LE MALATTIE REUMATICHE

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Farmacie del Comune
di Perugia
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LE MALAT
manutenzione
(stra)ordinaria?
N°
13
marzo
2006
Che cosa sono
i “reumatismi”?
Il termine generico di “reumatismo” si riferisce a malattie, acute
e croniche, tra loro molto diverse ma accomunate dalla presenza
di dolore legato il più delle volte a focolai di infiammazione
che coinvolgono principalmente le articolazioni, i tessuti
extra-articolari (tendini, guaine, muscoli) o il tessuto connettivo
di sostegno. Le malattie reumatiche sono oltre cento e tante
sono le persone che ne soffrono, oltre 5 milioni e mezzo in Italia
e 300 milioni nel mondo.
I “reumatismi” possono essere di tipo: degenerativo (per esempio
l’artrosi), infiammatorio (le artriti) e dismetabolico, cioè legate
a disturbi metabolici (iperuricemia, diabete, obesità, ecc.).
La causa della gran parte delle malattie reumatiche a tutt’oggi
non è del tutto nota.
Non esiste nessuna malattia reumatica che, in maniera sicura,
si trasmetta attraverso meccanismi ereditari dai genitori ai figli.
In alcune famiglie esiste, tuttavia, una maggiore predisposizione
ad ammalarsi per alcune particolari forme reumatiche in presenza
di determinati fattori favorenti (ambientali, lavorativi etc.)
Una possibile
guarigione
Molto spesso si tratta di malattie croniche, ma i grandi passi
avanti fatti dalla scienza negli ultimi anni, ci permettono non solo
di ottenere un notevole miglioramento della qualità di vita (controllo
del dolore e riduzione della disabilità), ma anche, in alcuni casi,
di ipotizzare una possibile guarigione.
La terapia si avvale, da un lato, di farmaci che combattono dolore
ed infiammazione, dall'altro, di farmaci che hanno lo scopo
di bloccare o rallentare la progressione della malattia. La cosa
più importante è rivolgersi in tempo al medico e non sottovalutare,
come troppi fanno, i cosiddetti “dolori”.
Artrite Reumatoide
L’artrite reumatoide è una malattia
cronica destinata, cioè, a durare
per tutta la vita, con prevedibili periodi
di remissione, avvicendati a periodi
di riacutizzazione. Essa colpisce
in particolare le articolazioni,
con dolore, impaccio al movimento,
rigonfiamento, arrossamento
e limitazione delle capacità funzionali
di molte sedi articolari. Se lasciata
senza trattamento, l’artrite reumatoide
porta nella maggioranza dei casi
ad una significativa distruzione
delle articolazioni colpite, comportante
una invalidità permanente.
Questa malattia può presentarsi
a ogni età, ma più frequentemente,
fra i 35 ed i 50 anni, privilegiando
il sesso femminile, con un rapporto
femmine/maschi di 4:1.
Sintomi e manifestazioni
Per quanto il quadro clinico possa
variare da paziente a paziente, taluni
sintomi di esordio sono comuni.
In particolare:
1. Dolore e tumefazione alle
articolazioni, con interessamento
simmetrico. Anche se l’artrite
reumatoide può colpire tutte
le articolazioni, essa manifesta
una certa predilezione per quelle di
mani e piedi, che tendono ad essere
colpite più frequentemente di altre;
2. Rigidità mattutina, che può durare
da una-due ore fino all'intera
giornata. Questo sintomo ha una
notevole importanza diagnostica,
dal momento che non è presente
in molte altre malattie articolari;
3. Sintomi generali, quali riduzione
di appetito, febbricola ed astenia
generalizzata.
Evoluzione e complicanze
L’artrite reumatoide è una malattia
cronica che, se non curata bene
fin dall’esordio, spesso determina uno
stato, più o meno grave, di invalidità.
Il danno articolare conseguente
al processo infiammatorio cronico
è di tipo erosivo. Benché le articolazioni
siano il bersaglio preferito dell’artrite
reumatoide, un quadro infiammatorio
può presentarsi anche a carico di altri
organi o apparati (cute, occhio,
polmone, rene, apparato
cardiocircolatorio, etc.), soprattutto
nelle fasi più avanzate della malattia.
Sintomi e manifestazioni
Il dolore, in caso di artrosi, è presente
prevalentemente di giorno, all’atto
di compiere un movimento
o con il carico, mentre il riposo
solitamente lo allevia. Può manifestarsi
una rigidità al risveglio anche se,
al contrario dell’artrite, si riduce
o scompare dopo pochi minuti.
I campanelli d’allarme dell’OA sono:
1. Dolore continuo o intermittente
nell’articolazione
2. Rigidità articolare della durata
di pochi minuti dopo essersi alzati
dal letto o dopo essere stati a lungo
seduti
3. Tumefazione in una
o più articolazioni
4. Una sensazione di scroscio
o un rumore di ossa che si sfregano
tra loro al movimento articolare
5. Calore e rossore non sono segni
specifici dell’OA ma di altre
patologie reumatiche; è importante
quindi che il medico indaghi altre
cause possibili.
6. Il dolore non è sempre presente.
Infatti solo un terzo delle persone
che alle radiografie presenta
l’evidenza di OA avverte dolore
ed altri sintomi.
Prevenzione: una diagnosi precoce
e un’adeguata terapia
Un precoce e corretto atteggiamento
terapeutico offre oggi la possibilità
di dominare i segni e sintomi sin
dall’esordio della malattia (remissione)
e di prevenire in tal modo, o
quantomeno significativamente
rallentare, l’evoluzione della stessa,
minimizzando le possibili complicazioni
a lungo termine che l’artrite reumatoide
potrebbe favorire.
Artrosi
È una malattia reumatica di tipo
degenerativo, ad andamento cronico,
che può colpire qualunque
articolazione. Gli elementi articolari
principalmente interessati sono
la cartilagine e l’osso sottostante (osso
subcondrale). Colonna vertebrale, anca,
ginocchio e mani sono le articolazioni
più colpite. Esistono diverse forme
di artrosi. In particolare, esiste
una forma primaria, che è più tipica
e frequente, ma non esclusiva, dell’età
anziana, ed una forma secondaria
conseguente, ad esempio, ad eventi
traumatici o microtraumatici ripetuti
nel tempo. È importante, comunque,
non confondere l’artrosi come evento
patologico (malattia) con il naturale
invecchiamento articolare.
Consulenza scientifica
a cura del Prof. Roberto Gerli
Titolare della cattedra di Reumatologia
dell’Università degli Studi di Perugia
banca tesoriere
Associazione
Malati Reumatici
Umbria
Tel. 075.5271976
Evoluzione e complicanze
Al danno derivante dal processo
artrosico può conseguire una
deformazione articolare e una riduzione,
più o meno severa, della capacità
funzionale.
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Afas, la città per la salute
Nel 2005 è stato sollevato un gran
polverone intorno al prezzo dei farmaci.
Prima con la legge che consente lo
sconto, facoltativo, da 0 a 20% sui SOP e
OTC (medicinali senza obbligo di ricetta),
poi con i tentativi di speculazione
commerciale; in entrambi i casi
si è tentato di demonizzare le farmacie.
Due cose i cittadini devono sapere:
1- il prezzo dei farmaci SOP e OTC
è stabilito dalle aziende, previa
comunicazione all'AIFA e non dalle
farmacie che, anzi, debbono applicare
tali prezzi; solo su questi la Farmacia può
fare sconti a danno della sua marginalità.
2- il farmaco non si può ridurre a bene
di largo consumo attraverso la vendita
nei supermercati, può essere molto
pericoloso. Solo in farmacia si può
avere il prodotto giusto, al momento
giusto, nella quantità giusta
dispensato da professionisti
qualificati e costantemente aggiornati
nell’ambito della funzione che la
Farmacia svolge nella filiera sanitaria.
AFAS, prima ancora della legge
Storace, ha fatto qualcosa
di concreto erogando ai cittadini
prodotti a prezzo agevolato e latti per
la prima infanzia a prezzo di costo.
Poi ha applicato a tutti i farmaci SOP
e OTC sconti da un minimo del 5%
fino al 20% per un valore complessivo,
nel 2005, di € 192.750,00.
Abbiamo fatto la nostra parte,
seppur a costi che hanno messo
a dura prova il bilancio economico
dell’Azienda, a maggior ragione
quindi abbiamo titolo a contestare
la filosofia della legge Storace e le
relative speculazioni commerciali
rimarcando l’esigenza che il prossimo
Parlamento e il prossimo Governo
trovino il coraggio di affrontare
le multinazionali produttrici limitando
il prezzo dei farmaci alla fonte.
Anche perché, al di la che lo sconto
va al ricco e al povero in maniera
indiscriminata, la legge Storace
si conferma demagocica in quanto,
secondo recenti dati dello stesso
ministero della salute, il risparmio
si concretizzerà mediamente in € 4,00
annui a cittadino. Il Presidente
Sauro Bargelli
Il Direttore
Egiziano Polenzani
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