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REPORT DEL PROGETTO S.E T.
DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA “A.
GARIBALDI” DI PORTO POTENZA
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Abbiamo iniziato il lavoro con un questionario, per scoprire se le nostre
famiglie conservano i cibi e come
In seguito, in classe, abbiamo conteggiato per alzata di mano i dati raccolti e li
abbiamo verbalizzati
Dato che nelle nostre famiglie c’è l’abitudine di conservare i cibi, abbiamo
chiesto ai nostri genitori e ai nostri nonni delle ricette su come si conservano
senza l’uso del frigorifero.
A scuola, la maestra ha raccolto le nostre ricette e leggendole abbiamo
sottolineato gli elementi che conservano i cibi per molto tempo, come l’olio, il
sale, l’aceto, il pepe, lo zucchero e il limone
Abbiamo capito che esistono anche dei metodi per conservare, come la
bollitura, l’affumicatura, l’essiccazione e il congelamento
Dal confronto sul sito, con i tutor delle altre scuole, più grandi di noi, è nata
l’idea di fare esperimenti con le marmellate, con la mela e il pane
Settimana dopo settimana abbiamo osservato i cambiamenti
Siamo giunti alla conclusione che le marmellate se non stanno al freddo
ammuffiscono prima
Dopo un po’ di tempo, abbiamo scoperto che la marmellata di fragole, che
conteneva 800g di zucchero, più di tutte le altre, si è conservata più a lungo,
come il pane pulito messo in un sacchetto sterile
Riguardo la mela tagliata in pezzettini e messa in quattro bicchieri con
elementi diversi (aria, limone, zucchero e sale), abbiamo notato che dopo
alcune settimane la muffa è comparsa su quella con il limone, quella all’aria si
è essiccata, mentre la mela con lo zucchero e il sale ha mantenuto il suo aspetto
naturale molto molto a lungo
Dall’osservazione sono emersi tanti problemi, e così abbiamo raccolto le nostre
domande e le abbiamo scritte di volta in volta nel forum del sito
I ragazzi della scuola di San Severino, poi, ci hanno mandato le capsule Petri,
per verificare l’ipotesi emersa dagli esperimenti: “NELL’ARIA CI SONO I
BATTERI”
Aperte le capsule, le abbiamo posizionate in bagno e in classe; ci siamo accorti
ben presto (prima nella capsula posizionata nei bagni) che l’ipotesi
“NELL’ARIA CI SONO I BATTERI” è vera.
Le abbiamo chiuse e messe in una busta con i dati scritti nell’etichetta per
conservarle
Quando ci arriverà il microscopio o andremo alla scuola media di Porto
Potenza Picena, osserveremo le muffe e i batteri da vicino, per studiarli.
In attesa di questa osservazione diretta, grazie ai ragazzi del sito, abbiamo
imparato che esistono tanti tipi di muffe, che le muffe hanno una peluria,
invece i batteri no e che sulle “cose” sono presenti i batteri, a volte cattivi…
per questo dobbiamo CURARE LA NOSTRA IGIENE
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