Raffaella de Santis, nata in Italia, ha conseguito il dottorato in

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Raffaella de Santis , nata in Italia, ha conseguito il dottorato in
Chimica Fisica in Canada. Ha svolto ricerca negli Stati Uniti, in Irlanda e
Germania. In seguito si è dedicata interamente all’attività artistica,
studiando pittura e scultura a Parigi, Urbino, Venezia, Salisburgo e Milano.
All’ Accademia di Brera ha conseguito il Diploma in Scultura. Le sue
mostre sono state presentate in Portogallo,Germania, Italia, Stati Uniti e
Giappone. Ha lavorato con Gunther Schneider Siemssen, scenografo
dell’Opera di Vienna e del Metropolitan Opera di New York , a un
particolare sistema scenografico che utilizza proiezioni di ‘luce dipinta’,
sviluppando poi questa tecnica in un evento artistico indipendente, come
rappresentazione all’aperto, su larga scala, di un’opera o come lightscape,
in continua mutazione, per concerti jazz o danza.
Fin dal ‘89 ha presentato spettacoli in Italia, Austria, Germania e USA. A Los Angeles ha collaborato con il coreografo
Donald McKayle, creando le proiezioni astratte per l’opera jazz di Horace Silver ‘Rockin’ with Rachmaninoff’ e la
lightscape per il concerto di danza all’aperto ‘Dances in Painted Light’ per l’Irvine Arts Festival ‘91.
Nel 1991 , a New York, ha fondato il Painted Light Theater e preso parte all’attività artistica della città con spettacoli
di ‘luce dipinta’ per concerti jazz e danza. Nel ’97 ha creato le immagini astratte per l’opera barocca ‘ Aminta e Fillide’
alla Manhattan School of Music.
L’opera di Tan Dun ‘Marco Polo’, presentata per la prima volta al MITTELFEST 2000 di Cividale del Friuli in forma
di spettacolo di luci all’aperto, è stata rielaborata nella presente versione in occasione delle celebrazioni per il 750°
anniversario della nascita di Marco Polo.
www.paintedlighttheater.com
Tan Dun Nato in un villaggio dello Hunan, in Cina, Tan Dun trascorse l’infanzia con la nonna, a diretto contatto con
la cultura shamanistica di una comunità rurale. Negli anni ’70, durante la rivoluzione culturale di Mao, Tan fu mandato,
insieme a migliaia di altri giovani e intellettuali, a piantare riso nelle campagne. Fu a 19 anni, che Tan ascoltò per la
prima volta musica occidentale: la Quinta di Beethoven, e decise di diventare compositore.
Nel ’78 fu ammesso al Conservatorio di Pechino. Nel ’86 vinse una borsa di studio per la Columbia University di New
York, conseguendo il dottorato in Musical Arts. Nel ’93 vinse il Suntory Prize del Giappone, e quindi numerosi premi
tra i quali un Oscar per la colonna sonora del film ‘La Tigre e il Dragone’ e nel ’98 il prestigiosissimo Grawemeyer
Award in Music per l’opera ‘Marco Polo’
Tan è noto per i suoi progetti sperimentali, come la musica per ceramiche, per acqua, per carta, per pietre. Collabora
spesso con artisti di arti visive e di performance, con coreografi e direttori di teatro e film. Vive a New York. Egli dice:
‘ Le mie radici sono in Cina, ma i miei rami e le mie foglie sono a New York’.
Tra i suoi lavori: Gost Opera, eseguita dal Kronos Quartet; la serie Orchestral Theater; Symphony 1997 , in cui utilizza i
Bianzhong, una batteria di 60 campane di bronzo scoperte in una tomba imperiale di 2400 anni fa e commissionata per la
riunificazione di Hong Kong con la Cina; Water Passion after St. Matthew per l’Internationale Bachakademie di Stoccarda;
Death and Fire, eseguita dalla Metropolitan Opera Orchestra; Peony Pavillion, opera messa in scena da Peter Sellars, Tea,
per strumenti di ceramica, pietra , carta e orchestra. Al momento sta lavorando a un’opera commissionata dalla Metropolitan
Opera di New York
‘La musica di Tan Dun è un’espressione vitale di indipendenza dal peso della storia Cinese, e di sicurezza di sé nel
mezzo delle agitazioni odierne. La vibrante presenza sia dell’Oriente che dell’Occidente, nel suo spirito, ha creato un
mondo sonoro unico e sempre personale, sempre autentico. Ogni parte della musica di Tan Dun è violenta come un
getto di sangue umano, e allo stesso tempo piena di grazia, la voce dell’anima. Tan è uno dei più grandi compositori
del nostro tempo’. TORU TAKEMITSU.
Laura Longinotti, nata nel 1982 a Brescia, è stata impegnata in diverse
rappresentazioni e messe in scena. Frequenta la Facoltà di Tecniche Artistiche e dello
Spettacolo dell’Università Ca ’ Foscari di Venezia. Con la “Compagnia delle Scimmie” ha
diretto e recitato nell’opera “Luci e ombre sull’Otello” e nel “Peccato”. Ha lavorato alla
rappresentazione “Le allegre comari di Windsor” di Shakespeare con la compagnia Kairos
di Venezia. Ha lavorato con A. Iurissevich ad una Ricerca sulla Commedia dell’Arte.
Nell’estate 2005 partirà per Copenaghen con una borsa di studio per lavorare nel
dipartimento di teatro dell’Università.
Claudio Galdiolo è nato nel 1974 a Padova. Nel 1994 è tra i soci fondatori di “Scena
Aperta”, la sua prima compagnia teatrale, nella quale ha interpretato diversi testi da
Campanile a Goldoni, al Vaudeville francese arrivando al “Racconto d’inverno” di
Shakespeare tuttora in lavorazione. Dopo aver partecipato a numerosi stage e laboratori nel
2004/2005 ha scritto e diretto 2 rappresentazioni teatrali a Padova: “Portèlo” e “Perfino chi
è” e contemporaneamente ha recitato in più produzioni a Venezia: come attore al Teatro a
l'Avogaria e come mimo in opere liriche al Teatro Malibran e al Teatro La Fenice.
Attualmente tiene un laboratorio teatrale in provincia di Vicenza.
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