il microscopio

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IL MICROSCOPIO
-MICROSCOPIO OTTICO
Si compone di due parti:
-parte meccanica = formata da sostegno a piede, tavolino portaoggetti, tubo
portalenti
-parte ottica = formata da specchio, condensatore ( sistema di lenti ),
l’ OBBIETTIVO e l’OCULARE.
Gli obbiettivi possono avere un ingrandimento di : 10x 25x 40x e 100x e possono
essere :
-a secco = quando tra la lente e il vetrino esiste uno strato di aria
-a immersione = quando tra la lente e il vetrino viene interposta una goccia di olio di
cedro e in questo caso si usa un obbiettivo di 100x.
L’oculare è costituito da 2 lenti e ha generalmente un ingradimento di 10x.
L’efficienza di un microscopio viene valutata prendendo in considerazione :
1) INGRANDIMENTO cioè la capacità di ingrandire un oggetto
2) POTERE RISOLUTIVO cioè la capacità di distinguere due punti vicini.
Il M.O. ha un potere risolutivo 500 volte superiore all’occhio umano.
Più recentemente sono stati introdotti microscopi ottici estremamente sofisticati che,
utilizzando lunghezze d’onda particolari, permettono di individuare strutture cellulari
interne. Tali microscopi sfruttano il contrasto di fase o il contrasto interferenziale;
altri utilizzano coloranti fluorescenti che assorbono l’energia luminosa ad una certa
lunghezza d’onda e la riemettono come luce ad una lunghezza d’onda maggiore. Tali
microscopi vengono chiamati a fluorescenza e vengono usati per studiare per esempio
il DNA.
-MICROSCOPIO ELETTRONICO
Usa radiazioni con lunghezze d’onda nell’ordine di 0,1-0,2 nm prodotte da un fascio
di elettroni , questo permette di avere un potere risolutivo pari a 10000 volte maggiori
all’occhio umano , per cui tale m. rispetto a quello o. ha prestazioni superiori.
Il M.E. può essere:
-a trasmissione = gli elettroni attraversano direttamente il campione
-a scansione = viene usata una fonte di elettroni secondaria
Dopo la lettura , gli elettroni giungono su di una lastra fotografica o su di uno
schermo fluorescente.
-Preparazione di un vetrino
Dopo aver lavato e asciugato un vetrino portaoggetti , deporre una goccia di acqua
distillata nella quale va deposto il materiale da osservare, poi sovrapporre il vetrino
coprioggetti e mettere il preparato sul tavolino portaoggetti del microscopio.
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