scheda di progettazione 1. indicazioni generali, di

1
SCHEDA DI PROGETTAZIONE
1. INDICAZIONI GENERALI, DI CLASSIFICAZIONE E REFERENZAZIONE DELLA QUALIFICAZIONE OBIETTIVO
Denominazione della
Qualificazione
SEP
ADA nazionale di riferimento
Processo
Sequenza del Processo
Referenziazioni
Livello EQF
Descrivere sintetica della
Qualificazione e delle attività
professionali collegate
Operatore sociale di strada
SERVIZI SOCIO SANITARI
ADA 3.2: Servizio di pronto intervento in situazioni di emergenza sociale
Erogazione di interventi nei servizi sociali
Prevenzione sui potenziali rischi sociali e pronto intervento in situazioni
di emergenza sociale
Nomenclatura delle unità Professionali (NUP/CP ISTAT 2006): 3.4.5.2.0
Tecnici del reinserimento e dell’integrazione sociale degli adulti
Nomenclatura delle unità Professionali (NUP/CP ISTAT 2011): 3.4.5.2.0
Tecnici del reinserimento e dell’integrazione sociale
Classificazione delle attività economiche (ATECO 2007/ISTAT): 88.99.00
Altre attività di assistenza sociale non residenziale nc
3
L'operatore sociale di strada svolge attività di prevenzione, assistenza e
recupero sociale in favore di tutte quelle fasce deboli che vivono in
situazioni di degrado e di emarginazione. Egli opera attività di mediazione
relazionale, in contatto con agenzie educative formali e non formali e
gruppi informali presenti nel territorio, per esercitare la prevenzione
primaria e secondaria rivolta a fasce deboli, in particolare dei giovani a
rischio. L'operatore opera in maniera autonoma sul territorio, agisce nella
strada, contatta individui e gruppi, stabilisce con essi un rapporto di
fiducia e li indirizza verso le strutture di recupero organizzate sul territorio
per il trattamento. L'operatore incontra il proprio interlocutore nel suo
ambiente, nel suo disagio.
2
2. STANDARD PROFESSIONALI DI RIFERIMENTO (come da repertorio regionale)
UC –Titolo
Risultato atteso
Abilità
Conoscenze
1.
Attivare la rete
territoriale per la
realizzazione di attività di
prevenzione sociale.
Rete territoriale per la
realizzazione di attività
di prevenzione sociale
organizzata sulla base
di specifiche modalità
di coinvolgimento di
attori territoriali.
elementi di politica sociale •
elementi di sociologia • modelli
organizzativi dei Servizi sociali •
normativa in materia sanitaria •
normativa per il funzionamento
delle strutture socio-educative
• psicologia di comunità •
psicologia sociale • rete
territoriale dei servizi sociali
2.
Effettuare un'analisi dei
rischi di desocializzazione
giovanile.
Analisi dei rischi di
desocializzazione
giovanili effettuata
sulla base di opportune
metodologie di ricerca
in ambito socioeducativo.
applicare modalità di
coinvolgimento degli attori
territoriali: famiglie, servizi,
sponsor • applicare
tecniche del lavoro di rete •
applicare tecniche di
coordinamento di gruppi di
lavoro • applicare tecniche
di definizione di accordi di
rete • applicare tecniche di
progettazione
•
applicare metodi di ricerca in
campo socio-educativo •
applicare tecniche del lavoro
di rete • applicare tecniche di
analisi dei bisogni dell'utenza
• applicare tecniche di analisi
del sistema dei servizi socioeducativi
3.
Realizzare interventi
socio-educativi per la
prevenzione del disagio
giovanile
. Interventi socioeducativi per la
prevenzione del disagio
giovanile realizzati a
seguito di accurate
analisi dei potenziali
fattori di rischio
applicare metodi di
prevenzione del disagio
giovanile • applicare tecniche
di animazione in ambito
sociale • applicare tecniche di
ascolto attivo • applicare
tecniche di counseling
educativo • applicare
tecniche di gestione delle
dinamiche di gruppo •
applicare tecniche di
progettazione partecipata di
interventi di prevenzione del
disagio • applicare tecniche
di rafforzamento delle
relazioni interpersonali •
applicare tecniche di verifica
degli interventi di
prevenzione del disagio
giovanile
•
• elementi di diritto della
famiglia • elementi di
educazione alla salute •
elementi di psicologia
dell`adolescenza • normativa in
materia sanitaria • sociologia
giuridica, della devianza e
mutamento sociale
educazione sanitaria • elementi
di pedagogia • elementi di
pedagogia della devianza •
elementi di pedagogia
interculturale • elementi di
psicologia • metodi
dell’intervento socio-educativo
• metodi di mediazione dei
conflitti • sociologia dei
processi culturali e comunicativi
3
3. ARTICOLAZIONE DIDATTICA PER UNITA’ FORMATIVA CAPITALIZZABILE (UFC)
3.1 Indicazioni generali sul percorso
Durata complessiva (ore)
Requisiti e numero risorse professionali
impiegate
600
Le risorse messe a disposizione del percorso formativo
saranno identificate sulla base del curriculum vitae e del
titolo di studio conseguito in attinenza al modulo da
insegnare.
Il docente/ esperto per questo percorso sarà in possesso di
laurea e/o diploma nei seguenti settori:
Metodologia didattica
-
Psicologia
-
Scienze della Comunicazione
-
Sociologia;
-
Diritto
L’approccio formativo si avvale di metodologie didattiche
finalizzate a sviluppare una coscienza critica ed a produrre nel
discente, quel “cambiamento” che rappresenta l’obiettivo della
formazione.
Ogni metodologia è realizzata tenendo conto delle specifiche
esigenze e capacità dell’allievo, ma cerca sempre di :
 Adattare alle conoscenze e competenze;
 Adattare alle varie professionalità;
 Utilizzare un linguaggio adattato alla platea,
privilegiando la semplicità.
Le metodologie didattiche innovative e tradizionali messe a
disposizione dell’intero percorso formativo possono essere
così sintetizzate:
-
-
-
Apprendimento cooperativo: insegnamento attraverso
la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi,
aiutandosi
reciprocamente
e
sentendosi
corresponsabili del reciproco percorso
Approcci metacognitivi: approfondire i pensieri, e di
conoscere e dirigere i processi di apprendimento
rendendo le persone consapevoli del modo in cui
affrontano i compiti cognitivi.
Soluzione di problemi reali/ Problem solving:
analizzare, affrontare e cercare di risolvere
4
-
-
-
-
Tecnologie, attrezzature, strumenti,
materiali didattici
positivamente situazioni problematiche. Obiettivi:
trovare la soluzione e rendere disponibile una
descrizione dettagliata del problema e del metodo per
risolverlo.
E-learning e Formazione a Distanza (FAD): teledidattica
è un settore applicativo della tecnologia informatica
per distribuire on-line contenuti didattici multimediali.
Lezione frontale: metodologia da privilegiare quando la
finalità del momento formativo è costituita dalla
trasmissione di concetti, informazioni e schemi
interpretativi. Le lezioni frontali in aula possono essere
impiegate per l’acquisizione delle conoscenze teoriche
mediante uno stile di apprendimento basato su
modelli. Sono quindi in generale uno strumento
suggerito nei casi in cui i partecipanti all’attività
formativa siano sprovvisti di elementi conoscitivi
rispetto al contenuto trattato.
Esercitazioni
individuali:
metodologia
finalizzata a rinforzare e stabilizzare le nozioni
trasmesse durante la lezione con lo scopo di addestrare
ad applicare le nozioni teoriche alla realtà concreta
risolvendo problemi e trovando soluzioni efficaci. Le
esercitazioni individuali richiedono al partecipante una
concentrazione ed uno studio singolo che li porti a
riflettere sulle possibili soluzioni ad un determinato
problema. Sono un momento di importante lettura
individuale del contesto, del compito e del “mandato”
che gli viene assegnato.
Compito di apprendimento: metodologia didattica che
non si limita alla sola trasmissione di conoscenze e
abilità disciplinari, ma tende alla formazione integrale
della persona, sviluppando competenze (trasversali e
disciplinari) attraverso l’utilizzo di una didattica
laboratoriale. Pone il ragazzo al centro dell’azione
didattica, richiedendo la sua partecipazione attiva, in
modo individuale o in gruppo, e consente la
personalizzazione dell’apprendimento. Richiede una
continua attenzione ai processi di apprendimento dei
ragazzi e una notevole flessibilità per riadattare il
percorso in itinere in base alle risposte degli allievi e alle
opportunità di approfondimento e/o ampliamento che
si potrebbero presentare.
L’integrazione delle TIC con la normale pratica didattica a
scuola è oramai da anni diventato un tema cruciale dal
punto di vista educativo, politico e amministrativo
5
Per la seguente UF saranno utilizzate attrezzature ed
strumenti innovativi che possano aiutare i discenti a meglio
interagire con i docenti ed i colleghi e implementare come
maggiore facilità tutti i moduli proposti nel percorso
formativo.
-
Testi e dispense,
-
Pc;
-
Sistemi Operativi;
-
Proiettori;
-
Lavagne lim
-
Videotape.
A tutti i partecipanti verrà consegnato un Kit contenete i
materiali presentati nel modulo (Letture, casi, dispense),
materiale didattico vario ( cartelle, cd – rom, penne usb).
Durata delle attività di aula e di laboratorio
(ore)
Durata delle attività relative alle KC (ore)
360
Durata delle attività di stage (ore)
240
% fad sulla durata minima di aula e
laboratorio
Requisiti minimi di ingresso dei
partecipanti
80%
60
i partecipanti al corso devo possedere i seguenti requisiti:
-
Possesso di titoli /Qualificazioni professionali
attestanti il raggiungimento di un livello di
apprendimento pari almeno a EQF 3, acquisito
nell'ambito degli ordinamenti di istruzione o nella
formazione professionale. I candidati che abbiano
conseguito detti titoli in un ordinamento estero
devono inoltre possedere l’attestato di conoscenza
della lingua italiana ad un livello non inferiore all’A2
del QCER. Sono dispensati dalla presentazione
dell’attestato i cittadini stranieri che abbiano
conseguito diploma di scuola secondaria di primo
grado o secondo grado presso un istituto scolastico
appartenente al sistema italiano di istruzione.
L’accesso è possibile anche nel caso in cui si
possiedano i requisiti previsti per l’accesso ad un
6
percorso professionale con un livello in uscita di EQF
3
Formazione di aula specifica e formazione tecnica
Requisiti didattici comuni a tutte le UF
mediante laboratorio pratico
Docenti esperti/laureati in materie quali: Diritto,
Requisiti di risorse professionali e
strumentali
Sociologia, Psicologia,
risorse strutturali:
La struttura è composta al pian terreno: ingresso con
accettazione, n° 2 aule didattiche e n° 1 laboratorio Informatico
(capienza 20 allievi, munita di n° 20 postazioni PC, Lavagna
Luminosa, Video Proiettori rete Lan e Internet) , uffici
amministrativi e direzionale e sala riunione.
Il primo piano e composto da n° 1 aula didattica, n°3 laboratori
estetici, n° 2 uffici direzionali.
La struttura dispone inoltre su entrambi i piani, di bagni per i
disabili ed è conforme alle norme per l’abbattimento delle
barriere architettoniche.
Tutte le aule sono attrezzate con lavagne sia Luminosa che con
rete Lan ed WiFi.
Inoltre si dispone di un area parcheggio interna.
Ogni attività dei corsisti verrà accompagnata:
Requisiti di valutazione degli
apprendimenti

dalla fornitura della documentazione necessaria ad
inquadrare gli argomenti trattati (riferimenti bibliografici e
indirizzi per approfondimenti ed esemplificazioni);

dalle dispense relative ai diversi argomenti

dal materiale per svolgere nel modo più produttivo i lavori
di gruppo (esempi, documenti schede di lavoro e di sintesi)

dal materiale necessario a svolgere le attività in situazione

dalle schede di valutazione e di autovalutazione relative ai
moduli sviluppati
Gli esiti delle verifiche e delle valutazioni in riferimento ai
risultati globali, saranno oggetto di analisi con i corsisti per
identificare i miglioramenti e gli interventi necessari.
7
3.2 Sequenza delle UF e dei Moduli
UF n°
Moduli
Durata in ore
UF N° 1: Attivare la rete territoriale per la
realizzazione di attività di prevenzione
sociale
UF. N° 2: Effettuare un'analisi dei rischi di
Procedure di
100 ore
realizzazione di attività
per la prevenzione sociale
Analisi dei rischi di
100 ore
desocializzazione giovanile
desocializzazione giovanile
UF. N° 3 Realizzare interventi socioeducativi per la prevenzione del disagio
giovanile
Key competence – 1
Interventi socio-educativi
per la prevenzione del
disagio giovanile
Competenze digitale
100 ore
Key competence – 2
Comunicazione Lingue
30 ORE
30 ORE
Straniere (Inglese)
3.3 Dettaglio UF e Moduli
Modulo/ UF n°1
Titolo UC univoca corrispondente (solo
per le UF)
Durata Ore
Descrizione Modulo / UF
Procedure di realizzazione di attività per la
prevenzione sociale
Attivare la rete territoriale per la realizzazione di
attività di prevenzione sociale
100 ore
Nel modulo saranno trattati i seguenti argomenti:
1. Elementi di politica sociale: 20 ore
Contenuti: La nascita del welfare state, fondamenti di
politica sociale, Il Welfare State, Politiche sociali
italiani ed europee
2. Modelli organizzativi dei Servizi sociali 20 ore
Contenuti: MODELLO ORGANIZZATIVO DEL SETTORE
SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALE LINEE
PROGRAMMATICHE
GLI OBIETTIVI SPECIFICI :

valorizzare la funzione valutativa del Servizio
Sociale [1];
8

promuovere il lavoro sociale di comunità
attraverso la rivalutazione degli interventi sul
territorio;

favorire l’ottimizzazione di tutte le risorse
umane e l’integrazione di tutte le professionalità ora
presenti all’interno del Settore.
Il lavoro sociale di comunità Finalità del lavoro sociale
di comunità Il lavoro sociale di comunità può favorire
due tipi di cambiamento Servizio Sociale Comunale:
organizzazione complessa
3. Normativa per il funzionamento delle strutture socioeducative 20 ORE
Contenuti : L'organizzazione dell'offerta dei servizi
socioassistenziali, l’articolazione in diversi settori di
interventi la stratificazione su differenti livelli di
gestione e programmazione
4. Psicologia sociale e della comunità 20 ore

Contenuti: Psicologia sociale e storia della psicologia
o La psicoanalisi e la psicologia sociale
o La psicologia sociale psicologica e sociologica
o L'introspezionismo e la Voelkerpsychologie di
Wundt
o Comportamentismo e psicologia sociale
o Psicologia della Gestalt e psicologia sociale
o L'approccio cognitivista e la psicologia sociale
o L'integrazione dei processi cognitivi e sociali e
la psicologia sociale europea
o La teoria evoluzionistica e la psicologia sociale
5. Rete territoriale dei servizi sociali 10 ore
Contenuti: metodi e tecniche di lavoro in equipe
Condizione necessaria per la sostenibilità dei servizi e
del welfare; metodologie e tecniche del lavorare in
rete; leadership; Diversi tipi di interazione.
6. elementi di sociologia 10 ore
Contenuti:
meccanismi che regolano il comportamento sociale e l'interazione
tra individuo e società, gli elementi costitutivi del patrimonio
culturale di una società e le sue modalità di trasmissione, i processi
di mobilità, differenziazione e riproduzione sociale, le principali
9
agenzie di socializzazione, i due grandi ambiti istituzionali delle
relazioni economiche e politiche, le dinamiche demografiche e
l'organizzazione spaziale dei fenomeni sociali nella prospettiva della
globalizzazione.
Durata FAD (ore e incidenza % sul
5%
modulo /UF)
Requisiti e numero risorse professionali
impiegate
Metodologie didattiche
Saranno impegnati nel modulo:
n° 1 Docenti qualificati di Fascia B laureato in Sociologia,
Scienze delle Comunicazione e/o Psicologia Diritto
Le metodologie utilizzate nella conduzione del percorso
formativo sono principalmente l’aula e il laboratorio che
saranno gestiti con le seguenti tecniche e metodi :
- Lezione in fronte aula, attività formativa tradizionale nella
quale il docente/esperto trasferirà conoscenze ai discenti;
- Autoapprendimento, ossia il corsista sarà messo in condizioni
di apprendere autonomamente le competenze, conoscenze e
abilità che vengono affrontate.
Sarà realizzato attraverso materiale cartaceo e video e anche
attraverso il ricorso al multimediale organizzato in modo tale
che il corsista gestisca il percorso in maniera autonoma secondo
i propri tempi di apprendimento e verifichi, allo stesso modo, i
risultati raggiunti
Analisi dei rischi di desocializzazione giovanile
Modulo/ UF n°2
Titolo UC univoca corrispondente (solo
Effettuare un'analisi dei rischi di desocializzazione giovanile
per le UF)
Durata Ore
Descrizione Modulo / UF
100 ore
Il modulo tratterà dei seguenti argomenti:
1. Elementi di diritto alla famiglia20 ore
Contenuti: Diritto della famiglia: definizione e
contenuti;
La riforma del diritto alla famiglia;
Concetto di famiglia e la famiglia di fatto;
Il matrimonio e la convivenza;
2. Elementi di educazione alla salute 20 ore
CONTENUTI: La promozione della salute
concetto di salute
10
L’oms
3. Elementi di psicologia dell`adolescenza 20 ore
Contenuti:



















Teorie sullo sviluppo infantile
L'epistemologia genetica di Piaget
Il periodo sensomotorio
Il periodo concettuale
Teorie psicodinamiche
2 Lo sviluppo psichico del bambino
Prima e dopo la nascita
Il primo anno di vita
Lo svezzamento
Il rapporto con il sesso opposto
La seconda infanzia
La pubertà
L'adolescenza
Le problematiche dello sviluppo
La sessualità
Le fasi dello sviluppo sessuale
La prima volta
La sessualità e la cultura
Le problematiche della sessualità
4. Sociologia giuridica, della devianza e
mutamento sociale20 ore
Contenuti:

Devianza nel contesto socio-culturale

Il concetto di devianza: proprietà e
fondamenti

Teorie della criminalità

Devianza e sessualità
5. Normativa in materia sanitaria 20 ore
contenuti: aspetti della legislazione sanitaria, regionale e
nazionale, OMS, organi e competenze degli organi sanitari
Durata FAD (ore e incidenza % sul
5%
modulo /UF)
Requisiti e numero risorse professionali
impiegate
Saranno impegnati nel modulo:
n° 1 Docenti qualificati di Fascia B laureato in Sociologia,
Scienze delle Comunicazione e/o Psicologia diritto
11
Metodologie didattiche
Le metodologie utilizzate nella conduzione del percorso
formativo sono principalmente l’aula e il laboratorio che
saranno gestiti con le seguenti tecniche e metodi :
- Lezione in fronte aula, attività formativa tradizionale nella
quale il docente/esperto trasferirà conoscenze ai discenti;
- Autoapprendimento, ossia il corsista sarà messo in condizioni
di apprendere autonomamente le competenze, conoscenze e
abilità che vengono affrontate.
Sarà realizzato attraverso materiale cartaceo e video e anche
attraverso il ricorso al multimediale organizzato in modo tale
che il corsista gestisca il percorso in maniera autonoma secondo
i propri tempi di apprendimento e verifichi, allo stesso modo, i
risultati raggiunti.
Modulo/ UF n°3
Interventi socio-educativi per la prevenzione del disagio
giovanile
Realizzare interventi socio-educativi per la prevenzione
del disagio giovanile
Titolo UC univoca corrispondente (solo
per le UF)
Durata Ore
100 ore
Il modulo tratterà dei seguenti argomenti:
Descrizione Modulo / UF
1. Educazione sanitaria 20 ore
Contenuti: l concetto di «prevenzione»
Cos'è l'educazione sanitaria
Salute e comportamento umano
Alcune grandi tipologie di approccio nell'educazione
sanitaria
L'identificazione dei bisogni
2.
Elementi di pedagogia della devianza 20 ore
CONTENUTI :
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Etimologia
Descrizione
Oggetto della disciplina
Aree di articolazione della pedagogia
Alcuni modelli pedagogici
Rapporto tra pedagogia e psicologia
Operatività della pedagogia
Metodo preventivo
Il pedagogista
3. Elementi di pedagogia interculturale 20 ore
contenuti:
o
La pedagogia interculturale
12
o
o
o
o
o
o
o
4.
Motivazioni e finalità
Le origini
Fasi dell’evoluzione
Lo sviluppo teorico
Il dibattito
Su che basi e in che senso
Possibili criteri di base
Elementi di psicologia: 20 ore
Contenuti:
1. La psicologia sociale psicologica e sociologica
2.
Comportamentismo e psicologia sociale
3. Psicologia della Gestalt e psicologia sociale
4. L'approccio cognitivista e la psicologia sociale
5.
L'integrazione dei processi cognitivi e sociali e
la psicologia sociale europea
6. La teoria evoluzionistica e la psicologia sociale
Le basi biologiche del comportamento sociale: la
psicologia sociale evoluzionistica
5. Metodi di mediazione dei conflitti 10 ore
La comunicazione che facilita l’accordo
Strumenti per migliorare la comunicazione
Come funziona la mediazione?
Il mediatore: professionista della risoluzione
dei conflitti
Cambiare prospettiva per trovare la soluzione
vincente
6.
Sociologia dei processi culturali e comunicativi 5ore
Contenuti:
meccanismi che regolano il comportamento sociale e
l'interazione tra individuo e società, gli elementi
costitutivi del patrimonio culturale di una società e le
sue modalità di trasmissione, i processi di mobilità,
differenziazione e riproduzione sociale, le principali
agenzie di socializzazione, i due grandi ambiti
istituzionali delle relazioni economiche e politiche, le
dinamiche demografiche e l'organizzazione spaziale
dei fenomeni sociali nella prospettiva della
globalizzazione.
7. Elementi di pedagogia 5 ore
13
contenuti: CONTENUTI: ELEMENTI DI PEDAGOGIA L’evento
educativo tra necessità e possibilità Introduzione: Pedagogia e
Scienze dell’educazione DAL SECOLO DEL FANCIULLO ALLA CRISI DEL
FONDAMENTO Eredità del passato: - puerocentrismo; soggettivismo. Realtà del presente: - principio di complessità; valorizzazione dell’esperienza soggettiva PERCORSO SCIENTIFICO
DELLA PEDAGOGIA - Epoca antica: saggezza educativa frammista alla
cultura filosofica, letteraria, religiosa; - XVI – XVII secolo: scienza
autonoma legata all’organizzazione scolastica; - XVIII – XIX secolo:
disciplina universitaria dotata di dignità scientifica. PRINCIPALI
OPERE PEDAGOGICHE
5%
Durata FAD (ore e incidenza % sul
modulo /UF)
Saranno impegnati nel modulo:
n° 1 Docenti qualificati di Fascia B laureato in Sociologia,
Scienze delle Comunicazione e/o Psicologia diritto
Requisiti e numero risorse professionali
impiegate
Metodologie didattiche
Le metodologie utilizzate nella conduzione del percorso
formativo sono principalmente l’aula e il laboratorio che
saranno gestiti con le seguenti tecniche e metodi :
- Lezione in fronte aula, attività formativa tradizionale nella
quale il docente/esperto trasferirà conoscenze ai discenti;
- Autoapprendimento, ossia il corsista sarà messo in condizioni
di apprendere autonomamente le competenze, conoscenze e
abilità che vengono affrontate.
Sarà realizzato attraverso materiale cartaceo e video e anche
attraverso il ricorso al multimediale organizzato in modo tale
che il corsista gestisca il percorso in maniera autonoma secondo
i propri tempi di apprendimento e verifichi, allo stesso modo, i
risultati raggiunti.
KC. N° 1
Key Competence: Competenze Digitali
Durata Ore
30
Il modulo prevede il raggiungimento delle conoscenze ed
abilità che l’allievo dovrà acquisire per meglio supportare il
grado di organizzazione e gestione del proprio lavoro sia
individuale che in equipe:
Descrizione Modulo / UF


Tecniche e procedure per l’uso con dimestichezza e spirito
critico le tecnologie della società dell’informatica (TSI) in
ambito lavorativo, comunicativo e nel tempo libero; (20 ore)
14

Durata FAD (ore e incidenza % sul
Modalità di comprensione delle problematiche legate
all’efficacia delle informazioni disponibili e dei principi giuridici
ed etici che si pongono nell’uso interattivo delle TSI. (10 ore)
0
modulo /UF)
Requisiti e numero risorse professionali
impiegate
Metodologie didattiche
KC N° 2
Durata Ore
Descrizione Modulo / UF
Durata FAD (ore e incidenza % sul
Docenti che verranno impegnati nel modulo formativo
sono:
- N° 1 Docente qualificati di Fascia B laureato in
ingegneria informatica e comunicazione
Le metodologie utilizzate nella conduzione del percorso
formativo sono principalmente l’aula e il laboratorio che
saranno gestiti con le seguenti tecniche e metodi :
- Lezione in fronte aula, attività formativa tradizionale nella
quale il docente/esperto trasferirà conoscenze ai discenti;
- Autoapprendimento, ossia il corsista sarà messo in condizioni
di apprendere autonomamente le competenze, conoscenze e
abilità che vengono affrontate.
Sarà realizzato attraverso materiale cartaceo e video e anche
attraverso il ricorso al multimediale organizzato in modo tale
che il corsista gestisca il percorso in maniera autonoma secondo
i propri tempi di apprendimento e verifichi, allo stesso modo, i
risultati raggiunti.
Inglese
30
Il modulo prevede il raggiungimento delle conoscenze ed abilità
che l’allievo dovrà acquisire per meglio supportare le capacità
di approfondimento del vocabolario per esprimersi nelle
situazioni di vita quotidiana e lavorativa nonché, studio della
grammatica e della fonetica.
Infine svilupperà le competenze di lettura, ascolto e
comprensione sulla base di supporti audiovisivi e multimediali.
0
modulo /UF)
Requisiti e numero risorse professionali
impiegate
Metodologie didattiche
Docenti che verranno impegnati nel modulo formativo
sono:
- N° 1 Docente qualificati di Fascia B laureato in
Lingua Inglese
Le metodologie di verifica: Prove scritte; Test vero/falso; Test a
risposta multipla; Prova di gruppo: esposizione e/o discussione
prova scritta; Prova di gruppo: rielaborazione di gruppo.
Le azioni formative del modulo saranno articolate in :
15
- lezioni frontali in aula, con un utilizzo privilegiato della LIM, di
simulazioni audio per le lezioni di Listening ed Speaking;
- analisi e discussioni di casi;
- simulazioni: attraverso l’utilizzo della simulazione verranno
affrontati alcuni lavori in sottogruppi, ricreando situazioni reali
e fortemente operative;
- verifica di apprendimento.
Inoltre per realizzare le attività formative è previsto:
- l'utilizzo del gruppo come strumento di lavoro
fondamentale, in quanto ambito di apprendimento
individuale e di rapporto interpersonale e sociale;
3.4 Dettaglio Stage
Numero di allievi coinvolti:
20
Durata (ore)
240
Durata (giorni)
60
Sede Stage (indicare la denominazione, la
La sede di stage dove saranno indirizzati tutti gli allievi
localizzazione e l’attività prevalente del
de percorso formativo è MEDEA – Società Cooperativa Sociale
/dei soggetto/i ospitante/i
ONLUS viene costituita nel 2010 con lo scopo di fornire servizi
alla persona; recupero del disagio, situazioni di precarietà,
difficoltà familiare e di inserimento nel sociale.
MEDEA” - Società Cooperativa sociale ONLUS, la cui
storia descrive la leggenda di una madre dell’antica mitologia
Grecia, moglie tradita dal marito, che armò la sua mano contro
il suo stesso sangue, uccidendo i propri figli nell’anno 431 A. C.
per annientare il marito Giasone, distruggendone la casa dalle
radici. “MEDEA” dei giorni nostri, animata dall’esigenza di dare
risposte concrete ai bisogni dell’uomo, si vuole collocare in una
nuova sfera di riscoperta e proseguimento del suo cammino,
accogliendo bambini di madri inadeguate, al fine di evitare
tragedie simili a quella Medea di Euripide.
L’EQUIPE
Il patrimonio umano si struttura in un’equipe multi
professionale composta da: psicologi,
Sociologi, assistenti sociali, educatori professionali ed operatori
assistenziali, impegnati in compiti di solidarietà sociale.
Il
gruppo operativo, che risulta costituito da forze intellettuali
provenienti dal settore assistenziale, sanitario, imprenditoriale,
educativo e manageriale, fa della cooperativa MEDEA
un’organizzazione giovane e dinamica, fondata per mettere a
16
frutto un decennio di costanti e proficue esperienze acquisite
nel campo del welfare, mediante la gestione di servizi globali.
Un team di soggetti altamente competenti e con le
migliori
esperienze
professionali,
costituitosi
in
una
“cooperativa sociale”, appunto, MEDEA, con la volontà di
creare una realtà produttiva in grado di agire con logiche nuove
e diverse, di accogliere, nel suo seno, soggetti portatori di
handicap, capaci di aiutare la collettività e di offrire un supporto
nei differenziati settori
aziendali, migliorando il “core-
business”, attraverso un nuovo sistema partecipativo e
collaborativo.
I PRINCIPI
I
programmi
educativi
e
assistenziali
partono
dall’unicità della persona che, pur con fragilità più o meno gravi,
è degna di immenso rispetto e capace di miglioramento.
La persona è considerata nella sua complessità in relazione alle
diverse dimensioni che concorrono alla sua costituzione (fisica,
psicologica, etica e religiosa).
Tale constatazione ci porta a leggere la fragilità come
espressione di carenze, identificate come
“stati di bisogno” a cui rispondere attraverso una proposta
educativa, assistenziale e lavorativa.
LA MISSIONE
La persona umana, che ha subito condizionamenti psicologici e
sociali tali da impedirne il pieno sviluppo, è il centro della
nostra azione. MEDEA vuole valorizzare ogni individuo e
rispondere ai suoi bisogni fondamentali che si esprimono nel
rispetto, stima ed amore, prima ancora della cura, dell’aiuto e
dell’assistenza. La nostra opera pedagogica ed assistenziale si
struttura come risposta ai bisogni della persona, attraverso
una relazione significativa, empatica e professionale, offrendo
intensi stimoli, mezzi educativi e lavorativi carichi di forza
promuovente e proporzionati alle capacità ricettive di ciascun
elemento.
IL METODO
17
MEDEA utilizza strumenti educativi e d’inserimento lavorativo
che promuovono la crescita ed il
Benessere della persona attraverso uno stile partecipativo,
propositivo ed autorevole.
Solo attraverso la qualità della relazione interpersonale che si
trasmette alla persona la percezione di essere accettati, capiti
ed accolti. Le relazioni tengono sempre conto delle persone,
le rispettano, evitano trattamenti bruschi o spigolosi, sono
cordiali e cortesi. Allo stesso tempo spronano tutti al
compimento del proprio compito, pur nel rispetto della libertà
personale e delle limitazioni date dalla condizione individuale.
Con questo metodo si vuole evitare un permissivismo ed un
assistenzialismo generatori di indifferenza ed allo stesso
tempo una proiettività che non promuove la persona.
Le metodologie, gli strumenti e i tempi vengono rapportati alla
situazione e alle potenzialità dell’individuo da un lato, a
obiettivi di crescita umana, sociale, scolastica, professionale e
lavorativa, dall'altro. Stesso concetto, con modalità differenti,
viene applicato nei settori già operanti della società.

Tutor aziendale (specificare professionalità
e ruolo aziendale)
Tutor didattico (specificare numero e
professionalità)
Descrizione dell’attività prevista e degli
obiettivi da raggiungere
Sotto la guida del tutor aziendale, l'allievo, quindi:
- Approfondirà le sue competenze professionali;
- Svilupperà e prenderà confidenza con le proprie abilità
professionali: capacità di comunicazione, di
adattamento e di organizzazione;
- Apprenderà mansioni differenti per complessità e con
difficoltà crescente;
- Si relazionerà con i colleghi di lavoro;
- Acquisirà un maggior livello di maturità professionale;
- Imparerà a rispettare le regole formali ed informali
dell'impresa.
Personale che seguirà ed affiancherà gli allievi durante il
loro percorso di stage.
Le attività di tirocinio/stage, previste dal presente percorso
formativo, saranno volte al raggiungimento dei seguenti
obiettivi:
 Far mettere in pratica al discente le nozioni apprese
durante le lezioni in aula;
 Rendere l’allievo in grado di comprendere i modelli
organizzativi adottati nell’azienda ospitante, identificare lo
specifico ruolo professionale ed applicare concretamente le
competenze acquisite in affiancamento ad operatori già
presenti in azienda.

18
Modalità di svolgimento (indicare se in
Le attività di stage si integreranno a quelle di aula solo per
unica soluzione o in momenti diversi)
una percentuale del 10%. La restante quota di stage sarà
erogata al termine delle lezioni frontali e di fad.
Modalità e frequenza delle verifiche
La calendarizzazione dell’attività è prevista
settimanalmente, e nel rispetto anche dell’organizzazione
interna delle strutture ospitanti.
4. MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Titolo competenza
Risultato atteso
Oggetto di osservazione
Indicatori
Attivare la rete territoriale
per la realizzazione di
attività di prevenzione
sociale
Rete territoriale per la
realizzazione di attività di
prevenzione sociale
organizzata sulla base di
specifiche modalità di
coinvolgimento di attori
territoriali.
Le operazioni di attivazione
della rete territoriale per la
realizzazione di attività di
prevenzione sociale.
Precisa rilevazione dei
potenziali bisogni sociali
presenti sul territorio; corretta
individuazione dei soggetti e
dei servizi idonei a fronteggiare
casi di disagio sociale; corretta
esecuzione delle procedure per
l'attivazione di gruppi di lavoro.
Effettuare un'analisi dei
rischi di desocializzazione
giovanile.
Analisi dei rischi di
desocializzazione giovanili
effettuata sulla base di
opportune metodologie di
ricerca in ambito socioeducativo.
Le operazioni di analisi dei
rischi di desocializzazione
giovanile.
Corretta esecuzione delle
attività del lavoro in rete;
precisa elaborazione di
dettagliate analisi relative ai
bisogni dell'utenza e allo
specifico sistema dei servizi
socio-educativi.
Realizzare interventi socioeducativi per la
prevenzione del disagio
giovanile
Interventi socio-educativi per
la prevenzione del disagio
giovanile realizzati a seguito
di accurate analisi dei
potenziali fattori di rischio.
La realizzazione degli
interventi socio-educativi per
la prevenzione del disagio
giovanile.
Esatta attuazione delle azioni di
prevenzione del disagio
giovanile e successiva verifica
degli interventi effettuati;
pianificazione ottimale delle
attività di animazione in ambito
sociale, di ascolto attivo, di
consuelling educativo e di
organizzazione delle dinamiche
di gruppo; corretta adozione
delle metodologie di
rafforzamento delle relazioni
interpersonali.
.
19
5. CRONOPROGRAMMA ATTIVITA’ DI PROGETTO
ATTIVITA’
INTERVENTO N.
UF . 1
UF . 2
MESI
DENOMINAZIONE
1
Procedure di
X
realizzazione di attività
per la prevenzione
sociale
Analisi dei rischi di
X
2
X
3
X
X
X
4
5
6
X
X
X
X
X
desocializzazione
giovanile
UF . 3
KC 1
Interventi socioeducativi per la
prevenzione del
disagio giovanile
Competenze digitale
X
X
KC 2
Comunicazione Lingue
X
X
Straniere (Inglese)
STAGE
X
X
X
X