Epatite B (HBV) - Policlinico S.Orsola

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U.O. di Microbiologia, Policlinico S.Orsola-Malpighi, Università di Bologna
Direttore: Prof. Maria Paola Landini
Vol. 1. n.6, Settembre 2008, a cura di Maria Paola Landini e Giuliano Furlini
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HBV, genotipi e farmacoresistenze
Ad oggi sono 5 i virus epatitici maggiori: A,B,C,D,E, ma in circa il 10-20% dei casi di epatite virale l’agente
responsabile resta ignoto. Il virus che causa l’ epatite B (HBV) è un Hepadnavirus, che ha infettato circa metà
della popolazione mondiale. Ogni anno infetta più di 50 milioni di persone e
causa un milione di decessi. Il 10-15% dei soggetti infettati diventa portatore
cronico (350 milioni al mondo) con il rischio di sviluppare cirrosi epatica ed
epatocarcinoma primitivo. La % di portatori cronici, che in Italia era del 2.4%
in epoca pre-vaccinale, è ora del 1.7 %. Di HBV se ne conoscono attualmente 6 genotipi (A-F) suddivisibili
in sottogruppi e aventi una diversa distribuzione geografica. Il genotipo A si ritrova principalmente nell’
Europa del Nord, Nord America, India e Africa, i genotipi B e C sono prevalenti in Asia, il D nel bacino
del Mediterraneo, Medio Oriente e India. Il genotipo A è più comune se l’ infezione è stata trasmessa per
via sessuale, i genotipi B e C se vi è stata trasmissione maternoinfantile.
I dati circa le differenze genotipiche che possono
influenzare la patogenicità sono ancora scarsi, anche se sembra
che il genotipo C sia associato con più frequenza a forme di epatite
più severe e quello B all’ insorgenza del Carcinoma epatocellulare
nei giovani. Inoltre la risposta all’ interferone sembra migliore
nelle infezioni sostenute dal genotipo A piuttosto che dal D.
Tutti gli HBV, analogamente ad HIV e a tutti i Retrovirus, utilizzano, per la replicazione del proprio genoma
una retrotrascrittasi (DNA-polimerasi RNA-dipendente) che è stata scelta come bersaglio di molti farmaci
recentemente entrati nell’ uso comune (analoghi nucleosidici e nucleotidici). Come per l’HIV, tuttavia, si sta
assistendo ad un fenomeno di insorgenza di mutazioni nel genoma del virus che lo possono rendono resistente
ai farmaci, creando non pochi problemi nella gestione dei pazienti infetti..
L’U.O. di Microbiologia ha messo a punto dei test che permettono la genotipizzazione dei ceppi di HBV e la
rilevazione di mutazioni genomiche che creano resistenza farmacologica.
Diagnosi di Laboratorio:
L’ UO di Microbiologia esegue:
- la quantizzazione della carica virale ematica con metodo Realtime PCR;
- l’analisi di sequenza di HBV mediante gel di acrilamide, che permette la contemporanea rilevazione delle
mutazioni favorenti la resistenza farmacologia e la genotipizzazione
Il materiale da inviare al laboratorio è un campione di circa 10 ml di sangue venoso periferico in provette con
EDTA.
Per ogni chiarimento in merito, si faccia riferimento ai seguenti numeri telefonici:
051-6364450, 051- 6363095
e-mail: [email protected], [email protected]
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