8_forme di mercato - Scuola di Giurisprudenza

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Forme di mercato
Forma di
mercato
N.
imprese
Barriere
all’entrata
Prodotto
Concorrenza
perfetta
infinito
assenti
omogeneo
Concorrenza
Monopolistica
molte
assenti
differenziato
Oligopolio
poche
significative
Omogeneo/dif
ferenziato
Monopolio
una
elevate
unico
Concorrenza
perfetta
Concorrenza perfetta
Equilibrio di breve periodo
Equilibrio di breve periodo- Settore
P
€
S
In concorrenza perfetta
sul mercato ci sono:
-una domanda per il
bene inclinata
negativamente
-un’offerta per il bene
inclinata positivamente
D
O
O
Q (m)
(a) settore
Equilibrio di breve periodo- Settore
P
€
S
In concorrenza
perfetta
l’intersezione tra la
domanda aggregata
e l’offerta aggregata
determinano prezzo e
quantità di equilibrio
per il mercato
Pe
D
O
Qe
Q (m)
(a) settore
Q
O
Equilibrio di breve periodo- Settore
P
€
S
Conoscendo le
intercette è possibile
calcolare il surplus
dei consumatori e dei
produttori in
concorrenza perfetta
SC
Pe
SP
D
O
Qe
Q (m)
(a) settore
Q
O
Esercizio 1 su equilibrio di BP
in concorrenza perfetta
La curva di domanda inversa di un bene
è data da Pd=20-2Q mentre la curva di
offerta è data da Ps=5+Q. Assumendo
concorrenza perfetta, determinare:
i) prezzo e quantità di equilibrio;
ii) surplus dei consumatori;
iii) surplus dei produttori.
Esercizio 1 su equilibrio di BP
in concorrenza perfetta
La curva di domanda inversa di un bene
è data da Pd=20-2Q mentre la curva di
offerta è data da Ps=5+Q. Assumendo
concorrenza perfetta, determinare:
i)Pd=Ps
20-2Q=5+Q
15=3Q
Q=5, P=20- 2 x5=10 (oppure 5+5=10)
Esercizio 1 su equilibrio di BP
in concorrenza perfetta
ii) Surplus consumatori
Intercetta con asse P della domanda
se Q=0, Pd=20
Quindi SURPLUS CONSUMATORI=
(20-10) X 5/2=25.
iii) Surplus produttori
Intercetta con asse P dell’offerta
se Q=0, Ps=5
Quindi SURPLUS PRODUTTORI=
(10-5) X 5/2=12,5
Esercizio 1
SURPLUS
CONSUMATORI=25
€
P
S
10
SURPLUS
PRODUTTORI=
12,5
D
O
5
Q (m)
(a) settore
Q
O
Ricavo totale, ricavo medio e ricavo marginale
• Per esaminare il comportamento
dell’impresa nelle diverse forme di mercato
dobbiamo utilizzare:
la nozione di ricavo totale;
la nozione di profitto;
la nozione di ricavo medio;
la nozione di ricavo marginale.
Ricavo totale e profitto totale
• In generale, dati P(Q) e Q abbiamo che
• Ricavo totale (RT) se vengono vendute Q
quantità è dato da
• RT=P(Q) x Q
• dove P(Q) è il prezzo che i consumatori
sono disposti a pagare per acquistare Q,
ovvero è la domanda inversa.
• Il profitto è dato da
П(Q)=RT(Q)-CT(Q)
Profitto totale e profitto medio
• Il profitto può essere calcolato anche per
ogni quantità (profitto medio):
Profitto medio=(RT(Q)-CT(Q))/Q
Profitto medio=RME-CME
• Il profitto totale può poi essere ottenuto
moltiplicando il profitto medio per Q.
Ricavo medio e marginale
• Ricavo medio è rapporto tra RT e Q, cioè
RME=(P(Q) x Q)/Q=P(Q)
dove P(Q) è il prezzo che i consumatori
sono disposti a pagare per acquistare Q,
ovvero è la domanda inversa.
• Ricavo marginale è l’incremento di ricavo
totale per la vendita di un’unità in più cioè
• RMG=ΔRT/ ΔQ
dove ΔQ=1.
Massimizzazione del profitto
• Obiettivo dell’impresa è quello di
massimizzare il profitto.
• La quantità che massimizza il profitto è
Q* tale che
RMG(Q*)=CMG(Q*)
• Perché? Perché le altre due soluzioni
possibili non massimizzano il profitto…
Massimizzazione del profitto
• Proviamo a considerare i valori di Q in cui
RMG(Q)>CMG(Q)
qui il ricavo marginale è superiore al costo marginale: non
ha senso fermare la produzione a questo punto perché si
può ancora guadagnare producendo di più.
• Ora consideriamo i valori di Q in cui
RMG(Q)<CMG(Q)
qui il ricavo marginale è inferiore al costo marginale: vuol
dire che produrre l’ultima unità determina una riduzione
del profitto, quindi quell’ultima unità non è ottimale per
l’impresa.
Equilibrio di breve periodo
Settore
Impresa
P
€
S
D = RME=RMG
Pe
D
O
O
Q (milioni)
(a) settore
Q (00)
(b) impresa
Equilibrio di breve periodo
Settore
Impresa
P
€
CMG
S
D = RME=RMG
Pe
D
O
O
Q (m)
(a) settore
Q*
Q (00)
(b) impresa
Equilibrio di breve periodo
Settore
Impresa
P
€
CMG
S
Pe
CME
D
CME (Qe)
D
O
O
Q (m)
(a) settore
Q*
Q (00)
(b) impresa
Equilibrio di breve periodo
Settore
Impresa
P
€
CMG
S
Pe
CME
D
CME (Q)
D
O
O
Q (m)
(a) settore
Q*
Q (00)
(b) impresa
Esercizio 2 su equilibrio di BP
in concorrenza perfetta
Dato
l’equilibrio
determinato
nell’esercizio 1, si consideri l’impresa
che ha costi marginali pari a
CMG=(5/2)Q+5 e costi medi pari a
CME=(5/4)Q+5
i) specificare quale quantità verrà
prodotta dall’impresa;
ii) calcolare il profitto ottenuto
Esercizio 2 su equilibrio di BP
in concorrenza perfetta
i) CMG=P
(5/2)Q+5=10
(5/2)Q=5
Q=2
ii) Profitto medio:
RME-CME(Q)=P-CME(Q)
10-(5/4)x2-5=
10-5-5/2=5-5/2=5/2
Profitto totale=5/2 x 2=5
Equilibrio di breve periodo: casi particolari
E’ possibile che il prezzo sia tale da intersecare il
CMG non in un solo ma bensì in due punti.
Di questi due punti, uno è nel tratto discendente della
curva di CMG e l’altro è in quello ascendente.
Fermare la produzione nel punto in cui RMG=CMG e
CMG è nel suo tratto discendente farebbe perdere del
profitto e non è quindi ottimale per l’impresa.
La quantità scelta dall’impresa è quindi sempre nel
tratto ascendente della curva di CMG
Equilibrio di breve periodo: casi particolari
Settore
Impresa
P
€
CMG
S
D = RME=RMG
Pe
D
O
O
Q (m)
(a) settore
Q1
Q*
Q (00)
(b) impresa
Equilibrio di breve periodo: casi particolari
E’ anche possibile che il prezzo (=RME) sia inferiore
al costo medio in corrispondenza della quantità
ottimale.
Questo vuol dire che il meglio che può fare l’impresa
nel breve periodo è minimizzare la perdita.
La perdita minima è sempre identificabile attraverso il
confronto tra CME e RME
Equilibrio di breve periodo: casi particolari
Settore
Impresa
P
€
CMG
S
CME
Pe
D
O
O
Q (m)
(a) settore
Q*
Q (00)
(b) impresa
CME
Equilibrio di breve periodo: casi particolari
Un’impresa in perdita potrebbe continuare ad
operare? Sì, se è in grado di finanziare la perdita, fino
a quando il prezzo è in grado di coprire almeno i costi
variabili.
Infatti, anche se i costi fissi non risultano coperti nel
breve periodo, essi potrebbero essere ridotti nel
lungo periodo.
Tuttavia, quando il ricavo medio è pari al valore di
minimo dei costi variabili medi l’impresa si trova sul
punto di chiusura.
Equilibrio di breve periodo: punto di chiusura
Settore
Impresa
P
€
CMG
S
CME
CVM
Pe
D2 = RMe2= RMg2
D2
O
O
Q (m)
(a) settore
Q*
Q (00)
(b) impresa
Equilibrio di breve periodo:
la curva di offerta della singola impresa
Si è visto in precedenza che ogni impresa in
concorrenza perfetta produce nel tratto crescente
della curva di costo marginale;
Questo vale per ciascuna delle imprese che operano
in concorrenza perfetta: quindi ciascuna di queste
imprese non è disponibile a vendere una quantità
superiore di bene se non ad un prezzo unitario
superiore, pari al costo per produrla.
Equilibrio di breve periodo:
la curva di offerta della singola impresa
S
P
€
CMG
a
P1
b
P2
D1
D2
O
O
Q (m)
(a) settore
Q2
Q (00)
(b) impresa
D1 =
RMg1
D2 =
RMg2
Equilibrio di breve periodo:
la curva di offerta della singola impresa
S
P
€
CMG
a
P1
b
P2
c
P3
D1
D3
O
D2
O
Q (m)
(a) settore
Q3
Q (00)
(b) impresa
D3 =
RMg3
Equilibrio di breve periodo:
la curva di offerta della singola impresa
S
P
€
S
a
P1
b
P2
c
P3
D1
D3
O
D2
O
Q (m)
(a) settore
Q (00)
(b) impresa
Equilibrio di breve periodo:
la curva di offerta del mercato
La curva di offerta di mercato è la somma orizzontale
delle curve di offerta delle singole imprese: ad ogni
prezzo indica la quantità che i produttori sono
complessivamente disposti ad offrire.
Poiché le curve di offerta singole sono positivamente
inclinate, anche la curva di offerta di mercato
(aggregata) è positivamente inclinata.
Esercizio 3 su equilibrio di BP
in concorrenza perfetta
Ipotizzando che la curva di offerta
aggregata in concorrenza perfetta sia
data da Ps=5+Q, e che la curva di costo
marginale per una delle imprese che
operano su questo mercato sia data da
CMG1=(5/2)Q+5
calcolare
l’offerta
aggregata delle altre imprese che
operano sul mercato.
Esercizio 3 su equilibrio di BP
in concorrenza perfetta
La curva di offerta aggregata esprime la
quantità che complessivamente le
imprese in concorrenza sono disposte
ad offrire per un determinato prezzo:
Ps=5+Q
Qs=P-5
Quindi
la
quantità
che
complessivamente le imprese potranno
offrire è data dal prezzo meno 5 unità.
Esercizio 3 su equilibrio di BP
in concorrenza perfetta
La curva di offerta dell’impresa coincide
con il tratto ascendente della curva di
costo marginale. In questo caso la
curva di costo marginale è sempre
crescente, quindi la curva di offerta
dell’impresa è il costo marginale.
P1s=CMG1
P1s=(5/2)Q+5
Esercizio 3 su equilibrio di BP
in concorrenza perfetta
Otteniamo la quantità che la singola
impresa è disposta ad offrire (per un
determinato prezzo)
P1s=(5/2)Q+5
(5/2)Q1s=P-5
Q1s=(2/5)P-2
Esercizio 3 su equilibrio di BP
in concorrenza perfetta
A questo punto l’offerta delle altre imprese
Qalt è quella che, sommata all’offerta
dell’impresa 1, dà l’offerta complessiva
(2/5)P-2+Qalt=P-5
Qalt=P-5-(2/5)P+2
Qalt=(3/5)P-3
Infatti, sommando quest’ultima a quella
dell’impresa:
Qalt+ Q1s=(2/5)P-2+(3/5)P-3=P-5
Concorrenza perfetta
Equilibrio di lungo periodo
Equilibrio di lungo periodo
Nel lungo periodo è possibile che un’impresa
consegua un profitto (CME<RME) solo
transitoriamente…
…la presenza di un profitto attira nuove
imprese che, a causa dell’assenza di barriere
all’entrata e data la possibilità di variare tutti i
fattori produttivi, entrano sul mercato: questo
fa aumentare l’offerta e scendere il prezzo…
…fino a quando per tutte le imprese il RME
copre semplicemente i costi (zero profitti)
Lungo periodo- realizzazione di profitti
P
€
S1
Producendo nel
punto di minimo del
CMELP le imprese
conseguono un
profitto
CMELP
P1
D 1=
P1
D
O
O
Q (m)
(a) settore
Q*
Q (00)
(b) impresa
Lungo periodo-equilibrio senza (extra)profitti
P
…il profitto attira nuove
imprese che entrano e
aumentano l’offerta
riducendo il prezzo…
€
S1
Se
…questo
processo prosegue fino
a quando il prezzo si
riduce a livello tale che
non ci sono più
(extra)profitti
P1
CMELP
D1
PL
DL
D
O
O
Q (m)
(a) settore
QL
Q (00)
(b) impresa
Equilibrio di lungo periodo
L’equilibrio di lungo periodo avviene quindi in
un punto di tangenza tra il prezzo e la curva
di costo medio di lungo periodo.
Dato che il costo medio di LP è l’inviluppo
delle curve di costo medio di BP, l’equilibrio
di LP corrisponde anche ad una soluzione di
equilibrio di breve periodo.
€
P
(BP)CMG
(BP)CME
CMELP
Y
DL
RMe = RMg
O
Q
Q
Monopolio
Caratteristiche del monopolio
come forma di mercato
• Esiste una sola impresa dominante
– La domanda dell’impresa coincide con la
domanda del mercato
• Esistono invalicabili barriere all’entrata
– natura legale (monopolio legale) o economica
(monopolio naturale): il BP e il LP sono
sostanzialmente identici
• Bene unico
Ricavo medio e ricavo marginale
in monopolio
•
L’impresa ha di fronte la domanda di mercato,
P(Q) che coincide con il ricavo medio.
• In questo caso il RMG ha in comune con il
ricavo medio solo il punto di intersezione con
l’asse dei prezzi:
• RME>RMG
• L’impresa monopolista può sfruttare il suo
potere di mercato ma deve accettare il fatto che
la disponibilità a pagare per un’unità in più
diminuisca all’aumentare della quantità venduta.
Ricavo medio e ricavo marginale
in monopolio
•
•
•
•
•
•
•
•
•
P
9
8
7
6
5
4
3
2
Q
0
1
2
3
4
5
6
7
RT RMG
0 0
8 8
14 6
18 4
20 2
20 0
18 -2
14 -4
Ricavi
Ricavo medio e ricavo marginale
in monopolio
RME
RMG
O
Q
Q
Equilibrio di monopolio
•
L’impresa sceglie la quantità Qm tale che
CMG (Qm)=RMG (Qm)
• Data questa quantità, l’impresa impone poi ai
consumatori il massimo prezzo che questi
sono disponibili a pagare per quella quantità,
cioè P(Qm).
• L’equilibrio di monopolio è quindi la
combinazione (Qm; P(Qm)).
R,C
P (Qm)
CMG
EQUILIBRIO DI
MONOPOLIO
M
RME
RMG
O
Qm
Q
Equilibrio di monopolio
•
In equilibrio, il monopolista otterrà un profitto
che può essere calcolato moltiplicando il profitto
medio per le quantità prodotte.
Profitto medio=RME(Qm)-CME(Qm)
Profitto totale=Profitto medio x Qm
• Normalmente il monopolista consegue un
profitto, ma nel monopolio naturale vedremo la
possibilità di una perdita.
R,C
RME
(Qm)
CMG
M
RME
RMG
O
Qm
Q
R,C
CMG
CME
RME
(Qm)
M
CME
(Qm)
RMe
RMG
O
Qm
Q
€
CMG
CME
RME
(Qm)
Profitto
CME
(Qm)
RME
RMG
O
Qm
Q
Esercizio 4 su equilibrio
in monopolio
La curva di domanda inversa di un bene
è data da Pd=20-2Q. Il mercato ha la
forma di monopolio e i costi marginali
del monopolista sono dati da MC=5+Q.
Sapendo che il RMG in questo caso è
dato da RMG=20-4Q, e che i costi medi
sono pari a CME=5+(1/2)Q calcolare :
i) quantità e prezzo di equilibrio;
ii) profitto del monopolista.
Esercizio 4 su equilibrio
in monopolio
i) La quantità di monopolio è calcolata
uguagliando il costo e il ricavo marginale
MC=RMG
5+Q=20-4Q
5Q=15,Q=3
Il prezzo è quello che i consumatori sono
disponibili a pagare per la quantità scelta
dal monopolista
20-2x3=14
Esercizio 4 su equilibrio
in monopolio
ii) Il profitto medio del monopolista è dato
dalla differenza tra ricavo medio (=prezzo)
e costo medio in corrispondenza con la
quantità prodotta. Il costo medio è dato da
CME (Qm)=5+(1/2) x 3=6,5
Quindi il profitto medio è dato da
14-6,5=7,5
Il profitto totale è uguale a 7,5 x 3=22,5
Confronto tra equilibri di monopolio e di
concorrenza perfetta (BP)
• Questo confronto varia a seconda che:
 la curva di costo marginale del monopolio sia
uguale a quella di breve periodo di concorrenza
perfetta;
 le due curve siano diverse.
• Nella prima ipotesi è facile dimostrare che:
 il prezzo di monopolio è superiore a quello di
concorrenza perfetta, e quindi la quantità è
inferiore;
 il surplus dei consumatori è inferiore in
monopolio;
Confronto tra equilibri di monopolio e di
concorrenza perfetta (BP)
 il surplus dei consumatori è inferiore in
monopolio;
 la somma del surplus del produttore e di quello
dei consumatori in monopolio è inferiore alla
somma degli stessi surplus in concorrenza
perfetta
=> SE I CMG SONO GLI STESSI, IL MONOPOLIO E’
CAUSA DI UNA PERDITA SECCA DI BENESSERE
SOCIALE
Confronto tra monopolio e concorrenza
€
CMG
(= S in conc. Perf.)
Surplus dei
consumatori in CP
Ppc
C
Surplus del
produttore
RMe = D
O
Qpc
Q
(a) Equilibrio del settore in concorrenza perfetta
Confronto tra monopolio e concorrenza
€
CMG
(= S in conc. Perf)
Surplus del
consumatore
in monopolio
M
Pm
C
Ppc
RMe = D
RMg
O
Qm
Qpc
(b) Equilibrio del settore in monopolio
Q
Confronto tra monopolio e concorrenza
€
CMG
Surplus dei
consumatori in monopolio
(= S in conc. Perf)
M
Pm
C
Ppc
Surplus del
monopolista
RMe = D
RMG
O
Qm
Qpc
(b) Equilibrio del settore in monopolio
Q
Confronto tra monopolio e concorrenza
€
CMG
(= S in conc. Perf)
SC
Pm
Ppc
Perdita secca
M
C
SP
RMe = D
RMG
O
Qm
Qpc
(b) Equilibrio del settore in monopolio
Q
Oligopolio
Caratteristiche
• Poche imprese che pongono in essere
interazioni strategiche
– Il risultato economico di un’impresa dipende
anche dalla condotta tenuta dai rivali
• Esistono barriere all’entrata
– L’entità delle barriere è diversa da settore a
settore
• Il prodotto può essere omogeneo o
differenziato.
Tipi di oligopolio
• Collusione (oligopolio collusivo): le
imprese si accordano in modo da ridurre il
grado di concorrenza, attraverso il
controllo dei prezzi e delle quantità. Due
tipi:
 collusione tacita;
 collusione esplicita.
• Competizione (oligopolio non collusivo)
Tipi di oligopolio
• In linea generale, a due (o più) imprese che
possono sfruttare barriere all’entrata,
conviene colludere per massimizzare il
profitto.
• Tuttavia, la collusione può non essere
sostenibile: ciascuna delle imprese può
temere la deviazione dall’accordo collusivo
da parte delle altre.
• Applicazione del “dilemma del prigioniero”.
Oligopolio collusivo esplicito
• In questo caso si dice che esiste un
cartello di imprese che concordano prezzi e
quantità (ad esempio OPEC) in modo da
comportarsi, nel loro insieme, come se
fossero un monopolista.
• Più facile quando imprese sono simili e
prodotto è omogeneo.
• Ma contrasta con legislazione antitrust a
livello nazionale e internazionale.
Oligopolio collusivo implicito
• Un modo per attuarlo consiste nel
riconoscimento di un potere di leadership ad
un’impresa leader, distinta dalle altre (imprese
follower).
• L’impresa leader fissa il prezzo tenendo in
considerazione la sua domanda di mercato, come
se fosse monopolista sulla sua quota.
• Le imprese followers si adeguano al suo prezzo e
si dividono la quota residuale del mercato
• Le imprese followers non hanno interesse a
cambiare la loro strategia (es. vendere di più) per
paura di ritorsioni.
Oligopolio non collusivo
• In questo caso è possibile che le imprese si
facciano competizione:
 di quantità;
 di prezzo.
• In generale, questo tipo di competizione
genera una riduzione del prezzo e del
profitto e un’aumento delle quantità
prodotte rispetto al monopolio.
Oligopolio non collusivo
• Tuttavia, è possibile che anche in assenza di collusione i
prezzi dell’oligopolio rimangano elevati nel tempo.
• Una spiegazione è fornita dal cosiddetto modello della
domanda spezzata (o “a gomito”). Immaginiamo che
inizialmente venga praticato un certo prezzo da tutti:
 se un oligopolista riduce il prezzo, gli altri si sentiranno
costretti a fare altrettanto, per non perdere clienti: in
questo tratto la domanda è molto rigida;
 se invece un oligopolista aumenta il prezzo, gli altri non lo
seguiranno: in questo tratto la domanda è elastica.
Oligopolio non collusivo
• Domanda spezzata per ciascun oligopolista
P
pe
Concorrenza
monopolistica
Caratteristiche
• Molte imprese ma ciascuna dotata di un
certo potere su un mercato limitato
(“nicchia”).
• Non ci sono barriere all’entrata su questi
mercati.
• Tuttavia, ci sono posizioni di vantaggio
che possono derivare da vantaggi di
marchio, di immagine, di pubblicità, di
brevetto, ecc.
Equilibri
• Nel breve periodo, ciascuna impresa si
crea una nicchia nella quale opera come un
monopolista e quindi l’equilibrio avverrà ad
una quantità inferiore e ad un prezzo
superiore rispetto a quello di concorrenza
perfetta.
• Si verifica quindi un eccesso di capacità
produttiva e una produzione sub-ottimale.
Equilibri
• Nel lungo periodo, poiché sono assenti le
barriere all’entrata, il profitto di ciascun
mercato si azzera e le imprese della nicchia
praticano un prezzo pari al CMELP.
• Tuttavia, se sussistono alcune condizioni
questo prezzo sarà comunque superiore (e
la quantità inferiore) rispetto a quello che si
stabilirebbe in lungo periodo in
concorrenza perfetta.
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