menta romana - Giardino dei Semplici

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MENTA ROMANA
(Mentha spicata L. )
Nomi dialettali: Erba romana, Bonamenta, Erba diavolona
La pianta: la Menta romana (Mentha spicata o viridis) è una pianta erbacea, perenne,
infestante, fortemente aromatica; ha steli rossastri. le foglie sono lanceolate, grandi, non o
appena picciolate; i fiori sono portati in spighe allungate apicali, con corolle lilla o rosate
fino a bianche.
Habitat: si trova lungo i fossi, corsi d'acqua e prati umidi, dalla pianura alla zona
subalpina.
Proprietà: analgesico gastrico e intestinale, stimolante del sistema nervoso centrale,
carminativo, stomachico.
La droga: foglie e sommità fiorite.
Tempo balsamico: giugno-luglio e settembre
Preparazioni e dosi:
Infuso 5%: 5 g in 100 ml di acqua bollente. Tenere in infusione 15 minuti. Una tazza pro
dose 3 volte al giorno dopo o tra i pasti.
Tintura 20%: 20 g in 100 ml di alcool di 70°. macerare 7 giorni, gocce XV-XXX pro dose, 3
volte al giorno.
Uso culinario: La Menta romana si usa rigorosamente
fresca, per aromatizzare in particolare la carne d'agnello,
rendendola più digeribile. Nella tipica cucina laziale si usa
per preparare la "trippa alla romana".
Con le foglie si possono eseguire anche altre
preparazioni come il liquore di Menta e lo sciroppo di
Menta ottimo come bibita fresca, dissetante e digestiva.
Avvertenze speciali e precauzioni per l'uso: da non
usare in presenza di di ernia iatale1, ulcera gastroduodenale. Un uso prolungato e dosi eccessive di tisana
alla menta può favorire stati di insonnia.
Bibliografia
“Le Erbe Medicinali Di Frate Atanasio”, Padre Atanasio
Cristofori
“Piante officinali italiane”, Giuseppe Lodi, Edagricole, 1978
“Nuovo erbario figurato”, Giovanni Negri, Hoepli, 1979
“L'erborista moderno”, Marzio Pedretti, Erboristeria Domani-Libri, 1980
1) passaggio di una porzione dello stomaco dall'addome al torace attraverso un foro del diaframma
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