Le località
località della Tanzania
Il Parco Serengeti è sicuramente la più nota
riserva faunistica del mondo. E’ il gioiello della
Tanzania, un safari in quest’aria garantisce
incontri in grande abbondanza di animali
soprattutto nel periodo della transumanza
annuale, tra aprile e giugno quando dal Serengeti
oltre cinque milioni di animali tra gnu e altri
mammiferi si spostano in Kenia e tra dicembre e
marzo quando tornano in Tanzania.
Tutto l’anno è comunque possibile incontrare
antilopi, elefanti, bufali, giraffe,leoni, iene
maculate, sciacalli, avvoltoi, ghepardi e leopardi,
da ricordare inoltre le oltre 520 specie di uccelli.
Il nome “Serengeti” deriva dalla lingua Masai e
significa “luogo esteso”. Il Parco Nazionale, che
si estende su una superficie di circa 14.000 kmq,
è grande come l’Irlanda del nord, ma il suo
ecosistema, che include il Ngorongoro, il Maswa
ame Riserve e la riserva Masai Mara Game (in
Kenya), è circa la dimensione del Kuwait.
Si trova tra le sponde del lago Vittoria a ovest, il
lago Eysai a sud, e il Great Rift valley a est. In
quanto tale, offre il più complesso e meno
disturbato ecosistema sulla terra.
Una combinazione unica di diversi habitat
consente di supportare più di 30 specie di erbivori
e quasi 500 specie di uccelli. Il suo paesaggio,
originariamente formato da attività vulcanica, è
stato scolpito dal vento, pioggia e sole.
SERENGETI
NATIONAL PARK
Il Serengeti varia ora da pianure d’erba a sud,
savana con acacie al centro, collinare e con
praterie alberate al nord, a vaste zone boschive e
pianure argillose a ovest. Piccoli fiumi, laghi e
paludi sono diffusi da un capo all’altro. A sud-est
si levano i grandi e massicci crateri del vulcano
del Ngorongoro Highlands. Ogni area ha una sua
particolare atmosfera e la fauna selvatica.
Il clima del Serengeti è generalmente caldo
secco. La stagione delle piogge va da marzo a
maggio, con piogge di breve durata da ottobre a
novembre. Un aumento di precipitazioni si hanno
sulle pianure a ridosso del Ngorongoro Highlands
e sulle rive del Lago Vittoria. Dopo le piogge è
tutto rigorosamente più verde, a seguito vi è però
un progressivo inaridimento che limita la crescita
delle piogge e incoraggia gli animali a migrare alla
ricerca di acque permanenti. Con altitudini che
vanno da 920 a 1.850 metri , la temperatura
media varia da 15 a 25 gradi Celsius. Il periodo
più freddo va da giugno a ad ottobre, soprattutto
la sera.
Per secoli, il vasto deserto del Serengeti è rimasto
pressoché inabitato, e circa 100 anni fa il nomadi
Masai scesero dal nord con il loro bestiame. Il
primo europeo ad arrivare nella zona fu
l’esploratore e naturalista tedesco Dr. Oscar
Baumann.
I primi cacciatori professionisti arrivarono nel
1913. Trovarono un’abbondante fauna, soprattutto
di leoni ma non videro elefanti. Sette anni più tardi
arrivò un americano a bordo di una Ford, ciò ha
significato che le meraviglie del Serengeti
avevano raggiunto il mondo esterno.
Insieme a Ngorongoro, è stato dichiarato
patrimonio dell'umanità dall’Unesco e riserva
internazionale della biosfera nel 1951, dopo che
per vari decenni avevano spadroneggiato qui i
cacciatori sportivi. Le pianure erbose del
Serengeti sono quello che nell’immaginario
collettivo è la savana africana ed un safari in
quest’area resterà per sempre nel cuore.
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