Per i bambini, due piccioni melomani

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Eventi Scala Giovedì 7 Dicembre 2006 Corriere della Sera
Archeologica
Una scena dell’«Aida» scaligera dell’85 realizzata da Luca Ronconi con le scene di Mauro Pagano: non
mancano piramidi e sfingi ma si trovano anche spazi deserti e pietrosi e una labirintica città morta
Mitica
La prima Aida all’Arena di Verona, andata in scena il 10 agosto 1913 per il centenario della nascita di Verdi. Gli
spazi sovradimensionati del teatro fecero nascere la tradizione dell’opera kolossal (Fondazione Arena di Verona)
IL LIBRO DA OGGI CON IL CORRIERE «UNA SERA PRIMA DELLA PRIMA», FIABA DI BEATRICE MASINI
Per i bambini, due piccioni melomani
È
In edicola «Una sera prima della prima»
della Masini con le illustrazioni di Giovanni
Manna: da oggi a 9,90 euro per un mese
una sera d’invero milanese. Due piccioni
zampettano sulle pietre lucide della piazza. «Brrr... Ma Pino, sei sicuro che si va di qua?
E quando arriviamo? Ho tutte le penne inzuppate, brrr...». «Tranquillo, Gigi, basta lametarsi. Ti ho promesso una sorpresa e una sorpresa avrai». «Ma dove mi stai portando? Là dentro? Guarda che i piccioni mica li vogliono, là
dentro». Invece, grazie alla complicità di Ofelia, una maschera impietosita dal freddo meneghino che apre loro una finestra del loggione,
due pennuti fanno il loro ingresso alla Scala
per assistere alla prova generale dell’Aida.
«Per raccontare l’opera di Verdi ai ragazzi,
ci voleva un’idea accattivante che permettesse
di divertirsi e imparare». Così Beatrice Masini,
scrittrice per i più giovani pluripremiata e traduttrice di Harry Potter e il calice di fuoco e Il
prigioniero di Azkaban , racconta come e perché è nato Una sera prima della prima , il libro
allegato al Corriere della Sera (in vendita con
un cd a 9,99 euro più il prezzo del quotidiano
da oggi per un mese) in occasione della prima
della Scala.
«Bisogna riconquistare alla musica cosiddetta colta e al teatro musicale un rapporto con i
giovani che nelle generazioni passate correva
più rapido e spontaneo». Scrive nella prefazione il Sovrintendente della Scala Stéphane Lissner che aggiunge: «Il libro racconta in fondo
una fiaba usando i personaggi più naturali per
un bambino».
La fiaba che ha come protagonisti Pino e Gigi è illustrata da Giovanni Manna e arricchita
da un cd realizzato da Istituto Barlumen. «Il
primo piccione — continua la scrittrice — è un
melomane, l’altro un neofita che vuole sapere
tutto su quello che accade in palcoscenico».
La favola ha elementi del tutto nuovi per i
bambini che potrebbero avere delle difficoltà
a capire certi termini... «Proprio per questo
Non solo la storia
L’autrice: «Ho avuto l’ok dai
miei figli». Nel volume tanti
disegni, un cd e un glossario
per scoprire i segreti del teatro
con Paola Parazzoli, Stefania Di Mella, Giusi
Mauri e grazie ai consigli di Franco Pulcini e
Piero Puccioni ho cercato di rendere il volume
il più semplice possibile. Sono stata confortata
dall’approvazione di due critici severi: i miei
figli». Tommaso 15 anni e Emma 7, danno infatti spesso le risposte alle perplessità della
mamma. «Se a loro la storia piace, sono quasi
certa che verrà apprezzata anche dai coetanei».
Beatrice Masini ama la lirica, in particolare
la «Carmen», e la danza classica. «In generale
mi affascina il mondo del teatro». Ecco così
che nella seconda parte del libro la scrittrice
fornisce un glossario per far scoprire ai più piccoli che cosa si nasconde dietro il sipario. «Sono undici paragrafi che spiegano, tra le altre
cose, cos’è la Scala, chi è Verdi, che cosa fa il
direttore d’orchestra, come vengono scelti i
cantanti e quale lavoro fa il regista». Un mondo che, come dice ancora Lissner, è la «prima
e ultima casa dei sogni, dove non ci sono trucchi e finti applausi».
Maurizio Di Gregorio
Duecento marionette
e lieto fine con i Colla
C’è un’altra Aida in scena a Milano:
ha debuttato ieri al teatro Studio ed
ha un lieto fine. Protagoniste le celebri
marionette dei Colla. Un debutto che
riprende l’antica tradizione di mettere
in scena le opere della Scala in chiave
popolare. Nata come AidaAida
nell’80, regia di Strehler, tornata nel
’91 in una nuova veste ideata per il
Festival di Spoleto da Eugenio Monti
Colla, è un allestimento grandioso:
200 marionette in scena, il Trionfo
con cavalli, cammelli, elefanti. E coup
de théâtre finale: la tomba si apre e
Aida con Radames fuggono felici in
barca sul Nilo.
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