Le Fibre
Le fibre si possono distinguere in due categorie: vegetali e animali
Fibre Vegetali.
Le fibre tessili vegetali si ricavano da alcuni tipi di piante e sono composte dalla cellulosa di esse.
Si dividono in: fibre da semi (cotone , kapok)
fibre da stelo :(canapa,lino,ginestra,ortica,iuta,ramié) .
fibre da foglie: sisal.
Componente essenziale delle fibre vegetali é la cellulosa che riveste le cellule vegetali e le distingue da quelle animali che ne sono prive.
Questa parete conferisce al tessuto vegetale la rigidità necessaria per il sostegno e
insieme alla lignina ne aumenta la rigidità e resistenza.
Il Cotone.
Il cotone già conosciuto prima del secondo millennio a.C. in India ed in Perù fu introdotto in Sicilia e in Europa dai Saraceni nel 1300.
La coltivazione del cotone iniziò in Asia nell ’ o ttavo secolo ma il primo paese che
lo sfruttò come fibra fu l ’ I ndia mentre i Greci e i Romani acquistavano i tessuti di
cotone senza rendersi di conto della possibilità di coltivarlo nelle loro colonie più
calde. L ’ America offrì ai conquistadores Spagnoli grandi piantagioni di cotone,
ma furono gli Inglesi e i Francesi a sviluppare l ’ immensa produzione.
Il cotone è un arbusto, alto circa 2 metri; il frutto è contenuto in una capsula che
quando è matura scoppia e contiene il seme rivestito da un insieme di filamenti
bianchi detto bambagia. La bambagia viene poi pulita, attorcigliata mediante un
fuso e tirata fino a formare dei fili molto lunghi e sottili, detti fili di cotone. Il tessuto
di cotone è fresco e morbido.
La Ginestra
La ginestra appartiene alla famiglia delle leguminose ed è una pianta che serve per fabbricare corde. E ’ una pianta arbustiva perenne, che può raggiungere un ’ altezza da 0,7 ai 5 metri, o a cespuglio con uno sviluppo più contenuto. La ginestra produce fibre definite liberiane in quanto originate dal libro e dalla corteccia della pianta
Il Lino.
La più antica fibra è il lino coltivato da Egizi, Fenici, Babilonesi e altri popoli del medio oriente che ne diffusero l ’ uso a Greci e Romani.
Il lino è una pianta di notevole importanza ed ha accompagnato l ’ uomo i tutti gli
stadi della civiltà. Si adatta a diverse condizioni ambientali. La fibra del lino è la più
resistente alla trazione, meno elastica del cotone e conduce meglio il colore. Nasce
da qui la sensazione di fresco che dà a tutto il tessuto.
La Canapa
La canapa è stato il primo tessuto nella storia dell ’ uomo e pare che la sua lavora-
zione sia cominciata otto millenni a.c. Le fibre della canapa rappresentano il libro
del fusto da cui il nome liberiane ed è una fibra molto simile al lino ma molto più resistente e ciò ne permette una coltivazione senza l ’ utilizzo di pesticidi.
La canapa sativa è una pianta alta circa tre metri; la fibra si ricava dallo stelo della
pianta. Lo stelo secco viene lasciato a bagno in acqua in modo da decomporlo e liberare le fibre di canapa in esso contenute; le fibre di canapa hanno un colore giallastro. Esse vengono poi separate dai residui dello stelo, attorcigliate e tirate fino a
formare delle corde resistenti alla trazione. In particolare, la canapa veniva usata
per le corde. La canapa sativa è diversa dalla canapa indiana; la canapa indiana
contiene sostanze stupefacenti e la coltivazione è regolata da norme severe.
LA JUTA
La iuta è una pianta alta circa quattro metri; la fibra si ricava dallo stelo della pianta.
Lo stelo secco viene lasciato a bagno in acqua in modo da decomporre lo stelo e liberare le fibre di iuta in esso contenute; le fibre di iuta hanno un colore che va dal
giallo al verde scuro. Esse vengono poi separate dai residui dello stelo, attorcigliate mediante un fuso e tirate fino a formare dei fili di iuta.
Fibre Animali.
Le fibre animali si ricavano dal vello di alcuni mammiferi come la pecora, il cammello e la capra o da lunghi filamenti prodotti dalla secrezione ghiandolare di particolari insetti (baco da seta).
La Lana.
La lana è costituita dai peli dei velli di pecora, capra, alpaca, vigogna, cammello e coniglio.
La fibra della lana è composta dalla proteina detta cheratina. E ’ una fibra animale che si
ottiene dal pelo delle pecore; essa è di colore bianco avorio. Quando il pelo della pecora è
molto lungo lo si taglia, cioè si tosa la pecora; il groviglio di peli è detto lana. La lana grezza viene lavata, attorcigliata mediante un fuso e tirata fino a formare dei fili di lana. Intrecciando i fili di lana si ottiene il tessuto di lana che è molto caldo quando lo si tocca con le
mani.
La Seta.
La seta è un filamento prodotto dalle larve del baco da seta (bombice). Questo insetto, che nasce da uova di circa un millimetro, è voracissimo, si nutre di foglie di
gelso e cresce rapidamente fino a raggiungere la lunghezza di nove centimetri e il
diametro di un cm .Raggiunta la maturazione cessa di nutrirsi, sceglie un rifugio tra
i ramoscelli e ricomincia ad emettere due bavette di fibroina che si uniscono subito
grazie a una sostanza gommosa, la sericina e muovendo la testa attorno al suo
corpo dispone la bava in modo da restarne prigioniero .Questa specie di gomitolo
formato da un filo lungo da 800 a 1200 m si chiama bozzolo. Dopo aver fatto questo si trasforma in crisalide e poi in farfalla. Prima che questo avvenga si sopprime
la crisalide e si sottopongono i bozzoli ad una serie di trattamenti mediante i quali si
ottiene un solo filato chiamato seta tratta. Il baco nasce dalle uova di una farfalla;
mangia le foglie di gelso e secerne un filo molto lungo con il quale si riveste; questo
filo di colore giallognolo è appunto la seta; se non si raccoglie la seta il baco si trasforma di nuovo in farfalla. Il bozzolo di seta, contenente il baco, viene riscaldato in
modo da provocare la morte del baco; il filo di seta viene quindi separato, cioè dipanato; viene poi intrecciato in modo da formare il filo di seta commerciale. Il tessuto
di seta è molto costoso, brillante, fresco ed elastico.