ritratti - e-paper cooperazione

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RITRATTI
Da lì la decisione di optare, quasi per caso, per l’artigianato. «Fu grazie alla richiesta di un mio amico
architetto che ottenni il mio
primo lavoro da imbianchino. Da quel giorno vivo
della mia piccola impresa di
pittura».
Non disdegnerebbe comunque di potersi guadagnare da
vivere grazie ai suoi studi.
Negli anni della laurea, aveva
avuto modo di collaborare
nel riordino dei beni culturali della Fondazione Elisa e
Titta Ratti di Malvaglia. E nel
passato più recente, con altri
storici dell’arte ticinesi,
aveva partecipato al nuovo
allestimento della Madonna
del Sasso di Orselina; oltre a
redigere un piccolo volume
per la società mesolcinese di
apicoltura. Incarichi a tempo
determinato che gli hanno
dato modo di assaporare il
«suo» mondo.
Poi, ha continuato a imbiancare muri. «Sono orgoglioso
del mio lavoro, mi dà da
mangiare e mi permette di
mantenere il mio hobby:
sono un astrofilo». Sarà forse
questo il vero mondo del
quale Marco è innamorato?
L’osservazione della volta celeste, una passione che da
alcuni anni sta maturando
dentro di lui e che gli ha permesso di evadere dal trantran della vita quotidiana.
Foto: Hsaskia Cereghetti
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Marco Guidi parte alla scoperta dell’universo nel giardino di casa,
grazie al suo telescopio.
Un astrofotografo
amatoriale appassionato
spettacolo per gli occhi: la
luna e i suoi crateri. «È davvero una rivelazione la prima
volta che riesci a vedere la
luna così bene da coglierne la
geografia. E i crateri che si
stagliano sulla superficie
sono finalmente lì, non rappresentati in immagini, ma
direttamente alla portata dello sguardo. È la rivelazione di
un nuovo mondo». Peccato
che l’astrofotografia sia un
hobby assai costoso. Marco la
pratica in modo amatoriale,
sfruttando una vecchia macchinetta digitale, ponendo
l’obiettivo sull’oculare del telescopio.
Marco è giunto a possedere
ben tre telescopi. Il suo favorito è un rifrattore con un’apertura di dodici centimetri.
«Un telescopio come il mio –
racconta – già permette di osservare, grazie a qualche oculare e alla lente di Barlow, la
luna, i pianeti, molti ammassi di stelle, la Nebulosa di
Orione e la Galassia di Andromeda». Marco parte a raffica, raccontando quali e
quanti pianeti riesce a vedere
con il suo telescopio piazzato
nel giardino di casa e quali siano le condizioni ideali per
osservarli. E poi, mi mostra le
foto che ha scattato alla luna Un modo per riflettere
e che lui stesso definiPoter osservare il cielo
sce amatoriali.
con un telescopio
Sono immaandando oltre
Online:
gini stupefa- www.cooperazione.ch/ritratti ciò che sta
sulla terra
centi, uno
100 Cooperazione · N. 40 del 4 ottobre 2016
rappresenta al tempo stesso
uno spunto di riflessione di
quanto sia piccolo il nostro
pianeta rispetto all’universo
che lo circonda. Inoltre ci
aiuta a capire quali ruoli importanti svolgano la luna e il
sole per la nostra esistenza.
E ci consente di comprendere quanto tutto sia labile e
fragile, ma al tempo stesso
stia in perfetto equilibrio.
Uno sguardo che va ben oltre
l’osservazione col telescopio.
Un’apertura verso ciò che ad
occhio nudo non saremmo in
grado di distinguere, non
fosse altro che da secoli abbiamo la possibilità di osservarlo grazie a quel magnifico
strumento che è il telescopio. Secondo Marco chi non
ha mai avuto modo di osservare attraverso un telescopio, ha perso una vera occasione nella vita. «Come si fa
a passare tutta un’esistenza
senza vedere quella gigantesca palla d’idrogeno che è
Giove?». Ma non solo Giove
merita di essere osservato
con il telescopio, anche
Marte, Venere e soprattutto
Saturno, che regala sempre
una forte emozione con i suoi
anelli. ●
R Al CAL (Centro Astronomico
Ticinese), a Locarno Monti, si
organizzano osservazioni aperte al
pubblico. È necessaria l’iscrizione
(http://data.irsol.ch/cal/).
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