Punti di fuga: modello 1

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PUNTI DI FUGA: MODELLO 1
Il modello (insieme ai due successivi) verifica in primo luogo una proprietà ammessa
implicitamente nella descrizione dei modelli fisici precedenti: la prospettiva
(l’ombra) di una retta è ancora una retta. Ossia: le proiezioni centrali conservano
l’allineamento. Inoltre:
A Sinistra
Le asticelle di ottone saldate in A
rappresentano altrettante rette, giacenti in un
piano verticale e concorrenti nel punto A.
Una sorgente luminosa puntiforme, collocata
in un punto S esterno al piano individuato da
tali rette, ne proietta l’ombra su un piano
orizzontale (piano di terra). Quando le
distanze di S e di A dal piano di terra sono
uguali (e solo in questo caso) le ombre si
dispongono lungo rette parallele le quali
incontrano quelle proiettate sulla linea di intersezione tra il piano verticale e il piano
di terra.
La proprietà si verifica spostando la sorgente luminosa verso l’alto o verso il basso.
Nota: per osservare il parallelismo occorre concentrarsi sui bordi esterni o sui bordi
interni delle ombre proiettate; infatti i bordi dell’ombra di ogni singola asticella sono
divergenti (l’ombra si “allarga” a mano a mano che ci si allontana dalla sorgente).
A Destra
Se rette parallele giacenti su un piano
orizzontale (piano di terra) vengono
osservate da un occhio immobile nel
punto S (non appartenente al piano di
terra) la loro immagine prospettica su
un piano verticale (quadro) posto
davanti all’occhio è costituita da rette
concorrenti in un punto A. Questo punto e l’occhio si trovano, rispetto al piano di
terra, alla medesima distanza (altezza), Inoltre, le rette immagine intersecano le rette
parallele (oggetto) in punti allineati sulla intersezione tra piano del quadro e piano di
terra.
Le rette giacenti sul piano verticale (convergenti) potrebbero essere collegate a quelle
che si trovano sul piano orizzontale (parallele) mediante fili tesi passanti per S. Come
nel modello detto “prospettiva ed ombra di tralicci cubici” questi fili potrebbero
rappresentare sia i raggi luminosi emessi dalla lampada, sia i raggi visuali confluenti
nell’occhio.
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