Torino, 3 marzo 2016 Da gennaio 2015 Galileo, il sistema di navigazione di cui si sta dotando l’Unione Europea, ha un’estensione: il progetto DEMETRA di Horizon 2020 L’ora è sempre più esatta e ricca di informazioni con Galileo e con il progetto DEMETRA Conferenza di presentazione del progetto e inaugurazione dei laboratori venerdì 4 marzo, alle 11, presso l'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM): partecipano Massimo Inguscio, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), già presidente INRIM, Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Nicolò d’Amico, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), e rappresentanti della Commissione Europea e dell’Agenzia Europea per la Navigazione Satellitare (GSA) Da alcuni anni l’Europa è al lavoro per varare il proprio sistema di navigazione satellitare, Galileo, che si propone come alternativa all’americano GPS, nato come strumento militare e di intelligence. Ma Galileo non fornirà soltanto informazioni di localizzazione, sarà anche uno strumento di disseminazione del segnale di tempo dell’ora esatta, quello che gli addetti ai lavori chiamano Tempo Universale Coordinato (UTC). E proprio in relazione all’ora esatta il progetto DEMETRA si prepara a offrire ulteriori servizi. Grazie a un unico apparato, ora allo stadio di prototipo, sarà infatti possibile migliorare il segnale di tempo proveniente dai satelliti di Galileo rendendolo più affidabile, certificato e robusto, controllando e tarando gli strumenti di trasmissione e ricezione, correggendo errori di funzionamento in tempo reale ed anche integrando e verificando i dati con trasmissioni via radio, tv, internet, fibra ottica e tramite satellite geostazionario. Questo, in estrema sintesi, è quanto offre DEMETRA, progetto di ricerca della durata di 24 mesi intorno a cui, da gennaio 2015, lavorano 15 partner di 7 paesi. Ne è coordinatrice Patrizia Tavella dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM), che ha sede a Torino. Collaborano con l’INRIM altri tre istituti metrologici, il National Physical Laboratory (NPL) del Regno Unito, il Royal Observatory of Belgium (ORB), il Technical Research Centre (VTT) della Finlandia, il Politecnico di Torino, e industrie e imprese quali Thales Alenia Space France, Thales Alenia Space Italia, Telespazio VEGA UK, DEIMOS (Spagna), ELPROMA (Polonia), il consorzio Antares, le società di consulenza METEC e aizoOn (Italia). Oltre a coinvolgere istituti di ricerca e industrie il progetto gode anche del sostegno del Centre national d'études spatiales (CNES), l'agenzia governativa francese che si occupa delle attività spaziali, e dell’Institute of Photonics and Electronics (UFE) della Repubblica Ceca. Il nome della dea della terra è usato come acronimo di DEMonstrator of EGNSS services based on Time Reference Architecture. DEMETRA è in effetti la dimostrazione pratica dell’erogazione in tempo reale di 9 servizi ancorati al sistema Galileo, studiati per rispondere alle esigenze di precisione e certificazione rilevate nei più diversi ambiti, dal mondo della finanza, a quello dei trasporti, delle telecomunicazioni e dei media, ai sistemi di controllo del traffico automobilistico, al rilevamento topografico, alle reti di distribuzione dell’energia, ai laboratori scientifici più avanzati. Come spiega Patrizia Tavella, “DEMETRA si sviluppa dialogando con i possibili utenti finali: colloqui e dimostrazioni scandiscono le fasi del progetto al fine di individuare e soddisfare le particolari istanze di ciascuno dei destinatari dei servizi”. Torino, 3 marzo 2016 Per presentare il progetto, che fa parte del programma europeo di finanziamento per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, venerdì 4 marzo alle 11, a Torino, presso la propria sede di Strada delle Cacce 91, l’INRIM organizza una conferenza aperta ai media e a un gruppo di stakeholders, esponenti del mondo scientifico e dell’industria. L’evento include anche la visita ai laboratori di DEMETRA. Saranno presenti Massimo Inguscio, nominato da pochi giorni presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), già presidente INRIM, Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), e Nicolò d’Amico, presidente - anche lui di fresca investitura - dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Tra gli ospiti anche Gian Gherardo Calini, Head of Market Development dell’Agenzia Europea per la Navigazione Satellitare (GSA) e rappresentanti della Commissione Europea. Dall’Agenzia Spaziale Europea è inoltre atteso Alberto Tuozzi, Head of Telecommunications and Navigation Division. I nove servizi offerti da DEMETRA Demetra assicura la diffusione del segnale di tempo e frequenza unendo tecniche già in uso ad altre più innovative: ecco allora la trasmissione via radio e tv, utilizzando sia il sistema analogico sia il più recente digitale (Service 1:Time broadcasting over TV/Radio links), l’impiego dei protocolli NTP via internet con una funzione di controllo e di certificazione (Service 2: Certified Trusted Time Distribution with Audit and Verification using NTP) accanto a quello della fibra ottica (Service 3: Time and Frequency Distribution over Optical link). Quest’ultima assicura una trasmissione molto stabile e accurata, come sanno bene all’INRIM. “L’istituto coopera da qualche tempo con altri centri di ricerca italiani ed esteri alla realizzazione di un network in fibra ottica, ormai in parte attivo, destinato a congiungere l’Italia da nord a sud e a creare una rete europea di laboratori scientifici”, fa rilevare Massimo Inguscio. Il segnale di tempo può anche essere disseminato per mezzo di un satellite geostazionario (Service 4: Time and Frequency Distribution via GEO Satellite): questo metodo di trasmissione è complementare rispetto a Galileo, perché non ne usa i satelliti e adopera frequenze e ricevitori propri. È inoltre affidabile e low-cost. DEMETRA fornisce anche servizi di monitoraggio e taratura dei ricevitori del segnale satellitare (Service 5: User GNSS Receiver Calibration) e permette di controllare e certificare in tempo reale i dati ricevuti dall’utente (Service 6: Certified Time Steering). I laboratori metrologici e altri utenti che necessitano della massima precisione possono monitorare le loro scale di tempo a livello del nanosecondo, ricevendo inoltre un segnale di correzione che garantisce la massima accuratezza rispetto all’ora esatta internazionale UTC (Service 7: Time Monitoring and Steering). Un altro servizio controlla costantemente lo stato degli orologi atomici a bordo dei satelliti e comunica (Service 8: Time Integrity) eventuali irregolarità di funzionamento. Il prototipo vanta inoltre un brevetto internazionale ad opera di Thales Alenia Space Italia: Synchronet, sistema flessibile e configurabile, che, utilizzando i segnali dei satelliti di Galileo, offre la possibilità di sincronizzare un’intera infrastruttura, monitorando l’andamento delle performance e regolando il livello di precisione a seconda delle esigenze (Service 9: All-in-one Time Synchronization Solution). Contatti: Elisabetta Melli, Silvia Cavallero INRIM, Relazioni esterne [email protected], 349 6926393