APPUNTI DI ECOLOGIA GENERALE: introduzione

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APPUNTI DI ECOLOGIA GENERALE: introduzione
ECOLOGIA: (oikos - logos)
casa
discorso
La scienza che studia le dinamiche dei rapporti tra i fattori biotici (individui, popolazioni e comunità)
e i fattori abiotici (chimici, fisici e geologici) che danno luogo agli ecosistemi della biosfera.
• branca della biologia che studia le relazioni tra gli organismi e l’ambiente che li circonda ai
diversi livelli gerarchici.
• AUTOECOLOGIA: indagine sui rapporti della specie e dell’individuo con
l’ambiente, prescindendo dalle relazioni che si stabiliscono tra gli individui.
• SINECOLOGIA: rapporti intra e interspecifici, competizione, catene e reti
alimentari, ecc…
I principali componenti strutturali che formano il pianeta Terra (detti anche involucri o sfere:
ATMOSFERA
BIOSFERA: PARTE BASSA DELL’ATMOSFERA (Troposfera)
IDROSFERA
LITOSFERA
L'atmosfera è l'involucro di gas che circonda la terra
Si possono distinguere vari strati:
- la troposfera, dalla superficie terrestre fino a circa 12 Km di altezza,
- la stratosfera, da 12 a 50 Km,
la mesosfera da 50 a circa 90 Km.
L'idrosfera copre i sette decimi della superficie terrestre.
Dell'idrosfera fanno parte oceani, mari, ghiacciai, laghi, fiumi, falde acquifere sotterranee.
La litosfera è l'involucro esterno rigido della terra, con spessore di 70-150 Km.
La parte più superficiale, con uno spessore di 20-60 Km, viene definita crosta.
Lo strato sottile di alterazione superficiale è detto pedosfera o suolo.
Questa parte della litosfera è formata da materiale originario del sottostante strato geologico, più
una parte organica in cui gli organismi e i loro prodotti sono mescolati con il materiale originario
finemente suddiviso e modificato; ed è la parte che più interessa all'uomo.
La biosfera è l'insieme delle zone della terra nelle quali sono presenti i viventi.
Comprende perciò: la parte inferiore dell'atmosfera (i primi 10 Km circa), tutta l'idrosfera, la parte
superficiale della litosfera (i primi 2 Km di profondità della crosta terrestre).
L’ecologia è una scienza politematica a differenza delle altre materie scientifiche tipo
matematica, chimica, fisica, ecc. che sono monotematiche.
Alcune definizioni:
• SPECIE: gruppo di organismi aventi tutti le medesime caratteristiche strutturali e in grado di
riprodursi tra loro generando prole feconda. “ i differenti tipi di organismi ”
•
•
POPOLAZIONE: insieme di individui appartenenti ad una singola specie che si scambiano
materiale genetico.
COMUNITA’ ECOLOGICA: insieme delle popolazioni di specie differenti che vivono in un’ area
omogenea e interagiscono tra loro.
Ecosistema è una unità organizzata fatta di interazioni fra organismi viventi e componenti
geofisiche;
limiti arbitrari: stagno – bosco - intera ecosfera.
unica vera unità è l'ecosfera o ecosistema globale: solo questa, in tempi più o meno lunghi,
chiude i cicli degli elementi.
Questa, in funzione della latitudine e della distribuzione delle terre emerse, appare articolata in un
mosaico di parti che presentano una grande varietà nelle proprie componenti.
Gli ecosistemi o biomi, più importanti si possono distinguere in:
- terrestri, caratterizzati da latitudine, altitudine, regimi climatici, struttura e chimica del suolo;
- marini, caratterizzati da latitudine, profondità e connessioni costiere;
- di acqua dolce, caratterizzati soprattutto dal regime idraulico.
Il campo delle competenza dell’ecologia (ecosistema) è solo di tipo funzionale (analizza in particolare
i rapporti energetici) e non è sufficiente a coprire (comprendere) la complessità che viene espressa
da un sistema in cui l’uomo è elemento fondante quale è il paesaggio, composto sia di proprietà
fisiche che di proprietà concettuali (cioè che scaturiscono dall’azione del pensiero). La complessità
del paesaggio si manifesta quindi come insieme di processi che non sono solo biologici e ecologici,
ma anche cognitivi, culturali e economici. Risulta evidente da ciò che l’ecologia da sola non basta a
spiegare la complessità del paesaggio ma si rende necessaria una visione olistica, che abbraccia la
totalità delle caratteristiche del sistema. Per il momento ci soffermiamo brevemente su
ALCUNE PRECISAZIONI CONCETTUALI ( argomenti che saranno approfonditi in un modulo
a parte)
TERRITORIO: ha significato quasi esclusivamente spaziale e valore più estensivo-quantitativo che
intensivo-qualitativo.
Si intende una più o meno vasta estensione della superficie terrestre, che può essere delimitata
secondo divisioni geofisiche (monti, fiumi), secondo differenze linguistiche, secondo delimitazioni
politico-amministrative che possono coincidere con quelle geofisiche e linguistiche o possono
ignorarle.
Es.: province, comuni, ecc
UN TERRITORIO RIMANE IDENTICO A SE STESSO ATTRAVERSO LE MUTAZIONI DEL SUO AMBIENTE
BIOLOGICO E DEL SUO AMBIENTE STORICO-CULTURALE
AMBIENTE: il concetto di ambiente ha due significati
– biologico: condizioni di vita fisiche favorite od ostacolate dalla configurazione di certe
località (longitudine, latitudine, esposizione, aslm , precipitazioni, temperature,
conformazione geologica del suolo, idrografia ecc..)
– storico-culturale: secondo che in certe località prevalga la città o la campagna,
l’agricoltura, l’industria o il commercio; secondo i costumi, le tradizioni, la morale
corrente, le religioni, le testimonianze artistiche.
Include in se il concetto di territorio (non vi può essere ambiente senza territorio)
• NELL’AMBIENTE C’E’ IL TERRITORIO, CON IN PIU’ LA VITA, LA STORIA, LA CULTURA
PAESAGGIO: forma che l’ambiente conferisce al territorio (R. Assunto)
NATURA: atmosfera, litosfera, idrosfera, biosfera
CULTURA: attività creative (ARTE), cognizioni scientifiche,
trasmissioni storiche.
LA CONOSCENZA E LA COMPRENSIONE DEL PAESAGGIO NASCONO DA: SINTESI
OLISTICHE ed INTERPRETAZIONI POLISEMICHE
PLURALISMO DELLE MATRICI DISCIPLINARI impegnate nella RICERCA E RIFLESSIONI SUL
PAESAGGIO: geografia, geologia, ecologia, economia, architettura, urbanistica, antropologia, ecc…
ANALISI - PROGETTO
(Contenitori culturali, serbatoi storici.
Sono visibili l’insieme dei segni umani, degli interventi dell’uomo
nel tempo.)
ALA paese
diga dei
primi del
‘900
Fondovalle della val Lagarina presso Ala.
Capannoni industriali
fiume
Adige
corti fra
vigneti
RITORNIAMO IN AMBITO ECOLOGICO GENERALE
ECOSISTEMA = BIOCENOSI + BIOTOPO
fattori biotici (individui, popolazioni e comunità)
fattori abiotici (chimici, fisici e geologici)
COMPARTIMENTO BIOTICO
Il compartimento biotico comprende le popolazioni di organismi, che sono suddivise, sulla base
delle funzioni ecologiche espletate, in:
- riduttori o produttori;
- ossidatori o macroconsumatori o fagotrofi, organismi eterotrofi che utilizzano sostanza
organica attiva in processi di biosintesi;
- mineralizzatori o microconsumatori saprofiti, organismi eterotrofi che si nutrono di residui
organici.
COMPARTIMENTO ABIOTICO
sostanze inorganiche, o riserva inorganica, cioè carbonio, azoto, anidride carbonica, acqua, ed
altre sostanze coinvolte nei cicli della materia;
- sostanze organiche, o riserva organica, costituita da prodotti organici di rifiuto, da resti di
organismi animali e vegetali morti (proteine, carboidrati), dalle sostanze umiche;
- ambiente fisico, costituito da acqua, aria, suolo, assieme a parametri di stato quali pressione e
temperatura.
CLASSIFICAZIONE DEGLI ECOSISTEMI A SECONDA DELLA ESTENSIONE SPAZIALE E DELLA
COMPLESSITA’ DELLA BIOCENOSI E DEL BIOTOPO CHE LA OSPITA
1. MICROECOSISTEMA: il legno marcescente che ospita spesso una ricca comunità di organismi
2. MESOECOSISTEMA: la foresta allagata di pioppi e frassini (Punte Alberete – Ravenna)
3. MACROECOSISTEMA: l’oceano aperto
• NICCHIA ECOLOGICA:
L’insieme delle relazioni che intercorrono tra una data specie e l’ambiente fisico, chimico e biologico
nel quale è confinata la sua esistenza. ( è un concetto AUTOECOLOGICO)
(Può essere definita anche come l’insieme delle esigenze ambientali di una specie e delle risorse che
essa è in grado di sfruttare nel corso della sua esistenza: “la sua professione nell’ambiente”)
DEFINISCE IL CAMPO DI SOPRAVVIVENZA DI UNA DETERMINATA SPECIE
E’ caratterizzata:
1. DALLO SPAZIO
2. DAL RUOLO TROFICO
3. DALLA MODALITA’ DI UTILIZZO DELLE RISORSE
•
HABITAT: luogo reale dove una specie vive, definibile con precisione in base alle sue
caratteristiche biologiche e fisico-chimiche. (nell’habitat troviamo + nicchie)
– luogo in cui vive la singola sp. presa in considerazione
• E’ un concetto AUTOECOLOGICO: la singola specie con l’ambiente
•
BIOTOPO: sede ambientale di una intera biocenosi. E’ un concetto SINECOLOGICO:
molteplici relazioni fra le specie e fra queste e l’ambiente non vivente
•
ESCLUSIONE COMPETITIVA: due specie aventi la stessa nicchia non possono coesistere in
uno stesso luogo.
•
•
Leone
Quercia
HABITAT
savana
bosco
NICCHIA
consumatore carnivoro
produttore
LA ZONA DI PASSAGGIO TRA UN BIOTOPO E UN ALTRO (ma anche tra una biocenosi e un’altra) E’
DETTA ECOTONE ( Ambiente di margine)
GRANDE IMPORTANZA BIOLOGICA (aumento di nicchie occupate da un maggior numero di specie
animali) Es. LE SIEPI
CORRIDOI ECOLOGICI: Aree dove si concentrano molti organismi e quindi dove avvengono
contatti, scambi, passaggi, per l’utilizzo delle risorse presenti.
•
SPECIE: gruppo di organismi aventi tutti le medesime caratteristiche strutturali e in grado di
riprodursi tra loro generando prole feconda. ( “i differenti tipi di organismi” )
•
DARE UN NOME
– Ordine nella diversità dei viventi: TASSONOMIA (classificazione degli organismi)
• UN SISTEMA GERARCHICO, FORMATO cioè DA GRUPPI ENTRO GRUPPI, IN
CUI CIASCUNO DI ESSI OCCUPA UNA CERTA POSIZIONE.
• Un particolare gruppo è l’ UNITA’ TASSONOMICA e il livello a cui è collocato
è la CATEGORIA
–
SISTEMA BINOMIALE DI C.v.Linnè:
• 2 parti: GENERE + termine che lo specifica
–
GENERE: Un gruppo di specie strettamente correlate (derivate per speciazione da un
antenato comune).
–
Es.:
NAZIONE,
Italia
REGIONE,
Emilia- Romagna
•
Categorie
REGNO
PHYLUM (Divisione)
SUBPHYLUM
SUPERCLASSE
CLASSE
ORDINE
FAMIGLIA
GENERE
SPECIE
CITTÀ
Bologna
=
=
CATEGORIA
UNITA’ TASS.
Unità tassonomiche
Animale
Piante
Cordati
Antofite
Vertebrati
Tetrapodi
Mammiferi
Dicotiledoni
Primati
Sapindali
Ominidi
Fagaceae
Homo
Quercus
Homo sapiens
Quercus robur
DIVERSITÀ
ECOSISTEMA
DIVERSITA’: 1) ricchezza di specie in numero totale
2)
“
“
“
in abbondanza
relativa
STABILITA’: capacità di conservarsi nel tempo
SUCCESSIONE ECOLOGICA
CLIMAX
L'ecosfera presenta una grande varietà di
specie biologiche detta biodiversità.
Il termine biodiversità è comprensivo di
diversità, in numero ed in frequenza, di
comunità, di specie, di patrimoni
genetici della biosfera.
La diversità di comunità è data
dall'insieme di tutti i differenti ambienti
biotici naturali presenti sul pianeta, biomi e
comunità acquatiche.
La diversità di specie riguarda l'insieme di
tutte le specie viventi.
La diversità genetica è la somma
complessiva delle informazioni contenute
nei geni degli organismi di piante, animali
e microorganismi che popolano la Terra.
A partire dalla rivoluzione industriale, le attività umane hanno determinato una notevole
riduzione della biodiversità.
SUCCESSIONE ECOLOGICA: processo di evoluzione di un ecosistema causato dall’avvicendamento
di diverse comunità sulla stessa area. Ciò determina quindi uno sviluppo di un ecosistema attraverso
variazioni temporali della struttura in specie e dei processi a livello delle comunità.
Avviene una modificazione dell’ambiente fisico dovute alla comunità e di interazioni competitive a
livello di popolazione.
Sono processi di tipo biologico e climatico
Avvengono per stadi intermedi detti STADI SERALI
Gli stadi serali sono stadi di sviluppo o stadi pionieri: comunità di transizione
Le Sere sono le sequenze di comunità che si sostituiscono una dopo l’altra
La successione ecologica può essere:
Successione autogena = variazioni nella comunità determinate da co-azioni interne
Successione allogena = intervento di forze esterne
Successione ecologica primaria: E’ una colonizzazione di un ambiente biologicamente vergine.
Parte quindi da una condizione ambientale prebiotica, come la roccia nuda o disgregata in ghiaia e
sabbia delle dune del deserto
Successione ecologica secondaria: si determina in un territorio nel quale avvenimenti di varia
natura hanno fatto degenerare e scomparire gli organismi di climax. Avviene la ricostruzione di un
ecosistema precedentemente formato.
L’ultimo stadio di una successione ecologica è detto CLIMAX, che rappresenta il MAX LIVELLO DI
STABILIZZAZIONE ECOLOGICA.
Lo stadio di climax può essere definito come: fase di equilibrio dinamico che si raggiunge tra il
“CLIMA”, il “SUOLO”, la “GEOMORFOLOGIA” e le POPOLAZIONI VIVENTI su di un
determinato territorio. Esso è sempre in equilibrio con l’ambiente fisico.
Esso è quindi un sistema finale stabile, persistente in base all’intensità di fattori perturbanti ed alla
capacità di resistenza/resilienza
Nello stadio di climax l’efficienza è max ed è = P/R
prossimo ad 1
ove P = produzione primaria degli autotrofi fotosintetici; R = attività catabolica
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