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Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Dicembre 2005
CANBERRA
SPAZIO
ü Prima luce per un nuovo strumento
Uno strumento di alta tecnologia da vari milioni di dollari costruito dall'Osservatorio
di Mt.Stromlo all'Australian National University e'stato spedito al telescopio Gemini
North alle Hawaii in agosto ed ha visto la prima luce in ottobre. L'11 ottobre lo
spettrografo Near-infrared Integral-Field (NIFS) e'stato montato al telescopio, che ha
uno specchio del diametro di 8.1m. Dopo alcuni test, ha registrato i primi dati
giovedi'18 ottobre. I dati hanno fornito spettri che sono poi stati trasformati in
un'immagine. Il Project Manager di NIFS, Jan van Harmelen, all'epoca al telescopio
con il Project Scientist, Dr Peter McGregor, conferma che il primo puntamento di
NIFS verso il cielo e'stato un grande successo. "E'stato fin troppo facile! Dopo un
enorme lavoro di preparazione da parte dei team NIFS di Gemini e dell'ANU,
abbiamo semplicemente puntato il telescopio verso una stella e questa e'apparsa
esattamente al centro del campo visivo di NIFS. Abbiamo preso uno spettro ed
estratto un'immagine ricostruita", dice van Harmelen. Questo e'un nuovo inzio per
NIFS, che grazie all'eccellente lavoro e sostegno di ANU, Auspace and Gemini, ha
funzionato perfettamente fin dal principio. NIFS ha un design ottico particolare per
analizzare la luce, permettendo agli astronomi di studiare in dettaglio fenomeni celesti
quali gli effetti gravitazionali dei buchi neri, l'interazione di galassie in collisione, e la
nascita e morte delle stelle. Il NIFS originale e'andato distrutto nell'incendio di
Canberra del gennaio 2003. NIFS-2 e'stato ricostruito dalla locale compagnia Auspace
Ltd, in collaborazione con designer e ingegneri di Mt.Stromlo.
http://www.mso.anu.edu.au/nifs/
ü Impatto gigantesco aiuto’ la formazione del nucleo terrestre
La collisione planetaria che si crede abbia creato la Luna potrebbe aiutare a spiegare
perche'gli scienziati non riescono a trovare un accordo sull'eta'del nucleo della Terra. Il
Professor Bernard Wood della Macquarie University di Sydney, Australia, e il
Professor Alex Halliday dell'Universita'di Oxford nel Regno Unito hanno pubblicato
la loro ricerca nel numero del 27 ottobre 2005 della rivista Nature. "In pratica ci sono
stati due episodi di formazione del nucleo," dice Wood. Quando il Sistema Solare si
e'formato, 4.5 miliardi di anni fa, la Terra era un composto fuso di roccia e metallo.
Col tempo, mentre si raffreddava, il metallo piu'pesante e'affondato verso il centro.
Gli scienziati hanno calcolato quando questo e'accaduto usando "orologi" basati sul
decadimento radioattivo di isotopi trovati nelle rocce terrestri. Ma essi hanno trovato
due diverse date di formazione del nucleo, a seconda di quali erano gli isotopi usati.
Studi di isotopi di tungsteno suggeriscono che il nucleo si e'formato 30 milioni di anni
dopo la nascita del sistema solare. Ma studi di isotopi di piombo suggeriscono una
data successiva, 80 milioni di anni. Ora i geologi Wood e Halliday hanno elaborato un
modello che pensano spieghi la discrepanza. Ipotizzano che, mentre il 99% del nucleo
si e' formato quando la Terra aveva appena 30 milioni di anni, una piccola parte si
e'aggiunta piu'tardi. Questa seconda aggiunta si e'verificata durante la collisione, che si
crede abbia creato la Luna, di un oggetto della taglia di Marte con la Terra quando
questa aveva circa 45 milioni di anni. "Pensiamo che questo impatto abbia avuto
conseguenze enormi per la chimica della Terra", dice Wood. Lui e Halliday affermano
che la collisione avrebbe causato il mescolamento di metallo e zolfo. Questo a sua
volta avrebbe cambiato il rapporto tra uranio e piombo, azzerando l'orologio al
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piombo e fornendo la data di 80 milioni di anni per la formazione del nucleo.
L'orologio al tungsteno era gia'esaurito a quell'epoca, pertanto non ha potuto
registrare l'ultima aggiunta al nucleo.
http://www.es.mq.edu.au/GEMOC/
[email protected]
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