A.I.Pa.C.Me.M. 2006 Genova, 29-31 Maggio 2006 UTILITÀ CLINICA DEL SISTEMA IRIS iQ200TM NELLA DIAGNOSI PRECOCE DI CARCINOMA UROTELIALE PAPILLARE: Analisi e considerazioni su un caso clinico A. Buggiani*, V. Mazzantini*, A. Dalmazzo**, D. Bianchi**, C. Caserta** * Dipartimento Patologia Clinica, Azienda USL11 Empoli Toscana **Instrumentation Laboratory SpA, Milano CASO CLINICO Paziente Maschio di anni 54. Nel corso di esami eseguiti per un controllo in ipercolesterolemia viene richiesto anche l’esame delle urine. L’esame, eseguito con l’analizzatore IRIS iQ200TM evidenzia una cellularità atipica che porta alla scoperta precoce di un carcinoma uroteliale. MATERIALI E METODI L’analizzatore iQ200TM rappresenta un sistema di analisi degli elementi corpuscolati presenti in sospensione nel campione di urina. La tecnologia d’analisi adottata sfrutta la microscopia automatizzata che prevede l’invio del campione, mediante flusso laminare, ad una cella a flusso planare, dove un microscopio accoppiato ad una fotocamera digitale, cattura più di 500 fotogrammi per campione. Il riconoscimento delle particelle isolate avviene mediante rete neurale e gli elementi sono classificati in 12 categorie - RBC, WBC, WBC aggregati, cilindri ialini, cilindri patologici, cellule epiteliali squamose, cellule epiteliali non squamose, batteri, miceti, cristalli, muco e spermatozoi. Il flusso di lavoro nel nostro Parametro Soglia Aspetto Torbido centro prevede che il campione di urina venga analizzato prima dal sistema per l’analisi chiSangue > 0 mg/dL mico-fisica (Aution Max AX-4280) e qualora superi le soglie di normalità, impostate dal laboraColore > Giallo torio, avviato all’analisi del sedimento sul sistema IRIS iQ200TM. Le regole di selezione impostate Esterasi Leucocitaria >=75 Leu/µL per l’esecuzione del sedimento sono riassunte nella Tabella 1. Grazie alla revisione a video Peso Specifico > 1.045 Proteine > 20 g/dL delle immagini ottenute dall’esame del sedimento, con il sistema IRIS iQ200TM, il Laboratorio Nitriti Assenti Analisi è stato in grado di segnalare ed indirizzare il paziente al reparto di Anatomia patologipH >=8 ca. In questo laboratorio è stata eseguita l’analisi citologica su 3 campioni di urina della Bilirubina > 0.5 mg/dL seconda minzione del mattino raccolti in giorni successivi all’interno di recipienti contenenti Urobilinogeno > 4 mg/dL Chetoni > 45 mg/dL Saccomanno. Le urine sono state centrifugate a 3000 giri per 10 minuti, il precipitato è stato Glucosio > 1000 mg/dL risospeso in 1 cc di urina. Questa aliquota è stata centrifugata a 1000 giri per 15 minuti tramite citocentrifuga. Quindi il vetrino così ottenuto è stato fissato con citofix spray, fatto asciugare, Tabella 1 colorato con colorante di Papanicolau e letto a microscopio ottico ad ingrandimento 400 X. Regole per l’esecuzione dell’esamesulsedimento RISULTATI Un campione di urine appartenente alla routine, proveniente da paziente asintomatico non ospedalizzato, è risultato all’analisi chimico-fisica positivo per Emoglobina (+ = 0,10 mg/dL) e con Aspetto leggermente torbido. Questi risultati hanno fatto scattare la richiesta di analisi del sedimento. (Figura 1). I risultati di questo esame hanno evidenziato la presenza di Eritrociti (197/µL), Leucociti (302/µL), Aggregati di WBC (Numerosi) e Miceti (Presenti). Durante la revisione a video del campione, all’interno della categoria dei Miceti (BYST) e in quella dei Non Classificati (UNCL) sono stati messi in evidenza elementi cellulari che presentavano particolari caratteristiche morfologiche: forma a lembi del citoplasma, cellula a forma di girino con grosso nucleo centrale e citoplasma disposto a coda. La classificazione in queste due categorie è dovuta alla morfologia atipica delle cellule uroteliali che presentano dei parametri (forma, dimensione, contrasto e contenuto) non autoclassificabili dalla rete neurale del sistema IRIS iQ200TM. Figura 1 Schermata principale del sistema iQ200 con risultato dell’analisi del sedimento e dell’analisi chimica del campione in esame. Figura 2 e 3 - Schermata delle categorie Miceti e Non Classificati del sistema iQ200 Figura 4 Dettaglio delle immagini degli elementi cellulari con particolari caratteristiche morfologiche. La diagnosi generata dall’esame citologico è stata di positività per “presenza di reperti citologici suggestivi per neoplasia uroteliale di alto grado (II-III)”. I risultati di questo esame hanno quindi confermato la presenza di cellule tumorali indirizzando il clinico ad una tempestiva indagine bioptica che ha permesso di diagnosticare precocemente un carcinoma uroteliale papillare della pelvi renale. Questo tipo di carcinoma pur essendo di alto grado (WHO G2) non aveva interessato i linfonodi e non presentava metastasi nel tessuto circostante potendo quindi essere classificato come: pT1, pN0, pMX. In seguito a questa diagnosi il paziente è stato sottoposto a nefroureterectomia. Figura 5 Immagini delle cellule rilevate nel preparato per l’esame citologico. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: I carcinomi papillari uroteliali rappresentano il 90% circa di tutti i carcinomi vescicali e questo mette in evidenza l’importanza di una diagnosi precoce.Il segnale più frequente del cancro vescicale è un’ematuria asintomatica. La possibilità di poter usufruire di un semplice e routinario test del sedimento con la tecnologia del sistema IRIS iQ200TM, permette di evidenziare, attraverso la revisione a video senza dover ricorrere alla microscopia tradizionale, la possibile presenza di sospette cellule tumorali che possono indirizzare le indagini diagnostiche in maniera rapida e precisa. Alla luce di questi risultati l’esecuzione dell’analisi del sedimento su tutti i campioni della routine potrebbe essere un valido ausilio per identificare precocemente patologie delle vie urinarie e quindi applicabile come strumento di screening. Di rilevante importanza è il fatto che, nel nostro Laboratorio, solamente circa il 50% dei campioni risulta positivo all’analisi chimico-fisica e quindi solo su questa percentuale viene eseguita l’analisi del sedimento. Essendo note in letteratura le possibili interferenze e false negatività dell’analisi in chimica secca, sarà da valutare la possibilità in termini di costi e benefici di eseguire su tutti i campioni l’analisi del sedimento. Inoltre come ipotesi di applicazione futura il sistema IRIS iQ200TM potrebbe essere utilizzato come strumento di screening per l’identificazione dei campioni da indirizzare verso l’analisi citologica, utilizzando prelievi dedicati a questa tipologia di analisi. BIBLIOGRAFIA Microscopic hematuria as a screening marker for urinary tract malignancies. Sugimura K, Ikemoto SI, Kawashima H, Nishisaka N, Kishimoto T. Departement of Urology, Osaka City University Medical School, Osaka, Japan. Int Journal Urology. Jan 2001 Screening for bladder tumors in men aged 60-70 years with a bladder tumor marker (UBC) and dipstick-detected haematuria using both white-light and fluorescence cytoscopy. Hedelin H, Jonsson K, Salomonsson K, Boman H. Departemet of Urology, Karnsjukhuset, Skovde, Sweden. Scand J Urol Nephrology. 2006 A prospective analysis of the diagnostic yield resulting from the attendance of 4020 patients at a protocol-driven haematuria clinic. Edwards TJ, Dickinson AJ, Natale S, Gosling J, McGrath JS. Urology, Derriford NHS Trust, Plymouth, Devon, UK. BJU Int, 2006 Fen p/n 98085-96