui o ovuli umani combinati con geni animali. - La vita umana non è un oggetto ogni applicazione o manipolazione. PUNTO DI VISTO RELIGIONE PROTESTANTE Un atteggiamento positivo da parte delle chiese protestante ha accompagnato i primi passi delle nuove tecnologie riproduttive che permettono la realizzazione del progetto procreativo di donne e uomini incapaci de generare spontaneamente. CONCLUSIONE La nostra società è molto cambiata perché la tecnologia è più avanzata. Vendendo oggi che la tecnologia sta al servizio dell’uomo, esso ha voglia di benessere e il bambino rimane al centro della riflessione. Visto l’infertilità e la sterilità umana, l’uomo ha creato un modo per cambiare queste ultimi attraverso la procreazione medicalmente assistita che oggi ha un ruolo molto importante nella vita di ogni coppia che non aveva fortuna di avere figli. Secondo la religione cristiana c’è il rischio di fare della vita umana un oggetto di mercato e di mercanti, che fanno del mercato la loro “religione”, fino a calpestare la dignità della persona umana e della sua vita. SITOGRAFIA Infertilità e sterilità di coppia (www.wikipedia.org.procreazione assistita) Cause e Conseguenze dell’infertilità (www. Wikipedia.org.procreazione assistita) BIBLIOGRAFIA Famiglia cristiana(Revista 2007) Manuale di bioetica V.I. Elio sedecio Accesso alle tecniche e consenso informato art. 4 e 6 del codici civile del parlamento Italiano Tecniche di procreazione medicalmente assista art. 18 del codici civile de parlamento Italiano Dizionario di bioetica de Eugenio Lecaldaro