Risoluzione n. 8

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Municipio Roma VII
ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO
(Seduta del 20 marzo 2014)
L’anno duemilaquattordici, il giorno di giovedì venti del mese di marzo, alle ore 15.00 nella
sede di Piazza Cinecittà n. 11, si è adunato il Consiglio del Municipio in seduta pubblica e in
prima convocazione, previa trasmissione degli inviti per la medesima ora dello stesso giorno
per l’esame degli argomenti iscritti all’ordine del giorno e indicati negli inviti medesimi.
PRESIDENZA: Ascenzo VILLA
Svolge le funzioni di Segretario il Direttore del Municipio Giuseppe VOCE
Il Presidente entra in aula e, assunta la presidenza dell’assemblea, dispone che si proceda
all’appello per la verifica del numero degli intervenuti.
Eseguito l’appello, il Presidente dichiara che sono presenti la Presidente del Municipio
FANTINO SUSANA ANA MARIA ed i sottoindicati n. 21 Consiglieri:
BENASSI ALDO, CACCAMO STELLA, CARLONE DOMENICO, CARRUS EVA, CIANCIO
ANTONIO, COFANO EMILIANO, COIA ANDREA, GIULIANO FULVIO, GUGLIOTTA
FRANCESCO, LADDAGA FRANCESCO, LANCIA CINZIA, LANOTTE MARIA, LELLI
CHRISTIAN, LENCI FEDERICA, MATRONOLA UMBERTO, POLI MARCO, STELITANO
ROCCO, TREDICINE ILARIA, TUTINO DAVIDE, VILLA ASCENZO, VITROTTI VALERIA.
Sono assenti giustificate le Consigliere CERQUONI FLAVIA e LOZZI MONICA,
E’ altresì assente il Consigliere: BELISARIO FABIO.
Il Presidente, constatato che il numero degli intervenuti è sufficiente per la validità della
seduta agli effetti deliberativi, dichiara aperta l’adunanza e designa scrutatori i Consiglieri:
LADDAGA, CACCAMO, CARLONE
Partecipano gli Assessori Daniela De Lillo, Chiara Giansiracusa, Silvia Natali
(OMISSIS)
Risoluzione n. 8
Oggetto: Misure per la prevenzione del G.A.P. (gioco d’azzardo patologico).
PREMESSO
- che il fenomeno del gioco d’azzardo oggi in Italia si presenta come uno dei più allarmanti dal
punto di vista della pericolosità sociale, tanto più che esso ha avuto una espansione senza
precedenti negli ultimi anni, sia per quanto riguarda il volume delle somme in denaro che
movimenta, sia per il numero di persone che esso coinvolge;
- che diverse migliaia di giocatori sono in trattamento medico per gioco patologico (GAP) presso
i SERD (Servizi per le dipendenze) in quanto sotto il profilo medico, il GAP, è definito come
disturbo del comportamento che rientra nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo
degli impulsi e nella V edizione del DSM (Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali)
è stato inquadrato nella categoria delle cosiddette “dipendenze comportamentali”;
- che esiste altresì una fascia definita con il nome di “giocatori problematici” formata da persone
che, secondo classificazioni internazionali in uso nel settore, manifestano un modo di giocare
che può esporre al rischio di sviluppare una dipendenza;
- che le slot-machines e altre tipologie di gioco hanno cambiato l’aspetto del fenomeno rispetto
a qualche anno fa diventando una vera e propria piaga sociale;
- che il gioco d’azzardo è oggi un’autentica emergenza sociale, la disperazione causata dalla
crisi economica spinge al gioco soprattutto i più poveri, i disoccupati e i pensionati. Secondo gli
ultimi dati nel Lazio la spesa delle famiglie per slot-machine e scommesse è di 7 miliardi e
mezzo, più del 4,5% del Pil regionale. Ogni italiano, inclusi i neonati, ha speso 1.300 euro in un
anno nell'azzardo. Fortemente a rischio anche i giovanissimi attratti dalla chimera del facile
guadagno e dalle sirene delle vincite;
- che secondo l’Agenzia “OPEN DATA” di Roma Capitale tra il 2012 ed il 2013 l’espansione
delle “ macchinette mangiasoldi” a Roma è triplicata;
- che il dossier dell’Associazione Libera, pubblicato nel gennaio 2012, evidenzia che Roma
Capitale detiene il primato italiano per la diffusione del gioco d’azzardo e che sul territorio del
VII Municipio, in piazza re di Roma, è presente il più grande locale d’Europa con ben 900
postazioni di gioco;
CONSIDERATO
- che il ritorno a politiche proibizionistiche non avrebbe alcun senso in quanto semplicemente
svierebbe gli introiti del comparto verso l’illegalità;
- che le slot-machines hanno trasformato il posto ove sono situate (di solito pubblici esercizi) da
luoghi di socialità a luoghi di isolamento;
- che si tratta di un problema che coinvolge trasversalmente tutte le fasce di reddito e di età,
con una prevalenza di casi in cui la scarsa cultura gioca un ruolo preponderante: secondo una
stima del dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri i
giocatori sarebbe 32 milioni dei quali, oltre un milione e mezzo sarebbero i giocatori cosiddetti
“problematici” ed oltre ottocentomila le persone cadute nella trappola del GAP. Sempre
secondo lo stesso studio, le persone affette da questa patologia sarebbero per oltre il 70 per
cento maschi, nei quali il disturbo inizierebbe generalmente in età adolescenziale, mentre nelle
donne inizierebbe nella fascia tra i venti ed il quaranta anni di età e, la zona geografica di
maggior diffusione sarebbe il centro Italia (41%), seguito dal Nord (33%) e dal Sud (26%);
- che il giro di affari ha raggiunto cifre impressionanti: in base ai dati messi a disposizione
dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli tra gennaio ed ottobre 2012 sarebbero stati giocati
oltre 70 miliardi di euro;
- che il fenomeno, pur se limitato ai giocatori patologici, assume aspetti sociali e sanitari
allarmanti tanto che il contrasto al GAP, sul versante medico riabilitativo, è stato inserito nei
livelli essenziali di assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale, vale a dire quell’insieme di
attività, servizi e prestazioni che il SSN deve obbligatoriamente garantire a tutti i cittadini.
PRESO ATTO
- che occorre intervenire per prevenire, recuperare e curare i soggetti che cadono nella spirale
del gioco;
- che sui disturbi cognitivi che affliggono i giocatori patologici va fatto un lavoro di tipo
psicologico e psicoterapeutico anche con il supporto di gruppi di sostegno più organizzati
ovvero oltre agli psicologi operano medici ed assistenti sociali con il preciso compito di
recuperare le relazioni familiari, spesso devastate dal gioco, nonché di verificare i debiti contratti
dai giocatori e di cercare adeguate soluzioni;
- che i costi sociali legati alla diffusione della sindrome GAP, soprattutto tra giovani e pensionati
si concretizzano anche con l’indebitamento e la conseguente erosione dei patrimoni delle
famiglie che divengono più facilmente soggette a rischio di cadere nelle maglie del racket
dell’usura;
- che molto spesso questi giochi portano a dilapidare stipendi e pensioni, provocano liti familiari
ed atti di autolesionismo causati dalla disperazione;
- che la Legge Regionale n. 5 del 5 agosto 2013 intitolata “Disposizioni per la prevenzione ed il
trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP), prevede che i Comuni promuovono e
sostengono forme di pubblicità e sostegno alle attività commerciali che scelgono di non
installare slot-machines ed apparecchi analoghi;
- che la Regione Lazio intende attivare degli sportelli “no slot” il cui compito sarà quello di
accogliere le persone affette da GAP in cerca di aiuto e i loro familiari, orientarli ai servizi sociosanitari presenti sul territorio (centri d’ascolto, servizi per le dipendenze delle Asl, comunità di
recupero) e fare animazione nel proprio territorio, promuovendo incontri nelle scuole e nei
luoghi di aggregazione sui rischi della dipendenza dal gioco d’azzardo;
- che la rete degli sportelli “no slot” lavorerà in sinergia con le realtà del Terzo settore già
impegnate su questo fronte;
- che, come previsto, gli sportelli entreranno in funzione in ognuno dei 15 municipi di Roma
Capitale e in ciascuno degli altri 36 distretti socio-sanitari della Regione, e sarà attivato anche
da un numero verde a disposizione dei cittadini;
- che nell’anno 2012 è stata presentata all’Assemblea Capitolina una proposta di deliberazione
avente ad oggetto “Regolamento per le sale gioco e per l’istallazione delle slot-machines”, per
la quale è stato chiesto il parere ai Municipi, ma che non è stata mai portata all’approvazione
dell’aula;
- che in data 18 novembre i Presidenti dei quindici Municipi di Roma Capitale hanno firmato un
Protocollo d’Intesa denominato “Municipi senza mafie” che prevede tra l’altro, in collaborazione
con l’Associazione “Da Sud”, l’attivazione di iniziative di prevenzione degli eccessi del gioco
d’azzardo attraverso attività di formazione della cittadinanza, soprattutto rivolte alle fasce più
esposte al rischio GAP (gioco d’azzardo patologico);
- che in diverse città d’Italia si è attivato un gruppo denominato SLOTMOB, coordinato tramite
Facebook, che promuove eventi premianti da costruire attorno agli esercizi commerciali che
decidono di rinunciare alle slot-machines ;
- che l’Associazione Libera (presidio del VII Municipio) è stata audita in Commissione Congiunta
(II – IV - V) in data 26 febbraio 2014 ed ha esposto, tra le altre cose, la campagna da loro
promossa che culminerà in una manifestazione pubblica che si terrà nel nostro Municipio il 10
maggio 2014 ed in cui verranno “premiati” alcuni esercizi commerciali che hanno deciso di non
istallare slot-machines;
- che negli esercizi commerciali che rimuovono le slot-machines riparte un ciclo virtuoso che
migliora il livello della Clientela e ripropone una nuova socialità anche attraverso il ritorno ad
altri passatempo (calcio balilla, tavoli da pingpong);
- che il Municipio riconosce i rischi sociali e sanitari legati alla spropositata diffusione del gioco
d’azzardo legale ed illegale e in particolare il municipio Roma X si era espresso con una
risoluzione (n. 22 del 25 ottobre 2011) in materia di contrasto al GAP;
Visto il parere favorevole espresso dalla Commissione IV nella seduta del 7 marzo 2014;
Visto il parere favorevole espresso dalla Commissione II nella seduta del 10 marzo 2014;
IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO ROMA VII
Impegna
la Presidente e la Giunta a chiedere al Sindaco di Roma Capitale ed agli Organi Istituzionali,
per quanto di competenza:
- ad effettuare una mappatura delle sale da gioco e dei pubblici esercizi all’interno dei quali
risultano installate slot-machines, ai fini di una migliore conoscenza del fenomeno a livello
territoriale;
- ad istituire un osservatorio in collaborazione con le associazioni che operano nel settore al
fine di monitorare il fenomeno dilagante della dipendenza del gioco d’azzardo con particolare
riferimento ai costi sociali, economici e psicologici ad essa associati;
- a promuovere iniziative di prevenzione degli eccessi del gioco d’azzardo, attraverso
l’educazione all’uso responsabile del denaro ed alla promozione della consapevolezza dei rischi
correlati, rivolte in modo particolare alle fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della
popolazione;
- a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al
gioco d’azzardo patologico, così come disposto dalla legge Regionale del Lazio n. 5
“Disposizioni per la prevenzione ed il trattamento del gioco d’azzardo patologico”, entrata in
vigore il 5 agosto 2013;
- a prevedere per l’attivazione delle macchine da gioco l’utilizzo della tessera sanitaria dalla
quale si evince l’età del giocatore (non inferiore ai diciotto anni); di prevedere la possibilità di
utilizzare una percentuale dei proventi derivanti dalla commercializzazione delle macchine da
gioco per attività di prevenzione e contrasto;
- a predisporre campagne di informazione, di sensibilizzazione e di promozione di progetti di
educazione sui fattori di rischio del gioco d’azzardo anche con le associazioni che sono attive
nel campo della cura e della prevenzione del GAP da effettuarsi presso le scuole, di ogni ordine
e grado ed i centri anziani, finalizzate a:
1. la conoscenza dei danni alla salute derivanti dal gioco d’azzardo
2. la diffusione attraverso le ASL, di programmi finalizzati ad affrontare il problema del
GAP.
- ad attivare un protocollo d’intesa con le ASL e gli Sportelli antiusura volto a potenziare le
attività dei servizi per le tossicodipendenze della ASL, dotandoli di specifiche equipe composte
da medici, psicologi, assistenti sociali, educatori ed infermieri che si occupino di diagnosi, cura
ed assistenza alla persona affetta da GAP, attraverso il coinvolgimento della famiglia in percorsi
specifici e personalizzati;
- a sostenere le attività nel territorio dei gruppi di affiancamento e di auto-mutuo-aiuto per le
famiglie dei giocatori d’azzardo patologici che, mantenendo l’anonimato, consente ai familiari
dei giocatori compulsivi di riunirsi con cadenza settimanale per condividere esperienze allo
scopo di tentare di risolvere il problema affrontandolo grazie all’aiuto ed alla testimonianza di chi
vive o ha vissuto l’esperienza in prima persona;
- ad adottare, nella prossima programmazione del Piano Regolatore Sociale, specifici interventi
di prevenzione, cura e trattamento del rischio della dipendenza del GAP, mediante iniziative e
campagne di sensibilizzazione, educazione ed informazione rivolte, in particolare, ai giovani
attraverso il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, delle associazioni familiari, delle
aggregazioni giovanili e del terzo settore;
- ad aderire alla campagna promossa da SLOTMOB in programma il 10 Maggio 2014 proprio
nel nostro territorio;
- a prevedere, secondo legge, obblighi particolarmente onerosi per le attività commerciali legate
al gioco d’azzardo prevedendo l’aumento dei tributi comunali;
- ad assicurare altresì agevolazioni sui tributi di competenza ai bar ed esercizi pubblici che
rifiutano di istallare al loro interno quegli apparecchi, così come previsto dall’art. 4 della Legge
Regione Lazio n. 5 del 5 agosto 2013;
- a sollecitare l’inserimento, dopo la dicitura “Slot free RL” , identificativo di quegli esercizi
virtuosi che rifiutano l’istallazione delle macchinette mangia soldi (Legge Regione Lazio n.
5/2013), l’equivalente, in lingua italiana, del marchio;
- a favorire pubblicità dissuasiva contro il gioco d’azzardo tramite specifica intesa con ATAC
Spa ed Agenzia Mobilità Srl, riservando a tale scopo un quota di pubblicità istituzionale sia
mobile, su autobus/ Metro/ tram, sia fissa su paline di fermata e stazioni.
(OMISSIS)
Il Presidente pone in votazione per alzata di mano il suesteso schema di risoluzione che viene
approvato all’unanimità con 22 voti favorevoli.
Hanno espresso voto favorevole la Presidente del Municipio Fantino ed i Consiglieri: Benassi, Caccamo,
Carlone, Carrus, Ciancio, Cofano, Coia, Giuliano, Gugliotta, Laddaga, Lancia, Lanotte, Lelli, Lenci,
Matronola, Poli, Stelitano, Tredicine, Tutino, Villa, Vitrotti.
(OMISSIS)
F.to
IL PRESIDENTE
Ascenzo VILLA
F.to
IL SEGRETARIO
Giuseppe VOCE
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