ncDNA • Per ncDNA si intende il DNA intronico, intergenico e altre zone non codificanti del genoma. • ncDNA è caratteristico degli eucarioti: – Sequenze codificanti → 1.5% del genoma umano – Introni → in media 95-97% del gene codificante – Almeno un terzo del genoma umano viene trascritto • L’evoluzione successiva dello spliceosoma ha facilitato la diffusione degli introni negli eucarioti più complessi. • Nei procarioti si ha una piccolissima parte di ncDNA perché i processi di trascrizione e traduzione sono quasi simultanei • ncDNA nei procarioti è meno dell’1% Molte sequenze di RNA vengono trascritte e non tradotte in proteine. Gli RNA intronici (ed esonici) possono interagire selettivamente con molecole di DNA ed RNA con funzione di controllo dell’espressione genica RNAi siRNA Intronic sequences represent a large fraction of most eukaryotic genomes, and they are known to play a critical role in genome evolution. Based on the conserved location of introns, conserved sequence within introns, and direct experimental evidence, it is becoming increasingly clear that introns perform important functions such as modulating gene expression. A large fraction of introns present within the human genome likely originated early in evolution, at least 600 million years ago There are functional constraints on the placement of introns in eukaryotic genes. J.C. Sullivan A.M. Reitzel J.R. Finnerty “A High Percentage of Introns in Human Genes Were Present Early in Animal Evolution: Evidence from the Basal Metazoan Nematostella vectensis” Genome Informatics 17(1): 219–229 (2006) 219 L’espressione genica è regolata a vari livelli La trascrizione è mediata dall’enzima RNA-polimerasi RNA polimerasi promotore: sequenza di DNA che segnala il punto di inizio della trascrizione 5’ 3’ 5’ 3’ 3’ 5’ apertura doppia elica (≈ 1 giro di doppia elica 3’ 5’ segnale di terminazione per l’RNA polimerasi iniziazione catena RNA 3’ 5’ 5’ 3’ allungamento catena RNA nella direzione 5’→3’ 5’ 3’ 3’ 5’ 5’ 3’ 3’ 5’ allontanamento della catena RNA per mezzo della ricostituzione di doppia elica 3’ 5’ v ≅ 30 nucleotidi/sec ≅ 5000 in 3 min terminazione e rilascio dell’RNA e della polimerasi Procarioti Segnale di inizio La polimerasi riconosce 2 sequenze di circa 6 basi distanziate da 25 basi promotore promotore -35 -29 -12 -6 | | | | 5’-TAGTGTATTGACATGATAGAAGCACTCTACTATATTCTCAATAGGTCCACG-3’ 3’-ATCACATAACTGTACTATCTTCGTGAGATGATATAAGAGTTATCCAGGTGC-5’ partenza trascrizione RNA 5’ 3’ AGGUCCACG Segnale di stop sequenze palindrome poli T 5’-CCCACAGCCGCCAGTTCCGCTGGCGGCATTTTAACTTTCTTTAATGA-3’ 3’-GGGTGTCGGCGGTCAAGGCGACCGCCGTAAAATTGAAAGAAATTACT-5’ trascrizione 5’-CCCACAGCCGCCAGUUCCGCUGGCGGCAUUUUAACUUUCUUUAATGA-3’ C U C U G C G U A folding dell’RNA G C terminazione G C C G G C G C C G A A UUUU-3’ 5’-CCCAC che favorisce la I nuclei delle cellule eucariotiche contengono tre tipi di polimerasi iRNA DNA non codificante ncDNA Teorie sul ruolo genetico RNAi e miRNA Liberamente tratto dalla tesina del Dr. Emiliano Mancini ncDNA • Per ncDNA si intende il DNA intronico, intergenico e altre zone non codificanti del genoma. • ncDNA è caratteristico degli eucarioti: – Sequenze codificanti → 1.5% del genoma umano – Introni → in media 95-97% del gene codificante – Almeno un terzo del genoma umano viene trascritto • L’evoluzione successiva dello spliceosoma ha facilitato la diffusione degli introni negli eucarioti più complessi. • Nei procarioti si ha una piccolissima parte di ncDNA perché i processi di trascrizione e traduzione sono quasi simultanei • ncDNA nei procarioti è meno dell’1% Attività genetica: tradizionalmente si riteneva... Procarioti Eucarioti ncDNA Ipotesi sul ruolo del ncDNA: • facilita il processo di riassortimento • è presente per motivi strutturali • è una traccia dell’assemblamento casuale prebiotico Il ncDNA dopo l’escissione viene semplicemente degradato e riciclato Alcune regioni del genoma codificano per l’rRNA e il tRNA necessari alla sintesi proteica I genomi sequenziati di batteri e archeobatteri sono costituiti principalmente da sequenze codificanti affiancate da regioni di controllo dell’espressione. . ...attualmente si ritiene Eucarioti RNA intronici ed esonici interagendo con altre molecole possono dirigersi selettivamente verso bersagli posti su altre molecole di DNA ed RNA Sono state identificate migliaia di sequenze di RNA che vengono trascritte e non tradotte in proteine. Inutile spreco energetico? RNAi Il meccanismo dell’RNA interference, scoperto nel 1998 da studi sul C.Elegans1, segue la scoperta delle capacità di gene silencing dell’RNA antisenso: una molecola artificiale di RNA (single strand) che si lega all’mRNA e ne impedisce la traduzione in proteina. RNAi è in grado di combattere infezioni di RNA virus per cui si pensa che si sia evoluto per proteggere le cellule eucariotiche contro forme invasive di acidi nucleici Caratteristiche importanti dell’RNAi: • RNAi si diffonde nell’individuo e può essere trasmesso alla progenie • Solo poche molecole di dsRNA sono sufficienti ad innescare il meccanismo di RNAi ⇒presenza di componenti catalitiche di amplificazione • RNAi agisce a livello post-trascrizionale poiché dsRNA corrispondenti a sequenze introniche non attivano l’RNAi • RNAi è altamente specifico: l’iniezione di dsRNA omologo a sequenze esoniche specifiche di un gene eliminano o riducono solo l’mRNA corrispondete a quel gene particolare. 1Caenorhabditis elegans è un verme lungo circa 1 mm, che vive nel suolo, in regioni temperate. RNAi 4 stadi: 1. Dicer taglia il dsRNA in frammenti a doppia elica lunghi 21-25 nucleotidi (siRNA) 2. Gli siRNA vengono incorporati in un complesso detto RISC (RNA-induced silencing complex) 3. Attivazione del RISC mediante la separazione delle due catene 4. Degradazione di mRNA complementare allo strand di guida del siRNA presente nel RISC 5. Si ha un ulteriore step che varia a seconda degli organismi. Questi siRNA secondari vengono generati durante un’amplificazione ciclica nella quale l’RdRp (RNA-dependent RNA polimerase) viene direzionata sul mRNA bersaglio dai siRNA esistenti CTAT movie Figure 7-10 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008) Figure 7-36 Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)