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Aquazol®

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Aquazol®
Caratteristiche fisico-chimiche e
applicazione nel campo del restuaro
Chimica dei Materiali
Elisa Melani
Il polimero è la poli(2-etil-2-ossazolina)
Si tratta di un’ammide terziaria alifatica non ionica
- detta anche PEOX
Viene prodotta in quattro diversi pesi molecolari
miscibili e compatibili tra di loro:
Aquazol® 5, 50, 200, 500
Viene commercializzata sotto forma di perline
solide di colore bianco-giallastro
Caratteristiche
fisico-chimiche
Completa solubilità in acqua*
Stabilità termica
Bassa viscosità
Elevata flessibilità a bassi livelli di RH
Indice di rifrazione molto simile a quello del
vetro
Biodegradabilità, biocompatibilità a atossicità
Revesibilità in acqua, in solventi polari
I risultati sono stati
valutati tramite:
Nel 1994 Richard Wolbers ha
effettuato il primo studio ai fini di un
suo possibile utilizzo nel campo della
conservazione e del restuaro
Spettroscopia FTIR*
Misure del pH
Resistenza alla trazione
Analisi termiche, TGA e DSC
Gascromatografia, SEC
Sono stati eseguiti invecchiamenti
accelerati di tipo foto-ossidativo su
Aquazol 50 e 500
Test di solubilizzazione
Misure viscosimetriche
Colorimetria
Spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier
E' un metodo di analisi non distruttiva per l’identificazione dei
materiali tramite l’analisi della vibrazioni dei legami chimici
L’FTIR registra l’assorbimento nel campo dell’infrarosso per ogni
molecola, con picchi caratteristici relativi ai gruppi funzionali
presenti sulla singola molecola
Spettro del
campione di
Aquzol® 500
v (cm⁻¹)
Attribuzione
3465
stretching O–H
3266
stretching N–H
2978
stretching asimmetrico C–H metilico
2940
stretching asimmetrico C–H metilenico
2880
stretching simmetrico C–H metilico
1620
stretching C=O ammidico (amide i)
v (cm⁻¹)
Attribuzione
1470
bending asimmetrico –CH3
1420
bending simmetrico –CH2– ; stretching C–N
1374
bending simmetrico –CH3
Spettri FTIR-ATR,
registrati a tempi
incrementali, del
legante Aquazol® 500
sottoposto ad
invecchiamento termoossidativo a 80°C
Considerazioni generali
Generale diminuzione nell’intensità
dell’intero spettro
Depolimerizzazione del polimero,
con perdita di frazioni volatili
Non sono presenti nuovi assorbimenti
Non si verifica lo spostamento dei
picchi a maggiori o minori frequenze
Formazione di un doppietto a circa
1540 cm⁻¹
Aumento della quantità di gruppi
N–H
Il polimero tende a depolimerizzare anziché reticolare
Risultati
ottenuti
dalle
misurazioni
Non scolorisce, non ingiallisce
Termicamente stabile
pH invariato a 6,2-6,4
Assenza di prodotti di ossidazione
Solubilità invariata
Carattere plastico in condizioni di basso RH
Vantaggi del prodotto
Aquazol
Altri materiali
Mantiene un'elevata plasticità
anche a valori bassi di RH
Si irrigidiscono perdendo
completamente elasticità
Durante l'asciugatura ha un
minimo ritiro
Asciugando, possono generare
significative tensioni
Essendo perfettamente solubile
in acqua non necessita di coformulati
La presenza di co-formulati
può portare ad effetti
indesiderati
Caso studio
Barbara Ferriani ha segnalato l'utilizzo di Aquazol come
adesivo per il ristabilimento della corretta adesione tra le
stesure pittoriche ed il consolidamento della tela , in
un'opera di arte contemporanea
Spicchi d'Igloo
di Mario Merz
E' costituita di due elementi della
stessa dimensione: da un lato uno
spicchio ricoperto da una tela dipinta
e dall’altro una porzione gemella la cui
struttura metallica è coperta da lastre
di cera sovrapposte.
Degrado
Sullo spicchio dipinto le stesure pittoriche
erano offuscate da spessi depositi
atmosferici e vi erano diffuse deadesioni
delle stesure pittoriche
Nell’altro spicchio l’impasto ceroso dei
pannelli era notevolmente virato di colore,
vi erano poi numerose crettature,
fessurazioni e gallerie di insetti
Intervento di restauro
Sono state utilizzate due differenti formulazioni:
01
Aquazol 200
disciolto in acqua
02
Aquazol 500
disciolto in alcool
È stato utilizzato per ristabilire
l’adesione tra le stesure
pittoriche
È stato utilizzato per consolidare
la tela di supporto lungo i margini
non dipinti
Bibliografia
[1 ]
R.C. Wolbers – M. McGynn – D. Duerbeck, Poly(2-Ethyl-2-Oxazoline): a new conservation consolidant, in Painted
Wood: History and Conservation, Proceedings of the Symposium in Williamsburg, Virginia 1994, pp-514-527
[2]
Borgioli L., Cremonesi P.: le resine sintetiche usate nel trattamento delle opere policrome, 2005, Il Prato, Padova,
pp 171-172
[3]
Spicchi d'Igloo di Mario Merz Scelta dell'adesivo, academia.edu
[4]
L’Aquazol: un polymère hydrosoluble fixatif et consolidant, Association des amis de l'atelier du temps passé
[5]
Scheda tecnica Aquazol, http://www.sinopiarestauro.it/db_update/allegati/schede_tecniche_t/1595005.pdf
[6]
Scheda tecnica Aquazol, https://www.docsity.com/it/scheda-tecnica-aquazol/5524919/
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