RELAZIONE TRA LINGUA E RELIGIONE
Malgrado ciascuna rappresenti un distinto elemento della cultura, lingua e religione non
sono necessariamente isolate l’una dall’altra. La religione può influenzare la diffusione
delle lingue a nuovi popoli e in nuove aree, com’è avvenuto con l’arabo, la lingua del
Corano, che si è propagato grazie agli eserciti di musulmani conquistatori. La religione
può inoltre portare alla dispersione della lingua. Lo yiddish continua a essere la lingua
della religione nelle comunità degli ebrei hassidici; le funzioni religiose in tedesco o in
svedese, e l’istruzione scolastica in queste stesse lingue, caratterizzano alcune
congregazioni luterane nell’Angloamerica. Fino agli anni Sessanta del Novecento il
latino è stato la lingua della liturgia in tutti i Paesi che abbracciano la chiesa romana
cattolica, e il sanscrito è tuttora il linguaggio dei veda, testi sacri per l’induismo. I testi
sacri possono richiedere l’introduzione di un alfabeto nel caso di comunità illetterate:
quello romano ha seguito i missionari cristiani, mentre l’alfabeto arabo accompagna
l’islamismo. Anche quello cirillico, diffusosi nell’Europa orientale, fu sviluppato dai
missionari. Il legame tra lingua e religione non è comunque inevitabile: i francesi hanno
imposto la propria lingua, ma non la propria religione in Algeria, mentre nelle Filippine
ha preso piede il cattolicesimo spagnolo, ma non la lingua spagnola.
Geografia umana 2/ed - Jerome D. Fellmann, Mark. D. Bjelland, Arthur Getis, Judith Getis
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