Montaggio quadri MT Specifica: Procedura: Altro: Dossier Certificativo: Tipo documento: Piano Qualità: Identificativo: 0 Rev. Istruzione Operativa: STD.QUA.IO.065 Piano di sicurezza: pagina 1 Per emissione Data Descrizione di 7 Direzione Redatto Approvato Informazioni strettamente riservate di proprietà, da non utilizzare per scopi diversi da quelli per cui sono stati forniti Nessuna parte del documento può essere riprodotta o copiata in ogni forma e con ogni mezzo, anche di registrazione, senza previa autorizzazione scritta File name: 769923318 Modulo MAP in Rev. 0 Montaggio MT rev. 0 pag. 2 di 7 INDICE 1 - OGGETTO E SCOPO 2 - DEFINIZIONI, ABBREVIAZIONI E ACRONOMI 3 - RIFERIMENTI NORMATIVI 4 - RESPONSABILITA’ 5 - PROCEDURA DOCUMENTI DI RIFERIMENTO LA COSTRUZIONE .................... Error! Bookmark not defined. 1) DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI PRINCIPALI .............................................................................. 4 1.1) DIMENSIONAMENTO DELLE SBARRE DEL CIRCUITO PRINCIPALE ................................................................................ 4 1.1.1) PER SERIE “G” E PRECEDENTI VERSIONI DI QUADRI MT .......................................................... 4 1.1.2) PER SERIE “G MIX” ............................................................................................................... 4 1.1.3) PER ALTRE SERIE DI QUADRI MT ........................................................................................... 4 1.2) DIMENSIONAMENTO DEI CAVI ................................................................................................................................... 4 1.2.1) DIMENSIONAMENTO ELETTRICO AI FINI DELLA PORTATA ....................................................... 4 1.2.2) MODALITÀ DI POSA ................................................................................................................ 4 1.2.3) AVVERTENZE ......................................................................................................................... 5 2) DISTANZE DI SICUREZZA ..................................................................................................................... 5 2.1) DISTANZE MINIME D’ISOLAMENTO IN ARIA ............................................................................................................... 5 3) CIRCUITI DI TERRA .............................................................................................................................. 5 3.1) 3.2) 3.3) 3.4) 3.4) 4) 5) GENERALITÀ ............................................................................................................................................................. 6 DIMENSIONAMENTO DEI CIRCUITI DI TERRA .............................................................................................................. 6 MESSA A TERRA DEL CIRCUITO PRINCIPALE .............................................................................................................. 6 MESSA A TERRA DELL’INVOLUCRO ........................................................................................................................... 6 MESSA A TERRA DEGLI APPARECCHI DI MANOVRA .................................................................................................... 7 TARGHE .............................................................................................................................................. 7 GRADO DI PROTEZIONE ....................................................................................................................... 7 6 - ALLEGATI File name: 769923318 Modulo MAP in Rev. 0 Montaggio MT rev. 0 pag. 3 di 7 1 – OGGETTO E SCOPO Il presente documento formalizza le attività relative al processo "………………….." e descrive le responsabilità e le modalità da seguire per …………………………………………………………………………………. Tutti i processi necessari per il SGQ e la loro applicazione nell'ambito di tutta l'Organizzazione sono riportati sui documenti "Correlazione tra UNI EN ISO 9001:2000 e SGQ" e "Flussogramma dei processi e loro interazioni" dove sono anche stabiliti i criteri ed i metodi necessari per assicurare il funzionamento ed il controllo attraverso la disponibilità delle risorse e delle informazioni. 2 – DEFINIZIONI, ABBREVIAZIONI E ACRONOMI Organizzazione: nel contesto del presente documento per organizzazione si intende un insieme di persone e mezzi, con definite responsabilità, autorità ed interrelazioni Processo – Insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata in elementi in uscita (i processi di un’organizzazione sono di regola pianificati ed eseguiti in condizioni controllate al fine di aggiungere valore) Attività – Esplicazione delle proprie capacità fisiche, intellettuali e pratiche in condizioni ambientali o storiche idonee (un’insieme di attività coordinate ed interagenti possono concorrere all’attuazione di un processo). Responsabile di Area/Processo – E’ il responsabile di un gruppo di persone aventi funzioni specifiche, tale termine viene utilizzato sia per il Responsabile di Area/Processo che di servizio o altro. COM RdD RdQ PM MGQ PdQ RdA SGQ QUA SIC ING DIR APP PE Area/processo commerciale Rappresentante della Direzione per la Qualità Responsabile della Qualità Project Manager Manuale del Sistema di Gestione per la Qualità Piano della Qualità Richiesta di Acquisto Sistema di Gestione per la Qualità Area/processo della qualità Area/processo della sicurezza Area/processo della progettazione Direzione dell'Organizzazione Area/processo di approvvigionamento Project Engineer N.B.: per le restanti definizioni e/o terminologie necessita fare riferimento alle norme UNI EN ISO 9000:2000 3 - RIFERIMENTI NORMATIVI - UNI EN ISO 9001:2000 UNI EN ISO 9000:2000 Decreto Legislativo 626/94 e seguenti CEI EN60298 (CEI 17-6) Schemi elettrici approvati Schede tecniche delle apparecchiature con istruzioni di montaggio 4 - RESPONSABILITA’ Nell'ambito del processo richiamato al precedente capitolo 1, il responsabile del processo è “………………………”, mentre per le singole attività previste nel processo le responsabilità vengono indicate nel relativo Piano della Qualità. La procedura STD.QUA.PR.002 definisce le responsabilità e l'autorità delle principali figure coinvolte nei processi. File name: 769923318 Modulo MAP in Rev. 0 Montaggio MT rev. 0 pag. 4 di 7 5 - PROCEDURA 1) DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI PRINCIPALI 1.1) DIMENSIONAMENTO DELLE SBARRE DEL CIRCUITO PRINCIPALE Per quanto le sbarre vengano normalmente montate dai subfornitori, qualora per diversi motivi si renda necessario montare delle sbarre del circuito principale, ad es. per personalizzazioni, modifiche, ristrutturazioni e/o rifacimenti, utilizzare le seguenti sezioni: 1.1.1) PER SERIE “G” E PRECEDENTI VERSIONI DI QUADRI MT 1.1.2) 400A sbarre 40x5 mm 630A sbarre 40x8 mm per altre portate riferirsi al valore riportato dall’Ufficio Tecnico nei disegni PER SERIE “G MIX” 400 e 630A sbarre 30x10 mm (dimensione utilizzata dal costruttore ABB SACE) 1.1.3) PER ALTRE SERIE DI QUADRI MT Per altri quadri MT di altri costruttori utilizzare sbarre della stessa sezione utilizzata dal costruttore NB: Il rame utilizzato deve essere a spigoli arrotondati a tutto tondo 1.2) 1.2.1) DIMENSIONAMENTO DEI CAVI DIMENSIONAMENTO ELETTRICO AI FINI DELLA PORTATA Si riportano le portate ed il raggio di curvatura minimo per i cavi MT in aria libera, e per una sola terna di cavi unipolari. Temperatura dell’aria 30 °C. Caratteristiche dei cavi RG7H1R unipolari 15/20 kV, con conduttore in rame, posati in aria Portata di corrente Sezione Raggio di curvatura (A) nominale minimo 2 (1) (mm ) (m) Posa affiancata Posa a trifoglio 1x25 0,36 176 157 1x35 0,36 213 190 1x50 0,38 255 228 1x70 0,40 320 284 1x95 0,43 390 346 1x120 0,45 450 399 1x150 0,47 510 451 1x185 0,49 585 520 1x240 0,53 690 614 (1) Distanza tra due cavi affiancati uguale al diametro del cavo Per temperature dell’aria diverse da 30 °C applicare i seguenti coefficienti di riduzione Coefficienti di correzione delle portate di corrente in funzione della temperatura ambiente Temperatura ambiente °C Coefficiente 1.2.2) 30 1,00 35 0,95 40 0,90 45 0,85 MODALITÀ DI POSA Lo schermo(o la guaina metallica) dei cavi va connesso a terra almeno ad una estremità del cavo. Qualora sui cavi venga montato un trasformatore di corrente toroidale per il rilievo della corrente di guasto a terra, il conduttore che collega lo schermo (o la guaina metallica) va fatto passare all’interno del trasformatore stesso. File name: 769923318 Modulo MAP in Rev. 0 Montaggio MT rev. 0 pag. 5 di 7 Si raccomanda particolare attenzione all’ammarraggio dei cavi unipolari in corrispondenza alle connessioni terminali, per non sollecitare meccanicamente né il cavo, né il terminale di connessione. 1.2.3) AVVERTENZE Incroci tra cavi appartenenti a categorie diverse devono essere, per quanto possibile evitati. Ove ciò non sia possibile, devono essere previste idonee segregazioni mediante diaframmi metallici collegati a terra. L’armatura o lo schermo metallico dei cavi possono essere considerati, a tutti gli effetti, segregazione metallica. AL CIRCUITO DI TERRA 2) DISTANZE DI SICUREZZA 2.1) DISTANZE MINIME D’ISOLAMENTO IN ARIA Per evitare che possano presentarsi durante l’esercizio dei quadri delle scariche elettriche con possibile formazione di archi interni e/o cortocircuiti, è necessario che durante la costruzione si evitino il più possibile punte e spigoli vivi sia delle parti in tensione sia delle parti a massa, perché favoriscono l’innesco di scariche. Dalle CEI 11-11 si ricavano le distanze di isolamento da rispettare per evitare le scariche elettriche, se la configurazione non è provata. Distanze minime d’isolamento in aria, per tensioni 1kV < Um < 52 kV Tensione Tensione nominale del sistema Um Valore efficace (kV) 10 15 20 nominale di tenuta Tensione Tensione massima nominale di tenuta Distanze minime ad impulso per il componente a frequenza tra fase e terra e Um industriale di fase e fase atmosferico Valore efficace breve durata (mm) (kV) Valore efficace (kV) 1,2/50 s (Valore di picco) (kV) 12 28 75 120 17,5 38 95 160 24 50 125 220 Se non è possibile rispettare le distanze sopra prescritte si possono utilizzare guaine termorestringenti per rivestire le sbarre. La minima distanza che si può tenere è fornita dal catalogo del costruttore della guaina. In alternativa, si possono utilizzare schermi isolanti in resina epossidica e fibra di vetro (GPO3) fra le parti con distanza inferiore a quanto prescritto, in modo che il percorso in aria fra le due parti sia non inferiore a quanto prescritto in tabella. Se il costruttore del quadro di media tensione ha provato l’apparecchiatura secondo quanto previsto dalla normativa con distanze ridotte, adottando configurazioni geometriche particolari più favorevoli, le distanze sono da ritenersi idonee. File name: 769923318 Modulo MAP in Rev. 0 Montaggio MT 3) rev. 0 pag. 6 di 7 CIRCUITI DI TERRA 3.1) GENERALITÀ In generale, la continuità dei circuiti di terra deve essere assicurata tenendo presenti le sollecitazioni termiche e meccaniche causate dalle correnti dalle quali potrebbero essere percorsi. Il valore massimo della corrente di guasto a terra dipende dalla modalità scelta per la messa a terra del neutro e deve essere indicata dall'utilizzatore. Qualora i collegamenti di terra debbano portare la piena corrente di cortocircuito trifase (come, per esempio, quelli di connessione a terra dei sezionatori di terra) tali collegamenti devono essere dimensionati conseguentemente. 3.2) DIMENSIONAMENTO DEI CIRCUITI DI TERRA A titolo indicativo, per il calcolo della sezione dei conduttori, fare riferimento al metodo riportato in Allegato BB sotto riportato, della Norma CEI 17-6 METODO PER CALCOLARE LA SEZIONE DEI CONDUTTORI NUDI IN RAPPORTO ALLE SOLLECITAZIONI TERMICHE DOVUTE ALLE CORRENTI DI BREVE DURATA Per calcolare la sezione dei conduttori nudi necessaria per sopportare la sollecitazione termica dovuta a correnti di durata dell'ordine da 0,2 5 a 5 s si può utilizzare la formula seguente: S = I/ dove: S I è la sezione espressa in millimetri quadrati è il valore efficace della corrente espressa in ampere è espresso in (A/mm 2) • (s/K)1/2 e ha i valori seguenti: 13 per il rame 8,5 per l'alluminio 4,5 per il ferro 2,5 per il piombo t è il tempo espresso in secondi °C. 3.3) MESSA A TERRA DEL CIRCUITO PRINCIPALE Per garantire la sicurezza durante le operazioni di manutenzione, tutte le parti del circuito principale alle quali è necessario o può essere possibile accedere devono poter essere messe a terra prima di diventare accessibili. Questo non si applica alle parti estraibili e asportabili che diventano accessibili dopo essere state separate dall'apparecchiatura. 3.4) MESSA A TERRA DELL’INVOLUCRO L'involucro di ciascuna unità funzionale deve essere collegato al conduttore di terra. Tutte le parti metalliche previste per essere messe a terra e non facenti parte di un circuito principale o ausiliario devono essere collegate al conduttore di terra direttamente o tramite le strutture metalliche. Per l'interconnessione all'interno di ciascuna unità funzionale, il collegamento con bulloni o saldature è considerato sufficiente ad assicurare la continuità elettrica tra telaio, pannelli, porte, diaframmi o altre parti strutturali. Le porte dei compartimenti di alta tensione devono essere collegate al telaio con mezzi adeguati. Le parti metalliche di una parte estraibile usualmente messe a terra devono rimanere collegate a terra anche nelle posizioni di prova e di sezionato nelle condizioni previste per la distanza di sezionamento (IEC 129) e anche in qualsiasi posizione intermedia. File name: 769923318 Modulo MAP in Rev. 0 Montaggio MT rev. 0 pag. 7 di 7 Le parti metalliche di una parte asportabile usualmente messe a terra dovranno rimanere collegate a terra fino a quando la parte asportabile non sia stata separata dall'apparecchiatura. Si deve prevedere un conduttore di terra esteso per tutta la lunghezza dell'apparecchiatura con involucro metallico. La densità di corrente nel conduttore di terra, se di rame, nelle condizioni specificate di guasto a terra, non deve essere superiore a 200 A/mm2 con una durata nominale del cortocircuito di 1 s e a 125 A/mm2 con una durata nominale del cortocircuito di 3 s. In ogni caso la sua sezione non deve essere inferiore a 30 mm2. Il conduttore deve essere provvisto di un morsetto adeguato per il collegamento ai circuiti di terra dell'impianto. 3.4) MESSA A TERRA DEGLI APPARECCHI DI MANOVRA La struttura di ogni apparecchio di manovra è dotata di un sicuro morsetto di terra con vite o bullone di serraggio per il collegamento al conduttore di messa a terra, dimensionato per le specifiche condizioni di guasto. Il diametro della vite o del bullone è pari almeno a 12 mm. Il punto di collegamento è contrassegnato dal simbolo di terra di protezione. Le parti degli involucri metallici collegate al sistema di messa a terra possono essere considerate come un conduttore di terra. 4) TARGHE Su ogni quadro va fissata la targa matricola sotto riportata che riporta varie indicazioni. 40138 Bologna (Italy) C E I 4973 Via del Tappezziere,2/2 Telefono (051) 533455 Fax Quelle necessarie sono: (051) 530100 UNITA' TIPO UNIT TYPE MATRICOLA SERIAL NUMBER ANNO YEAR 200 Tensione nominale Rated voltage Livelli d'isolamento nominali Rated insulation level Frequenza nominale Rated frequency Corrente termica nominale Rated normal current Corrente di breve durata nominale Rated short-time withstand current Corrente nominale di picco Rated peak withstand current Durata nominale del cortocircuito Rated duration of short circuit kV kV kV 50 Hz A nome del costruttore o marchio di fabbrica; indicazione del tipo o numero di serie; valori nominali applicabili; numero della norma corrispondente. kA kA Le targhe di ciascuna unità funzionale devono essere leggibili durante l'esercizio normale. Le parti asportabili, se presenti, devono avere una targa separata con i dati relativi alla unità funzionale a cui appartengono, ma occorre che questa targa sia leggibile solo quando la parte asportabile viene rimossa. 5) 1s GRADO DI PROTEZIONE Gli involucri devono essere metallici. Il grado di protezione deve essere almeno IP2X. la superficie del pavimento anche se non metallica può essere considerata come parte dell’involucro le pareti del locale non devono essere considerate come parte dell’involucro 6 – ALLEGATI La modulistica citata nel testo o comunque utilizzata per il processo in oggetto, è disponibile nella procedura STD.QUA.PR.030 “Modulistica”. File name: 769923318 Modulo MAP in Rev. 0