La Centrale dei Rischi della Banca d'Italia Analisi e monitoraggio periodico a supporto della gestione finanziaria aziendale COS'E‘ E A CHE COSA SERVE Il servizio di centralizzazione dei rischi creditizi è un sistema informativo sull’indebitamento della clientela delle banche e degli intermediari finanziari vigilati. E’ gestito dalla Banca d’Italia attraverso la c.d. Centrale dei Rischi (CR). Le banche iscritte nell’albo di cui all’art. 13 del TUB (banche italiane e filiali di banche ed extracomunitarie stabilite nel territorio italiano) e gli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale di cui all’art. 107 TUB (o appartenenti a gruppi bancari) che esercitano in via esclusiva o prevalente attività di finanziamento sono tenute a comunicare mensilmente la posizione di rischio (se superiore a € 30.000,00) di ciascun cliente in essere l’ultimo giorno di ciascun mese. COS'E‘ E A CHE COSA SERVE La CR è stata creata per contribuire a migliorare la qualità degli impieghi degli intermediari partecipanti e, in ultima analisi, ad accrescere la stabilità del sistema creditizio. In particolare attraverso il servizio centralizzato dei rischi la Banca d'Italia fornisce agli Intermediari partecipanti un'informativa utile, anche se non esaustiva, su elementi andamentali di analisi, per la valutazione del merito di credito della clientela affidata o da affidare e, in generale, per l’analisi e la gestione del rischio di credito. Azienda già cliente della banca CENTRALE DEI RISCHI Visione oggettiva dell’andamento dei rapporti creditizi (a livello aggregato) e del comportamento verso il sistema bancario «ANDAMENTALE ESTERNO» Azienda non ancora cliente della banca COME FUNZIONA E COM’E’ STRUTTURATA Uno sguardo d’insieme Struttura informativa Processo funzionale COME FUNZIONA E COM’E’ STRUTTURATA Banca 1 Banca 2 Banca 3 Banca 4 Banca 5 Banca ……… Banca ……… Sistema bancario/finanziario - Enti segnalanti Flusso di Ritorno DATI (da Bankit a enti) CENTRALE DEI RISCHI Flusso di alimentazione DATI (da enti a Bankit) Crediti per cassa Crediti di firma Rischi autoliquidantissa Garanzie connesse a op. di nat. comm. Op. eff. per c/terzisa Rischi a scadenzasa Garanzie connesse a op. di nat. fin. Crediti per cassa: op. in pool Garanzie ricevute Derivati finanziari Sezione informativa Rischi a revocaa Finanziamenti a proc. conc. Sofferenze Crediti acq. – deb. ceduti Rischi autoliq. – crediti scaduti Crediti passati a perdita Crediti ceduti a terzi COME E PERCHE’ MONITORARLA IN AZIENDA Qualsiasi sia la dimensione dell'azienda, se affidata presso il sistema creditizio, la CR rappresenta di fatto un biglietto da visita che caratterizza la sua capacità o meno di accedere al credito. La stessa Banca d’Italia cita testualmente sul suo sito web che «La Centrale dei Rischi favorisce l'accesso al credito per la clientela meritevole». Nei nuovi contesti legati all’introduzione degli accordi di Basilea, in particolare 2 e 3, l’analisi dei dati andamentali, e in particolare delle informazioni disponibili presso la Centrale dei Rischi, ha di fatto indiscutibilmente assunto negli anni, collateralmente all’analisi dei dati di bilancio, un ruolo fondamentale (e talvolta prevalente) nei processi di valutazione del c.d. merito creditizio delle imprese da parte delle banche (e quindi nell’attribuzione dei rating). COME E PERCHE’ MONITORARLA IN AZIENDA Per le aziende risulta pertanto oggi particolarmente importante, rispetto al passato, consultare e analizzare i propri dati CR (facendone richiesta direttamente alla Banca d'Italia), il più sistematicamente possibile nel tempo al fine di avere conoscenza e padronanza di quegli elementi informativi, sia qualitativi (che possono deteriorare anche fortemente la capacità di accesso al credito se non gestiti e monitorati), sia quantitativi, su cui sono giudicate dal sistema bancario in quanto caratterizzanti i rapporti con esso intrattenuti. Tramite il servizio di accesso ai dati della CR offerto dalla Banca d’Italia nell’ambito dei suoi servizi al cittadino, i soggetti censiti possono accedere gratuitamente alle informazioni a loro riferite. Nel caso di aziende ovvero di persone giuridiche i dati possono essere richiesti da: - il legale rappresentante - il curatore fallimentare o altro organo di procedura concorsuale cui compete la rappresentanza delle società COME E PERCHE’ MONITORARLA IN AZIENDA - il soggetto munito di «procura generale» o «procura speciale» e il difensore legale munito di «procura alle liti» - i sindaci e i revisori contabili di società, enti, ecc. - i soci di srl e i soci illimitatamente responsabili (per le società di persone, incluse quelle in accomandita), che possono conoscere i dati della società relativi al periodo in cui sono stati soci e a quello precedente al loro ingresso nella società. Per avanzare richiesta di accesso i soggetti censiti devono compilare l’apposito modulo di istanza che può essere scaricato dalla seguente pagina del sito istituzionale di Banca d’Italia https://www.bancaditalia.it/servizicittadino/servizi/accesso-cr o ritirato presso le sue filiali territoriali. Richiesta d’accesso CR PEC Banca d’Italia PEC Documento CR COME E’ PERCHE’ MONITORARLA IN AZIENDA La consultazione sistematica e l’analisi approfondita della CR risponde a importanti finalità di: - auto-valutazione del comportamento (storico) dell’azienda verso le banche (analisi ex-post) - monitoraggio nel tempo del grado di fiducia che il sistema bancario nutre nell’azienda - gestione maggiormente pro-attiva da parte dell’azienda dei rapporti intrattenuti con le banche anche nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza in termini di comunicazione tra le parti - presidio continuativo delle informazioni andamentali e degli indicatori comportamentali verso il sistema bancario COME E PERCHE’ MONITORARLA IN AZIENDA ! ATTENZIONE AI RISCHI ……. IN CENTRALE Qualche esempio di informazione disponibile in CR e utile da monitorare e tenere sotto controllo per non incorrere in peggioramenti anche irreversibili dei rapporti con il sistema bancario COME E’ PERCHE’ MONITORARLA IN AZIENDA Rischi autoliquidanti (es. anticipo s.b.f., anticipo su fatture, altri anticipi su effetti e documenti rappresentativi di crediti commerciali, ecc.) ! Percentuale insoluti Gli eventuali insoluti finiscono nei rischi a revoca Rischi a revoca (aperture di credito in conto corrente) Sconfinamento tra le linee di credito a revoca ! COME E’ PERCHE’ MONITORARLA IN AZIENDA Sconfinamento o credito scaduto oltre i 90 giorni ma entro i 180 giorni Sconfinamento o credito scauto oltre i 180 giorni (es. utilizzi in supero sulle aperture di credito in conto corrente o rate non pagate su operazioni di finanziamento a MLT) ! Cambio STATO RAPPORTO in INADEMPIMENTO PERSISTENTE COME E’ PERCHE’ MONITORARLA IN AZIENDA Errate segnalazioni (es. segnalazioni di accordati ma non resi operativi con contemporanei utilizzi delle linee di credito e conseguente evidenza di sconfinamenti, mancato «congelamento» del piano di ammortamento in caso di moratoria su operazioni di finanziamento a MLT) Le segnalazioni errate sono statisticamente più presenti di quello che si pensi ! Danno reputazionale COME E’ PERCHE’ MONITORARLA IN AZIENDA Sofferenze Sofferenze – Crediti passati a perdita ! Impossibilità di accesso al credito COME E’ PERCHE’ MONITORARLA IN AZIENDA Tensione degli utilizzi (% UTILIZZATO su ACCORDATO OPERATIVO) Soglie di tensione differenziate per tipologia di credito per cassa (autoliquidanti, a scadenza, a revoca) ! Erosione dei margini disponibili sulle linee di credito STRUMENTI DI ANALISI A SUPPORTO DEL MONITORAGGIO DELLA CR IN AZIENDA aCRis dispone di una piattaforma informativa web-based che aiuta le aziende a conoscere, in maniera critica e sulla base di metodologie di derivazione bancaria, le proprie informazioni andamentali CR. La piattaforma, specificatamente sviluppata per rendere meno «grezze» le informazioni CR come ricevibili in azienda da Banca d’Italia, aiuta fattivamente ad acquisire un quadro completo, dettagliato e di analisi di tutte le anomalie qualitative nonché dei principali dati quantitativi riferiti agli affidamenti in essere e alle garanzie prestate e/o ricevute oltre a monitorare la correttezza delle segnalazioni effettuate dalle banche. La piattaforma garantisce un approccio pro-attivo alla CR, uno degli elementi di valutazione più importanti usati dal sistema bancario per decidere se concedere o meno denaro alle imprese. Documento CR Web app Tempo Report on-line e cartacei ANALISI ANOMALIE ANDAMENTALI Cruscotto di analisi con monitoraggio di 16 anomalie comportamentali su 12 mesi, analisi della tensione degli utilizzi, analisi della dinamica degli accordati/utilizzati/sconfinamenti e analisi delle garanzie prestate e/o ricevute e altre informazioni. DETTAGLIO ANOMALIE COMPORTAMENTALI RILEVATE ANOMALIE MONITORATE DESCRIZIONE Rischi autoliquidanti - crediti scaduti Crediti scaduti nel corso del mese precedente a quello oggetto di rilevazione. Sono espressi al loro valore nominale. Sono riferibili a operazioni di factoring, cessione di credito, sconto di portafoglio commerciale e finanziario indiretto, anticipo s.b.f., anticipo su fatture, effetti e altri documenti commerciali con dettaglio a parte dei crediti alla data di rilevazione di quelli impagati. Crediti scaduti o sconfinanti <90 gg Inadempimenti semplici che non pregiudicano il rapporto con le banche ma che evidenziano comunque una tensione finanziaria. Crediti scaduti o sconfinanti >90 gg Inadempimenti persistenti riferibili a crediti scaduti o sconfinanti in via continuativa da oltre 90 giorni. Crediti ristrutturati Crediti riferibili a rapporti contrattuali modificati o accesi nell'ambito di un'operazione di ristrutturazione che preveda una variazione delle originarie condizioni contrattuali (es. riscadenziamento dei termini, riduzione del debito e/o degli interessi). Incagli: crediti vantati in temporanea situazione di obiettiva difficoltà e per i quali è prevedibile un rimborso in un congruo periodo di tempo. Incagli/Sofferenze Sofferenze: esposizioni per cassa degli intermediari nei confronti di soggetti in stato di insolvenza. Sofferenze - crediti passati a perdite Crediti in sofferenza considerati dagli intermediari non recuperabili o per i quali gli stessi non hanno ritenuto conveniente intraprendere specifici atti di recupero. Frazioni non recuperate di crediti oggetto di accordi transattivi tra gli intermediari e la clientela, di concordato preventivo o fallimentare remissorio, crediti prescritti e oggetto di esdebitazione. Tensione utilizzi - rischi autoliquidanti Evidenza di percentuali di utilizzo oltre il 100% dell'accordato operativo a livello di sistema o di utilizzati in assenza di accordati operativi. Tensione utilizzi - rischi a revoca Evidenza di percentuali di utilizzo oltre il 75% dell'accordato operativo a livello di sistema o di utilizzati in assenza di accordati operativi. Tensione utilizzi - rischi a scadenza Saldo medio - rischi a revoca in supero Evidenza di percentuali di utilizzo oltre il 100% dell'accordato operativo a livello di sistema o, se tale soglia non viene superata, quando anche solo un singolo Istituto abbia segnalato anche solo una operazione con insoluti o sconfinamenti o di utilizzati in assenza di accordati operativi. Indica la media aritmetica dei saldi contabili giornalieri, rilevati nel mese cui si riferisce la segnalazione, delle aperture di credito in conto corrente a scadenza e per i rischi a revoca. Diminuzione accordati totali >20% Rilevazione effettuata rispetto al mese precedente per la totalità delle categorie di linee di credito censite. Diminuzione accordati cassa >20% Rilevazione effettuata rispetto al mese precedente per le sole linee di credito per cassa censite. Richieste 1a informazione Evidenza di richieste di primo accesso alla C.R. da parte di uno o più Istituti (es. per valutazione concessione nuove linee di credito). Numero enti non più segnalanti Evidenza di Istituti che non segnalano più operazioni o per operazioni il cui importo è sceso sotto la soglia di segnalazione C.R. (€ 30.000,00). ANALISI TENSIONE UTILIZZI ANALISI ACCORDATI/UTILIZZATI/SCONFINAMENTI ANALISI INFORMAZIONI VARIE CONCLUSIONI Le segnalazioni contenute nella CR Banca d’Italia rappresentano un patrimonio informativo sia per le banche che per le aziende. Nell’ottica di un maggior equilibrio nel rapporto tra imprese e banche, il valore delle informazioni qualitative e quantitative disponibili in CR è ormai diventato sempre più importante, utile e strategico per orientare le scelte operative dei due soggetti in essa coinvolti. Le informazioni fornite alle banche dalla CR hanno forma tra l’altro aggregata (nel rispetto della riservatezza dei dati); ciò definisce quindi un netto limite alla lettura e all’interpretazione da parte delle banche stesse della CR, in quanto la forma totalizzata porta a una carenza informativa sostanziale. La CR può e deve essere quindi auspicabilmente monitorata e analizzata da parte delle imprese non solo per migliorare il rapporto con le banche (sia in termini operativi che comunicativi) ma anche per implementare le scelte strategiche in seno alla tesoreria e alla programmazione finanziaria aziendale.