FAMIGLIA MIOCASTORIDAE NUTRIA Myocastor coypus

 FAMIGLIA MIOCASTORIDAE
NUTRIA Myocastor coypus
Sistematica
Unica specie del Genere monotipico Myocastor
Areale di distribuzione
Specie originaria del Sud America (Cile, Argentina,
Uruguay, Paraguay, Perù, Bolivia e Brasile), è stata
introdotta in Europa, Asia e Nord America, a
seguito del suo utilizzo commerciale come animale
da pelliccia. I primi esemplari di Nutria furono
importati in Italia nel 1928 a seguito dell’avvio di un
allevamento commerciale per la produzione di
pellicce. Su scala nazionale non si dispone di
sufficienti dati che forniscano risposte esaustive
circa la sua reale consistenza. Tuttavia è certo che
la Nutria ha avuto un notevole incremento
demografico negli ultimi anni. Da nuclei un tempo
localizzati si è passati ad una distribuzione su vasta
scala che interessa tutta la Pianura Padana, il
versante alto e medio adriatico fino all’Abruzzo e il
versante tirrenico fino al Lazio. Presenze puntiformi si
registrano in Italia meridionale e sulle isole maggiori.
(Mitchell-Jones et al., 1999)
Distribuzione potenziale
(Boitani et al., 2002)
Preferenze ecologiche
La Nutria predilige ambienti semiacquatici e vive
prevalentemente in acqua. Habitat ottimali per
questo grande roditore sono quelli lacustri e deltizi
soprattutto se presentano diversi canali
intercomunicanti. Vive anche lungo canali artificiali
ed irrigui, fiumi, laghi e paludi ove siano presenti
spazi a vegetazione idrofita ed eliofita. La presenza
in prossimità degli ambienti acquatici di campi
coltivati (specialmente a granoturco, barbabietole,
ortaggi) costituisce una condizione preferenziale
per la specie. La specie scava dei tipici e profondi
cunicoli lungo gli argini dei bacini e dei corsi
d’acqua, tane utilizzate durante la fase
riproduttiva. Può anche utilizzare siti di riproduzione
epigei, nei bacini più grandi, utilizzando isolotti di
terra nascosti dalla vegetazione.
Status
I primi individui sono stati avvistati 18-20 anni fa
lungo i principali fiumi settentrionali e centrali od in
prossimità di questi.
Ad oggi la specie fa registrare presenze diffuse e
numerose sui territori limitrofi alle principali aste
fluviali. In alcune aree risulta presente con un
numero consistente di individui. Grazie al suo
comportamento riproduttivo ed alla sua capacità
di adattamento a condizioni ambientali e
climatiche diverse, la specie, potrebbe
raggiungere densità localmente anche molto
elevate.
Problematiche di gestione
Diversi sono i problemi derivanti dalla crescente
presenza della Nutria. I cunicoli scavati da questa
possono determinare, soprattutto nei canali di
irrigazione, il cedimento strutturale delle arginature.
La specie può provocare anche danni economici
alle colture. Problemi d’ordine igienico-sanitario,
registrati in alcune regioni del Nord Italia, derivano
dalla riscontrata positività di alcuni esemplari della
specie alla leptospirosi che la rende un vettore per
la diffusione di tale infezione. Il danno ecologico
può essere anche collegato alla predazione sui nidi
di alcune specie di uccelli acquatici.