pagina 82 - SEI Editrice

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Unità 3
1 Le religioni monoteiste
dell’uomo antico
Il calendario
liturgico islamico
on line
p. 82, vol. 3
UN CALENDARIO LUNARE
La data di inizio dell’era musulmana è il primo Muharram dell’anno primo dell’Egira
quando Maometto si spostò dalla Mecca verso Medina. La data corrisponde al 16 luglio 622
e poiché per il mondo musulmano fu l’inizio di una nuova epoca, venne poi utilizzata come
punto di partenza per il computo del tempo.
Il calendario islamico è un calendario lunare. Comprende dodici mesi e dura 354 giorni,
cioè undici giorni e sei ore in meno dell’anno gregoriano cristiano. I mesi lunari sono composti alternativamente di 29 e 30 giorni. Pertanto 33 anni lunari corrispondono a trentadue
anni solari e ogni mese, seppur nel corso di un lungo ciclo, attraversa tutte le stagioni.
Formule matematiche permettono di passare dal sistema di datazione legato all’ègira a
quello in uso in Occidente e viceversa ed esistono tavole di concordanza. Nella maggior
parte dei paesi islamici il calendario musulmano
è utilizzato per stabilire le festività religiose, ma nell’uso quotidiano e specialmente in
ambito economico, è sostituito da quello gregoriano.
PER SAPERNE DI PIÙ
L’anno dell’Egira solare
In Iran nel 1925 lo Shah Riza, fondatore della dinastia
Pahlavita, istituì l’anno dell’Egira solare che riprende
i 12 mesi zodiacali (con inizio il 21 marzo). Questo
calendario è stato poi adottato dalla Repubblica
Islamica e dall’Afghanistan ed è tuttora in vigore.
L’anno del calendario musulmano si calcola così: il numero dell’anno in corso meno 622 più
1/32 della differenza ottenuta. Ad esempio:
2011 – 622 + (2011 – 622 / fratto 32) = 1432,40
t L’inizio dell’era musulmana
L’arrivo del Profeta a Medina, 1800 ca.,
miniatura da un manoscritto religioso
(Galerie J. Soustell, Punjab, Lahore).
E. STROPPIANA, M. FOSSATI, Luce del mondo © SEI 2011
Unità 3
1 Le religioni monoteiste
dell’uomo antico
PER SAPERNE DI PIÙ
I mesi del calendario
islamico
La corrispondenza con i nostri mesi è indicativa perché i mesi gradualmente si spostano.
11 Muharram (maggio / giugno).
12 Safar (giugno / luglio).
13 Rabi al Awwal (luglio / agosto).
14 Rabi al-Thani (agosto / settembre).
15 Jumada l-Ula (settembre / ottobre).
16 Jumada l-Akhira (ottobre / novembre).
17 Rajab (novembre / dicembre).
18 Sha’ban (dicembre / gennaio).
19 Ramadan (gennaio / febbraio).
10 Shawwal (febbraio / marzo).
11 Dhu l-Qa’da (marzo / aprile).
12 Dhu l-hijja (marzo / aprile).
t Il calendario islamico
Un calendario liturgico
islamico turco che riporta
le principali festività mese
per mese, inizio del
XIX secolo.
e
La distribuzione della
carne durante la festa
del sacrificio
LE RICORRENZE IMPORTANTI
Il calendario liturgico musulmano prevede alcune ricorrenze importanti. Bisogna tuttavia rilevare che le
feste musulmane sono a-cosmiche: i grandi cicli naturali non vi hanno parte. Ogni festa musulmana cambia incessantemente posto rispetto alle stagioni ed è
totalmente riferita alla comunità. Le due feste più significative come già indicato sul libro di testo sono
quella di ‘Id al-adha, la festa del sacrificio celebrata
durante il mese del pellegrinaggio, il 10 di Dhu l-hijja,
la festa di ‘Id al-Fitr, festa dell’interruzione del digiuno
celebrata il primo giorno del mese di Shawwal, il decimo mese dell’anno lunare.
Altre importanti ricorrenze sono il capodanno islamico, il primo di Muharram, il giorno in
cui Maometto lasciò la Mecca per Medina. Il 10 dello stesso mese viene celebrata l’Ashura,
una festa di espiazione per la quale i musulmani digiunano il giorno precedente e seguente
la festa. I musulmani sciiti in tale ricorrenza ricordano con cerimonie e processioni, un loro
martire, Husseyn, il nipote di Maometto, morto a Kerbala nel 680 d.C. combattendo contro
il califfato omayyade sunnita, considerato usurpatore.
Vengono festeggiati lo ‘Id mawlud, il giorno del compleanno di Maometto il 12 di Rabi al
Awwal con feste e con distribuzione di cibo ai poveri. Vi sono poi feste notturne come
quella di Laylat al-Bar’h il 15 di Sha’ban, detta anche la “Notte del perdono” poiché secondo i musulmani in quella notte Allah decide il destino di ogni uomo per l’anno successivo e quella di Laylat al-Qadr chiamata la “Notte del potere” che celebra il momento in cui
il Corano venne rivelato a Maometto e che cade il 27 del mese di Ramadan.
Il 27 Raiab, settimo mese del calendario islamico, si celebra Laylat al-Mi’raj, il “viaggio notturno” del Profeta dalla Mecca a Gerusalemme e la sua ascensione alla presenza di Allah
nel corso di una sola notte.
E. STROPPIANA, M. FOSSATI, Luce del mondo © SEI 2011
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