Le afasie

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Le afasie
Corso di Linguistica Applicata
aa. 2016/2017
Prof.ssa Giovanna Marotta
Modello Wernicke-Geschwind:
tassonomia delle afasie
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Il modello neuro-anatomico di WernickeGeschwind costituisce il punto di partenza ideale
per un’accurata tassonomia delle afasie
Una classificazione alternativa è stata proposta dal
neuropsicologo russo Aleksandr Luria
Una classificazione delle afasie è molto difficile in
quanto vi sono numerosi fattori che intervengono nel
condizionare i sintomi osservabili:
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Età del paziente
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Sede della lesione
Tempo post-onset (tempo trascorso dall’evento che ha portato alla
comparsa dei primi sintomi)
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Patologie pregresse
Limiti della classificazione tradizionale
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Nel modello anatomo-funzionale di Wernicke-Geschwind il
linguaggio viene suddiviso in componenti separate, anche se
connesse tra loro
Questo modello è obsoleto, in quanto basato sull'idea che il
linguaggio consista di due funzioni basilari:
●  comprensione (funzione sensoriale/percettiva)
●  articolazione (funzione motoria)
L’aspetto cognitivo e parallelo non sono considerati
I modelli come quello di Wernicke-Geschwind mostrano cosa i
pazienti sanno o non sanno più fare con linguaggio ma non quale
sia la competenza linguistica
Tipi di afasia
Afasie corticali e sottocorticali
Afasie Corticali
Lesioni in porzioni della
superficie dell’emisfero
sinistro
Afasie Sottocorticali
Lesioni che interessano
le strutture al di sotto
della corteccia come:
-  Gangli della base
-  Talamo
-  Cervelletto
Classificazione in base al danno neurologico
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Le afasie corticali sono ulteriormente classificabili
in relazione al parametron anatomico della
localizzazione della lesione:
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Afasie corticali perisilviane (e.g.
interessamento aree di Broca e Wernicke)
Afasie transcorticali: lesioni localizzate in
aree lontane dalla scissura di Silvio (e.g. aree
prefrontali o in prossimità della giunzione
temporo-parieto-occipitale)
Afasie fluenti e non fluenti
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È possibile distinguere le afasie anche in base alla fluenza
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Fluenza: indica generalmente un certo numero di caratteristiche quali
prosodia (ritmo e pattern di intonazione), articolazione e numero di
parole articolate
- Comprensione uditiva
compromessa
- Eloquio da fluente a iper fluente
- Presenza di parafasie
- Anosognosia
-Comprensione uditiva
relativamente normale
-Eloquio stentato e telegrafico
- Omissione parole funzione
-Uso di poche parole contenuto
Non fluenti
Fluenti
Afasie
Afasia di Broca
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Definita anche “afasia motoria” o “afasia espressiva”
Caratterizzata da disturbi nella produzione
dell’eloquio
Eloquio compromesso in misura variabile (da
mutismo a eloquio non fluente, lento ma informative)
Presenza di false partenze, errori fonologici e fonetici
Qualità dell’eloquio compromessa da problemi
articolatori
Prosodia alterata
Consapevolezza del proprio stato
Afasia di Broca e agrammatismo
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In alcuni pazienti l’eloquio raggiunge un livello di
non fluenza tale da risultare “agrammatico”
assumendo uno stile telegrafico e una prosodia
anomala (problemi nell’utilizzo delle parole
funzione e nei morfemi legati)
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I pazienti agrammatici mostrano disturbi nella:
●  Produzione frasale
●  Comprensione di frasi reversibili
●  Comprensione di frasi passive
Area di Broca
Cause del disturbo agrammatico
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Ipotesi 1: Mancanza di risorse attentive (Tradeoff hypothesis, cfr. Berndt e Caramazza 1981)
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Ipotesi 2: Disturbo centrale del processo di
costruzione sintattica (Mapping Hypothesis, cfr.
Berndt e Caramazza 1981)
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Ipotesi 3: incapacità di mantenere all’interno
dell’albero sintattico le posizioni dei singoli
costituenti (Trace Deletion Hypothesis,
Grodzinsky 1995)
Localizzazione area di Broca
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Area generalmente identificata con la porzione
inferiore del giro precentrale dell’emisfero sinistro
(BA 44/45)
Non è possibile identificare e associare in maniera
univoca la nozione neuro-anatomica di area di
Broca e la nozione clinica di afasia di Broca
Area non esclusivamente “linguistica”
L’attivazione delle BA 44/45 non riguarda compiti
esclusivamente fonologicio o linguistici:
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Elaborazione silenziosa dei verbi
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Codifica e decisione lessicale
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Neuroni-specchio
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Codifica funzioni motorie
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Uso della memoria di lavoro fonologica
Afasia di Wernicke
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L'afasia di Wernicke è in genere causata da una
lesione corticale:
●  dell'area di Wernicke
●  della corteccia uditiva associativa
●  del lobulo parietale inferiore
Comporta problemi sia nella comprensione che
nella produzione del linguaggio.
Afasia Fluente: (da fluente a iperfluente) la
capacità di elaborare un discorso fluentemente è
mantenuta
Eloquio parafasico e ricco di circonlocuzioni
con neologismi (empty speech discorso vuoto –
scarsamente informativo)
Area di Wernicke
Area di Wernicke
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L'area di Wernicke (area posteriore BA 22) è
una parte del lobo temporale del cervello le cui
funzioni sono coinvolte nella comprensione del
linguaggio.
È connessa all'area di Broca da un percorso
neurale detto fascicolo arcuato
Afasia di conduzione
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Afasia fluente
Grave deficit nella ripetizione
Presenza di numerose parafasie fonemiche
Luogo della lesione: lobo parietale inferiore
dell’emisfero sinistro che si estendono in profondità
fino al fascicolo arcuato;
corteccia perisilviana posteriore a inclusione del
giro temporale superiore, il giro angolare, il giro
sopramarginale e porzioni dell’insula
In questo modo viene recisa la via di comunicazione
tra le aree posteriori e anteriori del linguaggio
(Broca e Wenicke)
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Lesioni diverse – effetti diversi
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Lesioni area di Broca: grave alterazione della
produzione del linguaggio. Comprensione visiva e
uditiva rimangono intatte.
Lesioni area fascicolo arcuato: disconnessione
delle aree della comprensione e della produzione
linguistica – Difficoltà nella comunicazione
verbale.
Lesioni area Wernicke: mancata comprensione
di informazioni uditive. Se la lesione si estende
oltre BA 22 saranno interessate anche funzioni
visive.
Afasia Globale
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Incapacità completa e totale di parlare e
comprendere il linguaggio.
È la forma più grave di afasia
Localizzazione lesione: intera regione
perisilviana (area di Broca, di Wernicke,
fascicolo arcuato)
Il paziente con afasia globale non riesce a
leggere, scrivere, ripetere frasi o parole,
denominare oggetti. Eloquio fortemente
stereotipato, con frasi e clausole ricorrenti
In parte può utilizzare la prosodia
Afasia anomica
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Localizzazione della lesione: giro angolare (BA 39)
nel lobo parietale inferiore sinistro e alle
connessioni tra i lobi parietale e temporale
Eloquio spontaneo fluente e grammaticalmente
ben formato, ma caratterizzato da frequenti pause
e circonlocuzioni
Comprensione, la ripetizione e la lettura sono
conservate
Incapacità a denominare
Scrittura è potenzialmente deficitaria
Afasia transcorticale motoria
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Eloquio non fluente e ripetitivo
Ridotta complessità sintattica ma assenza
dell'agrammatismo
Risposte ecolaliche (routines)
Localizzazione della lesione: in genere
associata a lesioni nella corteccia frontale
dorsolaterale sinistra con estensioni in profondità
alla sostanza bianca
In base al tipo di lesione si distinguono due tipi di
afasia transcorticale
○ 
Afasia transcorticale motoria di tipo 1 (TMA1)
○ 
Afasia transcorticale motoria di tipo 2 (TMA2)
Afasia transcorticale sensoriale
Caratterizzata da un deficit prevalente nella
comprensione con associate impossibilità di
leggere e scrivere
●  Eloquio fluente MA scarsamente informativo ed
ecolalico. La ripetizione rimane inalterata
→ il problema è a livello della codifica post-fonemica
●  Luogo della lesione: giunzione temporo-parietooccipitale con risparmio delle porzioni posteriori
del giro temporale superiore sinistro
●  È possibile distinguere due tipi di afasia
transcorticale sensoriale
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Afasie sottocorticali
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Dovute a lesioni delle strutture sottocorticali
●  Nuclei del talamo
●  Gangli della base
●  Cervelletto
●  […]
Lesioni a queste strutture possono portare a
disturbi cognitivi di tipo attentivo, cognitivo e
linguistico (Cohen, Bouchard, Scherzer et al.,1994)
Lesioni dei gangli della base
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I gangli della base svolgono un ruolo importante
nella modulazione dell’articolazione durante
la fonazione
Produce un’afasia simile a quella dell’area di
Broca
Lesioni del cervelletto
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Il cervelletto è coinvolto non solo nel controllo
motorio, ma anche in aspetti basilari della
produzione lessicale
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Memoria di lavoro verbale
Fluenza
Generazione di verbi
Lesioni al cervelletto possono portare a:
●  Mutismo transitorio (→ disartria atassica)
●  Disturbi all’accesso lessicale
Lesioni delle connessioni sottocorticali
● 
● 
La regione in cui si trova la sostanza bianca
paraventricolare adiacente al corno frontale sinistro del
ventricolo laterale costituisce un punto di intersezione
fondamentale di numerosi networks neurali critici per
la produzione dell’eloquio
Lesioni in quest’area portano ad una forma di disturbo
del linguaggio simile all’afasia transcorticale motoria o
altre anomalie linguistiche
Lesioni delle connessioni del talamo
● 
Afasie simili a quelle transcorticali
● 
Presenza di parafasie, scarsa comprensione del
linguaggio parlato, buona ripetizione
● 
Il disturbo è transitorio
Pazienti poliglotti
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In questi pazienti il quadro
sintomatologico è eterogeneo (Marini,
Fabbro 2007)
●  Afasia parallela: tutte le lingue
conosciute dal paziente subiscono danni
simili
●  Afasia selettiva: interessa solo una o
alcune delle lingue conosciute dal
paziente
Pazienti poliglotti (o bilingui)
● 
È possibile inoltre riconoscere casi di:
●  Antagonismo alternato: i pazienti
hanno accesso in maniera alternata alle
loro lingue
●  Afasia differenziale: il paziente
mostra tipi di afasia diverse nelle varie
lingue che conosce
(ad es., un quadro sintomatologico
coerente con un’afasia di Broca in una
lingua e afasia di Wernicke nell’altra)
Pazienti poliglotti (o bilingui)
● 
Caratteristiche linguistiche del parlato dei
pazienti poliglotti:
● 
● 
● 
Switch patologico
Mixing patologico
Disturbo della traduzione
○  Impossibilità di tradurre
○  Traduzione spontanea
○  Traduzione senza comprensione
○  Traduzione paradossale
Pazienti poliglotti (o bilingui)
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Modalità e quantità del recupero
linguistico sono difficilmente prevedibili:
○ 
○ 
○ 
○ 
○ 
Recupero differenziale
Recupero selettivo
Recupero successivo
Recupero misto
Recupero antagonista
Conclusioni
● 
I correlati anatomici delle afasie coinvolgono:
○  Livello corticale: area peri-silviana
○  Livello sottocorticale: gangli della base, talamo,
cervelletto
● 
L’inquadramento tradizionale delle afasie che si
basa sulla contrapposizione tra afasia fluente
versus non fluente risulta ormai insufficiente
I modelli tradizionali del passato sono incapaci di
classificare i diversi tipi di afasia e i diversi pazienti
affetti da questa patologia
● 
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