Evoluzione dei comportamenti alimentari

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Evoluzione dei
comportamenti alimentari
• Di pari passo con l’evoluzione dell’agricoltura e della zootecnia si
è assistito ad un radicale mutamento delle abitudini alimentari
delle popolazioni. Nei paesi del cosiddetto "primo mondo" il
cambiamento più sostanziale è sicuramente la diffusione della
ristorazione collettiva, per cui sono ormai milioni al giorno i
pasti che vengono consumati fuori dalle abitazioni. La crescente
presenza delle donne nel mondo del lavoro esterno alle mura
domestiche ha privilegiato il consumo di alimenti facilmente
cucinabili e tra questi sicuramente la carne occupa un posto di
favore.
Passato:
•Nel passato gli alimenti più consumati
erano le castagne, le patate, i fagioli, il
granoturco, il frumento, il latte, il
formaggio, la carne, poca e
prevalentemente di maiale, i frutti di
bosco e i funghi.
•Alla polenta di farina dolce si alternava
quella di granturco, in genere
accompagnata da formaggio o carne
accomodata in modo molto semplice. Il
pane era prodotto una volta alla
settimana, non da tutte le famiglie,
usando farina di grano mescolata
spesso a segale, miglio brillato e patate.
La farina di grano serviva anche per
preparare la pasta e i dolci, ma solo per
le grandi occasioni (Pasqua, Natale,
Festa del Patrono).
Presente:
•Al giorno d’oggi le abitudini alimentari
sono completamente cambiate: si è passati
progressivamente dall'uso di ciò che offriva
l'ambiente alla consumazione dei cibi più
disparati e spesso sofisticati.
•Lo stile di vita moderno ha influenzato le nostre
abitudini alimentari evidenziando delle problematiche
che si riversano sul piano salutare. Gli alimenti
consumati oggi in grande quantità sono: pane bianco,
pasta bianca, merendine, patatine fritte, biscotti,
cioccolata, dolciumi e bibite gasate.
•L’Obesità è uno dei principali problemi
della salute pubblica del millennio. Gli
Italiani adulti obesi sono circa 4 milioni,
quelli in sovrappeso 16 milioni. Un
bambino su tre è in sovrappeso, uno su
dieci è obeso. Questo è colpa delle mode
alimentari che arrivano da altri paesi
ricche di zuccheri, di fritture e povere di
verdure e fibre.
•
Troppa pubblicità influenza il gusto e la scelta dei cibi degli
adulti e ancor più dei bambini che passano molte ore davanti
ad un televisore. Madri che, per stanchezza o per pigrizia dopo
una giornata di lavoro, prediligono cibi preconfezionati
sicuramente appetitosi e di facile preparazione, ma ricchi di
grassi, calorie e con uno scarso apporto di principi nutritivi.
Alimenti consumati dal 1900 ad oggi
1900: I benestanti consumavano pane bianco,
burro, latte, caffè, minestra in brodo, carne, verdura
di stagione, formaggio, frutta e i dolci. I poveri caffè,
latte e pane, minestra, pasta e patate, pasta e
cavoli, riso e patate, minestra di legumi e zuppa
fatta con pane.
1960: Avviene la ripresa dalla guerra. Il boom
1990:Si consumano più spuntini fuori
pasto ed il pasto di mezzogiorno è
sempre meno frequente. Il pasto
principale della giornata è la cena, dato
che raramente si torna a casa per la
pausa pranzo, ma si fa un breve
intervallo al bar o al fast food.
economico portò in ogni casa il frigorifero, il forno, e
gli elettrodomestici. L’entrata della donna nel mondo
del lavoro ha innescato un cambiamento nel modo
di mangiare, infatti vengono sostituiti i piatti di lunga
preparazione tipo polenta, legumi, frattaglie, con
fettine di bovino e petti di pollo da cucinare ai ferri.
2013: Panini, frutta, verdure, bibite
gassate, latte, caffè, patate, snack
salati, succo di frutta, cereali,
merendine e dolci.
Negli ultimi 40 anni le abitudini
alimentari degli Italiani sono cambiate
notevolmente. Un tenore di vita più
elevato ha permesso l’utilizzo di prodotti
più rari e raffinati: da un lato sono
scomparse le carenze nutrizionali di una
volta, dall’altro ha esposto tutte le
persone che mangiano più del dovuto, a
gravi problemi per la salute. Obesità,
gotta, malattie di tipo cardiovascolare,
ipertensione, diabete, difficoltà
respiratorie, osteoporosi, ecc. Il 50% degli
Italiani ha un sovrappeso di circa 6 kg.
Tutto questo contribuisce a generare nei più
piccoli la nascita di un problema grave
perché i chili in più, che oltre ad essere
antiestetici causano loro imbarazzo e
disagio, spalancando la porta a molte
malattie. La dieta deve essere varia e deve
garantire all’organismo tutti i nutrienti di
cui necessita: proteine, grassi, zuccheri,
vitamine, sali minerali e fibre vegetali.
Obesità nel mondo
•
•
Dall’inglese “cibo rapido” indica un pasto veloce consumato fuori casa a base
di panini, piatti precotti e bevande gassate.
Offre la possibilità di mangiare in modo abbastanza gustoso, ma con estrema
velocità. Spesso infatti non ci si può permettere di aspettare che vengano
cucinati piatti più complessi e, soprattutto, non c’è il tempo di sedersi ad
aspettare che questi vengano serviti.
•
Naturalmente non tutti condividono questa tendenza, esiste infatti anche una
filosofia di pensiero diversa che difende strenuamente la tavola e il gusto della
famiglia, che apprezza la cucina più tradizionale e che vuole conservare il
piacere legato al momento del mangiare bene, magari in compagnia.
•
Questa cucina è costituita principalmente da hamburger, hot dog,
cotolette, patate fritte, pizza e sandwich ma anche da altri cibi derivati da
cucine etniche come la cipolla fritta e il kebab, e suggerisce l'uso massiccio di
diverse salse come senape, maionese e ketchup. Il fast - food è in genere
caratterizzato da un costo relativamente modesto, dall'uniformità del servizio
offerto e dall'ampia diffusione dei punti vendita.
SLOW-FOOD
Dopo alcuni anni, precisamente nel 1989,
il movimento si internazionalizza dando
vita al Movimento Internazionale Slow Food. Questa abitudine va diffondendosi
nel mondo e sta mettendo in difficoltà la
precende moda dei Fast-Food.
Dieta mediterranea
L’organismo umano, per mantenersi in
forma e in buona salute, necessita di
alimenti che possano fornire le
sostanze necessarie al ricambio
cellulare e alla produzione di energia.
Vi è una stretta correlazione tra lo
stile di vita, il tipo di alimentazione e
l’insorgenza di alcune malattie; ecco
perché il mantenimento di buone
condizioni di salute è legato a una
dieta corretta e soprattutto ordinata.
La dieta è l’insieme dei cibi che
compongono il regime alimentare di un
individuo, ma il termine, che trae
origine dal greco δίαιτα, “modo di
vivere”, nell’accezione comune ha un
significato più ristretto e definisce un
particolare regime alimentare
finalizzato a ottenere un determinato
effetto terapeutico. Ad esempio, una
dieta ipocalorica è prescritta in caso
di obesità, per ottenere un calo di
peso.
Stili alimentari degli
italiani
Eclettico
E’ tipico delle persone che
alternano lo stile di vita privato con quello
nelle mense e nei ristoranti, aspirando
comunque ad una buona cucina.
Industriale
E’ tipico dei giovani e
di chi consuma prodotti pronti, igienici e
controllati ma fuori dalla tradizione.
Moderato
E’ basato sulla razionalità e
prudenza, cioè un’ alimentazione contenuta, priva di
grassi, cibi elaborati e costosi.
Casalingo
E’ tipico della cucina
familiare, resa possibile da una donna sempre
presente a casa e che può cucina per la famiglia.
Povero
Sregolato
E’ per le persone che non seguono
nessuna dieta e nessun criterio nell’alimentazione
e mangiano qualunque genere di cibo.
Consiste in un’alimentazione legata
ad un contesto socio economico di modesto interesse
per la cucina.
• In conclusione……………
……
Noi siamo ciò che mangiamo!
Bisognerebbe quindi mangiare il più sano
possibile, lasciando comunque qualche
piccolo sfizio da soddisfare.
Sara Boccardo 5D
Siti internet:
http://www.angiolettionline.it/old/Mond
ocibo/file/giiorni%20nostri.htm
http://web.tiscalinet.it/enricomoriconi/a
bitudini.htm
http://www.benessere.com/alimentazi
one/arg00/fast_food.htm
http://www.angiolettionline.it/old/M
ondocibo/file/giiorni%20nostri.htm
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