Quaderno A.I.DEF per i portatori di AICD

annuncio pubblicitario
Quaderni A.I.DEF – numero 2
Il mio amico del cuore
Informazioni utili per i Pazienti e i familiari
sul defibrillatore impiantabile (AICD)
A cura del Comitato Scientifico A.I.DEF
A.I.DEF
ONLUS
Associazione Italiana portatori di Defibrillatore
Associazione di volontariato socio-sanitaria
Registro Regionale N° VR0755 del 06/08/2008 - Codice Fiscale 93196050236
c/o Divisione di Cardiologia - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Piazzale Stefani 1 - 37126 Verona
www.aidef.it - E-mail [email protected] - Tel. 340/7066058 - Fax: 045/8027307 (segreteria Cardiologia)
Illustrazioni: Giancarlo Brancaleoni
Consulenza editoriale: Luisa Zanolla
Presentazione
L’A.I.DEF (Associazione Italiana portatori di Defibrillatore)
ha richiesto al proprio Comitato Scientifico di stilare tutte
le informazioni tecniche necessarie e utili al Paziente
portatore di defibrillatore e ai suoi familiari e altresì per
chi dovrà affrontare questo nuovo modo di vivere
dovendosi impiantare un defibrillatore
L'insieme è sotto forma di “dialogo” snello e
comprensibile . Per dare maggiore leggerezza al tutto,
sono stati inseriti, qua e là, disegni un po' scanzonatori”.
Il “quaderno è suddiviso in due parti la 1° parte contiene
informazioni tecniche del defibrillatore ed è il Medico
curante che ne spiega le caratteristiche; nella 2° parte
invece è il Defibrillatore che dialoga e spiega al portatore
di AICD come sia importante coesistere: quali pericoli
evitare e quale stile di vita tenere per stare bene.
Inoltre vi sono alcuni suggerimenti dati dal Diabetologo e
alcuni consigli dello Psicologo.
A Voi tutti, Amici, l’augurio di molta serenità e forza
d'animo sia nel proprio intimo che in famiglia.
Ringrazio, anche a nome del Direttivo, tutti coloro che vi
hanno contribuito.
Il Presidente A.I.DEF
(Giancarlo Brancaleoni)
Comitato scientifico A.I.DEF
Presidente Onorario: Prof. Vassanelli Corrado
Direttore Cardiologia – Università di Verona
Presidente: Dott. Gabriele Zanotto
Dirigente Medico I livello Cardiologia - Ospedale Mater Salutis – Legnago (VR)
Professor Antonio Curnis
Università degli Studi di Brescia
Dott. Pietro Delise
Direttore Unità Operativa di Cardiologia – Conegliano (TV)
Dott. Giorgio Golia
Dirigente Medico I livello - Divisione Clinicizzata Cardiologia
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona
Dott. Lorenzo Franceschini
Dirigente Medico I livello - Divisione Clinicizzata Cardiologia
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona
Dottor Maurizio Santomauro
Università degli Studi Federico II – Napoli
Presidente Gruppo Intervento Emergenze Cardiologiche
Dott. Luca Tomasi
Dirigente Medico I livello - Divisione Clinicizzata Cardiologia
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona
Dott. Ruggero Tomei
Dirigente Medico I livello - Divisione Clinicizzata Cardiologia
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona
Dott. Luisa Zanolla
Dirigente Medico I livello - Divisione Clinicizzata Cardiologia
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona
Bondiani Annalisa
Infermiere Professionale - Divisione Clinicizzata Cardiologia
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona
Venditti Patrizia
Coordinatore Sanitario - Divisione Clinicizzata Cardiologia
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona
Per un’armonia di vita
“ LA VITA E' UNO SPARTITO MUSICALE CON TANTE NOTE,
SE IMPARI A DIRIGERE BENE
DIVENTERANNO UNA MERAVIGLIOSA ARMONIA “
Anonimo
(da “Un giardino di note”)
5
Il mio amico del cuore
Informazioni utili per i Pazienti e i familiari
sul defibrillatore impiantabile (AICD)
Per iscriversi all’A.I.DEF:
Consultare il sito www.aidef.it
alla voce “Come iscriversi”
Per informazioni tecniche:
[email protected]
6
I PARTE
Aspetti tecnici dell’AICD
Devi sapere che il “defibrillatore” è un apparecchio dalla tecnologia
sofisticata di dimensioni molto compatte, e viene impiantato dal
Cardiologo Elettrofisiologo nel torace in anestesia locale sotto il
controllo del Tecnico Programmatore.
La
sua funzione è quella
di
rilevare il battito cardiaco, di
riconoscere
le
irregolarità
(aritmie) che possono insorgere:
determinando quali siano quelle
rischiose per la vita e trattandole
fino
ad
shock
interromperle
(salvavita)
con
cioè
lo
il
passaggio di grandi quantità di
corrente elettrica attraverso il
torace in un tempo molto breve:
in tal modo
tutte le attività
elettriche cardiache si azzerano e
successivamente dà l'impulso per la ripresa del normale ritmo
cardiaco (cardioversione) .
7
Inoltre con stimolazioni rapide del cuore (Anti Tachycardia Pacing
ATP) è in grado di interrompere le aritmie più lente,
e stabilire
quelle ben tollerate.
Tali indicazioni sono riconosciute dalle linee guida internazionali.
Il numero di pazienti ai quali viene impiantato un defibrillatore è in
costante aumento in tutto il mondo occidentale, sia per la maggiore
diffusione delle cardiopatie, sia per l’aumento dell’età media della
popolazione sia come terapia preventiva : specialmente in età tra i
25 anni e i 40 anni nonché per patologie genetiche.
Inoltre tutti i moderni AICD sono in grado di stimolare il cuore: e
hanno quindi anche funzione di pacemaker.
Il defibrillatore ha una tecnologia abbastanza recente .L’inventore è
stato Michel Mirowski. I primi defibrillatori furono impiantati nel 1985:
erano voluminosi e venivano impiantati nell’addome. Nel corso degli
anni la tecnologia è andata evolvendosi sia nelle misure e peso che
nella parte tecnologica con sempre più sofisticati software
applicativi. rendendo possibile l’impianto in sala di elettrofisiologia.
E' noto anche con l’acronimo di AICD, Automatic Implantable
Cardioverter Device, cioè dispositivo automatico impiantabile per la
cardioversione.
8
Il defibrillatore è composto da....
Batteria
Circuiti elettronici
Antenna
Condensatore
Elettrocateteri
al cuore
• Una batteria che alimenta il dispositivo
• Gli elettrocateteri, (uno, due o tre a seconda dei casi) che
portano i segnali elettrici dal cuore all’apparecchio e i diversi
stimoli erogati dall’apparecchio verso il cuore
• Un complesso circuito elettronico che costituisce il “cervello”
del dispositivo; riceve e interpreta i segnali che arrivano dal
cuore e stabilisce (in base ad algoritmi scientifici) quando
stimolare il cuore come pacemaker o quando erogare una
terapia, sia essa ATP o shock
• Un condensatore, che viene caricato quando l’apparecchio si
dispone ad erogare uno shock.
9
I Medici Cardiologi, sulla base di Linee Guida pubblicate
periodicamente dalle principali Società Scientifiche, che sono le
stesse in tutto il mondo occidentale, valutano a quali pazienti va
applicato l'impianto .
In linea generale vi è indicazione per:
Pazienti che hanno già avuto un arresto cardiaco (impianto in
prevenzione secondaria)
Pazienti che, per la loro situazione clinica, sono ad elevato
rischio di andare incontro ad un arresto cardiaco. (impianto in
prevenzione primaria).
Ora le due grandi “aree” di patologia per le quali è necessario
l'impianto sia in prevenzione secondaria che quelli in prevenzione
primaria sono per causa di :
•
disfunzioni del muscolo cardiaco, secondarie ai problemi
coronarici, a problemi valvolari, a malattie del muscolo
stesso, a problemi di precedenti terapie per malattie
neoplastiche, etc.
•
disfunzione “elettrica” del cuore, Problemi che insorgono
anche in presenza di un cuore che dal punto di vista
strutturale è del tutto normale. Spesso questo tipo di
indicazione viene posta in persone molto giovani.
10
Come tutte le apparecchiature,
anche
l’AICD
deve
periodicamente sottoporsi ad
un controllo .
Gli scopi di tali controlli sono la
valutazione strumentale dello
stato del defibrillatore, degli
elettrocateteri
ed
il
monitoraggio della batteria.
Vuol dire che l’operatore in
base a determinati parametri rileva, ad esempio
• quale è il grado di
capacità
di rilevare i segnali elettrici
provenienti dal cuore: questo aspetto è particolarmente
delicato, poiché
deve essere in grado di riconoscere
correttamente e prontamente il segnale (per sua natura molto
debole) della più grave e pericolosa delle aritmie cardiache,
la fibrillazione ventricolare, per trattarla rapidamente con lo
shock di defibrillazione
• inoltre tutti
i defibrillatori
possiedono
le funzioni di
stimolazione cardiaca (cioè sono anche pacemaker), perciò
l’operatore durante il controllo verifica anche che sia in grado
11
di stimolare il cuore correttamente e con un adeguato
margine di sicurezza.
• misurazioni che danno indicazioni sullo stato di integrità degli
elettrocateteri nonché la loro resistenza .
• Infine la probabile durata residua della batteria: questo è un
passaggio piuttosto complesso, perché entrano in gioco
diverse variabili: la capacità residua della batteria, l’energia
che occorre per stimolare il cuore, che varia da soggetto a
soggetto, ed inoltre se sono intervenuti shock
• se vi sia stato un intervento inappropriato: cioè presenza di
aritmie non immediatamente rischiose per la vita o su
aumenti normali della frequenza cardiaca
corso di sforzo intenso
ventricolare in
:in particolar modo
da parte di
persone giovani. Può trattarsi di riconoscimenti impropri di
fibrillazione atriale (un’aritmia che usualmente non è
pericolosa per la vita) o di problemi tecnici dell’AICD. Il
Tecnico valuterà se modificare la sua programmazione per
ridurre il rischio di questi riconoscimenti
stesso tempo
erronei e nello
cercare di non ridurre la capacità del
defibrillatore di riconoscere le aritmie veramente pericolose.
Inoltre
taluni portatori
di AICD hanno spesso problemi clinici
complessi. Una volta identificata una aritmia si pone il problema di
12
prevenirla
o con farmaci o curando eventuali fattori scatenanti
(alterazioni del potassio, scompenso cardiaco, alterazioni della
attività della tiroide ecc, stati febbrili eccetera ).
E’ opportuno quindi che il Paziente portatore di defibrillatore venga
periodicamente
valutato
da
un
punto
di
vista
clinico
e
necessariamente dovrà esserci un dialogo fra il Medico che effettua
la valutazione strumentale e il Medico che esegue la valutazione di
tipo clinico.
Il
cuore
ha
anche
un
aspetto meccanico e cioè
è una
pompa pulsante;
per
contribuire
a
mantenerlo sotto controllo,
il defibrillatore ha nel suo
programma installati degli
indicatori
che
possono
essere di aiuto al medico
per
un
migliore
e
più
precoce riconoscimento di
alterazioni dello stato di
compenso.
13
Tutti i defibrillatori segnalano la presenza di aritmie, cioè irregolarità
del battito cardiaco, non solo le aritmie potenzialmente pericolose
per la vita, ma anche altre aritmie sui quali non sono programmati
ad intervenire, ma delle quali è molto utile al medico curante
conoscere la presenza.
I sensori variano da produttore e produttore:
• Sensori che stimano la presenza di liquidi nei polmoni.
• Sensori di movimento, che analizzano la attività fisica del
Paziente,
• Sensori di andamento della frequenza cardiaca, rilevata
durante le diverse fasi della giornata
• Sensori di alterazioni del ritmo del respiro durante le fasi del
sonno
La
presenza
di
aritmie,
l’alterazione dei segnali rilevati
dai sensori o la presenza di
problemi
al
funzionamento
corretto
dell’AICD
possono venir segnalati da
allarmi acustici automatici
con
qualche
differenza
marche e modelli.
14
fra
Un allarme acustico può attivarsi anche per batteria prossima
all’esaurimento; anche in tal caso non occorre allarmarsi. Il
defibrillatore è ancora in grado di fare il suo dovere per circa 3 mesi
in condizioni normali.
In ogni caso, quando si avverta un allarme acustico, è
comunque opportuno contattare, senza panico, il Centro per un
controllo.
ll significato pratico di queste informazioni deve essere valutato dal
Cardiologo, e può risultare di grande utilità per una corretta e
approfondita valutazione clinica del Paziente. E’ per tale motivo che,
nei Centri più avanzati, il programmatore dell’AICD (monitor) di ogni
Casa
Produttrice
è
presente
anche
nell’Ambulatorio
dello
Scompenso.
La più avanzata tecnologia permette che il controllo del defibrillatore
possa avvenire tramite un “colloquio” continuo tra il defibrillatore
stesso e la sede di “monitoraggio” (server) posta nella struttura
ospedaliera dove è avvenuto l'impianto cioè il Centro Cardiologico
di riferimento. Tale funzione è detta “controllo remoto”. Ciò
avviene tramite un apparecchio fornito dalla casa produttrice
dell'AICD (modem) collegato
ad una linea telefonica che può
essere fissa o mobile in base ai modelli delle ditte produttrici.
15
Anche se tutti gli apparecchi hanno questa possibilità di controllo, a
non tutti i pazienti viene attivato. Non vi sono controindicazioni di
alcun genere; attualmente la prestazione fornita dalla struttura
sanitaria per garantire il controllo remoto non è riconosciuta dal
Servizio Sanitario Nazionale per cui, in carenza di risorse dedicate, i
centri riservano tale possibilità ai casi clinicamente più complessi, ai
pazienti con difficoltà a raggiungere il Centro, o altre situazioni per
le quali ritengono che il controllo remoto sia più vantaggioso.
Deve tuttavia essere chiaro che il controllo remoto non
sostituisce il medico all'insorgere di un problema grave ed
urgente!
Sono sempre più diffusi i sistemi di controllo remoto basati su
telefonia cellulare. Chi ha un
sistema
che
si
basa
telefonia
fissa,
comunicare
al
su
deve
Centro
di
riferimento quando preveda di
essere assente dal proprio
domicilio.
alcuna
Non
ricevendo
trasmissione
programmata, infatti, il Centro
potrebbe
allarmarsi.
16
inutilmente
Quando il defibrillatore interviene, cosa succede?
Come comportarsi?
Se il defibrillatore interviene con la modalità ATP il paziente avverte
in genere pochi sintomi, spesso la sensazione di una temporanea
accelerazione del battito cardiaco.
Quando invece l’apparecchio interviene con uno shock, la
sensazione è quella di un colpo energico al torace. È una situazione
che genera spesso molta ansia. È importante mantenere la calma.
Se si è avuto uno shock singolo, senza perdita di conoscenza o
intensa mancanza di respiro, è ragionevole prendere contatto
appena possibile con il Centro di riferimento, anche il giorno
successivo.
Se gli shock sono più di uno, o se si è verificata una perdita di
conoscenza anche temporanea oppure se si avverte dolore
toracico o cardiopalmo (batticuore) o dispnea (mancanza di
respiro) è d'obbligo raggiungere non appena possibile il
PRONTO SOCCORSO per una valutazione urgente.
17
Finalità dell’Associazione
superare i disagi sociali e di lavoro
essere informato correttamente sul comportamento nei vari
ambienti di vita quotidiana
permetterti di vivere in contatto con altre persone in forma
associativa
farti sentire ancora un protagonista nei modi e nelle forme con
cui intendi renderti partecipe
il numero di associati è determinante per ottenere rispetto e
soddisfazione dalla Istituzioni
Per contributi liberali:
C/C postale: 95185161
Causale: contributo liberale A.I.DEF onlus
18
II PARTE
L'AICD NELLA VITA QUOTIDIANA
(il mio amico del cuore)
Caro amico/a, mi chiamo defibrillatore, e voglio essere il tuo amico
del cuore: sei d'accordo? Eh si, perché sono dentro di te !
D'ora
in
avanti
dobbiamo
convivere in perfetto equilibrio
se tu vuoi trascorre il futuro
bene, in modo sereno e felice.
Lo so, avevi tante aspirazioni,
tanti progetti, hai un lavoro, una
famiglia,
degli
mantenere,
impegni
ma
da
purtroppo
non……..ALT !
Fermati! Il passato è passato!
Vivi il presente senza piangerti
addosso.
La nostra avventura inizia qui. Io sono attrezzato, come ben sai, per
seguirti, assisterti, curarti e salvarti la vita se è necessario.
19
D'ora in poi devi, dico devi, se vuoi che restiamo amici, devi
guardare avanti, guardare la tua vita da un altro punto di vista:
assieme troveremo di certo nuove strade e nuove prospettive di
vita! Te la senti? Pensi di riuscirci? O impegnarti per riuscirci? Io ne
sono certo che vorrai metterci tutto l'impegno per riuscirci. Bravo !
Complimenti!
Bene bene, come avrai modo di sperimentare , la tua vita sarà una
continua pedalata , quasi in sospensione, su un lunghissimo filo che
ti porterà a godere la soddisfazione di chi ci è riuscito.
Ora, tu ben sai, dal momento
che
sono
elettronico,
sono
delicato!
E in un certo senso anche tu
puoi dirti bionico e quindi se non
vuoi scombussolarti anche tu,
cioè che il cuore ti vada in tilt,
devi avere l'accortezza di evitare
alcuni ostacoli, e mettere in
pratica, anche se ti potranno
sembrare
consigli.
20
faticosi,
alcuni
Ti assicuro che così facendo ti sentirai rimesso a nuovo e potrai
continuare il cammino intrapreso.
Devi assolutamente essere consapevole che se mi danneggio “io”,
il tuo amico del cuore, anche tu, anzi soprattutto tu , ne soffrirai.
Quindi occhio e massima attenzione a ciò che ti dirò qui seguito.
Buona lettura.
Devi assolutamente evitare:
1. le interferenze elettromagnetiche. Queste vengono causate dai
magneti o campi magnetici i quali possono :
•
danneggiarmi in modo
IRREVERSIBILE
•
“ingannarmi “
fornendomi
informazioni errate: di
conseguenza mi
comporto in modo
sbagliato.
2.
la
corrente
dispersione
elettrica
di
degli
impianti elettrici casalinghi o
21
del posto di lavoro.
Ogni dispersione di corrente mi può provocare comportamenti non
corretti ed inappropriati.
Tu devi accertarti che l'impianto sia a norma, specialmente per le
abitazioni datate, in quanto quelle costruite recentemente lo sono
sia per la messa a terra che per l'interruttore salvavita. Nel dubbio
interpella il tuo elettricista.
Innanzitutto ricordati di mantenere le apparecchiature che sono
sorgente di campi magnetici ad una distanza di almeno 15/20 cm da
me. Parliamo ad esempio di forno a microonde – casse stereo –
telefono cordless - impianti wi-fi - lettore CD o MP3 - telefono
cellulare - spazzolino elettrico
Invece, gli apparecchi di “telesoccorso” o quelli per l'allontanamento
delle mosche, zanzare, topi, purché non siano di elevata potenza
di irradiazione, non mi danno interferenze significative.
Un primo concetto che devi considerare è quello che, per i campi
magnetici non particolarmente intensi, la loro influenza decresce
rapidamente con la distanza, per cui prudenza!
22
Caro amico, certamente avrai una vita sociale, aiuterai in famiglia o
avrai modo di continuare a compiere quelle attività che facevi prima;
ebbene devi saperti muovere con accortezza.
Tutte le volte che entri in un negozio tu sai che spesso vengono
adottati i sistemi anti taccheggio: essi si basano sulla generazione
di un campo magnetico che attiva l’allarme in caso di tentativo di
furto.
Importante
è
transitare velocemente
attraverso le colonnine
di
controllo
e
non
sostare tra di esse.
Se vuoi compiere un
viaggio
in
aereo,
ti
controllano con il metal
detector sia ad arco
che manuale e allora tu
devi
semplicemente
mostrare al personale
di sicurezza il tesserino
del defibrillatore o un
documento
23
dell'ospedale che certifichi che sei portatore di defibrillatore e
chiedere che venga effettuata una perquisizione manuale, senza
strumenti.
Anche in Banca
tra le doppie porte vi è il controllo con metal
detector : allora ti fai riconoscere dal personale della banca come
portatore di AICD, in modo da poter accedere da un'altra porta o
senza sosta..
Le giostre e gli autoscontri non sono un problema dal punto di vista
delle interferenze elettromagnetiche. Occorre tuttavia prestare molta
cautela, perché questi divertimenti espongono al rischio di traumi al
torace, che possono danneggiare l’AICD!
Ogni apparecchiatura,
sia
essa a motore o elettrica,
che generi elettricità genera
altresì
un
campo
elettromagnetico e potrebbe
interferire con me.
Come
regola
generale,
mantieniti ad una distanza di
almeno
45-60
generatore.
24
cm
dal
Se tu sei
fortunato di
vivere in campagna o
puoi gioire del “profumo”
di un giardino, occhio
alle
attrezzature
che
comunemente
utilizzi:
possono
essere
sorgente di interferenze,
a prescindere dal tipo di
alimentazione (elettrica,
a benzina, a batteria).
In
linea
generale
è
sufficiente non lavorare
in prossimità del motore
in funzione, non toccare
la bobina e/o non lavorare a diretto contatto dei componenti elettrici.
o i cavi del motore in funzione
Se ti succedesse di percepire cardiopalmo (irregolarità del ritmo
cardiaco) o difficoltà di respiro, o l’insorgere di uno shock:
spegni immediatamente l’attrezzo
allontanati dall’attrezzo utilizzato
25
Lavori in fabbrica con presenza di attrezzature che utilizzano alti
voltaggi? Allora è buona norma (non solo per i portatori di AICD)
lavorare in ambiente asciutto con scarpe con suole di gomma e
guanti protettivi e, in ogni caso, stai lontano dai cavi elettrici il più
possibile
Non usare la saldatrice ad arco: è controindicato. Fai presente al
responsabile del reparto e al Medico del Lavoro che sei portatore di
AICD.
Qualora, anche non lavorando direttamente con la saldatrice, tu
percepisca cardiopalmo o ci sia stato uno shock, allontanati
dall’area di lavoro.
Certamente nella tua vita
quotidiana dovrai sostenere
degli
esami
di
carattere
diagnostico e allora sappi
che
le
utilizzate
apparecchiature
che
non
mi
disturbano e che tu puoi
usare con tutta tranquillità,
sono quelle peri:
26
esami
radiologici
di
carattere
diagnostico:
ad
esempio
radiografia del torace, addome in bianco, mammografia,
radiografie dentarie…
esami che utilizzano gli ultrasuoni in ambito diagnostico: ad
esempio ecografie, Doppler…
le procedure dentistiche con l'utilizzo di apparecchiature
sia
trapani sia sonde ad ultrasuoni per la pulizia dei denti
non
provocano interferenze con l’AICD purché siano a norma.
Mentre devi stare attento per non “ alterare la mia programmazione”
con le apparecchiature per le procedure di radioterapia: esse
possono essere eseguite con alcuni limiti, sia di distanza tra me e il
sito dell’applicazione, sia di dose totale di rads emessi. Mi
raccomando : avvisa il Medico Radioterapista del fatto che sei
portatore di AICD.
Anche quando tu vieni sottoposto all'uso dell’elettrobisturi, del
quale spesso si vale il chirurgo, posso ricevere impulsi elettrici che
io riconosco erroneamente come aritmie. L’elettrobisturi viene usato
di frequente in sala operatoria, ed anche per interventi ambulatoriali.
L’AICD non è una controindicazione all’uso di elettrobisturi, ma
devo essere riprogrammato in sala operatoria prima e dopo
l’intervento: in ospedale questa è una prassi normale.
27
In
particolare
se
ambulatorialmente,
devi
effettuare
soprattutto
in
della
ambiente
piccola
chirurgia
extraospedaliero,
ricordati di segnalare il fatto che sei portatore di AICD
Mentre per:
agopuntura che utilizzi corrente alternata
magnetoterapia
elettromiografia
TENS
le puoi effettuare soltanto previo coinvolgimento del Medico
cardiologo - in ambiente ospedaliero - e prevedono la mia
riprogrammazione temporanea in modalità di sicurezza.
La risonanza magnetica,
al momento è controindicata perché
potrebbe modificare la programmazione e di conseguenza alterare
il mio funzionamento. I campi magnetici alternati della risonanza
magnetica potrebbero creare delle correnti indotte all’interno dei fili
elettrici
dell’elettrocatetere
potenzialmente
nocive.
che
potrebbero
Potrebbe
anche
surriscaldamento della punta del catetere
causare
aritmie
verificarsi
il
con conseguente
danneggiamento del tessuto circostante la punta del catetere
28
medesimo. Cominciano ad essere disponibili AICD compatibili con
la risonanza, ma anche per questi apparecchi la compatibilità è
limitata ad alcune zone del corpo e ad alcuni tipi di esame, per cui
ricorda di interpellare sempre preliminarmente il centro per il
controllo di AICD.
Ricordati sempre di avvisare, qualunque Medico tu interpelli anche
in ambito non cardiologico, del fatto che sei portatore di AICD.
E ricorda anche che:
•
gli elettrostimolatori sia professionali che per uso
domiciliare
•
la
bilancia
impedenza
valutazione
ad
per
la
della
composizione corporea
sono controindicati.
29
Spesso i pazienti portatori di AICD sono anche diabetici.
Abbiamo chiesto qualche suggerimento al Dottor Giacomo Zoppini,
del Reparto di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo della
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona
Scrive: «Il diabete mellito è una malattia metabolica molto diffusa ed
in continuo aumento.
Il diabete aumenta notevolmente il rischio di andare incontro a
malattie di cuore e, per questo motivo, di sovente è presente in
persone candidate all’impianto di AICD.
La maggior parte dei pazienti diabetici sono trattati con farmaci da
assumere per bocca, alcuni devono ricorrere alla somministrazione
di insulina per correggere la glicemia.
In generale il diabete non rappresenta un problema per il paziente
candidato all’impianto di AICD. Al momento dell’impianto, è
importante che il compenso glicemico sia buono per favorire la
corretta guarigione della ferita e ridurre il rischio di infezioni.
L’AICD, per contro, non interferisce con il diabete e con i farmaci
utilizzati per la sua cura, ed il paziente può proseguire con la propria
terapia. Anche nei pochi casi in cui si ricorre all’impianto di una
pompa per infusione, i due apparecchi sono perfettamente
compatibili.
30
Va tuttavia ricordato che
la malattia cardiologica
che porta alla necessità
di impiantare un AICD
risente favorevolmente di
un
controllo
ottimale
delle glicemia e questa
può essere un occasione
per rivalutare l’efficacia
della terapia.
Inoltre, va ricercata una
certa stabilità delle glicemia per evitare le ipoglicemie, che a volte
possono alterare la funzione del cuore. Infine, il diabetico spesso è
affetto da ipertensione arteriosa e aumento dei grassi nel sangue,
anche la correzione di questi fattori apporta degli importanti benefici
per il cuore».
31
Ti domanderai quanto influisce la presenza del defibrillatore sul tuo
stile di vita?
Tu sei un cardiopatico e hai me “il tuo amico del cuore”. Devi quindi
attenerti ad uno stile di vita che favorisca il tuo buon andamento.
Innanzitutto subito dopo l’impianto devi fare attenzione. Nel primo
mese è fondamentale che tu limiti i movimenti ampi della spalla
interessata all'impianto, che eviti di portare pesi e di guidare mezzi
di locomozione.
Non
bloccare
completamente
l'articolazione del braccio
con tutori, bende o foulard
poiché la prolungata e
totale
immobilizzazione
dell'articolazione
portare
a
infiammatori
che
limitano
può
processi
e
artrosici
successivamente
il
recupero
funzionale dell'arto.
Inoltre è importante per la
32
salvaguardia mia e dell'integrità degli elettrocateteri evitare i
movimenti ampi e ripetuti della spalla per attività quali ad esempio:
il nuoto a stile libero e a dorso, il tennis (giocando con il braccio
interessato all'impianto), la pallavolo, il basket, lancio del peso, del
giavellotto......
Devi evitare anche assolutamente impatti violenti praticando sport
come: il rugby, la caccia (appoggio del calcio del fucile sul
defibrillatore).
Tuttavia l’attività fisica è
fondamentale per chi come te
è
ammalato
di cuore.
Parlane col tuo Cardiologo
chiedi quale tipo di attività
sia
più
idonea
alla
tua
condizione clinica o se sia
sconsigliata (succede in rari
casi)
Qualche
volta
il
Cardiologo potrà suggerire di
effettuare
una
valutazione
preliminare con test da sforzo
o test cardiopolmonare.
33
Ti raccomando, se vai in palestra, che la tua attività sia svolta sotto
la guida di personale esperto, preferibilmente un laureato in Scienze
Motorie.
Importante che tu ti astenga dall’attività fisica quando hai in corso
una malattia infettiva, anche di entità modesta. Evita anche di
svolgere attività fisica all’aperto quando le condizioni climatiche
siano estreme (molto caldo, molta umidità, freddo intenso…).
E allora facendo con impegno e ripetutamente una certa dose di
attività fisica:
• sostieni il tono muscolare (una buona e soddisfacente
muscolatura fa stare meglio) e la capacità funzionale,
•
migliori i processi metabolici e la prognosi
•
avrai una buona capacità respiratoria
• manterrai il peso consigliato ed eviti così l'obesità o “giro di
vita”
• potrai mantenere una postura corretta
34
Quindi “io il tuo amico del cuore” ti consiglio :
•
Cammina,
cammina,
cammina
in
piano,
con
passo
leggermente accelerato, in base alla tua capacità di
resistenza, fermandoti ogni tanto:
•
Sali le scale – senza troppo sforzo - gradualmente e di
continuo
•
se puoi vai in bicicletta o fai la cyclette in casa.
Puoi
fare
dell'attività
fisica
aerobica ad intensità lieve –
media, possibilmente sotto la
guida di un esperto nello
stabilire
l'intensità
e
la
frequenza dello sforzo
L’alimentazione è un altro
aspetto
della
tua
vita
quotidiana che devi curare .
Cerca di prestare attenzione
alla riduzione dei grassi , con
particolare attenzione ai grassi
di origine animale.
35
Se tu sei un
che
ha
episodi
di
paziente
presentato
scompenso
cardiaco dovresti anche
limitare
l’uso
di
sale.
“Sale” non è soltanto la
saliera che sta in tavola,
ma
è
anche
sale
di
conservazione nel caso
degli
insaccati,
dei
formaggi stagionati, dei
cibi
conservati
in
salamoia.
Un
uso
esperto
ed
oculato delle erbe aromatiche può conferire sapore ai cibi,
riducendo il fabbisogno di sale.
Il dado da brodo non costituisce un’alternativa al sale, essendo
costituito da glutammato di sodio, che ha gli stessi effetti del sale.
Ti raccomando di praticare tutti gli anni la vaccinazione
antinfluenzale, in particolare se la tua età è superiore a 65 anni.
36
Ora se guidi la macchina: è perché ti piace, ti senti libero, lo fai per
necessità, per lavoro o raggiungere il posto di lavoro e tanti altri
motivi validissimi, ma ricordati che :
• non devi affaticarti per
l’elevata attenzione alla
guida , il cuore ne può
risentire sia
guidando
in città o fuori.
• Quando affronti viaggi
lunghi,
fermati
spesso:
ad
ogni
fermata sgranchisci le
gambe
camminando,
bevi
moderatamente,
ma
non
alcolici,
alimentati con frutta
• In
macchina
usa
sempre il cellulare con l’auricolare o in viva voce! Le mani
vanno tenute sempre sul volante.
• Se la cintura di sicurezza ti da fastidio: imbottiscila (cotone
o altro di morbido; non cercare di eliminarla) : è un salvavita!
• In caso di un qualunque sintomo strano, fermarti il prima
possibile in un posto di sicurezza, onde evitare incidenti.
37
Sono consapevole che si possono determinare situazioni di
tensione e stress, che portano alla necessità di saper superare le
ansie presenti e le incertezze per il futuro.
Certamente ti sarà utile quanto la Dottoressa Luisa Nadalini,
Psicologa e Psicoterapeuta della Azienda Ospedaliera Universitaria
Integrata Verona, ti suggerisce:
«Ricorda, tu che sei portatore di AICD, che esiste l’unità corpomente, nel senso che ciò che patisce il corpo ha riflessi sulla mente,
e viceversa. E’ perciò importante credere in sé, guardare in modo
positivo alla vita attuale e al futuro perché i sentimenti positivi
influenzano positivamente il corpo.
I sentimenti positivi che possono influenzare la sensazione di stare
bene sono:
Sentirsi sicuri che la malattia è sotto controllo
Guardare avanti e prendere atto della situazione in questo
momento
Pensare alla propria vita, e solo in qualche momento concedersi
di pensare alla malattia e al defibrillatore
Avere programmi per il futuro
Rimanere in relazione con gli altri e coltivare i legami
Affidarsi con fiducia al proprio Medico Specialista
38
Per
contro,
negativi
i
sentimenti
che
possono
influenzare sfavorevolmente lo
staso fisico, che è importante
controllare ed evitare, sono:
Essere invasi dalla paura e
dallo stato di allarme
Pensare esclusivamente a
come si era prima della
malattia
Sospendere o negare i
programmi per il futuro
Ritirarsi
dalla
vita
di
relazione, isolarsi
E’ necessario domandarsi «Sono troppo in allerta e mi ascolto con
troppa assiduità?» Se così è, significa vivere con la paura. Abbiamo
tutti imparato a riconoscere come il senso di allarme e la
preoccupazione creino tensioni nel corpo. Se il corpo è in stato di
allerta i muscoli si tendono, si irrigidiscono, e possono avvenire una
serie di modificazioni dovute all’azione del sistema nervoso
periferico denominato “simpatico”: aumento dei battiti cardiaci, degli
atti respiratori, della pressione sanguigna. Se si manifestano spesso
39
questi sintomi legati allo stato di
preoccupazione, la persona può
essere portata ad attribuire i
sintomi
alla
malattia.
E’
il
momento di fermarsi e ripetersi:
«Devo calmarmi. Riprendo a
respirare normalmente, facendo
lunghi
respiri.
Ecco,
mi
sto
calmando».
Anche nelle condizioni più difficili
del
vivere,
le
persone
conservano degli obiettivi e dei progetti di vita. Tu hai programmi?
La condizione di malattia è una parte della tua vita o ha sostituito il
piacere di vivere?
Ogni tuo pensiero è relativo alla malattia? Fermati!
Ogni tuo progetto è nelle mani del tuo Medico di fiducia? Allora abbi
fiducia e stimola i tuoi progetti per il futuro.
Hai dei figli? Avranno sempre bisogno di te. Hai dei nipoti? Avrai
sempre più bisogno di loro e loro della tua presenza e della tua
esperienza. Hai un legame da coltivare? Hai una lunga storia
affettiva da preservare? Hai una casa da sistemare? Un lavoro da
riorganizzare? La pensione che desideravi tanto di avere? Hai la
40
passione per i viaggi? Se non puoi più esercitare il tuo lavoro, non
perderti d’animo: attiva la tua fantasia e voglia di vincere!
Ripeti a te stesso: «Io vivo, mi riorganizzo, posso realizzare
nuovi progetti perché so che devo ripartire da un nuovo punto,
con un nuovo profilo: nonostante tutto sento dentro di me la
forza per riuscirci e la capacità di programmare nuove
strategie».
«Le persone che amo sono
importanti. Io ho bisogno di
loro e loro di me. Anche gli
amici sono necessari alla
mia vita».
Chi è riuscito a trovare un
equilibrio e a convivere con
il problema di salute, certo
che il defibrillatore sia un
salvavita
pronto
a
preservarlo, non ha che da
proseguire.
Tanti malati si accorgono di
gustare il vivere nonostante
i
limiti
di
una
malattia
importante, talvolta anche
41
più di prima, benché possa sembrare un paradosso. L’aria che
respirano non è solo ossigeno ma la linfa della vita stessa. I legami
sono preziosi e vanno coltivati con la frequente presenza. Riescono
a sognare quando dormono e sognano anche da svegli, quando
pensano a quanto hanno ancora da realizzare. Il vivere risulta
leggero e ricco forse più di prima.
E’ importante avere delle mete da raggiungere, non è importante
quanto si corre e quanto tempo si impiega….»
Ecco, ci siamo detti dei consigli, delle indicazioni su come agire e
comportarsi pensando che tu ed io dobbiamo volerci bene e quindi
trattarci con il massimo rispetto!
Io, “il tuo amico del cuore” sono felicissimo di poterti sostenere ed
aiutare in ogni momento delle tua vita!
E allora che aspetti? Avanti tutta!
42
LA VITA E' TROPPO BELLA PER NON ESSERE VISSUTA
COME UNA COMPETIZIONE ! OSA E VINCERAI !
Charlie Chaplin
43
Si ringrazia:
Alessandro De Marco
Agenzia Generale di Verona Nord e San Bonifacio
Via Spaziani 27 - Verona
Tel 045 8101022 - Fax 045 572824
Corso Venezia 93/D - San Bonifacio (VR)
Tel 045 610.14.44 - Fax 045 761.37.44
Scarica