• Gli esosomi sono vescicole extracellulari (<100 nm) che derivano dal compartimento endocitico della cellula. Essi sono rilasciati da tutte le cellule nucleate, reticolociti e piastrine, e si trovano nella maggior parte dei liquidi corporei. Gli esosomi contengono proteine, lipidi e RNA ed intervengono nella comunicazione intercellulare, sia a livello locale che sistemica. Sono coinvolti in numerosi processi fisiologici, come la regolazione del sistema immunitario, ed attualmente sono in corso di sviluppo terapie basate sull’impiego di vescicole extracellulari che vengono testate clinicamente per il trattamento di malattie infiammatorie, autoimmuni e cancro. Regulation of immune responses by extracellular vesicles. Nat Rev Immunol. 2014 Mar;14(3):195-208. doi: 10.1038/nri3622. Robbins and Morelli Feb 2014 ESCRT (Endosomal Sorting Complexes Required for Transport); ER, reticolo endoplasmatico; miRNA, microRNA; t-SNARE (target delle proteine SNARE); v-SNARE (vescicole) Biogenesi degli esosomi Il complesso ESCRT0 riconosce le proteine ubiquitinate sul lato citosolico degli endosomi o del MVB, separa le proteine in microdomini e lega il complesso ESCRTI, che a sua volta recluta ESCRTII. ESCRTI e ESCRTII avviano la formazione delle ILV all'interno dei MVB. Successivamente, RNA e proteine citosoliche sono trasportate verso l'interno delle vescicole che si formano. Quindi i complessi ESCRTII reclutano ESCRTIII che induce la formazione delle ILV. L’ubiquitina libera (Ub) e le subunità ESCRT vengono quindi rilasciate nel citoplasma per essere riciclate. Biogenesi degli esosomi Il complesso ESCRT0 riconosce le proteine ubiquitinate sul lato citosolico degli endosomi o del MVB, separa le proteine in microdomini e lega il complesso ESCRTI, che a sua volta recluta ESCRTII. ESCRTI e ESCRTII avviano la formazione delle ILV all'interno dei MVB. Successivamente, RNA e proteine citosoliche sono trasportate verso l'interno delle vescicole che si formano. Quindi i complessi ESCRTII reclutano ESCRTIII che induce la formazione delle ILV. L’ubiquitina libera (Ub) e le subunità ESCRT vengono quindi rilasciate nel citoplasma per essere riciclate. Alcune proteine (per esempio, la PLP) sono inserite nelle ILV da meccanismi indipendenti dagli ESCRT attraverso microdomini ricchi di sfingolipidi, da cui si formano i ceramidi ad opera delle sfingomielinasi. Il ceramide induce coalescenza dei microdomini ed innesca la formazione di ILV. Dagli MVB inizia sia la: • via secretoria, il traffico di vescicole si dirige verso la periferia cellulare e si fonde con la membrana plasmatica, rilasciando le ILV direttamente o dopo l'attivazione di recettori di superficie che scatenano un flusso di ioni calcio; • via degradativa, le ILV si fondono con i lisosomi. Il pathway lisosomiale è cruciale per limitare il signalling dei recettori attivati da fattori di crescita. Biogenesi degli esosomi Il complesso ESCRT0 riconosce le proteine ubiquitinate sul lato citosolico degli endosomi o del MVB, separa le proteine in microdomini e lega il complesso ESCRTI, che a sua volta recluta ESCRTII. ESCRTI e ESCRTII avviano la formazione delle ILV all'interno dei MVB. Successivamente, RNA e proteine citosoliche sono trasportate verso l'interno delle vescicole che si formano. Quindi i complessi ESCRTII reclutano ESCRTIII che induce la formazione delle ILV. L’ubiquitina libera (Ub) e le subunità ESCRT vengono quindi rilasciate nel citoplasma per essere riciclate. Alcune proteine (per esempio, la PLP) sono inserite nelle ILV da meccanismi indipendenti dagli ESCRT attraverso microdomini ricchi di sfingolipidi, da cui si formano i ceramidi ad opera delle sfingomielinasi. Il ceramide induce coalescenza dei microdomini ed innesca la formazione di ILV. Meccanismo di trasferimento tra cellule di RNA esosomale mRNA e piccoli RNA non codificanti (miRNA) sono trasportati all'interno del lume di microvescicole di secrezione. Una volta rilasciate, le vescicole si fondono con le cellule target. Gli esosomi, vescicole di origine endocitica di 30-100 nm, mediano funzioni biologiche diverse, tra cui l'invasione metastatica del tumore, la comunicazione cellula-cellula e la presentazione dell'antigene attraverso il trasferimento di proteine, mRNA e microRNA. In questo studio abbiamo dimostrato che il miR-10b, altamente espresso nel carcinoma mammario metastatico rispetto al cancro al seno non metastatico o alle cellule del seno non maligne, è attivamente secreto nel mezzo attraverso esosomi I nostri risultati suggeriscono che una serie di specifici microRNA può svolgere un ruolo importante modulando il microambiente tumorale attraverso gli esosomi. Una migliore comprensione di questo processo può essere di aiuto nello sviluppo di nuovi agenti terapeutici. Exosome-mediated transfer of miR-10b promotes cell invasion in breast cancer. Mol Cancer. 2014 Nov 26;13(1):256. Singh et al. Le vescicole extracellulari (EV), esosomi, microvesicole e corpi apoptotici, sono rilasciate da un gran numero di tipi cellulari, intervengono nella comunicazione intercellulare e svolgono ruoli sia fisiologici che patologici con il loro carico di proteine, lipidi ed acidi nucleici. Un campo emergente che in questi ultimi anni sta producendo risultati sorprendenti riguarda il ruolo degli esosomi nella fisiologia e nella patologia cardiaca. In questa review viene messa in evidenza l’attuale conoscenza del ruolo delle EV nel sistema cardiovascolare, inclusa la loro origine cellulare, i ruoli funzionali, la loro utilità come biomarker ed il possibile impiego terapeutico. Extracellular Vesicles in Heart Disease: Excitement for the Future? Exosomes Microvesicles. 2014;2(1). doi: 10.5772/58390. Danielson and Das Gli esosomi vescicole che sono liberate dalle cellule da strutture multivescicolari o dalla membrana plasmatica. La maggior parte, se non tutti, i tipi cellulari rilasciano vescicole extracellulari, che quindi entrano in circolazione nei fluidi corporei. Queste vescicole contengono un sottoinsieme di proteine, lipidi ed acidi nucleici che sono derivati dalla cellula madre. Si pensa che le vescicole extracellulari abbiano un ruolo importante nella comunicazione intercellulare, sia a livello locale che sistemico, in quanto permettono di trasferire il loro contenuto (tra cui proteine, lipidi e their contents, including proteins, lipids and RNAs, between cells. RNA) tra le cellule. Gli esosomi sono coinvolti in numerosi processi fisiologici, e le vescicole provenienti dalle cellule immunitarie e non-immunitarie svolgono ruoli importanti nella regolazione immunitaria. Sono in sviluppo e si stanno testando clinicamente terapie basate su vescicole per il trattamento delle malattie infiammatorie, malattie autoimmuni e il cancro. Dato l'enorme potenziale terapeutico delle vescicole extracellulari, questa recensione si concentra sul loro ruolo nel modulare le risposte immunitarie, così come le loro potenziali applicazioni terapeutiche. Regulation of immune responses by extracellular vesicles. Nat Rev Immunol. 2014 Mar;14(3):195-208. doi: 10.1038/nri3622. Robbins and Morelli Feb 2014 • La composizione proteica degli esosomi dipende dal tipo cellulare di provenienza. • Negli esosomi si trovano proteine coinvolte nella genesi e nel traffico di vescicole (ad esempio, TSG101, ALIX, annexine e proteine Rab), nella trasduzione del segnale (per esempio, kinasi e proteine G), nell’organizzazione del citoscheletro (per esempio, actina e tubulina), nella presentazione dell'antigene (per esempio, MHC e proteine da shock termico), vescicole rivolte alle cellule accettori o alla matrice extracellulare (per esempio, integrine e MFGE8), ecc. Gli esosomi contengono anche enzimi e fattori necessari per la sintesi di proteine e RNA. • Come risultato delle loro proprietà immunomodulanti e di trasportare antigeni derivati da cellule, gli esosomi sono stati utilizzati per la vaccinazione positiva o negativa in modelli sperimentali. Gli esosomi potrebbero anche essere utili come biomarcatori per l'individuazione o la stadiazione del cancro, e probabilmente per disturbi infiammatori, immunologici o metabolici. MEIOSI (Prima divisione) • Crossing over • Metafase con le tetradi • In anafase migrano i cromosomi • Divisione asimmetrica (nel sesso femminile) Nel corso della formazione di un individuo a partire dallo zigote, le cellule germinali si differenziano molto presto dalle linee cellulari somatiche Tutte le cellule, sia somatiche che germinali, aumentano di numero dividendosi per mitosi Solo le cellule germinali possono, una sola volta nel corso della vita di una singola cellula germinale, dividersi per meiosi La meiosi genera cellule aploidi che formeranno i gameti responsabili della riproduzione Nelle gonadi femminili, gli ovociti posizionati nelle ovaie prima della nascita dopo aver subito la replicazione del DNA ed all’inizio della ricombinazione meiotica che assicura la diversità genetica della prole potenziale (sono fermi nella profase della prima divisione meiotica, nutriti ed ingrassati dalle cellule somatiche che lo circondano nel follicolo Una volta ogni ciclo mestruale, un aumento delle gonadotropine induce la maturazione meiotica di un grosso ovocita, scoppia il follicolo e l’ovocita di secondo ordine si ritrova solo nelle tube Nel periodo precedente, attraverso le gap junctions, l'ovocita primario aveva avuto modo di accumulare tutte le molecole necessarie per sostenere lo sviluppo di un embrione Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. La meiosi è un processo di divisione cellulare caratteristico degli organismi eucarioti, sia unicellulari che pluricellulari Negli organismi pluricellulari la meiosi viene realizzata soltanto da cellule diploidi specializzate, le cellule germinali Con la meiosi, una cellula diploide (2n) dopo aver replicato il suo DNA (4n), mediante due divisioni successive forma quattro cellule aploidi (n) La meiosi porta alla formazione di cromosomi nuovi attraverso il crossing over Nella maggior parte dei casi, le cellule aploidi prodotte dalla meiosi sono (o diventano) gameti, uovo o spermatozoo La sessualità comporta l'alternarsi di due eventi a carico dei nuclei cellulari: la meiosi e la cariogamia La cariogamia, che consiste nella fusione dei nuclei dei due diversi gameti e che talvolta è preceduta dalla fusione dei citoplasmi, origina lo zigote, cellula il cui nucleo (2n) è fornito di una doppia serie di cromosomi a due a due omologhi (b) modello del network mediato da vescicole e actina per il posizionamento asimmetrico del fuso per la meiosi I; (c) modello che illustra come il complesso ARP2/3 (actin-related protein 2/3) aiuta a mantenere il fuso nella metafase II in periferia mentre l'uovo attende la fecondazione; Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. RICOMBINAZIONE DURANTE LA PROFASE DELLA MEIOSI I (E LA RIPARAZIONE DEL DNA) Mechanisms and principles of homology search during recombination. Nat Rev Mol Cell Biol. 2014 Jun;15(6):369-83. doi: 10.1038/nrm3805. Epub 2014 May 14. Renkawitz et al. Mag 2014 La ricerca delle regioni omologhe si basa principalmente su eventi di sondaggio casuali all'interno di una zona di prossimità spaziale. Tuttavia, a seconda del contesto in cui si verifica, ricerca di omologia è influenzata anche da altri parametri: (a) la coesina svolge un ruolo importante nell’assicurare la prossimità spaziale per l'efficienza di ricombinazione (b) per esplorare un volume più grande (per esempio, per abilitare una ricombinazione ectopica non allelica) è di beneficio una maggiore mobilità di grandi parti di genoma. (c) Il sondaggio alla ricerca dell’omologia è accelerato da un contatto scorrevole (d) ed è facilitato da proteine che aumentano l'accessibilità DNA attraverso il rimodellamento dei nucleosomi (indicata da frecce e il punto interrogativo). Mechanisms and principles of homology search during recombination. Nat Rev Mol Cell Biol. 2014 Jun;15(6):369-83. doi: 10.1038/nrm3805. Epub 2014 May 14. Renkawitz et al. Mag 2014 Poiché sembra che la mobilità della “cromatina” sia circa la stessa in specie diverse, la percentuale di genoma che viene effettivamente controllato nella ricerca di omologia casuale è dettato principalmente dalle dimensioni dei genomi e dai volumi nucleari. Mechanisms and principles of homology search during recombination. Nat Rev Mol Cell Biol. 2014 Jun;15(6):369-83. doi: 10.1038/nrm3805. Epub 2014 May 14. Renkawitz et al. Mag 2014 GAMETOGENESI 1. abbozzo del flagello; 2. Golgi 3. abbozzo dell’acrosoma 4. centrioli; 6. nucleo 5. mitocondri che si disporranno a spirale nel collo dello spermatozoo 7. flagello; 8. microtubuli; 9. coda 10. acrosoma i nucleosomi si arrotolano in solenoidi MAR = Matrix Attachment Region Le protammine: - hanno dimensione pari a circa metà di quella degli istoni (5-8 KDa) - il 55 - 70% degli amminoacidici è arginina - contengono molte cisteine che formano ponti a disolfuro crociati inter- ed intra-protaminici - le protamine sostituiscono gli istoni ed arrotolano il DNA in toroidi - non tutti gli istoni sono rimossi, sembra importante che restino zone di cromatina L’allontanamento degli istoni è facilitato da modificazioni post-traduzionali delle proteine, quali acetilazione degli istoni, ubiquitinazione e fosforilazione. Al posto degli istoni si legano prima delle proteine di transizione che sono rimosse per fosforilazione/defosforilazione per permettere alle protamine di legarsi al RNA La spermatogenesi nei mammiferi è caratterizzata da due ondate di espressione di piRNA: la prima corrisponde ai classici piRNA responsabili del silenziamento dei retrotransposoni la seconda riguarda regioni intergeniche nontransposoniche negli spermatociti in pachitene, ma la funzione di questi pachitene piRNA è in gran parte sconosciuta. Qui riportiamo il coinvolgimento dei piRNA del pachitene nel guidare la massiccia eliminazione di mRNA negli spermatidi di topo in allungamento. Pachytene piRNAs instruct massive mRNA elimination during late spermiogenesis. Cell Res. 2014 Jun;24(6):680-700. doi: 10.1038/cr.2014.41. Epub 2014 May 2. Gou et al. Mag 2014 Il pi-RISC contribuisce al programma di eradicazione degli mRNA durante la spermiogenesi. ... Tale eliminazione di mRNA su larga scala innescata dai pi-RISC può facilitare la condensazione del nucleo e l’estrusione del citoplasma per il completamento della formazione degli spermatozoi nei mammiferi. Pachytene piRNAs instruct massive mRNA elimination during late spermiogenesis. Cell Res. 2014 Jun;24(6):680-700. doi: 10.1038/cr.2014.41. Epub 2014 May 2. Gou et al. Mag 2014 La zona pellucida delle uova dei mammiferi è composta da 3 (4 nell’uomo) glicoproteine Le proteine ZP2, ZP3 e (ZP4) formano lunghi filamenti che vengono poi connessi dalla proteina ZP1 per formare una rete tridimensionale. Dopo la capacitazione (modificazione della fluidità della membrana per rimozione del colesterolo, …), gli spermatozoi possono interagire in modo specifico con le proteine ZP3 e ZP4, l’aumento intracellulare di ioni Ca++ è anche coinvolto nell’attivazione della reazione acrosomale che consentirà la fecondazione. La trascrizione dell’ovocita si ferma verso la fine della fase di crescita prima della maturazione, quando cromatina è altamente condensata e circonda il nucleolo. La trascrizione riprende completamente solo allo stadio di 2 cellule (nel topo) o 4 cellule (nell’uomo), dopo la fecondazione. La maturazione degli ovociti, la fecondazione e la moltitudine di modificazioni cellulari che guidano la transizione da uovo ad embrione si verificano in assenza di regolazione trascrizionale. Dopo la fecondazione avviene la commutazione del controllo della espressione genica da materna ad embrionale. La riattivazione del genoma, passo finale nella transizione da controllo materno dell’espressione genica a controllo embrionale, implica l'attivazione trascrizionale del genoma embrionale di nuova formazione, dello zigote. La trascrizione è associata ad uno stato aperto della cromatina aperta che permette di fattori di trascrizione di accedere facilmente al DNA, pertanto il rimodellamento della cromatina ha un ruolo chiave nell'inizio dell’attivazione del genoma dello zigote. Il rimodellamento della cromatina da proteine materne è un passo importante per l'attivazione del genoma dello zigote. Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift FECONDAZIONE Nelle tube, lo spermatozoo si lega alla zona pellucida (matrice glicoproteica) che circonda l'uovo ed i due gameti si fondono per formare lo zigote. L'oocita secondario riprende la meiosi e segrega la metà dei rimanenti cromatidi fratelli in un secondo globulo polare. Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. Reproductive biology: Sperm protein finds its mate. Nature. 2014 Apr 24;508(7497):466-7. doi: 10.1038/nature13227. Epub 2014 Apr 16. Wassarman Apr 2014 Complesso di adesione tra spermatozoo e uovo. (a) durante la fecondazione, un singolo spermatozoo si lega alla membrana dell'uovo che si trova sotto la zona pellucida. La proteina Izumo della membrana dello spermatozoo forma un complesso di adesione con il recettore Juno della membrana dell'uovo. Se non si forma questo complesso la fecondazione non avviene. (b) dopo la fecondazione Juno viene perso dalla membrana dell'uovo, uscendo in vescicole extracellulari, impedendo il legame e la fusione di altri spermatozoi. (c) al momento della fecondazione, una fosfolipasi dello spermatozoo, PLCζ, produce inositolo-trifosfato che si lega ad un recettore a canale ionico sul reticolo endoplasmatico con conseguente rilascio di ioni Ca2+ che attivano una proteina kinasi calmodulina-dipendente (CaMKII) che, tra i vari effetti, attiva la demolizione dell’inibitore EMI2, per permettere ad APC/C di promuovere il completamento della meiosi. L'aumento dei livelli intracellulari di Ca2+ innesca anche l’esocitosi dei granuli corticali (risposta corticale), la traduzione di mRNA materni e la transizione da meiosi a mitosi. Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 Clift D, Schuh M • Dopo l’ovulazione, se l’ovocita secondario è fecondato, completa la seconda divisione meiotica diventando un uovo maturo • Nel pronucleo maschile si riforma la cromatina eliminando le protammine e riformando i nucleosomi con nuovi istoni • I due pronuclei inizieranno la mitosi insieme dando origine allo zigote Dopo la fecondazione, il macchinario del ciclo cellulare deve essere modificato per passare dalla meiosi alla mitosi Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. Uno dei passaggi più drammatici che viene innescato dalla fecondazione è la transizione dalle divisioni meiotiche estremamente asimmetriche dell’ovocita alla divisione simmetrica dell'embrione unicellulare (zigote). Il posizionamento asimmetrico del fuso meiotico negli ovociti si realizza utilizzando un complesso meccanismo actina-dipendente che utilizza motori molecolari che consumano ATP. Figura: transizione del posizionamento del fuso da asimmetrico a simmetrico: (a) immagini del posizionamento asimmetrico del fuso ad opera della F-actina durante la meiosi I negli ovociti di topo; Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. (d) modello che mostra come i due pronuclei ed il primo fuso mitotico sono posizionati al centro dello zigote spingendo i microtubuli dell’aster contro la corteccia; (e) modello che mostra come i due pronuclei ed il primo fuso mitotico sono posizionati al centro dalla dineina che è ancorata in vari punti del citoplasma. Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. Una rapida serie di mitosi produce otto piccole cellule embrionali (blastomeri) che aderiscono tra loro formando la morula. Le due successive mitosi generano due differenti popolazioni di cellule, quelle all'interno che costituiranno l'embrione e quelle all’esterno che daranno origine al tessuto extraembrionale necessario per supportare lo sviluppo embrionale in utero. Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. Dopo diverse divisioni mitotiche, lo zigote formerà la morula La successiva formazione di una cavità piena di liquido porta alla formazione della blastocisti che si impianta nella parete uterina Allo stadio di 32 cellule, all’interno dell’embrione si inizia a formare una cavità piena di liquido, che continua a crescere mentre l'embrione matura in blastocisti. Arrivata nell’utero, la blastocisti si stacca dalla zona pellucida per legarsi alla parete uterina su cui l'embrione si continua a sviluppare. La transizione da uovo ad embrione è una delle trasformazioni cellulari più drammatiche e complesse della biologia umana. La cellula risultante dalla fecondazione, lo zigote, è in grado di generare tutte le cellule del corpo umano. Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. La fecondazione innesca un programma cellulare complesso che trasforma due gameti altamente specializzati, uovo e spermatozoo, in un embrione totipotente. I legami che uniscono i cromatidi fratelli vengono rimodellati per sostenere il passaggio da meiosi riduzionale a mitosi equazionale, reintroducendo il centrosoma che è assente nell’uovo. L’imprinting genomico viene selettivamente cancellato e ripristinato, ed il controllo dell’espressione delle proteine si sposta da traduzionale a trascrizionale. Con la fecondazione, i genomi aploidi di ciascun gamete vengono riuniti per formare il genoma diploide nuovo ed unico dell’individuo che nascerà. Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. La riattivazione del genoma, passo finale nella transizione da controllo materno dell’espressione genica a controllo embrionale, implica l'attivazione trascrizionale del genoma embrionale di nuova formazione, dello zigote. La trascrizione è associata ad uno stato aperto della cromatina aperta che permette di fattori di trascrizione di accedere facilmente al DNA, pertanto il rimodellamento della cromatina ha un ruolo chiave nell'inizio dell’attivazione del genoma dello zigote. Il rimodellamento della cromatina da proteine materne è un passo importante per l'attivazione del genoma dello zigote. Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. Il DNA degli spermatozoi umani è altamente metilato, quello delle uova un pò meno. Subito dopo la fecondazione si ha una rapida demetilazione, che è maggiore nello spermatozoo, e che prosegue fino alla blastocisti. Durante il successivo sviluppo embrionale la metilazione ricomincia per consentire alle cellule di trasmettere alle cellule figlie le opportune istruzioni sul controllo dell’attività dei geni e guidare il differenziamento. Cellular memory erased in human embryos. Nature. 2014 Jul 31;511(7511):540-1. doi: 10.1038/nature13648. Epub 2014 Jul 23. Reik and Kelsey Lug 2014 Dopo la fecondazione, i genomi parentali devono essere riprogrammati per la totipotenza, ed il macchinario del ciclo cellulare deve essere modificato per passare dalla segregazione riduzionale dei cromosomi (meiosi) alla segregazione equazionale dei cromosomi (mitosi). Al momento della fecondazione, il genoma materno è organizzato in cromosomi bloccati nella metafase II, il genoma paterno è privo di cromatina, strettamente compattato nella testa dello spermatozoo. Nello zigote esiste inizialmente una notevole differenza nello stato cromatina dei genomi parentali che deve essere risolto per garantire la segregazione accurata dei cromosomi durante la prima divisione mitotica. Dopo la fecondazione, mentre il pronucleo femminile completa la seconda divisione meiotica, nel pronucleo maschile si riforma la cromatina eliminando le protammine e riformando i nucleosomi con nuovi istoni, con la variante di usare H3.3 al posto dell’istone H3. Alla fine del processo, i due pronuclei anche se strutturati in cromatina, conservano alcuni pattern di metilazione degli istoni specifici dei due genitori, in particolare nelle regioni di eterocromatina pericentromerica che saranno gradualmente riequilibrate durante le prime mitosi embrionali. Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. Lo zigote acquisisce la totipotenza dalla riprogrammazione della cromatina dei genomi parentali, che coinvolge una demetilazione globale del DNA. Durante le prime divisioni mitotiche dell'embrione, entrambi i genomi parentali subiscono una massiccia demetilazione che è massima allo stadio di blastocisti. La demetilazione del genoma dell'embrione non è totale, una piccola porzione dei geni hanno imprinting, il che significa che saranno espressi solo da uno dei due cromosomi parentali, protetti da una particolare metilazione al momento della formazione dei gameti che non sarà modificata durante la riprogrammazione epigenetica dell'embrione. Questi loci imprinted saranno protetti dalla demetilazione dalla presenza di PGC7. Subito dopo la fecondazione avviene non solo il rimodellamento della cromatina ma anche la riorganizzazione dei collegamenti fisici tra i cromosomi che devono essere riorganizzati per sostenere la segregazione equazionale dei cromatidi fratelli nelle successive mitosi. Il passaggio dalla meiosi alla mitosi comporta un cambiamento radicale nella complesso della coesina sui cromosomici. Restarting life: fertilization and the transition from meiosis to mitosis - Nat Rev Mol Cell Biol. 2013 Sep;14(9):549-62. doi: 10.1038/nrm3643 - Clift D, Schuh M. RIPROGRAMMAZIONE EPIGENETICA NELLO SVILUPPO L'identità delle cellule è determinata da specifici pattern di espressione genica che dipendono dalle interazioni tra fattori di trascrizione e DNA nel contesto della cromatina. Durante lo sviluppo, le modificazioni epigenetiche stabilizzano l'espressione genica e garantiscono che i modelli di metilazione del DNA e di modificazione degli istoni siano reintegrati nelle cellule in mitosi. La cancellazione globale delle marcature epigenetiche si verifica naturalmente in due fasi del ciclo di vita dei mammiferi, ma può anche essere artificialmente progettata utilizzando una varietà di strategie di riprogrammazione. Epigenetic programming and reprogramming during development - Nat Struct Mol Biol. 2013 Mar;20(3):282-9. doi: 10.1038/nsmb.2489. Epub 2013 Mar 5. Cantone and Fisher Mag 2014 Programmazione epigenetica e riprogrammazione durante il ciclo di vita del topo TE, trophoectoderm; PE primitive endoderm Epigenetic programming and reprogramming during development - Nat Struct Mol Biol. 2013 Mar;20(3):282-9. doi: 10.1038/nsmb.2489. Epub 2013 Mar 5. Cantone and Fisher Programmazione/riprogrammazione epigenetica nel topo Le modificazioni epigenetiche sono importanti per la determinazione delle linee e dell'identità cellulare durante lo sviluppo. La riprogrammazione globale del paesaggio epigenetico segna invece la conversione di cellule differenziate a cellule totipotenti o pluripotenti, al momento della fusione dei gameti (spermatozoi e ovociti) nello zigote e nelle cellule germinali (PGC) dopo la loro specificazione dall’epiblasto somatico dell'embrione post-impianto. Due popolazioni di cellule pluripotenti si stabiliscono ex vivo nella finestra temporale in cui avviene una vasta riprogrammazione epigenetica. Queste cellule sono le ESC e le cellule germinali embrionali (EGC), che derivano dalla massa cellulare interna della blastocisti e dalle PGC a E8.5-E13.5, rispettivamente. I grandi eventi di rimodellamento (ad esempio la demetilazione del DNA e la riattivazione del cromosoma X) sono evidenziati con frecce colorate. Epigenetic programming and reprogramming during development - Nat Struct Mol Biol. 2013 Mar;20(3):282-9. doi: 10.1038/nsmb.2489. Epub 2013 Mar 5. Cantone and Fisher Variazioni epigenetiche durante la riprogrammazione in vivo Epigenetic programming and reprogramming during development - Nat Struct Mol Biol. 2013 Mar;20(3):282-9. doi: 10.1038/nsmb.2489. Epub 2013 Mar 5. Cantone and Fisher Variazioni epigenetiche durante la riprogrammazione in vivo: (a) Schema delle modificazioni globali del DNA e degli istoni che portano all’attivazione trascrizionale del genoma embrionale tra lo zigote terminale (solo genoma paterno) e lo stadio di 2 cellule. Dopo la fecondazione, i genomi dei gameti sono sottoposti a diversa programmazione epigenetica; il genoma paterno è per lo più oggetto di rimodellamento epigenetico nella fase di zigote, il genoma materno a poco a poco perde le modifiche repressive durante le successive divisioni cellulari. Epigenetic programming and reprogramming during development - Nat Struct Mol Biol. 2013 Mar;20(3):282-9. doi: 10.1038/nsmb.2489. Epub 2013 Mar 5. Cantone and Fisher Variazioni Epigenetiche durante la riprogrammazione in vivo Epigenetic programming and reprogramming during development - Nat Struct Mol Biol. 2013 Mar;20(3):282-9. doi: 10.1038/nsmb.2489. Epub 2013 Mar 5. Cantone and Fisher Variazioni epigenetiche durante la riprogrammazione in vivo: (b) cambiamenti epigenetici globali durante lo sviluppo della linea germinale dalle PGC (E6.5) all’arresto mitotico/meiotico a E13.5. Le due principali fasi di riprogrammazione possono essere distinte durante la migrazione delle PGC verso le creste genitali (E7.5-E10.5) e al momento del loro arrivo nelle gonadi (E10.5-E12.5). Epigenetic programming and reprogramming during development - Nat Struct Mol Biol. 2013 Mar;20(3):282-9. doi: 10.1038/nsmb.2489. Epub 2013 Mar 5. Cantone and Fisher