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Sicurezza sul lavoro, tutela ambientale e sviluppo sostenibile

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Sicurezza sul lavoro, tutela
ambientale esviluppo sostenibile
SVILUPPO SOSTENIBILE
Secondo la definizione tradizionale, lo sviluppo sostenibile è "uno
sviluppo che risponde alle esigenze del presente senza
compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le
proprie". In altri termini, la crescita odierna non deve mettere in
pericolo le possibilità di crescita delle generazioni future. Le tre
componenti dello sviluppo sostenibile (economica, sociale e
ambientale) devono essere affrontate in maniera equilibrata a
livello politico.
La strategia identifica sette tendenze non
sostenibili per cui urge un'azione
1) Limitare gli effetti negativi dei trasporti
2) Modelli di produzione e di consumo più sostenibili
per spezzare il vincolo tra crescita economica e
degrado ambientale
3) Gestione sostenibile delle risorse naturali
4) La limitazione dei gravi rischi per la salute pubblica
5) La lotta contro l'esclusione sociale e la povertà, e per
affrontare le conseguenze dell'invecchiamento
demografico
6) La lotta contro la povertà nel mondo, di garantire uno
sviluppo sostenibile globale
7) Limitare i cambiamenti climatici e i loro effetti
TUTELA AMBIENTALE
 Le attuali priorità sono:
- Combattere il cambiamento climatico,
- Preservare la biodiversità,
- Ridurre i problemi sanitari causati dall'inquinamento e
- Attuare una gestione più responsabile delle risorse
naturali.
 Oltre a tutelare l'ambiente, questi obiettivi aiutano la
crescita economica promuovendo l'innovazione e
l'imprenditorialità
SALUTE E SICUREZZA
SUL LAVORO
RISCHIO
DI INFORTUNIO
LA PROBABILITÀ DI SUBIRE UN INFORTUNIO SUL
LAVORO
DI MALATTIA PROFESSIONALE
LA PROBABILITÀ DI CONTRARRE UNA MALATTIA
LEGATA ALLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ
LAVORATIVA
Infortunio sul lavoro: definizione
Causa violenta
Inabilità al lavoro permanente o temporanea
Sospensione attività lavorativa
Sospensione
attività
lavatorativa
INAIL
Indennizzo
in proporzione
al danno
Le parti del corpo più colpite
Mano
Colonna vertebrale
Occhi
Ginocchio
Caviglia
Piede
Infortuni e malattie professionali
INAIL
INFORTUNI
MALATTIE
Malattie professionali: definizione
Fattori nocivi e loro azione prolungata
Tabellate e non tabellate
Dimostrazione della relazione tra attività lavorativa e malattia
Malattie professionali più diffuse
 Tabellate
 Non tabellate
Ipoacusia e sordità

Neoplasie da asbesto

Asbestosi
Silicosi
Malattie cutanee
Malattie osteoarticolari
Asma bronchiale






Tendiniti
Affezioni dei dischi intervertebrali
Artrosi
Malattie dell’apparato respiratorio
Sindrome del tunnel carpale
Tumori
Disturbi psichici lavoro-correlati
Dermatite da contatto
Le cause
MALATTIA
LUNGO PERIODO
Soggetti esposti a
fattori nocivi per
molto tempo
FATTORE
INVISIBILE
Es: Lavorare in
ambienti rumorosi
Livelli minimi di tollerabilità di agenti nocivi in ambienti
lavorativi
I costi degli infortuni e delle
malattie professionali
Collettivi e individuali
Economici e sociali
Diretti e indiretti
Prestazioni
assicurative
Prevenzione, cura, riabilitazione, danni
alle attrezzature, fermo produttivo,
spese legali
Salute e sicurezza e ambiente di lavoro
AMBIENTE ESTERNO
CARATTERISTICHE
LUOGO DI
LAVORO
SALUTE E
SICUREZZA
LAVORATORE
Rischio e contesto lavorativo
Il rischio
dipende da
Tipo di produzione
Rapporto tra le varie attività
Caratteristiche dei singoli
Comportamento individuale
Tipo di tecnologia
Modalità operative
Utilizzo di materiali e sostanze
Esempio: Produzione
Addetti alla produzione
Macchine, utensili, sostanze, materiali
Modo di lavorare
Ritmo di lavoro
Differenze rispetto ai tipi di lavoro
Rischi diversi
Esempio: Amministrazione - uffici
Lavoratori degli uffici
Microclima
Uso del computer e video terminali
Condizioni ambientali
Posizione nel lavorare
Fatica mentale
Posizione lavorativa e rischio
Rischio
Attività lavorativa
(caratteristiche di
ciascuna attività)
Comportamento
lavoratore
(saper fare,
saper essere)
Le fasi della valutazione
Identificare e valutare i fattori di rischio nel ciclo produttivo
Identificare e valutare i rischi nelle singole lavorazioni
Identificare le misure da mettere in atto per ridurre ed
eliminare i rischi individuati nella fase 1 e 2
Descrizione di tutti i passi
(Documento di valutazione dei rischi)
Possibili soluzioni
Il lavoratore deve
Rispettare le indicazioni e le procedure
Sviluppare le competenze di
prodotto/processo/sicurezza
Azienda e sindacati devono
Intervenire nei fattori di fatica della prestazione
Definire procedure e modalità per ridurre/eliminare i rischi
Realizzare la formazione continua
Origine europea
La strategia nazionale in materia di SSL deriva da quella
comunitaria
D. lgs. 626/94 è stato per oltre 10 anni espressione della nuova
impostazione comunitaria
D.lgs 81/08 recepisce, tra le altre leggi, anche la normativa del d.lgs
626/94
La salute sul lavoro
ANNI ‘90
Approccio
burocraticosanzionatorio
Approccio
prevenzionistico
ANNI 2000
Assenza di
malattia
Benessere
sul lavoro
LA FILOSOFIA COMUNITARIA
PREVENZIONE
CAMBIO DI STRATEGIA:
da interventi per limitare gli infortuni alla prevenzione e analisi dei
rischi
I TRE CAPISALDI
1) VALUTAZIONE DEL RISCHIO
2) ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE
3) PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI
La direttiva 89/391/CEE
OBIETTIVO
Tutela della sicurezza e salute dei lavoratori
CONTENUTO
Norme di prevenzione e comportamento a carico di tutti i soggetti
aziendali ed esterni
Definizione dei principali obblighi dei datori di lavoro e dei
lavoratori
I principi fondamentali delle
direttive
Valutazione del rischio
Organizzazione della prevenzione
Adeguamento delle misure al progresso tecnico
Gerarchia delle misure di prevenzione
Partecipazione
Miglioramento continuo
Servizi di prevenzione organizzati in struttura
La normativa italiana di salute sul
lavoro
Il D. lgs. 626/94 prima e il D.lgs 81/2008 attualmente recepisce la
direttiva europea e fa propria la filosofia comunitaria
Specifica le indicazioni europee
TESTO UNICO PER LA SICUREZZA
d.lgs 81/08
Misure di tutela generale
Valutazione dei rischi
Programmazione prevenzione
Eliminazione/riduzione rischi tramite progresso tecnico
Rispetto principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro
Riduzione rischi alla fonte
Limitazione n. lavoratori esposti al rischio
Utilizzo limitato di agenti nocivi
Priorità misure di protezione collettiva rispetto all'individuale
Controllo sanitario
TESTO UNICO PER LA SICUREZZA
Misure di tutela generale
Allontanamento del lavoratore dal rischio per motivi sanitari e adibizione ad
altra mansione
Informazione e formazione adeguate a lavoratori, dirigenti, Rls
Consultazione e partecipazione degli Rls
Misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, lotta anticendio,
evacuazione in caso di pericolo grave/immediato
Uso segnali di avvertimento e sicurezza
Regolare manutenzione ambienti, attrezzature, impianti..
TESTO UNICO PER LA SICUREZZA
Obblighi principali del datore di lavoro
- effettua la valutazione dei rischi e adotta le misure previste
- designa un Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)
- nomina un medico competente
- designa i lavoratori addetti all'antincendio, al primo soccorso
- fornisci DPI adeguati
- richiede l'osservanza delle regole e delle disposizioni ai lavoratori
- informazione e formazione dei lavoratori
- fornisce le informazioni e raccoglie i contributi degli Rls
TESTO UNICO PER LA SICUREZZA
Obblighi principali dei lavoratori
- prendersi cura della propria salute e sicurezza
- contribuire con le altre figure agli adempimenti
- osservare le disposizioni ed istruzioni fornite dal datore di lavoro
-utilizzare correttamente le attrezzature, le sostanze, i DPI etc.
- segnalare subito al datore di lavoro o al preposto carenze nei mezzi e
organizzazione
- non compiere di propria iniziativa operazioni non di competenza
- partecipare alla formazione
- sottoporsi ai controlli sanitari
TESTO UNICO PER LA SICUREZZA
Altre figure sicurezza obblighi
Preposto: vigila sulla osservanza dei singoli lavoratori della norme e
disposizioni, verifica l'osservanza delle misure di controllo di gestione dei rischi
gravi ed immediati, informazione dei lavoratori, segnalazione al datore di lavoro
di pericoli gravi
Medico competente: effettua la sorveglianza sanitaria, predispone misure
di tutela psico-fisica dei lavoratori, aggiorna e custodisce cartelle sanitarie,
informazione, visita gli ambienti di lavoro
Responsabile Servizio Prevenzione Protezione: individua
fattori di rischio, valutazione dei rischi, elabora misure preventive, elabora
procedure di sicurezza, propone programmi di formazione/informazione
lavoratori
Rappresentate Lavoratori Sicurezza: designato/eletto dai lavoratori,
accede ai luoghi, di lavoro, consultato nella gestione sicurezza, partecipa alle
riunioni sulla sicurezza, elabora proposte
PRINCIPALI DISPOSIZIONI TESTO UNICO PER LA SICUREZZA
- Luoghi di lavoro (Titolo II)
- Uso di attrezzatura e dei DPI (Titolo III)
- Cantieri mobili e temporanei (Titolo IV)
- Segnaletica (Titolo V)
- Movimentazione manuale di carichi (Titolo VI)
- Attrezzature munite di videoterminali (Titolo VII)
- Agenti fisici: rumore, vibrazioni,radiazioni ottiche (Titolo VIII)
- Sostanze pericolose: agenti chimici,cancerogeni,amianto(Titolo
IX)
- Agenti Biologici (Titolo X)
- Protezione da atmosfere esplosive (Titolo XI)
Datore di lavoro e gestione delle
emergenze
Designazione lavoratori addetti alle emergenze
Informazione relative a pericoli gravi e immediati, misure disposte,
comportamenti da tenere
Programmazione degli interventi da attuare in caso di pericolo grave e
immediato
Comportamento del lavoratore in
caso di pericolo
Allontanamento dal posto di lavoro o dalla zona pericolosa
In mancanza del competente superiore gerarchico prende misure per
evitare le conseguenze del pericolo
La sorveglianza sanitaria
È obbligatoria se la valutazione del rischio ha rilevato rischi reali e non
eliminabili per la salute e sicurezza dei lavoratori
CONTENUTI:
- accertamenti preventivi
- accertamenti periodici
Constatare assenza di
controindicazioni al lavoro
e idoneità del lavoratore
Controllare nel tempo lo stato
di salute dei lavoratori
Comprendono esami clinici e indagini diagnostiche
I dispositivi di protezione
individuale - DPI
Qualsiasi attrezzatura indossata e tenuta dal lavoratore con lo scopo di
proteggerlo dai rischi
Qualsiasi complemento e accessorio destinato allo scopo
OBBLIGO D’USO
La segnaletica di sicurezza
Indica la presenza di pericolo, fornisce prescrizioni, segnala
divieti
Fornisce indicazioni organizzative
Deve essere rispettata
Formazione dei lavoratori: obbligo
e modalità
Il datore di lavoro assicura ai lavoratori una formazione adeguata e
sufficiente
La formazione è erogata in occasione di:
- assunzione
- trasferimento o cambio mansione
- introduzione di nuove attrezzature/sostanze
- cambiamenti tecnologici
La formazione deve essere ripetuta periodicamente
Aerazione dei luoghi di lavoro
Nei luoghi di lavoro chiusi, tenendo conto dei metodi e degli sforzi
fisici, è necessaria aria salubre in quantità sufficiente.
- Impianto di aerazione: deve essere funzionante, eventuali guasti
devono essere segnalati
- Impianto di condizionamento dell’aria o di ventilazione
meccanica: non devono esporre i lavoratori a correnti d’aria
fastidiose.
Sedimenti o sporcizia e altri fattori di inquinamento dell’aria devono
essere eliminanti rapidamente
Temperatura dei locali
Deve essere adeguata all’organismo, ai metodi di lavoro, allo sforzo fisico,
al grado di umidità, al movimento d’aria
La temperatura deve essere conforme alla destinazione del locale
Finestre, lucernari, pareti vetrate devono evitare un soleggiamento
eccessivo
Illuminazione dei luoghi di lavoro
NATURALE
Salvo casi specifici, i locali di lavoro devono disporre di sufficiente
luce naturale
Pulizia delle superfici vetrate
ARTIFICIALE
Impianti di illuminazione adeguati, funzionanti, sicuri
Sistemi di illuminazione di sicurezza
IL LAVORO AL VIDEO TERMINALE
Titolo VII del d.lgs 81/08
Obblighi del datore di lavoro
1.
2.
3.
Il datore di lavoro, all'atto della valutazione del rischio analizza i posti di
lavoro con particolare riguardo:
a) ai rischi per la vista e per gli occhi;
b) ai problemi legati alla postura ed all'affaticamento fisico o mentale;
c) alle condizioni ergonomiche e di igiene ambientale.
Il datore di lavoro adotta le misure appropriate per ovviare ai rischi
riscontrati ,tenendo conto della somma ovvero della combinazione della
incidenza dei rischi riscontrati.
Il datore di lavoro organizza e predispone i posti di lavoro in conformita' ai
requisiti minimi
IL LAVORO AL VIDEO TERMINALE
Svolgimento quotidiano del lavoro
 Il lavoratore, ha diritto ad una interruzione della sua
attività mediante pause con modalità stabilite dalla
contrattazione collettiva anche aziendale.
 In assenza di una disposizione contrattuali, il
lavoratore comunque ha diritto ad una pausa di 15
minuti ogni 2 ore di applicazione continuativa al
videoterminale.
 È esclusa la cumulabilità delle interruzioni all'inizio ed
al termine dell'orario di lavoro
 La pausa è considerata a tutti gli effetti parte
integrante dell'orario di lavoro
I rischi legati all’ergonomia
POSTURA DI LAVORO
Insieme di posizioni assunte dal corpo mentre lavora
CARATTERISTICHE DELLA POSTAZIONE DI LAVORO
Attrezzature, macchine, metodi di lavoro
POSTURA SCORRETTA
Rischi per la salute
ALCUNE INDICAZIONI
RELATIVE ALLA POSTAZIONE DI LAVORO AL VDT
I posti di lavoro e le
attrezzature vanno concepiti
ed installati secondo i
principi erogonomici,
il datore di lavoro e i lavoratori
provvedono ad un loro
corretto impiego.
Alcuni esempi
Altezza del piano di lavoro.
È raccomandabile scegliere tavoli il cui piano di lavoro
possa essere regolato per un’altezza compresa tra 70 e
80 cm.
La seduta
È bene usare l’intero sedile e poggiare bene la schiena
allo schienale, in modo che la regione lombare sia ben
sostenuta e la posizione sia comoda. L’altezza della sedia
e del piano della tastiera devono essere regolati in modo
che le spalle siano rilassate e i gomiti pendano
comodamente lungo i fianchi.
Alcuni esempi
Display
Sistemare il dispaly in modo che il margine superiore dello
schermo sia leggermente più basso del livello della
sguardo.
Tastiera
L'altezza della tastiera deve essere regolata in modo che
il polso rimanda in posizione neutra e durante il lavoro al
VDT la tastiera dovrebbe essere posizionata davanti
all'operatore.
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