CS Turandot 12 agosto 2016 - Fondazione Arena di Verona

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Ufficio Stampa
11/08/2016
TERZA RAPPRESENTAZIONE DELL’OPERA TURANDOT
PER L’ARENA DI VERONA OPERA FESTIVAL 2016
VENERDÌ 12 AGOSTO 2016 – ORE 20.45
Venerdì 12 agosto alle 20.45 va in scena la terza rappresentazione di Turandot, dramma lirico in
tre atti e cinque quadri su musica di Giacomo Puccini e libretto di Giuseppe Adami e Renato
Simoni.
Puccini riceve la prima stesura del libretto nel Natale del 1920 e il progetto originario doveva
comprendere solamente due atti. L’ostacolo più grande per il compositore è la trasformazione del
personaggio di Turandot da principessa gelida e vendicativa a donna innamorata, come si evince
dalle sue stesse parole: «Il duetto [tra Calaf e Turandot] per me dev'essere il clou - ma deve avere
dentro a sé qualcosa di grande, di audace, di imprevisto e non lasciar le cose al punto del principio
[...] Potrei scrivere un libro su questo argomento». E ancora: «Il duetto! Il duetto! tutto il decisivo,
il bello, il vivamente teatrale è lì! [...] Il travaso d'amore deve giungere come un bolide luminoso in
mezzo al clangore del popolo che estatico lo assorbe attraverso i nervi tesi come corde di
violoncelli frementi». Sfortunatamente i due librettisti, Giuseppe Adami e Renato Simoni,
rispondono alle richieste di revisione con estrema lentezza e il compositore lamenta i continui
ritardi nell’avanzamento dei lavori. Nel 1923 Puccini ha steso la partitura fino alla morte di Liù e
del finale esiste solamente una prima bozza; morirà infatti a Bruxelles il 29 novembre 1924
lasciando incompiuta l’opera che verrà ultimata da Franco Alfano. La prima rappresentazione di
Turandot ha luogo il 25 aprile 1926 al Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione di Arturo
Toscanini, il quale sospende la rappresentazione a metà del terzo atto, due battute dopo il verso
«Dormi, oblia, Liù, poesia!», rivolgendosi al pubblico con le seguenti parole: «Qui termina la
rappresentazione perché a questo punto il Maestro è morto». La sera seguente l'opera viene
rappresentata, sempre sotto la direzione di Toscanini, includendo anche il finale di Alfano.
Il capolavoro pucciniano è stato proposto per la prima volta in Arena nel 1928 nella messa in scena
di Ettore Fagiuoli e rappresentato sul palcoscenico veronese per 18 stagioni. Regia e scene di
questo allestimento portano la firma del M° Franco Zeffirelli, i costumi del Premio Oscar Emi
Wada; i movimenti coreografici sono di Maria Grazia Garofoli e le luci di Paolo Mazzon.
Sul podio il M° Andrea Battistoni; nel ruolo della principessa Turandot vedremo Tiziana Caruso, al
suo ritorno sul palcoscenico veronese nel medesimo ruolo ricoperto nel Festival 2104, affiancata
da Calaf di Carlo Ventre. Il re tartaro Timur avrà la voce di Carlo Cigni, mentre la dolce Liù sarà
impersonata da Elena Rossi. I tre ministri saranno interpretati da Federico Longhi per la parte di
Ping, Francesco Pittari per quella di Pong e Giorgio Trucco per Pang. L’Imperatore Altoum sarà
Cristiano Olivieri, il Mandarino sarà Paolo Battaglia e Il Principe di Persia Michele Salaorni.
Il M° Marco Tonini dirige il Coro di Voci bianche A.d’A.MUS.
Impegnati Orchestra, Coro diretto dal M° Vito Lombardi, Corpo di ballo coordinato dal M°
Gaetano Petrosino e Tecnici della Fondazione Arena di Verona, insieme ai numerosi mimi e
comparse.
Repliche: 19, 25 agosto (ore 20.45)
INFORMAZIONI
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