Fasi di lavorazione - Comune di Tricesimo

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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Fasi di lavorazione
Comune di
Provincia di
Udine
Committente
Comune di Tricesimo
Cantiere
Costruzione di un parcheggio interrato
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
1 - ELENCO FASI DI LAVORO
1. 1 - ACCANTIERAMENTO
1. 1. 1 - - RECINZIONE DEL CANTIERE - Realizzazione di recinzione di cantiere eseguita con paletti in
ferro o in legno, infissi nel terreno, con rete metallica elettrosaldata e rete plasticata rossa.
1. 1. 2 - - SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI E BARACCHE - Realizzazione di baraccamenti e box da
destinare ad uffici, spogliatoi, servizi igienici, ecc. di cantiere, con unità modulari prefabbricati da poggiare su
cordoli in calcestruzzo.
1. 1. 3 - - DEPOSITI - Allestimento di depositi di varia natura e genere.
1. 1. 4 - - IMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA DEL CANTIERE - Formazione di impianto elettrico del
cantiere completo di allacciamenti, quadri, linee, dispersori, e quanto necessario.
1. 1. 5 - - Sgombero e rimozione di vegetazione varia nella zona interessata , consistente nella rimozione
di alberi, cespugli e qualsiasi altro materiale che ostacoli le lavorazioni.
1. 1. 6 - -Segnaletica stradale esterna o interva al cantiere.
1. 1. 7 - - Deviazione linee fognarie, allacciamento alla fognatura comunale
1. 1. 8 - - Realizzazione o modifica di percorso provvisorio di accesso agli edifici posti a sud
1. 1. 9 - - Deviazione linee reti tecnologiche e protezione impianti
1. 2 - DEMOLIZIONI
1. 2. 1 - Demolizione di fabbricato
1. 2. 2 - Demolizione rampa e muro in pietra
1. 2. 3 - Demolizione muri di contenimento, fondazioni
1. 2. 4 - Rimozione pavimentazioni, cordoli, reti fognarie
1. 3 - SCAVI E OPERE PROVVISIONALI
1. 3. 1 - Micropali verso via Da Bissone
1. 3. 2 - Micropali verso Municipio
1. 3. 3 - - Realizzazione o modifica di percorso provvisorio di accesso agli edifici posti a sud
1. 3. 4 - - SCAVO DI SBANCAMENTO a sezione ampia, eseguito in terreni di qualsiasi natura, a mano o
con mezzo meccanico, compresi aggottamenti superficiali con pompa e trasporto a rifiuto del materiale di
risulta.
1. 4 - COMPLETAMENTO ACCANTIERAMENTO
1. 4. 1 - Montaggio di una gru a torre
1. 4. 2 - Allestimento ponteggio esterno
1. 5 - FONDAZIONI
1. 5. 1 - Scavi
1. 5. 2 - - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura
delle giunzioni con apposito collante.
1. 5. 3 - - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero
metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia per opere di fondazione.
1. 5. 4 - - CALCESTRUZZO MAGRO DI SOTTOFONDAZIONE, fornito e posto in opera per la formazione
dello strato di copriferro, compreso battitura e regolarizzazione della superficie.
1. 5. 5 - - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e
legature, in fondazione, il tutto posto in opera secondo le indicazioni della D.L.
1. 5. 6 - - CALCESTRUZZO DI FONDAZIONE A RESISTENZA con cemento per l'esecuzione della platea
a quota -3,10, fornito e posato in opera entro casserature,compresa la vibratura e regolarizzazione delle
superfici.
1. 5. 7 - - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con
cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia delle opere di fondazione.
1. 6 - PILASTRATURE E MURATURE INTERRATI
1. 6. 1 - - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e
legature, in elevazione per pilastri.
1. 6. 2 - - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero
metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia.
1. 6. 3 - - GETTO PILASTRI O MURATURE con calcestruzzo in opera per pilastri di qualsiasi forma e
dimensione, gettato con l'ausilio dei casseri, compreso l'uso del vibratore ed eventuale posa di pannelli
celenit.
1. 6. 4 - - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con
cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia dei pilastri.
1. 7 - SOLAIO PIANO QUOTA 194,63
1. 7. 1 - FORNITURA E POSA SOLAIO DI PIANO
1. 7. 1. 1 - - POSA SOLAIO PIANO IN LASTRE prefabbricate in calcestruzzo, armate con rete
elettrosaldata e tralicci in acciaio tondo, compreso i getti di completamento delle nervature e della soletta
superiore.
1. 7. 1. 2 - - PUNTELLAMENTI E CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete
sottomisura o con cassero metallico, compreso puntellatura, legature, sfrido, per travi e cordoli del solaio
piano.
1. 7. 1. 3 - - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e
legature, per travi, cordoli, ferri piegati e rete elettrosaldata nel solaio piano.
1. 7. 1. 4 - - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura
delle giunzioni con apposito collante.
1. 7. 1. 5 - - GETTO DI CALCESTRUZZO PER SOLAIO in opera per solaio, solette a sbalzo, grondaie
travi e cordoli del tipo R'bk > 300 Kg/cmq., confezionato con due o più pezzature di inerti nelle dovute
proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri.
1. 7. 2 - PILASTRATURE E MURATURE
1. 7. 2. 1 - - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e
legature, in elevazione per pilastri.
1. 7. 2. 2 - - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con
cassero metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia.
1. 7. 2. 3 - - GETTO PILASTRI O MURATURE con calcestruzzo in opera per pilastri di qualsiasi forma e
dimensione, gettato con l'ausilio dei casseri, compreso l'uso del vibratore ed eventuale posa di pannelli
celenit.
1. 7. 2. 4 - - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con
cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia dei pilastri.
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1. 7. 3 - MURATURE
1. 7. 3. 1 - - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e
dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta
bastarda.
1. 7. 3. 2 - - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura
delle giunzioni con apposito collante.
1. 7. 3. 3 - - ARCHITRAVI APERTURE posa in opera di architravi prefabbricati su finestre porte e
porte-finestre, tipo travetti bausta senza traliccio, con sovrastante muratura di completamento per arrivare a
quota solaio. Sono compresi gli allettamenti con malta cementizia.
1. 7. 3. 4 - - ALLESTIMENTO PONTEGGIO FISSO - Installazione ed utilizzo del ponteggio fisso esterno
al fabbricato per il piano superiore.
1. 7. 4 - SCALE GETTATE IN OPERA
1. 7. 4. 1 - Esecuzione carpenteria e casserature
1. 7. 4. 2 - Posa acciaio di armatura
1. 7. 4. 3 - Confezionamento e getto del conglomerato cementizio
1. 7. 4. 4 - Disarmo casserature
1. 8 - SOLAIO PIANO QUOTA 197,63
1. 8. 1 - FORNITURA E POSA SOLAIO DI PIANO
1. 8. 1. 1 - - POSA SOLAIO PIANO IN LASTRE prefabbricate in calcestruzzo, armate con rete
elettrosaldata e tralicci in acciaio tondo, compreso i getti di completamento delle nervature e della soletta
superiore.
1. 8. 1. 2 - - PUNTELLAMENTI E CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete
sottomisura o con cassero metallico, compreso puntellatura, legature, sfrido, per travi e cordoli del solaio
piano.
1. 8. 1. 3 - - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e
legature, per travi, cordoli, ferri piegati e rete elettrosaldata nel solaio piano.
1. 8. 1. 4 - - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura
delle giunzioni con apposito collante.
1. 8. 1. 5 - - GETTO DI CALCESTRUZZO PER SOLAIO in opera per solaio, solette a sbalzo, grondaie
travi e cordoli del tipo R'bk > 300 Kg/cmq., confezionato con due o più pezzature di inerti nelle dovute
proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri.
1. 8. 2 - MURATURE
1. 8. 2. 1 - - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e
dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta
bastarda.
1. 8. 2. 2 - - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura
delle giunzioni con apposito collante.
1. 8. 2. 3 - - ARCHITRAVI APERTURE posa in opera di architravi prefabbricati su finestre porte e
porte-finestre, tipo travetti bausta senza traliccio, con sovrastante muratura di completamento per arrivare a
quota solaio. Sono compresi gli allettamenti con malta cementizia.
1. 8. 2. 4 - - ALLESTIMENTO PONTEGGIO FISSO - Installazione ed utilizzo del ponteggio fisso esterno
al fabbricato per il piano superiore.
1. 8. 3 - SCALE GETTATE IN OPERA
1. 8. 3. 1 - Esecuzione carpenteria e casserature
1. 8. 3. 2 - Posa acciaio di armatura
1. 8. 3. 3 - Confezionamento e getto del conglomerato cementizio
1. 8. 3. 4 - Disarmo casserature
1. 9 - OPERE DA LATTONIERE
1. 9. 1 - - TUBI PLUVIALI, forniti e posti in opera, compresi bracciali di sostegno in piatto di rame posti ad
un interasse di mt. 2,00.
1. 9. 2 - - RIMOZIONE PONTEGGIO ESTERNO - Rimozione del ponteggio esterno al corpo di fabbrica.
1. 10 - OPERE INTERNE
1. 10. 1 - - SOGLIE DI MARMO E DAVANZALI per interni, lucidate sul piano, fornite e poste in opera con
malta di cemento per uno spessore di cm. 2, in marmo: botticino, completi di lucidatura e levigatura.
1. 10. 2 - - CASSEMATTE per porte e finestre con zanche a murare, finite di qualsiasi dimensione.
1. 10. 3 - - SERRAMENTO PORTA ANTINCENDIO posta in opera completa di serrature e cerniere con 5
guarnizioni, autoespandenti, molla di richiamo, ed elettrocalamite per porte "normalmente aperte".
1. 10. 4 - - SERRAMENTI IN FERRO - PORTA BASCULANTE, per autorimessa, realizzata con elementi in
lamiera di acciaio zincato, tipo leggero, intelaiati e controventati con profili in acciaio zincati scatolari; fornita
compresa la ferramenta di sostegno.
1. 11 - IMPIANTO IDRO-TERMO-SANITARIO
1. 11. 1 - - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce su murature e solai per la collocazione delle
tubazioni per i vari impianti, eseguita a mano con martello e scalpello o con il martello demolitore elettrico.
1. 11. 2 - - IMPIANTO DI RISCALDAMENTO composto da:
- centrale termica con generatore di calore pressurizzato;
- bruciatore e rampa gas a norme UNI, canna fumaria;
- tubo di fumo in acciaio inox AISI 316, coibentato esternamente;
- sistemi di sicurezza e controllo a norma ISPESL;
- sistema di regolazione e controllo della temperatura ambiente;
- circolatori per adduzione acqua alle utenze;
- tubazioni in acciaio nero coibentate esternamente a norma DPR 412.93, allegato B, con guaine in
materiale espanso;
- corpi scaldanti in ghisa a piastre nei servizi igienici ed aerotermi a lancio orizzontale nelle restanti parti del
fabbricato, comprese valvole e detentori.
1. 11. 3 - - IMPIANTO IDRICO SANITARIO composto da: wc, lavabi e bidè in porcellana completi di
scarichi e rubinetteria; alimentazione a mezzo di tubazioni derivate dal circuito principale, compreso
coibentazione delle tubazioni dell'acqua calda.
1. 12 - IMPIANTO ELETTRICO
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1. 12. 1 - - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce di modesta sezione su muratura eseguite
manualmente o con impiego di scanalatore, compresa la chiusura delle tracce e l'avvicinamento del
materiale di risulta al luogo di deposito provvisorio, in attesa del trasporto allo scarico.
1. 12. 2 - - IMPIANTO ELETTRICO a partire dal quadro di alloggio o di zona, in esecuzione sotto traccia
(esclusa assistenza muraria), in osservanza alle norme CEI-UNEL vigenti, costituito da:
- Tubazioni in p.v.c. flessibili, autoestinguente, serie pesante;
- Conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante l'incendio, sezione minima 1,5 mmq..
per le dorsali (tipo NO7V-K);
- Apparecchi di tipo modulare, dove previsto con Imq., compresa la scatola da incasso, il supporto e la
placca in resina od in alluminio;
- Cassette di derivazione, morsetti ed ogni altro accessorio:
punti luce; punti presa; quadro di protezione e comando; impianto di terra; impianto TV con antenna sul
tetto; impianto citofonico.
1. 13 - MASSETTI DI SOTTOFONDO
1. 13. 1 - - MASSETTO IN CALCESTRUZZO per la formazione di sottofondo dello spessore di 4 cm.,
completo di frattazzatura superficiale e rete in polipropilene della TENAX tipo RF1 con maglia da 42x27
mm., atto a ricevere le pavimentazioni superiori.
1. 13. 2 - - SOTTOFONDO PER PAVIMENTI, da realizzare mediante fornitura e posa di getto in
calcestruzzo di cemento dosato a 3,5 ql./mc., fornito e posto in opera a livello di progetto, tirato a staggia.
1. 14 - INTONACI
1. 14. 1 - - INTONACI INTERNI eseguiti a più strati a piano perfetto con staggia e frattazzo, formazione di
mazzette, strombature, spallature, spigolature di angoli e rientranze, in malta di calce idraulica e cemento
(malta bastarda) su pareti interne e soffitti (sp. cm. 1,5÷2).
1. 14. 2 - - INTONACO ESTERNO eseguito con malta di calce eminentemente idraulica, tirato a perfetto
piano verticale semplicemente staggiato, compresa la formazione di spigoli arrotondati e la scheggiatura e
spuntatura della muratura.
1. 15 - ASCENSORE
1. 15. 1 - - POSA STRUTTURA IN ACCIAIO
1. 15. 2 - - FORMAZIONE DI CONTROSOFFITTO INTERNO, su apposita struttura in profili zincati appesi
alle soprastanti strutture con idonei appendini, costituiti da lastre in cartongesso, compresa l'installazione di
appositi tenditori, posa di rete sulle giunzioni e successiva stuccatura delle fessure.
1. 15. 3 - - SERRAMENTI INTERNI: formazione e posa in opera di serramenti in legno di ogni ordine e tipo
per porte e finestre, comprese le opere accessorie, ecc.
1. 15. 4 - - CONVERSE E GRONDE IN LAMIERA PER COPERTI, fornite e poste in opera, con unione dei
vari elementi a mezzo di chiodatura con ribattini in rame e saldatura.
1. 16 - POSA DI SERRAMENTI
1. 16. 1 - Posa di telaio fisso, mobile.
1. 17 - PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI INTERNI
1. 17. 1 - - ESECUZIONE DELLA PAVIMENTAZIONE INTERNA, costituita da piastrelle in pietra naturale e
di ceramica, posati su sottofondo di malta cementizia completi di stuccatura.
1. 17. 2 - - RIVESTIMENTI DI PARETI CON PIASTRELLE di cotto smaltato, compreso la pulitura a lavoro
ultimato, in opera con collante.
1. 18 - TINTEGGIATURE INTERNE ED ESTERNE
1. 18. 1 - - TINTA INTERNA CON TEMPERA per pareti e soffitti uguali, data a due strati su intonaco civile
nuovo.
1. 18. 2 - - TINTA ESTERNA con idropittura acrilsiliconica, su intonaco civile nuovo, a due strati, previa
stesura di una mano di appretto isolante pigmentato.
1. 19 - POSA ASCENSORE
1. 19. 1 - Posizionamento delle guide all'interno della fossa
1. 19. 2 - Piombatura
1. 19. 3 - Installazione guide
1. 19. 4 - Installazione macchina in sala macchine
1. 19. 5 - Installazione arcata e contrappeso
1. 19. 6 - Installazione porte di piano e cabina
1. 20 - POSA BUSSOLA DI INGRESSO
1. 20. 1 - Posa di telaio fisso, mobile e dell'eventuale sistema di oscuramento.
1. 21 - FOGNATURE ESTERNE
1. 21. 1 - - SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA in terreni omogenei, fino a mt. 2,00 compresi aggottamenti,
puntellamenti e sbadacchiature, è compreso altresì l'accantonamento del terreno per il tombamento dei
vuoti ed il trasporto a rifiuto del materiale eccedente.
1. 21. 2 - - POSA TUBI IN P.V.C. RIGIDI, colore arancione, previsti per impiego negli scarichi di acque
calde e fredde, negli edifici di civile abitazione. Forniti e posti in opera compreso tagli, sfridi, ed incollaggio
nei giunti con apposito collante o con saldature nei pezzi speciali di diametro variabile comprese curve,
giunti, pozzetti, ecc.
1. 21. 3 - - POSA VASCHE BIOLOGICHE E POZZETTI in c.a.v., con coperchio per traffico leggero con
botole d'ispezione, forniti e posti in opera.
1. 21. 4 - - RIEMPIMENTO SABBIA DI FIUME fornita e posta in opera per riempimento scavi e letto di
posa di tubazioni interrate.
1. 21. 5 - ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA PUBBLICA
1. 21. 5. 1 - - DEMOLIZIONE DI MASSICCIATA STRADALE eseguita con mezzo meccanico, compreso
carico e trasporto a rifiuto della risulta.
1. 21. 5. 2 - - SCAVO TERRA a sezione obbligata, eseguito in terreni di qualsiasi natura, con mezzo
meccanico, compreso aggottamenti superficiali con pompa, compreso trasporto a rifiuto del materiale di
risulta.
1. 21. 5. 3 - - POSA TUBAZIONI E ALLACCIAMENTO posa di tubazioni in pvc compreso pezzi speciali di
raccordo, pozzetto di collegamento e di raccolta.
1. 21. 5. 4 - - RIEMPIMENTO SABBIA DI FIUME fornita e posta in opera per riempimento scavi e letto di
posa di tubazioni interrate.
1. 21. 5. 5 - - ESECUZIONE MISTO NATURALE STABILIZZATO a granulometria assortita, fornito e posto
in opera compreso rullatura ed il compattamento a strati, sino ad ottenere il piano di progetto.
1. 21. 5. 6 - - FORMAZIONE CONGLOMERATO BITUMINOSO per strato di base, cm.6 di spessore reso
per pavimentazione stradale, eseguito con impiego di inerti granulometricamente assortiti e di bitume, fornito
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e posto in opera, compresa mano di attacco con emulsione bituminosa.
1. 22 - SMOBILIZZO DEL CANTIERE
1. 22. 1 - Smontaggio gru
1. 22. 2 - Rimozione dei ponteggi
1. 22. 3 - - SMOBILIZZO DEL CANTIERE comprensivo di smantellamento di impianti, macchine ed
attrezzature nonchè del trasporto degli eventuali scarti a discarica.
1. 23 - SISTEMAZIONE AREA ESTERNA
1. 23. 1 - - SISTEMAZIONE AREA ESTERNA, compreso i movimenti di terra, di sbancamento e riporto,
stesura di materiali inerti per la formazione di pendenze verso i punti di raccolta acque meteoriche, trasporto
a rifiuto del materiale di risulta.
1. 23. 2 - - PAVIMENTAZIONE CON MASSELLI AUTOBLOCCANTI, composta da elementi a vario
disegno, in calcestruzzo Rck 50 N.mmq.., prefabbricati, anche integralmente colorati, posti in opera, con
semplice accostamento, su sottofondo in ghiaia predisposto, con livellamento su strato di sabbia del brenta
ed intasatura con sabbia lavata di Po per masselli dello spessore di cm. 6 o 8.
1. 23. 3 - - ESECUZIONE MARCIAPIEDE ESTERNO in opera confezionato con due o più pezzature di
inerti nelle dovute proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri, compresa la posa di rete elettrosaldata.
1. 23. 4 - Posa delle ringhiere e dei cancelli
1. 23. 5 - Sistemazione delle opere a verde
1. 24 - Cantiere PRUSST
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1. ELENCO FASI DI LAVORO
CARATTERISTICHE
Durata
363,00 giorni lavorativi dal 8 SET 2010 fino al 28 GEN 2012
1. 1. ACCANTIERAMENTO
CARATTERISTICHE
Durata
Impresa esecutrice
11,00 giorni lavorativi dal 8 SET 2010 fino al 23 SET 2010
Impresa scavi demolizioni
1. 1. 1. - RECINZIONE DEL CANTIERE - Realizzazione di recinzione di cantiere eseguita con paletti in
ferro o in legno, infissi nel terreno, con rete metallica elettrosaldata e rete plasticata rossa.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
1,00 giorni lavorativi dal 9 SET 2010 fino al 10 SET 2010
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 2,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: DURANTE L'ALLESTIMENTO DELLA RECINZIONE E DELIMITAZIONE DEL
CANTIERE SI POSSONO DETERMINARE INTERFERENZE CON I MEZZI CHE INIZIANO IL TRASPORTO DI
MATERIALI ALL'INTERNO DELL'AREA DEI LAVORI.
LA RECINZIONE DEVE ESSERE ULTIMATA PRIMA CHE AVVENGANO TALI TRASPORTI O, IN OGNI CASO,
DEVE ESSERE COMPLETATA NELLE ZONE DI TRANSITO DEI MEZZI E DEVE PROSEGUIRE SOLO NELLE
ALTRE PARTI NON INTERESSATE DAL LORO PASSAGGIO.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI
STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 9
1.133
3. 61
scheda
scheda
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.24
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell’area e predisposizione
della recinzione. Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento
baracche servizi.Realizzazione impianti e posizionamento prime attrezzature.
Tracciatura linee perimetrali dell’opera e predisposizione picchettatura (modine).
Muratore Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 1. 2. - SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI E BARACCHE - Realizzazione di baraccamenti e box da
destinare ad uffici, spogliatoi, servizi igienici, ecc. di cantiere, con unità modulari prefabbricati da
poggiare su cordoli in calcestruzzo.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Rovesciamento dell’autogrù
- Caduta del carico durante l’uso dell’autogrù
- Rottura di una fune durante l’uso dell’autogrù
- Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’autogrù
- Investimento di persone durante l’uso dell’autogrù
- Incedenti con altri veicoli
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autogrù finchè la stessa è in uso.
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autogrù.
- I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il raggio d'azione dell'autogrù.
1. 1. 2. - SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI E BARACCHE - Realizzazione di baraccamenti e box da
destinare ad uffici, spogliatoi, servizi igienici, ecc. di cantiere, con unità modulari prefabbricati da poggiare su
cordoli in calcestruzzo.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
1,00 giorni lavorativi dal 10 SET 2010 fino al 11 SET 2010
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 2,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: I BARACCAMENTI DEVONO ESSERE INSTALLATI SU BASI PREDISPOSTE A
TALE SCOPO.
SE I BARACCAMENTI SI TROVANO IN PROSSIMITÀ DELLE VIE DI TRANSITO DEGLI AUTOMEZZI O DEI
61
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
LAVORI DI MONTAGGIO DI UNA QUALSIASI STRUTTURA IMPORTANTE (CENTRALE DI BETONAGGIO, ECC.),
LA LORO INSTALLAZIONE O LA PREDISPOSIZIONE DELLE LORO BASI DEVONO AVVENIRE IN TEMPI
DISTINTI (PRIMA I BARACCAMENTI E LE MACCHINE E POI SI DEVE PRECLUDERE LA POSSIBILITÀ DI
TRANSITO PER TUTTI COLORO CHE NON SIANO ADDETTI AI LAVORI DI MONTAGGIO DELLA CENTRALE DI
BETONAGGIO O ALTRA STRUTTURA).
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI
STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 21
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.24
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOGRU’
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 1. 1. - RECINZIONE DEL CANTIERE - Realizzazione di recinzione di cantiere eseguita con paletti in
ferro o in legno, infissi nel terreno, con rete metallica elettrosaldata e rete plasticata rossa.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili
1. 1. 3. - DEPOSITI - Allestimento di depositi di varia natura e genere.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
1,00 giorni lavorativi dal 13 SET 2010 fino al 14 SET 2010
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 2,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Improbabile (1) x Danno medio (2)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento:
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI
STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
1. 9
4. 1. 1.24
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
Operaio Comune (muratore)...
1. 1. 4. - IMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA DEL CANTIERE - Formazione di impianto elettrico del
cantiere completo di allacciamenti, quadri, linee, dispersori, e quanto necessario.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
2,00 giorni lavorativi dal 14 SET 2010 fino al 16 SET 2010
2,00
4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 4,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
L'impianto elettrico dovrà essere realizzato da ditta installatrice regolarmente iscritta come tale alla CC.I.AA., che al
termine dell'installazione dovrà rilasciare dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico e coadiuvare l'impresa
appaltatrice dei lavori nella denuncia dell'impianto di messa a terra.
Prescrizioni di coordinamento: E' VIETATO ESEGUIRE QUALSIASI LAVORO SU O IN VICINANZA DI PARTI IN
TENSIONE PERTANTO PRIMA DI QUALSIASI INTERVENTO SUGLI IMPIANTI ELETTRICI, L'OPERATORE SI
ASSICURA CHE NON VI SIA TENSIONE APRENDO GLI INTERRUTTORI A MONTE E METTENDO LUCCHETTI
O CARTELLI AL FINE DI EVITARE L'INTEMPESTIVA CHIUSURA DEGLI STESSI DA PARTE DI ALTRI; QUINDI
PRIMA DI OPERARE ACCERTA, MEDIANTE ANALISI STRUMENTALE (AD ESEMPIO CON IL TESTER),
L'AVVENUTA MESSA FUORI TENSIONE DELLE PARTI CON POSSIBILITÀ DI CONTATTI DIRETTI.
PER LE ALIMENTAZIONI ELETTRICHE DEL PERSONALE ESTRANEO AGLI ELETTRICISTI, SI DOVRA'
ATTENDERE L'OK DA PARTE DELL'IMPRESA ELETTRICA CHE DOVRA' ALTRESI' SEGNALARE E DELIMITARE,
CON BARRIERE E SCHERMI RIMUOVIBILI SOLO CON L'USO DI ATTREZZI O DISTRUZIONE, TUTTI I PUNTI DI
PERICOLO DURANTE L'INSTALLAZIONE DELL'IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI
STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 63
1. 64
1. 65
1. 66
1. 67
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
01) Cavi elettrici
02) 03) 04) 05) Interruttori - Sezionatori
06) Prese a spina
07) Quadri elettrici
08) Impianto di terra
62
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 71
3. 68
4. 1. 1.18
4. 1. 1.21
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
11) Verifiche iniziali
LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI
Elettricista (completo)...
Operaio Comune Assistenza Impianti...
1. 1. 5. - Sgombero e rimozione di vegetazione varia nella zona interessata , consistente nella rimozione
di alberi, cespugli e qualsiasi altro materiale che ostacoli le lavorazioni.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
2,00 giorni lavorativi dal 16 SET 2010 fino al 18 SET 2010
2,00
4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 4,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Improbabile (1) x Danno medio (2)
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 1.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
1. 4
1.64
1.19
1.20
1.21
2. 5
2. 8
2.26
2.30
2.31
1. 1.12
1. 1.40
Uso dell'autocestello
Opere da florovivaista
DECESPUGLIATORE A MOTORE
TAGLIAERBA A BARRA FALCIANTE
MOTOFALCIATRICE
AUTOGRU'
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
ALBERO CARDANICO
AUTOCARRO
Autogruista
Autista Autocarro
1. 1. 6. -Segnaletica stradale esterna o interva al cantiere.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
1,00 giorni lavorativi dal 9 SET 2010 fino al 10 SET 2010
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 2,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 9
1.133
3. 61
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.24
S 1. 5. 1
scheda
S 1. 5. 7
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell’area e predisposizione
della recinzione. Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento
baracche servizi.Realizzazione impianti e posizionamento prime attrezzature.
Tracciatura linee perimetrali dell’opera e predisposizione picchettatura (modine).
Muratore Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
Posizionamento macchine e segnaletica. Si predispone la segnaletica prevista
e vengono posizionate le macchine sulla superficie su cui si deve intervenire
Rimozione della segnaletica. Vengono rimosse le macchine dalla superficie su
cui si interviene e si toglie la segnaletica prevista.
1. 1. 7. - Deviazione linee fognarie, allacciamento alla fognatura comunale
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
9,00 giorni lavorativi dal 10 SET 2010 fino al 23 SET 2010
2,00
18 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 9,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 18,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento:NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 21
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.24
S 1. 1.66
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOGRU’
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
POSA TUBI IN CEMENTO PER FOGNATURA - Sollevamento tubi e posa entro
lo scavo
Assemblaggio dei tubi con utensili a mano.
63
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
scheda
S 4. 1. 2.19
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Idraulico
1. 1. 8. - Realizzazione o modifica di percorso provvisorio di accesso agli edifici posti a sud
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
11,00 giorni lavorativi dal 8 SET 2010 fino al 23 SET 2010
2,00
22 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 11,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 22,00 Uomini/Giorno
Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni: ACCESSO AGLI IMMOBILI POSTI A SUD
L'accesso agli immobili posti a sud è necessario in quanto vi è la presenza di una abitazione e degli uffici anagrafe e
polizia municipale. L'accesso dovrà essere assicurato sia per esigenze normali che per esigenze straordinarie quali
prestazioni di soccorso o emergenza.
Analisi del rischio.
I principali rischi sono i seguenti:
-interruzione dell'accesso in caso di esigenze straordinarie quali prestazioni di soccorso o emergenza;
-incendio della struttura lignea costituente l'impalcato provvisorio;
-caduta di materiale dall'alto;
-cedimento della struttura provvisoria;
-cedimento della strutture provvisorie di contenimento impianti;
-cedimento dei parapetti dei percorsi provvisori.
Misure di riduzione e prevenzione dei rischi.
L'accesso agli immobili dovrà avvenire da due lati, uno su via dei Caduti e il secondo dalla piazza prospiciente alla
chiesa. Si prevede in una prima fase la realizzazione del solo accesso da via dei Caduti per permettere le fasi di
demolizione prospiciente l'edificio. Tale periodo dovrà essere contenuto il più possibile al fine di diminuire i possibili
rischi derivanti dall'avere una sola via di fuga in caso di incendio o di soccorso.
Per la realizzazione degli accessi si prevede, in una prima fase, la messa in sicurezza degli impianti realizzati in un
cavedio posto sotto le entrate pedonali, la puntellazione della cassetta gas esistente, la successiva demolizione
della soletta e la realizzazione di una passerella pedonale costituita da struttura portante in elementi in acciaio (
elementi ad “H” per ponteggi) e completato in sommità con un impalcato in legno dello spessore di cm 4 posto su
correnti di cm 10x10. La differenza di livello tra le varie zone verrà compensata con prolunghe in tubi “innocenti”. I
passaggi saranno protetti dalle cadute di materiali dall'alto.
La possibilità di accedere anche dalla piazza antistante la chiesa potrà essere realizzata nella fase successiva una
volta effettuata: la bonifica della vasca di raccolta degli scarichi fognari; lo spostamento degli scambiatori di calore
“Robur” esistenti; la demolizioni delle scale esterne di accesso agli interrati posti sul retro del municipio e la parziale
demolizione della gradinata e del pianerottolo che porta a piazza Garibaldi. Tale lavorazione prevede anche la
parziale demolizione di parte del muro a lato della scalinata. Sempre in tale fase si procederà con la realizzazione di
un passerella provvisoria che parte dalla zona antistante la chiesa con una rampa inclinata al fine di permettere
l'accesso ai disabili all'edificio comunale.
Si prevede il posizionamento di due estintori da Kg 6 a polvere all'inizio e alla fine del percorso provvisorio.
Si prescrive la verifica statica delle strutture dell'impalcato, di protezione degli impianti e del piano di posa ogni 15 gg
con nota scritta trasmessa al CSE e DL.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 21
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.24
S 1. 1.32
S 1. 1.78
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
3. 2
1.23
2.19
2.20
1. 1.26
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOGRU’
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
Montaggio ponteggi esterni
SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi
prefabbricati.
LAVORI IN ALTEZZA
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
PONTE SU CAVALLETTI
PONTEGGIO
Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)
1. 1. 9. - Deviazione linee reti tecnologiche e protezione impianti
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
9,00 giorni lavorativi dal 10 SET 2010 fino al 23 SET 2010
2,00
18 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 9,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 18,00 Uomini/Giorno
Rischio ALTO (16) = Molto probabile (4) x Danno molto grave (4)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento:INFRASTRUTTURE A RETE PRESENTI NELLE AREE OGGETTO DI INTERVENTO
Nell'ambito del cantiere sono state identificate reti tecnologiche interrate esistenti. Tali reti sono state identificate nei
disegni allegati alla presente. Si precisa che tale identificazione è avvenuta a seguito del sopralluogo degli enti
preposti, ma sarà comunque a carico dell'impresa una verifica definitiva che comunque non esime la stessa alla
massima attenzione durante l'esecuzione degli scavi.
Analisi del rischio.
Durante l'esecuzione degli scavi o delle demolizioni pericolo di intercettare linee non evidenziate con conseguente
pericolo per le maestranze.
Misure di riduzione e prevenzione dei rischi.
In particolare la linea elettrica MEDIA TENSIONE ENEL posta a est nel giardino in prossimità della chiesa dovrà
essere rimossa e riposizionata in accordo con gli enti preposti.
Sono inoltre presenti alcune condutture gas che dovranno essere rimosse e riposizionate secondo gli elaborati di
progetto.
E' necessario intervenire anche sulle linee di illuminazione pubblica presenti ed evidenziate nei disegni allegati.
64
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Si evidenzia che le lavorazioni prevedono l'esecuzione di opere inerenti fognature in uso, pertanto in presenza di
sostanze chimiche o biologiche che presentano rischi particolari per la sicurezza e la salute dei Lavoratori oppure
comportano un'esigenza legale di sorveglianza sanitaria, le imprese dovranno prevedere nel POS gli apprestamenti
necessari alla prevenzione da eventuali malattie inerenti contatti con acque nere.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 21
3. 66
S 1. 1.13
S 1. 1.66
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOGRU’
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Posa tubazioni e rinterro
POSA TUBI IN CEMENTO PER FOGNATURA - Sollevamento tubi e posa entro
lo scavo
Assemblaggio dei tubi con utensili a mano.
scheda
S 1. 1.76
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
S 4.
S 4.
ESECUZIONE TRINCEE - Vengono eseguiti gli scavi (trincee) per la posa delle
condutture di urbanizzazione primaria di servizio al fabbricato realizzato e o
ristrutturato. Trattassi di interventi estremamente limitati e la profondità degli
scavi raramente supera metri 1,50.
ESCAVATORE
AUTOCARRO - DUMPER
Operaio Comune Polivalente
Escavatorista
Elettricista (completo)
Idraulico
2.12
2.17
1. 1.19
1. 1.41
1. 2.17
1. 2.19
1. 2. DEMOLIZIONI
CARATTERISTICHE
Durata
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
6,00 giorni lavorativi dal 23 SET 2010 fino al 1 OTT 2010
Impresa scavi demolizioni
edificio esistente demolizione
1. 2. 1. Demolizione di fabbricato
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
6,00 giorni lavorativi dal 23 SET 2010 fino al 1 OTT 2010
4,00
24 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 6,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 24,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
DEMOLIZIONE CON PINZA DEMOLITRICE
Vedi scheda
DEMOLIRE CON MARTELLO DEMOLITORE
Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi ben
posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere
saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo peso
perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà usare la
punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni per come
poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto, stando su un
ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà di alzare molta
polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima si demolirà il
calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per eseguire grandi
demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve essere chiusa con
appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in una muratura portante va
puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in opera l'architrave si
procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà procedere a puntellare la
muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione.
-Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare il
martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli
occhiali.
DEMOLIZINE A MANO
Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi secchi
e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di eventuali
tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto elettrico). Si possono
eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i guanti, occhiali e
mascherina.
-Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire tracce
provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le cuffie o i
tappi auricolari.
-Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento.
-Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera.
-Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la
stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione.
-Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore
bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore.
-Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da demolire.
Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi.
-Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive.
65
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
FONTI DI RISCHIO
scheda
S 1. 1.48
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
S 4.
1.14
1.38
2.12
2.17
2.24
2.32
1. 1.19
1. 1.40
1. 1.41
Demolizione o disfacimento di fabbricato dal piano fuori terra alla copertura,
manufatti in cls o cemento armato
MARTELLO PNEUMATICO
ESCAVATORE CON PINZA IDRAULICA
ESCAVATORE
AUTOCARRO - DUMPER
MARTELLO DEMOLITORE
PALA MECCANICA
Operaio Comune Polivalente
Autista Autocarro
Escavatorista
1. 2. 2. Demolizione rampa e muro in pietra
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
6,00 giorni lavorativi dal 23 SET 2010 fino al 1 OTT 2010
4,00
24 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 6,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 24,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
DEMOLIZIONE CON PINZA DEMOLITRICE
Vedi scheda
DEMOLIRE CON MARTELLO DEMOLITORE
Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi ben
posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere
saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo peso
perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà usare la
punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni per come
poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto, stando su un
ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà di alzare molta
polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima si demolirà il
calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per eseguire grandi
demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve essere chiusa con
appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in una muratura portante va
puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in opera l'architrave si
procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà procedere a puntellare la
muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione.
-Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare il
martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli
occhiali.
DEMOLIZINE A MANO
Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi secchi
e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di eventuali
tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto elettrico). Si possono
eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i guanti, occhiali e
mascherina.
-Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire tracce
provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le cuffie o i
tappi auricolari.
-Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento.
-Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera.
-Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la
stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione.
-Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore
bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore.
-Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da demolire.
Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi.
-Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive.
FONTI DI RISCHIO
scheda
S 1. 1.48
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
S 4.
1.14
1.38
2.12
2.17
2.24
2.32
1. 1.19
1. 1.40
1. 1.41
Demolizione o disfacimento di fabbricato dal piano fuori terra alla copertura,
manufatti in cls o cemento armato
MARTELLO PNEUMATICO
ESCAVATORE CON PINZA IDRAULICA
ESCAVATORE
AUTOCARRO - DUMPER
MARTELLO DEMOLITORE
PALA MECCANICA
Operaio Comune Polivalente
Autista Autocarro
Escavatorista
1. 2. 3. Demolizione muri di contenimento, fondazioni
CARATTERISTICHE
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
6,00 giorni lavorativi dal 23 SET 2010 fino al 1 OTT 2010
4,00
24 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 6,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 24,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
DEMOLIZIONE CON PINZA DEMOLITRICE
Vedi scheda
DEMOLIRE CON MARTELLO DEMOLITORE
Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi ben
posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere
saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo peso
perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà usare la
punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni per come
poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto, stando su un
ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà di alzare molta
polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima si demolirà il
calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per eseguire grandi
demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve essere chiusa con
appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in una muratura portante va
puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in opera l'architrave si
procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà procedere a puntellare la
muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione.
-Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare il
martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli
occhiali.
DEMOLIZINE A MANO
Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi secchi
e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di eventuali
tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto elettrico). Si possono
eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i guanti, occhiali e
mascherina.
-Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire tracce
provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le cuffie o i
tappi auricolari.
-Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento.
-Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera.
-Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la
stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione.
-Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore
bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore.
-Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da demolire.
Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi.
-Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive.
FONTI DI RISCHIO
scheda
S 1. 1.48
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
S 4.
1.14
1.38
2.12
2.17
2.24
2.32
1. 1.19
1. 1.40
1. 1.41
Demolizione o disfacimento di fabbricato dal piano fuori terra alla copertura,
manufatti in cls o cemento armato
MARTELLO PNEUMATICO
ESCAVATORE CON PINZA IDRAULICA
ESCAVATORE
AUTOCARRO - DUMPER
MARTELLO DEMOLITORE
PALA MECCANICA
Operaio Comune Polivalente
Autista Autocarro
Escavatorista
1. 2. 4. Rimozione pavimentazioni, cordoli, reti fognarie
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
6,00 giorni lavorativi dal 23 SET 2010 fino al 1 OTT 2010
3,00
18 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 6,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 18,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
DEMOLIZIONE CON PINZA DEMOLITRICE
Vedi scheda
DEMOLIRE CON MARTELLO DEMOLITORE
Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi ben
posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere
saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo peso
perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà usare la
punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni per come
poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto, stando su un
ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà di alzare molta
polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima si demolirà il
calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per eseguire grandi
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve essere chiusa con
appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in una muratura portante va
puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in opera l'architrave si
procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà procedere a puntellare la
muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione.
-Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare il
martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli
occhiali.
DEMOLIZINE A MANO
Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi secchi
e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di eventuali
tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto elettrico). Si possono
eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i guanti, occhiali e
mascherina.
-Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire tracce
provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le cuffie o i
tappi auricolari.
-Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento.
-Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera.
-Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la
stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione.
-Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore
bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore.
-Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da demolire.
Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi.
-Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive.
FONTI DI RISCHIO
scheda
S 1. 1.48
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
S 4.
1.14
1.38
2.12
2.17
2.24
2.32
1. 1.19
1. 1.40
1. 1.41
Demolizione o disfacimento di fabbricato dal piano fuori terra alla copertura,
manufatti in cls o cemento armato
MARTELLO PNEUMATICO
ESCAVATORE CON PINZA IDRAULICA
ESCAVATORE
AUTOCARRO - DUMPER
MARTELLO DEMOLITORE
PALA MECCANICA
Operaio Comune Polivalente
Autista Autocarro
Escavatorista
1. 3. SCAVI E OPERE PROVVISIONALI
CARATTERISTICHE
Durata
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
46,00 giorni lavorativi dal 27 SET 2010 fino al 30 NOV 2010
Impresa scavi demolizioni
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
OPERE PROVVISIONALI E SCAVI
Analisi del rischio.
-cedimento delle strutture provvisionali;
-erronea sequenza degli scavi;
-erronea pendenza del fronte degli scavi;
-cedimenti strutturali;
Misure di riduzione e prevenzione dei rischi.
Si prevede a carico dell'impresa un rilievo visivo e fotografico dello stato degli edifici esistenti lungo l perimetro del
cantiere al fine di identificare e valutare immediatamente eventuali cedimenti causati dai lavori in corso.
La sequenza della realizzazione delle opere provvisionali è esplicitata nella tavola DE 7.2 e negli schemi allegati alle
varie macrofasi. Si evidenzia la necessità di definire già nella fase n°2 gli scavi posti a sud al fine di predisporre il
prima possibile il piano di appoggio della passerella provvisoria.
Si precisa inoltre che al completamento del getto del solaio -1 si procederà al reinterro delle pareti perimetrali al fine
di diminuire il salto di quota tra la sommità delle casseformi e il piano del terreno.
Si prescrive la verifica statica visiva delle strutture provvisorie e delle strutture edilizie interessate dall'intervento ogni
15 gg con nota scritta trasmessa al CSE e DL.
1. 3. 1. Micropali verso via Da Bissone
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
40,00 giorni lavorativi dal 27 SET 2010 fino al 20 NOV 2010
2,00
80 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 40,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 80,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prima dell'inizio della fase di perforazione dovranno essere calati gli stabilizzatori della sonda, utilizzando, per
meglio ripartire il carico sul terreno, lastre metalliche o tavole di legno di adeguata resistenza.
Nel caso in cui si adoperi l'arganello della sonda di perforazione per sollevare e posizionare i micropali nei fori
eseguiti, controllare gli avvolgimenti della fune d'acciaio sull'argano per evitare che, eventuali preesistenti
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
accavallamenti della stessa, possano provocare, al loro svolgimento, la caduta libera dei micropali, anche se per
pochi centimetri, con pericolo per gli addetti
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 1.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
S 4.
S 4.
1.36
2. 5
1.12
1.15
2.26
1. 1.10
1. 1.19
1. 1.42
1. 2.20
Lavorazione ferro in cantiere
Installazione di trefoli
TRIVELLA A STELO TELESCOPICO
AUTOBETONIERA
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autobetoniera
Operaio Comune Polivalente
Palista
Fabbro
1. 3. 2. Micropali verso Municipio
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
27,00 giorni lavorativi dal 14 OTT 2010 fino al 20 NOV 2010
2,00
54 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 27,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 54,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prima dell'inizio della fase di perforazione dovranno essere calati gli stabilizzatori della sonda, utilizzando, per
meglio ripartire il carico sul terreno, lastre metalliche o tavole di legno di adeguata resistenza.
Nel caso in cui si adoperi l'arganello della sonda di perforazione per sollevare e posizionare i micropali nei fori
eseguiti, controllare gli avvolgimenti della fune d'acciaio sull'argano per evitare che, eventuali preesistenti
accavallamenti della stessa, possano provocare, al loro svolgimento, la caduta libera dei micropali, anche se per
pochi centimetri, con pericolo per gli addetti
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 1.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
S 4.
S 4.
1.36
2. 5
1.12
1.15
2.26
1. 1.10
1. 1.19
1. 1.42
1. 2.20
Lavorazione ferro in cantiere
Installazione di trefoli
TRIVELLA A STELO TELESCOPICO
AUTOBETONIERA
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autobetoniera
Operaio Comune Polivalente
Palista
Fabbro
1. 3. 3. - Realizzazione o modifica di percorso provvisorio di accesso agli edifici posti a sud
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
9,00 giorni lavorativi dal 2 NOV 2010 fino al 13 NOV 2010
2,00
18 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 9,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 18,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni: ACCESSO AGLI IMMOBILI POSTI A SUD
L'accesso agli immobili posti a sud è necessario in quanto vi è la presenza di una abitazione e degli uffici anagrafe e
polizia municipale. L'accesso dovrà essere assicurato sia per esigenze normali che per esigenze straordinarie quali
prestazioni di soccorso o emergenza.
Analisi del rischio.
I principali rischi sono i seguenti:
-interruzione dell'accesso in caso di esigenze straordinarie quali prestazioni di soccorso o emergenza;
-incendio della struttura lignea costituente l'impalcato provvisorio;
-caduta di materiale dall'alto;
-cedimento della struttura provvisoria;
-cedimento della strutture provvisorie di contenimento impianti;
-cedimento dei parapetti dei percorsi provvisori.
Misure di riduzione e prevenzione dei rischi.
L'accesso agli immobili dovrà avvenire da due lati, uno su via dei Caduti e il secondo dalla piazza prospiciente alla
chiesa. Si prevede in una prima fase la realizzazione del solo accesso da via dei Caduti per permettere le fasi di
demolizione prospiciente l'edificio. Tale periodo dovrà essere contenuto il più possibile al fine di diminuire i possibili
rischi derivanti dall'avere una sola via di fuga in caso di incendio o di soccorso.
Per la realizzazione degli accessi si prevede, in una prima fase, la messa in sicurezza degli impianti realizzati in un
cavedio posto sotto le entrate pedonali, la puntellazione della cassetta gas esistente, la successiva demolizione
della soletta e la realizzazione di una passerella pedonale costituita da struttura portante in elementi in acciaio (
elementi ad “H” per ponteggi) e completato in sommità con un impalcato in legno dello spessore di cm 4 posto su
correnti di cm 10x10. La differenza di livello tra le varie zone verrà compensata con prolunghe in tubi “innocenti”. I
passaggi saranno protetti dalle cadute di materiali dall'alto.
La possibilità di accedere anche dalla piazza antistante la chiesa potrà essere realizzata nella fase successiva una
volta effettuata: la bonifica della vasca di raccolta degli scarichi fognari; lo spostamento degli scambiatori di calore
“Robur” esistenti; la demolizioni delle scale esterne di accesso agli interrati posti sul retro del municipio e la parziale
demolizione della gradinata e del pianerottolo che porta a piazza Garibaldi. Tale lavorazione prevede anche la
parziale demolizione di parte del muro a lato della scalinata. Sempre in tale fase si procederà con la realizzazione di
un passerella provvisoria che parte dalla zona antistante la chiesa con una rampa inclinata al fine di permettere
l'accesso ai disabili all'edificio comunale.
Si prevede il posizionamento di due estintori da Kg 6 a polvere all'inizio e alla fine del percorso provvisorio.
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Si prescrive la verifica statica delle strutture dell'impalcato, di protezione degli impianti e del piano di posa ogni 15 gg
con nota scritta trasmessa al CSE e DL.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 21
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.24
S 1. 1.32
S 1. 1.78
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
3. 2
1.23
2.19
2.20
1. 1.26
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOGRU’
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
Montaggio ponteggi esterni
SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi
prefabbricati.
LAVORI IN ALTEZZA
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
PONTE SU CAVALLETTI
PONTEGGIO
Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)
1. 3. 4. - SCAVO DI SBANCAMENTO a sezione ampia, eseguito in terreni di qualsiasi natura, a mano o
con mezzo meccanico, compresi aggottamenti superficiali con pompa e trasporto a rifiuto del materiale di
risulta.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
20,00 giorni lavorativi dal 2 NOV 2010 fino al 30 NOV 2010
4,00
80 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 20,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 80,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Qualunque lavoro di scavo deve essere preceduto da un'analisi geotecnica del terreno, e da una accurata relazione
sulla presenza di eventuali sottostrutture (impianti esistenti).
Durante lo scavo le persone non devono sostare o transitare o conunque essere presenti nel campo di azione
dell'escavatore, né alla base o sul ciglio del fronte di attacco; il ciglio superiore dovrà essere pulito e spianato; le
pareti devono essere controllate per eliminare le irregolarità ed evitare eventuali distacchi di blocchi
(disgaggio); prima di accedere alla base degli scavi accertarsi del completamento dei lavori, armature comprese se
previste; fare uso di casco di protezione; A scavo ultimato sul ciglio superiore verranno installati regolari
delimitazioni dell'area aperta, i mezzi meccanici non dovranno mai avvicinarsi al ciglio dello scavo; non devono
essere effettuati, anche se momentanei, depositi sul ciglio dello scavo.
In caso di allagamento dello scavo, la ripresa dei lavori dovrà avvenire dopo un'accurata valutazione della
sutuazione e stato delle pareti dello scavo.
Prescrizioni di coordinamento: Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra dovranno
rimanere ad una adeguata distanza di sicurezza da esse.
NELLE ZONE INTERESSATE AI LAVORI DI SBANCAMENTO GENERALE DEVONO OPERARE SOLO LE
MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA; TUTTAVIA, IN TALI ZONE Ê POSSIBILE FARE TRACCIAMENTI O
INIZIARE ALTRI LAVORI DI FONDAZIONE PURCHÉ QUESTI AVVENGANO IN ZONE DISTANTI DAL LUOGO
DOVE LE MACCHINE PROSEGUONO IL LAVORO DI SBANCAMENTO E PURCHÉ TALI ZONE SIANO
DELIMITATE DA TRANSENNE O CHIARE SEGNALAZIONI.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 3
1. 9
1. 10
3. 22
3. 56
scheda
scheda
scheda
3. 74
4. 1. 1.24
4. 1. 1.27
scheda
scheda
4. 1. 1.40
4. 1. 1.41
AUTOCARRO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
ESCAVATORE
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
SCAVI DI SBANCAMENTO E O SPLATEAMENTO - Esecuzione di scavi con
escavatore o pala caricatrice, carico ed allontanamento materiale di risulta a
mezzo autocarri.
LAVORI DI SCAVO
Operaio Comune (muratore)...
Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di
fondazione)...
Autista Autocarro...
Escavatorista...
1. 4. COMPLETAMENTO ACCANTIERAMENTO
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
8,00 giorni lavorativi dal 11 NOV 2010 fino al 23 NOV 2010
Area esterna
1. 4. 1. Montaggio di una gru a torre
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
2,00 giorni lavorativi dal 11 NOV 2010 fino al 13 NOV 2010
4,00
8 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
70
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Impresa esecutrice
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Impresa edile fornisce 8,00 Uomini/Giorno
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
1.30
2. 7
2.26
1. 1.19
1. 1.39
Montaggio di una gru a torre
GRU
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Operaio Comune Polivalente
Gruista (gru a torre)
1. 4. 2. Allestimento ponteggio esterno
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
6,00 giorni lavorativi dal 15 NOV 2010 fino al 23 NOV 2010
2,00
12 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 6,00 giorni
Impresa edile fornisce 12,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
Area esterna
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Al montaggio e allo smontaggio dei ponteggi metallici deve essere adibito personale pratico e fornito di attrezzi
appropriati ed in buono stato di manutenzione (vedi attrezzature).I montanti di una stessa fila devono essere posti a
distanza non superiore a m. 1,80 da asse ad asse, per ogni piano di ponte devono essere applicati due correnti, di
cui uno può fare parte del parapetto, gli ancoraggi devono essere disposti a rombo almeno ogni 22 m2.Il
responsabile di cantiere , ad intervalli periodici o dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungata interruzione
di lavoro deve assicurarsi della verticalità dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, dell'efficienza degli ancoraggi
e dei controventi, curando l'eventuale sostituzione od il rinforzo di elementi inefficienti.Le tavole che costituiscono
l'impalcato devono essere fissate in modo che non possano scivolare sui traversi metallici, si devono usare tavole
con sezione trasversale di cm. 30x4 e lunghe m. 4. E' fatto divieto di gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte,
di salire e scendere lungo i montanti. Il ponteggio sul lato verso il vuoto deve essere dotato di idoneo parapetto e
tavola fermapiede.Durante l'allestimento del ponteggio verrà esposta idonea cartellonistica di pericolo e
d'obbligo..L'impalcatura dovrà prevedere i teli di protezione su tutta la superficie. Dovrà essere effettuata la verifica
statica dell'impalcatura con i teli apposti.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 19
1. 22
1. 25
1.123
1.124
3. 44
PONTE SU CAVALLETTI
SCALA IN LEGNO
SCALA DOPPIA
ARGANO A BANDIERA
GRU A TORRE
AUTOGRU’
ESECUZIONE OPERE MURARIE INTERNE - Vengono realizzate le opere
murarie di tamponamento e tramezzi con laterizi e malta cementizia. Non sono
da escludersi tamponamenti con pannelli prefabbricati. La fase lavorativa viene
svolta all'interno della struttura.
1. 5. FONDAZIONI
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
42,50 giorni lavorativi dal 29 NOV 2010 fino al 26 GEN 2011
Zona fondazioni
1. 5. 1. Scavi
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
6,00 giorni lavorativi dal 29 NOV 2010 fino al 7 DIC 2010
3,00
18 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 6,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 18,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
PROTEGGERE GLI SCAVI
Prima di iniziare qualsiasi scavo dovranno essere eseguite tempestivamente le opere di protezione anche rilevando
la presenza di tubazioni dei sottoservizi; se dovessero sorgere dubbi sul loro percorso sarà opportuno eseguire
manualmente degli scavi per individuare la presenza di tali tubazioni. Dovrà essere eseguito lo scavo con prudenza
se la benna incontra qualche resistenza. Le scarpate possono franare e travolgere i lavori di fondazione già eseguiti;
si dovrà procedere quindi a puntellare il terreno, avendo cura di lasciare uno spazio di circa 1 metro per poter
lavorare. Si dovrà delimitare di volta in volta l'area impiegata dalla macchina per i lavori; dovranno essere costruiti
regolari parapetti lungo i percorsi che costeggiano gli scavi. Gli scavi in trincea dovranno essere sempre delimitati e,
se il terreno di scavo è poco consistente, andranno puntellate le pareti dello scavo (le tavole devono sporgere dal
terreno di 30 cm); per salire e scendere nello scavo bisognerà utilizzare una scala e dovranno essere rispettate le
distanze di sicurezza dalla macchina operatrice. Il terreno di risulta degli scavi va allontanato dal bordo per evitare
che frani al suo interno e si procederà a caricarlo su un camion, oppure ponendolo ad una certa distanza dal bordo
dello scavo. A ridosso dello scavo non andranno accatastati materiali pesanti ma dovranno essere distribuiti a
piccole cataste a distanza dal bordo dello scavo.
Dpi
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche.
Comportamenti obbligatori
-Utilizzare l'emetto se vi è caduta di materiale dall'alto.
-Dovrà essere delimitata e recintata l'area dello scavo.
-Non dovrà essere depositato materiale presso il bordo dello scavo. La terra di risulta dovrà essere posta lontano dai
71
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
bordi dello scavo.
-Gli scavi più profondi di m. 1,50 dovranno avere le pareti sostenute o lasciate inclinate secondo il naturale declivio.
-I pozzetti dovranno essere recintati con tavole o con lamiera metallica.
-Le scale e le vie di accesso allo scavo dovranno essere delimitate con parapetti. Le passerelle di attraversamento
dovranno essere larghe almeno cm 60 e provviste di parapetti da ambo i lati. I parapetti dovranno essere alti almeno
un metro, con una tavola fermapiede di cm 20 e una tavola orizzontale intermedia.
SCAVARE A MANO
Utilizzare il badile per il manico con la mano sinistra in basso e la mano destra in alto vicino all'estremità del manico;
piegare le ginocchia e tenere la schiena dritta, facendo scorrere la lama sul terreno, raccogliendo il materiale. Per
scavare con il piccone dovranno essere utilizzate tutte e due le mani, facendo cadere la punta perpendicolarmente
al terreno; dovrà essere prestata particolare attenzione nel verificare che alle spalle non sia presente nessuno prima
di alzarlo.
-Dovrà essere utilizzato un copricapo per eseguire lavori sotto il sole e utilizzare il casco se c'è pericolo di caduta di
oggetti.
-Gli ostacoli che non si possono eliminare dovranno essere segnalati.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche.
SCAVARE A MACCHINA
Non bisognerà sostare all'interno dell'area di lavoro della macchina in movimento anche per le persone non addette
ai lavori, oppure dovrà essere avvertito preventivamente l'operatore prima di accedervi (segnalare a voce e con
gesti).
Dovrà essere delimitata l'area di movimento della macchina e verificare se vi sono perdite di olio o di carburante.
-Dovrà essere utilizzato un copricapo per i lavori sotto il sole e ,se vi è pericolo di caduta dall'alto, dovrà essere
utilizzato un casco.
-Non dovranno sostare persone nel raggio d'azione della macchina o sul ciglio dello scavo.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
S 1. 1.17
S 2. 2. 3
scheda
scheda
scheda
S 2. 2.12
S 2. 2.17
S 4. 1. 1.19
Scavi a sezione ristretta (trincee) fino a m 1.50 di profondità
DRAG LINE: Il drag line lavora soprattutto mediante una serie di argani
alloggiati nella torretta che permettono il lancio e il richiamo della benna nonché
la variazione dell'angolo rispetto alla verticale del braccio. Le caratteristiche
principali, sempre in proporzione al peso della macchina e alla potenza del
motore termico, sono quindi le forze di tiro e il diametro dei vari argani e le
dimensioni delle frizioni che ne comandano l'arresto. Questo tipo di macchina è
caratterizzato da un lungo braccio tralicciato brandeggiabile; tale antenna ha le
funzioni della canna da pesca nel lancio dell'amo e rende la macchina
esclusivamente adatta al lavoro prima descritto; in alcuni casi può essere
utilizzata come gru per sollevare pesi di non grande dimensione, giacché gli
argani di sollevamento non sono di solito molto potenti.
ESCAVATORE
AUTOCARRO - DUMPER
Operaio Comune Polivalente
1. 5. 2. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura
delle giunzioni con apposito collante.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 8 DIC 2010 fino al 9 DIC 2010
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1.133
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
Muratore Polivalente...
Muratore...
1. 5. 3. - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero
metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia per opere di fondazione.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
6,00 giorni lavorativi dal 9 DIC 2010 fino al 17 DIC 2010
3,00
18 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 6,00 giorni
Impresa edile fornisce 18,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
72
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA
ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E
CADUTA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 1
1. 9
1. 91
1.133
2. 43
3. 50
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 66
4. 1. 1.24
4. 1. 1.34
4. 1. 1.38
MACCHINA PULISCI PANNELLI
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SEGA CIRCOLARE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME.
ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della
carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti fondazioni
continue, pilastri, travi, pareti verticali/subverticali, solai.
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Operaio Comune (muratore)...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)...
1. 5. 4. - CALCESTRUZZO MAGRO DI SOTTOFONDAZIONE, fornito e posto in opera per la formazione
dello strato di copriferro, compreso battitura e regolarizzazione della superficie.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
8,00 giorni lavorativi dal 17 DIC 2010 fino al 29 DIC 2010
4,00
32 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 8,00 giorni
Impresa edile fornisce 32,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Transitare a velocità ridotta e lontano dai cigli degli scavi.
Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico.
Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante e lontano dai bordi degli scavi.
I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento.
Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo.
Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio.
Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un
tirante (corda).
Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Tenere pulito il ciglio dello scavo.
Gli eventuali depositi di materiale devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo.
Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale.
I mezzi di trasporto devono mantenersi a debita distanza dal ciglio dello scavo per non compromettere la stabilità
della parete.
Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts.
I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici.
Verificare che il quadro elettrico sia protetto da interruttore differenziale con sensibilità non superiore a 30 mA.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato.
Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili.
Prescrizioni di coordinamento: NEL CORSO DEI LAVORI DI ARMATURA E DI GETTO DELLE FONDAZIONI
VERTICALI E/O ORIZZONTALI, I LAVORI DI CARPENTERIA INTERFERISCONO CON QUELLI DI POSA DEL
FERRO E DEL TRASPORTO DEI CONGLOMERATI.
SONO LAVORI FRA LORO COMPLEMENTARI E NON DISGIUNGIBILI DURANTE I QUALI OCCORRE
PRESTARE MOLTA ATTENZIONE ALLE SEGNALAZIONI MANUALI ED ACUSTICHE ED ATTENERSI
SCRUPOLOSAMENTE A QUANTO VIENE INDICATO NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI
STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 14
3. 22
3. 53
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
POMPA PER MALTA CEMENTIZIA - CALCEST
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
POSA CLS (MAGRONE) - Esecuzione di magrone di fondazione reso da
autobetoniera o centrale di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o
autogrù.
Esecuzione entro scavi di fondazione.
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 9
4. 1. 1.24
4. 1. 1.34
Autista Pompa CLS...
Operaio Comune (muratore)...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
1. 5. 5. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e
legature, in fondazione, il tutto posto in opera secondo le indicazioni della D.L.
73
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
8,00 giorni lavorativi dal 29 DIC 2010 fino al 10 GEN 2011
3,00
24 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 8,00 giorni
Impresa edile fornisce 24,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA
ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E
CADUTA.
INOLTRE I FERRI ECCEDENTI E LE PUNTAZZE DI RICHIAMO DEI PILASTRI DOVRANNO ESSERE PROTETTE
NELLA PARTE SUPERIORE CON ELEMENTI ANTI CESOIAMENTO, A SCELTA DELL'IMPRESA ESECUTRICE,
LA QUALE DOVRA' INDICARNE LE CARATTERISTICHE NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 3
1. 9
1. 20
3. 51
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1.17
4. 1. 1.24
4. 1. 1.34
AUTOCARRO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
TRANCIA-PIEGAFERRI
LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri,
travi, pareti verticali, solai.
Ferraiolo - aiuto ferraiolo...
Operaio Comune (muratore)...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
1. 5. 6. - CALCESTRUZZO DI FONDAZIONE A RESISTENZA con cemento per l'esecuzione della platea
a quota -3,10, fornito e posato in opera entro casserature,compresa la vibratura e regolarizzazione delle
superfici.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
3,00 giorni lavorativi dal 10 GEN 2011 fino al 13 GEN 2011
5,00
15 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 3,00 giorni
Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Transitare a velocità ridotta e lontano dai cigli degli scavi.
Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico.
Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante e lontano dai bordi degli scavi.
I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento.
Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo.
Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio.
Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un
tirante (corda).
Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Tenere pulito il ciglio dello scavo.
Gli eventuali depositi di materiale devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo.
Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale.
I mezzi di trasporto devono mantenersi a debita distanza dal ciglio dello scavo per non compromettere la stabilità
della parete.
Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts.
I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici.
Verificare che il quadro elettrico sia protetto da interruttore differenziale con sensibilità non superiore a 30 mA.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato.
Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili.
Prescrizioni di coordinamento: NEL CORSO DEI LAVORI DI ARMATURA E DI GETTO DELLE FONDAZIONI
VERTICALI E/O ORIZZONTALI, I LAVORI DI CARPENTERIA INTERFERISCONO CON QUELLI DI POSA DEL
FERRO E DEL TRASPORTO DEI CONGLOMERATI.
SONO LAVORI FRA LORO COMPLEMENTARI E NON DISGIUNGIBILI DURANTE I QUALI OCCORRE
PRESTARE MOLTA ATTENZIONE ALLE SEGNALAZIONI MANUALI ED ACUSTICHE ED ATTENERSI
SCRUPOLOSAMENTE A QUANTO VIENE INDICATO NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI
STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 2
1. 9
1.129
1.130
VIBRATORE
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOBETONIERA
AUTOPOMPA PER GETTO
74
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
scheda
scheda
scheda
2. 22
3. 22
3. 24
AERANTI PER CALCESTRUZZO.
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale
di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù.
Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione.
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
4.
4.
4.
4.
4.
Autista Pompa CLS...
Autista Autobetoniera...
Operaio Comune Polivalente...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)...
1. 1. 9
1. 1.10
1. 1.19
1. 1.34
1. 1.38
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 6. 3. - GETTO PILASTRI O MURATURE con calcestruzzo in opera per pilastri di qualsiasi forma e
dimensione, gettato con l'ausilio dei casseri, compreso l'uso del vibratore ed eventuale posa di pannelli
celenit.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Investimento di persone durante l’uso dell'autobetoniera
- Ribaltamento dell’autobetoniera per cedimento fondo stradale
- Ribaltamento dell’auto betoniera per smottamento del ciglio dello scavo
- Contatto e inalazione di sostanze chimiche durante l’uso dell’autobetoniera
- Incidente con altri veicoli
- Investimento di persone durante l’uso dell’autopompa per getto
- Contatto accidentale con il mezzo e l’impianto di pompaggio durante l’uso dell’autopompa per getto
- Inalazione di vapori dannosi durante l’uso dell’autopompa per getto
- Irritazioni epidermiche alle mani durante l’uso dell’autopompa per getto
- Ribaltamento dell’autopompa
- Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'aerante
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autobetoniera finchè la stessa è in uso.
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettarele indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autobetoniera.
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autopompa per getto.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autopompa per getto finchè la stessa è in
uso.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'areante.
1. 5. 7. - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con
cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia delle opere di fondazione.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
9,00 giorni lavorativi dal 13 GEN 2011 fino al 26 GEN 2011
3,00
27 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 9,00 giorni
Impresa edile fornisce 27,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA
ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E
CADUTA.
I CASSERI RIMOSSI DOVRANNO VENIRE ACCATASTATI IN MODO ORDINATO NELL'APPOSITA AREA DI
CANTIERE.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 1
1. 9
2. 43
3. 66
4. 1. 1.19
4. 1. 1.24
4. 1. 1.38
MACCHINA PULISCI PANNELLI
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME.
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Operaio Comune Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 6. 4. - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con
cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia dei pilastri.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Contatto con gli organi lavoratori (rulli di spinta, lame raschianti, ecc.) della macchina pulisci pannelli
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
75
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
- Esplosione in quanto i vapori dei disarmanti, reagiscono con l'aria
- Incendio durante l'uso dei disarmanti
- Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dei disarmanti
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti.
- Apparecchio respiratore: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei
disarmanti.
1. 6. PILASTRATURE E MURATURE INTERRATI
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
28,50 giorni lavorativi dal 27 DIC 2010 fino al 3 FEB 2011
Zona fondazioni
1. 6. 1. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e
legature, in elevazione per pilastri.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
10,00 giorni lavorativi dal 27 DIC 2010 fino al 8 GEN 2011
3,00
30 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 10,00 giorni
Impresa edile fornisce 30,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA
ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E
CADUTA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 20
3. 51
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1.17
4. 1. 1.24
4. 1. 1.34
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
TRANCIA-PIEGAFERRI
LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri,
travi, pareti verticali, solai.
Ferraiolo - aiuto ferraiolo...
Operaio Comune (muratore)...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
1. 6. 2. - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero
metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
7,00 giorni lavorativi dal 10 GEN 2011 fino al 19 GEN 2011
2,00
14 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 7,00 giorni
Impresa edile fornisce 14,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA
ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E
CADUTA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 91
1.133
3. 50
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 66
4. 1. 1.24
4. 1. 1.34
4. 1. 1.38
SEGA CIRCOLARE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della
carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti fondazioni
continue, pilastri, travi, pareti verticali/subverticali, solai.
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Operaio Comune (muratore)...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)...
1. 6. 3. - GETTO PILASTRI O MURATURE con calcestruzzo in opera per pilastri di qualsiasi forma e
76
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
dimensione, gettato con l'ausilio dei casseri, compreso l'uso del vibratore ed eventuale posa di pannelli
celenit.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
4,00 giorni lavorativi dal 19 GEN 2011 fino al 25 GEN 2011
5,00
20 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 4,00 giorni
Impresa edile fornisce 20,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Transitare a velocità ridotta e lontano dai cigli degli scavi.
Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico.
Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante e lontano dai bordi degli scavi.
I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento.
Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo.
Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio.
Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un
tirante (corda).
Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Tenere pulito il ciglio dello scavo.
Gli eventuali depositi di materiale devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo.
Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale.
I mezzi di trasporto devono mantenersi a debita distanza dal ciglio dello scavo per non compromettere la stabilità
della parete.
Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts.
I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici.
Verificare che il quadro elettrico sia protetto da interruttore differenziale con sensibilità non superiore a 30 mA.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato.
Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili.
Prescrizioni di coordinamento: NEL CORSO DEI LAVORI DI ARMATURA E DI GETTO DELLE FONDAZIONI
VERTICALI E/O ORIZZONTALI, I LAVORI DI CARPENTERIA INTERFERISCONO CON QUELLI DI POSA DEL
FERRO E DEL TRASPORTO DEI CONGLOMERATI.
SONO LAVORI FRA LORO COMPLEMENTARI E NON DISGIUNGIBILI DURANTE I QUALI OCCORRE
PRESTARE MOLTA ATTENZIONE ALLE SEGNALAZIONI MANUALI ED ACUSTICHE ED ATTENERSI
SCRUPOLOSAMENTE A QUANTO VIENE INDICATO NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI
STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 2
1. 9
1.129
1.130
2. 22
3. 22
3. 24
VIBRATORE
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOBETONIERA
AUTOPOMPA PER GETTO
AERANTI PER CALCESTRUZZO.
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale
di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù.
Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione.
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
4.
4.
4.
4.
4.
Autista Pompa CLS...
Autista Autobetoniera...
Operaio Comune Polivalente...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)...
1. 1. 9
1. 1.10
1. 1.19
1. 1.34
1. 1.38
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 5. 6. - CALCESTRUZZO DI FONDAZIONE A RESISTENZA con cemento per l'esecuzione della
platea a quota -3,10, fornito e posato in opera entro casserature,compresa la vibratura e
regolarizzazione delle superfici.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Investimento di persone durante l’uso dell'autobetoniera
- Ribaltamento dell’autobetoniera per cedimento fondo stradale
- Ribaltamento dell’auto betoniera per smottamento del ciglio dello scavo
- Contatto e inalazione di sostanze chimiche durante l’uso dell’autobetoniera
- Incidente con altri veicoli
- Investimento di persone durante l’uso dell’autopompa per getto
- Contatto accidentale con il mezzo e l’impianto di pompaggio durante l’uso dell’autopompa per getto
- Inalazione di vapori dannosi durante l’uso dell’autopompa per getto
- Irritazioni epidermiche alle mani durante l’uso dell’autopompa per getto
- Ribaltamento dell’autopompa
- Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'aerante
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autobetoniera finchè la stessa è in uso.
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettarele indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
77
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
movimentazione dell'autobetoniera.
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autopompa per getto.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autopompa per getto finchè la stessa è in
uso.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'areante.
1. 6. 4. - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con
cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia dei pilastri.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
7,00 giorni lavorativi dal 25 GEN 2011 fino al 3 FEB 2011
3,00
21 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 7,00 giorni
Impresa edile fornisce 21,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA
ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E
CADUTA.
I CASSERI RIMOSSI DOVRANNO VENIRE ACCATASTATI IN MODO ORDINATO NELL'APPOSITA AREA DI
CANTIERE.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 1
1. 9
2. 43
3. 66
4. 1. 1.19
4. 1. 1.24
4. 1. 1.38
MACCHINA PULISCI PANNELLI
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME.
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Operaio Comune Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 5. 7. - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con
cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia delle opere di fondazione.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Contatto con gli organi lavoratori (rulli di spinta, lame raschianti, ecc.) della macchina pulisci pannelli
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Esplosione in quanto i vapori dei disarmanti, reagiscono con l'aria
- Incendio durante l'uso dei disarmanti
- Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dei disarmanti
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti.
- Apparecchio respiratore: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei
disarmanti.
1. 7. SOLAIO PIANO QUOTA 194,63
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
74,00 giorni lavorativi dal 20 GEN 2011 fino al 4 MAG 2011
solaio -0,30
1. 7. 1. FORNITURA E POSA SOLAIO DI PIANO
CARATTERISTICHE
Durata
27,50 giorni lavorativi dal 20 GEN 2011 fino al 28 FEB 2011
1. 7. 1. 1. - POSA SOLAIO PIANO IN LASTRE prefabbricate in calcestruzzo, armate con rete
elettrosaldata e tralicci in acciaio tondo, compreso i getti di completamento delle nervature e della soletta
superiore.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
8,00 giorni lavorativi dal 20 GEN 2011 fino al 1 FEB 2011
4,00
78
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
32 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 8,00 giorni
Impresa edile fornisce 32,00 Uomini/Giorno
Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3)
Solaio di copertura + 9,00
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
GLI OPERATORI DURANTE LA POSA DEL SOLAIO DOVRANNO ADOTTARE SISTEMI DI TRATTENUTA
ADEGUATI, AGGANCIANDOSI CON LE CINTURE DI SICUREZZA AD UNA CORDA PRETESA IN ACCIAIO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 21
1. 32
3. 22
3. 63
3. 66
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.12
4. 1. 1.34
4. 1. 1.50
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOGRU’
SCALA IN METALLO
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
LAVORI IN ALTEZZA
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore...
Autogru...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
Capo Squadra (murature)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 7. 1. 2. - PUNTELLAMENTI E CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete
sottomisura o con cassero metallico, compreso puntellatura, legature, sfrido, per travi e cordoli del
solaio piano.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Proiezione della testa della mazza
- Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
- Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
- Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Inalazione di polveri durante la movimentazione di materiale friabile
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
- I lavoratori della fase coordinata devono rimanere a debita distanza durante le operazioni di carico,
scarico, sollevamento, ecc..
- I lavoratori della fase coordinata dovranno munirsi di filtranti facciali contro le polveri interti in caso di
movimentazione di materiale friabile e polveroso.
1. 7. 1. 2. - PUNTELLAMENTI E CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete
sottomisura o con cassero metallico, compreso puntellatura, legature, sfrido, per travi e cordoli del solaio
piano.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
2,00 giorni lavorativi dal 1 FEB 2011 fino al 3 FEB 2011
4,00
8 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa edile fornisce 8,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Solaio di copertura + 9,00
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 8
1. 9
1.133
3. 9
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 66
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.24
4. 1. 1.36
4. 1. 1.50
PONTE SU CAVALLETTI
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
OPERAZIONI DI
CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO
MATERIALI
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore...
Operaio Comune (muratore)...
Assistente tecnico di cantiere (generico)...
Capo Squadra (murature)...
ATTIVITA' COORDINATE
79
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
1
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
1. 7. 1. 1. - POSA SOLAIO PIANO IN LASTRE prefabbricate in calcestruzzo, armate con rete
elettrosaldata e tralicci in acciaio tondo, compreso i getti di completamento delle nervature e della
soletta superiore.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Rovesciamento dell’autogrù
- Caduta del carico durante l’uso dell’autogrù
- Rottura di una fune durante l’uso dell’autogrù
- Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’autogrù
- Investimento di persone durante l’uso dell’autogrù
- Incedenti con altri veicoli
- Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala in metallo
- Rovesciamento della scala in metallo durante l’uso
- Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autogrù finchè la stessa è in uso.
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autogrù.
- I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il raggio d'azione dell'autogrù.
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
1. 7. 1. 3. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e
legature, per travi, cordoli, ferri piegati e rete elettrosaldata nel solaio piano.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
9,00 giorni lavorativi dal 3 FEB 2011 fino al 16 FEB 2011
3,00
27 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 9,00 giorni
Impresa edile fornisce 27,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Solaio di copertura + 9,00
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA
ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E
CADUTA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 20
3. 51
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1.17
4. 1. 1.24
4. 1. 1.34
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
TRANCIA-PIEGAFERRI
LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri,
travi, pareti verticali, solai.
Ferraiolo - aiuto ferraiolo...
Operaio Comune (muratore)...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 7. 1. 4. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la
sigillatura delle giunzioni con apposito collante.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
1. 7. 1. 4. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura
delle giunzioni con apposito collante.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 16 FEB 2011 fino al 23 FEB 2011
2,00
10 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 5,00 giorni
Impresa edile fornisce 10,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Solaio di copertura + 9,00
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
80
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1.133
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
Muratore Polivalente...
Muratore...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 7. 1. 3. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e
legature, per travi, cordoli, ferri piegati e rete elettrosaldata nel solaio piano.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
1. 7. 1. 5. - GETTO DI CALCESTRUZZO PER SOLAIO in opera per solaio, solette a sbalzo, grondaie
travi e cordoli del tipo R'bk > 300 Kg/cmq., confezionato con due o più pezzature di inerti nelle dovute
proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
3,00 giorni lavorativi dal 23 FEB 2011 fino al 28 FEB 2011
5,00
15 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 3,00 giorni
Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Solaio di copertura + 9,00
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Transitare a velocità ridotta e lontano dalle strutture.
Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico.
Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante.
I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento.
Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo.
Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio.
Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un
tirante (corda).
Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts.
I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato.
Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili.
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERE PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 2
1. 9
1.129
1.130
2. 22
3. 22
3. 24
VIBRATORE
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOBETONIERA
AUTOPOMPA PER GETTO
AERANTI PER CALCESTRUZZO.
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale
di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù.
Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione.
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
4.
4.
4.
4.
4.
Autista Pompa CLS...
Autista Autobetoniera...
Operaio Comune Polivalente...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)...
1. 1. 9
1. 1.10
1. 1.19
1. 1.34
1. 1.38
1. 7. 2. PILASTRATURE E MURATURE
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
28,00 giorni lavorativi dal 28 FEB 2011 fino al 7 APR 2011
solaio -0,30
1. 7. 2. 1. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e
legature, in elevazione per pilastri.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
10,00 giorni lavorativi dal 28 FEB 2011 fino al 12 MAR 2011
3,00
30 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 10,00 giorni
81
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Impresa edile fornisce 30,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA
ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E
CADUTA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 20
3. 51
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1.17
4. 1. 1.24
4. 1. 1.34
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
TRANCIA-PIEGAFERRI
LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri,
travi, pareti verticali, solai.
Ferraiolo - aiuto ferraiolo...
Operaio Comune (muratore)...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
1. 7. 2. 2. - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con
cassero metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
7,00 giorni lavorativi dal 14 MAR 2011 fino al 23 MAR 2011
2,00
14 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 7,00 giorni
Impresa edile fornisce 14,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA
ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E
CADUTA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 91
1.133
3. 50
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 66
4. 1. 1.24
4. 1. 1.34
4. 1. 1.38
SEGA CIRCOLARE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della
carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti fondazioni
continue, pilastri, travi, pareti verticali/subverticali, solai.
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Operaio Comune (muratore)...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)...
1. 7. 2. 3. - GETTO PILASTRI O MURATURE con calcestruzzo in opera per pilastri di qualsiasi forma e
dimensione, gettato con l'ausilio dei casseri, compreso l'uso del vibratore ed eventuale posa di pannelli
celenit.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
4,00 giorni lavorativi dal 23 MAR 2011 fino al 29 MAR 2011
5,00
20 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 4,00 giorni
Impresa edile fornisce 20,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Transitare a velocità ridotta e lontano dai cigli degli scavi.
Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico.
Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante e lontano dai bordi degli scavi.
I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento.
Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo.
Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio.
Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un
tirante (corda).
Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Tenere pulito il ciglio dello scavo.
Gli eventuali depositi di materiale devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo.
82
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale.
I mezzi di trasporto devono mantenersi a debita distanza dal ciglio dello scavo per non compromettere la stabilità
della parete.
Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts.
I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici.
Verificare che il quadro elettrico sia protetto da interruttore differenziale con sensibilità non superiore a 30 mA.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato.
Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili.
Prescrizioni di coordinamento: NEL CORSO DEI LAVORI DI ARMATURA E DI GETTO DELLE FONDAZIONI
VERTICALI E/O ORIZZONTALI, I LAVORI DI CARPENTERIA INTERFERISCONO CON QUELLI DI POSA DEL
FERRO E DEL TRASPORTO DEI CONGLOMERATI.
SONO LAVORI FRA LORO COMPLEMENTARI E NON DISGIUNGIBILI DURANTE I QUALI OCCORRE
PRESTARE MOLTA ATTENZIONE ALLE SEGNALAZIONI MANUALI ED ACUSTICHE ED ATTENERSI
SCRUPOLOSAMENTE A QUANTO VIENE INDICATO NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI
STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 2
1. 9
1.129
1.130
2. 22
3. 22
3. 24
VIBRATORE
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOBETONIERA
AUTOPOMPA PER GETTO
AERANTI PER CALCESTRUZZO.
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale
di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù.
Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione.
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
4.
4.
4.
4.
4.
Autista Pompa CLS...
Autista Autobetoniera...
Operaio Comune Polivalente...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)...
1. 1. 9
1. 1.10
1. 1.19
1. 1.34
1. 1.38
1. 7. 2. 4. - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con
cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia dei pilastri.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
7,00 giorni lavorativi dal 29 MAR 2011 fino al 7 APR 2011
3,00
21 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 7,00 giorni
Impresa edile fornisce 21,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Zona fondazioni
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA
ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E
CADUTA.
I CASSERI RIMOSSI DOVRANNO VENIRE ACCATASTATI IN MODO ORDINATO NELL'APPOSITA AREA DI
CANTIERE.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 1
1. 9
2. 43
3. 66
4. 1. 1.19
4. 1. 1.24
4. 1. 1.38
MACCHINA PULISCI PANNELLI
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME.
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Operaio Comune Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)...
1. 7. 3. MURATURE
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
12,00 giorni lavorativi dal 8 APR 2011 fino al 26 APR 2011
solaio -0,30
1. 7. 3. 1. - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e
dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta
bastarda.
CARATTERISTICHE
83
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
5,00 giorni lavorativi dal 8 APR 2011 fino al 15 APR 2011
3,00
15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni
Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
solaio -0,30
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
GLI ADDETTI DOVRANNO OPERARE CON I PONTI SU CAVALLETTI, COSTRUITI SECONDO LE INDICAZIONI
DETTATE DAL D.P.R. 164/56, INOLTRE NON DOVRANNO INGOMBRARE I PONTI DI CAMMINAMENTO CON
PACCHI DI MATERIALE, MA SOLAMENTE CON LO STRETTO NECESSARIO AL FINE DI AVERE UN AMPIO
MARGINE DI PASSAGGIO E PER EVITARE CEDIMENTI DELLA STRUTTURA PORTANTE O DELLE TAVOLE.
QUNDO LA MURATURA AVRA' SUPERATO L'ALTEZZA DI 2,00 METRI, OPPURE GLI OPERATORI
STAZIONANDO SUI PONTI A CAVALLETTI SONO PIU' ALTI DELLA QUOTA DEL MURO, DOVRANNO
INSTALLARE IL PONTEGGIO FISSO DALLA PARTE ESTERNA AL FINE DI COSTITUIRE UNA PROTEZIONE
ANTICADUTA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 9
1. 33
1. 34
2. 23
3. 9
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 63
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.19
PONTE SU CAVALLETTI
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA IN METALLO
BETONIERA A BICCHIERE
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
OPERAZIONI DI
CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO
MATERIALI
LAVORI IN ALTEZZA
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Muratore...
Operaio Comune Polivalente...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 7. 3. 2. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la
sigillatura delle giunzioni con apposito collante.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili
2
1. 7. 3. 3. - ARCHITRAVI APERTURE posa in opera di architravi prefabbricati su finestre porte e
porte-finestre, tipo travetti bausta senza traliccio, con sovrastante muratura di completamento per
arrivare a quota solaio. Sono compresi gli allettamenti con malta cementizia.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Proiezione della testa della mazza
- Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
- Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
- Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Ribaltamento accidentale del bicchiere della betoniera
- Contatto con la ghiera e il pignone della betoniera a bicchiere
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla betoniera a bicchiere, finchè la stessa è in
uso.
1. 7. 3. 2. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura
delle giunzioni con apposito collante.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
2,00 giorni lavorativi dal 15 APR 2011 fino al 19 APR 2011
3,00
6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa edile fornisce 6,00 Uomini/Giorno
84
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
solaio -0,30
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1.133
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
Muratore Polivalente...
Muratore...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 7. 3. 1. - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e
dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta
bastarda.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza
- Inalazione di polveri durante la movimentazione di materiale friabile
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Ribaltamento accidentale del bicchiere della betoniera
- Contatto con la ghiera e il pignone della betoniera a bicchiere
- Inalazione di polveri durante l’uso del cemento
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
- I lavoratori della fase coordinata devono rimanere a debita distanza durante le operazioni di carico,
scarico, sollevamento, ecc..
- I lavoratori della fase coordinata dovranno munirsi di filtranti facciali contro le polveri interti in caso di
movimentazione di materiale friabile e polveroso.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla betoniera a bicchiere, finchè la stessa è in
uso.
- I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con cemento o malta cementizia, devono
lavarsi abbondantemente con acqua e sapone.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Mascherina antipolvere : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano cemento o
malta cementizia.
1. 7. 3. 3. - ARCHITRAVI APERTURE posa in opera di architravi prefabbricati su finestre porte e
porte-finestre, tipo travetti bausta senza traliccio, con sovrastante muratura di completamento per arrivare a
quota solaio. Sono compresi gli allettamenti con malta cementizia.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 21 APR 2011 fino al 22 APR 2011
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
solaio -0,30
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
DURANTE LA MOVIMENTAZIONE DEGLI ARCHITRAVI PREFABBRICATI, GLI OPERATORI DOVRANNO
ACCERTARSI CHE NELLA ZONA NON VI SIANO ALTRI OPERATORI O PERSONE.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 8
1. 9
1. 34
1.133
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.36
PONTE SU CAVALLETTI
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
BETONIERA A BICCHIERE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
Muratore...
Assistente tecnico di cantiere (generico)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 7. 3. 1. - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e
dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta
bastarda.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza
85
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
-
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Inalazione di polveri durante la movimentazione di materiale friabile
Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
Proiezione della testa del martello
Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
Ribaltamento accidentale del bicchiere della betoniera
Contatto con la ghiera e il pignone della betoniera a bicchiere
Inalazione di polveri durante l’uso del cemento
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
- I lavoratori della fase coordinata devono rimanere a debita distanza durante le operazioni di carico,
scarico, sollevamento, ecc..
- I lavoratori della fase coordinata dovranno munirsi di filtranti facciali contro le polveri interti in caso di
movimentazione di materiale friabile e polveroso.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla betoniera a bicchiere, finchè la stessa è in
uso.
- I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con cemento o malta cementizia, devono
lavarsi abbondantemente con acqua e sapone.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Mascherina antipolvere : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano cemento o
malta cementizia.
1. 7. 3. 4. - ALLESTIMENTO PONTEGGIO FISSO - Installazione ed utilizzo del ponteggio fisso esterno
al fabbricato per il piano superiore.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
2,00 giorni lavorativi dal 22 APR 2011 fino al 26 APR 2011
2,00
4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa edile fornisce 4,00 Uomini/Giorno
Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3)
Esterno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Al montaggio e allo smontaggio dei ponteggi metallici deve essere adibito personale pratico e fornito di attrezzi
appropriati ed in buono stato di manutenzione (vedi attrezzature).I montanti di una stessa fila devono essere posti a
distanza non superiore a m. 1,80 da asse ad asse, per ogni piano di ponte devono essere applicati due correnti, di
cui uno può fare parte del parapetto, gli ancoraggi devono essere disposti a rombo almeno ogni 22 m2.
Il responsabile di cantiere , ad intervalli periodici o dopo una prolungata interruzione di lavoro deve assicurarsi della
verticalità dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, dell'efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando
l'eventuale sostituzione od il rinforzo di elementi inefficienti.
Le tavole che costituiscono l'impalcato devono essere fissate in modo che non possano scivolare sui traversi
metallici, si devono usare tavole con sezione trasversale di cm. 30x4 e lunghe m. 4. E' fatto divieto di gettare dall'alto
gli elementi metallici del ponte, di salire e scendere lungo i montanti. Il ponteggio sul lato verso il vuoto deve essere
dotato di idoneo parapetto e tavola fermapiede.
Durante l'allestimento del ponteggio verrà esposta idonea cartellonistica di pericolo e d'obbligo.
L'impalcatura dovrà prevedere i teli di protezione su tutta la superficie. Dovrà essere effettuata la verifica statica
dell'impalcatura con i teli apposti.Limplcatura dovrà essere verificata al fine di reggere il getto del solaio orizzontale
di copertura a quota 9,00
Prescrizioni di coordinamento: IL MONTAGGIO DEI PONTEGGI AVVIENE MAN MANO CHE SI SVILUPPANO I
LAVORI COSTRUTTIVI; TRATTASI DI OPERE CHE SI PROTRAGGONO NEL TEMPO AD INTERVALLI PIU' O
MENO COSTANTI DURANTE LE QUALI SI DEVONO ADOTTARE PARTICOLARI CAUTELE.
ALLA BASE DEI PONTEGGI IN ELEVAZIONE VI E' PERICOLO DI CADUTA DI MATERIALI. NEL CORSO DI TALI
LAVORI LE PERSONE NON DEVONO SOSTARE O TRANSITARE NELLE ZONE SOTTOSTANTI; SI DEVONO
QUINDI PREDISPORRE E SEGNALARE PERCORSI DIVERSI ED OBBLIGATI PER RAGGIUNGERE LE ALTRE
ZONE DEL CANTIERE.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI
STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 32
3. 58
scheda
scheda
4. 1. 1.26
4. 1. 2. 5
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA IN METALLO
INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi
prefabbricati.
Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)...
Ponteggiatore...
1. 7. 4. SCALE GETTATE IN OPERA
CARATTERISTICHE
Durata
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 27 APR 2011 fino al 4 MAG 2011
Impresa edile
solaio -0,30
1. 7. 4. 1. Esecuzione carpenteria e casserature
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
2,00 giorni lavorativi dal 27 APR 2011 fino al 29 APR 2011
2,00
86
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa edile fornisce 4,00 Uomini/Giorno
PRESCRIZIONI OPERATIVE
LAVORARE IL FERRO
Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il
taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai
passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la
piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della
lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i
piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai;
eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo
esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole
qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà
mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed
occhiali di protezione.
-Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri.
-La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
S 1. 1.36
S 1. 1.70
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2. 2. 4
S 2. 2.15
S 2. 2.21
S 2. 2.26
S 3. 42
S 4. 1. 1. 6
S 4. 1. 1.19
Lavorazione ferro in cantiere
ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della
carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti, pilastri, travi,
pareti verticali/subverticali, solai.
TRANCIA-PIEGAFERRI
SEGA CIRCOLARE
SCALA PORTATILE
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
PITTURE PER CASSEFORMI.
Carpentiere
Operaio Comune Polivalente
1. 7. 4. 2. Posa acciaio di armatura
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
1,00 giorni lavorativi dal 29 APR 2011 fino al 30 APR 2011
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno
PRESCRIZIONI OPERATIVE
LAVORARE IL FERRO
Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il
taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai
passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la
piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della
lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i
piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai;
eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo
esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole
qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà
mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed
occhiali di protezione.
-Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri.
-La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi.
FONTI DI RISCHIO
scheda
S 1. 1.69
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
2. 4
2. 5
2.21
2.26
1. 1. 6
1. 1.19
LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri,
travi, pareti verticali, solai.
TRANCIA-PIEGAFERRI
AUTOGRU'
SCALA PORTATILE
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Carpentiere
Operaio Comune Polivalente
1. 7. 4. 3. Confezionamento e getto del conglomerato cementizio
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
1,00 giorni lavorativi dal 2 MAG 2011 fino al 3 MAG 2011
3,00
3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno
87
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
IMPASTARE A MACCHINA
Dovrà essere predisposta una tettoia non più alta di 3 m per chi deve lavorare sotto la gru. Dovrà essere sempre
verificata l'integrità ed il buon funzionamento dei sistemi di sicurezza (interruttore di marcia/arresto, pulsante di
emergenza, interruttore differenziale). Non verranno mai manomesse le protezioni degli organi in movimento e si
dovrà procedere a togliere la tensione alla macchina ed al cavo di alimentazione se si deve accedere agli organi che
la fanno muovere. Per il carico della betoniera si dovrà utilizzare una carriola; per lo scarico si dovrà inclinare la
tazza per farne cadere l'impasto; sarà vietato infilare il badile nella betoniera e per effettuare degli spostamenti della
stessa si dovrà togliere la tensione e staccare la spina dalla presa di corrente, avendo cura di rimuovere il cavo di
alimentazione. Per il trasporto dei sacchi di cemento bisognerà adottare alcune misure di sicurezza, quali tenere la
schiena dritta per lo spostamento.
-Dovrà essere utilizzato un copricapo se si effettuano lavori sotto il sole; bisognerà utilizzare il casco se si effettuano
lavori vicino a ponteggi o sotto il braccio della gru. Per chi usa stabilmente la betoniera dovranno essere utilizzare le
cuffie o i tappi alle orecchie.
-Non dovranno essere toccati gli organi in movimento delle macchine; non ci si allontanerà dalla betoniera mentre
questa è in movimento.
-Tutte le macchine impastatrici (betoniera, molazza, ecc.) alimentate elettricamente devono essere collegate
all'impianto di messa a terra e vanno usate correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - cuffie
protettive.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1. 1.39
S 2. 1. 9
S 2. 2. 9
S 3. 6
S 3. 15
S 3. 16
S 3. 21
S 3. 22
S 4. 1. 1. 9
S 4. 1. 1.19
Confezionamento del calcestruzzo con betoniera o impianto di betonaggio
AUTOPOMPA PER GETTO
BETONIERA
ACCELERANTI PER CALCESTRUZZO.
TRATTAMENTI PROTETTIVI PER CALCESTRUZZO E MURATURA.
ADDITIVO PER MALTE
AERANTI PER CALCESTRUZZO.
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
Autista Pompa CLS
Operaio Comune Polivalente
1. 7. 4. 4. Disarmo casserature
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
1,00 giorni lavorativi dal 3 MAG 2011 fino al 4 MAG 2011
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno
PRESCRIZIONI OPERATIVE
DISARMARE
Dovranno essere seguite opportune indicazioni prima di cominciare a smontare i casseri e i banchinaggi. Bisognerà
prestare molta attenzione a non far cadere di colpo elementi del banchinaggio e dei casseri. Man mano che
vengono levati, verranno accatastati i puntelli e le travi separatamente e in ordine in un luogo raggiungibile dalla gru;
pulire i piani di lavoro. Dovranno essere disarmate le pareti verticali e, se restano dei fori di porte o di finestre con il
davanzale alto meno di un metro, bisognerà procedere a chiuderli con un parapetto e tavola fermapiede con
traverso intermedio. Verranno chiusi anche i fori rimasti sul solaio anche con delle tavole ancorate o con un regolare
parapetto.
-Dovranno essere utilizzati guanti, casco e scarpe di sicurezza quando si disarma.
-Il disarmo va effettuato con cautela e dopo che il calcestruzzo ha raggiunto una sufficiente resistenza. Il disarmo
deve essere autorizzato dal Direttore dei Lavori.
-Le aperture nei muri, prospicienti il vuoto, vanno chiuse con un parapetto alto un metro, con tavola fermapiede da
20 cm e traverso intermedio. Le aperture nei solai o vanno chiuse con tavole o vanno circondate da un parapetto
regolamentare. Se al termine del disarmo vengono riscontrate deficienze negli apprestamenti per la sicurezza,
bisognerà avvertire il responsabile di cantiere.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi.
RIORDINARE I MATERIALI
Dovranno essere selezionati gli elementi in laterizio riutilizzabili, disponendoli in ordine nelle apposite ceste; dovrà
essere raccolta in carriole la malta ancora utilizzabile; non verranno gettati materiali dal ponteggio. Dovranno essere
riordinati i materiali disponendoli in cataste separate in modo tale che non intralcino il lavoro ed il passaggio. I chiodi
sporgenti dovranno essere ribattuti o tolti con il martello per carpentiere. Tutti gli attrezzi verranno puliti e riordinati
nelle loro casse per gli attrezzi. Verranno staccate le spine dagli attrezzi elettrici, verificando di non lasciare
situazioni di rischio.
Dovranno essere utilizzati idonei D.P.I. quali scarpe antinfortunistiche, guanti e casco.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
PULIRE I MATERIALI
Bisognerà provvedere alla pulizia dell'area dopo aver terminato un lavoro; dovranno essere raccolti i materiali più
grossolani, con la scopa e badile quelli più fini, ed andranno buttati nella carriola. Dovrà essere bagnata con acqua
l'area se questa risulta essere molto polverosa; dovranno anche essere utilizzati DPI adatti quali la mascherina, gli
occhiali e la tuta. Per quanto riguarda le attrezzature, la betoniera verrà lavata abbondantemente con acqua e ghiaia
se questa risulta essere molto incrostata. Verranno lavate anche le carriole, le casse malta, i secchi ed i badili.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, i guanti ed il casco per effettuare le lavorazioni in
cantiere.
-L'area di lavoro verrà bagnata se questa risulta essere polverosa, avendo cura di raccogliere i residui dei materiali
irritanti e leggeri. In tali fasi si dovranno utilizzare la mascherina e gli occhiali.
-Dovrà essere utilizzata la tuta per la raccolta di materiali irritanti o insudicianti.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di protezione
88
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
- tuta - occhiali protettivi - maschera.
FONTI DI RISCHIO
scheda
S 1. 1.42
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2. 1.42
S 2. 2.19
S 2. 2.21
S 2. 2.26
S 3. 40
scheda
scheda
scheda
S 3. 41
S 4. 1. 1. 6
S 4. 1. 1.19
Disarmo e rimozione dei piani di lavoro occorsi per l'armatura principale e
secondaria dei vari impalcati.
MACCHINA PULISCI PANNELLI
PONTE SU CAVALLETTI
SCALA PORTATILE
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
DISARMANTI: OLIO DISARMANTE A BASE DI OLI MINERALI LEGGERI A
VOLTE COMBINATI CON ACQUA
DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME.
Carpentiere
Operaio Comune Polivalente
1. 8. SOLAIO PIANO QUOTA 197,63
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
48,00 giorni lavorativi dal 25 MAR 2011 fino al 1 GIU 2011
solaio -0,30
1. 8. 1. FORNITURA E POSA SOLAIO DI PIANO
CARATTERISTICHE
Durata
27,00 giorni lavorativi dal 25 MAR 2011 fino al 3 MAG 2011
1. 8. 1. 1. - POSA SOLAIO PIANO IN LASTRE prefabbricate in calcestruzzo, armate con rete
elettrosaldata e tralicci in acciaio tondo, compreso i getti di completamento delle nervature e della soletta
superiore.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
8,00 giorni lavorativi dal 25 MAR 2011 fino al 6 APR 2011
4,00
32 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 8,00 giorni
Impresa edile fornisce 32,00 Uomini/Giorno
Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3)
Solaio di copertura + 9,00
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
GLI OPERATORI DURANTE LA POSA DEL SOLAIO DOVRANNO ADOTTARE SISTEMI DI TRATTENUTA
ADEGUATI, AGGANCIANDOSI CON LE CINTURE DI SICUREZZA AD UNA CORDA PRETESA IN ACCIAIO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 21
1. 32
3. 22
3. 63
3. 66
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.12
4. 1. 1.34
4. 1. 1.50
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOGRU’
SCALA IN METALLO
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
LAVORI IN ALTEZZA
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore...
Autogru...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
Capo Squadra (murature)...
1. 8. 1. 2. - PUNTELLAMENTI E CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete
sottomisura o con cassero metallico, compreso puntellatura, legature, sfrido, per travi e cordoli del solaio
piano.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
2,00 giorni lavorativi dal 6 APR 2011 fino al 8 APR 2011
4,00
8 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa edile fornisce 8,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Solaio di copertura + 9,00
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
89
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 8
1. 9
1.133
3. 9
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 66
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.24
4. 1. 1.36
4. 1. 1.50
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
PONTE SU CAVALLETTI
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
OPERAZIONI DI
CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO
MATERIALI
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore...
Operaio Comune (muratore)...
Assistente tecnico di cantiere (generico)...
Capo Squadra (murature)...
1. 8. 1. 3. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e
legature, per travi, cordoli, ferri piegati e rete elettrosaldata nel solaio piano.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
9,00 giorni lavorativi dal 8 APR 2011 fino al 21 APR 2011
3,00
27 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 9,00 giorni
Impresa edile fornisce 27,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Solaio di copertura + 9,00
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA
ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E
CADUTA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 20
3. 51
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1.17
4. 1. 1.24
4. 1. 1.34
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
TRANCIA-PIEGAFERRI
LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri,
travi, pareti verticali, solai.
Ferraiolo - aiuto ferraiolo...
Operaio Comune (muratore)...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
1. 8. 1. 4. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura
delle giunzioni con apposito collante.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 21 APR 2011 fino al 28 APR 2011
2,00
10 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 5,00 giorni
Impresa edile fornisce 10,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Solaio di copertura + 9,00
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1.133
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
Muratore Polivalente...
Muratore...
1. 8. 1. 5. - GETTO DI CALCESTRUZZO PER SOLAIO in opera per solaio, solette a sbalzo, grondaie
travi e cordoli del tipo R'bk > 300 Kg/cmq., confezionato con due o più pezzature di inerti nelle dovute
proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
3,00 giorni lavorativi dal 28 APR 2011 fino al 3 MAG 2011
5,00
15 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 3,00 giorni
Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Solaio di copertura + 9,00
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa.
90
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Transitare a velocità ridotta e lontano dalle strutture.
Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico.
Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante.
I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento.
Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo.
Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio.
Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un
tirante (corda).
Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts.
I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato.
Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili.
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERE PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 2
1. 9
1.129
1.130
2. 22
3. 22
3. 24
VIBRATORE
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOBETONIERA
AUTOPOMPA PER GETTO
AERANTI PER CALCESTRUZZO.
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale
di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù.
Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione.
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
4.
4.
4.
4.
4.
Autista Pompa CLS...
Autista Autobetoniera...
Operaio Comune Polivalente...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)...
1. 1. 9
1. 1.10
1. 1.19
1. 1.34
1. 1.38
1. 8. 2. MURATURE
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
12,00 giorni lavorativi dal 4 MAG 2011 fino al 20 MAG 2011
solaio -0,30
1. 8. 2. 1. - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e
dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta
bastarda.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 4 MAG 2011 fino al 11 MAG 2011
3,00
15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni
Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
solaio -0,30
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
GLI ADDETTI DOVRANNO OPERARE CON I PONTI SU CAVALLETTI, COSTRUITI SECONDO LE INDICAZIONI
DETTATE DAL D.P.R. 164/56, INOLTRE NON DOVRANNO INGOMBRARE I PONTI DI CAMMINAMENTO CON
PACCHI DI MATERIALE, MA SOLAMENTE CON LO STRETTO NECESSARIO AL FINE DI AVERE UN AMPIO
MARGINE DI PASSAGGIO E PER EVITARE CEDIMENTI DELLA STRUTTURA PORTANTE O DELLE TAVOLE.
QUNDO LA MURATURA AVRA' SUPERATO L'ALTEZZA DI 2,00 METRI, OPPURE GLI OPERATORI
STAZIONANDO SUI PONTI A CAVALLETTI SONO PIU' ALTI DELLA QUOTA DEL MURO, DOVRANNO
INSTALLARE IL PONTEGGIO FISSO DALLA PARTE ESTERNA AL FINE DI COSTITUIRE UNA PROTEZIONE
ANTICADUTA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 9
1. 33
1. 34
2. 23
3. 9
PONTE SU CAVALLETTI
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA IN METALLO
BETONIERA A BICCHIERE
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
OPERAZIONI DI
CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO
MATERIALI
91
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 63
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.19
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
LAVORI IN ALTEZZA
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Muratore...
Operaio Comune Polivalente...
1. 8. 2. 2. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore
arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura
delle giunzioni con apposito collante.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
2,00 giorni lavorativi dal 11 MAG 2011 fino al 13 MAG 2011
3,00
6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa edile fornisce 6,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
solaio -0,30
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1.133
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
Muratore Polivalente...
Muratore...
1. 8. 2. 3. - ARCHITRAVI APERTURE posa in opera di architravi prefabbricati su finestre porte e
porte-finestre, tipo travetti bausta senza traliccio, con sovrastante muratura di completamento per arrivare a
quota solaio. Sono compresi gli allettamenti con malta cementizia.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 17 MAG 2011 fino al 18 MAG 2011
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
solaio -0,30
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
DURANTE LA MOVIMENTAZIONE DEGLI ARCHITRAVI PREFABBRICATI, GLI OPERATORI DOVRANNO
ACCERTARSI CHE NELLA ZONA NON VI SIANO ALTRI OPERATORI O PERSONE.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 8
1. 9
1. 34
1.133
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.36
PONTE SU CAVALLETTI
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
BETONIERA A BICCHIERE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
Muratore...
Assistente tecnico di cantiere (generico)...
1. 8. 2. 4. - ALLESTIMENTO PONTEGGIO FISSO - Installazione ed utilizzo del ponteggio fisso esterno
al fabbricato per il piano superiore.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
2,00 giorni lavorativi dal 18 MAG 2011 fino al 20 MAG 2011
2,00
4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa edile fornisce 4,00 Uomini/Giorno
Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3)
Esterno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Al montaggio e allo smontaggio dei ponteggi metallici deve essere adibito personale pratico e fornito di attrezzi
appropriati ed in buono stato di manutenzione (vedi attrezzature).I montanti di una stessa fila devono essere posti a
distanza non superiore a m. 1,80 da asse ad asse, per ogni piano di ponte devono essere applicati due correnti, di
cui uno può fare parte del parapetto, gli ancoraggi devono essere disposti a rombo almeno ogni 22 m2.
Il responsabile di cantiere , ad intervalli periodici o dopo una prolungata interruzione di lavoro deve assicurarsi della
verticalità dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, dell'efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando
l'eventuale sostituzione od il rinforzo di elementi inefficienti.
Le tavole che costituiscono l'impalcato devono essere fissate in modo che non possano scivolare sui traversi
metallici, si devono usare tavole con sezione trasversale di cm. 30x4 e lunghe m. 4. E' fatto divieto di gettare dall'alto
gli elementi metallici del ponte, di salire e scendere lungo i montanti. Il ponteggio sul lato verso il vuoto deve essere
92
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
dotato di idoneo parapetto e tavola fermapiede.
Durante l'allestimento del ponteggio verrà esposta idonea cartellonistica di pericolo e d'obbligo.
L'impalcatura dovrà prevedere i teli di protezione su tutta la superficie. Dovrà essere effettuata la verifica statica
dell'impalcatura con i teli apposti.Limplcatura dovrà essere verificata al fine di reggere il getto del solaio orizzontale
di copertura a quota 9,00
Prescrizioni di coordinamento: IL MONTAGGIO DEI PONTEGGI AVVIENE MAN MANO CHE SI SVILUPPANO I
LAVORI COSTRUTTIVI; TRATTASI DI OPERE CHE SI PROTRAGGONO NEL TEMPO AD INTERVALLI PIU' O
MENO COSTANTI DURANTE LE QUALI SI DEVONO ADOTTARE PARTICOLARI CAUTELE.
ALLA BASE DEI PONTEGGI IN ELEVAZIONE VI E' PERICOLO DI CADUTA DI MATERIALI. NEL CORSO DI TALI
LAVORI LE PERSONE NON DEVONO SOSTARE O TRANSITARE NELLE ZONE SOTTOSTANTI; SI DEVONO
QUINDI PREDISPORRE E SEGNALARE PERCORSI DIVERSI ED OBBLIGATI PER RAGGIUNGERE LE ALTRE
ZONE DEL CANTIERE.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI
STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 32
3. 58
scheda
scheda
4. 1. 1.26
4. 1. 2. 5
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA IN METALLO
INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi
prefabbricati.
Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)...
Ponteggiatore...
1. 8. 3. SCALE GETTATE IN OPERA
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 25 MAG 2011 fino al 1 GIU 2011
solaio -0,30
1. 8. 3. 1. Esecuzione carpenteria e casserature
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
2,00 giorni lavorativi dal 25 MAG 2011 fino al 27 MAG 2011
2,00
4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa edile fornisce 4,00 Uomini/Giorno
PRESCRIZIONI OPERATIVE
LAVORARE IL FERRO
Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il
taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai
passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la
piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della
lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i
piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai;
eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo
esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole
qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà
mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed
occhiali di protezione.
-Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri.
-La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
S 1. 1.36
S 1. 1.70
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2. 2. 4
S 2. 2.15
S 2. 2.21
S 2. 2.26
S 3. 42
S 4. 1. 1. 6
S 4. 1. 1.19
Lavorazione ferro in cantiere
ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della
carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti, pilastri, travi,
pareti verticali/subverticali, solai.
TRANCIA-PIEGAFERRI
SEGA CIRCOLARE
SCALA PORTATILE
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
PITTURE PER CASSEFORMI.
Carpentiere
Operaio Comune Polivalente
1. 8. 3. 2. Posa acciaio di armatura
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
1,00 giorni lavorativi dal 27 MAG 2011 fino al 28 MAG 2011
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno
PRESCRIZIONI OPERATIVE
93
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
LAVORARE IL FERRO
Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il
taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai
passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la
piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della
lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i
piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai;
eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo
esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole
qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà
mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed
occhiali di protezione.
-Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri.
-La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi.
FONTI DI RISCHIO
scheda
S 1. 1.69
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri,
travi, pareti verticali, solai.
TRANCIA-PIEGAFERRI
AUTOGRU'
SCALA PORTATILE
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Carpentiere
Operaio Comune Polivalente
2. 4
2. 5
2.21
2.26
1. 1. 6
1. 1.19
1. 8. 3. 3. Confezionamento e getto del conglomerato cementizio
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
1,00 giorni lavorativi dal 30 MAG 2011 fino al 31 MAG 2011
3,00
3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno
PRESCRIZIONI OPERATIVE
IMPASTARE A MACCHINA
Dovrà essere predisposta una tettoia non più alta di 3 m per chi deve lavorare sotto la gru. Dovrà essere sempre
verificata l'integrità ed il buon funzionamento dei sistemi di sicurezza (interruttore di marcia/arresto, pulsante di
emergenza, interruttore differenziale). Non verranno mai manomesse le protezioni degli organi in movimento e si
dovrà procedere a togliere la tensione alla macchina ed al cavo di alimentazione se si deve accedere agli organi che
la fanno muovere. Per il carico della betoniera si dovrà utilizzare una carriola; per lo scarico si dovrà inclinare la
tazza per farne cadere l'impasto; sarà vietato infilare il badile nella betoniera e per effettuare degli spostamenti della
stessa si dovrà togliere la tensione e staccare la spina dalla presa di corrente, avendo cura di rimuovere il cavo di
alimentazione. Per il trasporto dei sacchi di cemento bisognerà adottare alcune misure di sicurezza, quali tenere la
schiena dritta per lo spostamento.
-Dovrà essere utilizzato un copricapo se si effettuano lavori sotto il sole; bisognerà utilizzare il casco se si effettuano
lavori vicino a ponteggi o sotto il braccio della gru. Per chi usa stabilmente la betoniera dovranno essere utilizzare le
cuffie o i tappi alle orecchie.
-Non dovranno essere toccati gli organi in movimento delle macchine; non ci si allontanerà dalla betoniera mentre
questa è in movimento.
-Tutte le macchine impastatrici (betoniera, molazza, ecc.) alimentate elettricamente devono essere collegate
all'impianto di messa a terra e vanno usate correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - cuffie
protettive.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1. 1.39
S 2. 1. 9
S 2. 2. 9
S 3. 6
S 3. 15
S 3. 16
S 3. 21
S 3. 22
S 4. 1. 1. 9
S 4. 1. 1.19
Confezionamento del calcestruzzo con betoniera o impianto di betonaggio
AUTOPOMPA PER GETTO
BETONIERA
ACCELERANTI PER CALCESTRUZZO.
TRATTAMENTI PROTETTIVI PER CALCESTRUZZO E MURATURA.
ADDITIVO PER MALTE
AERANTI PER CALCESTRUZZO.
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
Autista Pompa CLS
Operaio Comune Polivalente
1. 8. 3. 4. Disarmo casserature
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
1,00 giorni lavorativi dal 31 MAG 2011 fino al 1 GIU 2011
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno
PRESCRIZIONI OPERATIVE
DISARMARE
Dovranno essere seguite opportune indicazioni prima di cominciare a smontare i casseri e i banchinaggi. Bisognerà
94
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
prestare molta attenzione a non far cadere di colpo elementi del banchinaggio e dei casseri. Man mano che
vengono levati, verranno accatastati i puntelli e le travi separatamente e in ordine in un luogo raggiungibile dalla gru;
pulire i piani di lavoro. Dovranno essere disarmate le pareti verticali e, se restano dei fori di porte o di finestre con il
davanzale alto meno di un metro, bisognerà procedere a chiuderli con un parapetto e tavola fermapiede con
traverso intermedio. Verranno chiusi anche i fori rimasti sul solaio anche con delle tavole ancorate o con un regolare
parapetto.
-Dovranno essere utilizzati guanti, casco e scarpe di sicurezza quando si disarma.
-Il disarmo va effettuato con cautela e dopo che il calcestruzzo ha raggiunto una sufficiente resistenza. Il disarmo
deve essere autorizzato dal Direttore dei Lavori.
-Le aperture nei muri, prospicienti il vuoto, vanno chiuse con un parapetto alto un metro, con tavola fermapiede da
20 cm e traverso intermedio. Le aperture nei solai o vanno chiuse con tavole o vanno circondate da un parapetto
regolamentare. Se al termine del disarmo vengono riscontrate deficienze negli apprestamenti per la sicurezza,
bisognerà avvertire il responsabile di cantiere.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi.
RIORDINARE I MATERIALI
Dovranno essere selezionati gli elementi in laterizio riutilizzabili, disponendoli in ordine nelle apposite ceste; dovrà
essere raccolta in carriole la malta ancora utilizzabile; non verranno gettati materiali dal ponteggio. Dovranno essere
riordinati i materiali disponendoli in cataste separate in modo tale che non intralcino il lavoro ed il passaggio. I chiodi
sporgenti dovranno essere ribattuti o tolti con il martello per carpentiere. Tutti gli attrezzi verranno puliti e riordinati
nelle loro casse per gli attrezzi. Verranno staccate le spine dagli attrezzi elettrici, verificando di non lasciare
situazioni di rischio.
Dovranno essere utilizzati idonei D.P.I. quali scarpe antinfortunistiche, guanti e casco.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
PULIRE I MATERIALI
Bisognerà provvedere alla pulizia dell'area dopo aver terminato un lavoro; dovranno essere raccolti i materiali più
grossolani, con la scopa e badile quelli più fini, ed andranno buttati nella carriola. Dovrà essere bagnata con acqua
l'area se questa risulta essere molto polverosa; dovranno anche essere utilizzati DPI adatti quali la mascherina, gli
occhiali e la tuta. Per quanto riguarda le attrezzature, la betoniera verrà lavata abbondantemente con acqua e ghiaia
se questa risulta essere molto incrostata. Verranno lavate anche le carriole, le casse malta, i secchi ed i badili.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, i guanti ed il casco per effettuare le lavorazioni in
cantiere.
-L'area di lavoro verrà bagnata se questa risulta essere polverosa, avendo cura di raccogliere i residui dei materiali
irritanti e leggeri. In tali fasi si dovranno utilizzare la mascherina e gli occhiali.
-Dovrà essere utilizzata la tuta per la raccolta di materiali irritanti o insudicianti.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di protezione
- tuta - occhiali protettivi - maschera.
FONTI DI RISCHIO
scheda
S 1. 1.42
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2. 1.42
S 2. 2.19
S 2. 2.21
S 2. 2.26
S 3. 40
scheda
scheda
scheda
S 3. 41
S 4. 1. 1. 6
S 4. 1. 1.19
Disarmo e rimozione dei piani di lavoro occorsi per l'armatura principale e
secondaria dei vari impalcati.
MACCHINA PULISCI PANNELLI
PONTE SU CAVALLETTI
SCALA PORTATILE
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
DISARMANTI: OLIO DISARMANTE A BASE DI OLI MINERALI LEGGERI A
VOLTE COMBINATI CON ACQUA
DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME.
Carpentiere
Operaio Comune Polivalente
1. 9. OPERE DA LATTONIERE
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 1 GIU 2011 fino al 8 GIU 2011
Esterno fabbricato
1. 9. 1. - TUBI PLUVIALI, forniti e posti in opera, compresi bracciali di sostegno in piatto di rame posti ad
un interasse di mt. 2,00.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
3,00 giorni lavorativi dal 1 GIU 2011 fino al 4 GIU 2011
2,00
6 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 3,00 giorni
Impresa lattonieri fornisce 6,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
L'AREA DI LAVORO DOVRA' ESSERE DELIMITATA CON NASTRO BIANCO E ROSSO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 31
1.131
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
PISTOLA FISSACHIODI
PONTEGGIO FISSO
95
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1.133
3. 63
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.19
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
LAVORI IN ALTEZZA
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Operaio Comune Polivalente...
1. 9. 2. - RIMOZIONE PONTEGGIO ESTERNO - Rimozione del ponteggio esterno al corpo di fabbrica.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
2,00 giorni lavorativi dal 6 GIU 2011 fino al 8 GIU 2011
3,00
6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa edile fornisce 6,00 Uomini/Giorno
Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3)
Esterno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Al montaggio e allo smontaggio dei ponteggi metallici deve essere adibito personale pratico e fornito di attrezzi
appropriati ed in buono stato di manutenzione (vedi attrezzature).
E' fatto divieto di gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte, di salire e scendere lungo i montanti.
Durante la rimozione del ponteggio verrà esposta idonea cartellonistica di pericolo e d'obbligo.
Prescrizioni di coordinamento: TUTTA LA ZONA SOTTOSTANTE IL PONTEGGIO IN FASE DI SMONTAGGIO
DEVE ESSERE PRECLUSA ALLA POSSIBILITÀ DI TRANSITO SIA VEICOLARE CHE PEDONALE MEDIANTE
TRANSENNE O SEGNALAZIONI ADEGUATAMENTE ARRETRATE RISPETTO AL PONTEGGIO STESSO E
RISPETTO ALLA TRAIETTORIA CHE POTREBBE COMPIERE IL MATERIALE ACCIDENTALMENTE IN CADUTA.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI
STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 32
3. 57
scheda
scheda
scheda
3. 63
4. 1. 1. 7
4. 1. 1.26
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA IN METALLO
SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi
prefabbricati.
LAVORI IN ALTEZZA
Ponteggiatore...
Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)...
1. 10. OPERE INTERNE
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
17,00 giorni lavorativi dal 10 GIU 2011 fino al 5 LUG 2011
interno fabbricato
1. 10. 1. - SOGLIE DI MARMO E DAVANZALI per interni, lucidate sul piano, fornite e poste in opera con
malta di cemento per uno spessore di cm. 2, in marmo: botticino, completi di lucidatura e levigatura.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
4,00 giorni lavorativi dal 10 GIU 2011 fino al 16 GIU 2011
3,00
12 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 4,00 giorni
Impresa edile fornisce 12,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Area stradale
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 34
1.100
2. 23
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 2.12
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
BETONIERA A BICCHIERE
SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Muratore (generico)...
1. 10. 2. - CASSEMATTE per porte e finestre con zanche a murare, finite di qualsiasi dimensione.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
6,00 giorni lavorativi dal 16 GIU 2011 fino al 24 GIU 2011
2,00
12 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 6,00 giorni
Impresa edile fornisce 12,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
96
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Zona di coordinamento
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 34
2. 23
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.24
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
BETONIERA A BICCHIERE
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
1. 10. 3. - SERRAMENTO PORTA ANTINCENDIO posta in opera completa di serrature e cerniere con 5
guarnizioni, autoespandenti, molla di richiamo, ed elettrocalamite per porte "normalmente aperte".
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 24 GIU 2011 fino al 1 LUG 2011
2,00
10 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 5,00 giorni
Impresa edile fornisce 10,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 8
1. 9
1.100
1.133
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
PONTE SU CAVALLETTI
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Muratore...
1. 10. 4. - SERRAMENTI IN FERRO - PORTA BASCULANTE, per autorimessa, realizzata con elementi in
lamiera di acciaio zincato, tipo leggero, intelaiati e controventati con profili in acciaio zincati scatolari; fornita
compresa la ferramenta di sostegno.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
2,00 giorni lavorativi dal 1 LUG 2011 fino al 5 LUG 2011
3,00
6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa edile fornisce 6,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
GLI ADDETTI ALLA STESSA LAVORAZIONE DOVRANNO COORDINARSI IN MANIERA CONTINUA ED
ESEGUIRE LE OPERAZIONI IN SICUREZZA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 8
1. 9
1. 29
1. 68
1. 73
1. 92
1.100
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 6
PONTE SU CAVALLETTI
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA DOPPIA
SALDATRICE ELETTRICA
CANNELLO OSSIACETILENICO
TRAPANO PORTATILE AD USO AVVITATORE
SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Muratore...
Carpentiere...
1. 11. IMPIANTO IDRO-TERMO-SANITARIO
CARATTERISTICHE
Durata
41,00 giorni lavorativi dal 6 LUG 2011 fino al 1 SET 2011
97
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Zona di coordinamento
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
interno fabbricato
1. 11. 1. - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce su murature e solai per la collocazione delle
tubazioni per i vari impianti, eseguita a mano con martello e scalpello o con il martello demolitore elettrico.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
10,00 giorni lavorativi dal 6 LUG 2011 fino al 20 LUG 2011
2,00
20 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 10,00 giorni
Impresa edile fornisce 20,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Area stradale
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
L'ESECUZIONE DELLE TRACCE NELLA MURATURA E A PAVIMENTO NON DOVRANNO INTERFERIRE CON LE
ALTRE EVENTUALI LAVORAZIONI.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 5
1. 6
1. 7
1. 8
1. 9
1. 29
3. 16
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.24
MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
PONTE SU CAVALLETTI
SCANALATORE
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA DOPPIA
LAVORI ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE
Muratore Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 12. 1. - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce di modesta sezione su muratura eseguite
manualmente o con impiego di scanalatore, compresa la chiusura delle tracce e l'avvicinamento del
materiale di risulta al luogo di deposito provvisorio, in attesa del trasporto allo scarico.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico
- Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico
- Rumore durante l’uso del martello elettrico
- Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Schegge negli occhi durante l’uso dello scanalatore
- Danni a strutture sottostanti durante l’uso dello scanalatore
- Rumore durante l’uso dello scanalatore
- Inalazione di polveri durante l’uso dello scanalatore
- Proiezione della testa della mazza
- Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
- Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
- Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
- Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi allo scanalatore finchè lo stesso è in funzione.
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è
bloccata.
1. 11. 2. - IMPIANTO DI RISCALDAMENTO composto da:
- centrale termica con generatore di calore pressurizzato;
- bruciatore e rampa gas a norme UNI, canna fumaria;
- tubo di fumo in acciaio inox AISI 316, coibentato esternamente;
- sistemi di sicurezza e controllo a norma ISPESL;
- sistema di regolazione e controllo della temperatura ambiente;
- circolatori per adduzione acqua alle utenze;
- tubazioni in acciaio nero coibentate esternamente a norma DPR 412.93, allegato B, con guaine in
materiale espanso;
- corpi scaldanti in ghisa a piastre nei servizi igienici ed aerotermi a lancio orizzontale nelle restanti parti del
fabbricato, comprese valvole e detentori.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
15,00 giorni lavorativi dal 20 LUG 2011 fino al 10 AGO 2011
2,00
30 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 15,00 giorni
Impresa impiantisti fornisce 30,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
98
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Prescrizioni di coordinamento: LE OPERAZIONI DELL'IMPIANTISTA IDRAULICO POTREBBERO SOVRAPPORSI
AD ALTRE OPERAZIONI, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, LO STESSO
DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI
INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 5
1. 6
1. 8
1. 9
1. 29
1. 73
1. 78
1.156
2. 26
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 16
3. 66
4. 1. 1.19
4. 1. 1.45
MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
PONTE SU CAVALLETTI
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA DOPPIA
CANNELLO OSSIACETILENICO
FILIERA ELETTRICA PORTATILE
PIASTRE PER SALDATURA POLIETILENICA
SCHIUME ISOLANTI APPLICATE IN SITU: POLIURETANO ESPANSO A DUE
COMPONENTI A BASE DI POLIURETANO ESPANSO PREPARATO IN
CANTIERE MISCELANDO DUE COMPONENTI LIQUIDI
LAVORI ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Operaio Comune Polivalente...
Capo Squadra (impianti)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 11. 3. - IMPIANTO IDRICO SANITARIO composto da: wc, lavabi e bidè in porcellana completi di
scarichi e rubinetteria; alimentazione a mezzo di tubazioni derivate dal circuito principale, compreso
coibentazione delle tubazioni dell'acqua calda.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico
- Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico
- Rumore durante l’uso del martello elettrico
- Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Proiezione della testa della mazza
- Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
- Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
- Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
- Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
- Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico.
- Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
- Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre
emana gas tossici se bruciato
- Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello
ossiacetilenico.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è
in funzione.
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è
bloccata.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in
bombola.
2
1. 12. 2. - IMPIANTO ELETTRICO a partire dal quadro di alloggio o di zona, in esecuzione sotto traccia
(esclusa assistenza muraria), in osservanza alle norme CEI-UNEL vigenti, costituito da:
- Tubazioni in p.v.c. flessibili, autoestinguente, serie pesante;
- Conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante l'incendio, sezione minima 1,5
mmq.. per le dorsali (tipo NO7V-K);
- Apparecchi di tipo modulare, dove previsto con Imq., compresa la scatola da incasso, il supporto e la
placca in resina od in alluminio;
- Cassette di derivazione, morsetti ed ogni altro accessorio:
punti luce; punti presa; quadro di protezione e comando; impianto di terra; impianto TV con antenna
sul tetto; impianto citofonico.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico
- Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico
- Rumore durante l’uso del martello elettrico
- Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Proiezione della testa della mazza
- Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
99
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
-
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
Proiezione della testa del martello
Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico
Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico
Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico.
Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico
Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre
emana gas tossici se bruciato
Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti
Proiezione della testa del martello
Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
Ribaltamento del ponteggio mobile
Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponteggio mobile
Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili
Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili
Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello
ossiacetilenico.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è
in funzione.
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è
bloccata.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al ponteggio mobile (trabattello), finchè lo
stesso è in uso.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in
bombola.
1. 11. 3. - IMPIANTO IDRICO SANITARIO composto da: wc, lavabi e bidè in porcellana completi di
scarichi e rubinetteria; alimentazione a mezzo di tubazioni derivate dal circuito principale, compreso
coibentazione delle tubazioni dell'acqua calda.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
16,00 giorni lavorativi dal 10 AGO 2011 fino al 1 SET 2011
2,00
32 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 16,00 giorni
Impresa impiantisti fornisce 32,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: LE OPERAZIONI DELL'IMPIANTISTA IDRAULICO POTREBBERO SOVRAPPORSI
AD ALTRE OPERAZIONI, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, LO STESSO
DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI
INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 5
1. 6
1. 8
1. 9
1. 29
1. 73
1. 78
1.156
2. 26
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 16
3. 66
4. 1. 1.19
4. 1. 1.45
MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
PONTE SU CAVALLETTI
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA DOPPIA
CANNELLO OSSIACETILENICO
FILIERA ELETTRICA PORTATILE
PIASTRE PER SALDATURA POLIETILENICA
SCHIUME ISOLANTI APPLICATE IN SITU: POLIURETANO ESPANSO A DUE
COMPONENTI A BASE DI POLIURETANO ESPANSO PREPARATO IN
CANTIERE MISCELANDO DUE COMPONENTI LIQUIDI
LAVORI ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Operaio Comune Polivalente...
Capo Squadra (impianti)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 11. 2. - IMPIANTO DI RISCALDAMENTO composto da:
- centrale termica con generatore di calore pressurizzato;
- bruciatore e rampa gas a norme UNI, canna fumaria;
- tubo di fumo in acciaio inox AISI 316, coibentato esternamente;
- sistemi di sicurezza e controllo a norma ISPESL;
- sistema di regolazione e controllo della temperatura ambiente;
100
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
- circolatori per adduzione acqua alle utenze;
- tubazioni in acciaio nero coibentate esternamente a norma DPR 412.93, allegato B, con guaine in
materiale espanso;
- corpi scaldanti in ghisa a piastre nei servizi igienici ed aerotermi a lancio orizzontale nelle restanti
parti del fabbricato, comprese valvole e detentori.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico
- Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico
- Rumore durante l’uso del martello elettrico
- Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Proiezione della testa della mazza
- Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
- Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
- Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
- Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
- Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico.
- Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
- Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre
emana gas tossici se bruciato
- Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello
ossiacetilenico.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è
in funzione.
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è
bloccata.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in
bombola.
2
1. 12. 2. - IMPIANTO ELETTRICO a partire dal quadro di alloggio o di zona, in esecuzione sotto traccia
(esclusa assistenza muraria), in osservanza alle norme CEI-UNEL vigenti, costituito da:
- Tubazioni in p.v.c. flessibili, autoestinguente, serie pesante;
- Conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante l'incendio, sezione minima 1,5
mmq.. per le dorsali (tipo NO7V-K);
- Apparecchi di tipo modulare, dove previsto con Imq., compresa la scatola da incasso, il supporto e la
placca in resina od in alluminio;
- Cassette di derivazione, morsetti ed ogni altro accessorio:
punti luce; punti presa; quadro di protezione e comando; impianto di terra; impianto TV con antenna
sul tetto; impianto citofonico.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico
- Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico
- Rumore durante l’uso del martello elettrico
- Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Proiezione della testa della mazza
- Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
- Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
- Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
- Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
- Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico.
- Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
- Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre
emana gas tossici se bruciato
- Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
- Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
- Ribaltamento del ponteggio mobile
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponteggio mobile
101
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
- Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili
- Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello
ossiacetilenico.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è
in funzione.
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è
bloccata.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al ponteggio mobile (trabattello), finchè lo
stesso è in uso.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in
bombola.
1. 12. IMPIANTO ELETTRICO
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
35,00 giorni lavorativi dal 6 SET 2011 fino al 25 OTT 2011
interno fabbricato
1. 12. 1. - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce di modesta sezione su muratura eseguite
manualmente o con impiego di scanalatore, compresa la chiusura delle tracce e l'avvicinamento del
materiale di risulta al luogo di deposito provvisorio, in attesa del trasporto allo scarico.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
10,00 giorni lavorativi dal 6 SET 2011 fino al 20 SET 2011
2,00
20 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 10,00 giorni
Impresa edile fornisce 20,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Area stradale
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
L'ESECUZIONE DELLE TRACCE NELLA MURATURA E A PAVIMENTO NON DOVRANNO INTERFERIRE CON LE
ALTRE EVENTUALI LAVORAZIONI.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 5
1. 6
1. 7
1. 8
1. 9
1. 29
3. 16
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.24
MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
PONTE SU CAVALLETTI
SCANALATORE
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA DOPPIA
LAVORI ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE
Muratore Polivalente...
Operaio Comune (muratore)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 11. 1. - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce su murature e solai per la collocazione delle
tubazioni per i vari impianti, eseguita a mano con martello e scalpello o con il martello demolitore
elettrico.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico
- Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico
- Rumore durante l’uso del martello elettrico
- Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Schegge negli occhi durante l’uso dello scanalatore
- Danni a strutture sottostanti durante l’uso dello scanalatore
- Rumore durante l’uso dello scanalatore
- Inalazione di polveri durante l’uso dello scanalatore
- Proiezione della testa della mazza
- Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
- Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
- Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
- Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi allo scanalatore finchè lo stesso è in funzione.
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è
102
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
bloccata.
1. 12. 2. - IMPIANTO ELETTRICO a partire dal quadro di alloggio o di zona, in esecuzione sotto traccia
(esclusa assistenza muraria), in osservanza alle norme CEI-UNEL vigenti, costituito da:
- Tubazioni in p.v.c. flessibili, autoestinguente, serie pesante;
- Conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante l'incendio, sezione minima 1,5 mmq..
per le dorsali (tipo NO7V-K);
- Apparecchi di tipo modulare, dove previsto con Imq., compresa la scatola da incasso, il supporto e la
placca in resina od in alluminio;
- Cassette di derivazione, morsetti ed ogni altro accessorio:
punti luce; punti presa; quadro di protezione e comando; impianto di terra; impianto TV con antenna sul
tetto; impianto citofonico.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
25,00 giorni lavorativi dal 20 SET 2011 fino al 25 OTT 2011
3,00
75 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 25,00 giorni
Impresa impiantisti fornisce 75,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
E' VIETATO ESEGUIRE QUALSIASI LAVORO SU O IN VICINANZA DI PARTI IN TENSIONE PERTANTO PRIMA DI
QUALSIASI INTERVENTO SUGLI IMPIANTI ELETTRICI, L'OPERATORE SI ASSICURA CHE NON VI SIA
TENSIONE APRENDO GLI INTERRUTTORI A MONTE E METTENDO LUCCHETTI O CARTELLI AL FINE DI
EVITARE L'INTEMPESTIVA CHIUSURA DEGLI STESSI DA PARTE DI ALTRI; QUINDI PRIMA DI OPERARE
ACCERTA, MEDIANTE ANALISI STRUMENTALE (AD ESEMPIO CON IL TESTER), L'AVVENUTA MESSA FUORI
TENSIONE DELLE PARTI CON POSSIBILITÀ DI CONTATTI DIRETTI.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 29
1. 35
1. 63
1. 64
1. 65
1. 66
1. 67
1. 69
1. 70
1. 71
1.133
3. 68
4. 1. 1.18
4. 1. 1.21
4. 1. 1.45
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA DOPPIA
PONTEGGIO MOBILE (TRABATTELLO)
01) Cavi elettrici
02) 03) 04) 05) Interruttori - Sezionatori
06) Prese a spina
07) Quadri elettrici
08) Impianto di terra
09) Luoghi conduttori ristretti
10) Illuminazione
11) Verifiche iniziali
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI
Elettricista (completo)...
Operaio Comune Assistenza Impianti...
Capo Squadra (impianti)...
ATTIVITA' COORDINATE
1
1. 11. 2. - IMPIANTO DI RISCALDAMENTO composto da:
- centrale termica con generatore di calore pressurizzato;
- bruciatore e rampa gas a norme UNI, canna fumaria;
- tubo di fumo in acciaio inox AISI 316, coibentato esternamente;
- sistemi di sicurezza e controllo a norma ISPESL;
- sistema di regolazione e controllo della temperatura ambiente;
- circolatori per adduzione acqua alle utenze;
- tubazioni in acciaio nero coibentate esternamente a norma DPR 412.93, allegato B, con guaine in
materiale espanso;
- corpi scaldanti in ghisa a piastre nei servizi igienici ed aerotermi a lancio orizzontale nelle restanti
parti del fabbricato, comprese valvole e detentori.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico
- Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico
- Rumore durante l’uso del martello elettrico
- Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Proiezione della testa della mazza
- Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
- Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
- Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
- Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
- Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico.
- Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico
103
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
-
Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre
emana gas tossici se bruciato
- Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello
ossiacetilenico.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è
in funzione.
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è
bloccata.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in
bombola.
2
1. 11. 3. - IMPIANTO IDRICO SANITARIO composto da: wc, lavabi e bidè in porcellana completi di
scarichi e rubinetteria; alimentazione a mezzo di tubazioni derivate dal circuito principale, compreso
coibentazione delle tubazioni dell'acqua calda.
Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento
- Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico
- Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico
- Rumore durante l’uso del martello elettrico
- Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Proiezione della testa della mazza
- Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
- Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
- Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
- Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
- Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico.
- Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
- Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre
emana gas tossici se bruciato
- Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti
- Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico
- Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico
- Rumore durante l’uso del martello elettrico
- Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico
- Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
- Proiezione della testa della mazza
- Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
- Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
- Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
- Proiezione della testa del martello
- Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
- Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
- Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
- Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico.
- Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico
- Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico
- Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
- Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre
emana gas tossici se bruciato
- Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti
Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello
ossiacetilenico.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è
in funzione.
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è
bloccata.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
- I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello
ossiacetilenico.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è
in funzione.
104
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
- I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è
bloccata.
- I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento
- Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in
bombola.
- Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in
bombola.
1. 13. MASSETTI DI SOTTOFONDO
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
3,00 giorni lavorativi dal 25 OTT 2011 fino al 28 OTT 2011
interno fabbricato
1. 13. 1. - MASSETTO IN CALCESTRUZZO per la formazione di sottofondo dello spessore di 4 cm.,
completo di frattazzatura superficiale e rete in polipropilene della TENAX tipo RF1 con maglia da 42x27
mm., atto a ricevere le pavimentazioni superiori.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 25 OTT 2011 fino al 26 OTT 2011
5,00
5 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 5,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Area stradale
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Transitare a velocità ridotta e lontano dalle strutture.
Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico.
Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante.
I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento.
Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo.
Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio.
Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un
tirante (corda).
Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts.
I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato.
Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili.
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 17
1.129
1.130
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 9
4. 1. 1.10
4. 1. 1.19
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO)
AUTOBETONIERA
AUTOPOMPA PER GETTO
Muratore Polivalente...
Muratore...
Autista Pompa CLS...
Autista Autobetoniera...
Operaio Comune Polivalente...
1. 13. 2. - SOTTOFONDO PER PAVIMENTI, da realizzare mediante fornitura e posa di getto in
calcestruzzo di cemento dosato a 3,5 ql./mc., fornito e posto in opera a livello di progetto, tirato a staggia.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
2,00 giorni lavorativi dal 26 OTT 2011 fino al 28 OTT 2011
3,00
6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa edile fornisce 6,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
1. 9
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
105
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 34
2. 23
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.19
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
BETONIERA A BICCHIERE
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
Muratore Polivalente...
Muratore...
Operaio Comune Polivalente...
1. 14. INTONACI
CARATTERISTICHE
Durata
22,00 giorni lavorativi dal 31 OTT 2011 fino al 30 NOV 2011
1. 14. 1. - INTONACI INTERNI eseguiti a più strati a piano perfetto con staggia e frattazzo, formazione di
mazzette, strombature, spallature, spigolature di angoli e rientranze, in malta di calce idraulica e cemento
(malta bastarda) su pareti interne e soffitti (sp. cm. 1,5÷2).
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
15,00 giorni lavorativi dal 31 OTT 2011 fino al 19 NOV 2011
4,00
60 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 15,00 giorni
Impresa intonacatori fornisce 60,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 9
1. 15
1. 17
1. 29
1. 54
1.133
1.142
2. 23
4. 1. 1. 3
4. 1. 1.23
4. 1. 1.24
4. 1. 1.48
PONTE SU CAVALLETTI
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
INTONACATRICE
ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO)
SCALA DOPPIA
PISTOLA PER INTONACO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
SILOS PER PREMISCELATI
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
Riquadratore (intonaci tradizionali)...
Operaio Comune (intonaci tradizionali)...
Operaio Comune (muratore)...
Capo Squadra (intonaci tradizionali)...
1. 14. 2. - INTONACO ESTERNO eseguito con malta di calce eminentemente idraulica, tirato a perfetto
piano verticale semplicemente staggiato, compresa la formazione di spigoli arrotondati e la scheggiatura e
spuntatura della muratura.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
7,00 giorni lavorativi dal 21 NOV 2011 fino al 30 NOV 2011
4,00
28 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 7,00 giorni
Impresa intonacatori fornisce 28,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 15
1. 17
1. 29
1. 54
1.131
1.133
1.142
2. 23
4. 1. 1. 3
4. 1. 1.23
4. 1. 1.24
4. 1. 1.48
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
INTONACATRICE
ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO)
SCALA DOPPIA
PISTOLA PER INTONACO
PONTEGGIO FISSO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
SILOS PER PREMISCELATI
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
Riquadratore (intonaci tradizionali)...
Operaio Comune (intonaci tradizionali)...
Operaio Comune (muratore)...
Capo Squadra (intonaci tradizionali)...
1. 15. ASCENSORE
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
21,00 giorni lavorativi dal 16 MAG 2011 fino al 14 GIU 2011
Copertura
106
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
1. 15. 1. - POSA STRUTTURA IN ACCIAIO
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
1,00 giorni lavorativi dal 16 MAG 2011 fino al 17 MAG 2011
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa impiantisti fornisce 2,00 Uomini/Giorno
PRESCRIZIONI OPERATIVE
IMBRACARE I MATERIALI
Dovrà essere sempre imbracato il carico in modo che resti intatto e stabile durante le operazioni di sollevamento e
trasporto; la doppia imbracatura a cappio è la più idonea per sollevare travi, tavole in legno, tubi per ponteggio, ecc.
Dovranno essere sempre usati due cavi, opportunamente distanziati per garantire un equilibrato sollevamento.
Dovranno essere sempre riportate sui ganci le portate in modo che siano almeno uguali alla portata massima del
mezzo di sollevamento. Dovranno essere verificate le alette di chiusura dei ganci, le cinghie e le funi.
-Utilizzare idonei D.P.I. quali: scarpe antinfortunistiche, guanti e casco per i lavori all'interno del cantiere.
-Dovranno essere utilizzati solo cinghie, funi e ganci in buono stato su cui è indicato il carico che possono reggere
-Utilizzare ceste metalliche per sollevare mattoni e gli altri materiali sciolti.
-Dovranno essere utilizzate le cinghie, le funi e i ganci che riportano il peso che devono reggere.
LAVORARE IL FERRO
Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il
taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai
passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la
piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della
lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i
piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai;
eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo
esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole
qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà
mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed
occhiali di protezione.
-Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri.
-La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
SOLLEVARE I MATERIALI
Dovrà essere segnalato l'agganciamento del carico e quando il carico comincia ad alzarsi bisognerà evitare di
sostare sotto il carico sospeso. Va segnalato all'operatore la posa del carico, accompagnando il gancio per evitare
che si impigli. Dovrà sempre essere indicato il peso che la gru può sollevare in appositi cartelli lungo il braccio.
Dovranno essere verificati i limitatori di carico. Dovranno essere utilizzati gli argani a bandiera per sollevare i
materiali, verificando che siano fissati su due montanti ancorati alle strutture dell'edificio o del ponteggio. Dovrà
essere sollevato ed abbassato il carico con attenzione, seguendo il suo movimento. Dovranno essere avvertiti i
lavoratori che si trovano nei piani sottostanti.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, i guanti ed il casco per le lavorazioni in cantiere.
-Dovranno essere sempre rispettate le segnalazioni acustiche fatte dal gruista.
-Non dovranno essere presenti lavoratori sotto il carico che la gru sta sollevando e trasportando.
-Dovranno essere disposti in modo ordinato le attrezzature sfuse (elementi di ponteggio, puntelli, tavolame, ecc.).
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
S 1. 1.36
S 1. 1.45
S 1. 1.59
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
S 4.
S 4.
2. 5
2. 7
2.19
2.26
1. 1. 6
1. 1.19
1. 1.25
1. 1.39
Lavorazione ferro in cantiere
Saldatura ossiacetilenica e taglio metalli
Assemblaggio di elementi prefabbricati, previa imbracatura e sollevamento al
piano di lavoro, mediante l'uso della gru di cantiere o dell'autogru.
AUTOGRU'
GRU
PONTE SU CAVALLETTI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Carpentiere
Operaio Comune Polivalente
Operaio Comune (carpentiere)
Gruista (gru a torre)
1. 15. 2. - FORMAZIONE DI CONTROSOFFITTO INTERNO, su apposita struttura in profili zincati appesi
alle soprastanti strutture con idonei appendini, costituiti da lastre in cartongesso, compresa l'installazione di
appositi tenditori, posa di rete sulle giunzioni e successiva stuccatura delle fessure.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
10,00 giorni lavorativi dal 18 MAG 2011 fino al 1 GIU 2011
4,00
40 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 10,00 giorni
Impresa edile fornisce 40,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Copertura
PRESCRIZIONI OPERATIVE
107
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
DURANTE LE OPERAZIONI DI MONTAGGIO DEL CONTROSOFFITTO NELLA ZONA SOTTOSTANTE NON
DOVRANNO ESSERE PRESENTI ALTRI LAVORATORI OLTRE AGLI ADDETTI STRETTAMENTE NECESSARI
PER ESEGUIRE L'INSTALLAZIONE DELLO STESSO.
GLI OPERATORI PRIMA DI PROCEDERE ALLE OPERAZIONI DOVRANNO ACCERTARSI CHE NELL'AREA DI
PERTINENZA NON SIANO PRESENTI PERSONE NON ADDETTE AI LAVORI.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 8
1. 9
1. 29
1. 68
1. 92
1.100
1.133
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 6
PONTE SU CAVALLETTI
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA DOPPIA
SALDATRICE ELETTRICA
TRAPANO PORTATILE AD USO AVVITATORE
SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Muratore...
Carpentiere...
1. 15. 3. - SERRAMENTI INTERNI: formazione e posa in opera di serramenti in legno di ogni ordine e tipo
per porte e finestre, comprese le opere accessorie, ecc.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 1 GIU 2011 fino al 8 GIU 2011
2,00
10 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 5,00 giorni
Serramentisti fornisce 10,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Copertura
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 29
1. 92
1.133
2. 40
scheda
scheda
4. 1. 1.16
4. 1. 1.19
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA DOPPIA
TRAPANO PORTATILE AD USO AVVITATORE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
SCHIUME ISOLANTI DI POLIURETANO ESPANSO IN BOMBOLETTE O
SPRUZZATO CON POMPA SPRUZZATRICE
Serramentista...
Operaio Comune Polivalente...
1. 15. 4. - CONVERSE E GRONDE IN LAMIERA PER COPERTI, fornite e poste in opera, con unione dei
vari elementi a mezzo di chiodatura con ribattini in rame e saldatura.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
4,00 giorni lavorativi dal 8 GIU 2011 fino al 14 GIU 2011
2,00
8 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 4,00 giorni
Impresa lattonieri fornisce 8,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Copertura
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 31
1. 92
1.131
1.133
3. 63
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.19
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
PISTOLA FISSACHIODI
TRAPANO PORTATILE AD USO AVVITATORE
PONTEGGIO FISSO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
LAVORI IN ALTEZZA
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Operaio Comune Polivalente...
1. 16. POSA DI SERRAMENTI
CARATTERISTICHE
108
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Durata
Zona di coordinamento
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
12,00 giorni lavorativi dal 17 GIU 2011 fino al 5 LUG 2011
Esterno fabbricato
1. 16. 1. Posa di telaio fisso, mobile.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
12,00 giorni lavorativi dal 17 GIU 2011 fino al 5 LUG 2011
3,00
36 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 12,00 giorni
Serramentisti fornisce 36,00 Uomini/Giorno
interno fabbricato
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
2. 2
2.21
2.26
1. 1.16
TRAPANO
SCALA PORTATILE
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Serramentista
1. 17. PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI INTERNI
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
14,00 giorni lavorativi dal 8 LUG 2011 fino al 28 LUG 2011
interno fabbricato
1. 17. 1. - ESECUZIONE DELLA PAVIMENTAZIONE INTERNA, costituita da piastrelle in pietra naturale e
di ceramica, posati su sottofondo di malta cementizia completi di stuccatura.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
10,00 giorni lavorativi dal 8 LUG 2011 fino al 22 LUG 2011
2,00
20 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 10,00 giorni
Impresa pavimentisti fornisce 20,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE IN QUANTO SUL
PAVIMENTO POSATO NON DEVONO TRANSITARE PERSONE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO
PREVEDERE O MANIFESTARE SOVRAPPOSIZIONI, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE
COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 47
1. 50
1. 99
1.133
2. 2
2. 15
3. 81
scheda
scheda
4. 1. 1.13
4. 1. 1.20
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
LEVIGATRICE ELETTRICA PER PAVIMENTI
BATTIPIASTRELLE
TAGLIAPIASTRELLE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
ADESIVI PER PAVIMENTI.
COLLANTE
REALIZZAZIONE DI PAVIMENTI INTERNI - Posa in opera di pavimenti con
piastrelle in ceramica monocottura, su sottofondo di malta cementizia o colla
adesiva e relativa pulizia .
Posatore Pavimenti e Rivestimenti...
Operaio Comune (piastrellista)...
1. 17. 2. - RIVESTIMENTI DI PARETI CON PIASTRELLE di cotto smaltato, compreso la pulitura a lavoro
ultimato, in opera con collante.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
4,00 giorni lavorativi dal 22 LUG 2011 fino al 28 LUG 2011
2,00
8 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 4,00 giorni
Impresa pavimentisti fornisce 8,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE SOVRAPPOSIZIONI, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA'
DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 6
1. 9
1. 99
1.133
2. 15
4. 1. 1.13
PONTE SU CAVALLETTI
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
TAGLIAPIASTRELLE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
COLLANTE
Posatore Pavimenti e Rivestimenti...
109
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
scheda
4. 1. 1.20
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Operaio Comune (piastrellista)...
1. 18. TINTEGGIATURE INTERNE ED ESTERNE
CARATTERISTICHE
Durata
15,00 giorni lavorativi dal 8 AGO 2011 fino al 27 AGO 2011
1. 18. 1. - TINTA INTERNA CON TEMPERA per pareti e soffitti uguali, data a due strati su intonaco civile
nuovo.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
10,00 giorni lavorativi dal 8 AGO 2011 fino al 20 AGO 2011
3,00
30 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 10,00 giorni
Impresa pittori fornisce 30,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Improbabile (1) x Danno medio (2)
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Sarà obbligo per gli operatori durante la fase lavorativa, garantire un adeguato ricircolo d'aria all'interno dei luoghi di
lavoro.
All'interno dei luoghi di lavoro, verranno utilizzati idonei ponti su cavalletti precedentemente allestiti o ponti mobili
(trabatelli).
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 29
1. 35
2. 32
4. 1. 1.14
4. 1. 1.19
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA DOPPIA
PONTEGGIO MOBILE (TRABATTELLO)
PITTURE PER MANO DI FINITURA E DI FONDO.
Imbianchino...
Operaio Comune Polivalente...
1. 18. 2. - TINTA ESTERNA con idropittura acrilsiliconica, su intonaco civile nuovo, a due strati, previa
stesura di una mano di appretto isolante pigmentato.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
5,00 giorni lavorativi dal 22 AGO 2011 fino al 27 AGO 2011
3,00
15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni
Impresa pittori fornisce 15,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 32
1.131
2. 32
4. 1. 1.14
4. 1. 1.19
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SCALA IN METALLO
PONTEGGIO FISSO
PITTURE PER MANO DI FINITURA E DI FONDO.
Imbianchino...
Operaio Comune Polivalente...
1. 19. POSA ASCENSORE
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
12,00 giorni lavorativi dal 1 SET 2011 fino al 17 SET 2011
interno fabbricato
1. 19. 1. Posizionamento delle guide all'interno della fossa
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
2,00 giorni lavorativi dal 1 SET 2011 fino al 3 SET 2011
3,00
6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni
Impresa impiantisti fornisce 6,00 Uomini/Giorno
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
110
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Prima di iniziare i lavori, il vano dovrà essere perfettamente pulito, non dovranno essere presenti oggetti contundenti
che escono dalle pareti (es. chiodi pezzi di ferro ecc.). Le guide vengono realizzate mettendo insieme più pezzi di
guida di lunghezza pari a 5 m. Presentano un incastro con piastra di tenuta posteriore (del tipo maschio/femmina).
Devono appoggiare su di un tavolato in legno preventivamente posto sul fondo della fossa, altrimenti si possono
rovinare le estremità delle guide (incastri); se succede ciò in fase di installazione devono essere limate.Tutte le guide
devono essere posizionate nello stesso senso all'interno della fossa, altrimenti devono essere estratte e reinserite
girate (le guide sono oliate e quindi scivolose).Ogni guida presente in testa quattro fori, uno di questi viene anche
utilizzato per agganciare la fune. Per l'operazione di posizionamento sono previste un numero adeguato di persone
in relazione al peso delle guide. Un operatore cala la fune del 2° piano (si sporge nel vuoto), due trascinano la guida
fino davanti alla porta del piano inferiore che è ad altezza di 1,5 metri dal fondo della fossa. Un operatore scende
quindi in fossa con una scala per accompagnare la guida fino all'appoggio sulle tavole di legno.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
2. 1
2. 5
2.21
2.26
1. 1.19
Posizionamento delle guide all'interno della fossa
AUTOGRU'
SCALA PORTATILE
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Operaio Comune Polivalente
1. 19. 2. Piombatura
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 5 SET 2011 fino al 6 SET 2011
3,00
3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa impiantisti fornisce 3,00 Uomini/Giorno
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Dall'impresa esecutrice delle stabile, dovrà essere costruito un impalcato con piani a norma ad ogni piano. Le
operazioni descritte vengono eseguite con l'operatore in piedi su di un'impalcatura. L'operatore verifica le misure del
progetto muovendosi sull'impalcato.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
2. 2
2.20
2.21
2.26
1. 1.19
Piombatura
PONTEGGIO
SCALA PORTATILE
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Operaio Comune Polivalente
1. 19. 3. Installazione guide
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 6 SET 2011 fino al 7 SET 2011
3,00
3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa impiantisti fornisce 3,00 Uomini/Giorno
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
La superficie di incastro delle guide dovrà essere pulita. Se il vano è in muratura c'è bisogno dell'ausilio di un
muratore esterno, per eseguire i fori degli ancoraggi. Se il vano è in cemento la foratura è generalmente un compito
dell'installatore. Dopo aver posizionato una guida viene inserito un ancoraggio nel foro e solo successivamente il
muratore cementa.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
2. 3
2. 2
2.20
2.26
1. 1. 6
1. 1.19
Installazione guide
TRAPANO
PONTEGGIO
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Carpentiere
Operaio Comune Polivalente
1. 19. 4. Installazione macchina in sala macchine
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
3,00 giorni lavorativi dal 7 SET 2011 fino al 10 SET 2011
3,00
9 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 3,00 giorni
Impresa impiantisti fornisce 9,00 Uomini/Giorno
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Una volta in sala macchine gli uomini devono appoggiare la macchina sul cavalletto a braccia. La piattina è il
pavimento provvisorio della cabina e diventa il nuovo piano di lavoro.Quando è possibile, per il trasporto della
macchina in sala macchine si utilizza un prifilato ad "H" fissato sul soffitto od a parete della sala stessa. Sul profilato
viene installato un paranco e si solleva la macchina, successivamente, si fa scorrere il paranco sul profilato fino al
111
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
punto in cui si deve posizionare la macchina.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 2.
S 2.
S 4.
S 4.
2. 4
2. 7
2.26
1. 1.19
1. 1.21
Installazione macchina in sala macchine
GRU
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Operaio Comune Polivalente
Operaio Comune Assistenza Impianti
1. 19. 5. Installazione arcata e contrappeso
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 12 SET 2011 fino al 13 SET 2011
3,00
3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa impiantisti fornisce 3,00 Uomini/Giorno
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
In questa fase ci sono operazioni di messa in tiro delle funi e registrazione delle pulegge. In questa fase è tolta la
parte superiore dell'impalcatura.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 2.
S 2.
S 4.
2. 5
2. 1
2.26
1. 1.19
Installazione di trefoli
ARGANO
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Operaio Comune Polivalente
1. 19. 6. Installazione porte di piano e cabina
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
4,00 giorni lavorativi dal 13 SET 2011 fino al 17 SET 2011
4,00
16 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 4,00 giorni
Impresa impiantisti fornisce 16,00 Uomini/Giorno
interno fabbricato
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Terminata l'installazione delle porte di piano interviene il muratore per rifinire la muratura e solo successivamente
torna l'installatore a montare l'impianto elettrico della cabina.Tutte queste operazioni si effettuano con l'operatore in
piedi sulla piattina, generalmente esposto al rischio di caduta nel vuoto. Prima di iniziare l'installazione delle cabine
si carica il contrappeso, si blocca l'arcata con funi di sicurezza ancorate alle guide di cabina, si toglie la piattina e la
zavorra di piattina e si inizia a costruire la cabina dal piano di cabina.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 2.
S 2.
S 4.
2. 6
1.23
2.26
1. 1.19
Installazione porte di piano e di cabina
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Operaio Comune Polivalente
1. 20. POSA BUSSOLA DI INGRESSO
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 3 OTT 2011 fino al 8 OTT 2011
Esterno fabbricato
1. 20. 1. Posa di telaio fisso, mobile e dell'eventuale sistema di oscuramento.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 3 OTT 2011 fino al 8 OTT 2011
2,00
10 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 5,00 giorni
Serramentisti fornisce 10,00 Uomini/Giorno
interno fabbricato
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
2. 2
2.21
2.26
1. 1.16
TRAPANO
SCALA PORTATILE
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Serramentista
1. 21. FOGNATURE ESTERNE
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
18,00 giorni lavorativi dal 26 SET 2011 fino al 20 OTT 2011
Area esterna
112
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
1. 21. 1. - SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA in terreni omogenei, fino a mt. 2,00 compresi aggottamenti,
puntellamenti e sbadacchiature, è compreso altresì l'accantonamento del terreno per il tombamento dei
vuoti ed il trasporto a rifiuto del materiale eccedente.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
3,00 giorni lavorativi dal 26 SET 2011 fino al 29 SET 2011
4,00
12 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 3,00 giorni
Impresa edile fornisce 12,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
Area esterna
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Qualunque lavoro di scavo deve essere preceduto da un'analisi geotecnica del terreno, e da una accurata relazione
sulla presenza di eventuali sottostrutture (impianti esistenti).
Durante lo scavo le persone non devono sostare o transitare o conunque essere presenti nel campo di azione
dell'escavatore, né alla base o sul ciglio del fronte di attacco; il ciglio superiore dovrà essere pulito e spianato; le
pareti devono essere controllate per eliminare le irregolarità ed evitare eventuali distacchi di blocchi (disgaggio);
prima di accedere alla base degli scavi accertarsi del completamento dei lavori, armature comprese se previste; fare
uso di casco di protezione; A scavo ultimato sul ciglio superiore verranno installati regolari delimitazioni dell'area
aperta, i mezzi meccanici non dovranno mai avvicinarsi al ciglio dello scavo; non devono essere effettuati, anche se
momentanei, depositi sul ciglio dello scavo.
In caso di allagamento dello scavo, la ripresa dei lavori dovrà avvenire dopo un'accurata valutazione della
sutuazione e stato delle pareti dello scavo.
Prescrizioni di coordinamento: Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra dovranno
rimanere ad una adeguata distanza di sicurezza da esse.
NELLE ZONE INTERESSATE AI LAVORI DI SCAVO DEVONO OPERARE SOLO LE MACCHINE PER
MOVIMENTO TERRA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 3
1. 9
1. 10
1. 11
1. 46
1.133
3. 22
3. 74
4. 1. 1.24
4. 1. 1.27
scheda
scheda
4. 1. 1.40
4. 1. 1.41
AUTOCARRO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
ESCAVATORE
PALA MECCANICA
POMPA PER ESTRAZIONE ACQUA DI FALDA (WELLPOINT)
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
LAVORI DI SCAVO
Operaio Comune (muratore)...
Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di
fondazione)...
Autista Autocarro...
Escavatorista...
1. 21. 2. - POSA TUBI IN P.V.C. RIGIDI, colore arancione, previsti per impiego negli scarichi di acque
calde e fredde, negli edifici di civile abitazione. Forniti e posti in opera compreso tagli, sfridi, ed incollaggio
nei giunti con apposito collante o con saldature nei pezzi speciali di diametro variabile comprese curve,
giunti, pozzetti, ecc.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 29 SET 2011 fino al 6 OTT 2011
3,00
15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni
Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Area esterna
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 27
1. 78
1.100
1.133
1.141
1.156
2. 15
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.24
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
SEGA A DENTI FINI
FILIERA ELETTRICA PORTATILE
SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
CANNELLO PER GPL
PIASTRE PER SALDATURA POLIETILENICA
COLLANTE
Muratore Polivalente...
Muratore...
Operaio Comune (muratore)...
1. 21. 3. - POSA VASCHE BIOLOGICHE E POZZETTI in c.a.v., con coperchio per traffico leggero con
botole d'ispezione, forniti e posti in opera.
CARATTERISTICHE
113
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
3,00 giorni lavorativi dal 6 OTT 2011 fino al 11 OTT 2011
3,00
9 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 3,00 giorni
Impresa edile fornisce 9,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
Area esterna
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE MACCHINE OPERATRICI DOVRANNO TRANSITARE LONTANO DAGLI SCAVI, GLI STESSI DOVRANNO
ESSERE PROTETTI CONTRO LA CADUTA DEGLI OPERATORI CON ADEGUATI PARAPETTI O NASTRO
BIANCO ROSSO.
DURANTE LA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI CON L'AUTOGRU' NON DOVRANNO ESSERE PRESENTI
OPERATORI NELLE VICINANZE DEL MEZZO.
L'OPERATORE GRUISTA NON DOVRA' ESEGUIRE DELLE MANOVRE PERICOLOSE E NON DOVRA' PASSARE
CON I CARICHI SOSPESI SOPRA I LAVORATORI.
PRIMA DOVRA' ESEGUIRE UNA VALUTAZIONE DELLA CONSISTENZA DEL TERRENO AL FINE DI POTER
POSIZIONARE CORRETTAMENTE L'AUTOGRU' E I STAZIONATORI.
DURANTE LA POSA DELLE VASCHE NON DOVRANNO ESSERE PRESENTI OPERATORI ALL'INTERNO DELLO
SCAVO STESSO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 9
1. 21
1.133
3. 66
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.34
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOGRU’
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Muratore Polivalente...
Muratore...
Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
1. 21. 4. - RIEMPIMENTO SABBIA DI FIUME fornita e posta in opera per riempimento scavi e letto di posa
di tubazioni interrate.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 11 OTT 2011 fino al 12 OTT 2011
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Area esterna
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE MACCHINE OPERATRICI DOVRANNO TRANSITARE LONTANO DAGLI SCAVI, GLI STESSI DOVRANNO
ESSERE PROTETTI CONTRO LA CADUTA DEGLI OPERATORI CON ADEGUATI PARAPETTI O NASTRO
BIANCO ROSSO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 3
1. 9
1. 10
1.111
3. 70
AUTOCARRO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
ESCAVATORE
COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE
REINTERRO - Fornitura sabbia a piè d'opera. Stesa e compattazione della
sabbia dentro lo scavo.
scheda
scheda
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.41
Muratore...
Escavatorista...
1. 21. 5. ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA PUBBLICA
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
7,00 giorni lavorativi dal 11 OTT 2011 fino al 20 OTT 2011
Area esterna
1. 21. 5. 1. - DEMOLIZIONE DI MASSICCIATA STRADALE eseguita con mezzo meccanico, compreso
carico e trasporto a rifiuto della risulta.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 11 OTT 2011 fino al 12 OTT 2011
3,00
3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
Area stradale
114
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
PRIMA DI ESEGUIRE LE OPERAZIONI SULLLA SEDE STRADALE GLI OPERATORI DOVRANNO AVERE
INSTALLATO IDONEA CARTELLONISTICA DI INDICAZIONE STRADALE COME DA SCHEMI ALLEGATI.
INOLTRE GLI OPERATORI DOVRANNO DURANTE TUTTE LE OPERAZIONI SULLA CARREGGIATA STRADALE
UTILIZZARE ADEGUATI INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA'.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 3
1. 9
1. 10
1.118
3. 22
3. 31
3. 41
3. 75
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.30
AUTOCARRO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
ESCAVATORE
TAGLIASFALTO A DISCO
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
LAVORI STRADALI (particolarità)
LAVORI STRADALI (generalità)
TAGLIO DELLA SEDE STRADALE - Taglio di sede stradale esterna al cantiere
con apposita attrezzatura tagliasfalto.
Muratore Polivalente...
Muratore...
Assistente tecnico di cantiere (opere esterne)...
1. 21. 5. 2. - SCAVO TERRA a sezione obbligata, eseguito in terreni di qualsiasi natura, con mezzo
meccanico, compreso aggottamenti superficiali con pompa, compreso trasporto a rifiuto del materiale di
risulta.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 13 OTT 2011 fino al 14 OTT 2011
4,00
4 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa scavi demolizioni fornisce 4,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
Area stradale
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Qualunque lavoro di scavo deve essere preceduto da un'analisi geotecnica del terreno, e da una accurata relazione
sulla presenza di eventuali sottostrutture (impianti esistenti).
Durante lo scavo le persone non devono sostare o transitare o conunque essere presenti nel campo di azione
dell'escavatore, né alla base o sul ciglio del fronte di attacco; il ciglio superiore dovrà essere pulito e spianato; le
pareti devono essere controllate per eliminare le irregolarità ed evitare eventuali distacchi di blocchi (disgaggio);
prima di accedere alla base degli scavi accertarsi del completamento dei lavori, armature comprese se previste; fare
uso di casco di protezione; A scavo ultimato sul ciglio superiore verranno installati regolari delimitazioni dell'area
aperta, i mezzi meccanici non dovranno mai avvicinarsi al ciglio dello scavo; non devono essere effettuati, anche se
momentanei, depositi sul ciglio dello scavo.
In caso di allagamento dello scavo, la ripresa dei lavori dovrà avvenire dopo un'accurata valutazione della
sutuazione e stato delle pareti dello scavo.
Prescrizioni di coordinamento: Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra dovranno
rimanere ad una adeguata distanza di sicurezza da esse.
NELLE ZONE INTERESSATE AI LAVORI DI SCAVO DEVONO OPERARE SOLO LE MACCHINE PER
MOVIMENTO TERRA.
SE LO SCAVO RIMARRA' APERTO DURANTE LE OPRE NOTTURNE DOVRA' ESSERE PROTETTO CON
IDONEI CAVALLETTI E SEGNALATO CON ADEGUATE SEGNALAZIONI LUMINOSE.
INOLTRE GLI OPERATORI DOVRANNO DURANTE TUTTE LE OPERAZIONI SULLA CARREGGIATA STRADALE
UTILIZZARE ADEGUATI INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA'.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 3
1. 9
1. 10
1.133
3. 22
3. 74
4. 1. 1.24
4. 1. 1.27
scheda
scheda
4. 1. 1.40
4. 1. 1.41
AUTOCARRO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
ESCAVATORE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
LAVORI DI SCAVO
Operaio Comune (muratore)...
Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di
fondazione)...
Autista Autocarro...
Escavatorista...
1. 21. 5. 3. - POSA TUBAZIONI E ALLACCIAMENTO posa di tubazioni in pvc compreso pezzi speciali di
raccordo, pozzetto di collegamento e di raccolta.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
1,00 giorni lavorativi dal 17 OTT 2011 fino al 18 OTT 2011
3,00
3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno
115
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
Area stradale
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
INOLTRE GLI OPERATORI DOVRANNO DURANTE TUTTE LE OPERAZIONI SULLA CARREGGIATA STRADALE
UTILIZZARE ADEGUATI INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA'.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 3
1. 9
1. 21
1.100
1.133
2. 15
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.40
S 1. 1.13
S 1. 1.66
AUTOCARRO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOGRU’
SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
COLLANTE
Muratore Polivalente...
Muratore...
Autista Autocarro...
Posa tubazioni e rinterro
POSA TUBI IN CEMENTO PER FOGNATURA - Sollevamento tubi e posa entro
lo scavo
Assemblaggio dei tubi con utensili a mano.
1. 21. 5. 4. - RIEMPIMENTO SABBIA DI FIUME fornita e posta in opera per riempimento scavi e letto di
posa di tubazioni interrate.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 17 OTT 2011 fino al 18 OTT 2011
2,00
2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Area stradale
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
LE MACCHINE OPERATRICI DOVRANNO TRANSITARE LONTANO DAGLI SCAVI, GLI STESSI DOVRANNO
ESSERE PROTETTI CONTRO LA CADUTA DEGLI OPERATORI CON ADEGUATI PARAPETTI O NASTRO
BIANCO ROSSO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 3
1. 9
1. 10
1.111
3. 70
AUTOCARRO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
ESCAVATORE
COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE
REINTERRO - Fornitura sabbia a piè d'opera. Stesa e compattazione della
sabbia dentro lo scavo.
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.40
4. 1. 1.41
Muratore...
Autista Autocarro...
Escavatorista...
1. 21. 5. 5. - ESECUZIONE MISTO NATURALE STABILIZZATO a granulometria assortita, fornito e posto
in opera compreso rullatura ed il compattamento a strati, sino ad ottenere il piano di progetto.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 18 OTT 2011 fino al 19 OTT 2011
3,00
3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
Area stradale
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Posa sottofondo in misto granulare: Fornitura di misto a piè d'opera.
Stesa e compattazione della sabbia dentro lo scavo
ATTIVITA' GENERICA:POSA SOTTOFONDO IN MISTO GRANULARE
Rischi lavorativi:
Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi operativi.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti.
Assistere gli operatori nelle operazioni di retromarcia.
Rischi lavorativi:
Urti contro ostacoli o opere provvisionali.
116
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Segnalare gli ostacoli lungo le zone operative.
Mantenere le distanze di sicurezza dalle opere provvisionali eventualmente esistenti.
Rischi lavorativi:
Franamento delle pareti dello scavo e ribaltamento delle macchine.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
I mezzi d'opera non devono comunque avvicinarsi allo scavo se non in quanto la stabilità delle pareti non risulta
comunque compromessa.
Allontanare l'acqua che si accumula al piede della parete qualora possa compromettere la stabilità della parete.
Rischi lavorativi:
Investimenti da mezzi d'opera.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
I lavoratori non devono transitare o sostare nel raggio di azione e di manovra dei mezzi operativi.
I conduttori delle macchine operatrici devono essere persone esperte e capaci e devono seguire passo passo le
istruzioni di sicurezza fornite dal fabbricante del mezzo.
Rischi lavorativi:
Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante la fase di compattazione con la piastra.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine in buono stato.
Rischi lavorativi:
Investimento degli addetti da parte degli autoveicoli.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Proteggere la zona di lavoro dal traffico veicolare segregandola convenientemente con barriere rigide, recinzioni o
quant'altro, previo accordo con le autorità comunali.
Eventuale presenza di persona atta a segnalare il pericolo
Far indossare le bretelle ad alta visibilità.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 3
1. 9
1. 76
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.19
4. 1. 1.40
AUTOCARRO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
RULLO COMPRESSORE
Muratore...
Operaio Comune Polivalente...
Autista Autocarro...
1. 21. 5. 6. - FORMAZIONE CONGLOMERATO BITUMINOSO per strato di base, cm.6 di spessore reso
per pavimentazione stradale, eseguito con impiego di inerti granulometricamente assortiti e di bitume, fornito
e posto in opera, compresa mano di attacco con emulsione bituminosa.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
1,00 giorni lavorativi dal 19 OTT 2011 fino al 20 OTT 2011
3,00
3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni
Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
Area stradale
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Realizzazione di manto stradale bituminoso: Realizzazione di manto stradale in conglomerato bituminoso Binder,
steso a caldo e tappetino
ATTIVITA' GENERICA: REALIZZAZIONE DI MANTO STRADALE BITUMINOSO
Rischi lavorativi:
Danni a terzi.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Impedire l'accesso di terzi nell'area di lavoro, segregando la stessa con barriere rigide, recinzioni o quant'altro.
Rischi lavorativi:
Urti di veicoli contro le barriere di delimitazione della zona dell'area di lavoro.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Segnalare la presenza di barriere, recinzioni, ecc., con segnaletica di avvertimento e nastri gialli-neri tipo Vedo
Segnalare durante le ore notturne il perimetro della zona di lavoro con le apposite lampade di color rosso.
Rischi lavorativi:
Possibile investimento da autoveicoli.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Idonea segnaletica stradale
Eventuale transennamento
Eventuale presenza di persona atta a segnalare il pericolo
Far indossare le bretelle ad alta visibilità.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 41
1. 76
2. 9
3. 31
3. 41
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.19
AUTOCARRO CON MACCHINA SPRUZZA EMULSIONE BITUMINOSA
RULLO COMPRESSORE
BITUME - CATRAME
LAVORI STRADALI (particolarità)
LAVORI STRADALI (generalità)
Muratore Polivalente...
Muratore...
Operaio Comune Polivalente...
1. 22. SMOBILIZZO DEL CANTIERE
CARATTERISTICHE
117
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Durata
Zona di coordinamento
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
11,00 giorni lavorativi dal 25 OTT 2011 fino al 9 NOV 2011
Area esterna
1. 22. 1. Smontaggio gru
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
3,00 giorni lavorativi dal 25 OTT 2011 fino al 28 OTT 2011
3,00
9 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 3,00 giorni
Impresa edile fornisce 9,00 Uomini/Giorno
Area esterna
FONTI DI RISCHIO
scheda
S 2. 2. 7
GRU
1. 22. 2. Rimozione dei ponteggi
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
4,00 giorni lavorativi dal 28 OTT 2011 fino al 3 NOV 2011
4,00
16 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 4,00 giorni
Impresa edile fornisce 16,00 Uomini/Giorno
Area esterna
FONTI DI RISCHIO
scheda
S 1. 1.78
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 2.
S 2.
S 2.
S 4.
3. 2
2. 7
2.20
2.21
1. 1.26
SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi
prefabbricati.
LAVORI IN ALTEZZA
GRU
PONTEGGIO
SCALA PORTATILE
Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)
1. 22. 3. - SMOBILIZZO DEL CANTIERE comprensivo di smantellamento di impianti, macchine ed
attrezzature nonchè del trasporto degli eventuali scarti a discarica.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
4,00 giorni lavorativi dal 3 NOV 2011 fino al 9 NOV 2011
3,00
12 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 4,00 giorni
Impresa edile fornisce 12,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
Area esterna
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
DURANTE LE OPERAZIONI CON L'USO DELL'AUTOGRU' E DELL'AUTOCARRO GLI OPERATORI A TERRA
DOVRANNO STARE A DISTANZA DI SICUREZZA.
UN OPERATORE A TERRA SI DOVRA' COORDINARE COSTANTEMENTE GLI OPERATORI POSTI SULLE
MACCHINE OPERATRICI, SPECIALMENTE DURANTE LE OPERAZIONI DI RETROMARCIA E IN PROSSIMITA'
DELLA LINEA ELETTRICA AEREA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 3
1. 9
1. 21
1.133
3. 9
scheda
3. 59
scheda
3. 66
AUTOCARRO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
AUTOGRU’
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
OPERAZIONI DI
CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO
MATERIALI
SMOBILIZZO DEL CANTIERE - Terminati gli interventi, il cantiere viene
smobilizzato e le attrezzature vengono inviate presso il magazzino deposito
della Impresa per la loro manutenzione e ricovero in attesa di nuovo impiego.
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
1. 23. SISTEMAZIONE AREA ESTERNA
CARATTERISTICHE
Durata
Zona di coordinamento
13,00 giorni lavorativi dal 10 NOV 2011 fino al 29 NOV 2011
Area esterna
1. 23. 1. - SISTEMAZIONE AREA ESTERNA, compreso i movimenti di terra, di sbancamento e riporto,
stesura di materiali inerti per la formazione di pendenze verso i punti di raccolta acque meteoriche, trasporto
a rifiuto del materiale di risulta.
118
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
5,00 giorni lavorativi dal 10 NOV 2011 fino al 17 NOV 2011
3,00
15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni
Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2)
Area esterna
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra dovranno rimanere ad una adeguata
distanza di sicurezza da esse.
NELLE ZONE INTERESSATE AI LAVORI DEVONO OPERARE SOLO LE MACCHINE PER LA MOVIMENTAZIONE
E SISTEMAZIONE DEL TERRENO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 3
1. 9
1. 11
1. 72
3. 22
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.40
4. 1. 1.41
S 1. 5. 1
scheda
S 1. 5. 7
AUTOCARRO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
PALA MECCANICA
CARRIOLA
LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
Muratore Polivalente...
Autista Autocarro...
Escavatorista...
Posizionamento macchine e segnaletica. Si predispone la segnaletica prevista
e vengono posizionate le macchine sulla superficie su cui si deve intervenire
Rimozione della segnaletica. Vengono rimosse le macchine dalla superficie su
cui si interviene e si toglie la segnaletica prevista.
1. 23. 2. - PAVIMENTAZIONE CON MASSELLI AUTOBLOCCANTI, composta da elementi a vario disegno,
in calcestruzzo Rck 50 N.mmq.., prefabbricati, anche integralmente colorati, posti in opera, con semplice
accostamento, su sottofondo in ghiaia predisposto, con livellamento su strato di sabbia del brenta ed
intasatura con sabbia lavata di Po per masselli dello spessore di cm. 6 o 8.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
3,00 giorni lavorativi dal 17 NOV 2011 fino al 22 NOV 2011
3,00
9 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 3,00 giorni
Impresa edile fornisce 9,00 Uomini/Giorno
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
Area esterna
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 8
1. 9
1. 72
1.100
1.111
4. 1. 1. 4
4. 1. 1. 5
4. 1. 1.19
MAZZA E SCALPELLO
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
CARRIOLA
SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )
COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE
Muratore Polivalente...
Muratore...
Operaio Comune Polivalente...
1. 23. 3. - ESECUZIONE MARCIAPIEDE ESTERNO in opera confezionato con due o più pezzature di
inerti nelle dovute proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri, compresa la posa di rete elettrosaldata.
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Matrice di rischio
Zona di coordinamento
5,00 giorni lavorativi dal 22 NOV 2011 fino al 29 NOV 2011
3,00
15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni
Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno
Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2)
Area esterna
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa.
Misure di sicurezza per rischi lavorativi:
Transitare a velocità ridotta e lontano dalle strutture.
Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico.
Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante.
I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento.
Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo.
Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio.
Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un
tirante (corda).
Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni.
119
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts.
I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato.
Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili.
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERE PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 2
1. 9
1. 72
1.129
1.130
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 9
4. 1. 1.10
4. 1. 1.19
VIBRATORE
ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
CARRIOLA
AUTOBETONIERA
AUTOPOMPA PER GETTO
Muratore...
Autista Pompa CLS...
Autista Autobetoniera...
Operaio Comune Polivalente...
1. 23. 4. Posa delle ringhiere e dei cancelli
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
4,00 giorni lavorativi dal 22 NOV 2011 fino al 26 NOV 2011
2,00
8 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 4,00 giorni
Impresa edile fornisce 8,00 Uomini/Giorno
Area esterna
PRESCRIZIONI OPERATIVE
LAVORARE IL FERRO
Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il
taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai
passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la
piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della
lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i
piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai;
eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo
esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole
qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà
mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed
occhiali di protezione.
-Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri.
-La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
S 1.
S 2.
S 2.
S 4.
1.36
2. 4
2.26
1. 1. 6
Lavorazione ferro in cantiere
TRANCIA-PIEGAFERRI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Carpentiere
1. 23. 5. Sistemazione delle opere a verde
CARATTERISTICHE
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Impresa esecutrice
Zona di coordinamento
4,00 giorni lavorativi dal 22 NOV 2011 fino al 26 NOV 2011
4,00
16 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 4,00 giorni
Impresa edile fornisce 16,00 Uomini/Giorno
Area esterna
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
S 1. 1.64
S 1. 1.76
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 2.
S 3.
1.19
1.21
1.22
2. 5
2.12
2.29
2.30
2.31
2.33
9
Opere da florovivaista
ESECUZIONE TRINCEE - Vengono eseguiti gli scavi (trincee) per la posa delle
condutture di urbanizzazione primaria di servizio al fabbricato realizzato e o
ristrutturato. Trattassi di interventi estremamente limitati e la profondità degli
scavi raramente supera metri 1,50.
DECESPUGLIATORE A MOTORE
MOTOFALCIATRICE
MOTOSEGA CON MOTORE A COMBUSTIONE
AUTOGRU'
ESCAVATORE
MOTOZAPPA
ALBERO CARDANICO
AUTOCARRO
TRATTORE
ANTIVEGETATIVI.
120
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
scheda
S 3. 49
scheda
S 4. 1. 1.15
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
PRESIDI SANITARI: ERBICIDI, FISIOFARMACI, FITOREGOLATORI,
ANTICRITTOGAMICI, INSETTICIDI, ADDITTIVI CONCIMI, ECC.
Giardiniere
1. 24. Cantiere PRUSST
CARATTERISTICHE
Quantità
Durata
Uomini giorno
Totale Uomini/Giorno
Matrice di rischio
1
44,00 giorni lavorativi dal 29 NOV 2011 fino al 28 GEN 2012
0,25
11 uomini giorno. Pari a 0,25 uomini al giorno per 44,00 giorni
Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1)
PRESCRIZIONI OPERATIVE
Durante la fase di esecuzione dei lavori si prevedeono 64 gg di interruzione, anche in più tempi, da concordari tra la
ditta appaltatrice e le ditte incaricate dell'esecuzione dei lavori PRUSST lungo la strada Pontebbana e strade
limitrofe al fine di realizzare le opere previste dal progetto di competenza provinciale.
FONTI DI RISCHIO
scheda
S 1. 1.72
scheda
S 1. 1.73
scheda
S 4. 1. 1.27
SMOBILIZZO DEL CANTIERE - Terminati gli interventi, il cantiere viene
smobilizzato e le attrezzature vengono inviate presso il magazzino deposito
della Impresa per la loro manutenzione e ricovero in attesa di nuovo impiego.
INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell’area e predisposizione
della recinzione. Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento
baracche servizi.Realizzazione impianti e posizionamento prime attrezzature.
Tracciatura linee perimetrali dell’opera e predisposizione picchettatura (modine).
Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di
fondazione)
121
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Schede Tecniche Allegate
Comune di
Provincia di
Udine
Committente
Comune di Tricesimo
Cantiere
Costruzione di un parcheggio interrato
122
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
1. 1. MACCHINA PULISCI PANNELLI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 1)
RISCHI
1.
2.
Contatto con cinghie e pulegge della macchina pulisci pannelli
Contatto con gli organi lavoratori (rulli di spinta, lame raschianti, ecc.) della macchina pulisci
pannelli
Elettrocuzione durante l’uso della macchina pulisci pannelli
3.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
La macchina pulisci pannelli sarà dotata di carter fissi apribili solo utilizzando attrezzi speciali.
La macchina pulisci pannelli sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
La macchina pulisci pannelli prevederà un dispositivo che impedisca il riavviamento spontaneo dopo
un’interruzione dell’alimentazione elettrica.
Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la macchina in moto.
Durante l’uso della macchina pulisci pannelli saranno vietati indumenti che si possano impigliare,
bracciali od altro.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti : durante l’uso della macchina pulisci pannelli
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della macchina pulisci pannelli
Tuta di protezione : durante l’uso della macchina pulisci pannelli
1. 2. VIBRATORE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 2)
RISCHI
1.
Elettrocuzione durante l’uso del vibratore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
I cavi elettrici del vibratore saranno integri come pure il loro isolamento.
Il vibratore sarà alimentato a 50V verso terra.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Stivali in gomma : durante l’uso del vibratore
Tuta di protezione : durante l’uso del vibratore
1. 3. AUTOCARRO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 3)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Ribaltamento dell’autocarro
Investimento di persone durante l’uso dell’autocarro
Incidenti con altri veicoli
Schiacciamento del conducente per urto con l'eventuale mezzo di carico/scarico o con il materiale.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Durante l’uso dell’autocarro sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o
comunque difficili.
Durante l’uso dell’autocarro sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di
moderare la velocità.
Durante l’uso dell’autocarro saranno allontanati i non addetti mediante sbarramenti e segnaletica di
sicurezza (vietato sostare, vietato ai non addetti ai lavori, ecc.).
Durante l’uso dell’autocarro sarà controllato il percorso del mezzo e la sua solidità.
Durante l’uso dell’autocarro i percorsi riservati allo stesso presenteranno un franco di almeno 70
centimetri per la sicurezza del personale a piedi.
Durante l’utilizzo dell'autocarro sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato
posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e lo stesso sarà
equipaggiato con una o più luci gialle lampeggiati.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autocarro.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autocarro finchè lo stesso è in uso.
I lavoratori della fase coordinata, soprattutto in caso di carico e scarico materiale con apparecchi di
sollevamento, dovranno tenersi a debita distanza e rispettare gli avvisi e gli sbarramenti.
Dovranno essere predisposti percorsi segnalati per lo scarico ed il transito dell'autocarro.
Alla guida dell'autocarro dovrà esserci personale con patente di guida idonea.
Durante le fasi di carico e scarico gli operatori dovranno attenersi alle disposizioni del personale
123
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
preposto allo scarico il quale dovrà utilizzare segnali verbali e gestuali secondo il D.Lgs.493/96.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autocarro
Tuta di protezione : durante l’uso dell’autocarro se necessario
Casco di sicurezza : durante il carico e scarico del materiale con apparecchi meccanici.
1. 5. MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 5)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Elettrocuzione durante l’uso del martello elettrico
Lesioni e contusioni durante l’uso del martello elettrico
Punture e lacerazioni alle mani durante l’uso del martello elettrico
Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico
Vibrazioni durante l’uso del martello elettrico
Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico
Rumore durante l’uso del martello elettrico
Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
Il martello elettrico sarà provvisto di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato.
Il martello elettrico prevederà un’impugnatura idonea a limitare la trasmissione delle vibrazioni al
lavoratore.
I cavi elettrici del martello elettrico saranno integri come pure il loro isolamento.
Ai lavoratori sarà ribadito di utilizzare il martello elettrico in modo da non arrecare danni alle strutture
sottostanti.
Per l’uso del martello elettrico saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del martello elettrico
Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso del martello elettrico
Elmetto : durante l’uso del martello elettrico
Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso del martello elettrico
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del martello elettrico
Tuta di protezione : durante l’uso del martello elettrico
1. 6. PONTE SU CAVALLETTI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 6)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Offesa alle mani e in varie parti del corpo durante il montaggio del ponte su cavalletti
Schiacciamento arti inferiori i superiori durante il montaggio del ponte su cavalletti
Possibilità di contatto con parti elettriche durante il montaggio del ponte su cavalletti
Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
Caduta di persone dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
II montaggio e lo smontaggio del ponte su cavalletti sarà eseguito da personale esperto e con materiali
omologati.
Durante il montaggio e lo smontaggio del ponte su cavalletti sarà presente una persona esperta per
dirigere le varie fasi di lavorazione.
Le tavole del ponte su cavalletti avranno spessore di 5 centimetri.
Il ponte su cavalletti sarà costruito con altezza inferiore ai 2 metri e non sarà montato sugli impalcati
dei ponteggi esterni.
La distanza massima tra due cavalletti consecutivi del ponte su cavalletti sarà mantenuta sui 1,8 metri
con tavole di larghezza inferiore ai 30 centimetri.
La larghezza del ponte su cavalletti non sarà inferiore a 90 cm.
Saranno evitati i depositi di materiali e attrezzi, sopra al ponte di servizio, eccettuati quelli temporanei
necessari ai lavori.
Il ponte su cavalletti sarà usato solo al suolo o nell’interno di edifici.
Non vengono mai usate scale doppie al posto dei regolari cavalletti
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Cintura di sicurezza : se necessario durante il montaggio ed uso del ponte su cavalletti
Elmetto : durante il montaggio ed uso del ponte su cavalletti
Scarpe antinfortunistiche : durante il montaggio ed uso del ponte su cavalletti
Guanti : durante il montaggio del ponte su cavalletti
1. 7. SCANALATORE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 7)
124
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Elettrocuzione durante l’uso dello scanalatore
Lesioni e contusioni durante l’uso dello scanalatore
Punture e lacerazioni alle mani durante l’uso dello scanalatore
Schegge negli occhi durante l’uso dello scanalatore
Vibrazioni durante l’uso dello scanalatore
Danni a strutture sottostanti durante l’uso dello scanalatore
Rumore durante l’uso dello scanalatore
Inalazione di polveri durante l’uso dello scanalatore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Lo scanalatore sarà provvisto di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato.
Lo scanalatore prevederà un’impugnatura idonea a limitare la trasmissione delle vibrazioni al
lavoratore.
I cavi elettrici dello scanalatore saranno integri come pure il loro isolamento.
Ai lavoratori sarà ribadito di utilizzare lo scanalatore in modo da non arrecare danni alle strutture
sottostanti.
Per l’uso dello scanalatore saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
Durante l’uso dello scanalatore sarà accertato che non vi siano cavi elettrici, tubi, tondini di ferro od
altro all’interno dei materiali su cui intervenire.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi allo scanalatore finchè lo stesso è in funzione.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso dello scanalatore
Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso dello scanalatore
Elmetto : durante l’uso dello scanalatore
Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso dello scanalatore
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso dello scanalatore
Tuta di protezione : durante l’uso dello scanalatore
1. 8. MAZZA E SCALPELLO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 8)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Sfuggita di mano della mazza
Proiezione della testa della mazza
Lesioni e contusioni durante l’uso della mazza e scalpello
Punture e lacerazioni alle mani durante l’uso della mazza e scalpello
Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello
Vibrazioni durante l’uso della mazza e scalpello
Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello
Rumore durante l’uso della mazza e scalpello
Elettrocuzione durante l’uso di mazza e scalpello
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Il manico in legno della mazza si presenterà liscio e non verniciato con fibre parallele al suo asse.
La testa della mazza sarà assicurata al manico mediante apposito cuneo introdotto di sbieco rispetto
all’asse della testa stessa.
Durante l’uso della mazza e scalpello sarà adoperato porta-punta con elsa di protezione della mano.
Per l’uso della mazza e scalpello saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
Durante l’uso della mazza e scalpello sarà accertato che non vi siano cavi elettrici, tubi, tondini di ferro
od altro all’interno dei materiali su cui intervenire.
Durante l’uso della mazza e scalpello sarà accertato che lo scalpello sia sempre bene affilato e con la
testa priva di ricalcature che potranno dare luogo a schegge.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della mazza e punta
Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso della mazza e punta
Elmetto : durante l’uso della mazza e punta
Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso della mazza e punta
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della mazza e punta
Tuta di protezione : durante l’uso del mazza e punta
1. 9. ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 9)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Sfuggita di mano del martello
Proiezione della testa del martello
Lesioni e contusioni durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
Punture e lacerazioni alle mani durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
Elettrocuzione durante l’uso di attrezzi manuali di uso comune
125
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Il manico in legno del martello si presenterà liscio e non verniciato con fibre parallele al suo asse.
La testa del martello sarà assicurata al manico mediante apposito cuneo introdotto di sbieco rispetto
all’asse della testa stessa.
La lima sarà munita di un manico con anello metallico nel quale il codolo sarà introdotto
sufficientemente.
Sarà ricordato ai lavoratori di usare non adoperare gli attrezzi manuali di uso comune su parti di
impianti elettrici in tensione.
Sarà ricordato ai lavoratori di accertare, durante l’uso del martello, che lo stesso abbia grandezza
adeguata rispetto al lavoro da eseguire.
Sarà ricordato ai lavoratori, durante l’uso del martello, di tenere il chiodo in prossimità della capocchia.
Sarà ricordato ai lavoratori, durante l’uso del cacciavite, di controllare se lo stesso è idoneo per la vite
su cui andare ad agire.
Sarà ricordato ai lavoratori di gettare il cacciavite se presenta il manico fessurato o la lama consumata.
Sarà ricordato ai lavoratori di non utilizzare la lima con il codolo introdotto troppo poco nel manico o di
sbieco e di immanicare la lima battendola su una superficie solida dalla parte del manico.
Sarà ricordato ai lavoratori di utilizzare chiavi fisse solo su viti della stessa precisa misura, non
obliquamente rispetto all’asse della vite stessa ma a 90° gradi.
Sarà cordato ai lavoratori di non serrare o allentare viti quando è necessario spingere la chiave fissa in
quanto va sempre tirata e di non prolungare le chiavi fisse.
Sarà ricordato ai lavoratori di usare chiavi a collare il più possibile lasciando le chiavi fisse solo per casi
particolari.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Guanti : durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune
1. 10. ESCAVATORE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 10)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Investimento di persone durante l’uso dell’escavatore
Rovesciamento dell'escavatore durante l'uso
Investimento dell’operatore dal materiale movimentato durante l’uso dell’escavatore
Rumore durante l’uso dell’escavatore
Utilizzo dell'escavatore da parte di personale inesperto
Inalazione di polveri durante l’uso dell’escavatore
Incidenti con altri veicoli
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
L’escavatore sarà dotato di cabina di protezione dell’operatore in caso di rovesciamento (rops e fops).
L'escavatore sarà corredato da un libretto d’uso e manutenzione.
L’escavatore sarà dotato di adeguato segnalatore acustico e luminoso (lampeggiante).
L’escavatore sarà dotato di impianto di depurazione dei fumi in luoghi chiusi (catalitico o a
gorgogliamento).
L’escavatore sarà usato da personale esperto.
Durante l’uso dell’escavatore sarà vietato stazionare e transitare a distanza pericolosa dal ciglio di
scarpate.
Le chiavi dell'escavatore saranno affidate a personale responsabile che le consegnerà esclusivamente
al personale preposto all’uso del mezzo.
Sarà vietato trasportare o alzare persone sulla pala dell’escavatore.
Durante l’uso dell’escavatore sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o
comunque difficili.
Durante l’uso dell'escavatore sarà vietato lo stazionamento delle persone sotto il raggio d’azione.
Durante l’uso dell’escavatore sarà eseguito un adeguato consolidamento del fronte dello scavo.
Durante l’uso dell’escavatore sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di
moderare la velocità.
Durante l’uso dell'escavatore non ci si avvicinerà a meno di 5 metri da linee elettriche aeree non
protette.
Per l’uso dell’escavatore saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
Durante l’uso dell’escavatore i materiali da movimentare saranno irrorati con acqua per ridurre il
sollevamento della polvere.
Durante l’utilizzo dell'escavatore sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato
posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e la stessa sarà
equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati.
L'escavatore sarà dotato di dispositivo acustico e di retromarcia.
I percorsi riservati all'escavatore presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del
personale a piedi.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'escavatore.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi o sostare sotto il raggio d'azione
dell'escavatore.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Indumenti distinguibili : durante l’uso dell’escavatore in strada
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso dell’escavatore nei modelli senza cabina insonorizzata
Elmetto : durante l’uso dell’escavatore nei modelli senza cabina
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’escavatore
Tuta di protezione : durante l’uso dell’escavatore
Indumenti distinguibili : durante l’uso dell’escavatore in strada
126
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
1. 11. PALA MECCANICA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 11)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Investimento di persone durante l’uso della pala meccanica
Rovesciamento durante l’uso della pala meccanica
Investimento dell’operatore dal materiale movimentato durante l’uso della pala meccanica
Rumore durante l’uso della pala meccanica
Caduta di persone dalla pala durante l’uso della pala meccanica
Utilizzo della pala meccanica da parte di personale inesperto
Inalazione di polveri durante l’uso della pala meccanica
Incidenti con altri veicoli
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
La pala sarà dotata di cabina di protezione dell’operatore in casi di rovesciamento (rops e fops).
La pala meccanica sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
La pala meccanica sarà dotata di adeguato segnalatore acustico e luminoso (lampeggiante).
La pala meccanica viene dotata di impianto di depurazione dei fumi in luoghi chiusi (catalitico o a
gorgogliamento)
I percorsi riservati alla pala meccanica presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la
sicurezza del personale a piedi.
La pala meccanica viene usata da personale esperto
Le chiavi della pala meccanica sono affidate a personale responsabile che le consegna
esclusivamente al personale preposto all’uso del mezzo
Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato stazionare e transitare a distanza pericolosa dal ciglio
di scarpate.
Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato trasportare o alzare persone sulla pala.
Durante l’uso della pala meccanica sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o
comunque difficili.
Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato lo stazionamento delle persone sotto il raggio d’azione.
Durante l’uso della pala meccanica sarà eseguito un adeguato consolidamento del fronte dello scavo.
Durante l’uso della pala meccanica sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di
moderare la velocità.
Durante l’uso della pala meccanica non ci si avvicerà a meno di cinque metri da linee elettriche aeree
non protette.
Per l’uso della pala meccanica saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
Durante l’uso della pala meccanica i materiali da movimentare saranno irrorati con acqua per ridurre il
sollevamento della polvere.
Durante l’utilizzo della pala meccanica sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato
posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e la stessa sarà
equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione della pala meccanica.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla pala meccanica finchè la stessa è in
funzione.
La pala meccanica sarà dotata di dispositivo acustico e di retromarcia.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Indumenti distinguibili : durante l’uso della pala meccanica in strada
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della pala meccanica nei modelli senza cabina insonorizzata
Elmetto : durante l’uso della pala meccanica nei modelli senza cabina
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della pala meccanica
Tuta di protezione : durante l’uso della pala meccanica
1. 14. POMPA PER MALTA CEMENTIZIA - CALCEST
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 14)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elettrocuzione durante l’uso della pompa per malta.
Rottura delle tubazioni della pompa per estrazione acqua dallo scavo
Annegamento di operatori in caso di non funzionamento della pompa per malta
Offese alle mani, ai piedi, al capo e agli occhi durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo
scavo.
Caduta dell’operatore per durante l’uso della pompa per malta
Inalazione di vapori dannose durante l’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
La pompa per estrazione acqua dallo scavo sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
La pompa per malta prevederà il collegamento all’impianto di terra.
Prima dell’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo viene controllato lo stato dei tubi.
Durante l’uso della pompa per malta saranno evitati bruschi spostamenti della tubazione della pompa.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Tuta di protezione : durante l’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo.
Elmetto : durante l’uso della pompa per malta.
127
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
3.
4.
5.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo.
Mascherina : durante l’uso della pompa per malta.
Guanti : durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo.
1. 15. INTONACATRICE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 15)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Elettrocuzione durante l’uso dell’intonacatrice
Rottura dei tubi dell’intonacatrice
Offese alle mani, ai piedi, al capo e agli occhi durante l’uso dell’intonacatrice
Irritazioni epidermiche alle mani durante l’uso dell’intonacatrice
Inalazione di vapori dannosi durante l’uso della intonacatrice
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
L’intonacatrice sarà corredato da un libretto d’uso e manutenzione.
L’intonacatrice prevederà il collegamento all’impianto di terra.
Durante l’uso dell’intonacatrice sarà vietata la sosta e il passaggio dei non addetti ai lavori.
Prima dell’uso dell’intonacatrice sarà controllato lo stato dei tubi.
I lavoratori della fase coordinata non devono sostare o avvicinarsi all'intonacatrice finchè la stessa è in
uso.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Tuta di protezione : durante l’uso dell’intonacatrice
Elmetto : durante l’uso dell’intonacatrice
Mascherina : durante l’uso dell’intonacatrice
Guanti : durante l’uso dell’intonacatrice
1. 17. ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 17)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Scoppio del tubo flessibile dell’attrezzo ad aria compressa
Inalazioni di polveri durante l’uso dell’attrezzo ad aria compressa
Danni agli occhi durante l’uso dell’attrezzo ad aria compressa
Rumore durante l’uso dell’attrezzo ad aria compressa
Danni agli occhi durante l’uso dell’attrezzo ad aria
Rumore durante l’uso dell’attrezzo ad aria
Inalazioni di polveri durante l’uso dell’attrezzo ad aria
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
I tubi flessibili per l'alimentazione dell’attrezzo ad aria saranno adatti alla pressione ed alle condizioni
d'uso e saranno disposti in modo da non poter essere causa di inciampamenti e di cadute.
Il fissaggio di tubi flessibili sugli appositi raccordi dell’attrezzo ad aria sarà eseguito mediante le
apposite fascette stringitubo.
Sarà vietato usare il getto d'aria dell’attrezzo ad aria compressa per motivi non inerenti la lavorazione
ed in particolare per pulire i vestiti che si indossano.
Sarà vietato ai lavoratori di dirigere il getto dell'aria contro se stessi o altre persone.
Sarà ricordato ai lavoratori che le operazioni di collegamento e di scollegamento dei tubi di
alimentazione dell’attrezzo ad aria compressa, non saranno effettuate con i tubi in pressione.
Durante l’uso dell’attrezzo ad aria saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso di attrezzi ad aria compressa
Guanti : durante l’uso di attrezzi ad aria a seconda del tipo di operazione svolta
Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso di attrezzi ad aria compressa per rumori continui di
elevata intensità
Mascherina antipolvere : durante l’uso di attrezzi ad aria in tutte le operazioni con sviluppo di polveri
Scarpe antinfortunistiche: durante l’uso di attrezzi ad aria compressa
1. 19. SCALA IN LEGNO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 19)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Rottura della scala
Caduta dell’operatore durante l’uso della scala
Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala
Rovesciamento della scala in legno durante l’uso
Rottura della scala
Caduta dell’operatore durante l’uso della scala
Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala
128
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
8.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Rovesciamento della scala in legno durante l’uso
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
I pioli della scala saranno incastrati nei montanti.
La scala prevederà dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità dei montanti e dei tiranti in ferro sotto i
pioli
Sarà vietato l’uso della scala che presenti listelli chiodati sui montanti al posto di pioli rotti.
Quando la scala supera gli 8 metri sarà munita di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione.
Durante l’uso della scala la stessa sarà vincolata con ganci all’estremità superiore o altri sistemi per
evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc.
Durante l’uso saltuario della scala la stessa sarà trattenuta al piede da altra persona.
Durante l’uso della scala presenterà sempre minimo un montante sporgente di almeno un metro oltre il
piano di accesso.
Durante l’uso della scala, una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa.
Durante l’uso della scala sul ponteggio la stessa sarà posizionata sfalsata e non in prosecuzione di
quella che la precede.
I pioli della scala saranno incastrati nei montanti.
La scala prevederà dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità dei montanti e dei tiranti in ferro sotto i
pioli
Sarà vietato l’uso della scala che presenti listelli chiodati sui montanti al posto di pioli rotti.
Quando la scala supera gli 8 metri sarà munita di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione.
Durante l’uso della scala la stessa sarà vincolata con ganci all’estremità superiore o altri sistemi per
evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc.
Durante l’uso saltuario della scala la stessa sarà trattenuta al piede da altra persona.
Durante l’uso della scala presenterà sempre minimo un montante sporgente di almeno un metro oltre il
piano di accesso.
Durante l’uso della scala, una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa.
Durante l’uso della scala sul ponteggio la stessa sarà posizionata sfalsata e non in prosecuzione di
quella che la precede.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale
Cintura di sicurezza : per lavori che richiedono entrambe le mani libere
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale
Cintura di sicurezza : per lavori che richiedono entrambe le mani libere
1. 20. TRANCIA-PIEGAFERRI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 20)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Contatto con cinghie e pulegge della trancia-piegaferri
Elettrocuzione durante l’uso della trancia- piegaferri
Cesoiamento durante l’uso della trancia-piegaferri
Schiacciamento durante l’uso della trancia-piegaferri
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
La trancia- piegaferri sarà dotata di carter fissi contro il contatto con cinghie e pulegge.
La trancia- piegaferri sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
La trancia- piegaferri prevederà un dispositivo che impedisca il riavviamento spontaneo dopo
un’interruzione dell’alimentazione elettrica.
Sarà previsto il collegamento all’impianto di terra della trancia- piegaferri.
Sarà previsto un arresto di emergenza nella trancia- piegaferri.
Il pedale della trancia- piegaferri sarà protetto contro l’azionamento accidentale sopra ed ai lati.
Alla trancia-piegaferri sarà adibito personale esperto e informato sui notevoli rischi della macchina.
Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la macchina in moto.
Durante l’uso della trancia-piegaferri saranno vietati indumenti che si possono impigliare, bracciali od
altro.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti : durante l’uso della trancia-piegaferri
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della trancia-piegaferri
Tuta di protezione : durante l’uso della trancia-piegaferri
1. 21. AUTOGRU’
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 21)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Rovesciamento dell’autogrù
Caduta del carico durante l’uso dell’autogrù
Rottura di una fune durante l’uso dell’autogrù
Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’autogrù
Investimento di persone durante l’uso dell’autogrù
Incedenti con altri veicoli
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
129
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
I ganci dell'autogru saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno
l’indicazione della loro portata massima ammissibile.
Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi.
L’autogru sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
L’autogru sarà dotata di dispositivo di segnalazione acustico.
Sull’autogru sarà indicata in modo visibile la portata .
L’autogru sarà regolarmente denunciata all’ISPESL.
L’autogru sarà provvista di limitatori di carico.
Durante l’uso l’autogru si piazzerà sugli staffoni.
Le funi e il gancio saranno muniti del contrassegno previsti.
I percorsi riservati all’autogrù presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del
personale a piedi.
Durante l’uso dell’autogrù saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità della stessa e dei
carichi (cesti, imbracature idonee, ecc.).
Durante l’uso dell’autogrù le postazioni fisse di lavoro, sotto il raggio di azione, saranno protette con un
solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di tre metri da terra.
Durante l’uso dell’autogrù i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato loro; in casi
particolari si rifaranno al capocantiere.
Essendoci più autogrù sarà tenuta una distanza di sicurezza, tra le stesse, in funzione dell’ingombro
dei carichi.
Nei pressi dell’autogrù sarà posizionata diversa segnaletica di sicurezza (attenzione ai carichi sospesi,
vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.).
Durante l’uso dell’autogrù sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o
comunque difficili.
Durante l’uso dell’autogrù sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare
la velocità.
L’autogrù sarà utilizzata a più di cinque metri da linee elettriche aeree non protette.
Le modalità di impiego dell’autogrù ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre saranno
richiamati con avvisi chiaramente leggibili.
Durante l’utilizzo dell'autogru sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato
posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e lo stesso sarà
equipaggiato con una o più luci gialle lampeggiati.
Nel caso di sollevamento con due funi a tirante le stesse non formeranno tra loro un angolo maggiore
di 90 gradi.
Nel caso di sollevamento con due funi a tirante la lunghezza delle due corde sarà maggiore o uguale
ad una volta e mezzo la distanza dei ganci di sollevamento
Durante le operazioni con funi di guida sarà garantito il coordinamento degli addetti alle manovre, sia
alla vista che alla voce, eventualmente con l'ausilio di un radiotelefono.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autogrù finchè la stessa è in uso.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autogrù.
I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il raggio d'azione dell'autogrù.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autogru
Tuta di protezione : durante l’uso dell’autogru
Elmetto: durante le manovre al corredo dell'autogrù
Guanti: durante le manovre al corredo dell'autogrù
Scarpe antinfortunistiche: durante le manovre al corredo dell'autogrù
1. 22. SCALA DOPPIA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 22)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Rottura della scala
Caduta dell’operatore per l’apertura accidentale della scala
Caduta dell’operatore durante l’uso della scala doppia
Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
Rottura della scala
Caduta dell’operatore per l’apertura accidentale della scala
Caduta dell’operatore durante l’uso della scala doppia
Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
I gradini o i pioli della scala doppia saranno incastrati nei montanti.
La scala doppia avrà un’altezza inferiore ai 5 metri.
La scala doppia prevederà un efficace dispositivo contro la sua accidentale apertura.
Sarà vietato l’uso della scala doppia che presenti listelli chiodati sui montanti al posto dei gradini o dei
pioli rotti.
Sarà vietato di salire sugli ultimi gradini o pioli della scala doppia.
Durante l’uso della scala doppia, una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa.
Sarà vietato usare la scala doppia come supporto per ponti su cavalletto.
Sarà vietato usare la scala doppia su qualsiasi tipo di opera provvisionale.
Sarà vietato usare la scala doppia per lavori che richiedono una spinta su muri o pareti che
comprometta la stabilità della stessa.
I gradini o i pioli della scala doppia saranno incastrati nei montanti.
La scala doppia avrà un’altezza inferiore ai 5 metri.
La scala doppia prevederà un efficace dispositivo contro la sua accidentale apertura.
Sarà vietato l’uso della scala doppia che presenti listelli chiodati sui montanti al posto dei gradini o dei
pioli rotti.
130
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
14.
15.
16.
17.
18.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Sarà vietato di salire sugli ultimi gradini o pioli della scala doppia.
Durante l’uso della scala doppia, una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa.
Sarà vietato usare la scala doppia come supporto per ponti su cavalletto.
Sarà vietato usare la scala doppia su qualsiasi tipo di opera provvisionale.
Sarà vietato usare la scala doppia per lavori che richiedono una spinta su muri o pareti che
comprometta la stabilità della stessa.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale
1. 25. ARGANO A BANDIERA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 25)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elettrocuzione durante l'uso dell'argano a cavalletto
Caduta del carico durante l’uso dell’argano a cavalletto
Rottura di una fune durante l’uso dell’argano a cavalletto
Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’argano a cavalletto
Rovesciamento dell’argano a cavalletto
Caduta delle persone durante l’uso dell’argano a cavalletto
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
I ganci saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno l’indicazione della loro
portata massima ammissibile.
Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi.
L’argano a cavalletto sarà installato da personale qualificato ed esperto.
Per l'argano a cavlletto sarà previsto il collegamento all’impianto di terra.
L’argano a cavalletto sarà dotato di fine corsa automatico.
L’argano a cavalletto sarà dotato di dispositivo di segnalazione acustico.
Sull’argano a cavalletto sarà indicata in modo visibile la portata massima.
L’argano a cavalletto sarà regolarmente denunciato all’ISPESL.
La trave portante sarà predisposta al bloccaggio dell’argano all’estremità posteriore della rotaia.
Le funi e il gancio saranno muniti del contrassegno previsti.
Durante l’uso dell’argano a cavalletto saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità
dell’apparecchio (cassoni contenitori con chiusura a serramento per una efficace e sicura sistemazione
del contrappeso).
L’argano a cavalletto sarà dotato di puntone di reazione che sarà utilizzato quando non saranno
presenti i cassoni.
In corrispondenza del supporto anteriore dell’argano a cavalletto sarà posizionata una fascia di arresto
al piede alta 30 centimetri.
Il cavalletto dell’argano prevederà due staffoni sporgenti 20 centimetri per l’appoggio e riparo del
lavoratore.
Durante l’uso dell’argano a cavalletto i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato
loro; in casi particolari si rifaranno al capocantiere.
Durante l’uso dell’argano a cavalletto saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità del
carico (cesti, imbracature idonee, ecc.).
Durante l’uso dell’argano a cavalletto non saranno previste postazioni fisse di lavoro sotto
l’apparecchio.
L’argano a cavalletto sarà posizionato in modo da distare almeno 5 metri, con ogni sua parte, dalle
linee elettrice aeree.
Durante l’uso dell’argano a cavalletto nei pressi dello stesso sarà posizionata diversa segnaletica di
sicurezza (attenzione ai carichi sospesi, vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.).
Le modalità di impiego dell’argano a cavalletto ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre
saranno richiamati con avvisi chiaramente leggibili.
I lavoratori della fase coordinata non devono realizzare postazioni fisse sotto l'argano a cavalletto.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Guanti : durante l’uso dell’argano
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’argano
Tuta di protezione : durante l’uso dell’argano
Elmetto : durante l’uso dell’argano
1. 27. SEGA A DENTI FINI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 27)
RISCHI
1.
2.
Rottura accidentale della lama durante l’uso della sega a denti fini
Contatto accidentale con parti del corpo durante l’uso della sega a denti fini
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
La lama della sega sarà ben fissata al telaio.
Durante l’uso della sega a denti fini sarà controllato frequentemente lo stato della lama e del manico.
Durante l’uso della sega a denti fini sarà ricordato ai lavoratori di iniziare il taglio con la sega
leggermente inclinata e non in maniera repentina.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla sega a denti fini finchè la stessa è in
131
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
funzione.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Guanti : durante l’uso della sega a denti fini
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della sega a denti fini
1. 29. SCALA DOPPIA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 29)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Rottura della scala
Caduta dell’operatore per l’apertura accidentale della scala
Caduta dell’operatore durante l’uso della scala doppia
Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia
Rovesciamento della scala doppia durante l’uso
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
I gradini o i pioli della scala doppia saranno incastrati nei montanti.
La scala doppia avrà un’altezza inferiore ai 5 metri.
La scala doppia prevederà un efficace dispositivo contro la sua accidentale apertura.
Sarà vietato l’uso della scala doppia che presenti listelli chiodati sui montanti al posto dei gradini o dei
pioli rotti.
Sarà vietato di salire sugli ultimi gradini o pioli della scala doppia.
Durante l’uso della scala doppia, una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa.
Sarà vietato usare la scala doppia come supporto per ponti su cavalletto.
Sarà vietato usare la scala doppia su qualsiasi tipo di opera provvisionale.
Sarà vietato usare la scala doppia per lavori che richiedono una spinta su muri o pareti che
comprometta la stabilità della stessa.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale
1. 31. PISTOLA FISSACHIODI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 31)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Partenza accidentale di colpi durante l'uso della pistola fissachiodi
Elettrocuzione durante l’uso della pistola fissachiodi normale
Rifiuto del proiettile o proiezione di schegge durante l’uso della pistola fissachiodi
Attraversamento delle pareti sottili da parte del proiettile durante l’uso della pistola fissachiodi
Deviazione della punta dalla traiettoria prevista durante l’uso della pistola fissachiodi
Rumore durante l’uso della pistola fissachiodi normale
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
La pistola fissachiodi prevederà uno schermo paraschegge.
La pistola fissachiodi prevederà l’impossibilità di impiego con una sola mano.
La pistola fissachiodi sarà conservata e trasportata dentro un apposita custodia con chiusura a chiave.
La pistola fissachiodi sarà utilizzata da personale addestrato ed autorizzato e di età superiore ai 18
anni.
Durante l’uso della pistola fissachiodi saranno allontanati i non addetti ai lavori, saranno eseguiti
sbarramenti e saranno esposti avvisi di pericolo.
Durante l’uso della pistola fissachiodi sarà accertato che non vi siano cavi elettrici, tubi, tondini di ferro
od altro all’interno dei materiali su cui intervenire sbarramenti e saranno esposti avvisi di pericolo.
La pistola fissachiodi non sarà utilizzata su materiale molto duro o fragile, su pareti sottili o in materiale
tenero, su superfici elastiche, su spigoli e vicino a proiettili già infissi.
Durante l’uso della pistola fissachiodi la stessa sarà tenuta in posizione perpendicolare rispetto alla
superficie di infissione.
Per l’uso della pistola fissachiodi saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
Quando non usata la pistola fissachiodi sarà portata a tracolla mediante cinghia.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla pistola fissachiodi finchè la stessa è in
uso.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della pistola fissachiodi normale
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della pistola fissachiodi normale
Elmetto resistente a tesa larga: durante l’uso della pistola fissachiodi normale
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della pistola fissachiodi normale
1. 32. SCALA IN METALLO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 32)
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Caduta dell’operatore durante l’uso della scala in metallo
Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala in metallo
Rovesciamento della scala in metallo durante l’uso
Elettrocuzione durante l’uso della scala in metallo
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
La scala prevederà dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti.
Quando la scala supera gli 8 metri sarà munita di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione.
Durante l’uso della scala la stessa sarà vincolata con ganci all’estremità superiore o altri sistemi per
evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc.
Durante l’uso saltuario della scala la stessa sarà trattenuta al piede da altra persona.
Durante l’uso la scala presenterà sempre minimo un montante sporgente di almeno un metro oltre il
piano di accesso.
Durante l’uso della scala una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa.
Durante l’uso della scala sul ponteggio la stessa sarà posizionata sfalsata e non in prosecuzione di
quella che la precede.
La scala in metallo non sarà usata per lavori su parti in tensione.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale
Cintura di sicurezza : per lavori che richiedono entrambe le mani libere
1. 33. SCALA IN METALLO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 33)
1. 34. BETONIERA A BICCHIERE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 34)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Schiacciamento tra le razze del volante della betoniera a bicchiere
Ribaltamento accidentale del bicchiere della betoniera
Contatto con cinghie e pulegge della betoniera a bicchiere
Contatto con la ghiera e il pignone della betoniera a bicchiere
Elettrocuzione durante l’uso della betoniera a bicchiere
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
Sulla betoniera a bicchiere sarà installato uno schermo che impedisce il passaggio tra le razze del
volante.
Il pedale di sblocco del bicchiere della betoniera sarà munito superiormente e lateralmente di una
protezione atta ad evitare azionamenti accidentali dello stesso.
Sarà previsto il collegamento all’impianto di terra della betoniera a bicchiere.
La betoniera a bicchiere sarà dotata di carter fisso contro il contatto con la cinghia e la relativa
puleggia (non trattasi dello sportello).
La betoniera a bicchiere prevederà la protezione del pignone e dei denti della corona con apposito
carter.
La betoniera a bicchiere sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione e dalla dichiarazione di
stabilità al ribaltamento firmata da un professionista abilitato.
La betoniera a bicchiere prevederà un dispositivo che impedisca il riavviamento spontaneo dopo
un’interruzione dell’alimentazione elettrica.
I pulsanti di avvio dell betoniera a bicchiere saranno incassati sulla pulsantiera.
Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la betoniera a bicchiere in
moto.
Durante l’uso della betoniera a bicchiere saranno vietati indumenti che si possono impigliare, bracciali
od altro.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla betoniera a bicchiere, finchè la stessa è in
uso.
La betoniera a bicchiere sarà posizionata sul terreno stabile, con adeguato spazio per la lavorazione.
Sarà protetto da una custodia idonea il pedale di sgancio del bicchiere.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti : durante l’uso della betoniera
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della betoniera
Tuta di protezione : durante l’uso della betoniera
1. 35. PONTEGGIO MOBILE (TRABATTELLO)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 35)
RISCHI
1.
2.
Offesa alle mani e in varie parti del corpo durante il montaggio del ponteggio mobile
Schiacciamento arti inferiori i superiori durante il montaggio del ponteggio mobile
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
3.
4.
5.
6.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Possibilità di contatto con parti elettriche durante il montaggio del ponteggio mobile
Ribaltamento del ponteggio mobile
Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponteggio mobile
Caduta di persone dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponteggio mobile
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
II montaggio e lo smontaggio del ponteggio mobile sarà eseguito da personale esperto.
Le tavole del ponteggio mobile avranno sezione 4x30 o 5x20 centimetri.
I parapetti del ponteggio mobile saranno quelli previsti dal costruttore (alti 1 metro, tavola fermapiedi e
corrente intermedio ovvero alti 1 metro, tavola fermapiedi e luce libera minore di 60 centimetri).
Le ruote del ponteggio mobile saranno saldamente bloccate da ambo i lati.
Il ponteggio mobile sarà ancorato saldamente alla costruzione almeno ogni 2 piani.
Il ponteggio mobile sarà impiegato dove il piano di scorrimento delle ruote risulta livellato.
Sarà vietato salire o scendere lungo i montanti e gettare gli elementi metallici dal ponteggio mobile.
Saranno evitati i depositi sopra i ponti di servizio di materiali e attrezzi eccettuati quelli temporanei
necessari ai lavori.
Per i lavori superiori ai cinque giorni sarà costruito, per il ponteggio mobile, il sottoponte in maniera
identica al ponte di lavoro.
Per assicurare la stabilità del ponteggio mobile sarà necessario usare gli stabilizzatori, esso perderà il
carattere di "ponte mobile" per cui risponderà agli obblighi descritti per i ponteggi fissi.
Saranno tenuti sempre a portata di mano il libretto o la documentazione del ponteggio mobile .
Durante il montaggio e lo smontaggio del ponteggio mobile sarà presente una persona esperta per
dirigere le varie fasi di lavorazione.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al ponteggio mobile (trabattello), finchè lo
stesso è in uso.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Cintura di sicurezza : durante il montaggio del ponteggio mobile
Elmetto : durante il montaggio ed uso del ponteggio mobile
Scarpe antinfortunistiche : durante il montaggio ed uso del ponteggio mobile
Guanti : durante il montaggio del ponteggio mobile
1. 41. AUTOCARRO CON MACCHINA SPRUZZA EMULSIONE BITUMINOSA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 41)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Esplosioni dovute a fughe di gas dalla bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina
spruzza emulsione bituminosa.
Caduta della bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione
bituminosa.
Esplosione della bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione
bituminosa
Esplosione dei tubi di gomma della bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza
emulsione bituminosa
Contatto con il volano di messa in moto a fune della macchina spruzza emulsione bituminosa
Urto dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa da altro mezzo durante
l’occupazione della sede stradale.
Investimento di persone durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa.
Utilizzo dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa da parte di personale inesperto
Inalazione di vapori organici durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione
bituminosa.
Incidenti con altri veicoli
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa vi sarà un estintore a polvere
a disposizione.
La bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà
impiegata con apposito riduttore di pressione.
La bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà
efficacemente assicurata in modo da garantirne la stabilità.
Durante l’uso della bombola per GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione
bituminosa sarà tenuta lontana ed efficacemente protetta da forti irradiazioni di calori provocate anche
dai raggi solari.
I tubi di gomma della bombola per GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione
bituminosa saranno mantenuti in buone condizioni.
Per il bloccaggio delle giunzioni e collegamenti della bombola per GPL montata sull’autocarro con
macchina spruzza emulsione bituminosa si farà uso di fascette stringitubo.
La macchina spruzza emulsione bituminosa prevederà una protezione del volano di messa in moto a
fune da utilizzare durante il lavoro.
L’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà corredato da un libretto d’uso e
manutenzione.
L’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà dotato di adeguato segnalatore acustico
e luminoso (lampeggiante).
Durante l’utilizzo dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sulla sede stradale sarà
sistemata una idonea segnaletica in accordo con il codice della strada.
I percorsi riservati all’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa presenteranno un franco
di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi.
L’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà usato da personale esperto.
Durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà impiegato un lavoratore
a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
Durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà esposta una
segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità.
134
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
L’autocarro con macchina spruzza soluzione bituminosa sarà usato da personale esperto.
Le chiavi dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa saranno affidate a personale
responsabile che le consegnerà esclusivamente al personale preposto all’uso del mezzo.
Per l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa saranno osservate le ore di
silenzio imposte dai regolamenti locali.
Durante l’utilizzo dell'autocarro con macchina spruzza soluzione bituminosa sulla strada non all’interno
di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da
un segnale -Passaggio obbligatorio- con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere
superato (Fig.II.398) e la stessa sarà equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autocarro con macchina spruzza emulsione
bituminosa finchè lo stesso è in uso.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Indumenti distinguibili : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa su strada.
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa.
Tuta di protezione : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa.
Maschera di protezione per vapori organici : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione
bituminosa.
Tuta ignifuga : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa con bombola per
GPL.
Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione
bituminosa con bombola per GPL.
1. 46. POMPA PER ESTRAZIONE ACQUA DI FALDA (WELLPOINT)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 46)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Elettrocuzione durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo.
Rottura delle tubazioni della pompa per estrazione acqua dallo scavo
Annegamento di operatori in caso di non funzionamento della pompa per estrazione dell'acqua
dello scavo.
Offese alle mani, ai piedi, al capo e agli occhi durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo
scavo.
Caduta dell’operatore per durante l’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo
Inalazione di vapori dannose durante l’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo
Allagamento dello scavo in caso di non funzionamento della pompa per estrazione dell'acqua.
Cedimento di fronte dello scavo durante l'uso della pompa estrazione acqua dallo scavo.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
La pompa per estrazione acqua dallo scavo prevederà il collegamento all’impianto di terra.
Prima dell’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo viene controllato lo stato dei tubi.
Durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo sarà utilizzata una fonte alternativa di
alimentazione elettrica (gruppo elettrogeno) in riserva alla normale alimentazione.
Nel caso in cui la pompa per estrazione acqua dallo scavo non funzioni per danneggiamenti meccanici
o elettrici interni, saranno allontanati tutti gli operatori dai fronti dello scavo fino a che non sarà
riabassato il livello della falda al di sotto del livello scavo.
Le tubazioni di adduzione dell'acqua estratta dalla falda dovranno scaricare negli appositi pozzetti
predisposti.
La pompa per estrazione acqua dallo scavo sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
Durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo saranno evitati bruschi spostamenti della
tubazione della pompa.
Durante l'uso della pompa per estrazione dovrà essere vietato l'avvicinamento delle persone medianti
avvisi o sbarramenti.
I lavoratori della fase coordinata, durante l'uso della pompa per estrazione, non dovranno avvinarsi per
alcun motivo all'attrezzatura in questione.
Dovrà essere controllata la base di appoggio della pompa per estrazione affinché questa non sia in
condizioni precarie in relazione soprattutto al suo posizionamento vicino allo scavo o verso l'acqua.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo.
Guanti : durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo.
Stivali : durante l'installazione della pompa per estrazione dell'acqua e le altre operazioni su terreno
bagnato.
1. 47. LEVIGATRICE ELETTRICA PER PAVIMENTI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 47)
RISCHI
1.
2.
3.
Elettrocuzione durante l'uso della levigatrice elettrica
Inalazione di polveri durante l'uso della levigatrice
Rumore durante l'uso della levigatrice
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
La levigatrice sarà provvista di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato.
135
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
La levigatrice non sarà collegata all'impianto di terra.
La levigatrice sarà alimentata da tensione non superiore a 50V verso terra.
La levigatrice sarà alimentata mediante separazione elettrica con un solo componente elettrico
collegato a ciascun avvolgimento secondario del trasformatore d'isolamento.
Il cavo di alimentazione della levigatrice sarà provvista di adeguata protezione meccanica e sicurezza
elettrica.
La levigatrice prevederà una impugnatura antivibrazioni.
La levigatrice sarà dotata aspirazione incorporata atta a rimuovere la polvere prodotta dalla
lavorazione.
Per l'uso della levigatrice saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nei locali dove essa è in uso prima che gli
stessi siano stati adeguatamente aereati.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Guanti : durante l'uso della levigatrice per pavimenti
Cuffie o tappi antirumore : durante l'uso della levigatrice per pavimenti
Tuta di protezione: durante l'uso della levigatrice per pavimenti
Maschera antipolvere : durante l'uso della levigatrice per pavimenti
Maschera antipolvere con filtro combinato per acidi : durante l'uso della levigatrice per pavimenti in caso di
utilizzo di acidi per pavimenti
1. 50. BATTIPIASTRELLE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 50)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Vibrazioni e scuotimenti durante l'uso del battipiastrelle
Urti, colpi, impatti e compressioni durante l'uso del battipiastrelle
Elettrocuzione durante l'uso del battipiastrelle
Rumore durante l'uso del battipiastrelle
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Prima dell'uso del battipiastrelle saranno verificate l'efficienza delle protezioni, delle parti elettriche
visibili e dei comandi.
Durante l'uso del battipiastrelle sarà segnalata la zona esposta ad un elevato livello di rumore.
Durante l'uso del battipiastrelle le protezioni non saranno rimosse o alterate.
Durante l'uso del battipiastrelle sarà evitato che il cavo di alimentazione si danneggi e crei intralcio ai
passaggi.
Dopo l'uso del battipiastrelle lo stesso sarà scollegato dalla fonte di alimentazione elettrica, pulito
accuratamente e manuteso.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al battipiastrelle, finchè lo stesso è in uso.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti durante l'uso del battipiastrelle.
Calzature di sicurezza: durante l'uso del battipiastrelle.
Otoprotettori durante l'uso del battipiastrelle.
1. 54. PISTOLA PER INTONACO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 54)
RISCHI
1.
2.
3.
Rumore durante l'uso della pistola per intonaco
Schizzi durante l'uso della pistola per intonaco
Esposizione di allergeni durante l'uso della pistola per intonaco
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
La pistola sarà corredata di libretto d'uso e manutenzione.
Ai lavoratori sarà raccomandato, prima dell'uso, di effettuare la pulizia delle tubazioni e di verificare la
connessione tra tubi e pistola.
Ai lavoratori sarà raccomandato, di staccare il compressore, chiudere i rubinetti e interrompere
l'afflusso dell'aria.
Ai lavoratori sarà raccomandato, dopo l'uso, di eseguire la pulizia della pistola e di segnalare eventuali
anomalie.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Guanti: durante l'uso della pistola per intonaco
Calzature di sicurezza: durante l'uso della pistola per intonaco
Copricapo: durante l'uso della pistola per intonaco
Otoprotettori: durante l'uso della pistola per intonaco
Occhiali o visiera: durante l'uso della pistola per intonaco
Indumenti protettivi (tuta): durante l'uso della pistola per intonaco
1. 63. 01) Cavi elettrici
CARATTERISTICHE
136
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Tipologia fonte di rischio
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Attrezzatura (scheda n. 1. 63)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
01a) I cavi per posa fissa (destinati a non essere spostati durante la vita del cantiere come ad
esempio nel tratto che va dal contatore al quadro generale) utilizzabili: FROR 450/750V; N1VV-K
(anche posa interrata); FG7R 0,6/1kV (anche posa interrata); FG7OR 0,6/1kV (anche posa interrata).
01b) I cavi per posa mobile (destinati spostamenti durante la vita del cantiere come ad esempio i cavi
che alimentano un quadro prese a spina e apparecchi trasportabili) utilizzabili: H07RN-F; FG1K
450/750V; FG1OK 450/750V.
01c) I cavi per posa mobile vengono, per quanto possibile, tenuti alti da terra e seguono percorsi
brevi, e non vengono arrotolati in prossimità dell’apparecchio.
01d) I cavi non attraversano le vie di transito all’interno del cantiere e non intralciano la circolazione
oppure sono protetti contro il danneggiamento, sono interrati o su palificazioni (posa aerea).
01e) Le giunzioni e/o derivazioni dei cavi vengono eseguite in apposite scatole di derivazione con
grado di protezione minimo IP43 o IP55 se sottoposte a polvere e/o getti d’acqua.
L’ingresso dei cavi nelle cassette di derivazione avviene mediante appositi pressacavi.
1. 64. 02) 03) 04) 05) Interruttori - Sezionatori
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 64)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
02) Viene utilizzato un interruttore automatico magnetotermico e differenziale generale di cantiere
subito a valle della fornitura e tale interruttore viene posto in un contenitore isolante (doppio
isolamento).
03a) Le prese a spina vengono protette con interruttori differenziali Idn minore/uguale a -0,03A.
03b) Ogni interruttore differenziale Idn minore o uguale a 0,03A protegge al massimo sei prese a
spina.
04a) I dispositivi di sezionamento vengono chiaramente identificati (ad esempio per mezzo di apposita
etichetta che indica il circuito su cui sono installati).
5.
04b) Per evitare che un circuito sia richiuso intempestivamente, i dispositivi di sezionamento e/o
interruttori vengono dotati di blocco nella posizione di aperto o posti all’interno di un quadro chiudibile a
chiave.
6.
05a) Vengono predisposti comandi di emergenza per interrompere rapidamente l’alimentazione
all’intero impianto elettrico (sul quadro generale) e a sue parti (sui quadri di zona); tali comandi sono
noti a tutte le maestranze e sono facilmente raggiungibili ed individuabili.
05b) I comandi d’emergenza sono costituiti o da pulsanti a fungo rosso su sfondo giallo posizionati
all’esterno del quadro o dei quadri e agiscono sul relativo inter. gen. mediante diseccitazione della
bobina (minima tensione), o dall’inter. gen. del quadro poichè lo stesso non è chiudibile a chiave e
l'inter. gen. viene espressamente contraddistinto con apposita targa.
7.
1. 65. 06) Prese a spina
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 65)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
06a) Vengono utilizzate prese a spina mobili (volanti) ad uso industriale di tipo CEE IP43 o IP67
qualora queste si vengano a trovare, anche accidentalmente, in pozze d’acqua.
06b) Vengono utilizzate prese a spina fisse (installate all’interno o all’esterno dei quadri) ad uso
industriale di tipo CEE IP43 o IP67 qualora queste siano soggette a getti d’acqua.
06c) Vengono anche utilizzate prese a spina alimentate da un proprio trasformatore di sicurezza o di
isolamento (ad esempio per alimentare lampade portatili o proiettori trasportabili) in alternativa alle
altre prese protette da differenziali.
06d) Vengono utilizzate prese incorporate su avvolgicavo ed il cavo è del tipo H07RN-F.
1. 66. 07) Quadri elettrici
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 66)
137
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
07a) Vengono utilizzati quadri elettrici costruiti in serie (ASC) dotati di targhe indelebili apposte dai
costruttori con ivi riportato: il marchio di fabbrica del costruttore; un numero per ottenere dal costruttore
tutte le informazioni; EN60439-4 (N.CEI 17/13/4); natura e valore nominale della I (A) del quadro e
della f (hz); tensioni di funzionamento nominali.
1. 67. 08) Impianto di terra
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 67)
RISCHI
1.
Elettrocuzione
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
08a) All’atto dell’installazione degli apparecchi elettrici viene eseguito l’impianto di terra predisponendo,
in prossimità dei principali apparecchi utilizzatori fissi del cantiere, alcuni picchetti e questi vengono
collegati fra loro; in seguito saranno collegati i ferri delle fondazioni in cemento armato.
08b) L’impianto di terra viene costituito da: dispersore, nodo di terra, conduttori di protezione,
conduttori di terra e conduttori equipotenziali principali.
08c) Come dispersori si utilizzano tubi, profilati, tondini, ecc. con le dimensioni minime di cui alla
seguente tabella:
08d) Viene realizzato il nodo principale di terra con una barra alla quale sono collegati i conduttori di
protezione che collegano a terra le masse, il conduttore di terra del dispersore ed i conduttori
equipotenziali che collegano le masse estranee.
08e) I conduttori di protezione vengono utilizzati con le sezioni minime riportate nella seguente tabella:
08f) Il conduttore di terra, che collega il nodo di terra al sistema disperdente ed i dispersori fra loro,
avrà sezione minima pari a 16 mmq se in rame rivestito o 35 mmq se in rame nudo.
08g) I conduttori equipotenziali principali, che sono i conduttori che collegano il nodo di terra alle
masse estranee (tubazioni acqua, ecc.), vengono utilizzati con le sezioni minime riportate nella
seguente tabella:
1. 68. SALDATRICE ELETTRICA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 68)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Elettrocuzioni derivanti da difetti dei componenti della saldatrice elettrica
Inalazione di fumi e gas durante l’uso della saldatrice elettrica
Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso della saldatrice elettrica
Ustioni durante l’uso della saldatrice elettrica
Incendio di materiali infiammabili durante l’uso della saldatrice elettrica
Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso della saldatrice elettrica
Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso della saldatrice elettrica
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
La saldatrice elettrica mobile sarà provvista di cavo di derivazione della corrente elettrica di lunghezza
limitata onde evitare che lo stesso possa essere di intralcio e causa di elettrocuzioni in seguito a
danneggiamenti.
La carcassa metallica della saldatrice sarà collegata a terra; i morsetti di attacco dei cavi della pinza e
della massa, saranno protetti contro i contatti accidentali.
I cavi della saldatrice elettrica saranno sostituiti quando deteriorati.
I collegamenti della saldatrice elettrica saranno effettuati con cura e in modo da non dare luogo a
scintillio e surriscaldamento; i bulloni o i morsetti dei cavi della pinza e della massa saranno serrati a
fondo e, nei limiti del possibile, disposti in modo da non costituire intralcio al passaggio e non essere
soggetti a danneggiamenti.
Le pinze portaelettrodi della saldatrice elettrica saranno munite di impugnatura isolante ed
incombustibile.
Sarà previsto un interruttore unipolare sul circuito primario di derivazione della corrente e di
trasformatore a doppio isolamento.
Ai lavoratori sarà ripetuto che l'inserimento e il disinserimento della spina dalla presa di alimentazione
della saldatrice elettrica, devono essere effettuati a circuito aperto; che prima di effettuare tali manovre,
deve essere disinserito sia l'interruttore della presa che quello della saldatrice; che la stessa
precauzione va adottata per l'attacco ed il distacco dei cavi della pinza e della massa.
II cavo di massa della saldatrice elettrica sarà collegato al pezzo da saldare nelle immediate vicinanze
della zona nella quale si deve saldare.
Il collegamento di massa della saldatrice elettrica sarà effettuato mediante morsetti, pinze, prese
magnetiche o altri sistemi che offrono un buon contatto elettrico. Sarà vietato usare tubazioni o profilati
metallici di sezione inadeguata, od altri mezzi di fortuna.
Negli impianti in cui l'impiego dell'arco della saldatrice elettrica sarà abbinato a quello di idrogeno o di
gas inerti, le relative bombole di gas compresso saranno posizionate a qualche metro di distanza dal
posto di saldatura e saranno elettricamente isolate da terra e da qualsiasi parte metallica
appoggiandole sopra sostegni isolati e legandole con funi o cinghie in materiale isolante.
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
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13.
14.
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16.
17.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Durante l’uso della saldatrice elettrica saranno allontanati gli eventuali materiali che, per la loro natura,
risultino infiammabili, facilmente combustibili o danneggiabili. Quando ciò non sarà possibile detti
materiali saranno opportunamente protetti contro le scintille e l'irraggiamento di calore.
Nelle immediate vicinanze della saldatrice elettrica sarà posizionato un estintore.
Durante l’uso della saldatrice elettrica nei locali chiusi sarà assicurata una buona ventilazione generale
ricorrendo eventualmente all'uso di aspiratori portatili per impedire il ristagno di fumi nel locale.
Durante l’uso della saldatrice elettrica saranno prese le necessarie precauzioni (ripari o schermi) per
evitare che radiazioni dirette o scorie prodotte, investano altri lavoratori.
Durante l’uso della saldatrice elettrica, nei lavori in quota, saranno adottate idonee precauzioni per
evitare che materiali, attrezzi, utensili o spruzzi incandescenti possano arrecare danno a persone o
cose che eventualmente si trovassero nella zona sottostante.
I lavori di saldatura elettrica su recipienti o tubi chiusi, che contengano o che abbiano contenuto
sostanze pericolose saranno eseguiti solo dopo aver provveduto ad eliminare le condizioni di pericolo.
I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nei locali dove essa è in uso prima che gli
stessi siano stati adeguatamente aereati.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Berretto ignifugo : durante l’uso della saldatrice
Maschera per saldatori con vetro inattinico : durante l’uso della saldatrice
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della saldatrice per le operazioni di martellinatura, spazzolatura,
molatura ecc.
Maschera ad insufflazione d'aria : durante l’uso della saldatrice lavorando in ambienti chiusi e non ventilati
Maschera di protezione respiratoria (A1P2) : durante l’uso della saldatrice se necessaria
Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso della saldatrice per le operazioni di martellinatura,
spazzolatura, molatura ecc.
Tuta ignifuga : durante l’uso della saldatrice per operazioni a carattere continuo
Guanti di protezione per saldatori : durante l’uso della saldatrice
Grembiule di cuoio : durante l’uso della saldatrice
Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso della saldatrice
Ghette: durante l’uso della saldatrice
1. 69. 09) Luoghi conduttori ristretti
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 69)
RISCHI
1.
Elettrocuzione
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
09a) Nei luoghi conduttori ristretti (all’interno di piccole cisterne metalliche, di cunicoli umidi, di
tubazioni metalliche, di scavi ristretti nel terreno, ecc.) o in situazioni in cui si opera con larga parte del
corpo con superfici conduttrici (su un traliccio metallico) vengono utilizzati apparecchi elettrici
trasportabili alimentati a bassissima tensione di sicurezza (SELV).
09b) Nei luoghi conduttori ristretti (all’interno di piccole cisterne metalliche, di cunicoli umidi, di
tubazioni metalliche, di scavi ristretti nel terreno, ecc.) o in situazioni in cui si opera con larga parte del
corpo con superfici conduttrici (su un traliccio metallico) vengono utilizzati apparecchi elettrici
trasportabili alimentati singolarmente con un trasformatore d'isolamento.
09c) Nei luoghi conduttori ristretti (all’interno di piccole cisterne metalliche, di cunicoli umidi, di
tubazioni metalliche, di scavi ristretti nel terreno, ecc.) o in situazioni in cui si opera con larga parte del
corpo con superfici conduttrici (su un traliccio metallico) vengono utilizzati apparecchi elettrici
trasportabili alimentati da una sorgente autonoma come una batteria di accumulatori.
09d) Le lampade portatili che vengono utilizzate nei luoghi conduttori ristretti vengono alimentate
unicamente mediante bassissima tensione di sicurezza (SELV).
1. 70. 10) Illuminazione
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 70)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
10a) Gli apparecchi di illuminazione utilizzati hanno un grado di protezione minimo IP55.
10b) Essendo il cantiere di notevoli dimensioni o essendoci lavori nei piani interrati, o all’interno di
fabbricati con tamponamenti già eseguiti, ecc., è prevista l’illuminazione di sicurezza con apparecchi
autonomi che illumina le vie di esodo conducono a luoghi sicuri o all’aperto ed in particolar modo le
rampe di scale non ultimate e i varchi di uscita.
1. 71. 11) Verifiche iniziali
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 71)
RISCHI
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
1.
2.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
11a) Prima della consegna e della messa in servizio, dell’impianto elettrico, l’installatore esegue le
verifiche prescritte dalle norme CEI per l’accertamento della rispondenza alle stesse.
11b) L’installatore esegue come verifiche, l’esame a vista durante la costruzione dell’impianto per
accertare (senza l’effettuazione di prove) le corrette condizioni dell’impianto elettrico e ad impianto
ultimato con particolare cura controlla eventuali danneggiamenti dei materiali e dei componenti, infine
procede alle prove strumentali; gli esami a vista e le prove strumentali sono evidenziate nella seguente
tabella:
ESEMPIO DI VERIFICA DELL’IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
3.
11c) Gli esami a vista e le prove strumentali sono evidenziate nella seguente tabella:
1. 72. CARRIOLA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 72)
RISCHI
1.
2.
Ribaltamento del materiale durante l’uso della carriola
Contatto con gli arti inferiori durante l’uso della carriola
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
La ruota della carriola sarà mantenuta gonfia a sufficienza.
Nei manici della carriola saranno previsti all’estremità manopole antiscivolo.
Ai lavoratori sarà vietato utilizzare la carriola con la ruota sgonfia e priva delle manopole antiscivolo.
Ai lavoratori sarà ordinato di spingere la carriola e vietato trainarla.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Guanti : durante l’uso della carriola
1. 73. CANNELLO OSSIACETILENICO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 73)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico
Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico
Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico.
Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico
Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Ustioni durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Caduta delle bombole del cannello ossiacetilenico durante il trasporto.
Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico
Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
Le bombole del cannello ossiacetilenico saranno impiegate con apposito riduttore di pressione.
Le valvole situate in testa alle bombole del cannello ossiacetilenico, salvo quando vi sarà applicato il
riduttore di pressione, saranno sempre protette col relativo cappuccio.
Immediatamente a valle del riduttore del cannello ossiacetilenico sarà montata una valvola di sicurezza
contro i ritorni di fiamma.
Altre valvole antiritorno saranno installate sulle tubazioni dei gas del cannello ossiacetilenico il più
vicino possibile al cannello ad una distanza non superiore ai 2 metri.
I tubi di gomma per i due gas del cannello ossiacetilenico saranno mantenuti in buone condizioni.
Per il bloccaggio delle giunzioni e collegamenti del cannello ossiacetilenico si farà uso di fascette
stringitubo.
Durante l’uso del cannello ossiacetilenico le bombole saranno tenute lontane ed efficacemente protette
da forti irradiazioni di calori provocate anche dai raggi solari, forni, stufe, ecc.
Durante l’uso del cannello ossiacetilenico saranno prese le necessarie precauzioni (ripari o schermi)
per evitare che radiazioni dirette o scorie investano altri lavoratori.
Le bombole del cannello ossiacetilenico saranno efficacemente assicurate con collari o con catenelle,
a parti fisse o ad appositi carrelli che ne garantiranno la stabilità sia durante il trasporto che sul posto di
lavoro.
Sarà raccomandato ai lavoratori che il cannello, il riduttore, le valvole e le altre apparecchiature
dell'impianto di saldatura non devono mai essere lubrificate con oli e grassi in quanto queste sostanze,
a contatto con l'ossigeno, si infiammano facilmente.
II trasporto degli apparecchi mobili di saldatura sarà effettuato usando mezzi atti ad assicurare la
stabilità dei recipienti dei gas compressi e ad evitare urti pericolosi.
In caso di trasporto di bombole del cannello ossiacetilenico mediante gru sarà fatto ricorso all'uso di
appositi portabombole o contenitori per rendere il trasporto il più sicuro possibile.
Durante l’uso del cannello ossiacetilenico saranno allontanati gli eventuali materiali che, per la loro
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
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17.
18.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
natura, risulteranno infiammabili, facilmente combustibili o danneggiabili. Quando ciò non sarà
possibile detti materiali saranno opportunamente protetti contro le scintille e l'irraggiamento di calore.
Durante l’uso del cannello ossiacetilenico vi sarà un estintore a polvere a disposizione.
Durante l’uso del cannello ossiacetilenico nei locali chiusi sarà assicurata una buona ventilazione
generale ricorrendo eventualmente all'uso di aspiratori portatili per impedire il ristagno di fumi nel
locale.
Durante l’uso del cannello ossiacetilenico, nei lavori in quota, saranno adottate idonee precauzioni per
evitare che materiali, attrezzi, utensili o spruzzi incandescenti possano arrecare danno a persone o
cose che eventualmente si trovano nella zona sottostante.
I lavori di saldatura o taglio non saranno eseguiti su recipienti o tubi chiusi o che contengano o che
abbiano contenuto sostanze pericolose prima di aver provveduto ad eliminare le condizioni di pericolo.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello
ossiacetilenico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Berretto ignifugo : durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri inattinici : durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del cannello ossiacetilenico per le operazioni di martellinatura,
spazzolatura, molatura ecc.
Maschera ad insufflazione d'aria : durante l’uso del cannello ossiacetilenico in ambienti chiusi e non
ventilati.
Maschera di protezione respiratoria (A1P2) : durante l’uso del cannello ossiacetilenico se necessaria.
Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso del cannello ossiacetilenico per le operazioni di
martellinatura, spazzolatura, molatura ecc.
Tuta ignifuga : durante l’uso del cannello ossiacetilenico per operazioni a carattere continuo.
Guanti di protezione per saldatori : durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
Grembiule di cuoio : durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
Ghette : durante l’uso del cannello ossiacetilenico.
1. 76. RULLO COMPRESSORE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 76)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Movimento accidentale del rullo compressore
Erroneo azionamento del rullo compressore
Vibrazioni durante l’uso del rullo compressore
Urto del rullo compressore da altro mezzo durante l’occupazione della sede stradale.
Investimento di persone durante l’uso del rullo compressore
Utilizzo del rullo compressore da parte di personale inesperto
Inalazioni di vapori organici durante l’uso del rullo compressore
Incidenti con altri veicoli
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Il rullo compressore prevederà un dispositivo che impedirà la messa in moto se il motore non si trova
in folle.
I dispositivi di comando del rullo compressore saranno contrassegnati da apposite indicazioni delle
manovre a cui si riferiscono.
Il rullo compressore sarà dotato di sedile ergonomico antivibrazioni.
Il rullo compressore sarà corredato da un libretto d’uso e manutenzione.
Il rullo compressore sarà oggetto di periodica e regolare manutenzione come previsto dal costruttore.
Il rullo compressore sarà dotato di dispositivo acustico (clacson).
Ai lavoratori sarà raccomandato di segnalare immediatamente qualsiasi inconveniente che possa
aumentare le vibrazioni al conducente.
Durante l’utilizzo del rullo compressore sulla sede stradale sarà sistemata una idonea segnaletica in
accordo con il codice della strada.
Durante l’utilizzo del rullo compressore sarà pretesa dal conducente la minima velocità di spostamento
possibile compatibilmente con il lavoro da eseguire.
La zona antistante e retrostante al rullo compressore sarà mantenuta libera da qualsiasi persona.
Durante l’uso del rullo compressore sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia
o comunque difficili.
I percorsi riservati al rullo compressore presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la
sicurezza del personale a piedi.
Durante l’uso del rullo compressore ai lavoratori sarà frequentemente ricordato di non lavorare o
passare davanti o dietro allo stesso.
L’utilizzo del rullo compressore avverrà solo da parte di personale esperto ed adeguatamente istruito.
Le chiavi del rullo compressore saranno affidate a personale responsabile che le consegnerà
esclusivamente al personale preposto all’uso del mezzo.
Per l’uso del rullo compressore saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
Durante l’utilizzo del rullo compressore sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato
posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale Passaggio obbligatorio
con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e la stessa sarà
equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione del rullo compressore.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al rullo compressore finchè lo stesso è in
funzione.
Il rullo compressore sarà munito di lampeggiante.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del rullo compressore.
Maschera per vapori organici : durante l’uso del rullo compressore.
Scarpe antinfortunistiche : durante i lavori con il rullo compressore.
141
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
4.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Indumenti distinguibili : durante l’uso del rullo compressore in strada.
1. 78. FILIERA ELETTRICA PORTATILE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 78)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione durante l’uso della filiera elettrica portatile.
Impigliamento degli indumenti durante l’uso della filiera elettrica portatile
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
La filiera elettrica portatile sarà provvista di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio
quadrato.
La filiera elettrica portatile non sarà collegata all’impianto di terra.
Il cavo di alimentazione della filiera elettrica portatile sarà provvisto di adeguata protezione meccanica
e sicurezza elettrica.
La filiera elettrica portatile sarà dotata di comando a uomo presente.
La filiera elettrica portatile sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
Durante l’uso della filiera elettrica portatile saranno vietati indumenti che si possono impigliare,
bracciali od altro.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è
in funzione.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti : durante l’uso della filiera elettrica portatile.
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della filiera elettrica portatile.
Tuta di protezione: durante l’uso della filiera elettrica portatile.
1. 91. SEGA CIRCOLARE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 91)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Contatto con l’utensile della sega circolare
Contatto con cinghie e pulegge
Contatto con organi di trasmissione del moto della sega circolare
Elettrocuzione
Proiezione del disco o di parti di esso durante l'uso della sega circolare
Impigliamento degli indumenti durante l’uso della sega circolare
Rifiuto del pezzo con proiezione dello stesso durante l’uso della sega circolare
Proiezione di trucioli durante l’uso della sega circolare
Rumore durante l’uso della sega circolare
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
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Sulla sega circolare saranno installati schermi fissi ai due lati dell’utensile e una cuffia registrabile per
impedire il contatto con la stessa ed eventuali schegge.
Presso la sega circolare sarà reperibile uno spingipezzo per pezzi e sarà dotata di una guida.
La sega circolare sarà dotata di coltello divisore regolato a 3 mm dalla dentatura e più basso di 5 mm
rispetto alla sporgenza della lama.
Il disco della sega circolare sarà fissato all’albero in maniera efficace.
La sega circolare sarà dotata di carter contro il contatto con gli organi di trasmissione.
La sega circolare prevederà il collegamento all’impianto di terra.
Sulla sega circolare sarà installato un arresto di emergenza.
Il disco della sega circolare sarà mantenuto affilato.
La sega circolare sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
La sega circolare prevederà un dispositivo che impedisca il riavviamento spontaneo dopo
un’interruzione dell’alimentazione elettrica.
Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la sega circolare in moto.
Sarà vietato ai lavoratori l’uso dell’aria compressa per la pulizia della sega circolare.
Durante l’uso della sega circolare saranno vietati indumenti che si possono impigliare, bracciali od
altro.
Durante l’uso della sega circolare per il taglio di tavolame in lungo sarà ordinato ai lavoratori di
utilizzare il coltello divisore opportunamente regolato.
Durante l’uso della sega circolare sarà ordinato ai lavoratori di utilizzare la cuffia di protezione
opportunamente regolata.
Per l’uso della sega circolare saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla sega circolare finchè la stessa è in
funzione.
La sega circolare sarà posizionata su terreno stabile, in luogo piano, lontana da vie di transito e con
adeguato spazio per la lavorazione.
Saranno utilizzati adeguati dpi contro il rumore e contro l'investimento da schegge.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
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3.
4.
5.
Guanti : durante l’uso della sega circolare se il pezzo presenta il rischio di tagli e/o abrasioni
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della sega circolare
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della sega circolare
Tuta di protezione: durante l’uso della sega circolare
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della sega circolare se necessario
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
1. 92. TRAPANO PORTATILE AD USO AVVITATORE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 92)
RISCHI
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7.
Elettrocuzione durante l'uso del trapano portatile
Contatto con l’utensile
Proiezione di trucioli durante l'uso del trapano portatile
Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso del trapano portatile
Rumore durante l’uso del trapano portatile
Inalazione di polvere durante l’uso del trapano portatile
Tagli e abrasione alle mani durante l’uso del trapano portatile
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
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7.
Il trapano portatile sarà provvisto di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del "doppio quadrato".
Il trapano portatile non sarà collegato all’impianto di terra.
Il cavo di alimentazione del trapano portatile sarà provvisto di adeguata protezione meccanica e
sicurezza elettrica.
Il trapano portatile sarà dotato di comando a uomo presente.
Il trapano portatile sarà corredato da un libretto d’uso e manutenzione.
Per l’uso del trapano portatile saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
Durante l’uso del trapano portatile sarà accertato che non vi siano cavi elettrici, tubi, tondini di ferro od
altro all’interno dei materiali su cui intervenire.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Guanti : durante l’uso del trapano portatile se necessario
Scarpe antinfortunistiche: durante l’uso del trapano portatile
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del trapano portatile se necessario
Tuta di protezione : durante l’uso del trapano portatile
Occhiali protettivi o visiera: durante l’uso del trapano portatile se necessario
Mascherina antipolvere : durante l’uso del trapano portatile
1. 99. TAGLIAPIASTRELLE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 99)
RISCHI
1.
2.
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4.
5.
6.
7.
Punture, tagli e abrasioni durante l'uso della macchina tagliapiastrelle
Elettrocuzione durante l'uso della macchina tagliapiastrelle
Rumore durante l'uso della macchina tagliapiastrelle
Formazione di polvere durante l'uso della macchina tagliapiastrelle
Punture, tagli e abrasioni durante l'uso della macchina tagliapiastrelle
Rumore durante l'uso della macchina
Formazione di polvere durante l'uso della macchina
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
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13.
Il tagliapiastrelle sarà corredato di libretto d'uso e manutenzione.
Prima dell'uso sarà verificata l'integrità dei collegamenti elettrici.
Durante l'uso della macchina l'area di lavoro sarà tenuta sgombra da materiale di scarto.
Durante l'uso sarà utilizzato il carrello portapezzi.
Dopo l'uso, la macchina sarà lasciata in perfetta efficienza, curando in particolare la pulizia della
vaschetta.
La manutenzione sarà eseguita secondo le istruzioni del libretto.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al tagliapiastrelle, finchè lo stesso è in uso.
Prima dell'uso sarà verificata l'efficienza della lama di protezione del disco.
Prima dell'uso sarà verificata la presenza delle protezioni agli organi di trasmissione (pulegge, cinghie).
Sarà verificato il funzionamento dell'interruttore della macchina.
Il passaggio sarà libero da intralci (cavo di alimentazione).
Sotto il piano di lavoro sarà controllato il livello dell'acqua nella vaschetta.
Sarà segnalato ogni eventuale malfunzionamento della macchina.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Guanti: durante l'uso del tagliapiastrelle
Calzature di sicurezza: durante l'uso del tagliapiastrelle
Otoprotettori: durante l'uso del tagliapiastrelle
Indumenti protettivi (tute): durante l'uso del tagliapiastrelle
1.100. SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.100)
RISCHI
1.
Elettrocuzione durante l'uso della smerigliatrice
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Contatto con l’utensile
Inalazione di polveri durante l’uso della smerigliatrice
Offesa alle mani e in varie parti del corpo durante l’uso della smerigliatrice
Proiezione di schegge durante l’uso della smerigliatrice
Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso della smerigliatrice
Bruciature durante l’uso della smerigliatrice
Rumore durante l’uso della smerigliatrice
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
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13.
La smerigliatrice angolare sarà provvista di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio
quadrato.
L’utensile non sarà collegato all’impianto di terra.
Il cavo di alimentazione della smerigliatrice angolare sarà provvisto di adeguata protezione meccanica
e sicurezza elettrica.
La smerigliatrice angolare prevederà una impugnatura antivibrazioni.
L’utensile sarà dotato di comando a uomo presente e di cuffia protettiva.
Sulla smerigliatrice angolare sarà riportata l’indicazione del senso di rotazione e il numero massimo di
giri.
La macchina sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
Il lavoro sarà iniziato progressivamente per permettere alla mola fredda della smerigliatrice di
raggiungere gradualmente la temperatura di regime.
Sarà evitato di far esercitare alla mola della smerigliatrice una pressione eccessiva contro il pezzo.
Durante la lavorazione ci si assicurerà che l’usura della mola della smerigliatrice avvenga in modo
uniforme; in caso contrario sarà verificato l’esatto montaggio della mola.
Nell’appoggiare la molatrice su piani o pezzi sarà fatta attenzione che la mola non sia più in rotazione
e sarà evitato di farle subire degli urti.
Per l’uso della smerigliatrice saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla smerigliatrice angolare finchè la stessa è
in uso.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
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7.
Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso della smerigliatrice
Occhiali con ripari laterali : durante l’uso della smerigliatrice
Visiera trasparente : in alternativa agli occhiali durante l’uso della smerigliatrice
Maschera antipolvere : durante l’uso della smerigliatrice
Grembiule in cuoio : se necessario durante l’uso della smerigliatrice
Guanti : durante l’uso della smerigliatrice
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della smerigliatrice
1.111. COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.111)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Vibrazioni durante l'utilizzo del compattatore a piatto vibrante
Rumore durante l'uso del compattatore
Inalazioni di gas durante l'uso del compattatore
Incendio durante l'uso del compattatore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Il compattatore a piatto vibrante sarà corredato di libretto d'uso e manutenzione.
Prima dell'uso sarà valutata la consistenza del terreno da compattare.
Ai lavoratori sarà raccomandato, prima dell'uso, di verificare il funzionamento dell'interruttore di
comando, nonchè l'efficienza della strumentazione del compattatore(cinghia, carter, ecc).
Durante il funzionamento della macchina sarà sempre presente un operatore addetto alla stessa.
Il compattatore non sarà installato in ambienti chiusi e poco ventilati.
Ai lavoratori sarà raccomandato, durante l'uso, di effettuare il rifornimento del carburante a motore
spento e di non fumare, di segnalare tempestivamente gravi anomalie del compattatore.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti: durante l'uso del compattatore a piatto vibrante
Calzature di sicurezza: durante l'uso del compattatore
Otoprotettori: durante l'uso del compattatore
1.118. TAGLIASFALTO A DISCO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.118)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Rumore durante l'uso del tagliasfalto a disco
Tagli, abrasioni e punture durante l'uso del tagliasfalto a disco
Iincendio durante l'uso del tagliasfalto a disco
Investimento durante l'uso della tagliasfalto a disco
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Il tagliasfalto a disco sarà corredato di libretto d'uso e manutenzione.
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2.
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Prima dell'uso sarà raccomandato di verificare il funzionamento dell'interruttore di comando e di
protezione nonchè l'efficienza della strumentazione.
Prima dell'uso sarà verificato il disco, la tubazione d'acqua e la cuffia.
Durante l'uso della macchina sarà necessario non forzare l'operazione di taglio e mantenere
l'erogazione dell'acqua costante.
Ai lavoratori sarà raccomandato di spegnere la macchina per effettuare il rifornimento di carburante.
Il tagliasfalto non sarà utilizzato in ambienti chiusi e poco ventilati.
Ai lavoratori sarà raccomandato, dopo l'uso, di eseguire le operazioni di manutenzione e revisione del
tagliasfalto a motore spento, segnalando eventuali anomalie.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al tagliasfalto a disco, finchè lo stesso è in
funzione.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Guanti: durante l'uso del tagliasfalto a disco
Calzature di sicurezza: durante l'uso del tagliasfalto a disco
Copricapo: durante l'uso del tagliasfalto a disco
Otoprotettori: durante l'uso del tagliasfalto a disco
Indumenti protettivi (tute) : durante l'uso del tagliasfalto a disco
1.123. GRU A TORRE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.123)
RISCHI
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2.
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4.
5.
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7.
8.
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10.
Elettrocuzione
Rovesciamento della gru a torre durante l'uso
Caduta del carico durante l’uso della gru a torre
Rottura di una fune durante l’uso della gru a torre
Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso della gru a torre
Elettrocuzione
Rovesciamento della gru a torre durante l'uso
Caduta del carico durante l’uso della gru a torre
Rottura di una fune durante l’uso della gru a torre
Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso della gru a torre
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
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I ganci della gru a torre saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno
l’indicazione della loro portata massima ammissibile.
Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi.
La gru a torre sarà installata ed eretta da personale qualificato ed esperto.
La gru è dotata di freno e arresto automatico.
Sarà previsto il collegamento all’impianto di terra della gru a torre.
La gru è dotata di dispositivo di segnalazione acustico.
Sulla gru a torre sarà indicata in modo visibile la portata alle diverse distanze dal fulcro.
La gru sarà regolarmente denunciata all’ISPESL.
La gru a torre sarà provvista di limitatori di carico e di momento.
Durante l’uso della gru a torre non saranno adoperate le forche se non per il prelievo e il deposito del
materiale dai mezzi di trasporto su strada.
Durante l’uso della gru a torre saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità della gru e dei
carichi (cesti, imbracature idonee, ecc.).
Durante l’uso della gru a torre i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato loro; in
casi particolari si rifaranno al capocantiere, inoltre la gru con carico sospeso non sarà mai lasciata
senza sorveglianza.
Durante l’uso della gru a torre sarà impedito l’accesso nello spazio di rotazione con parapetti normali
alti un metro.
Durante l’uso della gru a torre le postazioni fisse di lavoro sotto il raggio di azione saranno protette con
un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di tre metri da terra.
Durante l’uso della gru non sarà possibile arrivare ad una distanza inferiore ai 5 metri dalle linee
elettrice aeree.
Essendoci più gru a torre sarà tenuta una distanza di sicurezza, tra le stesse, in funzione dell’ingombro
dei carichi, si viaggerà a velocità limitata per essere sicuri di potersi fermare in caso di bisogno.
Nei pressi della gru a torre sarà posizionata diversa segnaletica di sicurezza (attenzione ai carichi
sospesi, vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.).
Le modalità di impiego della gru ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre saranno
richiamati con avvisi chiaramente leggibili.
I lavoratori della fase coordinata non devono sostare o avvicinarsi alla gru a torre finchè la stessa è in
uso.
Sarà vietato compiere qualsiasi operazione di manutenzione, riparazione, su elementi della gru in
moto.
In caso che il raggio d'azione della gru non sia sufficiente, sarà vietato fare oscillare il carico per
posizionarlo oltre l'area stabilita.
Sarà opportuno controllare che non si verifichino versamenti di liquido sui conduttori in tensione per
evitare pericoli di folgorazione.
Le apparecchiature elettriche e i dispositivi automatici di fine corsa non dovranno essere manomessi,
in caso di funzionamento irregolare sarà necessario richiedere l'intervento del personale specializzato.
Sarà vietato usare la cabina come deposito per oggetti o indumenti, per il riscaldamento si utilizzerà
una stufetta elettrica.
Per evitare folgorazione sarà necessario tenere a disposizione un estintore a CO2 da utilizzare in caso
d'incendio di apparecchiature elettriche sotto tensione.
Durante la salita e la discesa per le scale della gru, le mani dovranno essere libere da impedimenti per
potersi tenere ai montanti delle scale in caso di necessità.
I dispositivi di protezione e i mezzi di sicurezza non dovranno mai essere manomessi.
Prima di iniziare qualsiasi manovra, assicurarsi che non vi siano materiali sciolti che potrebbero cadere
dall'alto provocando pericolo agli operatori a terra.
Sarà necessario attenersi alla portata della gru per sollevarne i carichi, evitando che lo stesso carico
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oscilli; inoltre sarà vietato adoperare la gru per il sollevamento di persone.
Per il trasporto di bombole di gas compressi, sarà necessario assicurarle in contenitori e telai per
evitarne la caduta.
Per arrivare alla cabina sarà necessario predisporre apposite scale evitando di usare mezzi di fortuna
o percorsi che potrebbero creare situazioni di pericolo.
Il gruista prima di iniziare le manovre dovrà accertarsi del funzionamento dei comandi e degli organi
della gru, provandoli a vuoto inoltre dovrà assicurarsi che non vi sia personale sul ponte della gru e
oggetti o materiali di qualsiasi genere sulle passerelle.
Il gruista dovrà attenersi alle indicazione che gli verranno fornite dall'uomo a terra, solo in caso di
pericolo improvviso dovrà eseguire manovre dirette dando comunque il segnale di allarme.
Prima di eseguire qualsiasi manovra sarà necessario verificare che il personale a terra sia in posizione
di sicurezza solo allora si potrà sollevare il carico a velocità regore; se non fosse possibile evitare il
passagio del carico in luoghi dove sono presenti operatori sarà necessario utilizzare il segnalatore
acustico per permettere l'allontanamento del personale.
Per evitare rischi sarà necessario tenere i ganci e le catene ad un'altezza superiore a quella d'uomo;
portare a zero tutti i comandi ed esporre una bandierina che segnala la mancanza dell'operatore
addetto.
Sarà obbligatorio cambiare il turno del gruista a terra mettendolo al corrente di eventuali
malfunzionamenti.
I ganci della gru a torre saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno
l’indicazione della loro portata massima ammissibile.
Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi.
La gru a torre sarà installata ed eretta da personale qualificato ed esperto.
La gru è dotata di freno e arresto automatico.
Sarà previsto il collegamento all’impianto di terra della gru a torre.
La gru è dotata di dispositivo di segnalazione acustico.
Sulla gru a torre sarà indicata in modo visibile la portata alle diverse distanze dal fulcro.
La gru sarà regolarmente denunciata all’ISPESL.
La gru a torre sarà provvista di limitatori di carico e di momento.
Durante l’uso della gru a torre non saranno adoperate le forche se non per il prelievo e il deposito del
materiale dai mezzi di trasporto su strada.
Durante l’uso della gru a torre saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità della gru e dei
carichi (cesti, imbracature idonee, ecc.).
Durante l’uso della gru a torre i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato loro; in
casi particolari si rifaranno al capocantiere, inoltre la gru con carico sospeso non sarà mai lasciata
senza sorveglianza.
Durante l’uso della gru a torre sarà impedito l’accesso nello spazio di rotazione con parapetti normali
alti un metro.
Durante l’uso della gru a torre le postazioni fisse di lavoro sotto il raggio di azione saranno protette con
un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di tre metri da terra.
Durante l’uso della gru non sarà possibile arrivare ad una distanza inferiore ai 5 metri dalle linee
elettrice aeree.
Essendoci più gru a torre sarà tenuta una distanza di sicurezza, tra le stesse, in funzione dell’ingombro
dei carichi, si viaggerà a velocità limitata per essere sicuri di potersi fermare in caso di bisogno.
Nei pressi della gru a torre sarà posizionata diversa segnaletica di sicurezza (attenzione ai carichi
sospesi, vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.).
Le modalità di impiego della gru ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre saranno
richiamati con avvisi chiaramente leggibili.
I lavoratori della fase coordinata non devono sostare o avvicinarsi alla gru a torre finchè la stessa è in
uso.
Sarà vietato compiere qualsiasi operazione di manutenzione, riparazione, su elementi della gru in
moto.
In caso che il raggio d'azione della gru non sia sufficiente, sarà vietato fare oscillare il carico per
posizionarlo oltre l'area stabilita.
Sarà opportuno controllare che non si verifichino versamenti di liquido sui conduttori in tensione per
evitare pericoli di folgorazione.
Le apparecchiature elettriche e i dispositivi automatici di fine corsa non dovranno essere manomessi,
in caso di funzionamento irregolare sarà necessario richiedere l'intervento del personale specializzato.
Sarà vietato usare la cabina come deposito per oggetti o indumenti, per il riscaldamento si utilizzerà
una stufetta elettrica.
Per evitare folgorazione sarà necessario tenere a disposizione un estintore a CO2 da utilizzare in caso
d'incendio di apparecchiature elettriche sotto tensione.
Durante la salita e la discesa per le scale della gru, le mani dovranno essere libere da impedimenti per
potersi tenere ai montanti delle scale in caso di necessità.
I dispositivi di protezione e i mezzi di sicurezza non dovranno mai essere manomessi.
Prima di iniziare qualsiasi manovra, assicurarsi che non vi siano materiali sciolti che potrebbero cadere
dall'alto provocando pericolo agli operatori a terra.
Sarà necessario attenersi alla portata della gru per sollevarne i carichi, evitando che lo stesso carico
oscilli; inoltre sarà vietato adoperare la gru per il sollevamento di persone.
Per il trasporto di bombole di gas compressi, sarà necessario assicurarle in contenitori e telai per
evitarne la caduta.
Per arrivare alla cabina sarà necessario predisporre apposite scale evitando di usare mezzi di fortuna
o percorsi che potrebbero creare situazioni di pericolo.
Il gruista prima di iniziare le manovre dovrà accertarsi del funzionamento dei comandi e degli organi
della gru, provandoli a vuoto inoltre dovrà assicurarsi che non vi sia personale sul ponte della gru e
oggetti o materiali di qualsiasi genere sulle passerelle.
Il gruista dovrà attenersi alle indicazione che gli verranno fornite dall'uomo a terra, solo in caso di
pericolo improvviso dovrà eseguire manovre dirette dando comunque il segnale di allarme.
Prima di eseguire qualsiasi manovra sarà necessario verificare che il personale a terra sia in posizione
di sicurezza solo allora si potrà sollevare il carico a velocità regore; se non fosse possibile evitare il
passagio del carico in luoghi dove sono presenti operatori sarà necessario utilizzare il segnalatore
acustico per permettere l'allontanamento del personale.
Per evitare rischi sarà necessario tenere i ganci e le catene ad un'altezza superiore a quella d'uomo;
portare a zero tutti i comandi ed esporre una bandierina che segnala la mancanza dell'operatore
addetto.
Sarà obbligatorio cambiare il turno del gruista a terra mettendolo al corrente di eventuali
malfunzionamenti.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Guanti : durante l’uso della gru a torre
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della gru a torre su rotaie
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8.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Tuta di protezione : durante l’uso della gru a torre su rotaie
Elmetto : durante l’uso della gru a torre su rotaie
Guanti : durante l’uso della gru a torre
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della gru a torre su rotaie
Tuta di protezione : durante l’uso della gru a torre su rotaie
Elmetto : durante l’uso della gru a torre su rotaie
1.124. AUTOGRU’
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.124)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Rovesciamento dell’autogrù
Caduta del carico durante l’uso dell’autogrù
Rottura di una fune durante l’uso dell’autogrù
Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’autogrù
Investimento di persone durante l’uso dell’autogrù
Incedenti con altri veicoli
Rovesciamento dell’autogrù
Caduta del carico durante l’uso dell’autogrù
Rottura di una fune durante l’uso dell’autogrù
Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’autogrù
Investimento di persone durante l’uso dell’autogrù
Incedenti con altri veicoli
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
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11.
12.
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35.
36.
37.
38.
39.
I ganci dell'autogru saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno
l’indicazione della loro portata massima ammissibile.
Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi.
L’autogru sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
L’autogru sarà dotata di dispositivo di segnalazione acustico.
Sull’autogru sarà indicata in modo visibile la portata .
L’autogru sarà regolarmente denunciata all’ISPESL.
L’autogru sarà provvista di limitatori di carico.
Durante l’uso l’autogru si piazzerà sugli staffoni.
Le funi e il gancio saranno muniti del contrassegno previsti.
I percorsi riservati all’autogrù presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del
personale a piedi.
Durante l’uso dell’autogrù saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità della stessa e dei
carichi (cesti, imbracature idonee, ecc.).
Durante l’uso dell’autogrù le postazioni fisse di lavoro, sotto il raggio di azione, saranno protette con un
solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di tre metri da terra.
Durante l’uso dell’autogrù i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato loro; in casi
particolari si rifaranno al capocantiere.
Essendoci più autogrù sarà tenuta una distanza di sicurezza, tra le stesse, in funzione dell’ingombro
dei carichi.
Nei pressi dell’autogrù sarà posizionata diversa segnaletica di sicurezza (attenzione ai carichi sospesi,
vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.).
Durante l’uso dell’autogrù sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o
comunque difficili.
Durante l’uso dell’autogrù sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare
la velocità.
L’autogrù sarà utilizzata a più di cinque metri da linee elettriche aeree non protette.
Le modalità di impiego dell’autogrù ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre saranno
richiamati con avvisi chiaramente leggibili.
Durante l’utilizzo dell'autogru sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato
posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e lo stesso sarà
equipaggiato con una o più luci gialle lampeggiati.
Nel caso di sollevamento con due funi a tirante le stesse non formeranno tra loro un angolo maggiore
di 90 gradi.
Nel caso di sollevamento con due funi a tirante la lunghezza delle due corde sarà maggiore o uguale
ad una volta e mezzo la distanza dei ganci di sollevamento
Durante le operazioni con funi di guida sarà garantito il coordinamento degli addetti alle manovre, sia
alla vista che alla voce, eventualmente con l'ausilio di un radiotelefono.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autogrù finchè la stessa è in uso.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autogrù.
I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il raggio d'azione dell'autogrù.
I ganci dell'autogru saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno
l’indicazione della loro portata massima ammissibile.
Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi.
L’autogru sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
L’autogru sarà dotata di dispositivo di segnalazione acustico.
Sull’autogru sarà indicata in modo visibile la portata .
L’autogru sarà regolarmente denunciata all’ISPESL.
L’autogru sarà provvista di limitatori di carico.
Durante l’uso l’autogru si piazzerà sugli staffoni.
Le funi e il gancio saranno muniti del contrassegno previsti.
I percorsi riservati all’autogrù presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del
personale a piedi.
Durante l’uso dell’autogrù saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità della stessa e dei
carichi (cesti, imbracature idonee, ecc.).
Durante l’uso dell’autogrù le postazioni fisse di lavoro, sotto il raggio di azione, saranno protette con un
solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di tre metri da terra.
Durante l’uso dell’autogrù i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato loro; in casi
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
40.
41.
42.
43.
44.
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46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
particolari si rifaranno al capocantiere.
Essendoci più autogrù sarà tenuta una distanza di sicurezza, tra le stesse, in funzione dell’ingombro
dei carichi.
Nei pressi dell’autogrù sarà posizionata diversa segnaletica di sicurezza (attenzione ai carichi sospesi,
vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.).
Durante l’uso dell’autogrù sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o
comunque difficili.
Durante l’uso dell’autogrù sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare
la velocità.
L’autogrù sarà utilizzata a più di cinque metri da linee elettriche aeree non protette.
Le modalità di impiego dell’autogrù ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre saranno
richiamati con avvisi chiaramente leggibili.
Durante l’utilizzo dell'autogru sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato
posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e lo stesso sarà
equipaggiato con una o più luci gialle lampeggiati.
Nel caso di sollevamento con due funi a tirante le stesse non formeranno tra loro un angolo maggiore
di 90 gradi.
Nel caso di sollevamento con due funi a tirante la lunghezza delle due corde sarà maggiore o uguale
ad una volta e mezzo la distanza dei ganci di sollevamento
Durante le operazioni con funi di guida sarà garantito il coordinamento degli addetti alle manovre, sia
alla vista che alla voce, eventualmente con l'ausilio di un radiotelefono.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autogrù finchè la stessa è in uso.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autogrù.
I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il raggio d'azione dell'autogrù.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autogru
Tuta di protezione : durante l’uso dell’autogru
Elmetto: durante le manovre al corredo dell'autogrù
Guanti: durante le manovre al corredo dell'autogrù
Scarpe antinfortunistiche: durante le manovre al corredo dell'autogrù
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autogru
Tuta di protezione : durante l’uso dell’autogru
Elmetto: durante le manovre al corredo dell'autogrù
Guanti: durante le manovre al corredo dell'autogrù
Scarpe antinfortunistiche: durante le manovre al corredo dell'autogrù
1.129. AUTOBETONIERA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.129)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Sganciamento del secchio dell'autobetoniera
Investimento di persone durante l’uso dell'autobetoniera
Ribaltamento dell’autobetoniera per cedimento fondo stradale
Ribaltamento dell’auto betoniera per smottamento del ciglio dello scavo
Contatto e inalazione di sostanze chimiche durante l’uso dell’autobetoniera
Incidente con altri veicoli
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
L'autobetoniera prevederà un idoneo aggancio del secchione che sarà controllato frequentemente.
Il mezzo sarà corredato da un libretto d’uso e manutenzione.
I percorsi riservati all’autobetoniera presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza
del personale a piedi.
Durante l’uso dell’autobetoniera sarà costantemente controllato il percorso del mezzo e la sua solidità.
Durante l’uso dell’autobetoniera saranno allontanati i non addetti mediante sbarramenti e segnaletica
di sicurezza (vietato sostare, vietato ai non addetti ai lavori, ecc.).
Durante l’uso dell’autobetoniera sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o
comunque difficili.
Durante l’uso dell’autobetoniera sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di
moderare la velocità.
Durante l’utilizzo dell'autobetoniera sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato
posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e la stessa sarà
equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autobetoniera finchè la stessa è in uso.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettarele indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autobetoniera.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Tuta di protezione : durante l’uso dell’autobetoniera
Elmetto: durante l’uso dell’autobetoniera
Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo.
Mascherina antipolvere : durante l’uso dell’autobetoniera con calcestruzzo additivato
1.130. AUTOPOMPA PER GETTO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.130)
148
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Investimento di persone durante l’uso dell’autopompa per getto
Contatto accidentale con il mezzo e l’impianto di pompaggio durante l’uso dell’autopompa per
getto
Offese alle mani, ai piedi, al capo e agli occhi durante l’uso dell’autopompa per getto
Caduta dell’operatore per durante l’uso dell’autopompa per getto
Inalazione di vapori dannosi durante l’uso dell’autopompa per getto
Irritazioni epidermiche alle mani durante l’uso dell’autopompa per getto
Ribaltamento dell’autopompa
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
L'autopompa per getto sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
I percorsi riservati all’autopompa per getto presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la
sicurezza del personale a piedi.
Durante l’uso dell’autopompa per getto saranno evitati bruschi spostamenti della tubazione della
pompa.
Durante l’uso dell’autopompa per getto, sarà vietato il sollevamento di materiali con il braccio.
Durante l’uso dell’autopompa per getto sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di
retromarcia o comunque difficili.
Durante l’uso dell’autopompa per getto sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo
di moderare la velocità.
Durante l’uso dell’autopompa per getto sarà rispettata la distanza di 5 metri da linee elettriche aeree
non protette.
Durante l’uso dell’autopompa saranno allargati gli stabilizzatori.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione dell'autopompa per getto.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autopompa per getto finchè la stessa è in
uso.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Tuta di protezione : durante l’uso della pompa per getto
Elmetto : durante l’uso della pompa per getto
Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo.
Mascherina : durante l’uso della pompa per getto con calcestruzzo additivato
1.131. PONTEGGIO FISSO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.131)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Offesa alle mani e in varie parti del corpo durante il montaggio del ponteggio fisso
Schiacciamento arti inferiori i superiori durante il montaggio del ponteggio fisso
Possibilità di contatto con parti elettriche durante il montaggio del ponteggio fisso
Taglio degli arti superiori durante il montaggio del ponteggio fisso
Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponteggio fisso
Caduta di persone dall'alto durante il montaggio l’uso del ponteggio fisso
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
Le tavole del ponteggio fisso avranno sezione 4x30 o 5x20 centimetri.
I parapetti del ponteggio fisso saranno quelli previsti dal costruttore (alti 1 metro, tavola fermapiedi e
corrente intermedio ovvero alti 1 metro, tavola fermapiedi e luce libera minore di 60 centimetri).
II montaggio e lo smontaggio del ponteggio fisso sarà eseguito da personale esperto e con materiali
omologati.
Sarà vietato salire o scendere lungo i montanti e gettare gli elementi metallici dal ponteggio fisso.
Saranno evitati i depositi sopra i ponti di servizio di materiali e attrezzi eccettuati quelli temporanei
necessari ai lavori.
Per i lavori superiori ai cinque giorni, per il ponteggio fisso, sarà costruito il sottoponte in maniera
identica al ponte di lavoro.
I ponteggi fissi con altezza superiore a 20 m osserveranno le norme costruttive del progetto che sarà
firmato da un progettista abilitato.
Tutte le zone di lavoro e di passaggio poste a ridosso dell'edificio o altro saranno protette contro i rischi
di caduta di materiali dall'alto del ponteggio fisso mediante la predisposizione di mantovane o para
sassi e delimitazione delle aree di transito.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al ponteggio fisso finchè lo stesso è in
allestimento.
I ponteggi metallici saranno muniti di un'autorizzazione ministeriale per la costruzione e l'utilizzo degli
stessi.
Saranno adottate idonee protezione per l'utilizzo di ponteggi posti a distanza minore di cinque metri
dalle linee elettriche aeree.
La casa costruttrice dovrà dichiarare idonei in base al ponteggio in uso, i tavolati metallici ( piano di
calpestio).
Il responsabile del cantiere dovrà controllare che il ponteggio sia realizzato secondo gli schemi e che
sia montato correttamente (ancorato a parti stabili dell'edificio con un ancoraggio ogni 18 mq della
facciata).
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Cintura di sicurezza : durante il montaggio del ponteggio fisso
Elmetto : durante il montaggio ed uso del ponteggio fisso
Scarpe antinfortunistiche : durante il montaggio ed uso del ponteggio fisso
Guanti : durante il montaggio del ponteggio fisso
149
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
1.133. UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.133)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elettrocuzione durante l'uso di utensili elettrici portatili
Contatto con l’utensile
Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili
Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili
Bruciature durante l’uso degli utensili elettrici portatili
Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Gli utensili saranno provvisti di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato.
Gli utensili saranno quasi tutti provvisti del marchio di qualità. Gli utensili ove manca, sono in via di
sostituzione.
Gli utensili elettrici portatili provvisti di doppio isolamento elettrico non saranno collegati all’impianto di
terra.
I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica.
Gli utensili elettrici portatili saranno corredati da un libretto d’uso e manutenzione.
Per l’uso degli utensili elettrici portatili saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti
locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Guanti : durante l’uso degli utensili elettrici se necessario
Scarpe antinfortunistiche: durante l’uso degli utensili elettrici
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso degli utensili elettrici se necessario
Tuta di protezione : durante l’uso degli utensili elettrici
Occhiali protettivi o visiera: durante l’uso degli utensili elettrici se necessario
1.141. CANNELLO PER GPL
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.141)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Esplosione della bombola del cannello per GPL
Esplosione dei tubi di gomma della bombola del cannello per GPL
Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello per GPL
Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello per GPL
Ustioni durante l’uso del cannello per GPL
Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello per GPL
Caduta della bombola del cannello per GPL durante il trasporto
Esplosioni dovute a fughe di gas dalla bombola del cannello per GPL.
Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello per GPL
Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello per GPL.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
La bombola del cannello per GPL sarà impiegata con apposito riduttore di pressione.
I tubi di gomma del cannello per GPL sarà mantenuto in buone condizioni.
Per il bloccaggio delle giunzioni e collegamenti del cannello per GPL si farà uso di fascette stringitubo.
Durante l’uso del cannello per GPL la bombola sarà tenuta lontana ed efficacemente protetta da forti
irradiazioni di calori provocate anche dai raggi solari, forni, stufe, ecc.
La bombola del cannello per GPL sarà efficacemente assicurata con collari o con catenelle, a parti
fisse o ad appositi carrelli che ne garantiranno la stabilità sia durante il trasporto che sul posto di
lavoro.
II trasporto della bombola per GPL sarà effettuato usando mezzi atti ad assicurarne la stabilità e ad
evitarne urti pericolosi.
In caso di trasporto della bombola del cannello per GPL mediante gru sarà fatto ricorso all'uso di
appositi portabombole o contenitori per rendere il trasporto il più sicuro possibile.
Durante l’uso del cannello per GPL saranno allontanati gli eventuali materiali che, per la loro natura,
risulteranno infiammabili, facilmente combustibili o danneggiabili. Quando ciò non sarà possibile detti
materiali saranno opportunamente protetti contro le scintille e l'irraggiamento di calore.
Durante l’uso del cannello per GPL vi sarà un estintore a polvere a disposizione.
Durante l’uso del cannello per GPL nei locali chiusi sarà assicurata una buona ventilazione generale
ricorrendo eventualmente all'uso di aspiratori portatili per impedire il ristagno di fumi nel locale.
Durante l’uso del cannello per GPL, nei lavori in quota, saranno adottate idonee precauzioni per
evitare che materiali, attrezzi, utensili o spruzzi incandescenti possanno arrecare danno a persone o
cose che eventualmente si trovino nella zona sottostante.
I lavori con il cannello per GPL non saranno eseguiti su recipienti o tubi chiusi o che contengano o che
abbiano contenuto sostanze pericolose prima di aver provveduto ad eliminare le condizioni di pericolo.
Durante l’uso del cannello per GPL sarà effettuata saltuariamente la verifica di eventuali fughe di gas
adottando una soluzione saponosa.
Durante e dopo l’uso del cannello per GPL saranno ventilati abbondantemente i locali scantinati.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Berretto ignifugo : durante l’uso del cannello per GPL.
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del cannello per GPL
150
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
3.
4.
5.
6.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Maschera di protezione respiratoria (A1P2) : durante l’uso del cannello per GPL se necessaria
Tuta ignifuga : durante l’uso del cannello per GPL per operazioni a carattere continuo
Guanti di protezione per saldatori : durante l’uso del cannello per GPL
Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso del cannello per GPL
1.142. SILOS PER PREMISCELATI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.142)
RISCHI
1.
2.
3.
Ribaltamento del Silos
Elettrocuzione
Contatto con organi di trasmissione del moto
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
Il silos deve essere installato su terreno resistente
Il silos deve prevedere il calcolo di resistenza al ribaltamento per agenti atmosferici.
Il silos deve essere collegato all'impianto di terra del cantiere.
Deve essere previsto il calcolo della probabilità di fulminazione in base alla Norma CEI 81-1.
Tutti gli organi di trasmissione devono devono risultare protetti contro i contatti accidentali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Scarpe antinfortunistiche: durante l'uso del Silos
Guanti: durante l'uso del Silos
1.156. PIASTRE PER SALDATURA POLIETILENICA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.156)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Bruciature - scottature
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Dovrà essere posta particolare attenzione onde evitare il contatto con le parti calde della piastra e della
tubazione.
La piastra dovrà essere corredata da libretto d'uso e manutenzione.
La piastra dovrà essere marcata CE.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Guanti: durante l'uso della piastra.
2. 2. ADESIVI PER PAVIMENTI.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 2)
RISCHI
1.
2.
Incendio e/o esplosione durante l'uso dell'adesivo.
Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'adesivo.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Lo stoccaggio dell'adesivo a contatto avverrà in contenitori sigillati in luogo asciutto.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'adesivo.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con dell'adesivo.
Lo smaltimento dei rifiuti dell'adesivo avverrà tramite impresa specializzata ed autorizzata.
In caso di bruciature ai lavoratori sarà raccomandato di applicare abbondante acqua fredda sulla zona
colpita, coprire con una compressa umida, non rimuovere l'adesivo dalla pelle e ricorrere al medico.
In caso d'ingestione dell'adesivo ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e
ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'adesivo con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'adesivo con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con detergente
per la pelle, lavarsi con acqua e sapone e non ricorrere a solventi.
Durante l'uso dell'adesivo nell'ambiente di lavoro sarà garantita una buona ventilazione.
Ai lavoratori durante l'uso dell'adesivo sarà raccomandato di non fumare e di non usare fiamme libere
e non inalare i vapori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti: durante l'uso dell'adesivo.
Occhiali: durante l'uso dell'adesivo.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'adesivo.
151
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
2. 9. BITUME - CATRAME
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 9)
RISCHI
1.
2.
Inalazione di vapori organici durante l’uso del bitume
Irritazione cutanea durante l’uso del bitume
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Durante l’uso del bitume e/o catrame saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e
con gli occhi.
Nel caso di contatto cutaneo con bitume e/o catrame ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con
abbondante acqua e sapone.
Sarà evitata il più possibile l'applicazione del bitume e/o catrame a caldo.
Il bitume e/o catrame applicati a caldo, saranno posati partendo dal basso, in modo che l'operatore non
sia a contatto con i vapori liberati dal prodotto già posato.
Gli operatori addetti all'utilizzo del bitume e/o catrame saranno sottoposti a visita medica periodica
(semestrale) e a tempestiva visita dermatologica nel caso di sospetto di tumore.
Per gli addetti all'utilizzo del bitume e/o catrame sarà istituito un registro di esposizione, apposite
cartelle sanitarie e di rischio e un registro tumori.
I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con il bitume - catrame, devono lavarsi
abbondantemente con acqua e sapone.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Guanti : durante l’uso del bitume
Tuta di protezione : durante l’uso del bitume
Mascherina per vapori organici (idrocarburi) : durante l’uso del bitume
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso del bitume
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del bitume se necessario
Mascherina per vapori organici (idrocarburi): per coloro che operano in prossimità di lavoratori che
utilizzano il bitume - catrame.
Occhiali protettivi o visiera : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il bitume catrame.
2. 15. COLLANTE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 15)
RISCHI
1.
2.
3.
Inalazione di vapori di solvente durante l’uso del collante.
Irritazione cutanea durante l’uso del collante
Incendio durante l’uso del collante
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
Durante l’uso del collante saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e con gli occhi.
Nel caso di contatto cutaneo con collante ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con abbondante
acqua e sapone.
Durante l’uso del collante sarà tenuto nelle vicinanze un estintore.
I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con collante, devono lavarsi
abbondantemente con acqua e sapone.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Guanti : durante l’uso del collante
Tuta di protezione : durante l’uso del collante
Mascherina per solventi : durante l’uso del collante
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del collante
Mascherina per solventi : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano del collante.
Occhiali protettivi o visiera : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano del collante.
2. 22. AERANTI PER CALCESTRUZZO.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 22)
RISCHI
1.
2.
3.
Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'aerante
Corrosione durante l'uso dell'aerante
Intossicazione durante l'uso dell'aerante.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
Lo stoccaggio dell'aerante avverrà in luogo asciutto.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'aerante.
152
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con l'aerante.
Lo smaltimento dei rifiuti dell'aerante avverrà tramite impresa specializzata.
In caso d'ingestione dell'aerante ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e
ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'aerante con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'aerante con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con acqua.
Durante l'uso dell'aerante al lavoratore sarà raccomandato di tenerlo lontano dagli occhi.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti: durante l'uso dell'aerante.
Occhiali: durante l'uso dell'areante.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'areante.
2. 23. CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 23)
RISCHI
1.
2.
Inalazione di polveri durante l’uso del cemento
Contatto con la pelle e con gli occhi durante l’uso del cemento
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Durante l’uso del cemento saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e con gli
occhi.
Nel caso di contatto cutaneo esteso con il cemento ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con
abbondante acqua.
I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con cemento o malta cementizia, devono
lavarsi abbondantemente con acqua e sapone.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Mascherina antipolvere : durante l’uso del cemento o della malta
Guanti : durante l’uso del cemento
Tuta di protezione : durante l’uso del cemento o della malta
Mascherina antipolvere : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano cemento o malta
cementizia.
2. 26. SCHIUME ISOLANTI APPLICATE IN SITU: POLIURETANO ESPANSO A DUE COMPONENTI A
BASE DI POLIURETANO ESPANSO PREPARATO IN CANTIERE MISCELANDO DUE COMPONENTI
LIQUIDI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 26)
RISCHI
1.
2.
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre
emana gas tossici se bruciato
Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Lo stoccaggio del poliuretano espanso a due componenti avverrà all'aperto e lontano da fonti di calore.
Lo smaltimento dei rifiuti del poliuretano espanso a due componenti avverrà tramite impresa
specializzata.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso del poliuretano espanso a due
componenti.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con il poliuretano espanso a due
componenti ed eliminare gli indumenti contaminati..
In caso di contatto del poliuretano espanso a due componenti con gli occhi ai lavoratori sarà
raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto del poliuretano espanso a due componenti con la pelle ai lavoratori sarà
raccomandato di pulirsi con acqua e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente.
Durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti sarà raccomandato garantire una buona
ventilazione.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare il poliuretano espanso a due componenti solo tramite
personale addestrato dal produttore.
In caso d'inalazione del poliuretano espanso a due componenti sarà raccomandato di portare il
lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Tuta protettiva: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Guanti: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Occhiali: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Stivali in gomma: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in bombola.
2. 32. PITTURE PER MANO DI FINITURA E DI FONDO.
153
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 32)
RISCHI
1.
2.
3.
Esplosione in quanto i vapori delle pitture per mano di finitura e di fondo reagiscono con l'aria
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo
Incendio durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Lo stoccaggio delle pitture per mano di finitura e di fondo avverrà in contenitori sigillati ed in luogo
asciutto.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso delle pitture per mano di
finitura e di fondo.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani con detergente delicato e non con solvente, e
cambiare gli indumenti contaminati dopo il lavoro con le pitture di mano di finitura e di fondo.
Lo smaltimento dei rifiuti delle pitture per mano di finitura e di fondo avverrà tramite impresa
specializzata.
In caso d'ingestione delle pitture per mano di finitura e di fondo ai lavoratori sarà raccomandato di
sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto delle pitture per mano di finitura e di fondo con gli occhi ai lavoratori sarà
raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto delle pitture per mano di finitura e di fondo con la pelle ai lavoratori sarà
raccomandato di pulirsi con detergente e poi lavarsi con acqua e sapone.
Durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo sarà raccomandato di non fumare e di non
utilizzare fiamme libere, garantire una buona ventilazione.
In caso di inalazione delle pitture per mano di finitura e di fondo sarà raccomandato di portare il
lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Guanti: durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo.
Occhiali: durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo.
Apparecchio respiratore: durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano le pitture per mano di finitura e di
fondo.
2. 40. SCHIUME ISOLANTI DI POLIURETANO ESPANSO IN BOMBOLETTE O SPRUZZATO CON
POMPA SPRUZZATRICE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 40)
RISCHI
1.
2.
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso in bombola
Esplosione durante l'uso del poliuretano espanso in bombola, in quanto il prodotto è contenuto in
bombole sotto pressione
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Lo stoccaggio del poliuretano espanso in bombola avverrà in contenitori sigillati in luogo asciutto.
Lo smaltimento dei rifiuti del poliuretano espanso in bombola avverrà tramite impresa specializzata.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso del poliuretano espanso in
bombola.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con il poliuretano espanso in bombola
ed eliminare gli indumenti contaminati..
In caso di contatto del poliuretano espanso in bombola con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di
lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto del poliuretano espanso in bombola con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di
pulirsi con acqua e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare il poliuretano espanso in bombola solo tramite personale
addestrato dal produttore.
Durante l'uso del poliuretano espanso in bombola sarà raccomandato garantire una buona
ventilazione.
In caso d'inalazione del poliuretano espanso in bombola sarà raccomandato di portare il lavoratore
all'aria aperta e ricorrere al medico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Tuta protettiva: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Guanti: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Occhiali: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Stivali in gomma: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in bombola.
2. 43. DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 43)
RISCHI
1.
Esplosione in quanto i vapori dei disarmanti, reagiscono con l'aria
154
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
2.
3.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Incendio durante l'uso dei disarmanti
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dei disarmanti
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Lo stoccaggio dei disarmanti avverrà in contenitori sigillati.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dei disarmanti.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con i disarmanti ed eliminare gli
indumenti contaminati.
Lo smaltimento dei rifiuti dei disarmanti avverrà tramite impresa specializzata.
In caso d'ingestione dei disarmanti ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua
e ricorrere al medico.
In caso di contatto dei disarmanti con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dei disarmanti con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua e
sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente.
Durante l'uso della pittura per casseformi sarà raccomandato di non inalare i vapori del solvente, non
fumare, non usare fiamme libere e garantire una buona ventilazione.
In caso di inalazione dei disarmanti chimici sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta e
ricorrere al medico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Guanti: durante l'uso dei disarmanti.
Occhiali: durante l'uso dei disarmanti.
Apparecchio respiratore: durante l'uso dei disarmanti.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti.
Apparecchio respiratore: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti.
3. 9. OPERAZIONI DI CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO MATERIALI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 9)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta, investimento di carichi in movimento
Caduta di materiale dall'alto
Abrasioni e schiacciamenti delle mani e dei piedi
Investimenti da parte di mezzi meccanici
Ribaltamento del mezzo di trasporto
Ribaltamento di materiale accatastato
Investimenti in partenza e in arrivo dei carichi
Ribaltamento di materiali e attrezzature
Inalazione di polveri durante la movimentazione di materiale friabile
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Per le operazioni di scarico: i materiali dovranno essere scaricati su terreno solido, piano e livellato
Per le operazioni di scarico: l'operatore che dirigerà lo scarico dovrà stare a debita distanza dal camion
Per le operazioni di scarico: per sistemare i pezzi fuori posto non si dovranno mai infilare le mani sotto
i pacchi, ma dovranno essere utilizzati dei pezzi di legno facendo attenzione ai pacchi slegati
Per le operazioni di scarico: il pacco da scaricare dovrà essere legato (la doppia imbracatura a cappio
è la più idonea) con due cinghie (sulle cinghie e funi dovrà essere indicata la lunghezza ed il carico che
possono reggere; N.B. prima di usare le funi ci si dovrà accertare che le stesse siano in buono stato
facendole, ad esempio, strisciare su un pezzo di legno: se non scorrono bene cioè restano impigliate
nei trefoli significa che non sono in buone condizioni) di uguale lunghezza e in fase di tiro, prima del
sollevamento, le stesse dovranno essere tenute discoste fra di loro in modo che il pacco sia bilanciato;
sui ganci dovrà essere sempre indicata la portata che sarebbe bene fosse almeno pari alla massima
portata del mezzo di sollevamento, ci si dovrà assicurare che l'aletta di chiusura sia sempre efficiente;
successivamente si dovrà avvertire l'operatore allontanandosi dal carico. Qualora il carico sia costituito
da tavole o tubi, le cinghie dovranno comprenderli tutti e, in fase di tiro, si dovrà controllare che il fascio
resti orizzontale, in caso contrario si dovrà fermare l'operazione e sistemare meglio le cinghie
Per le operazioni di scarico: i carichi dovranno essere imbracati con cinghie o funi che resistano al
peso da reggere; i materiali e le attrezzature dovranno essere imbracati in modo che durante il
trasporto restino come sono stati disposti
Per le operazioni di scarico: i mattoni e gli altri materiali sciolti dovranno essere sollevati con apposite
ceste
Per il trasporto in generale: si dovrà evitare di percorrere terreni poco consistenti e, se non è possibile,
la superficie dovrà essere consolidata con ghiaia o tavole; si dovrà evitare di passare su rialzi scalini e
altri ostacoli (in tal caso creare eventualmente delle piccole rampe). Non si dovrà correre, passare
sotto i carichi sospesi e, qualora si utilizzi un mezzo meccanico, si dovrà tenere sempre la destra. Si
dovrà utilizzare il mezzo di trasporto adeguato al carico da trasportare senza sovraccaricarlo. Prima di
passare o sostare in prossimità dei luoghi di lavoro sopraelevati si dovrà avvertire chi vi lavora ed
avere il loro consenso
Per il trasporto sui solai: si dovrà passare distante dai fori
Per lo stoccaggio dei ponteggi: i telai e gli altri elementi dei ponteggi dovranno essere riposti negli
appositi contenitori in modo ordinato; se non si dispone di tali contenitori si dovranno posare ad una
parete i telai leggermente inclinati, vicino ed in modo ordinato si dovranno disporre gli altri elementi; se
non si dispone dei contenitori per gli elementi tubolari, gli stessi dovranno essere posati su due travi
sollevate dal terreno mettendo dei fermi agli estremi delle travi stesse onde evitare che i tubi rotolino
giù
Per lo stoccaggio di tavole e pannelli in legno: si dovranno accatastare ordinatamente tavole e pannelli
suddividendoli per lunghezza e interponendo ogni 50-70 cm una traversina di legno in modo da poter
infilare agevolmente le cinghie per il trasporto
Per lo stoccaggio di attrezzature: tutte le attrezzature una volta utilizzate dovranno essere riposte in un
posto visibile o concordato e comunque in modo che non intralcino il lavoro ed il passaggio; se
l'attrezzatura lo prevede vi dovrà essere rimessa la custodia controllando che vi siano tutti i pezzi;
155
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
12.
13.
14.
15.
16.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
qualora si trovi un attrezzo abbandonato, lo stesso dovrà essere portato al proprio superiore
Per il sollevamento dei materiali: dovranno essere posizionati appositi cartelli, sugli apparecchi di
sollevamento, indicanti il peso che gli stessi possono reggere; non si dovranno mai sollevare pesi
superiori a quelli ammissibili e sarà vietato manomettere il limitatore di carico; quando il carico sarà
agganciato lo si dovrà segnalare, con un gesto della mano, all'operatore dell'apparecchio di
sollevamento quindi, quando il carico comincerà ad alzarsi, lo si dovrà accompagnare per un
momento, bisognerà poi spostarsi e allontanare qualsiasi operatore in modo che non vi sia nessuno
sotto il carico sospeso; ci si dovrà avvicinare al carico in discesa solo quando lo stesso sarà a un
metro dal piano di arrivo avendo già predisposto delle traversine di legno al fine di poter togliere le funi
o le cinghie quindi segnalare all'operatore che posi il carico, che lo stesso è stato sganciato e
accompagnare il gancio evitando che si impigli
Per il caricamento dei materiali: si dovrà condurre il camion sotto all'apparecchio di sollevamento, far
calare il carico ad un metro sopra il pianale, salire sul camion e far posare il carico accompagnandolo
nella giusta posizione quindi legare il carico al pianale facendo passare le corde per gli appositi anelli;
qualora si dovessero caricare travi o tavole bisognerà disporle a pacchi interponendo ogni tanto delle
traversine di legno al fine dell'infilaggio di cinghie o funi; le carriole dovranno essere disposte
rovesciate; la betoniera dovrà essere disposta in piedi e legata al pianale; nel caso si carichi del
terreno si dovrà stare a debita distanza dal camion e dalla macchina che sta caricando e qualora si
dovesse salire su un cassone per la sistemazione del terreno si dovrà prima avvertire l'operatore della
macchina caricatrice affinchè fermi la macchina stessa
I lavoratori della fase coordinata devono rimanere a debita distanza durante le operazioni di carico,
scarico, sollevamento, ecc..
I lavoratori della fase coordinata dovranno munirsi di filtranti facciali contro le polveri interti in caso di
movimentazione di materiale friabile e polveroso.
Durante le operazioni gli operatori dovranno utilizzare i segnali verbali e gestuali secondo la norma.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Scarpe antinfortunistiche con puntale in acciaio: durante il carico-scarico, lo stoccaggio e il sollevamento
dei materiali
Guanti da lavoro: durante il carico-scarico, lo stoccaggio e il sollevamento dei materiali
Elmetto: durante il carico-scarico, lo stoccaggio, il trasporto e il sollevamento dei materiali
Scarpe antinfortunistiche con suola antiforo: durante il trasporto a piedi del materiale
Filtrante facciale per polveri inerti: durante la movimentazione di materiale friabile e polveroso.
3. 16. LAVORI ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 16)
RISCHI
1.
2.
3.
Caduta di persone dalle scale a gradini
Caduta di persone nelle aperture lasciate nei solai
Caduta di persone attraverso le aperture lasciate nei muri
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Le scale a gradini saranno dotate di regolare parapetto con arresto al piede quando il dislivello supera i
50 centimetri.
Le aperture lasciate nei solai saranno circondate da normale parapetto.
Le aperture lasciate nei solai saranno coperte da tavolato solidamente fissato e di resistenza non
inferiore a quello dei piani di calpestio dei ponti di lavoro.
Le aperture lasciate nei muri prospicienti il vuoto o vani saranno chiuse con parapetto normale con
arresto al piede quando il dislivello supera i 50 centimetri.
Sarà impedito l’accesso alla struttura in costruzione bloccando le vie di accesso.
Le aperture che saranno usate per il passaggio di materiale avranno un lato del parapetto costituito da
una barriera mobile non asportabile, aperto per il tempo strettamente necessario al lavoro.
I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è
bloccata.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Scarpe Antinfortunistiche : durante i lavori all’interno della struttura in costruzione
Cintura di sicurezza : durante il carico e lo scarico del materiale dalle strutture con parapetto aperto.
3. 22. LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 22)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione per contatto di parti meccaniche delle macchine operatrici o grù con linee elettriche
aeree.
Elettrocuzione per arco elettrico dovuto alla vicinanza di parti meccaniche delle macchine
operatrici o grù con linee elettriche aeree nude.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Gli operatori dovranno accertarsi che il raggio di azione delle manovre delle macchine operatrici o della
grù sia ad una distanza di5 metri dalla linea elettriche aeree.
In via preliminare le linee elettriche aeree dovranno essere spostate o interrate se interferiscono con il
raggio di manovra delle macchine operatrici o della grù.
Nel caso non sia possibile spostare o interrare le linee elettriche aeree queste devono essere protette
con una bariera rigida ben solida al fine di evitare contatti accidentali durante la manovra di macchine
156
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
operatri o grù.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Guanti dielettrici
Scarpe isolanti.
3. 24. POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale di betonaggio e
posato con benna sollevata da gru o autogrù.
Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 24)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi di trasporto del cls.
Caduta di materiale dentro lo scavo.
Franamento delle pareti dello scavo.
Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo.
Contatto con sostanze aggressive (cemento).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Non sostare o passare sotto i carichi sospesi. L'operatore del mezzo di sollevamento deve rispettare le
regole generali per le operazioni di sollevamento e per l'uso della macchina. Per il rischio: Rischi di
investimenti degli addetti da parte dei mezzi di trasporto del cls.
2.
Tenere pulito il ciglio dello scavo. Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati
lontano dal ciglio dello scavo. Per il rischio: Caduta di materiale dentro lo scavo.
3.
Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella dei stabilità naturale. Per
pendenze superiori , le pareti devono essere sbadacchiate quando superano la profondità di 1,5 m. I
mezzi d'opera non devono comunque avvicinarsi allo scavo se non in quanto la stabilità delle pareti
non risulta comunque compromessa. Allontanare l'acqua che si accumula al piede della parete qualora
possa compromettere la stabilità della parete.
VIETARE L'ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO FINO A QUANDO NON E' ASSICURATA LA
STABILITA' DELLE PARETI, ad esclusione degli addetti alle opere di
puntellamento. Per il rischio: Franamento delle pareti dello scavo.
4.
Utilizzare idonee scale a mano. I montanti delle scale devono sporgere di almeno 1 m oltre il piano
dello sbarco. La scala deve essere vincolata in sommità. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la
salita all'interno dello scavo.
5.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del cls devono indossare anche i guanti protettivi. Per il
rischio: Contatto con sostanze aggressive (cemento).
3. 31. LAVORI STRADALI (particolarità)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 31)
RISCHI
1.
2.
Investimento di persone e mezzi da parti di altri autoveicoli durante i lavori su strada
Incidenti tra gli automezzi circolanti durante i lavori su strada.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Durante i lavori su strada, con larghezza utile rimanente della carreggiata di almeno 5,6 m e linea
discontinua di separazione delle due semicarreggiate, saranno posti segnali di «Limitazione della
velocità» (seguiti da segnali di «Fine limitazione della velocità»), di seguito sarà segnalato l’ingombro
con il segnale «Lavori» (Fig.II.383) che sarà posto prima e dopo l’ingombro stesso (quello opposto
sarà posizionato sul ciglio stradale opposto al cantiere o luogo di lavoro); di seguito sarà posto il
segnale «Strettoia asimmetrica» (Fig.II.385) corredato da pannello integrativo indicante la distanza
della strettoia; di seguito saranno posti almeno due segnali «Freccia d’obbligo» (Fig.II.082/a) distanti
alcuni metri uno dall’altro e in allineamento obliquo.Durante i lavori su strada con larghezza utile
rimanente della carreggiata di almeno 5,6 m,saranno delimitate le testate ed il lato strada del luogo di
lavoro con barriere disposte in modo continuo.
Durante i lavori su strada, con larghezza utile rimanente della carreggiata di almeno 5,6 m e linea
continua di separazione delle due semicarreggiate, saranno posti segnali di «Limitazione della
velocità» da entrambi i lati (seguiti da segnali di «Fine limitazione della velocità»), di seguito sarà
segnalato l’ingombro con il segnale «Lavori» (Fig.II.383) da entrambi i lati (quello opposto sarà
posizionato sul ciglio stradale opposto al cantiere o luogo di lavoro); di seguito sarà posto il segnale
«Strettoia asimmetrica» (Fig.II.385) corredato da pannello integrativo indicante la distanza della
strettoia da entrambi i lati (quello opposto (Fig.II.386) sarà posizionato sul ciglio stradale opposto al
cantiere o luogo di lavoro); di seguito saranno posti almeno due segnali «Freccia d’obbligo» (Fig.II.082
A) distanti alcuni metri uno dall’altro e in allineamento obliquo e saranno posti in opera un congruo
numero di coni o birilli, distanti tra loro circa 4 metri, per la demarcazione delle nuove semicarreggiate
la cui larghezza rimarrà non inferiore a 2,8 metri.
Durante i lavori su strada con larghezza utile rimanente della carreggiata inferiore a 5,6 m, con
istituzione del senso unico alternato del tipo «Transito alternato a vista» autorizzato dall’Ente
proprietario della strada, saranno posti segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal segnale di
«Fine limitazione della velocitàŒ); di seguito sarà segnalato l’ingombro con il segnale «Lavori»
(Fig.II.383) che sarà posto prima e dopo l’ingombro stesso (quello opposto sarà posizionato sul ciglio
157
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
stradale opposto al cantiere o luogo di lavoro); di seguito sarà posto un segnale «Senso unico
alternato» posto prima «Dare precedenza nel senso unico alternato» (Fig.II.41) e dopo l’ingombro
«Diritto di precedenza nel senso unico alternato» (Fig.II.45) (quello opposto, posizionato sul ciglio
stradale); di seguito saranno posti almeno due segnali «Freccia d’obbligo» (Fig.II.082/a) distanti alcuni
metri uno dall’altro e in allineamento obliquo; di seguito saranno posti in opera un congruo numero di
coni o birilli, distanti tra loro circa 4 metri, per la demarcazione dell’unica semicarreggiata disponibile la
cui larghezza rimarrà non inferiore a 2,8 metri.
Durante i lavori su strada con larghezza utile rimanente della carreggiata inferiore a 5,6 m, con
istituzione del senso unico alternato del tipo «Transito alternato da movieri» autorizzato dall’Ente
proprietario della strada, saranno posti segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal segnale di
«Fine limitazione della velocitàŒ); di seguito sarà segnalato l’ingombro con il segnale «Lavori»
(Fig.II.383) che sarà posto prima e dopo l’ingombro stesso (quello opposto sarà posizionato sul ciglio
stradale opposto al cantiere o luogo di lavoro); di seguito saranno posti almeno due segnali «Freccia
d’obbligo» (Fig.II.082/a) distanti alcuni metri uno dall’altro e in allineamento obliquo; di seguito saranno
posti in opera un congruo numero di coni o birilli, distanti tra loro circa 4 metri, per la demarcazione
dell’unica semicarreggiata disponibile la cui larghezza rimarrà non inferiore a 2,8 metri. Con questo
sistema saranno previsti almeno due movieri muniti di apposita paletta, posti a ciascuna estremità
della strettoia, i quali presenteranno al traffico uno la faccia verde, l’altro la faccia rossa della paletta. Il
coordinamento dei due movieri sarà stabilito a vista o con apparecchi radio ricetrasmittenti o tramite un
terzo moviere intermedio munito anch’esso di paletta. Le palette in dotazione saranno circolari
(Fig.II.403) del diametro di 30 cm e munite di manico di 20 cm di lunghezza con rivestimento in
pellicola rifrangente verde da un lato e rosso dall’altro.
Durante i lavori su strada con larghezza utile rimanente della carreggiata inferiore a 5,6 m, con
istituzione del senso unico alternato del tipo «Transito alternato da movieri» autorizzato dall’Ente
proprietario della strada, saranno utilizzate bandiere di colore arancio fluorescente, delle dimensioni
non inferiori a 80 x 60 cm, esclusivamente per indurre gli utenti della strada al rallentamento e ad una
maggiore prudenza. Il movimento delle stesse sarà affidato anche a dispositivi meccanici.
Durante i lavori su strada in prossimità di curve sarà posta la massima attenzione nella
presegnalazione dell’ostacolo adottando una segnaletica comunque non inferiore a quella prevista per
i tratti rettilinei.
Durante i lavori su centro strada con larghezza utile rimanente per ogni semicarreggiata di almeno 2,8
metri saranno posti, per ogni senso di marcia, segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal
segnale di «Fine limitazione della velocità); di seguito sarà posto un segnale «Lavori» (Fig.II.383) ed
almeno due segnali «Freccia d’obbligo» (Fig.II.082/a).
Durante i lavori su centro strada, con senso unico di marcia e larghezza utile rimanente per ogni
semicarreggiata di almeno 2,8 metri saranno posti segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal
segnale di «Fine limitazione della velocitàŒ); di seguito sarà posto un segnale «Lavori» (Fig.II.383) e
due copie di segnali «Freccia d’obbligo» (Figg.II.082/a, II.82/b) o una copia di segnali «Doppia freccia
d’obbligo» (Fig.II.083) nel senso della direzione di marcia.
Durante i lavori su strada, con necessità di interruzione momentanea del traffico, in caso di
autorizzazione dell’ente proprietario, saranno posti per ogni senso di marcia, segnali di «Limitazione
della velocità» (seguiti dal segnale di -Fine limitazione della velocità-; di seguito sarà posto un segnale
di «Lavori» (Fig.II.383); di seguito sarà posto un segnale «Strettoia asimmetrica» (Fig.II.385) corredato
da pannello integrativo indicante la distanza della strettoia; di seguito saranno poste delle transenne,
poste a 4-6 metri dall’area interessata dai lavori, se richieste dalle particolari condizioni di traffico e
sarà impiegato un lavoratore situato sulla strada ad una distanza dall’area interessata dai lavori
proporzionale alla velocità prevalente sulla strada (min. 20 m - max 100 m), dotato di paletta
verde/rossa, che interromperà il traffico fino alla completa esecuzione del lavoro.
Durante i lavori su strada con larghezza utile rimanente della carreggiata inferiore a 5,6 m, con
istituzione del senso unico alternato del tipo «Transito alternato a mezzo semafori», autorizzato
dall’Ente proprietario della strada, saranno posti segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal
segnale di «Fine limitazione della velocitàŒ); di seguito sarà segnalato l’ingombro con il segnale
«Lavori» (Fig.II.383) che sarà posto prima e dopo l’ingombro stesso (quello opposto sarà posizionato
sul ciglio stradale opposto al cantiere o luogo di lavoro); di seguito saranno posti almeno due segnali
«Freccia d’obbligo» (Fig.II.082/a) distanti alcuni metri uno dall’altro e in allineamento obliquo; di seguito
saranno posti in opera un congruo numero di coni o birilli, distanti tra loro circa 4 metri, per la
demarcazione dell’unica semicarreggiata disponibile la cui larghezza rimane non inferiore a 2,8 metri.
Con questo sistema il senso alternato sarà regolato da due semafori comandati a mano o con
funzionamento automatico. Fuori dei centri abitati l’impianto semaforico sarà preceduto dal segnale di
pericolo temporaneo «Semaforo» (Fig.II.404) con una luce gialla lampeggiante inserita al posto del
disco giallo del simbolo. L’ente proprietario o concessionario della strada avrà la facoltà di stabilire o
modificare la durata delle fasi in relazione alle situazioni di traffico.
Durante i lavori su strada, con la necessità di -Deviazione di itinerario-, previo accordo tra tutti gli enti
proprietari o concessionari, sarà posto a 100 m un segnale di Preavviso di deviazione (Fig.II.405) e in
corrispondenza delle intersezioni sarà posto un segnale di direzione» (Fig.II.407/a fig.II.407/b). Nel
caso di limitazioni di sagoma o di massa sull’itinerario normale saranno installati, alla intersezione che
precederà il cantiere, diversi segnali di -Preavviso di deviazione- sui quali saranno inseriti i simboli
relativi alle limitazioni, per segnalare l’itinerario deviato (Fig.II.408). In caso di deviazione obbligatoria
solo per una o più particolari categorie di veicoli sarà posto un segnale di -Direzione obbligatoriaintegrato dal o dai simboli delle categorie veicolari escluse (Figg.II.409/a, II.409/b). In caso di
deviazione facoltativa solo per un o più particolari categorie di veicoli sarà posto un segnale di
-Direzione consigliata- integrato dal o dai simboli delle categorie veicolari escluse (Figg.II.410/a,
II.410/b).
Durante i lavori su strada, con carreggiate separate con più corsie per senso di marcia, con la
necessità di Deviazione di itinerario, previo accordo tra tutti gli enti proprietari o concessionari, oltre ai
normali segnali saranno impiegati segnali di indicazione per la disponibilità e l’uso delle corsie.
Saranno posti segnali di «Corsia o corsie chiuse» (Figg.II.411/a, II.411/b, II.411/c, II.411/d) quando su
una carreggia a più corsie si ridurrà il numero di quelle disponibili per il senso di marcia. Sarà posto il
segnale «Carreggiata chiusa» (Figg.II.412/a, II.413/a, II.413/b) quando una di esse sarà chiusa al
traffico. Successivamente sarà posto il segnale «Rientro in carreggiata» (Figg.II.412/b, II.413/c ) per
indicare il ripristino delle condizioni viabili normali. In relazione alle condizioni del traffico sarà posto un
segnale «Uso di corsie» (fig.II.414) per indicare l’utilizzo delle corsie disponibili per le diverse categorie
di veicoli.
Durante i lavori su strada, con la necessità di -Deviazione di itinerario-, previo accordo tra tutti gli enti
proprietari o concessionari, in rapporto alle esigenze specifiche saranno posti segnali Dare precedenza
(secondo le condizioni di visibilità) a tutte le intersezioni del percorso deviato qualora la strada
interrotta goda del diritto di precedenza, segnali di -Divieto di transito-, segnali di «Direzione
obbligatoria» e barriere direzionali. In casi particolari sarà effettuato il segnalamento del possibile
accesso ai residenti lungo la strada interrotta, ma in modo da escludere dubbi od esitazioni per il
traffico a transito vietato.
Duranti i lavori su strada, durante le ore notturne, saranno utilizzati fari di potenza tale da garantire una
illuminazione, di tutta la zona di lavoro, tale da garantire l’esecuzione dei lavori in completa
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
sicurezza.Durante i lavori su strada i segnali saranno posizionati su appositi supporti in grado di
assicurare la stabilità degli stessi in qualsiasi condizione della strada ed atmosferica e stabilizzati con
sacchetti di zavorra.
Durante i lavori su strada in ore notturne e in tutti i casi di scarsa visibilità, lo sbarramento obliquo che
precede la zona di lavoro sarà integrato da dispositivi a luce gialla lampeggiante, in sincrono o in
progressione (luci scorrevoli).
Durante i lavori su strada in ore notturne e in tutti i casi di scarsa visibilità non saranno usate le
lanterne od altre sorgenti luminose a fiamma libera in quanto non ammesse.
Durante i lavori su strada, in caso di manovra dei mezzi non delimitabili con transenne fisse saranno
impiegati addetti alla segnalazione di emergenza per gli automobilisti con mezzi di segnalazione
adeguati (palette o bandiere).
Durante i lavori su strada saranno utilizzati esclusivamente cartelli per cantieri stradali rifrangenti a
sfondo giallo.
I lavori su strada saranno iniziati solamente in seguito all’ottenimento del permesso di occupare l’area
pubblica da parte degli enti competenti.
Durante i lavori su strada il cantiere, gli scavi, i mezzi e le macchine operatrici, nonché il loro raggio
d’azione, saranno delimitati, soprattutto sul lato dove potranno transitare i pedoni, con barriere,
parapetti o altro tipo di recinzione e le stesse saranno segnalate con luci rosse fisse e dispositivo
rifrangente della superficie minima di 50 cmq opportunamente intervallati lungo il perimetro interessato
dalla circolazione.
Durante i lavori su strada, in caso di passaggio di pedoni, se non esisterà il marciapiede, o questo sarà
occupato dal cantiere, sarà delimitato e protetto un corridoio di transito pedonale, lungo il lato od i lati
prospicienti il traffico veicolare, della larghezza di almeno 1 metro.
Durante i lavori su strada, i tombini e ogni portello, aperti anche per brevissimo tempo, situati sulla
carreggiata o in banchine o su marciapiedi, saranno completamente recintati.
Durante i lavori su strada l’impiego dei segnali sarà subordinato all’autorizzazione da parte dell’ente
proprietario.
Durante i lavori su strada, in prossimità della testata di ogni cantiere di durata superiore ai sette giorni
lavorativi sarà apposto un apposito pannello (fig. II.382) recante le varie indicazioni.
Durante i lavori su strada, quando gli stessi si protraggono oltre i 7 giorni lavorativi, saranno apposti
segnali orizzontali, antisdrucciolevoli, di colore giallo, sporgenti non più di 5 mm dal piano della
pavimentazione e a carattere temporaneo in corrispondenza del cantiere, dell’area di lavoro o delle
deviazioni allo scopo di guidare i conducenti.
Durante i lavori su strada con cantiere mobile sarà eseguito un «presegnalamento» disposto sulla
banchina ad una distanza che consentirà ai conducenti una normale manovra di decelerazione e
spostato in avanti in maniera coordinata all’avanzamento dei lavori e costituito da un cartello
composito contenente il segnale «LavoriŒ, il segnale «Corsie disponibiliŒ, il pannello integrativo
indicante la distanza del cantiere ed eventuali luci gialle lampeggianti (Figg.II.399/a e II.399/b).
Durante i lavori su strada con cantiere mobile sarà eseguito un «segnalamento» di localizzazione
posto a terra e spostato in maniera coordinata all’avanzamento dei lavori. Il segnale assumerà la
configurazione di un «Segnale mobile di protezione» (Fig.II.401) costituito da un pannello a strisce
bianche e rosse contenente un segnale di passaggio obbligato con freccia orientata verso il lato dove
potrà essere superata la zona del cantiere integrato da luci gialle lampeggianti alcune delle quali
disposte a forma di freccia orientata come il segnale di passaggio obbligato. La segnaletica «sul
posto» comprenderà anche la delimitazione della zona di lavoro con coni o paletti, quest’ultimi
eventualmente integrati da luci gialle lampeggianti.
Durante i lavori su strada con cantiere mobile sarà eseguito un «presegnalamento» disposto su un
primo veicolo a copertura e protezione anticipata ad una distanza che consenta ai conducenti una
normale manovra di decelerazione e costituito da un «Segnale mobile di preavviso» (Fig. II.400).
Durante i lavori su strada con cantiere mobile sarà eseguito un «segnalamento» di localizzazione
sistemato su un veicolo di lavoro, oppure su un carrello trainato dal veicolo stesso, ovvero posto su un
secondo veicolo di accompagnamento. Il segnale assumerà la configurazione di un «Segnale mobile
di protezione» (Fig.II.401) costituito da un pannello a strisce bianche e rosse contenente un segnale di
passaggio obbligato con freccia orientata verso il lato dove potrà essere superata la zona del cantiere
integrato da luci gialle lampeggianti alcune delle quali disposte a forma di freccia orientata come il
segnale di passaggio obbligato.
Durante i lavori su strada con cantiere mobile sarà posto un segnale di «Lavori» (Fig.II.383) sulle
strade intersecanti nel caso in cui il cantiere mobile può presentarsi all’improvviso ai veicoli che
svoltano.
Durante i lavori su strada, in caso di cantiere più lungo dei 100 metri, il segnale «Lavori» sarà
corredato da un pannello integrativo indicante l’estesione del cantiere.
Durante i lavori su strada con cantiere mobile, eseguiti in galleria, la stessa sarà chiusa al traffico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
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3.
4.
5.
Scarpe antinfortunistiche : Tuta di protezione : durante i lavori su strada compatibilmente con la
temperatura ambiente.
Indumenti distinguibili fluorescenti e rifrangenti : con base fluorescente di colore arancio o giallo o rosso con
applicazione di fasce rifrangenti di colore bianco argento durante i lavori su strada per interventi di lunga
durata.
Indumenti distinguibili fluorescenti e rifrangenti : una bretella realizzata con materiale sia fluorescente che
rifrangente di colore arancio durante i lavori su strada per interventi di breve durata.
Maschera di protezione per vapori organici : durante i lavori su strada in caso di utilizzo di bitume.
Guanti anticalore : durante i lavori su strada in caso di utilizzo bitume caldo.
3. 41. LAVORI STRADALI (generalità)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 41)
RISCHI
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8.
Rischi derivanti da attività di scavo, sbancamenti e fondazioni.
Rischi derivanti da preparazione e pulizia del terreno.
Rischi derivanti da movimentazione manuale dei carichi.
Rischi derivanti da movimentazione meccanica ed utilizzo di macchine da cantiere.
Rischi derivanti da utilizzo di macchine a portata manuale e di vibrofinitrici.
Rischi derivanti da uso di materiali bituminosi caldi e di materiali o sostanze chimico-nocive.
Rischi derivanti da uso di attrezzature elettriche, a gas, a gasolio, ecc.
Rischi derivanti da formazione ed utilizzo dell'impianto elettrico di cantiere.
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
9.
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Rischi derivanti da stoccaggio del materiale (di cantiere e di risulta).
Rischi derivanti da vibrazioni, rumore e polveri.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
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23.
Saranno predisposti mezzi sonori, luminosi, e relativa cartellonistica, in caso di cantiere temporaneo su
percorso stradale attivo o parzialmente deviato.
Saranno organizzate modalità operative al fine dell'avanzamento per fasi e stesure successive del
manto, per evitare il sovrapporsi di uomini e mezzi, durante la rullatura e la compattazione.
Sarà realizzato un programma di interventi relativi alla presenza di canalizzazioni per il convogliamento
e lo scarico degli apporti meteorici (pioggia, neve, ecc.).
Tutti gli addetti del cantiere saranno dotati di adeguati dispositivi di protezione individuale quali, in
particolare, guanti, tute e cuffie otoprotettrici.
Nel caso di impossibilità di organizzare un'area di stoccaggio e deposito del materiale di risulta
all'esterno dell'area di lavoro, sarà individuata una specifica zona all'interno; tale zona sarà segnalata e
protetta nonchè spostata di volta in volta secondo le fasi di avanzamento dei lavori.
Sarà continuamente verificato lo stato di manutenzione ed esercizio delle macchine.
Sarà continuamente accertato che lo stato di conservazione delle opere provvisionali, sotto il profilo
della qualità e della resistenza dei loro elementi, sia ottimale.
Sarà assicurata una sufficiente illuminazione delle aree di lavoro soprattutto durante la notte.
Saranno predisposte e controllate la cartellonistica e le segnalazioni luminose atte ad evidenziare la
presenza del cantiere.
Saranno predisposti, in caso di manovre dei mezzi non delimitabili con transennature fisse, e nel caso
di presenza di flusso veicolare, turni e relative postazioni degli addetti alla segnalazione di emergenza
per gli automobilisti; tali addetti saranno dotati di indumenti idonei con bande fluorescenti e palette o
mezzi di segnalazione adeguati.
Sarà garantita la presenza di un Direttore a Terra che, in caso di mancanza di spazio e visibilità per il
lavoro contemporaneo di uomini e mezzi, dirige le funzioni, le fasi, i tempi e le modalità di intervento
dei soggetti interessati; tale direttore indossa abbigliamento che lo rende facilmente riconoscibile agli
operatori delle macchine.
Sarà utilizzata una specifica imbracatura idonea, durante le fasi di sollevamento e posa dei carichi e
delle opere di finitura, adatta alle caratteristiche dell'elemento sollevato (imbracature a tensione, ganci,
funi, ecc.).
Sarà data adeguata informazione ai lavoratori sulle procedure di sicurezza in generale ed inerenti ai
materiali chimici e tossici impiegati nonchè alla movimentazione manuale dei carichi ed al rumore, in
particolare.
Saranno assicurate, con opportune azioni di coordinamento, la distribuzione e l'utilizzo dei dispositivi
individuali di protezione.
Sarà verificato che i sistemi di compattazione e vibrofinitura presentino i dispositivi di attenuazione
delle vibrazioni a trasmissione diretta.
Sarà verificato che il rullo compressore sia dotato degli appositi sostegni laterali e posteriori per evitare
la caduta del manovratore.
Sarà verificato che il posto di guida delle pale meccaniche sia protetto da idonea cabina.
Sarà verificato che il dumper sia dotato di idonei schermi protettivi contro il rischio di tranciamento degli
arti del manovratore.
Sarà vietato, durante le opere di finitura (tombini, marciapiedi, ecc.), l'uso dei mezzi di scavo o
movimentazione per lo spostamento dei carichi relativi alle opere di finitura a cui sono destinati (griglie
e chiusini dei tombini, dei vespai e/o canali sotterranei); per effettuare tali movimentazioni saranno
utilizzati specifici mezzi di sollevamento idonei alla natura, alla forma, al peso, ed all'ingombro del
carico.
Sarà designato, durante la fase di sollevamento o posa dei carichi di finitura, un addetto alla
sorveglianza dell'operazione in modo da guidare le fasi e la precisione e che allontani chiunque risulti
estraneo e/o possa essere interessato dalla manovra dall'area di azione della benna; particolare
attenzione sarà posta nelle fasi di avviamento ed arresto della macchina.
Sarà coordinato il servizio di assistenza diretta e di pronto soccorso designando appositi addetti.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona dei lavori stradali finchè gli stessi
non sono terminati.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla
movimentazione delle macchine.
3. 44. ESECUZIONE OPERE MURARIE INTERNE - Vengono realizzate le opere murarie di tamponamento
e tramezzi con laterizi e malta cementizia. Non sono da escludersi tamponamenti con pannelli prefabbricati.
La fase lavorativa viene svolta all'interno della struttura.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 44)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Cadute dall'alto.
Caduta di materiali in fase di sollevamento.
Caduta di materiali dall'alto.
Caduta in piano (scivolamento, inciampo).
Contusioni, schiacciamenti, ferite alle mani.
Caduta in profondità (entro vani scale, vani ascensore, vani tecnici, ecc.).
Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature.
Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Esposizione a rumore (nell'uso di attrezzatura portatile).
Microclima (caldo, freddo).
Movimentazione manuale di carichi.
Spostamento degli impalcati del ponteggio (sfalsati rispetto ai piani standard del ponteggio) per
realizzazione muro faccia a vista.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Verificare la presenza e l'efficienza delle opere provvisionali (impalcati, parapetti, ecc.) già predisposte
in fase di elevazione della struttura. Provvedere al ripristino dei regolari parapetti eventualmente
rimossi e/o non più affidabili.
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Non utilizzare ponti su cavalletti posti su ponteggi e/o in vani che presentino aperture verso il vuoto.
Fare uso di ponti su ruote allestiti in modo corretto.
Non sovraccaricare i ponteggi. Per il rischio: Cadute dall'alto.
2.
Il sollevamento dei carichi deve essere effettuata solo previa corretta imbracatura degli stessi. Deve
essere controllata l'efficienza dei mezzi utilizzati nel sollevamento. Non sostare/passare nelle zone
interessate dal sollevamento.
Si deve fare uso dei mezzi personali di protezione con particolare riferimento al casco, ai guanti, alle
calzature di sicurezza. Per il rischio: Caduta di materiali in fase di sollevamento.
3.
Evitare i depositi di laterizi sui ponteggi se non per la quantità strettamente necessaria all'uso. Se il
deposito avviene sull'impalcato di un ponte, si deve avere cura di non eccedere in altezza la tavola
fermapiede.
Il materiale depositato sugli eventuali ponti di servizio deve essere ritirato al più presto sui solai,
comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico. Per il rischio: Caduta di materiali dall'alto.
4.
Impedire che i passaggi predisposti per l'accesso alle zone di lavoro risultino ostacolati da materiali e
sfridi.
Assicurare sufficiente illuminazione (artificiale) nei passaggi interni alla struttura. Per il rischio: Caduta
in piano (scivolamento, inciampo).
5.
Fare uso dei necessari DPI con particolare riferimento a guanti e calzature di sicurezza. Per il rischio:
Contusioni, schiacciamenti, ferite alle mani.
Applicare regolari e solidi parapetti su ogni lato prospiciente il vuoto.
Non devono essere manomesse le opere provvisionali predisposte.
Per il rischio: Caduta in profondità (entro vani scale, vani ascensore, vani tecnici, ecc.)
6.
7.
Rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche.
Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici delle attrezzature.
Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature.
8.
Non devono essere eseguiti interventi (riparazioni, sostituzioni) su parti in tensione. A fronte di
anomalie di natura elettrica, avvertire il preposto affinché faccia intervenire personale competente.
Deve essere fatto uso solo di utensili elettrici portatili di tipo a doppio isolamento. Non devono essere
lasciati cavi elettrici/prolunghe a terra, sulle aree di transito/passaggio e comunque esposti al rischio di
schiacciamento. Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o
indiretti).
9.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori.
Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a rumore (nell'uso di attrezzatura portatile).
10.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi.
Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo,
freddo).
11.
Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di
sollevamento. Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i piedi
ed utilizzare le gambe per il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta. Informazione e
formazione. Per il rischio: Movimentazione manuale di carichi.
12.
Ripristino idonei impalcati e relativi parapetti. Per il rischio: Spostamento degli impalcati del ponteggio
(sfalsati rispetto ai piani standard del ponteggio) per realizzazione muro faccia a vista.
3. 50. ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della carpenteria in legno per
la casseratura delle opere in c.a. (plinti fondazioni continue, pilastri, travi, pareti verticali/subverticali, solai.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 50)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Caduta materiali (casserature, legname) in fase di sollevamento, trasporto, posizionamento.
Movimentazione manuale di carichi.
Caduta dall'alto.
Caduta di materiale dall'alto.
Rischi vari connessi all'uso delle attrezzature (con particolare riferimento alla sega circolare.
Caduta in piano (scivolamento, inciampo).
Ribaltamento e crollo delle casseforme.
Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante le fasi di taglio e casseratura.
Elettrocuzione.
Manipolazione di disarmanti.
Esposizione a rumore.
Microclima (caldo, freddo).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti. Effettuare un
controllo sulle modalità di imbraco del carico; non usare come punti di attacco le semplici legature dei
fasci realizzate a mezzo filo di ferro. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo, ai
guanti, alle calzature di sicurezza. Assistere agli operatori dei mezzi di sollevamento con segnalazioni
da terra. Per il rischio: Caduta materiali (casserature, legname) in fase di sollevamento, trasporto,
posizionamento.
2.
Per la movimentazione manuale di carichi prendere tutte le possibili precauzioni per evitare lo
schiacciamento degli arti. In caso di compresenza di più operatori procedere con cautela coordinando
in anticipo le azioni dei singoli.
Sollevare i carichi con l'aiuto dei muscoli delle gambe piuttosto che con quelli del dorso. Per la
movimentazione di carichi troppo pesanti occorre fare ricorso ad idonei mezzi meccanici. Per il rischio:
Movimentazione manuale di carichi.
161
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
3.
Verificare l'integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi, prima di ogni inizio di attività sui
medesimi. Evitare di rimuovere le tavole dei ponteggi esterni anche se in quel punto i lavori sono stati
completati. Ripristinare le opere provvisionali di protezione manomesse o rimosse per esigenze di
lavoro, appena ultimate le lavorazioni stesse e comunque sempre prima di abbandonare il luogo di
lavoro. Le scale a mano devono essere rispondenti ai criteri di sicurezza previsti per le stesse ed avere
altezza tale da superare di almeno 1 m il piano di arrivo; provvedere al loro fissaggio. Se le scale a
mano sono disposte verso la parte esterna del ponteggio devono essere provviste di parapetto di
protezione
Nei punti non protetti dai ponteggi esterni occorre approntare passerelle di circolazione e parapetti.
Quando gli addetti operano in condizioni ove non è possibile predisporre idonei ponteggi, essi devono
fare uso di cintura di sicurezza e di sistema anticaduta collegato a parti stabili. Per il rischio: Caduta
dall'alto.
4.
Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzi non più in uso.
Non gettare materiale dall'alto. Per il rischio: Caduta di materiale dall'alto.
5.
Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a
fronte dei rischi specifici.
Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi vari connessi all'uso delle attrezzature (con particolare
riferimento alla sega circolare).
6.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di
lavoro). Per il rischio: Caduta in piano (scivolamento, inciampo).
7.
8.
Le casseforme preassemblate devono essere posate in modo che sia garantita la loro stabilità al
vento. Per il rischio: Ribaltamento e crollo delle casseforme.
Utilizzare scarpe antinfortunistiche e guanti. Operare con attenzione e con l'ausilio di attrezzature in
buono stato. Per il rischio: Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante le fasi di taglio e
casseratura.
9.
Provvedere affinché ai cavi elettrici sia assicurata adeguata protezione da danneggiamenti meccanici.
Usare solo apparecchiature elettriche in perfetta efficienza. Per il rischio: Elettrocuzione.
10.
Prima di procedere alla manipolazione di disarmanti verificare la presenza e consultare le relative
"Schede di sicurezza".
Attenersi scrupolosamente alle norme contenute nelle schede di sicurezza del prodotto relativamente
alle modalità di esecuzione dell'operazione e all'uso dei mezzi di protezione individuale. Verificare la
presenza ed il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature
richieste dalle schede di sicurezza (guanti, maschera, materiale adsorbente, ecc.). Per il rischio:
Manipolazione di disarmanti.
11.
Predisporre segnaletica nelle zone in cui sono presenti le attività particolarmente rumorose
(classificate >90 dBA), esempio in prossimità della sega circolare. Fare uso di DPI ortoprotettori.Per il
rischio: Esposizione a rumore.
12.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi.
Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole.Per il rischio: Microclima (caldo,
freddo).
3. 51. LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura, lavorazione e posa di
ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali, solai.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 51)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta materiali (fasci di ferri, reti, gabbie preconfezionate) in fase di sollevamento, trasporto,
posizionamento.
Caduta dall'alto.
Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Cadute di persone o cose dalle rampe scale e/o vano ascensore.
Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante fase di posa del ferro.
Ribaltamento e crollo delle armature.
Rischi vari connessi all'uso delle attrezzature specifiche.
Elettrocuzione.
Microclima (caldo, freddo).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Delimitare la zona interessata dalle operazioni di sollevamento, trasporto e posizionamento al fine di
evitare passaggio sotto i carichi sospesi.
Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti. Effettuare un
controllo sulle modalità di imbraco del carico; non usare come punti di attacco le semplici legature dei
fasci realizzate a mezzo filo di ferro.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo, ai guanti, alle calzature di sicurezza.
Assistere agli operatori dei mezzi di sollevamento con segnalazioni da terra. Per il rischio: Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali,
solai.
2.
Verificare l'integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi, prima di ogni inizio di attività sui
medesimi. Evitare di rimuovere le tavole dei ponteggi esterni anche se in quel punto i lavori sono stati
completati. Ripristinare le opere provvisionali di protezione manomesse o rimosse per esigenze di
lavoro, appena ultimate le lavorazioni stesse e comunque sempre prima di abbandonare il luogo di
lavoro. Le scale a mano devono essere rispondenti ai criteri di sicurezza previsti per le stesse ed avere
altezza tale da superare di almeno 1 m il piano di arrivo; provvedere al loro fissaggio. Se le scale a
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
mano sono disposte verso la parte esterna del ponteggio devono essere provviste di parapetto di
protezione
Nei punti non protetti dai ponteggi esterni occorre approntare passerelle di circolazione e parapetti.
Quando gli addetti operano in condizioni ove non è possibile predisporre idonei ponteggi, essi devono
fare uso di cintura di sicurezza e di sistema anticaduta collegati a parti stabili. Per il rischio: Caduta
dall'alto.
3.
Non depositare materiale che ostacoli la normale viabilità.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di
lavoro). Per il rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
4.
Le rampe scale e/o vano ascensore devono essere protetti con parapetti fin dalla fase di armatura;
essi vanno poi rifatti subito dopo il disarmo e mantenuti in essere fino alla posa in opera di ringhiere e
porte (per vano ascensore). Per il rischio: Cadute di persone o cose dalle rampe scale e/o vano
ascensore.
Utilizzare scarpe antinfortunistiche e guanti
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato. Per il rischio: Contusioni
alle mani, ferite, schiacciamenti durante fase di posa del ferro.
5.
6.
7.
Le armature devono essere posate in modo che sia garantita la loro stabilità (a mezzo punti di
fissaggio). Per il rischio: Ribaltamento e crollo delle armature.
Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a
fronte dei rischi specifici. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi vari connessi all'uso delle
attrezzature specifiche.
8.
Provvedere affinché ai cavi elettrici sia assicurata adeguata protezione da danneggiamenti meccanici.
Usare solo apparecchiature elettriche in perfetta efficienza. Per il rischio: Elettrocuzione.
9.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi.
Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo,
freddo).
3. 53. POSA CLS (MAGRONE) - Esecuzione di magrone di fondazione reso da autobetoniera o centrale di
betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù.
Esecuzione entro scavi di fondazione.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 53)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi di trasporto del cls.
Caduta di materiale dentro lo scavo.
Franamento delle pareti dello scavo.
Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo.
Contatto con sostanze aggressive (cemento).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Non sostare o passare sotto i carichi sospesi. L'operatore del mezzo di sollevamento deve rispettare le
regole generali per le operazioni di sollevamento e per l'uso della macchina. Per il rischio: Rischi di
investimenti degli addetti da parte dei mezzi di trasporto del cls.
2.
Tenere pulito il ciglio dello scavo. Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati
lontano dal ciglio dello scavo. Per il rischio: Caduta di materiale dentro lo scavo.
3.
Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella dei stabilità naturale. Per
pendenze superiori , le pareti devono essere sbadacchiate quando superano la profondità di 1,5 m. I
mezzi d'opera non devono comunque avvicinarsi allo scavo se non in quanto la stabilità delle pareti
non risulta comunque compromessa. Allontanare l'acqua che si accumula al piede della parete qualora
possa compromettere la stabilità della parete.
VIETARE L'ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO FINO A QUANDO NON E' ASSICURATA LA
STABILITA' DELLE PARETI, ad esclusione degli addetti alle opere di
puntellamento. Per il rischio: Franamento delle pareti dello scavo.
4.
Utilizzare idonee scale a mano. I montanti delle scale devono sporgere di almeno 1 m oltre il piano
dello sbarco. La scala deve essere vincolata in sommità. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la
salita all'interno dello scavo.
5.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del cls devono indossare anche i guanti protettivi. Per il
rischio: Contatto con sostanze aggressive (cemento).
3. 56. SCAVI DI SBANCAMENTO E O SPLATEAMENTO - Esecuzione di scavi con escavatore o pala
caricatrice, carico ed allontanamento materiale di risulta a mezzo autocarri.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 56)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Accesso del fondo degli scavi dei mezzi di trasporto.
Caduta delle maestranze nello scavo durante l'accesso allo scavo.
Caduta delle maestranze nello scavo.
Caduta di materiali dentro lo scavo.
Cedimento delle pareti dello scavo.
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
6.
7.
8.
9.
10.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Contatto, rottura di servizi e/o sottoservizi da cui possono derivare rischi di diversa natura e
gravità.
Esposizione a rumore.
Investimento, schiacciamento da mezzi operativi.
Microclima (caldo, freddo).
Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Assicurare alle pareti dello scavo adeguata stabilità dando ad esse pendenza di naturale declivio
(rapportata alla tipologia del terreno) o, in alternativa, provvedendo alla loro armatura.
Impedire il transito dei mezzi operativi in prossimità del ciglio dello scavo. A tale scopo, tenere la
delimitazione dello scavo ad una distanza di sicurezza dal ciglio.
Allontanare l'acqua che si accumula al ciglio dello scavo qualora possa compromettere la stabilità della
parete.
Vietare l'accesso al fondo dello scavo fino a quando non è assicurata la stabilità delle pareti. Durante il
rischio: Cedimento delle pareti dello scavo.
2.
Durante l'avanzamento dello scavo, usare nastro di segnalazione, posizionando il medesimo ad una
distanza di almeno 1,5 metri dal ciglio dello scavo.
Al termine dello scavo, (per scavi profondi più di metri 2) delimitare con opera provvisionale il ciglio
dello scavo (parapetto alto 1 m, composto da due correnti e tavola fermapiede di 20 cm).
L'opera provvisionale di cui al punto precedente deve essere estesa anche sul lato prospiciente il
vuoto della eventuale rampa di accesso al fondo scavo. Durante il rischio: Caduta delle maestranze
nello scavo.
3.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori.
Informazione e formazione. Durante il rischio: Esposizione a rumore.
4.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi.
Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Durante il rischio: Microclima
(caldo, freddo).
5.
Non sostare e/o passare nel raggio d'azione dei mezzi operativi; detto divieto risulta esposto sui
predetti mezzi con appropriata segnaletica.
Informazione e formazione. Durante il rischio: Investimento, schiacciamento da mezzi operativi.
6.
Predisporre rampe solide con un franco di almeno cm 70. Durante il rischio: Accesso del fondo degli
scavi dei mezzi di trasporto.
Rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche.
Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici delle attrezzature.
Informazione e formazione. Durante il rischio: Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle
attrezzature.
7.
8.
Tenere pulito il ciglio dello scavo. Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati
lontano dal ciglio dello scavo. Durante il rischio: Caduta di materiali dentro lo scavo.
9.
Utilizzare idonee scale a mano.
I montanti delle scale devono sporgere di almeno 1 metro oltre il piano di sbarco.
La scala deve essere vincolata in sommità e avere una opportuna inclinazione. Durante il rischio:
Caduta delle maestranze nello scavo durante l'accesso allo scavo.
10.
Verificare che nell'area dei lavori non siano presenti linee elettriche aeree. Qualora presenti, rispettare
un franco di sicurezza di m 5 dalle stesse.
Prima di iniziare i lavori di escavazione, reperire tutte le necessarie informazioni circa la presenza o
meno nel sottosuolo di servizi (gas, linee elettriche, acqua, ecc.). Qualora presenti, evidenziare in
superficie la loro posizione ed eseguire gli scavi con un adeguato franco di sicurezza dalle
segnalazioni poste in superficie. Durante il rischio: Contatto, rottura di servizi e/o sottoservizi da cui
possono derivare rischi di diversa natura e gravità.
3. 57. SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 57)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Cadute dall'alto durante lo smontaggio degli elementi del ponteggio.
Caduta dall'alto durante le operazioni di allontanamento del carico.
Caduta di materiali o parti di ponteggio.
Caduta durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento.
Caduta degli addetti per errato smontaggio del ponteggio.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Gli addetti al montaggio devono operare su piani protetti da regolari parapetti o fare uso di cintura di
sicurezza collegata a fune di trattenuta. La cintura di sicurezza deve essere del tipo con bretelle e
cosciali .La fune di trattenuta non deve essere più lunga di 1,5 m.Per potersi agganciare rapidamente a
montanti e correnti del ponteggio, si raccomanda l'uso degli appositi dispositivi tipo "Manutube"
collegati al moschettone della fune di trattenuta.La fune alla quale dovesse essere necessario
agganciarsi tramite il moschettone della fune di trattenuta, deve avere una resistenza di almeno 2000
kg e deve essere fissata ai montanti del ponteggio tramite morsetti od altri sistemi garantiti.Le tavole
d'impalcato devono sempre essere posate operando dall'impalcato sottostante e utilizzando le
protezioni di cui sopra. E' severamente vietato salire e scendere utilizzando i correnti dei ponteggi,
occorre invece utilizzare le apposite scalette fornite dal costruttore del ponteggio, complete di impalcati
metallici e botole incernierate; in alternativa utilizzare idonee scale metalliche vincolate in sommità,
posizionate con pendenza inferiore a 75° e sporgenti di almeno m 1,00 oltre il piano dell'impalcato. Per
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
2.
3.
4.
5.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
il rischio: Caduta degli addetti durante il montaggio del ponteggio.
Gli addetti devono operare in sicurezza o operando su un piano protetto da parapetti regolari ovvero
operando assicurati a cintura di sicurezza collegata a parti stabili. Per il rischio: Caduta dall'alto
durante le operazioni di allontanamento del carico.
L'addetto al ricevimento dei carichi a terra deve allontanarsi dal punto di sollevamento. Deve indossare
il casco di protezione. Deve assicurarsi della stabilità dei carichi prima di liberarlo dalle imbracature. La
zona destinata al sollevamento deve essere delimitata e vietata ai non addetti. Tutta la zona adiacente
il ponteggio in fase di smontaggio deve essere delimitata fino dal momento in cui vengono rimossi i
sistemi di contenimento di eventuali corpi cadenti dall'alto (mantovane o parasassi). Non
sovraccaricare i piani di lavoro. I morsetti devono essere sollevati all'interno di contenitori che
garantiscano idonea resistenza contro il loro cedimento sotto il peso dei morsetti sollevati. Per il
rischio: Caduta di materiali o parti di ponteggio.
Utilizzare idonee scale a pioli o a gradini . Vincolare le scale a pioli e far proseguire la scala per
almeno 1 m. fuori dello scavo. La pendenza della scala deve essere adeguata. Le scale con pendenza
superiori a 75° devono avere una gabbia di protezione. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la
salita all'interno del ponteggio in allestimento.
Gli addetti alle operazioni di smontaggio devono essere esperti e operare sotto la direzione di un
preposto. Lo smontaggio deve essere svolto secondo gli schemi forniti dal fabbricante o secondo il
progetto firmato da ingegnere abilitato. Gli ancoraggi devono essere rimossi parallelamente al
proseguire del montaggio.Lo smontaggio deve proseguire in altezza con tutte le parti che lo
compongono completamente assemblate e regolari. Per il rischio: Caduta degli addetti per errato
smontaggio del ponteggio.
3. 58. INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 58)
RISCHI
1.
2.
3.
Caduta degli addetti durante il montaggio del ponteggio.
Caduta di materiali vari o parti di ponteggio.
Caduta durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Gli addetti al montaggio devono operare su piani protetti da regolari parapetti o fare uso di cintura di
sicurezza collegata a fune di trattenuta. La cintura di sicurezza deve essere del tipo con bretelle e
cosciali .La fune di trattenuta non deve essere più lunga di 1,5 m.Per potersi agganciare rapidamente a
montanti e correnti del ponteggio, si raccomanda l'uso degli appositi dispositivi tipo "Manutube"
collegati al moschettone della fune di trattenuta.La fune alla quale dovesse essere necessario
agganciarsi tramite il moschettone della fune di trattenuta, deve avere una resistenza di almeno 2000
kg e deve essere fissata ai montanti del ponteggio tramite morsetti od altri sistemi garantiti.Le tavole
d'impalcato devono sempre essere posate operando dall'impalcato sottostante e utilizzando le
protezioni di cui sopra. E' severamente vietato salire e scendere utilizzando i correnti dei ponteggi,
occorre invece utilizzare le apposite scalette fornite dal costruttore del ponteggio, complete di impalcati
metallici e botole incernierate; in alternativa utilizzare idonee scale metalliche vincolate in sommità,
posizionate con pendenza inferiore a 75° e sporgenti di almeno m 1,00 oltre il piano dell'impalcato. Per
il rischio: Caduta degli addetti durante il montaggio del ponteggio.
L'addetto al sollevamento a terra deve agganciare i carichi in maniera sicura ed allontanarsi dalla zona
sottostante il mezzo di sollevamento. La zona destinata al sollevamento deve essere delimitata e
vietata ai non addetti. La zona adiacente il ponteggio in fase di montaggio deve essere delimitata
tramite parapetti rigidi. Gli impalcati del ponteggio non devono essere ingombri di materiali. I morsetti
devono essere sollevati all'interno di contenitori. I contenitori non devono essere riempiti oltre l'altezza
delle sponde. Per il rischio: Caduta di materiali vari o parti di ponteggio.
Utilizzare idonee scale a pioli o a gradini .Vincolare le scale a pioli e far proseguire la scala per almeno
1 m. oltre il piano di sbarco. La pendenza della scala deve essere adeguata. Per il rischio: Caduta
durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento.
3. 59. SMOBILIZZO DEL CANTIERE - Terminati gli interventi, il cantiere viene smobilizzato e le attrezzature
vengono inviate presso il magazzino deposito della Impresa per la loro manutenzione e ricovero in attesa di
nuovo impiego.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 59)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico.
Caduta dall’alto.
Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione dei materiali in movimentazione.
Rischi vari derivanti dallo smontaggio di attrezzature/impianti.
Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Movimentazione manuale di carichi.
Esposizione a rumore (nell’uso di attrezzatura portatile).
Microclima (caldo, freddo).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
Delimitare la zona interessata dalle operazioni. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del
carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo. Informazione e formazione. Per
il rischio: Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico.
Predisporre ogni possibile cautela (scale, ponti su ruote, autocestelli, ecc) nelle fasi di smantellamento
del cantiere che richiedano interventi in quota. Fare uso di cinture di sicurezza nel caso in cui il
personale non risulti assicurato in altro modo contro al rischio. Per il rischio: Caduta dall’alto.
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Assicurare passaggi non ostacolati da depositi di sfridi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento
alle calzature di sicurezza. Per il rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai guanti protettivi. Informazione e formazione. Per il
rischio: Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali in movimentazione.
Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a
fronte dei rischi specifici delle attrezzature/impianti. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi
vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti.
Lo smontaggio dell’impianto elettrico deve avvenire in modo organico e razionale in modo da non
lasciare parti di impianto scoperte da relative protezioni. In ogni modo, provvedere affinché lo
smantellamento dell’impianto elettrico di cantiere venga eseguito solo da personale qualificato.
Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di
sollevamento. Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i piedi
ed utilizzare le gambe per il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta.Informazione e
formazione. Per il rischio: Movimentazione manuale di carichi.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori. Informazione e formazione. Per
il rischio: Esposizione a rumore (nell’uso di attrezzatura portatile).
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette
e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo).
3. 61. INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell’area e predisposizione della recinzione.
Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento baracche servizi.Realizzazione impianti e
posizionamento prime attrezzature. Tracciatura linee perimetrali dell’opera e predisposizione picchettatura
(modine).
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 61)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Caduta attrezzature/materiali in fase di scarico e/o posizionamento.
Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali.
Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Rischi vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti.
Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Esposizione a rumore nell’uso della sega circolare, macchine operatrici, utensili elettrici o ad aria
compressa.
Microclima (caldo, freddo).
Esposizione a polveri.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Delimitare la zona interessata dalle operazioni. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del
carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo. Informazione e formazione. Per
il rischio: Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai guanti protettivi. Informazione e formazione. Per il
rischio: Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali in movimentazione.
Curare la viabilità di cantiere; predisporre passaggi sicuri e non ostacolati da depositi di materiali di
consumo e/o sfridi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento alle calzature di sicurezza. Per il
rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a
fronte dei rischi specifici delle attrezzature/impianti. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi
vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti.
Provvedere affinché ai cavi elettrici sia assicurata adeguata protezione da danneggiamenti meccanici.
Per guasti, rotture, danneggiamenti di apparecchi elettrici e/o componentistica di natura elettrica, fare
intervenire solo personale tecnico competente. Usare solo apparecchiature elettriche in perfetta
efficienza.Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori.Informazione e formazione. Per il
rischio: Esposizione a rumore nell’uso della sega circolare, macchine operatrici, utensili elettrici o ad
aria compressa.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette
e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo).
Impedire, per quanto possibile, la formazione di nubi di polvere tenendo bagnata la principale viabilità
predisposta per i mezzi di cantiere. Fare uso di apposita mascherina. Informazione e formazione. Per il
rischio: Esposizione a polveri.
3. 63. LAVORI IN ALTEZZA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 63)
RISCHI
1.
2.
Caduta accidentale di persone durante i lavori in altezza
Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
I lavori in altezza su tetti e coperture saranno successivi alla verifica di stabilità e resistenza in
considerazione del peso dei lavoratori e del materiale.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzati ponteggi autosollevanti.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzate idonee scale.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzati idonei ponteggi metallici.
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti mobili (trabatelli).
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti su cavalletti.
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei sistemi anticaduta.
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
8.
9.
10.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Durante i lavori in altezza gli utensili inutilizzati saranno tenuti attaccati ad apposite cinture.
Durante i lavori in altezza sarà usata la rete anticaduta.
I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Cintura di sicurezza : durante l’uso dei sistemi anticaduta
3. 66. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 66)
RISCHI
1.
2.
Lesione dorso-lombare durante la movimentazione di materiali pesanti
Schiacciamento e abrasioni durante la movimentazione di materiali pesanti
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Sarà evitato il sollevamento di materiali di peso superiore ai 30 Kg da parte di un singolo lavoratore.
Prima dell’inizio della movimentazione di materiali pesanti sarà studiata la maniera più sicura di presa
e trasporto.
Durante la movimentazione manuale di carichi pesanti ai lavoratori sarà raccomandato di usare
appositi attrezzi manuali che evitano lo schiacciamento con le funi, con il materiale e con le strutture
circostanti.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata la gru a torre.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata la gru a torre su rotaie.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usato l’argano a bandiera.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usato l’argano a cavalletto.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata l’autogrù.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè
la stessa non sara terminata.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto : durante la movimentazione di materiali pesanti
Guanti : durante la movimentazione di materiali pesanti
Scarpe antinfortunistiche : durante la movimentazione di materiali pesanti
Tuta di protezione : durante la movimentazione di materiali pesanti
3. 68. LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 68)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione durante l'installazione di impianti elettrici
Arco elettrico durante i lavori su impianti elettrici
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
AI lavoratori è fatto divieto di eseguire lavori su elementi in tensione, o nelle loro immediate vicinanze,
se la tensione verso terra è superiore a 25V in ca o 50V in cc.
Ai lavoratori verrà specificato che si potrà operare su elementi in tensione, per tensioni comunque
inferiori a 1000V, purchè l'ordine di eseguire il lavoro sulle parti in tensione sia dato dal capo
responsabile e adottate le necessarie misure di sicurezza.
Ai lavoratori, per tensioni superiori a 1000V, verrà vietato eseguire lavori elettrici su apparecchiature in
tensione o in loro vicinanza, prima di aver tolto la tensione, sezionato opportunamente il circuito,
esposto i cartelli monitori, isolato e messa a terra la parte sezionata.
Per lavori fino a 1000V in ca e 1.500V in cc, la norma CEI 11-27 fornisce delle procedure di intervento
che possono essere considerate come "misure idonee", indicate dal D.P.R. n. 547/55, a garantire la
incolumità degli operatori.
La norma fornisce indicazioni sia per i lavori elettrici fuori tensione, sia per quelli sotto tensione.
In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro,
sezionare e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro, informare
gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare.
La messa sotto tensione e in sicurezza, consiste nel sezionamento delle parti attive, nell'apposizione di
cartelli monitori, nel rendere inaccessibili i dispositivi di sezionamento, nella verifica dell'assenza di
tensione, nella messa in corto circuito e a terra della parte sezionata.
Nei "lavori a contatto", è inoltre necessario:
- limitare e contenere al massimo le zone di intervento;
- proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito;
- fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati.
Durante l'esecuzione dei lavori, l'operatore deve indossare guanti isolanti, visiera di protezione, elmetto
e vestiario in modo da non lasciare scoperte parti del corpo pericolose.
Deve inoltre realizzare la condizione di doppia protezione isolante (es. guanti isolanti + attrezzo
isolante) verso le parti in tensione e mantenere la distanza minima di 15 cm fra parti in tensione e parti
del corpo non protette.
Prima dell'inizio dei lavori, l'addetto ai lavori deve controllare l'efficienza delle attrezzature in dotazione
personale.
Nei casi di maggiore complessità, oltre all'operatore, sul posto di lavoro deve essere presente una
seconda persona.
167
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Guanti dielettrici: durante i lavori su parti in tensione
Scarpe isolanti: durante i lavori su impianti elettrici
3. 70. REINTERRO - Fornitura sabbia a piè d'opera. Stesa e compattazione della sabbia dentro lo scavo.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 70)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi operativi presenti.
Rischi connessi alla presenza dell'escavatore in azione.
Franamento delle pareti dello scavo.
Caduta di materiale dentro lo scavo.
Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo o sul camion.
Investimenti da parte della benna dell'escavatore.
Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante la fase di compattazione con la piastra.
Investimento degli addetti da parte degli autoveicoli.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti. Assistere gli
operatori nelle operazioni di retromarcia. Per il rischio: Rischi di investimenti degli addetti da parte dei
mezzi operativi presenti.
2.
Far rispettare agli addetti il divieto di sostare o transitare nel raggio di azione dell'escavatore. Far
rispettare all'addetto all'escavatore le norme di sicurezza e di prudenza. Per il rischio: Rischi connessi
alla presenza dell'escavatore in azione.
3.
Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella dei stabilità naturale. Per
pendenze superiori , le pareti devono essere sbadacchiate quando superano la profondità di 1,5 m. I
mezzi d'opera non devono comunque avvicinarsi allo scavo se non in quanto la stabilità delle pareti
non risulta comunque compromessa. Allontanare l'acqua che si accumula al piede della parete qualora
possa compromettere la stabilità della parete.
VIETARE L'ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO FINO A QUANDO NON E' ASSICURATA LA
STABILITA' DELLE PARETI, ad esclusione degli addetti per la puntellatura. Per il rischio: Franamento
delle pareti dello scavo.
4.
Tenere pulito il ciglio dello scavo. Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati
lontano dal ciglio dello scavo. Per il rischio: Caduta di materiale dentro lo scavo.
5.
Utilizzare idonee scale a pioli o a gradini .
Vincolare le scale a pioli e far proseguire la scala per almeno 1 m. fuori dello scavo. La pendenza della
scala deve essere adeguata.
Le scale con pendenza superiori a 75° devono avere una gabbia di protezione.
Le scale a gradini o le passerelle lungo le scarpate devono avere almeno un parapetto. Per il rischio:
Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo o sul camion.
6.
Allontanare gli addetti dal punto di scarico.
Far rispettare il divieto di non sostare o passare nel raggio di azione dell'escavatore. Per il rischio:
Investimenti da parte della benna dell'escavatore.
7.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine in buono stato. Per il rischio: Contusioni alle mani,
ferite, schiacciamenti durante la fase di compattazione con la piastra.
Proteggere la zona di lavoro dal traffico veicolare segregandola convenientemente con barriere rigide,
recinzioni o quant'altro, previo accordo con le autorità comunali. Eventuale presenza di persona atta a
segnalare il pericolo
Far indossare le bretelle ad alta visibilità. Per il rischio: Investimento degli addetti da parte degli
autoveicoli.
8.
3. 74. LAVORI DI SCAVO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 74)
RISCHI
1.
2.
Cedimento delle pareti degli scavi e conseguente franamento
Caduta accidentale di persone nello scavo
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Prima delle operazioni di scavo sarà verificata con la D.L. la consistenza e la stabilità del terreno e
della muratura, stabilendo così la tratta di scavo possibile in funzione di tali parametri.
Le pareti dei fronti di attacco degli scavi saranno tenute con una inclinazione o un tracciato tali, in
relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti.
L’escavo manuale con scalzamento alla base sarà effettuato solo per altezza inferiore a metri 1,5.
Durante i lavori di scavo il terreno sarà armato o consolidato in presenza del rischio di frane o
scoscendimenti.
I depositi di materiali non saranno costituiti presso il ciglio dello scavo.
Lo scavo sarà circondato da un parapetto normale.
168
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
7.
8.
9.
10.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Durante i lavori di scavo sarà vietata la sosta ed il passaggio dei non addetti ai lavori.
Lo scavo sarà coperto dopo i lavori essendo di entità limitata.
Durante i lavori di scavo il terreno sarà armato o consolidato in presenza del rischio di frane o
scoscendimenti con tavole che sporgono di 30 centimetri dal bordo dello scavo.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi o sostare nelle zone di scavo finchè le stesse
non sono terminate.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto : durante i lavori di scavo
Scarpe Antinfortunistiche : durante i lavori di scavo
Tuta di protezione : durante i lavori di scavo
3. 75. TAGLIO DELLA SEDE STRADALE - Taglio di sede stradale esterna al cantiere con apposita
attrezzatura tagliasfalto.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 75)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Ferite e contusioni all'addetto.
Investimento degli addetti da parte degli autoveicoli.
Danni a terzi.
Urti di veicoli contro le barriere di delimitazione della zona dell'area di lavoro.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
Controllare la presenza dei carter di protezione nell'attrezzatura tagliasfalto. Per il rischio: Ferite e
contusioni all'addetto.
Proteggere la zona di lavoro dal traffico veicolare segregandola convenientemente con barriere rigide,
recinzioni o quant'altro, previo accordo con le autorità comunali. Eventuale presenza di persona atta a
segnalare il pericolo
Far indossare le bretelle ad alta visibilità. Per il rischio: Investimento degli addetti da parte degli
autoveicoli.
Impedire l'accesso di terzi nell'area di lavoro, segregando la stessa con barriere rigide, recinzioni o
quant'altro. Per il rischio: Danni a terzi.
Segnalare la presenza di barriere, recinzioni, ecc., con segnaletica di avvertimento e nastri gialli-neri
tipo Vedo. Segnalare durante le ore notturne il perimetro della zona di lavoro con le apposite lampade
di color rosso. Per il rischio: Urti di veicoli contro le barriere di delimitazione della zona dell'area di
lavoro.
3. 81. REALIZZAZIONE DI PAVIMENTI INTERNI - Posa in opera di pavimenti con piastrelle in ceramica
monocottura, su sottofondo di malta cementizia o colla adesiva e relativa pulizia .
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 81)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Rischi derivanti dal contatto ed inalazione di sostanze dannose.
Rischi di ustione da acidi.
Esposizione a rumore.
Esposizione a polveri.
Movimentazione manuale dei carichi.
Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
E' necessario il preventivo esame della scheda tossicologica delle colle utilizzate, con l'indicazione
delle specifiche misure di sicurezza.
I prodotti tossici e nocivi, specie se liquidi, devono essere custoditi in recipienti con indicate le
prescrizioni per l'uso e l'indicazione delle sostanze componenti.
I lavoratori esposti all'azione di sostanze e agenti nocivi devono essere informati, devono utilizzare
idonei mezzi di protezione personale (maschere respiratorie) ed essere sottoposti a visita medica
periodica, secondo le tabelle ministeriali.
Mantenere ventilati gli ambienti di lavoro. Per il rischio: Rischi derivanti dal contatto ed inalazione di
sostanze dannose.
2.
Usare protezioni facciali con maschera respiratoria e impedire il transito sotto le zone in cui si usa
l'acido mediante opportuni sbarramenti.
Il datore di lavoro, anche sulla base delle norme d'uso individua le condizioni in cui un DPI deve essere
usato, informa preliminarmente il lavoratore dei rischi dai quali il DPI lo protegge. Per il rischio: Rischi
di ustione da acidi.
3.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori per i lavoratori che usano il
flessibile.
Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a rumore.
4.
Ridurre il più possibile l'uso del flessibile per il taglio piastrelle; quando si usa il flessibile spostarsi in
luoghi ben aerati e fare uso di mascherina protettiva. Per il rischio: Esposizione a polveri.
Sollevare i pacchi di piastrelle in quantitativi ridotti
Privilegiare il piegamento delle ginocchia piuttosto che della schiena. Per il rischio: Movimentazione
manuale dei carichi.
169
5.
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
6.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Non devono essere eseguiti interventi (riparazioni, sostituzioni) su parti in tensione. A fronte di
anomalie di natura elettrica, avvertire il preposto affinché faccia intervenire personale competente.
Deve essere fatto uso solo di utensili elettrici portatili di tipo a doppio isolamento. Non devono essere
lasciati cavi elettrici/prolunghe a terra, sulle aree di transito/passaggio e comunque esposti al rischio di
schiacciamento. Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o
indiretti).
4. 1. 1. 3. Riquadratore (intonaci tradizionali)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 3)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Caduta di persone dall'alto
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Getti o schizzi
Allergeni
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
4.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
5.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
6.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
7.
170
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
4. 1. 1. 4. Muratore Polivalente...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 4)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Allergeni
Rumore fra gli 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
6.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò
171
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
7.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate
opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza
in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
10.
11.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
4. 1. 1. 5. Muratore...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 5)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Allergeni
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
172
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
6.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
7.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
8.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
9.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
10.
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
4. 1. 1. 6. Carpentiere...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 6)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Caduta di persone dall'alto
Seppellimento
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente
esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che
garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in
tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o
fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
4.
5.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
7.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
10.
11.
12.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
4. 1. 1. 7. Ponteggiatore...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 7)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
6.
7.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Movimentazione carichi
Oli minerali e derivati
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
7.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Cinture di sicurezza
4. 1. 1. 9. Autista Pompa CLS...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 9)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Getti o schizzi
176
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
6.
7.
8.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Allergeni
Oli minerali e derivati
Rumore minore di 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
4.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
5.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
6.
7.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
4. 1. 1.10. Autista Autobetoniera...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.10)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore minore a 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
1.
2.
3.
4.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò
non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate
opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza
in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
5.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
6.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
7.
8.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Mascherina - facciale
4. 1. 1.12. Autogru...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.12)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Colpi e urti
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Schiacciamento
Movimentazione carichi
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
178
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò
non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate
opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza
in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Otoprotettore - cuffia
Tuta da lavoro
4. 1. 1.13. Posatore Pavimenti e Rivestimenti...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.13)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Allergeni
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
2.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
179
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
3.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
4.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
5.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
7.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
8.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
9.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Otoprotettore - cuffia
4. 1. 1.14. Imbianchino...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.14)
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore minore a 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
4.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
5.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
7.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
8.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
9.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
10.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
4. 1. 1.16. Serramentista...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.16)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Allergeni
Rumore fra 85 e 90 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
2.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
4.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
5.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
7.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
8.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
9.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
4. 1. 1.17. Ferraiolo - aiuto ferraiolo...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.17)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
183
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
2.
3.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
6.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò
non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate
opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza
in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
7.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Copricapo
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
4. 1. 1.18. Elettricista (completo)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.18)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Movimentazione carichi
184
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
10.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Rumore superiore a 90 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
5.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
7.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
185
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
10.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
4. 1. 1.19. Operaio Comune Polivalente...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.19)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 85 e 90 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
5.
6.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
186
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
7.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
10.
11.
12.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
4. 1. 1.20. Operaio Comune (piastrellista)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.20)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
187
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
6.
7.
8.
9.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
4.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
5.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
7.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
8.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
9.
10.
188
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
4. 1. 1.21. Operaio Comune Assistenza Impianti...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.21)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
5.
6.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
189
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
7.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
4. 1. 1.23. Operaio Comune (intonaci tradizionali)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.23)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
3.
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
6.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
7.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
8.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
9.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
10.
11.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
191
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
5.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Mascherina - facciale
4. 1. 1.24. Operaio Comune (muratore)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.24)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 85 e 90 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
6.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
7.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
8.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
9.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
10.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
4. 1. 1.26. Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.26)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Oli minerali e derivati
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Cinture di sicurezza
4. 1. 1.27. Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di fondazione)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.27)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Seppellimento
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Incidenti con mezzi
Polveri fibre
Rumore minore a 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente
esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che
garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in
tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o
fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
4.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
194
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5.
INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono
essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei alle
zone di lavoro.
All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere
regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità
deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e,
quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate
secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
6.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
7.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
4. 1. 1.30. Assistente tecnico di cantiere (opere esterne)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.30)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Seppellimento
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Incidenti con mezzi
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente
esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che
garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in
tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o
fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
4.
INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono
essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei alle
zone di lavoro.
All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità
deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e,
quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate
secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
4. 1. 1.34. Assistente tecnico di cantiere (muratore)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.34)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Polveri fibre
Rumore minore a 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
4.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
5.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
6.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Casco
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
4. 1. 1.36. Assistente tecnico di cantiere (generico)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.36)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Caduta di persone dall'alto
Seppellimento
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Incidenti con mezzi
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente
esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che
garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in
tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o
fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
4.
5.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono
essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei alle
zone di lavoro.
All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere
regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità
deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e,
quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
197
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate
secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto
Copricapo
Scarpe antinfortunistiche
4. 1. 1.38. Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.38)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Caduta di persone dall'alto
Seppellimento
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente
esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che
garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in
tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o
fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
4.
5.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
7.
8.
9.
10.
11.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò
non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate
opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza
in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
4. 1. 1.40. Autista Autocarro...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.40)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Polveri fibre
Oli minerali e derivati
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
199
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
4.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
5.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Tuta da lavoro
4. 1. 1.41. Escavatorista...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.41)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Vibrazioni
Schiacciamento
Polveri fibre
Oli minerali e derivati
Rumore fra 80 e 85dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò
non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate
opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza
in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
200
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
1.
2.
3.
4.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Tuta da lavoro
4. 1. 1.45. Capo Squadra (impianti)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.45)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Incendio ed esplosione
Elettrocuzione - Folgorazione
Radiazioni non ionizzanti
Caduta oggetti dall'alto
Polveri fibre
Rumore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
INCENDIO ED ESPLOSIONE - Nei lavori effettuati in presenza di materiali, sostanze o prodotti
infiammabili, esplosivi o combustibili, devono essere adottate le misure atte ad impedire i rischi
conseguenti. In particolare:
fi l e attrezzature e gli impianti devono essere di tipo idoneo all'ambiente in cui si deve operare;
fi le macchine, i motori e le fonti di calore eventualmente preesistenti negli ambienti devono essere
tenute inattive; gli impianti elettrici preesistenti devono essere messi fuori tensione;
fi non devono essere contemporaneamente eseguiti altri lavori suscettibili di innescare esplosioni od
incendi, né introdotte fiamme libere o corpi caldi;
fi gli addetti devono portare calzature ed indumenti che non consentano l'accumulo di cariche
elettrostatiche o la produzione di scintille e devono astenersi dal fumare;
fi nelle immediate vicinanze devono essere predisposti estintori idonei per la classe di incendio
prevedibile;
fi all'ingresso degli ambienti o alla periferie delle zone interessate dai lavori devono essere poste scritte
e segnali ricordanti il pericolo.
Nei lavori a caldo con bitumi, catrami, asfalto e simili devono essere adottate misure contro i rischi di:
traboccamento delle masse calde dagli apparecchi di riscaldamento e dai recipienti per il trasporto;
incendio; ustione.
Durante le operazioni di taglio e saldatura deve essere impedita la diffusione di particelle di metallo
incandescente al fine di evitare ustioni e focolai di incendio. Gli addetti devono fare uso degli idonei
dispositivi di protezione individuali.
6.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
201
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
7.
8.
RADIAZIONI NON IONIZZANTI - I posti di lavoro in cui si effettuano lavori di saldatura, taglio termico e
altre attività che comportano l'emissione di radiazioni e/o calore devono essere opportunamente
protetti, delimitati e segnalati. I lavoratori presenti nelle aree di lavoro devono essere informati sui rischi
in modo tale da evitare l'esposizione accidentale alle radiazioni suddette. Gli addetti devono essere
adeguatamente informati/formati, utilizzare i DPI. idonei ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
10.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Otoprotettore - cuffia
Visiera
4. 1. 1.48. Capo Squadra (intonaci tradizionali)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.48)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Caduta di persone dall'alto
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
4.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
5.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò
non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate
opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza
in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
7.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
8.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
9.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
4. 1. 1.50. Capo Squadra (murature)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.50)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Polveri fibre
203
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
9.
10.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Allergeni
Rumore minore a 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
6.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò
non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate
opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza
in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
7.
8.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
9.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
204
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
10.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Mascherina - facciale
Tuta da lavoro
4. 1. 2. 5. Ponteggiatore...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 2. 5)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Oli minerali e derivati
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
205
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
7.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Cinture di sicurezza
4. 1. 2.12. Muratore (generico)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 2.12)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
7.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
8.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
9.
10.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
S 1. 1. 4. Uso dell'autocestello
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 1. 4)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Incidente per guasto meccanico
Ustioni e ferite
Incidenti stradali
Ribaltamento del veicolo
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
Verificare annualmente l'autocestello dalla USL competente. Copia del verbale deve essere
consegnata all'autista che è responsabile del mezzo e del suo assetto. L'autista deve verificare:l'
efficienza della macchina; il regolare funzionamento del servofreno a/m manometro che deve segnare
pressione costante anche a motore fermo; il regolare funzionamento del servosterzo; la pressione dei
pneumatici; il regolare livello dei liquidi; il regolare funzionamento delle luci, delle frecce, dei
tergicristalli; la visibilità dal posto di guida (assenza di ostacoli, corretto posizionamento degli
specchietti, ecc.); l'assenza di materiali sul pavimento della cabina; la presenza di un estintore.
L'autista è responsabile del mezzo e del suo posizionamento. Dovrà essere verificato anche il regolare
funzionamento del cestello, rilevando l'assenza di perdite d'olio dall'impianto idraulico e la sua
pressione, che non vi siano segni di rigonfiamento sulla struttura, che sia inserito il dispositivo di blocco
del cambio che impedisca lo spostamento del veicolo con cestello in funzione, che sia l'autista e
l'operatore devono attenersi alle istruzioni fornite dal costruttore e contenute nell'apposito libretto.
Dovrà essere fatto: rifornimento di carburante, arrestare il motore e non fumare per evitare pericolo
d'incendio. Con rabbocco del radiatore con motore caldo, usare uno straccio, ruotare il tappo fino al
primo scatto, attendendo che la pressione si arresti prima di togliere il tappo. (se si aggiunge acqua,
riavviare il motore).
Se si staziona il mezzo in sede stradale o in luogo aperto al traffico, esibire la segnaletica stradale
prevista dal codice della strada
Si dovrà posizionare il mezzo su terreno stabile e bloccarlo con il freno a mano; con terreno in
pendenza (max circa 8%), posizionare la parte anteriore rivolta verso la salita ed applicare le calzatoie
alle ruote anteriori. Con terreno soffice (esempio: prati, giardini, ecc.), è necessario, prima di
abbassare i piedini stabilizzatori, applicare agli stessi le piastre in dotazione e, se necessario, tavole
207
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
per ripartire il carico sul terreno Si dovrà verificare la messa in forza del sistema idraulico
controllandone la pressione attraverso l'apposita strumentazione.
S 1. 1.13. Posa tubazioni e rinterro
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 1.13)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Ribaltamento dei mezzi
Possibile rottura delle funi e delle brache
Sbilanciamento e caduta del carico
Collisione di mezzi ed investimento di persone
Contatto con macchine
Caduta di persone nello scavo
Lesioni in varie parti del corpo
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Si dovranno verificare le vie di accesso provvedendo, ove necessario, al loro allargamento e
consolidamento (procedere a velocità ridotta). Durante le operazioni di carico e/o scarico con gru,
stabilizzare l'autocarro con gli appositi piedini, dopo aver verificato la portanza del terreno.
Si dovranno controllare le funi ed i ganci e la portata ammissibile.
Si dovrà verificare la chiusura del gancio e la corretta imbracatura.
Si dovrà esibire la segnaletica per i cantieri stradali prevista dal Nuovo codice della strada e regolare il
traffico, ove necessario, con apposito personale (di notte illuminare il cantiere con luci regolamentari).
Si dovrà vietare l'avvicinamento del personale e di terzi alle macchine operatrici mediante avvisi e
sbarramenti.
Si dovrà procedere a sbarrare lo scavo.
Si dovranno utilizzare gli appositi DPI (vestiario e scarpe in dotazione, casco e guanti).
S 1. 1.32. Montaggio ponteggi esterni
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 1.32)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Crollo del ponteggio
Caduta di persone
Caduta di persone durante il montaggio del ponteggio
Caduta di materiale dall'alto durante il montaggio del ponteggio
Cedimento delle strutture
Altezza massima
Caduta di materiale dall'alto
Elettrocuzione
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Il capo cantiere deve dirigere tutte le operazioni di montaggio; dovrà altresì tenere in cantiere il libretto
del ponteggio contenente l'autorizzazione ministeriale, la relazione tecnica, gli schemi e montarlo in
conformità ai disegni contenuti nel libretto stesso. Dovranno essere montati tutti gli elementi del
ponteggio (basette, diagonali di pianta e di facciata, spine a verme, ecc.).
Dovranno essere eseguiti gli ancoraggi regolamentari (ad intervalli stabiliti nel libretto).
Dovrà essere montato il ponteggio a meno di 20 cm dalla facciata dell'edificio in costruzione; dovranno
essere montati i parapetti normali muniti di tavola ferma-piede; i ponti di servizio devono essere muniti
di sottoponte ad una distanza massima di m 2,50. Per il montaggio e lo smontaggio del ponteggio il
personale deve essere trattenuto da cintura di sicurezza munita di bretelle, con fune di m 1,50.
Dovranno essere allontanate le persone dall'area sottostante con avvisi e sbarramenti; il personale
dovrà essere provvisto di idonea borsa porta attrezzi legata ai fianchi.
Dovranno essere usate tavole della sezione di cm 30x4, oppure 20x5 e non dovranno essere
depositate macerie o materiali pesanti sugli impalcati. I carichi ammessi sono: kg 600/mq su un
impalcato; kg 300/mq su due impalcati; kg 150/mq su quattro impalcati; ecc.
m. 20
Dovranno essere messe in opera le mantovane parasassi a protezione dei posti di passaggio e per
posa di reti o di cartelloni pubblicitari è necessario porre in opera degli ancoraggi supplementari,
secondo la relazione di calcolo e lo schema di montaggio predisposta da ingegnere o architetto.
Dovrà essere collegato a terra il ponteggio ogni 18 mq.
S 1. 1.36. Lavorazione ferro in cantiere
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 1.36)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Ferite alle mani ed ad altre parti del corpo
Caduta di materiale
Caduta del carico per sbilanciamento
Caduta del personale nel vuoto
Elettrocuzione
Inalazione di vapori, gas tossici, ecc. (disarmanti additivi, gas di scarico, ecc.)
208
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Dovranno essere dotate di dispositivi per la protezione delle mani: le macchine piegaferro e le cesoie
mosse a motore.
Dovrà essere impedito il transito e lo stazionamento sotto i carichi sospesi; con la movimentazione del
ferro mediante gru, sarà opportuno costruire un impalcato di protezione dell'operatore sovrastante il
luogo di taglio, sagomatura ed assemblaggio delle armature ad una altezza non maggiore di 3,00 m da
terra.
Dovranno essere imbracati i carichi correttamente e con mezzi idonei.
Per lavori eseguiti ad una altezza superiore a 2,00 m, devono essere adottate impalcature o ponteggi,
muniti di parapetto normale con tavola di arresto al piede dell'altezza di 20 cm.
Dovrà essere controllato e verificato lo stato dei cavi elettrici e del loro isolamento. Saranno eseguiti i
collegamenti elettrici a terra
Dovranno essere vietate le soste nelle vicinanze di macchine con motore endotermico e dovranno
essere utilizzati gli appositi DPI (maschere respiratorie, ecc.). Saranno sottoposti gli addetti alle visite
mediche periodiche (la sua periodicità è condizionata alla composizione chimica del disarmante).
S 1. 1.45. Saldatura ossiacetilenica e taglio metalli
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 1.45)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Scoppio delle bombole
Scoppio delle tubazioni
Asfissia
Ferite in varie parti del corpo
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
Particolare attenzione bisogna prestare alle bombole (caratterizzate da fascia arancione: acetilene;
fascia bianca: ossigeno) che devono essere tenute sempre verticali e lontane da fonti di calore;
dovranno essere depositate all'aperto nei mesi invernali ed i gas non vanno mai esauriti.
Le tubazioni devono essere contraddistinte con il colore arancione per l'acetilene e grigio scuro per
l'ossigeno e non vanno mai invertite. Dovranno essere controllate le valvole, i riduttori e le giunzioni
con acqua saponata, per individuare eventuali perdite.
Dovranno essere utilizzate le apparecchiature per l'ossitaglio solo in locali ben ventilati.
Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: abbigliamento da lavoro; schermo protettivo, munito di
vetro inattinico; occhiali per proteggersi da schegge durante la picchettatura o molatura del cordone di
saldatura; grembiule da saldatore; scarpe antinfortunistiche; altro, da scegliere sulla base del luogo
ove si deve operare; vietare i lavori di saldatura di: recipienti e tubi chiusi; recipienti o tubi aperti che
contengono materie che sotto l'azione del calore possono dar luogo ad esplosioni o altre reazioni
pericolose; recipienti o tubi aperti che abbiano contenuto materie che evaporando sotto l'azione del
calore o dell'umidità possano generare miscele esplosive.
S 1. 1.66. POSA TUBI IN CEMENTO PER FOGNATURA - Sollevamento tubi e posa entro lo scavo
Assemblaggio dei tubi con utensili a mano.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 1.66)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi operativi.
Caduta di materiale dentro lo scavo.
Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo.
Caduta di carichi sospesi.
Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante la fase di infilatura dei tubi.
Possibile investimento da autoveicoli.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti.
Assistere gli operatori nelle operazioni di retromarcia. Per il rischio: Rischi di investimenti degli addetti
da parte dei mezzi operativi.
2.
Tenere pulito il ciglio dello scavo.
Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. Per il
rischio: Caduta di materiale dentro lo scavo.
3.
Utilizzare idonee scale a mano.
I montanti delle scale devono sporgere di almeno 1 m oltre il piano dello sbarco.
La scala deve essere vincolata in sommità. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la salita
all'interno dello scavo.
4.
Far imbracare bene i carichi.
Utilizzare imbracature robuste e verificate
Allontanare gli addetti dal punto di scarico. Per il rischio: Caduta di carichi sospesi.
5.
Operare con attenzione e con l'ausilio di utensili in buono stato.
Assicurarsi della stabilità del tubo prima di togliere la imbracatura.
Non frapporre mai le mani fra i due elementi di tubo che si devono innestare. Per il rischio: Contusioni
alle mani, ferite, schiacciamenti durante la fase di infilatura dei tubi.
209
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
6.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Idonea segnaletica stradale
Eventuale transennamento
Eventuale presenza di persona atta a segnalare il pericolo
Far indossare le bretelle ad alta visibilità. Per il rischio: Possibile investimento da autoveicoli.
S 1. 1.72. SMOBILIZZO DEL CANTIERE - Terminati gli interventi, il cantiere viene smobilizzato e le
attrezzature vengono inviate presso il magazzino deposito della Impresa per la loro manutenzione e ricovero
in attesa di nuovo impiego.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 1.72)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico.
Caduta dall’alto.
Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione dei materiali in movimentazione.
Rischi vari derivanti dallo smontaggio di attrezzature/impianti.
Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Movimentazione manuale di carichi.
Esposizione a rumore (nell’uso di attrezzatura portatile).
Microclima (caldo, freddo).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Delimitare la zona interessata dalle operazioni. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del
carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo. Informazione e formazione. Per
il rischio: Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico.
Predisporre ogni possibile cautela (scale, ponti su ruote, autocestelli, ecc) nelle fasi di smantellamento
del cantiere che richiedano interventi in quota. Fare uso di cinture di sicurezza nel caso in cui il
personale non risulti assicurato in altro modo contro al rischio. Per il rischio: Caduta dall’alto.
Assicurare passaggi non ostacolati da depositi di sfridi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento
alle calzature di sicurezza. Per il rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai guanti protettivi. Informazione e formazione. Per il
rischio: Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali in movimentazione.
Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a
fronte dei rischi specifici delle attrezzature/impianti. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi
vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti.
Lo smontaggio dell’impianto elettrico deve avvenire in modo organico e razionale in modo da non
lasciare parti di impianto scoperte da relative protezioni. In ogni modo, provvedere affinché lo
smantellamento dell’impianto elettrico di cantiere venga eseguito solo da personale qualificato.
Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di
sollevamento. Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i piedi
ed utilizzare le gambe per il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta.Informazione e
formazione. Per il rischio: Movimentazione manuale di carichi.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori. Informazione e formazione. Per
il rischio: Esposizione a rumore (nell’uso di attrezzatura portatile).
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette
e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo).
S 1. 1.73. INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell’area e predisposizione della recinzione.
Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento baracche servizi.Realizzazione impianti e
posizionamento prime attrezzature. Tracciatura linee perimetrali dell’opera e predisposizione picchettatura
(modine).
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 1.73)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Caduta attrezzature/materiali in fase di scarico e/o posizionamento.
Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali.
Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Rischi vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti.
Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Esposizione a rumore nell’uso della sega circolare, macchine operatrici, utensili elettrici o ad aria
compressa.
Microclima (caldo, freddo).
Esposizione a polveri.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
Delimitare la zona interessata dalle operazioni. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del
carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo. Informazione e formazione. Per
il rischio: Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai guanti protettivi. Informazione e formazione. Per il
rischio: Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali in movimentazione.
Curare la viabilità di cantiere; predisporre passaggi sicuri e non ostacolati da depositi di materiali di
consumo e/o sfridi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento alle calzature di sicurezza. Per il
rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a
fronte dei rischi specifici delle attrezzature/impianti. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi
210
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
5.
6.
7.
8.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti.
Provvedere affinché ai cavi elettrici sia assicurata adeguata protezione da danneggiamenti meccanici.
Per guasti, rotture, danneggiamenti di apparecchi elettrici e/o componentistica di natura elettrica, fare
intervenire solo personale tecnico competente. Usare solo apparecchiature elettriche in perfetta
efficienza.Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori.Informazione e formazione. Per il
rischio: Esposizione a rumore nell’uso della sega circolare, macchine operatrici, utensili elettrici o ad
aria compressa.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette
e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo).
Impedire, per quanto possibile, la formazione di nubi di polvere tenendo bagnata la principale viabilità
predisposta per i mezzi di cantiere. Fare uso di apposita mascherina. Informazione e formazione. Per il
rischio: Esposizione a polveri.
S 1. 1.76. ESECUZIONE TRINCEE - Vengono eseguiti gli scavi (trincee) per la posa delle condutture di
urbanizzazione primaria di servizio al fabbricato realizzato e o ristrutturato. Trattassi di interventi
estremamente limitati e la profondità degli scavi raramente supera metri 1,50.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 1.76)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Rischi derivanti dalla macchina movimento terra (escavatore) e dai mezzi di trasporto (autocarro).
Possibile intersezione e/o rottura di servizi presenti nell'area oggetto di scavo.
Caduta o distacco di materiale dentro lo scavo.
Franamento della parete di scavo.
Caduta di lavoratori durante la discesa o la salita all'interno dello scavo.
Pericolo di caduta di persone (lavoratori e/o terzi) o cose entro lo scavo.
Inalazione di polveri.
Esposizione a rumore.
Microclima (caldo, freddo).
Investimento degli addetti da parte degli autoveicoli.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
Deve essere vietata la sosta e/o il transito in vicinanza del mezzo operativo. Detto divieto deve altresì
risultare esposto anche su tutti i lati della macchina. Per il rischio: Rischi derivanti dalla macchina
movimento terra (escavatore) e dai mezzi di trasporto (autocarro).
Verificare che nell'area dei lavori non siano presenti linee elettriche aeree. Qualora presenti, rispettare
un franco di sicurezza di m 5 dalle stesse.
Prima di iniziare i lavori di escavazione, reperire tutte le necessarie informazioni circa la presenza o
meno nel sottosuolo di servizi (gas, linee elettriche, acqua, ecc.). Qualora presenti, evidenziare in
superficie la loro posizione ed eseguire gli scavi con un adeguato franco di sicurezza dalle
segnalazioni poste in superficie. Per il rischio: Possibile intersezione e/o rottura di servizi presenti
nell'area oggetto di scavo.
3.
Tenere pulito il ciglio dello scavo. Le pareti devono essere controllate per eliminare le irregolarità ed
evitare eventuali distacchi di blocchi.
Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. Per il
rischio: Caduta o distacco di materiale dentro lo scavo.
4.
Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale del
terreno. Quando la parete del fronte di attacco supera m 1, 5 è vietato lo scalzamento manuale della
base per provocare il franamento della parete, in tali casi è consigliabile procedere dall'alto verso il
basso con sistema a gradini. Per sezioni di scavo (trincee) ristrette, avente profondità superiore a metri
1,50,le pareti verticali devono essere adeguatamente armate.
Non armare le pareti inclinate con sbadacchi orizzontali, poiché i puntelli ed i traversi possono slittare
verso l'alto, per effetto della spinta del terreno
Allontanare l'acqua che si accumula al piede della parete qualora possa compromettere la stabilità
della parete. Vietare l'accesso al fondo dello scavo fino a quando non è assicurata la stabilità delle
pareti. Per il rischio: Franamento della parete di scavo.
5.
Utilizzare idonee scale a pioli o a gradini. I montanti delle scale devono sporgere di almeno 1 m oltre il
piano di sbarco. La scala deve essere vincolata in sommità. Le scale a mano devono essere
opportunamente distanziate dalla parete di appoggio, in quanto i pioli non devono aderire alla parete
per non impedire il normale appoggio del piede. La pendenza della scala deve essere adeguata. Non
si devono usare i puntelli delle armature per l'accesso agli scavi. Per il rischio: Caduta di lavoratori
durante la discesa o la salita all'interno dello scavo.
6.
Le persone non devono accedere al ciglio superiore del fronte di scavo, la zona di pericolo deve
essere delimitata con robuste barriere mobili.
L'attraversamento delle trincee e degli scavi deve essere realizzato mediante passerelle larghe almeno
cm 60, se destinate al passaggio pedonale ed almeno cm 120 se destinate al trasporto di materiale,
munite su due lati di parapetto con fascia di arresto al piede. Per il rischio: Pericolo di caduta di
persone (lavoratori e/o terzi) o cose entro lo scavo.
7.
Utilizzare idonee mascherine antipolvere. Provvedere alla bagnature delle superfici mediante
inaffiamento con spruzzatori o inaffiatori e non con getti violenti di acqua. Per il rischio: Inalazione di
polveri.
8.
9.
Fare uso di DPI otoprotettori. Per il rischio: Esposizione a rumore.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette
e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo).
10.
Proteggere la zona di lavoro dal traffico veicolare segregandola convenientemente con barriere rigide,
recinzioni o quant'altro, previo accordo con le autorità comunali. Eventuale presenza di persona atta a
segnalare il pericolo. Far indossare le bretelle ad alta visibilità. Per il rischio: Investimento degli addetti
da parte degli autoveicoli.
211
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
S 1. 1.78. SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 1.78)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Cadute dall'alto durante lo smontaggio degli elementi del ponteggio.
Caduta dall'alto durante le operazioni di allontanamento del carico.
Caduta di materiali o parti di ponteggio.
Caduta durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento.
Caduta degli addetti per errato smontaggio del ponteggio.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
Gli addetti al montaggio devono operare su piani protetti da regolari parapetti o fare uso di cintura di
sicurezza collegata a fune di trattenuta. La cintura di sicurezza deve essere del tipo con bretelle e
cosciali .La fune di trattenuta non deve essere più lunga di 1,5 m.Per potersi agganciare rapidamente a
montanti e correnti del ponteggio, si raccomanda l'uso degli appositi dispositivi tipo "Manutube"
collegati al moschettone della fune di trattenuta.La fune alla quale dovesse essere necessario
agganciarsi tramite il moschettone della fune di trattenuta, deve avere una resistenza di almeno 2000
kg e deve essere fissata ai montanti del ponteggio tramite morsetti od altri sistemi garantiti.Le tavole
d'impalcato devono sempre essere posate operando dall'impalcato sottostante e utilizzando le
protezioni di cui sopra. E' severamente vietato salire e scendere utilizzando i correnti dei ponteggi,
occorre invece utilizzare le apposite scalette fornite dal costruttore del ponteggio, complete di impalcati
metallici e botole incernierate; in alternativa utilizzare idonee scale metalliche vincolate in sommità,
posizionate con pendenza inferiore a 75° e sporgenti di almeno m 1,00 oltre il piano dell'impalcato. Per
il rischio: Caduta degli addetti durante il montaggio del ponteggio.
Gli addetti devono operare in sicurezza o operando su un piano protetto da parapetti regolari ovvero
operando assicurati a cintura di sicurezza collegata a parti stabili. Per il rischio: Caduta dall'alto
durante le operazioni di allontanamento del carico.
L'addetto al ricevimento dei carichi a terra deve allontanarsi dal punto di sollevamento. Deve indossare
il casco di protezione. Deve assicurarsi della stabilità dei carichi prima di liberarlo dalle imbracature. La
zona destinata al sollevamento deve essere delimitata e vietata ai non addetti. Tutta la zona adiacente
il ponteggio in fase di smontaggio deve essere delimitata fino dal momento in cui vengono rimossi i
sistemi di contenimento di eventuali corpi cadenti dall'alto (mantovane o parasassi). Non
sovraccaricare i piani di lavoro. I morsetti devono essere sollevati all'interno di contenitori che
garantiscano idonea resistenza contro il loro cedimento sotto il peso dei morsetti sollevati. Per il
rischio: Caduta di materiali o parti di ponteggio.
Utilizzare idonee scale a pioli o a gradini . Vincolare le scale a pioli e far proseguire la scala per
almeno 1 m. fuori dello scavo. La pendenza della scala deve essere adeguata. Le scale con pendenza
superiori a 75° devono avere una gabbia di protezione. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la
salita all'interno del ponteggio in allestimento.
Gli addetti alle operazioni di smontaggio devono essere esperti e operare sotto la direzione di un
preposto. Lo smontaggio deve essere svolto secondo gli schemi forniti dal fabbricante o secondo il
progetto firmato da ingegnere abilitato. Gli ancoraggi devono essere rimossi parallelamente al
proseguire del montaggio.Lo smontaggio deve proseguire in altezza con tutte le parti che lo
compongono completamente assemblate e regolari. Per il rischio: Caduta degli addetti per errato
smontaggio del ponteggio.
S 1. 2. 5. Installazione di trefoli
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 2. 5)
RISCHI
1.
2.
Schiacciamento delle mani dell'operatore durante la movimentazione ed il posizionamento del
telaio del contrappeso e dei pani del contrappeso
Rischi connessi alla movimentazione manuale di carichi
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Formazione del personale in merito ai rischi considerati
Formazione sulla corretta movimentazione dei carichi ed utilizzo, dove possibile, di apparecchi di
sollevamento
Cinture di sicurezza per gli operatori adeguatamente ancorate a parti fisse
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Calzature antinfortunistiche
Guanti
Casco
Cinture di sicurezza
S 1. 3. 2. LAVORI IN ALTEZZA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 3. 2)
RISCHI
212
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
1.
2.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Caduta accidentale di persone durante i lavori in altezza
Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
I lavori in altezza su tetti e coperture saranno successivi alla verifica di stabilità e resistenza in
considerazione del peso dei lavoratori e del materiale.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzati ponteggi autosollevanti.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzate idonee scale.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzati idonei ponteggi metallici.
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti mobili (trabatelli).
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti su cavalletti.
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei sistemi anticaduta.
Durante i lavori in altezza gli utensili inutilizzati saranno tenuti attaccati ad apposite cinture.
Durante i lavori in altezza sarà usata la rete anticaduta.
I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Cintura di sicurezza : durante l’uso dei sistemi anticaduta
S 1. 5. 1. Posizionamento macchine e segnaletica. Si predispone la segnaletica prevista e vengono
posizionate le macchine sulla superficie su cui si deve intervenire
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 5. 1)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Schiacciamento (durante il posizionamento dei macchina).
Cesoiamento
Taglio e abrasione (sovente vengono accatastati diversi macchinari sui carrelli trasportatori anche
se talvolta non possono essere scaricati in completa situazione di sicurezza);
Impigliamento
Urto (benché quasi tutte le macchine sono dotate di avvisatore acustico di retromarcia può
accadere che il rumore di fondo provocato dal traffico ne impediscano l'ascolto).
Scivolamento, inciampo, caduta.
Contatto elettrico.
Posizioni insalubri (soprattutto nello scaricamento di piccoli macchinari).
Interazioni con il traffico autoveicolare (particolare attenzione va applicata in caso di traffico intenso
o di cantiere notturno).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Dovranno essere dotate di illuminazione le parti a rischio, segnalazioni acustiche e luminose per le
macchine in movimento (avanti e retromarcia), automazione di tutte le parti utilizzate nei carrelloni
trasportatori nelle attività di carico e scarico (rampe bracci mobili, fermi) per evitare il più possibile il
movimento dei carichi.
Dovranno essere automatizzate tutte le parti utilizzate nei carrelloni trasportatori nelle attività di carico
e scarico (rampe bracci mobili, fermi) per evitare il più possibile il movimento dei carichi.
Per evitare gli investimenti, durante la predisposizione della segnaletica, sarà utile servirsi di una
macchina posa coni.
E' consigliabile l'uso di una segnaletica di grosse dimensioni fornita di luci lampeggianti per segnalare
la presenza del cantiere.
Dovrà essere adottata una corretta descrizione e dimensionamento dei dispositivi di trattenimento delle
macchine operatrici (funi, catene, fermi, scarpe, ecc.)
Per il caricamento e lo scarico del rullo compattatore, se non è gommato, saranno necessari degli assi
di legno per aumentare l'attrito ed evitare il contatto ferro-ferro.
Problemi di interazione con il traffico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Tute e corpetti con bande catarifrangenti (soprattutto nei cantieri notturni)
Guanti.
Scarpe antisdrucciolo e antinfortunistiche.
S 1. 5. 7. Rimozione della segnaletica. Vengono rimosse le macchine dalla superficie su cui si interviene e
si toglie la segnaletica prevista.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 5. 7)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Schiacciamento (durante la rimozione dei macchinari)
Cesoiamento
Taglio e abrasione (sovente vengono accatastati diversi macchinari sui carrelli trasportatori)
Impigliamento
Urto (benché quasi tutte le macchine sono dotate di avvisatore acustico di retromarcia può
accadere che il rumore di fondo provocato dal traffico ne impedisca l'ascolto)
Scivolamento, inciampo, caduta
Contatto elettrico
Posizioni insalubri (soprattutto nel caricamento di piccoli macchinari)
Interazioni con il traffico autoveicolare (Particolare attenzione va applicata in caso di traffico
intenso o di cantiere notturno).
213
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
Dovranno essere illuminate le parti a rischio e le segnalazioni acustiche e luminose per le macchine in
movimento (avanti e retromarcia).
Dovranno essere automatizzate tutte le parti utilizzate nei cartelloni trasportatori nelle attività di carico
e scarico (rampe bracci mobili, fermi) per evitare il più possibile il movimento dei carichi.
Dovrà essere utilizzata una segnaletica di grosse dimensioni fornita di luci lampeggianti per segnalare
la presenza del cantiere.
Dovrà essere utilizzata una corretta descrizione e dimensionamento dei dispositivi di trattenimento
delle macchine operatrici (funi, catene, fermi, scarpe, ecc.)
Per il caricamento e lo scarico del rullo compattatore, se non gommato, sono necessari degli assi di
legno per aumentare l'attrito ed evitare il contatto ferro-ferro.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Dovranno essere indossate tute e corpetti con bande catarifrangenti (soprattutto nei cantieri notturni)
Dovranno essere utilizzati i guanti
Dovranno essere indossate le scarpe antisdrucciolo e antinfotunistiche.
S 2. 1. 9. AUTOPOMPA PER GETTO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 1. 9)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Investimento di persone durante l’uso dell’autopompa per getto
Contatto accidentale con il mezzo e l’impianto di pompaggio durante l’uso dell’autopompa per
getto
Offese alle mani, ai piedi, al capo e agli occhi durante l’uso dell’autopompa per getto
Caduta dell’operatore per durante l’uso dell’autopompa per getto
Inalazione di vapori dannosi durante l’uso dell’autopompa per getto
Irritazioni epidermiche alle mani durante l’uso dell’autopompa per getto
Ribaltamento dell’autopompa
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
ATTREZZATURA: Durante l’uso dell’autopompa saranno allargati gli stabilizzatori.
ATTREZZATURA: L'autopompa per getto dovrà essere corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata dovranno rispettare le indicazioni
dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autopompa per getto.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autopompa per getto dovrà essere impiegato
un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autopompa per getto dovranno essere evitati
bruschi spostamenti della tubazione della pompa.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non dovranno avvicinarsi
all'autopompa per getto finchè la stessa è in uso.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autopompa per getto, dovrà essere vietato il
sollevamento di materiali con il braccio.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autopompa per getto dovrà essere rispettata la distanza di 5
metri da linee elettriche aeree non protette.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autopompa per getto dovrà essere esposta una segnaletica di
sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità.
LUOGO DI LAVORO: I percorsi riservati all’autopompa per getto presenteranno un franco di almeno
70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Tuta di protezione : durante l’uso della pompa per getto
Elmetto : durante l’uso della pompa per getto
Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo.
Mascherina : durante l’uso della pompa per getto con calcestruzzo additivato
S 2. 1.12. TRIVELLA A STELO TELESCOPICO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.12)
RISCHI
1.
2.
3.
Impigliamento degli indumenti durante l’uso della trivella a stelo
Rumore durante l’uso della trivella a stelo telescopico
Inalazione di polveri durante l’uso della trivella a stelo telescopico
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
ATTREZZATURA: La trivella a stelo dovrà essere corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori dovranno essere vietate le operazioni di
manutenzione o pulizia con la trivella a stelo telescopico in moto.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso della trivella a stelo telescopico dovranno essere
vietati gli indumenti che si possono impigliare come bracciali od altro.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso della trivella a stelo telescopico dovrà essere
vietata la sosta e il passaggio dei non addetti ai lavori.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non dovranno sostare o
avvicinarsi alla trivella a stelo telescopico, finchè la stessa è in funzione.
214
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
6.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
LUOGO DI LAVORO: Per l’uso della trivella a stelo telescopico dovranno essere osservate le ore di
silenzio imposte dai regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Guanti : durante l’uso della trivella a stelo telescopico
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della trivella a stelo telescopico
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della trivella a stelo telescopico se necessario
Tuta di protezione : durante l’uso della trivella a stelo telescopico
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della trivella a stelo telescopico
Maschera antipolvere : durante l’uso della trivella a stelo telescopico
S 2. 1.14. MARTELLO PNEUMATICO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.14)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Lesioni e contusioni durante l’uso del martello pneumatico
Punture e lacerazioni alle mani durante l’uso del martello pneumatico
Schegge negli occhi durante l’uso del martello pneumatico
Vibrazioni durante l’uso del martello pneumatico
Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello pneumatico
Inalazione di polveri durante l’uso del martello pneumatico
Rumore durante l’uso del martello pneumatico
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
ATTREZZATURA: Il martello pneumatico dovrà avere un’impugnatura idonea a limitare la trasmissione
delle vibrazioni al lavoratore.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Dovrà essere utilizzato il martello pneumatico in modo da non
arrecare danni alle strutture sottostanti.
LUOGO DI LAVORO: Per l’uso del martello pneumatico dovranno essere osservate le ore di silenzio
imposte dai regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del martello pneumatico
Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso del martello pneumatico
Elmetto : durante l’uso del martello pneumatico
Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso del martello pneumatico
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del martello pneumatico
Tuta di protezione : durante l’uso del martello pneumatico
S 2. 1.15. AUTOBETONIERA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.15)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Sganciamento del secchio dell'autobetoniera
Investimento di persone durante l’uso dell'autobetoniera
Ribaltamento dell’autobetoniera per cedimento fondo stradale
Ribaltamento dell’auto betoniera per smottamento del ciglio dello scavo
Contatto e inalazione di sostanze chimiche durante l’uso dell’autobetoniera
Incidente con altri veicoli
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
ATTREZZATURA: L'autobetoniera dovrà essere dotata di un idoneo aggancio del secchione che sarà
controllato frequentemente.
ATTREZZATURA: Il mezzo dovrà essere corredato da un libretto d’uso e manutenzione.
ATTREZZATURA: Durante l’utilizzo dell'autobetoniera sulla strada non all’interno di un’area di cantiere,
dovrà essere attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale
-Passaggio obbligatorio- con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato e la
stessa sarà equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non divranno avvicinarsi
all'autobetoniera finchè la stessa è in uso.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autobetoniera dovrà essere impiegato un
lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata dovranno rispettare le
indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autobetoniera.
LUOGO DI LAVORO: I percorsi riservati all’autobetoniera presenteranno un franco di almeno 70
centimetri per la sicurezza del personale a piedi.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autobetoniera dovrà essere costantemente controllato il
percorso del mezzo e la sua solidità.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autobetoniera dovranno essere allontanati i non addetti
mediante sbarramenti e segnaletica di sicurezza (vietato sostare, vietato ai non addetti ai lavori, ecc.).
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autobetoniera dovrà essere esposta una segnaletica di
sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Tuta di protezione : durante l’uso dell’autobetoniera
215
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
2.
3.
4.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Elmetto: durante l’uso dell’autobetoniera
Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo.
Mascherina antipolvere : durante l’uso dell’autobetoniera con calcestruzzo additivato
S 2. 1.19. DECESPUGLIATORE A MOTORE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.19)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Durante l'uso del decespugliatore pericolo di tagli e abrasioni
Rumore durante l'uso del decespugliatore
Incendio durante l'uso del decespugliatore
Investimento di materiale vario durante l'uso del decespugliatore
Vibrazioni durante l'uso del decespugliatore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
ATTREZZATURA: Il decespugliatore a motore sarà corredato di libretto d'uso e manutenzione.
ATTREZZATURA: Ai lavoratori sarà raccomandato, prima dell'uso, di controllare l'efficienza delle
protezioni degli organi lavorativi e dei dispositivi di accensione e arresto.
ATTREZZATURA: Ai lavoratori sarà raccomandato di lavorare in condizioni di sicurezza allontanando
dall'area personale non addetto.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l'uso non saranno manomesse le protezioni.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI. Ai lavoratori sarà raccomandato durante l'uso, di effettuare a
motore spento il rifornimento di carburante e di non fumare.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, dopo l'uso, di eseguire la
manutenzione del decespugliatore e di segnalare eventuali anomalie.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Dopo l'uso del decespugliatore sarà controllata l'efficienza della
lama o del rocchetto portafilo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Guanti: durante l'uso del decespugliatore
Visiera: durante l'uso del decespugliatore
Calzature di sicurezza: durante l'uso del decespugliatore
Otoprotetti: durante l'uso del decespugliatore
Grembiule: durante l'uso del decespugliatore
Gambali o ghette: durante l'uso del decespugliatore
S 2. 1.20. TAGLIAERBA A BARRA FALCIANTE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.20)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Cesoiamento e stritolamento durante l'uso del tagliaerbe a barra falciante
Punture, tagli, abrasioni durante l'uso del tagliaerba a barra falciante
Durante l'uso del tagliaerba a barra falciante rischio di urti, colpi, impatti, compressioni
Incendi durante l'uso del tagliaerba a barra falciante
Vibrazioni durante l'uso del tagliaerba a barra falciante
Rumore durante l'uso del tagliaerba a barra falciante
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
ATTREZZATURA: Il tagliaerbe a barra falciante sarà corredato di libretto d'uso e manutenzione.
ATTREZZATURA: Prima dell'uso sarà controllata l'efficienza dei comandi e delle protezioni per gli
organi di trasmissione.
ATTREZZATURA: Prima dell'uso sarà necessario controllare il fissaggio delle lame.
ATTREZZATURA: Durante l'uso in caso di blocco non sarà mai toccato il materiale dalle lame.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non sarà mai lasciata la macchina in moto senza sorveglianza.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: L'operazione di revisione sarà eseguita a motore spento,
segnalando eventuali guasti.
LUOGO DI LAVORO: I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al tagliaerba a barra
falciante, finchè lo stesso è in uso.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti: durante l'uso del tagliaerba
Calzature di sicurezza: durante l'uso del tagliaerba
Copricapo: durante l'uso del tagliaerba
S 2. 1.21. MOTOFALCIATRICE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.21)
RISCHI
1.
2.
3.
Urti, impatti e compressioni durante l'uso della motofalciatrice.
Cesoiamento, stritolamento e schiacciamento durante l'uso della motofalciatrice.
Rumore.
216
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
ATTREZZATURA: Barra falciante: durante le operazioni per liberare la lama dagli intasamenti,
bisognerà disinnestare la trasmissione o usure attrezzi a palo lungo (mai usare le mani o i piedi) e
porsi fuori dal fronte di avanzamento della falciatrice. Durante il trasferimento del mezzo la barra
falciante dovrà essere protetta da una custodia.
ATTREZZATURA: Avviamento a strappo del motore: dispositivo che non dovrà permettere l'accensione
del motore con marcia inserita. Messa in moto con dispositivo autoavvolgente o nel caso di disinnesto
automatico della fune, carter che impedirà il contatto con il volano motore.
ATTREZZATURA: Tubo di scarico: si dovrà applicare idonea protezione contro i contatti accidentali.
ATTREZZATURA: Abbandono della macchina: verrà installata sulla stegola un dispositivo di blocco
automatico (leva a pressione continua).
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare la macchina ad una velocità che garantisca la
necessaria sicurezza in relazione alla conformazione del terreno in quanto la forma del seggiolino e la
terza ruota a trampolo potranno provocare cadute in conseguenza di sobbalzi dovuti all'asperità del
terreno.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Scarpe antinfortunistiche: durante l'uso della motofalciatrice.
Guanti antivibrazione: durante l'uso della motofalciatrice.
Tuta: durante l'uso della motofalciatrice.
Visiera: durante l'uso della motofalciatrice.
Cuffie: durante l'uso della motofalciatrice.
S 2. 1.22. MOTOSEGA CON MOTORE A COMBUSTIONE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.22)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Contatto con l’utensile
Proiezione di trucioli durante l’uso della motosega con motore a combustione
Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso della motosega
Inalazione di polveri durante l’uso della motosega con motore a combustione interna
Rumore durante l’uso della motosega
Contatto con l’utensile
Proiezione di trucioli durante l’uso della motosega elettrica
Inalazione di polveri durante l’uso della motosega elettrica
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
ATTREZZATURA: La motosega sarà munita di dispositivo frizione con manopola di trattenuta che
interrompe la trasmissione del moto alla catena in caso di improvviso rilascio.
ATTREZZATURA: La motosega con motore a combustione sarà corredata da un libretto d’uso e
manutenzione.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla
motosega con motore a combustione finchè la stessa è in uso.
LUOGO DI LAVORO: Per l’uso della motosega con motore a combustione saranno osservate le ore di
silenzio imposte dai regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Elmetto : durante l’uso della motosega
Guanti antitaglio : durante l’uso della motosega
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della motosega
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della motosega
Tuta di protezione : durante l’uso della motosega
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della motosega
Mascherina antipolvere : durante l’uso della motosega
S 2. 1.23. UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.23)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elettrocuzione durante l'uso di utensili elettrici portatili
Contatto con l’utensile
Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili
Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili
Bruciature durante l’uso degli utensili elettrici portatili
Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
ATTREZZATURA: Gli utensili saranno provvisti di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del
doppio quadrato.
ATTREZZATURA: Gli utensili saranno quasi tutti provvisti del marchio di qualità. Gli utensili ove
manca, sono in via di sostituzione.
ATTREZZATURA: Gli utensili elettrici portatili provvisti di doppio isolamento elettrico non saranno
collegati all’impianto di terra.
217
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
4.
5.
6.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
ATTREZZATURA: I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e
sicurezza elettrica.
ATTREZZATURA: Gli utensili elettrici portatili saranno corredati da un libretto d’uso e manutenzione.
LUOGO DI LAVORO: Per l’uso degli utensili elettrici portatili saranno osservate le ore di silenzio
imposte dai regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Guanti : durante l’uso degli utensili elettrici se necessario
Scarpe antinfortunistiche: durante l’uso degli utensili elettrici
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso degli utensili elettrici se necessario
Tuta di protezione : durante l’uso degli utensili elettrici
Occhiali protettivi o visiera: durante l’uso degli utensili elettrici se necessario
S 2. 1.38. ESCAVATORE CON PINZA IDRAULICA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.38)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Urti, colpi, impatti e compressioni durante l'uso dell'escavatore con pinza idraulica
Vibrazioni durante l'uso dell'escavatore
Durante l'uso dell'escavatore pericolo di scivolamento, cadute a livello
Rumore durante l'uso dell'escavatore con pinza idraulica
Irritazione per contatto di olii minerali e derivati durante l'uso dell'escavatore
Ribaltamento durante l'uso dell'escavatore con pinza idraulica
Incendio durante l'uso dell'escavatore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
ATTREZZATURA: L'escavatore con pinza idraulica sarà corredata di libretto d'uso e manutenzione.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, prima dell'uso, di controllare il
funzionamento dell'interruttore di comando nonchè l'efrficienza della strumentazione (girofaro,
avvisatore acustico, connessione dei tubi, chiusura sportelli).
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato di verificare le condizioni delle
aree di lavoro.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, durante l'uso di tenere libera la
cabina e di non far salire a bordo della macchina altre persone.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, durante le soste e dopo, di
bloccare il comando e di tenere lontano il braccio dell'escavatore dai lavoratori.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, durante l'uso, di effettuare il
rifornimento di carburante a motore spento, di non fumare e di segnalare eventuali anomalie.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Dopo l'uso sarà raccomandato ai lavoratori, di eseguire le opere
di manutenzione e revisione dell'escavatore, seguendo le indicazioni del libretto e di segnalare
eventuali anomalie.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il
braccio dell'escavatore con pinza idraulica finchè lo stesso è in uso.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Calzature di sicurezza: durante l'uso dell'escavatore.
Elmetto: durante l'uso dell'escavatore.
Guanti: durante l'uso dell'escavatore.
Otoprotettori: durante l'uso dell'escavatore.
Indumenti protettivi (tute): durante l'uso dell'escavatore.
S 2. 1.42. MACCHINA PULISCI PANNELLI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.42)
RISCHI
1.
2.
3.
Contatto con cinghie e pulegge della macchina pulisci pannelli
Contatto con gli organi lavoratori (rulli di spinta, lame raschianti, ecc.) della macchina pulisci
pannelli
Elettrocuzione durante l’uso della macchina pulisci pannelli
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
ATTREZZATURA: La macchina pulisci pannelli sarà dotata di carter fissi apribili solo utilizzando
attrezzi speciali.
ATTREZZATURA: La macchina pulisci pannelli sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
ATTREZZATURA: La macchina pulisci pannelli prevederà un dispositivo che impedisca il riavviamento
spontaneo dopo un’interruzione dell’alimentazione elettrica.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o
pulizia con la macchina in moto.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della macchina pulisci pannelli saranno vietati indumenti che si
possano impigliare, bracciali od altro.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti : durante l’uso della macchina pulisci pannelli
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della macchina pulisci pannelli
Tuta di protezione : durante l’uso della macchina pulisci pannelli
218
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
S 2. 2. 1. ARGANO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 1)
RISCHI
1.
2.
3.
Caduta di materiali dall'alto
Elettrocuzione
Caduta dall'alto
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
ATTREZZATURA: Verificare prima di installare ed utilizzare l'argano, che ci sia il libretto di uso e
manutenzione (contenente schema di installazione, istruzioni per la manutenzione e schema dei
circuiti elettrici.
Per l'utilizzo dell'argano su di un ponteggio occorre raddoppiare il montante di fissaggio, rinforzando il
ponteggio secondo progetto obbligatorio redatto da tecnico abilitato.
Verificare la presenza del marchio CE per argani e strumenti di sollevamento immessi sul mercato
dopo il 22 settembre 1996.
Verifiche obbligatorie per argani con portata superiore a 200 Kg:
- Richiesta di verifica di prima installazione all'ISPESL competente per territorio o nel caso sia
installazione successiva alla prima richiesta di verifica di installazione in nuovo cantiere all'organismo
competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...).
- Richiesta di verifica annuale all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...)
dell'apparecchio montato in cantiere.
- Verifica trimestrale di funi e catene, con annotazione dei risultati sul libretto di omologazione
dell'argano (art.11 DM 12/09/59).
Quando l'argano è comandato da radiocomando, questo deve essere conforme a quanto previsto dal
DM 10/5/88 n° 347: in particolare con pulsanti di emergenza, tensione sul circuito di manovra non
superiore a 24 volt e conforme alle norme CEI
ATTREZZATURA: Posizionare e montare l'argano conformemente alle istruzioni tecniche contenute
all'interno del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore;
Verificare la presenza dei dispositivi di sicurezza ed in particolare:
- i fine corsa di discesa e salita del gancio;
- i dispositivi limitatori di carico;
- l'arresto automatico del carico in caso di interruzione; dell'energia elettrica;
- il dispositivo di frenatura per il pronto arresto e la posizione di fermo del carico e del mezzo;
Verificare la presenza della targhetta con indicate la portata massima ammissibile.
ATTREZZATURA: Argano a cavalletto: Realizzare l'ancoraggio come previsto o secondo le indicazioni
di un tecnico abilitato (riempire i cassoni di zavorra (1), posti sulla parte posteriore del sistema portante
con materiali inerti, di peso specifico conosciuto e chiuderli con un lucchetto);
Verificare la presenza di parapetto di protezione nella zona di arrivo del carico con presenza di
stocchetti mobili; (3)
Verificare i fine corsa di traslazione del carrello;
Le basi del cavalletto devono essere collegate con traverse metalliche di rinforzo (2), imbullonate,
incastrate o altro sistema equivalente.
ATTREZZATURA: Argano a bandiera: Verificare il funzionamento dello snodo di sostegno
dell'elevatore;
Fissare i bracci girevoli mediante staffe con bulloni a vite muniti di dado e controdado a parti stabili
quali pilastri di cemento armato, ferro o legno;
Accertarsi sempre del buon fissaggio del palo di sostegno dell'argano.
LUOGO DI LAVORO: Verificare lo stato di conservazione di materiali elettrici e apparecchi e la loro
conformità alle norme CEI/UNEL; il loro grado di protezione deve essere IP 44;
Verificare la presenza di interruttore generale e differenziale ubicati sul quadro elettrico;
Verificare la presenza di collegamento elettrico a terra (morsetto e spinotti di terra).
LUOGO DI LAVORO: Proteggere l'apertura di carico con barriera mobile non asportabile, apribile
verso l'interno.
Per l'argano a cavalletto realizzare sulla parte anteriore un normale parapetto lasciando aperto un
varco per il passaggio del carico;
Realizzare regolare parapetto quando si effettuano manovre attraverso aperture nei solai;
Verificare che la distanza dell'argano e dei materiali movimentati sia di almeno 5 m dalle linee
elettriche.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare, prima dell'uso, l'effettiva portata dei ganci che devono
essere di portata superiore di quella massima della macchina; nel caso dovessero essere di portata
inferiore questa deve essere considerata come la massima sollevabile;
Utilizzare la macchina per sollevare materiali in tiri verticali (mai obliqui);
L'argano non deve mai essere utilizzato per:
- portate superiori
- trasportare persone;
- con presenza di persone non autorizzate nell'area sottostante l'argano.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare benne e cassoni metallici (5) per sollevare laterizi,
pietrame, ghiaia e altri materiali minuti; non sono ammesse piattaforme e imbracature;
Verificare sempre il corretto imbrago dei carichi prima di sollevare;
Accompagnare all'esterno del ponteggio il gancio dell'argano per evitare che si impigli nella struttura
provocando gravi danni.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare guanti, casco di sicurezza e scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo;
Quando necessario utilizzare cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali e indumenti aderenti al corpo.
S 2. 2. 2. TRAPANO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 2)
219
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
RISCHI
1.
2.
3.
Elettrocuzione conseguente a inidoneità dell'apparecchio
Contatto accidentale con gli utensili in movimento
Lesioni da proiezione di schegge
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
ATTREZZATURA: Libretto d'uso e manutenzione con le istruzioni del costruttore Verificare la presenza
della marcatura CE nel caso di trapano immesso sul mercato dopo il 22/9/96
ATTREZZATURA: Non modificare alcuna parte dell'utensile anche se vi sembra di migliorare le
condizioni di lavoro; Verificare la funzionalità dell'interruttore di comando; Verificare la perfetta pulizia
delle feritoie di raffreddamento presenti sulla carcassa; Verificare il corretto posizionamento
dell'impugnatura laterale; Verificare lo stato di conservazione del cavo di alimentazione elettrica; non
lavorare con cavi spelacchiati; Verificare che la presa a spina sia conforme alla norma CEI 23-12, CEI
17; Verificare che la tensione di rete sia quella prevista dal costruttore dell'utensile; Prima
dell'allacciamento al quadro di distribuzione verificare l'apertura dell'interruttore posto a monte della
presa; Verificare che l'utensile sia dotato del doppio isolamento (simbolo del doppio quadrato)
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Maneggiare l'utensile con cura e fare attenzione a non azionare
accidentalmente l'interruttore di avviamento; Mantenere l'impugnatura pulita tale da garantire una
presa sicura; Non fissare al trapano le chiavi del mandrino con catenelle, cordicelle o simili; L'organo
lavoratore deve rimanere in movimento per il tempo strettamente necessario; Controllare sempre il
buono stato di conservazione dell'organo lavoratore: la punta per i fori deve essere sempre ben
affilata; Riporre sempre l'utensile in punti sicuri al fine di evitare cadute dello stesso; Usare sempre
l'utensile per gli scopi ed i lavori per i quali è stato costruito e seguendo le indicazioni del libretto d'uso
e manutenzione; Mantenere sempre la massima attenzione in ciò che fai e non dare confidenza
all'apparecchio che si sta utilizzando
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prima di prendere in mano gli utensili elettrici, o i cavi di
alimentazione, verificare d'avere mani e piedi asciutti; Se mentre si lavora con l'utensile "scatta"
l'interruttore differenziale, non tentare di risolvere da soli il problema ma informare il preposto; Non
staccare mai la spina tirandola per il cavo collegato; afferrarla sempre tramite l'apposita impugnatura;
Sconnettere sempre il cavo dalla presa sul quadro elettrico prima di iniziare qualsiasi operazione di
manutenzione sull'utensile; Riavvolgere i cavi elettrici eventualmente utilizzati come prolunghe
LUOGO DI LAVORO: Assicurarsi della stabilità del pezzo o della struttura su cui ci si accinge a
lavorare; Utilizzare, se necessario, appositi attrezzi per tenere fermo il pezzo da forare o mani; Usare il
trasformatore di corrente (MAX 50 VOLT VERSO TERRA) se si deve impiegare l'utensile sotto la
pioggia, in ambienti umidi o bagnati, o a contatto con grandi masse metalliche; Fare in modo che le
giunzioni di prolunghe poggino su superfici asciutte; Verificare che il cavo di alimentazione non urti
contro spigoli vivi: lo sfregamento del cavo può provocare pericolosi spelamenti dell'isolamento
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare otoprotettori, occhiali di protezione o visiera, guanti, scarpe antinfortunistiche e casco di
sicurezza. Indossare sempre indumenti che non abbiano parti svolazzanti
S 2. 2. 3. DRAG LINE: Il drag line lavora soprattutto mediante una serie di argani alloggiati nella torretta che
permettono il lancio e il richiamo della benna nonché la variazione dell'angolo rispetto alla verticale del
braccio. Le caratteristiche principali, sempre in proporzione al peso della macchina e alla potenza del
motore termico, sono quindi le forze di tiro e il diametro dei vari argani e le dimensioni delle frizioni che ne
comandano l'arresto. Questo tipo di macchina è caratterizzato da un lungo braccio tralicciato
brandeggiabile; tale antenna ha le funzioni della canna da pesca nel lancio dell'amo e rende la macchina
esclusivamente adatta al lavoro prima descritto; in alcuni casi può essere utilizzata come gru per sollevare
pesi di non grande dimensione, giacché gli argani di sollevamento non sono di solito molto potenti.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 3)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Ribaltamento della macchina e conseguente possibile schiacciamento dell'operatore e delle
persone presenti nelle vicinanze della macchina
Elettrocuzione e/o ustioni per il contatto del ribaltabile con linee elettriche interrate o aeree
Investimento persone o oggetti presenti nella zona di lavoro
Schiacciamento, lesioni per investimento da mezzi e tra mezzi, circolanti nella zona di lavoro
Rovesciamento, ribaltamento per presenza di scavi e/o terreno sconnesso
Schiacciamento, lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni e gli interventi di
manutenzione
Schiacciamento, lesioni per franamenti del terreno e/o caduta di gravi
Caduta dal posto di guida
Ipoacusia da rumore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ATTREZZATURA: Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i
comandi e circuiti di manovra. Verificare la presenza dei dispositivi antiribaltamento (di tipo ROPS) e
antischiacciamento (di tipo FOPS) (2). Verificare la presenza di bandella di protezione denti della pala
dentata per circolazione stradale. Prima di eseguire la lavorazione, accertarsi sempre dell'idoneo
gonfiaggio delle ruote
ATTREZZATURA: Verificare prima di utilizzare la macchina movimento terra che ci sia il libretto d'uso e
manutenzione con istruzioni del costruttore. Verificare la presenza di targhetta con dati del costruttore
e indicante la potenza sonora in normali condizioni di lavoro della macchina. Le macchine immesse sul
mercato dopo il 22 settembre 1996, devono essere marcate CELa circolare 50/94 del Ministero del
Lavoro precisa che l'escavatore universale (a seconda degli attrezzi che usa puo essere: pala diritta,
benna strisciante, pala rovescia a braccio diritto, pala rovescia a braccio angolato, pala raschiante
diritta, benna mordente, gru per sollevamento, battipalo o berta, trivellatrice, perforatrice o fresa) in
qualità di macchina polifunzionale deve rispettare le prescrizioni di sicurezza previste per le macchine
220
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
singole di cui l'escavatore ne svolge le funzioni; così l'escavatore quale macchina per lo scavo ed il
caricamento, ovvero per il sollevamento e trasporto dovrà risultare conforme agli artt. dal 166 al 185
del DPR 547/55 e al titolo III dello stesso DPR..Quando svolge funzione di gru per sollevamento deve
essere conforme agli artt. dal 186 al 194 del DPR 547/55..
ATTREZZATURA: Seguire le istruzioni del costruttore contenute nel libretto d'uso e manutenzione.
Verificare la presenza della targhetta con i dati del costruttore e indicazioni sulla potenza sonora
emessa dalla macchina, nonché i cartelli per le principali norme di sicurezza all'uso della macchina
ATTREZZATURA: Verificare la presenza delle protezioni al motore e agli organi di trasmissione del
moto. Verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico.
ATTREZZATURA: Verificare la presenza e l'efficienza dei dispositivi di avvertimento e segnalazione:
avvertitore acustico (per retromarcia)sistema di segnalazione luminosa (girofaro)
ATTREZZATURA: Verificare che il posto di manovra sia ben raggiungibile, costruito e difeso in maniera
da consentire l'esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta, in condizioni di sicurezza ed
ergonomiche e che permetta la perfetta visibilità di tutta la zona di azione del mezzo
LUOGO DI LAVORO: Valutare sempre la consistenza del terreno e, in caso di vicinanza di opere di
sostegno, assicurarsi anche dello stato di queste ultime, onde evitare, per il sovrappeso della
macchina, il cedimento del muro ed il ribaltamento del mezzo. Verificare preventivamente che, nella
zona di lavoro, non vi siano cavi, tubazioni interrate, interessate dal passaggio di corrente elettrica,
gas, acqua. In mancanza di tali informazioni procedere sempre con estrema cautela negli scavi
LUOGO DI LAVORO: Verificare che nella zona di lavoro le eventuali linee elettriche aeree rimangano
sempre ad una distanza non inferiore ai 5 metri, in caso contrario provvedere ad idoneo isolamento
della linea
LUOGO DI LAVORO: Non salire o scendere dalla macchina in movimento, né lasciare il motore in
moto quando si scende. Prima di mettere in moto la macchina accertarsi che non ci siano persone nel
raggio d'azione e azionare l'avvisatore acustico. In presenza di persone fermarsi e sospendere il
lavoro. Verificare che ci sia spazio sufficiente per i passaggi pedonali attorno alla macchina (in caso
contrario procedere alla interdizione della zona)
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Evitare di usare la macchina per trasportare oggetti che non
siano stati adeguatamente fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati. Evitare di
trasportare persone sulla macchina. Evitare di usare le macchine movimento terra come apparecchi di
sollevamento se non specificamente previsti a tale scopo
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Nell'uso di piccole macchine movimento terra , quali i bobcat
seguire le seguenti indicazioni:
-moderare sempre la velocità, in rettilineo e soprattutto in curva, facendo attenzione agli avvallamenti
del terreno (possono provocare ribaltamenti del mezzo)
-segnalare gli spostamenti con gli avvertitori acustici e luminosi. Eseguire la manutenzione della
macchina movimento terra secondo le specifiche prescrizioni del libretto, ricordando comunque che la
manutenzione deve essere effettuata solo da personale formato e competente.
CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI: La principale caratteristica che definisce le prestazioni di
queste macchine, oltre al peso delle stesse, è l'altezza dell'antenna che determina la distanza di
scavo. La capacità di sollevamento è importante in funzione del peso della benna che può essere
manovrata, peso a sua volta determinante per la capacità di penetrazione nel materiale e quindi di
riempimento della benna stessa. La forza di tiro dell'argano di recupero, ma soprattutto la sua velocità,
sono anch'esse importanti per definire il livello di produttività.
MODALITA' DI IMPIEGO: Questo tipo di macchine è impiegato per lo scavo di materiale sciolto in
presenza di acqua; la macchina si posiziona sull'argine del fiume o comunque sul bordo dello specchio
d'acqua e facendo oscillare la benna, la lancia nella direzione voluta entro cui bisogna operare lo
scavo; la benna affonda per peso proprio e viene quindi trainata sul fondo dalla fune di richiamo della
macchina con forza tanto più efficace quanto più la macchina è al livello dell'acqua stessa, lo specchio
d'acqua è poco profondo e quindi la componente orizzontale della forza di traino è massima.La benna
si riempie nel corso del trascinamento e ciò obbliga a lavorare sempre su materiali sciolti. Sono stati
fatti tentativi con benne molto pesanti per ottenere la spaccatura del materiale nel momento
dell'impatto della benna, ma i risultati sono stati modestissimi, influenzati negativamente anche dalla
casualità del punto di impatto stesso ottenibile con questa tecnica.
ACCESSORI: Essendo una macchina specializzata per un preciso tipo di lavoro, non dispone in
genere di accessori. A seconda delle caratteristiche dello scavo da effettuare e del materiale
interessato, possono essere utilizzati vari tipi di benna, diversi sia per capienza che per peso e forma.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare casco di sicurezza, scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo, guanti
S 2. 2. 4. TRANCIA-PIEGAFERRI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 4)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Contatto con cinghie e pulegge della trancia-piegaferri
Elettrocuzione durante l’uso della trancia- piegaferri
Cesoiamento durante l’uso della trancia-piegaferri
Schiacciamento durante l’uso della trancia-piegaferri
Danni agli occhi ed al volto cagionati dall'emissione di schegge, frammenti e scintille
Danni all'udito per eccessive esposizioni a fonti di rumore, e con intensità superiore alla soglia
consentita
Lesioni dorso-lombari per incorretta od impropria movimentazione del materiale
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
ATTREZZATURA: Verificare che la trancia- piegaferri sia dotata di carter fissi contro il contatto con
cinghie e pulegge.
ATTREZZATURA: Verificare che la posa in sito avvenga in modo da assicurare una perfetta stabilità
alla macchina e, in particolare, procedere alla corretta valutazione circa i rischi e le relative modalità di
trasmissione degli stessi al suolo o al piano di appoggio.
ATTREZZATURA: Verificare che la trancia- piegaferri sia corredata da un libretto d’uso e
manutenzione.
ATTREZZATURA: Veficare che la trancia- piegaferri abbia un dispositivo che impedisca il riavviamento
spontaneo dopo un’interruzione dell’alimentazione elettrica.
221
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
ATTREZZATURA: Sarà previsto il collegamento all’impianto di terra della trancia- piegaferri.
ATTREZZATURA: Si dovrà prevedere un arresto di emergenza nella trancia- piegaferri.
ATTREZZATURA: Il pedale della trancia- piegaferri dovrà essere protetto contro l’azionamento
accidentale sopra ed ai lati.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Alla trancia-piegaferri verrà adibito personale esperto e informato
sui notevoli rischi della macchina.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Accertare in via preliminare all'avvio della macchina che il livello
d'illuminazione della posatazione di lavoro sia quello necessario ad un utilizzo in sicurezza della stessa
e nel caso ricorrere ad illuminazione sussidiaria..
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o
pulizia con la macchina in moto.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso della trancia-piegaferri dovrà essere vietato l'uso di
indumenti che si possono impigliare, bracciali od altro.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti : durante l’uso della trancia-piegaferri
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della trancia-piegaferri
Tuta di protezione : durante l’uso della trancia-piegaferri
S 2. 2. 5. AUTOGRU'
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 5)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Caduta materiali per imbracature o manovre errate; eventuale ribaltamento dell'autogru
Danni da rumore e da vibrazioni
Elettrocuzione per contatto con linee elettriche
Contatto, tagli, abrasioni per errore di manovra o per errata imbracatura del carico
Schiacciamento da carico in tiro per rottura di funi o per sfilacciamento dell'imbracatura
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
ATTREZZATURA: Le macchine immesse sul mercato dal 22 settembre 1996, devono essere marcate
CE.Verificare la presenza del libretto e fascicolo della documentazione tecnica.
Verifiche necessarie per autogrù con portata superiore a 200 kg.:
Verifica di omologazione ISPESL.
Verifica annuale all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...) dell'autogrù.
Verifica trimestrale delle funi e delle catene, annotando i risultati sul libretto di omologazione (art. 11
DM 12/09/1959).
La stabilità dell'autogru su gomme è garantita dal buono stato dei pneumatici e dalla loro corretta
pressione di gonfiaggio; mentre la stabilità sui martinetti stabilizzatori dipende sia dalla resistenza del
terreno sia dal piatto degli stabilizzatori. L'autogrù dovrà essere periodicamente revisionata e
manutenuta. Adibire all'uso dell'autogrù solo persone formate ed esperte. Effettuare sempre le
manutenzioni all'autogrù previste nel libretto d'uso e manutenzione in particolare al termine di ogni
operazione di montaggio controllare sempre i dispositivi di sicurezza e gli elementi del carico (ganci,
funi e catene).
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di dispositivi di sicurezza ed in particolare:
- dispositivo di fine corsa di discesa e salita del carico;
- dispositivo di fine corsa per lo sfilamento del braccio telescopico;
- limitatori di carico e di momento;
- dispositivo di frenatura per il pronto arresto e la posizione di fermo carico e del mezzo;
- dispositivo che provoca l'arresto automatico del carico per mancanza di forza motrice in caso di
rottura dei tubi flessibili di addizione dell'olio;
Verificare il funzionamento del motore innestato anche durante la discesa del carico.
ATTREZZATURA: Verificare il funzionamento dei dispositivi di segnalazione e avvertimento acustici e
luminosi, nonché d'illuminazione del campo di manovra.
ATTREZZATURA: Nel caso in cui la gru sia comandata da radiocomando verificare che:
- sia dotato di omologazione ispesl;
- sia provvisto di targhetta indicante marchio della ditta costruttrice, modello, numero di serie, numero
di frequenze e tensioni di lavoro, potenza di alimentazione e del sistema a radiofrequenza;
- libretto di istruzione tecnica
ATTREZZATURA: Autogrù su stabilizzatori: Verificare che gli stabilizzatori siano completamente estesi
e bloccati prima dell'inizio del lavoro; Verificare la stabilità del mezzo e la planarita del piano di
appoggio. Ricordarsi che prima di utilizzare il mezzo si dovra' verificare percorsi e aree di manovra,
approntando eventuali rafforzamenti del piano.
LUOGO DI LAVORO: Verificare che le funi siano contrassegnate con il nominativo del fabbricante e
che siano provviste di impiombatura o legatura o morsettatura. Eseguire gli attacchi delle funi in modo
da evitare sollecitazioni pericolose, impigliamenti e accavallamenti; Verificare che i ganci siano
provvisti di dispositivi di chiusura in modo da impedire lo sganciamento della presa, che portino in
rilievo o incisa indicazione della portata massima ammissibile e che siano provvisti di marchio del
fabbricante; Verificare che le catene siano provviste di marchio del fabbricante e che siano eseguiti
attacchi in modo da evitare sollecitazioni pericolose.
LUOGO DI LAVORO: Verificare che ci sia spazio sufficiente per i passaggi pedonali attorno alla
macchina (in caso contrario procedi alla interdizione della zona); Verificare che la distanza dell'autogru
e dei suoi pesi movimentati siano almeno 5 metri dalle linee elettriche (in caso contrario procedi ad
idoneo isolamento della linea avvisando l'Ente erogatore).
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare l'autogrù nei limiti del diagramma di carico, indicante le
portate massime in funzione dell'inclinazione e della lunghezza del braccio, dell'area di lavoro, delle
condizioni di lavoro su pneumatici o stabilizzatori; Utilizzare l'autogrù per sollevare e trasportare
materiali esclusivamente in tiri verticali; Non utilizzare mai l'autogrù nelle seguenti condizioni:
- per portate superiori a quelle previste dal libretto;
- per strappare casseforme di getti importanti;
- come mezzo di trasporto di persone per raggiungere postazioni in quota.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare che il carico sia correttamente imbracato e rispondente
al limite di carico indicato dal libretto dell'autogru; Controllare la chiusura del gancio; Sollevare solo
carichi ben imbracati ed equilibrati. Verificare sempre l'equilibratura del carico prima del sollevamento.
222
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
10.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: In presenza di più apparecchi di sollevamento presta attenzione
alle interferenze dei bracci; Effettuare le manovre di partenza e di arresto con gradualità in modo da
evitare bruschi strappi e ondeggiamenti del carico; Non sostare sotto il carico una volta effettuato il
sollevamento; Accompagnare il carico al di fuori delle zone di interferenza con ostacoli fissi; Non
abbandonare il posto di manovra durante l'utilizzo della autogrù. (Ricordarsi che è vietato lasciare
carichi sospesi durante le pause di lavoro).
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare che durante l'esecuzione delle manovre di
sollevamento e trasporto la parte inferiore del carico si trovi sempre ad almeno due metri dal suolo per
evitare contatti accidentali con persone che si trovino sulla traiettoria di passaggio del carico.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Avvicinare il carico per pilotarlo nel punto di scarico solo quando
questo è prossimo al punto di appoggio e non metterti mai sotto il carico in arrivo; Nelle operazioni di
ricezione del carico, su castelli o ponteggi, utilizzare appositi bastoni muniti di uncino e non sporgerti
mai fuori dalle protezioni; una volta ricevuto il carico accompagnare il gancio fuori dalle zone dove
potrebbe rimanere impigliato; Prima di eseguire la manovra per lo sgancio del carico, accertarsi della
sua stabilità; Ricordare che è vietato:
- pulire oliare o ingrassare a mano gli organi o gli elementi in moto delle macchine;
- compiere su organi in moto operazioni di riparazione o registrazione;
- procedere a qualsiasi riparazione senza avere ottenuto il permesso dei superiori.
11.
12.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali, casco di sicurezza; scarpe di sicurezza con suola
antisdrucciolo, guanti.
S 2. 2. 7. GRU
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 7)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Caduta dall'alto di materiali e persone nelle fasi di montaggio e smontaggio, manutenzione e
accesso alla cabina
Ribaltamento gru per mal posizionamento della stessa o inadeguata platea di basamento
Elettrocuzione dovuta a manomissione degli obbligatori dispositivi di sicurezza, o ad un mancato
rispetto delle distanze da linee elettriche in tensione; Lesioni alle mani durante le operazioni di
imbracatura e ricezione dei carichi
Cadute del carico per cedimenti di funi e catene e ganci di portata insufficiente al carico da
sollevare o usurati dal tempo, o per imbracature mal fatte, o per mancato funzionamento dei
dispositivi di sicurezza della macchina; Urti del braccio della gru o del carico sospeso contro
elementi fissi o persone per utilizzo incauto
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
ATTREZZATURA: Verifiche richieste per gru con portata superiore a 200 kg.:richiesta di omologazione
ISPESL; richiesta di installazione all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...) della
gru in cantiere; richiesta di verifica annuale all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL,
ecc...) della gru montata in cantiere; Verifica trimestrale delle funi e delle catene con annotazione dei
risultati sul libretto di omologazione; Verifica del libretto del costruttore e fascicolo della
documentazione.
Per le macchine provviste di libretto di omologazione, quindi solo per quelle gru che hanno ricevuto la
verifica di primo impianto da parte dell'ISPESL, prima di ogni montaggio in cantiere bisogna inoltrare
una richiesta, su carta legale, all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...) affinché
possano compiere la verifica di installazione. Questa avviene in due fasi successive delle quali la
prima è in un controllo della macchina smontata per verificarne la rispondenza al libretto di
omologazione ed alle norme di sicurezza, nonché lo stato di conservazione della struttura; la seconda
avviene dopo il montaggio della macchina in cantiere e serve a verificarne la stabilità ed il suo
funzionamento in sicurezza. A seguito di queste ispezioni è rilasciato un certificato che deve essere
conservato in cantiere, durante tutta la permanenza della macchina, per essere mostrato agli ispettori
degli organi preposti al controllo.
Le gru a torre immesse sul mercato dopo l'entrata in vigore del DM 588/87 e D.Lgs. 137/92 devono
essere corredate da certificato di conformità delle prestazioni acustiche. Inoltre sulle macchine
dovranno essere presenti due targhette metalliche esagonali (di dimensioni e tipo codificati) delle quali
una indicante il Livello di Potenza Sonora massimo e l'altra il Livello di Pressione Sonora massimo
emessi dalla macchina. Adibire all'uso della gru ed alle operazioni di imbracatura solo personale
formato ed esperto.
ATTREZZATURA: Verificare zavorra e contrappesi;(1) Verificare la presenza dei seguenti dispositivi di
sicurezza:
- arresto automatico di fine corsa per la salita e la discesa del carico;
- fine corsa di traslazione del carrello;
- limitatori di carico e di momento;
- arresto automatico graduale della gru e del carico in caso di interruzione dell'energia elettrica;
- dispositivo di frenatura per il pronto arresto e la posizione di fermo del carico e del mezzo;
- dispositivi acustici e luminosi di segnalazione del moto;
- funzionamento motore innestato anche durante la discesa del carico; Per le gru provviste di tamburi
di avvolgimento e di pulegge di frizione, è necessario la presenza di dispositivi:
- contro l'avvolgimento e lo svolgimento delle funi o catene
- la fuoriuscita delle funi o catene dalle sedi dei tamburi e delle pulegge;
- i tamburi e le pulegge sono conformati in modo da evitare accavallamenti o sollecitazioni anormali.
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di cartello indicante la portata massima dell'apparecchio di
sollevamento. Per la gru a torre è necessario che tale indicazione sia presente lungo il braccio della
gru, indicando la portata massima (2) nelle diverse posizioni (i cartelli devono essere visibili al
manovratore e all'imbracatore dei carichi); Verificare inoltre la presenza dei cartelli con le seguenti
indicazioni: segnalazioni per comunicare con il manovratore, istruzioni per il corretto esercizio della
gue, attenzione per i carichi sospesi e per le gru su rotaie il divieto di sostare sul binario.
ATTREZZATURA: Nel caso in cui la gru sia comandata da radiocomando verifica che:
- sia dotato di omologazione ispesl,
- sia provvisto di targhetta indicante marchio della ditta costruttrice, modello, numero di serie, numero
di frequenze e tensioni di lavoro, potenza di alimentazione e del sistema a radiofrequenza;
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ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
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18.
19.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
- libretto di istruzione tecnica.
ATTREZZATURA: Verificare che le funi siano contrassegnate con il nominativo del fabbricante e che
siano provviste di impiombatura o legatura o morsettatura. Eseguireri gli attacchi delle funi in modo da
evitare sollecitazioni pericolose, impigliamenti e accavallamenti; Verificare che i ganci (4) siano
provvisti di dispositivi di chiusura in modo da impedire lo sganciamento della presa; con marcatura
della portata massima ammissibile e di marchio del fabbricante; Verificare che le catene (3) siano
provviste di marchio del fabbricante e che siano eseguiti attacchi in modo da evitare sollecitazioni
pericolose.
ATTREZZATURA: Gru con cabina di manovra: Verificare:
- presenza di scala di accesso contornata da gabbia metallica di sicurezza da 2,5 m da terra e con un
ballatoio ogni 8 metri (la parete della gabbia opposta al piano dei pioli non deve distare da questi più di
60 cm);
- presenza in cabina di: idonee protezioni contro l'irraggiamento solare; riscaldamento alimentato
elettricamente con trasformatore di isolamento e tutte le istruzioni necessarie per il corretto utilizzo
delle gru, poste in modo chiaramente visibile.
ATTREZZATURA: Verificare lo stato di conservazione di materiali elettrici e loro grado di protezione
(almeno IP 44), inoltre verifica che le derivazioni a spina siano conformi alla norma CEI 23-12, CEI 17;
Verificare la presenza di interruttore generale e differenziale per la gru ubicati sul quadro elettrico;
Verificare la presenza di collegamento elettrico a terra (morsetto di terra per carcasse metalliche o
spinotto di terra per macchine provviste di spina) e protezione dalla scariche atmosferiche (L'impianto
di terra e quello contro le scariche atmosferiche di cantiere sono soggetti a omologazione da parte
dell'ISPESL e ogni due anni di esercizio a verifica da parte dell'USL competente per territorio).
ATTREZZATURA: Gru interferenti: Verificare che i bracci delle gru siano sfalsati in altezza in modo da
evitare ogni possibile collisione fra elementi strutturali, tenendo conto delle massime oscillazioni;
Verificare che la distanza minima fra le gru sia tale da impedire il contatto tra il braccio, le funi od il
carico di una gru e la controfreccia di quella limitrofa, Installare i dispositivi per la limitazione di
traslazione del carrello di una o più gru.
ATTREZZATURA: Gru a torre su rotaie: Verificare:
-lo stato di usura delle rotaie asportando le eventuali bave che sono responsabili dell'usura prematura
dei bordini delle ruote;
-il piano di appoggio perfettamente orizzontale per la posa delle rotaie;
-che i binari siano perfettamente orizzontali e paralleli;
-che le rotaie siano provviste alle estremità di corsa di tamponi di arresto o respingenti aventi altezza
non inferiore ai 6/10 del diametro delle ruote ed adeguati per resistenza ed azione; Verificare che sulle
rotaie non ci siano presenti eventuali ostacoli depositati accidentalmente; in tal caso rimuoverli.
LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza di solidi recinti intorno al basamento della gru.
LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza di solidi recinti intorno al basamento della gru.
LUOGO DI LAVORO: Verificare che la distanza della gru e dei suoi pesi movimentati sia almeno di 5
metri dalle linee elettriche (idoneo isolamento della linea in caso contrario).
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Eseguire quotidianamente verifica "a vista" della struttura
portante della macchina, la quale dovrà mantenere sagoma geometrica immutata senza deformazioni
degli elementi componenti; Ricordare però che è vietato compiere sugli organi in moto qualsiasi
operazione di riparazione o registrazione o ingrassaggio delle sue parti.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Usare per il sollevamento dei carichi contenitori idonei al
materiale da innalzare. La forca deve essere utilizzata solo per operazioni di scarico degli autocarri,
senza mai superare con il carico altezze superiori a 2m, mentre per il sollevamento di materiali minuti
si devono utilizzare cassoni metallici tali da impedire la caduta del carico.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Proteggere le funi e le catene dal contatto con gli spigoli vivi del
materiale da sollevare mediante angolari paraspigoli metallici. Ricordare che l'angolo tra i tiranti
dell'imbracatura non deve essere superiore di 60° per evitare eccessive sollecitazione; Fare sollevare
solo carichi di peso inferiore alle portate massime della gru. Non usare la gru per sradicare alberi, pali
o massi o qualsiasi altra opera interrata; per strappare casseforme di getti importanti. Non farsi
trasportare o permettere che si trasportino persone anche per brevi tratti; Sollevare solo carichi ben
imbracati ed equilibrati; Verificare che durante l'esecuzione delle manovre di sollevamento e trasporto
la parte inferiore del carico si trovi sempre ad almeno due metri dal suolo per evitare contatti
accidentali con persone che si trovino sulla traiettoria di passaggio del carico; Effettuare le manovre di
partenza e di arresto con gradualità in modo da evitare bruschi strappi e ondeggiamenti del carico.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare, prima dell'uso, l'effettiva portata dei ganci che devono
risultare di portata superiore di quella massima della gru; nel caso dovessero risultare di portata
inferiore questa deve essere considerata come la massima sollevabile dalla gru; Verificare prima di
ogni operazione di sollevamento la perfetta chiusura dei dispositivi di sicurezza del gancio.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Eseguire le manovre di sollevamento solo in condizioni di perfetta
visibilità di tutta la zona di azione oppure con l'ausilio di un servizio di segnalazione svolto da lavoratori
incaricati esperti. Fare eseguire le manovre solo dopo che le persone non autorizzate si sono
allontanate dal raggio di azione della gru a torre; Non sostare sotto il carico una volta effettuato il
sollevamento.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: All'inizio di ogni turno di lavoro si dovrà provvedere alla verifica:
del funzionamento dei freni, dei limitatori di corsa e degli altri dispositivi di sicurezza e segnalazione;
dei dispositivi di chiusura dei ganci che devono essere sempre perfettamente funzionanti; Provvedere
alla pulizia e alla lubrificazione dei ganci specialmente dopo il sollevamento di calcestruzzo; Si dovrà
sospendere le manovre quando:
-le persone che si trovano esposte al pericolo di caduta dei carichi non accolgano l'invito a spostarsi
dalla traiettoria di passaggio;
-ci si trovi in presenza di nebbia intensa o di scarsa illuminazione
-in caso di vento superiore ai 70 Km/h; in questo caso provvedere all'ancoraggio supplementare della
gru ed allo sbloccaggio del braccio lasciandolo libero di ruotare.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Avvicinarsi al carico per pilotarlo nel punto di scarico solo quando
questo è ormai prossimo a terra e non metterti mai, per nessun motivo sotto il carico in arrivo;
Accertarsi della stabilità del carico prima di eseguire la manovra di sgancio; Nelle operazioni di
ricezione del carico, su castelli o ponteggi, dovrete usare appositi bastoni muniti di uncino e non
sporgersi mai fuori dalle protezioni; Accompagnare il carico al di fuori delle zone di interferenza con
ostacoli fissi, solo per lo stretto necessario; Dopo aver ricevuto il carico accompagnare il gancio fuori
dalle zone dove potrebbe rimanere accidentalmente impigliato.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare, guanti, scarpe antinfortunistiche e casco di protezione
S 2. 2. 8. PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
CARATTERISTICHE
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Tipologia fonte di rischio
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 8)
RISCHI
1.
2.
3.
Caduta dall'alto dell'operatore
Caduta di materiali o attrezzi dall'alto
Elettrocuzione per contatto con linee elettriche
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
ATTREZZATURA: Le macchine immesse sul mercato dopo il 22 settembre 1996, devono essere
marcate CE. Verifiche necessarie per ponti sviluppabili su carro: Verifica di omologazione ISPESL, i
ponti devono portare ben visibile la targa di immatricolazione. Le apparecchiature che sono costruite
ed utilizzate sia come piattaforme elevabili che come gru su autocarro devono essere omologati
dall'ISPESL sia come gru che come ponte sviluppabile su carro. Il datore di lavoro deve comunicare,
all'ente territorialmente competente, l'ubicazione dell'apparecchio per le verifiche periodiche che hanno
periodicità annuale. Collaudo dell'automezzo presso la motorizzazione civile.
ATTREZZATURA: Verificare che ci siano doppi comandi (1). L'operatore sulla piattaforma deve avere a
disposizione tutti i comandi di manovra, escluso l'azionamento degli stabilizzatori; questi hanno
precedenza rispetto a quelli a terra che possono essere azionati per emergenza dopo aver tolto la
precedenza ai comandi della piattaforma.
ATTREZZATURA: Verificare che la piattaforma sia dotata su tutti i lati di una protezione rigida costituita
da parapetto di altezza non inferiore a 1 m, dotata di corrente superiore, corrente intermedio e tavola
fermapiede; (2) Verificare le dimensioni della piattaforma di lavoro, che deve avere un'area non
inferiore a 0,25 mq per la prima persona con incrementi non inferiori a 0,35 per ogni persona in più; la
dimensione minima trasversale non deve essere inferiore a 0,5 m; (3) Verificare che la piattaforma sia
fornita di dispositivo di autolivellamento in modo da poter rimanere in posizione orizzontale in qualsiasi
condizione di lavoro; Controllare periodicamente le condizioni delle strutture ed in particolare lo stato
delle funi e dei relativi attacchi, delle carrucole e dei nottolini di sicurezza; Verificare la presenza di
cartelli indicanti la portata massima.
LUOGO DI LAVORO: Utilizzare cintura di sicurezza e fune di trattenuta fissate alla barra di attacco
della piattaforma; (4) Verificare che il passaggio per l'accesso alla piattaforma sia dotato di chiusura
non apribile verso l'esterno e tale da ritornare automaticamente nella posizione di chiusura; Evitare di
superare la portata massima dell'apparecchio (persone e attrezzature) stabilita dal costruttore ed
indicata sulla tabella esposta sulla piattaforma; Evitare di utilizzare la piattaforma per il sollevamento
dei carichi.
LUOGO DI LAVORO: Verificare, prima dell'uso, che siano in funzione gli stabilizzatori; (5) Gli
stabilizzatori telescopici devono essere realizzati in robusti profili d'acciaio a sezione quadra; devono
avere sfilamento regolabile in funzione dell'altezza o dello spazio a disposizione per conferire la
massima stabilità alla piattaforma. I registri posti alle estremità dei bracci sono azionati a manovella.
Controllare che il piano di appoggio del carro di base sia costituito da terreno consistente e livellare il
ponte agendo sugli stabilizzatori a vite verificando la perfetta verticalità dei montanti mediante appositi
pendolini o bolle di controllo del livellamento; Verificare che lo spazio soprastante la piattaforma sia
libero prima di effettuare qualsiasi movimento; Verificare che non ci siano linee elettriche a meno di 5
m.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Effettuare lo spostamento dell'apparecchio soltanto con ponte
totalmente rientrato e senza persone a bordo; Fare attenzione a non imprimere al ponte oscillazioni
pericolose durante il lavoro e soprattutto a non imprimere violenti sforzi di trazione; Evitare di collocare
scale, gradini o altri oggetti simili sul pavimento della piattaforma per aumentarne l'altezza.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Effettuare sempre le manutenzioni alla macchina previste nel
libretto d'uso e manutenzione; in particolare controllare, al termine del lavoro, i dispositivi di sicurezza.
Ricordare che è vietato:
- pulire oliare o ingrassare a mano gli organi o gli elementi in moto delle macchine;
- compiere su organi in moto operazioni di riparazione o registrazione;
- procedere a qualsiasi riparazione senza avere ottenuto il permesso dei superiori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali, casco di sicurezza; scarpe di sicurezza con suola
antisdrucciolo, guanti.
S 2. 2. 9. BETONIERA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 9)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elettrocuzione dovuta a manomissione degli obbligatori dispositivi di sicurezza e/o utilizzo di
impianti elettrici non a norma e/o mancanti di adeguata protezione di terra.
Contatto accidentale con organi di trasmissione del moto.
Lesioni e schiacciamenti a mani e piedi per azionamenti accidentali.
Danni da rumore.
Dermatiti e danni all'apparato respiratorio per contatto con cemento.
Investimento per rovesciamento della betoniera.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ATTREZZATURA: Verificare, prima di installare ed utilizzare la betoniera che ci sia libretto d'uso e
manutenzione (contenente schema di installazione, istruzioni per la manutenzione, documentazione
tecnica relativa al rumore e schema dei circuiti elettrici); Per le betoniere a bicchiere e ad inversione di
marcia in allegato al libretto d'uso e manutenzione il costruttore dovrà rilasciare la dichiarazione di
stabilità al ribaltamento; tale documento dovrà essere redatto da un tecnico abilitato a norma di legge;
Verificare la presenza di marcatura CE nel caso di betoniere immesse sul mercato dopo il 22/9/96.
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di protezione degli organi di trasmissione del moto; (1)
Verificare la presenza del carter su corona e pignone; (3) Verificare che i pulsanti di comando siano
incassati nella pulsantiera o protetti da un anello rigido; (2) Verificare la presenza del dispositivo contro
il riavviamento automatico della betoniera; (2) Verificare che il dispositivo al ristabilirsi della tensione di
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3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
rete di arresto di emergenza sia, esterno, ben visibile e facilmente raggiungibile; (2) Verificare che non
vi siano ossidazioni tali da compromettere la stabilità della struttura portante
ATTREZZATURA: Verificare lo stato di conservazione della parte elettrica, nonché il grado di
protezione almeno IP 44 (IP 55 qualora la betoniera sia sottoposta a getti d'acqua); Verificare che le
derivazioni a spina siano conformi alla norma CEI/UNEL con dispositivo di ritenuta della spina atto ad
evitare lo sfilamento accidentale; Verificare la presenza del collegamento all'impianto elettrico di messa
a terra.
ATTREZZATURA: Verificare che i bulloni delle ruote siano perfettamente serrati e che le guarnizioni
siano in ottimo stato; controllare inoltre lo stato e il gonfiaggio del pneumatico; (6) utilizzare solo punti
di appoggio previsti dal costruttore (ruote o stabilizzatori; (7)
ATTREZZATURA: Per la betoniera a bicchiere Verificare che il volante di comando ribaltamento
bicchiere abbia i raggi accecati ; (4) Verificare la presenza della protezione del comando a pedale con
apposita nicchia; (5).
ATTREZZATURA: Per la betoniera con benna di sollevamento Verificare la presenza di motore di tipo
autofrenante; Verificare la presenza del dispositivo di fine corsa automatico per l'arresto della benna in
posizione verticale; Durante le fasi di caricamento degli inerti tramite la benna si deve provvedere
affinché si evitino bruschi strappi alla fune di caricamento; La benna inoltre non deve mai essere
lasciata in alto oltre il tempo necessario; in posizione di riposo dovrà trovarsi sempre in basso.
ATTREZZATURA: Per la betoniera ad inversione di marcia, protezioni nella zona di carico della benna
su ambo i lati; (1) dispositivo di fine corsa per pala raschiante; comando di trascinamento della pala
raschiante a "uomo presente"
LUOGO DI LAVORO: Prima di posizionare la betoniera si dovrà procedere:alla verifica della stabilità e
planarità del terreno che dovrà essere in grado di sopportare, senza dar luogo a cedimenti, il carico
trasmesso dalla macchina per mezzo degli appoggi; Non utilizzare materiali cedevoli (laterizi) come
base di appoggio; Proteggere il posto di lavoro con impalcato alto non più di 3 metri da terra quando
c'è pericolo di caduta di materiale dall'alto
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prima di procedere a qualsiasi riparazione o registrazione
informare sempre i superiori; Non effettuare manutenzioni su organi in movimento, ma interrompere
sempre la tensione dal quadro di alimentazione
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Eseguire pulizia giornaliera della macchina controllando che il
posto di lavoro sia in ordine (ricordati che potrai effettuare pulizia con getti d'acqua solo se la betoniera
ha protezione elettrica di tipo IP 55); Evitare di introdurre attrezzi o parti del corpo nella tazza in
rotazione; Non sovraccaricare la betoniera a bicchiere rispetto alle indicazioni del costruttore
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare guanti e scarpe antinfortunistiche; Quando la betoniera è posizionata in zone in cui ci sia pericolo
di caduta di materiale dall'alto, si dovrà utilizzare il casco anche quando si è sotto la tettoia di protezione
della postazione di lavoro; Per betoniere rumorose usare tappi o cuffie auricolari; Indossare sempre
indumenti che non abbiano parti svolazzanti.
S 2. 2.12. ESCAVATORE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.12)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Ribaltamento della macchina e conseguente possibile schiacciamento dell'operatore e delle
persone presenti nelle vicinanze della macchina
Elettrocuzione e/o ustioni per il contatto degli utensili di scavo con linee elettriche interrate o aeree
Esplosione per il contatto degli utensili di scavo con tubazioni di gas in esercizio o ordigni bellici
interrati
Investimento persone o oggetti presenti nella zona di lavoro
Schiacciamento, lesioni per investimento da mezzi e tra mezzi, circolanti nella zona di lavoro
Schiacciamento, lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni e gli interventi di
manutenzione
Schiacciamento, lesioni per franamenti del terreno e/o caduta di gravi
Proiezione di schegge e/o detriti durante le lavorazioni
Caduta dal posto di guida
Ipoacusia da rumore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
ATTREZZATURA: La circolare 50/94 del Ministero del Lavoro precisa che l'escavatore universale (a
pala diritta, benna strisciante, pala rovescia a braccio angolato, pala raschiante diritta, benna
mordente, gru per sollevamento, battipalo, trivellatrice, perforatrice o fresa) in qualità di macchina
polifunzionale deve rispettare le prescrizioni di sicurezza previste per le macchine singole di cui
l'escavatore svolge le funzioni; così l'escavatore quale macchina per lo scavo ed il caricamento, ovvero
per il sollevamento e trasporto dovrà risultare conforme agli artt. compresi tra il 186 e il 194 del DPR
547/55.
ATTREZZATURA: Verificare la presenza della targhetta con i dati del costruttore e indicazioni sulla
potenza sonora emessa dalla macchina, nonché i cartelli per le principali norme di sicurezza all'uso
della macchina.
ATTREZZATURA: Verificare che i comandi e gli indicatori principali rispondano alle seguenti
caratteristiche:
- siano facilmente accessibili e che le interferenze elettromagnetiche parassite (EMC - radio e
telecomunicazioni, trasmissione elettrica o elettronica dei comandi) non provochino accidentalmente
movimenti della macchina o delle sue attrezzature.
Verificare che tutti i comandi tornino alla loro posizione di folle quando l'operatore li lascia, a meno che
il comando funzionale della macchina o delle sue attrezzature non preveda altrimenti (per esempio nel
caso di attivazione continua; attivazione automatica; posizione di blocco in rapporto con la funzione da
svolgere. Verificare che i comandi siano disposti o disattivati o protetti in modo tale da non poter
essere azionati inavvertitamente, in particolare quando l'operatore entra o esce dal suo posto.
ATTREZZATURA: Gli escavatori devono essere dotati di freno di servizio e di stazionamento conformi
ai seguenti requisiti:
- il freno di servizio deve essere in grado di arrestare completamente la struttura superiore per dieci
volte partendo dalla velocità nominale con incremento dell'angolo di decelerazione di rotazione non
superiore al 20%. Questi dieci azionamenti devono essere consecutivi;
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17.
18.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
- il freno di stazionamento deve poter essere azionato automaticamente o manualmente a motore
spento o acceso;e rimanere efficiente anche in caso di interruzione dell'energia di alimentazione (il
freno di stazionamento degli escavatori deve essere interamente meccanico ad esempio freno ad
attrito a molla). Negli escavatori con massa operativa < 6000 Kg, il freno di stazionamento può essere
sostituito da un blocco meccanico in almeno una delle posizioni della struttura superiore. I movimenti
dei comandi per la guida e la sterzatura non devono necessariamente corrispondere alla direzione di
movimento voluta qualora la struttura superiore non si trovi nella normale direzione di guida.
ATTREZZATURA: Verificare che a motore spento sia possibile:
- abbassare l'attrezzo fino a terra;
- eliminare la pressione residua in ogni circuito idraulico e pneumatico (il comando del dispositivo per
eliminare la pressione residua può essere posizionato fuori dalla cabina). Il lento e graduale
abbandono della posizione di arresto, per ragioni che non siano l'azionamento dei comandi dovrà
essere tale da non creare rischi per le persone esposte. Quando si accende il motore o quando si
interrompe la fonte di energia, dovrà essere evitato ogni movimento rischioso della macchina o delle
sue attrezzature di lavoro
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di protezioni al motore e agli organi di trasmissione del moto
ATTREZZATURA: Verificare che le parti mobili atte a trasmettere energia all'interno di una macchina
movimento terra o le parti calde siano posizionate o munite di protezioni per ridurre al minimo il rischio
di schiacciamenti, cesoiamenti , tagli e contatto con superfici calde. Schermi e ripari dovranno essere
progettati in modo da rimanere ben fissati al loro posto. L'apertura e il bloccaggio dovranno poter
essere effettuati in modo facile e sicuro. Nei casi in cui l'accesso è necessario solo raramente,
dovranno essere montati ripari fissi smontabili per mezzo di attrezzi. Quando l'accesso è necessario di
frequente per motivi di riparazione o di manutenzione, potranno essere installati ripari mobili. Se
possibile schermi e ripari dovranno rimanere incernierati alla macchina quando sono aperti.
ATTREZZATURA: Verificare integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico. Tubi e tubi flessibili
dovranno essere installati, montati e se necessario fissati in modo tale da ridurre al minimo il contatto
con superfici calde, l'attrito o altri danni esterni non intenzionali. Dovà essere possibile l'ispezione a
vista di tubi e relativi accessori, eccezion fatta per quelli posizionati all'interno di elementi strutturali.
Ogni componente o elemento della macchina in grado di deviare un possibile getto di fluido potrà
essere considerato un dispositivo di protezione sufficiente. I tubi flessibili che devanno sopportare una
pressione superiore 15 Mpa (150 bar) non dovranno essere muniti di raccordi smontabili
ATTREZZATURA: Verificare la presenza delle seguenti strutture protettive:
- struttura di protezione ROPS in caso di ribaltamento;
- struttura di protezione FOPS contro la caduta di oggetti dall'alto;
- struttura di protezione TOPS in caso di rovesciamento laterale (per gli escavatori compatti con
cabina)
ATTREZZATURA: Verificare che l'escavatore sia dotato di sistemi di accesso adeguati, che
garantiscano accesso sicuro al posto dell'operatore e alle zone da raggiungere per la manutenzione.
Le macchine per le quali è previsto che l'operatore stia seduto dovranno essere dotate di un sedile
regolabile concepito in modo ergonomico, in grado di attenuare le vibrazioni e che mantenga
l'operatore in una posizione stabile e gli permetta di comandare la macchina in tutte le condizioni
operative prevedibili. Verificare che il livello di potenza sonora all'interno della nel posto dell'operatore
non sia superiore a 85 dB(A)
ATTREZZATURA: Verificare che la forma e la posizione del posto dell'operatore siano tali da garantire
visibilità sufficiente della zona di guida e della zona di lavoro. Per ovviare a una visione diretta
insufficiente, dovranno essere previsti dei dispositivi supplementari, quali specchietti, congegni a
ultrasuoni o dispositivi video. Se venissero usati specchietti retrovisori esterni, questi dovranno
garantire una sufficiente visibilità. Il finestrino anteriore e, se necessario, quello posteriore, dovranno
essere dotati di tergicristallo e di lavacristallo motorizzati. Dovrà essere previsto un sistema di
sbrinamento dei finestrini anteriori.
ATTREZZATURA: Verificare che le macchine movimento terra siano dotate di:
-luci di arresto e indicatori di direzione per macchine con velocità per costruzione superiore a 30 Km/h;
-un dispositivo di segnalazione acustica comandato dal posto dell'operatore, il cui livello sonoro deve
essere di almeno 93 dB(A) a 7 m di distanza dall'estremità frontale della macchina;
-un dispositivo che permetta di installare un mezzo di segnalazione luminosa rotante.
ATTREZZATURA: Controlla l'efficienza delle luci e dei dispositivi di avvertimento e segnalazione:
-avvertitore acustico;
-sistema di segnalazione luminosa.
ATTREZZATURA: Il costruttore della macchina deve definire la gamma di accessori che possono
essere utilizzati con la macchina e stabilire i criteri per un montaggio e un successivo uso
dell'accessorio sicuri.
ATTREZZATURA: Verificare che gli escavatori destinati ad essere utilizzati nelle operazioni di
movimentazione dei carichi e aventi capacità nominale massima di sollevamento > 1000 Kg, o
momento di ribaltamento di 40000 Nm, siano provvisti di:
- un dispositivo di avvertimento acustico o visivo che segnali all'operatore che sono stati raggiunti la
capacità limite di movimentazione dei carichi o il momento limite corrispondente e che continui a
funzionare per tutto il periodo in cui il carico o il momento superino tale limite. Tale dispositivo può
essere disattivato mentre l'escavatore sta eseguendo operazioni diverse da quelle di movimentazione
dei carichi. Il modo "attivato" dovrà essere chiaramente indicato;
- un dispositivo di controllo dell'abbassamento del braccio di sollevamento.
ATTREZZATURA: Verificare che il dispositivo di agganciamento del carico sia fisso o smontabile. Deve
inoltre:
- essere installato e progettato in modo tale da ridurre al minimo il rischio di essere danneggiato
durante le normali operazioni di movimento terra;
- essere progettato in modo tale da impedire lo sganciamento accidentale;
- poter resistere a un carico pari a due volte la capacità nominale di sollevamento. Il carico di prova
deve essere applicato nella posizione più svantaggiosa dell'intero sistema di agganciamento.
ATTREZZATURA: Verificare che il sistema di bloccaggio dell'attacco rapido soddisfi i requisiti seguenti:
- deve mantenere l'accessorio in posizione bloccata in qualsiasi condizione di utilizzazione mediante
un sistema ad accoppiamento positivo;
- deve essere possibile verificare dal posto di guida o da dove viene azionato il comando di bloccaggio
che l'attacco rapido e l'accessorio siano in posizione bloccata;
- il comando di bloccaggio e sbloccaggio del sistema di attacco rapido deve essere protetto contro
qualsiasi sganciamento improvviso;
- in nessun caso deve verificarsi uno sblocco accidentale dell'accessorio a seguito di cattivi
funzionamenti o della diminuzione delle forze di bloccaggio.
ATTREZZATURA: Escavatori a ruote e a cingoli
L'azionamento dei comandi deve essere possibile soltanto da un'unità di comando a distanza portatile.
L'unità di comando a distanza deve essere munita di un commutatore a tasto per
l'attivazione/disattivazione del comando a distanza. Deve essere progettata in modo tale da non
ostacolare la libertà di movimento dell'operatore e non deve essere soggetta ad urti che potrebbero
provocare movimenti improvvisi della macchina. L'unità deve essere munita di un arresto di
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emergenza. Un dispositivo di avvertimento visivo deve indicare a coloro che si trovano in prossimità
della macchina che quest'ultima è nella modalità di comando a distanza, e deve essere possibile
azionare l'avvisatore dall'unità di comando a distanza
ATTREZZATURA: Verificare che le direzioni di spostamento della macchina nonché i movimenti delle
sue attrezzature siano chiaramente indicati sull'unità di comando, la quale deve essere altresì protetta
contro azionamenti involontari (es. pulsanti incassati). Deve essere possibile bloccare i comandi nel
modo "disattivato" per evitare ogni possibile azionamento involontario o non autorizzato. All'interno del
posto di guida, deve essere installato un commutatore per la selezione del modo principale o di quello
di comando a distanza.
ATTREZZATURA: Escavatori compatti
Per immobilizzare la macchina (freno di stazionamento), è possibile utilizzare l'attrezzatura usuale (per
esempio braccio escavatore con benna) o una speciale (per esempio lama apripista). La procedura da
seguire per bloccare l'escavatore compatto deve essere riportata nel manuale di istruzioni.
ATTREZZATURA. E' necessario consultare i costruttori di pneumatici e cerchi per determinare se il
pneumatico e il cerchio sono sufficientemente dimensionati (pressione di gonfiaggio e prestazioni con
carico) per le condizioni di utilizzazione previste. I cerchi devono poter essere facilmente identificati. Le
istruzioni relative alle norme di sicurezza, pressione, metodo di gonfiaggio e controllo devono essere
fornite nel manuale di istruzioni.
ATTREZZATURA: Verificare che i punti di attacco per effettuare operazioni di soccorso e di traino
siano installati sulla parte anteriore e/o posteriore della macchina, eccezion fatta per le macchine
aventi una massa totale superiore a 60000 Kg. Per permettere il loro trasporto in sicurezza, le
macchine movimento terra devono essere munite di dispositivi di ancoraggio chiaramente identificati.
Per sollevare macchine movimento terra con sicurezza, devono essere presenti sulla macchina
appositi punti di attacco chiaramente identificati. Le istruzioni per il loro uso e per il sollevamento di
componenti e accessori devono essere riportate nel manuale istruzioni. I martinetti stabilizzatori o altri
dispositivi che possono comportare pericoli devono essere bloccabili nella loro posizione di trasporto
LUOGO DI LAVORO: I segnali di avvertimento e i pittogrammi di segnalazione pericoli devono
attenersi ai principi generali della ISO 9244 ed essere realizzati con materiali durevoli
LUOGO DI LAVORO: Per il carico/scarico ed il trasporto della macchina, utilizzare gli appositi pianali
ribassati, dotati di rampe d'accesso di adeguata pendenza e dei necessari sistemi di bloccaggio della
macchina; compiere sempre questa operazione in una zona pianeggiante, con terreno di adeguata
portanza.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prima di utilizzare la macchina assicurarsi della sua perfetta
efficienza, nonché dell'eliminazione di qualsiasi condizione pericolosa. Prima di utilizzare la macchina
accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni,
rampe), ostacoli, limiti di ingombro. In caso di spostamenti su strada, informarsi preventivamente delle
eventuali limitazioni di ingombro, carico della pavimentazione stradale.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare che nella zona di lavoro le eventuali linee elettriche
aeree rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai 5 metri, in caso contrario provvedi ad idoneo
isolamento della linea
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare sempre la consistenza del terreno e, in caso di
vicinanza di opere di sostegno, assicurarsi anche dello stato di queste ultime, onde evitare, per il
sovrappeso della macchina, il cedimento del muro ed il ribaltamento del mezzo. Verificare
preventivamente che, nella zona di lavoro, non vi siano cavi, tubazioni interrate, interessate dal
passaggio di corrente elettrica, gas, acqua. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente la
zona di lavoro; utilizzare comunque, tutte le luci disponibili
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Mantenere sempre puliti da grasso, olio, fango, i gradini di
accesso e gli appigli per la salita al posto di guida.q Non utilizzare, come appigli per la salita sulla
macchina, né le tubazioni flessibili, né i comandi, in quanto non offrono garanzie per una sicura tenuta;
inoltre, lo spostamento di un comando può provocare un movimento della macchina o dell'attrezzatura
di scavo. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento. Dopo essere saliti
in cabina, usare la macchina solo rimanendo seduti al posto di guida. Rimanere sempre con la testa, il
corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non esporsi ad eventuali rischi presenti all'esterno
(rami, caduta di gravi). Garantirsi, prima di muovere la macchina una buona visione della zona
circostante; pulire sempre i vetri della cabina di guida. Prima di avviare la macchina regolare e
bloccare il sedile di guida in posizione ottimale
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Tenere, durante gli spostamenti, l'attrezzatura di scavo ad un
altezza dal terreno, tale da assicurare una buona visibilità e stabilità. Utilizzare la macchina sempre a
velocità tali da poterne mantenere costantemente il controllo
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati
adeguatamente fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati. Non usare mai l'attrezzatura di
scavo per il sollevamento di persone
MANUTENZIONE: Eseguire tutti gli interventi sull'impianto idraulico, solo quando la pressione è nulla;
comunque, nel caso in cui si debba ricercare una perdita nel sistema idraulico, procedere sempre con
estrema cautela, visto il pericolo derivante dall'eventuale esistenza di un foro (anche minuscolo) su
uno dei flessibili idraulici, con fuoriuscita in pressione dell'olio idraulico
MANUTENZIONE: Effettuare gli interventi sull'impianto elettrico seguendo le istruzioni contenute nel
libretto di manutenzione della macchina; non adottare soluzioni che non diano adeguate garanzie
(ponticelli vari, giunzioni con nastro, ecc.). Durante la pulizia con l'aria compressa ed il lavaggio della
macchina, utilizzare getti a bassa pressione ed utilizzare gli occhiali protettivi. Non utilizzare mai liquidi
infiammabili per pulire i pezzi meccanici, ma gli appositi liquidi detergenti ininfiammabili e non tossici
MANUALE DI ISTRUZIONI E MANUALE DI MANUTENZIONE: Manuale di istruzioni
Deve essere fornito insieme con la macchina un manuale di istruzioni per il funzionamento e la
manutenzione scritto in una delle lingue ufficiali della Comunità Europea e tradotto in una delle lingue
ufficiali del paese in cui la macchina verrà usata. Il manuale di istruzioni deve contenere quanto segue:
- informazioni circa la necessità di equipaggiamento di protezione personale;
- informazioni sulla emissione sonora;
- informazioni sulla emissione di vibrazioni (vibrazioni trasmesse al corpo intero); inoltre nel caso
specifico dell'escavatore:
- la necessità di un operatore competente e ben addestrato;
- le norme di sicurezza da rispettare, in particolare quelle riguardanti la stabilità della macchina, le sue
attrezzature e il suo funzionamento sicuro;
- tutte le capacità nominali si basano sul presupposto che la macchina poggi su un terreno piano e
compatto. Quando la macchina opera in condizioni differenti (su terreno sciolto o irregolare, in
pendenza), l'operatore deve tenere conto di queste condizioni;
- indicare che l'utilizzatore della macchina deve determinare l'eventuale presenza di pericoli specifici
nelle condizioni di utilizzazione previste, quali, per esempio, gas tossici, particolari condizioni del
terreno che richiedono particolari precauzioni, e indicare che spetta all'utilizzatore stesso prendere le
necessarie misure per eliminare o ridurre tali pericoli;
- una descrizione della configurazione dell'escavatore richiesta per l'operazione di movimentazione dei
carichi;
- la necessità di indossare dispositivi di protezione individuale;
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
- i limiti di temperatura entro i quali si prevede che la macchina sia utilizzata o quando è in deposito;
- disposizioni per limitare i pericoli connessi con la vicinanza. Accanto al posto dell'operatore deve
essere predisposto un vano destinato alla conservazione del manuale ed alla sua protezione. Il
manuale di manutenzione deve fornire informazioni adeguate per mettere il personale in grado di
montare, riparare e smontare la macchina con il minimo rischio.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Per il sollevamento di parti di macchine, particolarmente pesanti,
avvalersi di mezzi di sollevamento rispondenti alle norme di legge; controllare, preventivamente, la
portata del mezzo, lo stato delle funi o catene utilizzate per imbracare il pezzo, la loro portata e
l'eventuale presenza di persone nella zona prospiciente la macchina
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Procedere con estrema cautela, in caso di operazioni in zone
potenzialmente pericolose: terreni con forti pendenze, prossimità di burroni, presenza di ghiaccio sul
terreno.Quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di scarpate,
sia che si trovino a valle che a monte della macchina
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prestare la massima attenzione durante l'attraversamento di zone
che manifestino irregolarità superficiali; quest'ultime potrebbero interrompere la continuità
dell'aderenza o della trazione sul terreno della macchina con pericolo di scivolamenti laterali e/o
ribaltamenti. Evitare, quando possibile, l'attraversamento e/o il superamento di ostacoli; nel caso in cui
ciò non fosse possibile, ridurre la velocità, procedere obliquamente, portarsi sul punto di "bilico",
bilanciare la macchina sull'ostacolo e scendere lentamente
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: In fase di carico del materiale su camion, assicurarsi che nel
raggio di azione della macchina non ci siano persone; effettuare, quando possibile, il carico del camion
dal lato di guida
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: In caso di arresto della macchina, riportare i comandi in folle ed
inserire il freno; non abbandonare mai la macchina con il motore acceso. Chiudere la macchina nelle
soste per il pranzo o alla fine della giornata lavorativa, al fine di evitare avviamenti a personale non
autorizzato
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare otoprotettori, scarpe di sicurezza, casco di sicurezza e
guanti. Indossare indumenti aderenti al corpo, evitando assolutamente abiti con parti sciolte e
svolazzanti, eventuali capelli lunghi vanno tenuti legati
MANUTENZIONE: Le manutenzioni principali sono la costante pulizia e la lubrificazione della
macchina nonché tutte le operazioni previste dalle specifiche contenute nel libretto di manutenzione.
Seguire sempre le istruzioni contenute nell'apposito libretto della macchina durante l'esecuzione degli
interventi di manutenzione. Evitarere sempre che gli interventi di manutenzione vengano effettuati da
personale inesperto o non autorizzato. Al termine dell'intervento, rimettere a posto tutte le protezioni
della macchina (carter, ecc.), che erano state asportate per eseguire la manutenzione. Durante il
rifornimento di carburante o la ricarica delle batterie, evitare accuratamente la presenza di fiamme
libere o la produzione di scintille
MANUTENZIONE: Tutti gli interventi di manutenzione dovranno essere eseguiti senza la presenza di
personale nella cabina guida, a meno che si tratti di personale esperto, incaricato di collaborare
all'operazione. Le eventuali operazioni di saldatura sulla macchina, vanno eseguite utilizzando tutti i
mezzi di protezione personale necessari (occhiali, maschere, aspiratori, )
MANUTENZIONE: Non eseguire mai interventi di manutenzione con il motore acceso, salvo ciò sia
prescritto nelle istruzioni per la manutenzione della macchina. In caso di intervento in luogo chiuso
(officina) o ambiente confinato (galleria) predisporre un sistema di depurazione o allontanamento dei
gas di scarico. In caso di interventi sulla macchina o su parti di essa, con sollevamento delle stesse,
bloccare sempre il tutto, utilizzando mezzi esterni; nel caso in cui la stessa non sia stata ancora
bloccata adeguatamente, evitare il passaggio di persone, sotto l'attrezzatura o nelle immediate
vicinanze. Per la manutenzione dell'attrezzatura di scavo (braccio, benna, lama, ecc.) in posizione
sollevata, bloccare la stessa prima di intervenire (con l'apposito dispositivo)
MANUTENZIONE: Le operazioni di sostituzione dei denti delle benne devono essere effettuati
utilizzando gli occhiali protettivi, al fine di evitare che i colpi di martello, necessari per estrarre e
sostituire i denti consumati, possano provocare la proiezione di schegge, con grave pericolo per gli
occhi dell'addetto
MANUTENZIONE: Nel caso di manutenzioni su parti della macchina irraggiungibili da terra, utilizzare
scale, piattaforme, ecc., rispondenti ai criteri di sicurezza (appoggi, parapetti, ecc.). In caso di utilizzo
di martinetti di sollevamento, controllarne preventivamente l'efficienza; posizionarli solo nei punti della
macchina indicati dalle istruzioni per la manutenzione. I martinetti devono essere sempre considerati
solo come un mezzo d'opera; il bloccaggio del carico deve essere effettuato trasferendo il peso ad
appositi supporti predisposti, di adeguata portata
S 2. 2.15. SEGA CIRCOLARE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.15)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Elettrocuzione
Lesioni e tagli a mani per contatto con la lama
Schiacciamenti e contusioni sul resto del corpo per rigetto del pezzo in lavorazione, per
impigliamento di abiti nella lama e per proiezione di schegge e nodi durante la lavorazione
Danni da rumore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
ATTREZZATURA: Verificare, prima di installare ed utilizzare la sega circolare che ci sia libretto d'uso e
manutenzione (contenente schema di installazione, istruzioni per la manutenzione documentazione
tecnica relativa al rumore e schema dei circuiti elettrici). Verificare la presenza della marcatura CE nel
caso di sega circolare immessa sul mercato dopo il 22/9/96.
ATTREZZATURA: Verificare la presenza dispositivo contro il riavviamento automatico al ristabilirsi
della corrente di rete; Verificare che il dispositivo di arresto di emergenza sia, esterno, ben visibile e
facilmente raggiungibile; (1) Verificare la presenza di schermi di protezione del disco da taglio nella
parte sottostante il tavolo di lavoro; (2) Verificare la presenza di protezione delle parti in movimento
(cinghia e motore). (2)
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di solida cuffia regolabile di protezione disco da taglio, con
parte trasparente in sommità (3); Verificare la presenza di coltello divisore posto posteriormente alla
lama del disco a non più di 3 mm. (4).
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di spingitoi (5) per tagli di piccoli pezzi e sagome per taglio
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5.
6.
7.
8.
9.
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ATTREZZATURA: Verificare lo stato di buona conservazione dei collegamenti elettrici e di terra visibili;
Verificare che le derivazioni dei cavi siano conformi alle norme CEI / UNEL con dispositivo di ritenuta
della spina atto ad evitare lo sfilamento accidentale.Verificare che il grado di protezione dei materiali
elettrici sia almeno IP 44.
LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza, in prossimità della sega circolare, di cartello con le
principali norme d'uso in sicurezza.
LUOGO DI LAVORO: Accertarsi che la sega circolare sia in una posizione stabile; Proteggere il posto
di lavoro con solida tettoia alta non più di 3 metri quando c'è pericolo di caduta di materiale dall'alto
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non distrare durante il lavoro, pensare sempre a come fare il
taglio con le mani il più possibile dal disco; Controllare lo stato di conservazione della lama praticando
una percussione col martello (ricordare che la lama deve risultare senza fessure o incrinature, ben
affilata ed allicciata)
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Pulire al termine di ogni lavorazione il piano di lavoro e la zona
sottostante; Non modificare mai o rimuovere i dispositivi di sicurezza; Prima di procedere a qualsiasi
riparazione o registrazione informare sempre i superiori; Non effettuare manutenzioni su organi in
movimento, ma interrompere sempre la tensione dal quadro di alimentazione
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare otoprotettori, guanti e scarpe antinfortunistiche;
Quando la sega circolare è posizionata in zone in cui ci sia pericolo di caduta di materiale dall'alto, si dovrà
utilizzare il casco anche sotto la tettoia di protezione della postazione di lavoro; Utilizzare occhiali di
protezione quando la cuffia del disco da taglio non protegge sufficientemente dall'emissione di schegge;
Indossare sempre indumenti che non abbiano parti svolazzanti
S 2. 2.17. AUTOCARRO - DUMPER
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.17)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Ribaltamento della macchina e conseguente possibile schiacciamento dell'operatore e delle
persone presenti nelle vicinanze della macchina
Elettrocuzione e/o ustioni per il contatto del ribaltabile con linee elettriche interrate o aeree
Investimento persone o oggetti presenti nella zona di lavoro
Schiacciamento, lesioni per investimento da mezzi e tra mezzi, circolanti nella zona di lavoro
Rovesciamento/caduta di carico
Rovesciamento, ribaltamento per presenza di scavi e/o terreno sconnesso
Schiacciamento, lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni e gli interventi di
manutenzione
Schiacciamento, lesioni per franamenti del terreno e/o caduta di gravi
Caduta dal posto di guida; Ipoacusia da rumore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
ATTREZZATURA: Verificare la presenza della targhetta con i dati del costruttore e indicazioni sulla
potenza sonora emessa dalla macchina, nonché i cartelli per le principali norme di sicurezza all'uso
della macchina
ATTREZZATURA: Verificare che i comandi e gli indicatori principali rispondano alle seguenti
caratteristiche:
- siano facilmente accessibili e che le interferenze elettromagnetiche parassite (EMC - radio e
telecomunicazioni, trasmissione elettrica o elettronica dei comandi) non provochino accidentalmente
movimenti della macchina o delle sue attrezzature.
Verificare che tutti i comandi tornino alla loro posizione di folle quando l'operatore li lascia, a meno che
il comando funzionale della macchina o delle sue attrezzature non preveda altrimenti (per esempio nel
caso di attivazione continua; attivazione automatica; posizione di blocco in rapporto con la funzione da
svolgere. Verificare che i comandi siano disposti o disattivati o protetti in modo tale da non poter
essere azionati inavvertitamente, in particolare quando l'operatore entra o esce dal suo posto.
ATTREZZATURA: Gli autocarri devranno essere dotati di freno di servizio, di soccorso e di
stazionamento, efficiente intutte le condizioni di servizio, carico, velocità, stato del terreno e pendenza
previste dal produttore e corrispondenti alle situazioni che si verificano normalmente. L'operatore dovrà
essere in grado di rallentare e di arrestare la macchina per mezzo del freno di servizio. In caso di
guasto del freno di servizio dovrà essere previsto un freno di soccorso per rallentare e fermare la
macchina. Dovrà essere previsto un dispositivo meccanico di stazionamento per mantenere immobile
la macchina già ferma; questo freno di stazionamento dovrà essere bloccabile e potrà essere
combinato con uno degli altri dispositivi di frenatura.
ATTREZZATURA: Le macchine con telaio articolato dovranno essere dotate di un elemento di
bloccaggio dell'articolazione
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di protezioni al motore e agli organi di trasmissione del moto.
Verificare che le parti mobili atte a trasmettere energia all'interno di una macchina movimento terra o le
parti calde siano posizionate o munite di protezioni per ridurre al minimo il rischio di schiacciamenti,
cesoiamenti , tagli e contatto con superfici calde. Schermi e ripari devono essere progettati in modo da
rimanere ben fissati al loro posto. L'apertura e il bloccaggio devono poter essere effettuati in modo
facile e sicuro. Nei casi in cui l'accesso è necessario solo raramente, devono essere montati ripari fissi
smontabili per mezzo di attrezzi. Nei casi in cui l'accesso è necessario di frequente per motivi di
riparazione o di manutenzione, possono essere installati ripari mobili. Per quanto possibile schermi e
ripari devono rimanere incernierati alla macchina quando sono aperti
ATTREZZATURA: Verificare integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamicoTubi e tubi flessibili
dovranno essere installati, montati e se necessario fissati in modo tale da ridurre al minimo il contatto
con superfici calde, l'attrito o altri danni esterni non intenzionali. Dovrà essere possibile l'ispezione a
vista di tubi e relativi accessori, eccezion fatta per quelli posizionati all'interno di elementi strutturali.
Ogni componente o elemento della macchina in grado di deviare un possibile getto di fluido potrà
essere considerato un dispositivo di protezione sufficiente. I tubi flessibili che dovranno sopportare
una pressione superiore 15 Mpa (150 bar) non dovranno essere muniti di raccordi smontabili
ATTREZZATURA: Verificare la presenza delle seguenti strutture protettive:
- struttura di protezione ROPS in caso di ribaltamento;
- struttura di protezione FOPS contro la caduta di oggetti dall'alto. Gli autoribaltabili compatti provvisti
di cabina dovranno essere progettati e costruiti in modo tale da accogliere una struttura FOPS di livello
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I, mentre gli autoribaltabili compatti provvisti di attrezzatura di autocaricamento dovranno essere dotati
di una struttura FOPS di livello II.
ATTREZZATURA: Gli autoribaltabili compatti con potenza <=45kW non richiedono necessariamente
una cabina
ATTREZZATURA: Verificare che l'autocarro sia dotato di sistemi di accesso adeguati, che
garantiscano accesso sicuro al posto dell'operatore e alle zone da raggiungere per la manutenzione.
Le macchine per le quali è previsto che l'operatore stia seduto dovranno essere dotate di un sedile
regolabile concepito in modo ergonomico, in grado di attenuare le vibrazioni e che mantenga
l'operatore in una posizione stabile e gli permetta di comandare la macchina in tutte le condizioni
operative prevedibili. Verificare che il livello di potenza sonora all'interno della nel posto dell'operatore
non sia superiore a 85 dB(A). Nel caso in cui il posto dell'operatore sia provvisto di un sedile reversibile
(con rotazione di 180°) per la marcia in avanti e indietro, il senso del movimento impresso al comando
dello sterzo dovrà corrispondere al voluto mutamento della direzione di marcia della macchina.
Verificare che la forma e la posizione del posto dell'operatore siano tali da garantire visibilità sufficiente
della zona di guida e della zona di lavoro.Per ovviare a una visione diretta insufficiente, dovranno
essere previsti dei dispositivi supplementari, quali specchietti, congegni a ultrasuoni o dispositivi video.
Se verranno usati specchietti retrovisori esterni, questi dovanno garantire una sufficiente visibilità. Il
finestrino anteriore e, se necessario, quello posteriore, dovranno essere dotati di tergicristallo e di
lavacristallo motorizzati. Dovrà essere previsto un sistema di sbrinamento dei finestrini anteriori
ATTREZZATURA: Verificare che le macchine movimento terra siano dotate di:
-luci di arresto e indicatori di direzione per macchine con velocità per costruzione superiore a 30 Km/h;
-un dispositivo di segnalazione acustica comandato dal posto dell'operatore, il cui livello sonoro deve
essere di almeno 93 dB(A) a 7 m di distanza dall'estremità frontale della macchina;
-un dispositivo che permetta di installare un mezzo di segnalazione luminosa rotante.
ATTREZZATURA: Controllare l'efficienza delle luci e dei dispositivi di avvertimento e segnalazione:
-avvertitore acustico;
-sistema di segnalazione luminosa
ATTREZZATURA: Verificare la presenza del dispositivo di blocco per l'azione ribaltabile del cassonetto
al limite della sua corsa e la buona efficienza dei dispositivi di chiusura delle sponde. Deve ssere
previsto un dispositivo meccanico di supporto del cassone per sostenere il cassone nella posizione
sollevata. Il cassone deve poter essere abbassato fino alla posizione di trasporto (telaio) anche a
motore spento. Se il cassone ribaltabile può essere aperto manualmente, il dispositivo di comando
dell'apertura deve essere progettato e installato in modo tale che l'apertura e la chiusura possano
avvenire in modo sicuro, per esempio dal posto dell'operatore o da un lato diverso da quello che si
trova nella direzione di scarico. Se il cassone ribaltabile non è visibile all'operatore quando questi si
trovi in posizione seduta, deve essere previsto un indicatore della posizione del cassone che segnali
che quest'ultimo non è in posizione di trasporto
ATTREZZATURA: L'attrezzatura di autocaricamento deve essere progettata in modo tale da poter
caricare unicamente il cassone della macchina sulla quale è montata
ATTREZZATURA: Qualora esista il rischio di perdita di stabilità durante lo scarico a causa del gelo o
dell'incollamento del carico al cassone, è necessario prevedere adeguate misure per facilitare lo
scarico, per esempio riscaldando il cassone stesso
ATTREZZATURA: Verificare che le direzioni di spostamento della macchina nonché i movimenti delle
sue attrezzature siano chiaramente indicati sull'unità di comando, la quale deve essere altresì protetta
contro azionamenti involontari (es. pulsanti incassati).Deve essere possibile bloccare i comandi nel
modo "disattivato" per evitare ogni possibile azionamento involontario o non autorizzato
ATTREZZATURA: Autoribaltabile a telaio rigido e snodato. E' necessario consultare i costruttori di
pneumatici e cerchi per determinare se il pneumatico e il cerchio sono sufficientemente dimensionati
(pressione di gonfiaggio e prestazioni con carico) per le condizioni di utilizzazione previste. I cerchi
devono poter essere facilmente identificati. Le istruzioni relative alle norme di sicurezza, pressione,
metodo di gonfiaggio e controllo devono essere fornite nel manuale di istruzioni.
ATTREZZATURA: I segnali di avvertimento e i pittogrammi di segnalazione pericoli devono attenersi ai
principi generali della ISO 9244 ed essere realizzati con materiali durevoli.
VERIFICA DEL LUOGO DI LAVORO: Prima di utilizzare la macchina assicurarsi della sua perfetta
efficienza, nonché dell'eliminazione di qualsiasi condizione pericolosa. Prima di utilizzare la macchina
accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni,
rampe), ostacoli, limiti di ingombro. In caso di spostamenti su strada, informarsi preventivamente delle
eventuali limitazioni di ingombro, carico della pavimentazione stradale.
LUOGO DI LAVORO: Verificare che nella zona di lavoro le eventuali linee elettriche aeree rimangano
sempre ad una distanza non inferiore ai 5 metri, in caso contrario provvedi ad idoneo isolamento della
linea
LUOGO DI LAVORO: Verificare sempre la consistenza del terreno e, in caso di vicinanza di opere di
sostegno, assicurarsi anche dello stato di queste ultime, onde evitare, per il sovrappeso della
macchina, il cedimento del muro ed il ribaltamento del mezzo. Verificare preventivamente che, nella
zona di lavoro, non vi siano cavi, tubazioni interrate, interessate dal passaggio di corrente elettrica,
gas, acqua. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente la zona di lavoro; utilizzare
comunque, tutte le luci disponibili.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Mantenere sempre puliti da grasso, olio, fango, i gradini di
accesso e gli appigli per la salita al posto di guida. Non utilizzare, come appigli per la salita sulla
macchina, né le tubazioni flessibili, né i comandi, in quanto non offrono garanzie per una sicura tenuta;
inoltre, lo spostamento di un comando può provocare un movimento della macchina o dell'attrezzatura
di scavo. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento. Dopo essere saliti
in cabina, usare la macchina solo rimanendo seduti al posto di guida. Rimanere sempre con la testa, il
corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non esporsi ad eventuali rischi presenti all'esterno
(rami, caduta di gravi)
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Garantirsi, prima di muovere la macchina una buona visione della
zona circostante; pulire sempre i vetri della cabina di guida. Prima di avviare la macchina regolare e
bloccare il sedile di guida in posizione ottimale
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare la macchina sempre a velocità tali da poterne
mantenere costantemente il controllo
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati
adeguatamente fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante le manovre ed il caricamento del mezzo sarà fatto divieto
a chiunque di sostare in vicinanza dello stesso; detto divieto andrà impartito anche all'operatore il
quale nelle fasi di carico e scarico del mezzo non dovrà sostare al posto di guida. Per l'esecuzione di
manovre in spazi ristretti, l'operatore dovrà farsi supportare da altra persona a terra.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: L'operatore dovrà astenersi dal salire sul cassone; a fronte di
esigenze contingenti che necessiti tale operazione, dovrà procedere con massima cautela controllando
preventivamente che le proprie scarpe siano prive di fango e/o bagnate nella suola e che i pedalini di
salita (di tipo antiscivolo) siano puliti
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: In caso di arresto della macchina, riportare i comandi in folle ed
inserire il freno; non abbandonare mai la macchina con il motore acceso. Chiudere la macchina nelle
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
soste per il pranzo o alla fine della giornata lavorativa, al fine di evitare avviamenti a personale non
autorizzato
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prestare la massima attenzione durante l'attraversamento di zone
che manifestino irregolarità superficiali; quest'ultime potrebbero interrompere la continuità
dell'aderenza o della trazione sul terreno della macchina con pericolo di scivolamenti laterali e/o
ribaltamenti. Evitare l'attraversamento e/o il superamento di ostacoli; nel caso in cui ciò non fosse
possibile, ridurre la velocità, procedere obliquamente, portarsi sul punto di "bilico", bilanciare la
macchina sull'ostacolo e scendere lentamente
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare otoprotettori, scarpe di sicurezza, casco di sicurezza e
guanti. Indossa indumenti aderenti al corpo, evitando assolutamente abiti con parti sciolte e
svolazzanti, eventuali capelli lunghi vanno tenuti legati
MANUTENZIONE ATTREZZATURA: Le manutenzioni principali sono la costante pulizia e la
lubrificazione della macchina nonché tutte le operazioni previste dalle specifiche contenute nel libretto
di manutenzione. Seguire sempre le istruzioni contenute nell'apposito libretto della macchina durante
l'esecuzione degli interventi di manutenzione. Evitare sempre che gli interventi di manutenzione
vengano effettuati da personale inesperto o non autorizzato. Al termine dell'intervento, rimettere a
posto tutte le protezioni della macchina (carter, ecc.), che erano state asportate per eseguire la
manutenzione.
MANUTENZIONE ATTREZZATURA: Tutti gli interventi di manutenzione dovranno essere eseguiti
senza la presenza di personale nella cabina guida, a meno che si tratti di personale esperto, incaricato
di collaborare all'operazione.
MANUTENZIONE ATTREZZATURA: Non eseguire mai interventi di manutenzione con il motore
acceso, salvo ciò sia prescritto nelle istruzioni per la manutenzione della macchina. In caso di
intervento in luogo chiuso (officina) o ambiente confinato (galleria) predisporre un sistema di
depurazione o allontanamento dei gas di scarico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Nuovo Dispositivo di Protezione
S 2. 2.19. PONTE SU CAVALLETTI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.19)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Caduta dall'alto degli utilizzatori dovute a cedimento della base di appoggio, cedimento o
mancanza dei parapetti, rottura delle tavole dell'impalcato
Caduta dall'alto di materiali
Scivolamento
Elettrocuzione dovuta a mancato rispetto delle distanze da linee elettriche in tensione
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
ATTREZZATURA: Utilizzare il ponte su cavalletti rispettando altezza massima consentita (senza
aggiunte di sovrastrutture), portata massima, e numero di persone ammesse contemporaneamente
all'uso
ATTREZZATURA: Prima del montaggio del ponte su cavalletti provvedi al controllo ed alla
manutenzione di tutti gli elementi che lo costituiscono; Utilizzare tavole di legno di dimensioni adeguate
e poggianti su tre cavalletti (1) con distanza massima di 1,8 m tra gli stessi. Nel caso di tavole di
dimensioni 30x5 cm x4m di lunghezza è consentito l'uso di due cavalletti con luce massima di 3,6 m.;
L'impalcato deve avere una larghezza minima di 90 cm (2), una sporgenza massima a sbalzo di 20 cm
e le tavole devono risultare ben accostate tra loro e fissate. L'accesso al ponte su cavalletti deve
essere garantito da scale poste all'esterno evitando di appoggiarle al ponte
ATTREZZATURA: Non utilizzare pannelli per casseforme per formare l'impalcato del ponte su
cavalletti. Proteggere gli sporti (3) della cavalla da ponteggio usata come cavalletto (lo scivolamento in
piano e l'urto di parte del corpo contro tali sporti e causa di infortuni anche gravi); Quando si utilizza la
cavalla da ponteggio si deve unire sempre con gli appositi correnti e diagonali per rendere stabile il
ponte su cavalletti; Per tavole metalliche verificare la funzionalità e l'inserimento del perno di
bloccaggio; Verificare la presenza di regolare parapetto (alto almeno 1 metro, con tavola fermapiede,
corrente superiore e intermedio) su tutti i piani in uso del ponte per altezze superiori a 2 m
ATTREZZATURA: Privilegiare sempre la presenza del terzo cavalletto al centro; Non utilizzare mai
cavalletti improvvisati quali scale portatili o pianali in legno posti verticalmente
LUOGO DI LAVORO: Verificare che il carico del ponte sul terreno sia opportunamente ripartito con
tavoloni o altro mezzo equivalente, qualora il terreno non risulti ben livellato o di portanza adeguata
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non depositare materiale in eccesso sul ponte, su quest'ultimo
può rimanere solo il materiale strettamente necessario per la lavorazione in corso; è necessario
mantenere il materiale in ordine e assicurare un transito sicuro sull'impalcato; evitare carichi
concentrati sul ponte (ripartire il peso del materiale, non sostare in più persone in uno stesso punto del
ponte, non saltare sull'impalcato)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Per le normali attività di muratura sul ponte su cavalletti utilizzare casco di sicurezza, scarpe di sicurezza
con suola antisdrucciolo, guanti
S 2. 2.20. PONTEGGIO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.20)
RISCHI
1.
Caduta dall'alto di materiali e/o persone (mancanza parapetto, cedimenti del ponteggio, mancanza
ancoraggi, rottura delle tavole dell'impalcato)
232
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
2.
3.
4.
5.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Caduta in piano (scivolamento inciampo contro materiali ingombranti al piano)
Elettrocuzione dovuta a mancato rispetto delle distanze da linee elettriche in tensione
Lesioni, schiacciamenti alle mani durante le operazioni di imbracatura e ricezione dei carichi
Investimento di persone per caduta dall'alto di elementi del ponteggio o di materiali da lavoro
durante l'operazione di sollevamento al piano
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
ATTREZZATURA: E' obbligatorio l'uso del ponteggio per ogni lavoro svolto ad altezza superiore a m
2,0 (DPR 164/56 art.17).Utilizzare esclusivamente ponteggi metallici dotati di regolare autorizzazione
ministeriale (DPR 164/56 art. 30).Tenere in cantiere, a disposizione degli organi di vigilanza,
l'autorizzazione ministeriale all'impiego del ponteggio firmata dal responsabile di cantiere e, nei casi in
cui il ponteggio superi i 20 m di altezza dal suolo o sia difforme dagli schemi tipo del fabbricante, il
progetto (disegni e calcoli) firmato da un ingegnere o architetto abilitato.Verificare che ci sia tutta la
documentazione: libretto d'uso del ponteggio con la relativa autorizzazione ministeriale, disegno
esecutivo del ponteggio firmato cosi come sarà montato o progetto del ponteggio firmato da tecnico
abilitato se supera i 20 m. o se difforme dagli schemi tipo. Adibire alle operazioni di montaggio,
smontaggio e uso del ponteggio solo personale formato ed esperto, che non soffra di disturbi legati
all'altezza
ATTREZZATURA: Eseguire il montaggio secondo gli schemi del libretto del ponteggio e in conformità
al disegno esecutivo (firmato dal capocantiere) o al progetto del ponteggio (firmato da tecnico abilitato
se supera i 20 m. o se è difforme dagli schemi tipo).In particolare
- verificare sempre la presenza di regolari parapetti sulla facciata e in testata (1);
- verificare la presenza di diagonali correnti e controventi strutturali
ATTREZZATURA: Verificare la presenza dei marchi sui singoli elementi del ponteggio
ATTREZZATURA: Controllare, prima del montaggio del ponteggio tutti gli elementi che lo costituiscono
ed in particolare:
-scartare o sostituire i tubi che non sono perfettamente diritti o che presentano estremità deformate;
-scartare i giunti che presentano ossidazioni o fessurazioni;
-togliere le incrostazioni dalle tavole;
-eliminare le tavole di legno che presentano fessurazioni, nodi passanti di notevole dimensioni o segni
di deterioramento; oppure, per quelle metalliche, eliminare quelle che presentano ossidazioni o
fessurazioni pregiudizievoli per un loro uso sicuro; Impedire, durante l'allestimento del ponteggio il
transito delle persone nell'area sottostante tramite la cartellonistica di sicurezza
LUOGO DI LAVORO: Prima di iniziare il montaggio del ponteggio è necessario verificare la resistenza
del piano d'appoggio, che dovrà essere protetto contro infiltrazioni d'acqua o cedimenti; Nel caso che il
terreno non sia in grado di resistere alle pressioni trasmesse dalla base d'appoggio, si devono
interporre elementi resistenti atti a ripartire le azioni sul terreno quali ad es. assi di legno di adeguato
spessore (4 o 5 cm); ogni elemento di ripartizione deve interessare almeno due montanti ed è bene
fissarvi le basette
LUOGO DI LAVORO: Utilizzare sempre le basette alla base dei montanti del ponteggio; Nel caso in cui
il terreno non sia perfettamente orizzontale si deve procedere ad un suo livellamento, oppure bisogna
usare basette regolabili e mai altri materiali cedevoli che potrebbero rompersi sotto il carico
trasmesso dal montante quali pietre, mattoni ecc..
LUOGO DI LAVORO: Verificare, in fase di sollevamento, la corretta imbracatura degli elementi del
ponteggio e segrega l'area interessata dalle operazioni di montaggio
LUOGO DI LAVORO: Operare, durante il montaggio del ponteggio, su piani protetti da regolari
parapetti o facendo uso di imbracatura di sicurezza collegata a fune di trattenuta (ricordati che il
moschettone deve avere una resistenza di almeno 2000 kg e deve essere fissata ai montanti del
ponteggio tramite morsetti o altri sistemi garantiti)
LUOGO DI LAVORO: Utilizzare per gli impalcati tavole di legno con spessore e larghezza non inferiori
a 4X30 cm, oppure 5x20 cm. (E' vietato usare i pannelli per cassaforma); Sovrapporre tra loro le tavole
di circa 40 cm in corrispondenza di un traverso (20 cm da una parte e 20 dall'altra); ogni tavola deve
appoggiare almeno su tre traversi e non presentare parti a sbalzo; Accostare bene le tavole evitando
fessure attraverso le quali potrebbero cadere materiali; Verificare, per le tavole metalliche, la
funzionalità del perno di bloccaggio e il suo effettivo inserimento
LUOGO DI LAVORO: Sistemare sempre il sottoponte di sicurezza, cioè un impalcato con regolare
parapetto sottostante a non più di 2,5 m il piano di lavoro (il sottoponte può essere omesso solo per
lavori di manutenzione di durata inferiore a 5 gg.)
LUOGO DI LAVORO: Realizzare gli ancoraggi del ponteggio previsti dagli schemi (almeno ogni 22 mq.
di ponteggio); Vincolare sempre il ponteggio a parti stabili dell'edificio; (Ricordarsi che i canali pluviali,
le ringhiere ecc. non sono considerati parti stabili)
LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza di regolare parapetto (alto almeno 1 metro, con tavola
fermapiede, corrente superiore e corrente intermedio) su tutti i piani del ponteggio e sui sottoponti di
sicurezza, compreso le testate; Presenza del parapetto anche verso la costruzione, quando il
ponteggio fisso dista più di 20 cm dall'edificio; Parapetto sporgente di almeno 120 cm oltre il piano di
gronda o oltre l'ultimo impalcato del ponteggio
LUOGO DI LAVORO: Utilizzare le apposite scale interne per salire e scendere dal ponteggio. Le scale
devono essere sfalsate da un piano all'altro (evita di posizionarle una in prosecuzione dell'altra)
LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza della mantovana quando è necessario proteggere il
passaggio di persone sotto al ponteggio dalla caduta di materiali e reti di nylon o teli per trattenere la
polvere
LUOGO DI LAVORO: Verificare la verticalità dei montanti ed il loro collegamento assiale e
l'inserimento della spina verme
LUOGO DI LAVORO: Verificare la corretta installazione dei canali di scarico per allontanare i materiali
di risulta, ricordandosi di recintare la zona di fuoriuscita del materiale. (E' vietato gettare materiale dal
ponteggio)
LUOGO DI LAVORO: Il ponteggio deve essere collegato elettricamente "a terra" ogni 20-25 mt. di
sviluppo lineare secondo il percorso più breve possibile, evitando strozzature o brusche svolte; i
conduttori di terra devono avere sezione non inferiore a 35 mm2.
LUOGO DI LAVORO: I castelli di carico del ponteggio devono essere progettati da tecnico laureato e
devono riportare l'indicazione del carico massimo ammissibile; Il montaggio di apparecchi di
sollevamento è consentito quando questi non superino i 200 Kg di portata e non abbiano uno sbraccio
superiore a 1200 mm.; bisogna altresì realizzare il raddoppio del montante interessato e un adeguato
sistema di ancoraggio
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non si deve modificare alcuna parte del ponteggio senza
l'autorizzazione del capocantiere; in ogni modo si deve informare il preposto ogni qualvolta si verifichi
la necessità di una modifica della struttura; Non utilizzare elementi di ponteggio di tipi e/o marche
diverse senza prima avere interpellato il preposto
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non sovraccaricare il ponteggio depositandovi materiale e
attrezzature in quantità eccessive; su quest'ultimo può rimanere solo il materiale strettamente
233
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
21.
22.
23.
24.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
necessario per la lavorazione in corso mantenuto in ordine per assicurare un transito sicuro; Ripartire il
peso del materiale
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non si deve per nessun motivo salire o scendere lungo i montanti
o farti portare al piano da argani o simili
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non sostare con più persone in uno stesso punto del ponteggio;
Evitare di correre o saltare sul ponteggio; Non si deve gettare alcun oggetto o materiale dal ponteggio;
Ê vietato consumare pasti sopra al ponteggio
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non si deve utilizzare ponteggi posti ad una distanza inferiore a 5
metri da linee elettriche aeree, senza aver chiesto l'autorizzazione preventiva al preposto
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Si deve sempre accompagnare all'esterno del ponteggio il gancio
della gru dopo la ricezione di un carico, per evitare che questo si impigli nella struttura provocando
gravi danni
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare durante le fasi di smontaggio e montaggio, cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali, e fune di
trattenuta scorrevole su di una guida rigida orizzontale applicata ai montanti interni del ponteggio; casco di
sicurezza, scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo e guanti
S 2. 2.21. SCALA PORTATILE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.21)
RISCHI
1.
2.
3.
Caduta dall'alto persone per rottura, per scivolamento, per ribaltamento
Caduta dall'alto materiali per distrazione
Elettrocuzione per lavori in prossimità di linee elettriche
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
ATTREZZATURA: Le scale a mano devono servire esclusivamente per lavori assolutamente particolari
in cui non è possibile la realizzazione di opere provvisionali e come percorso temporaneo ed
occasionale per il superamento di dislivelli e per l'accesso ai diversi piani di opere provvisionali;
Verificare che le scale siano dotate di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti
e di ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolo alle estremità superiori; Verificare che l'appoggio
(inferiore o superiore) sia piano e non cedevole (sono da preferire le scale dotate di piedini regolabili
per la messa a livello)
ATTREZZATURA: Verificare che i pioli delle scale di legno siano fissati ad incastro
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di piedino regolabile e antisdrucciolo; In presenza di dislivelli
utilizzare l'apposito prolungamento. Evitare l'uso di pietre o altri mezzi di fortuna per livellare il piano
ATTREZZATURA: Verificare lo stato di conservazione degli elementi costituenti la scala. Evitare scale
arrugginite e senza piedi antisdrucciolo
ATTREZZATURA: Posizionare correttamente la scala e fissala in sommità (lega un montante nella
parte superiore) e se necessario anche al suolo per evitare scivolamenti o rovesciamenti; Accertarsi
che nessun lavoratore si trovi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale
ATTREZZATURA: Verificare, prima dell'uso, la sporgenza dei montanti di almeno 1 metro oltre il piano
di accesso
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non usare altri mezzi di fortuna per raggiungere i punti di lavoro
in quota; Le scale non vanno usate come passerelle o come montanti di ponti su cavalletti; Non usare
le scale in prossimità di linee elettriche (> 5 m) a meno che non siano schermate o isolate; Prima di
salire sulla scala verificarne sempre la stabilità, scuotendo leggermente la scala per accertarsi che le
estremità superiori e quelle inferiori siano correttamente appoggiate E' necessario salire o scendere
dalla scala sempre col viso rivolto verso la scala stessa; La scala deve essere utilizzata da una
persona per volta; Non sporgersi dalla scala; Evitare di utilizzare la scala oltre il terzultimo piolo. Se
necessario ricorrere a scala più lunga
LUOGO DI LAVORO: Controllare l'angolo di inclinazione della scala. Per determinare la corretta
inclinazione della scala ci si deve mettere in piedi contro l'appoggio del montante coi piedi paralleli ai
pioli; sollevare un braccio piegato fino all'altezza delle spalle e toccare la scala col gomito se
l'inclinazione è corretta. Il piede è appoggiato ad 1/4 della altezza di sbarco della scala
LUOGO DI LAVORO: Scala ad elementi innestati
Verificare che la lunghezza della scala in opera non superi i 15 m, salvo particolari situazioni in cui le
estremità superiori dei montanti devono essere assicurate a parti fisse; Controllare che tra gli elementi
della scala a sfilo ci sia una sovrapposizione di almeno 5 pioli (1 metro); Verificare, in caso di scale
innestate di lunghezza superiore agli 8 metri, la presenza di rompitratta centrale per ridurre la freccia
d'inflessione
LUOGO DI LAVORO: Scala doppia
Utilizzare scale che non superino i 5 m di altezza; Verificare, prima di salire sulla scala, che i dispositivi
di trattenuta siano correttamente posizionati; Evitare di lavorare stando a cavalcioni sulla scala, poichè
può subentrare una forza orizzontale in grado di ribaltarla
LUOGO DI LAVORO: Verificare che la scala sia provvista di catena di adeguata resistenza o di altro
dispositivo che impedisca l'apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza.(5) Si può salire
sulla piattaforma della scala doppia solo se i montanti sono prolungati di almeno 60 cm oltre la
piattaforma
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare casco di sicurezza per proteggerti in caso di caduta e quando lavori in prossimità di una scala con
lavoratori su di essa. Usare scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo per evitare di scivolare e guanti se
il lavoro lo richiede
S 2. 2.24. MARTELLO DEMOLITORE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.24)
234
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Vibrazioni e scuotimenti
Rumore
Contusioni, lesioni, schiacciamenti, dovuti a: caduta dell'utensile sull'operatore; proiezione di
materiale in lavorazione; proiezione violenta dell'organo lavoratore se l'utensile è sprovvisto di
dispositivo di trattenuta e viene azionato accidentalmente
Irritazioni cutanee causate dai materiali e dalle polveri prodotte da questi
Inalazione di gas tossici, polveri, vapori
Elettrocuzione dovuta a : manomissione degli obbligatori dispositivi di sicurezza; utilizzo utensili
non a norma e/o mancanti di adeguate protezioni di terra
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
ATTREZZATURA: Gli apparecchi immessi sul mercato dopo l'entrata in vigore del D.M. 588/87 devono
essere corredati dal certificato di conformità alle prestazioni acustiche. A tale proposito si deve
verificare che sulla macchina sia applicata la targhetta riportante il Livello di Potenza Acustica emesso
dalla macchina durante le verifiche di legge; le nuove macchine poste in commercio che espongano il
lavoratore, che le utilizzi in modo appropriato e continuativo, al rumore pari o superiore ad 85 dbA
devono essere corredate da un'adeguata informazione relativa al rumore prodotto nelle normali
condizioni di utilizzazione, ed ai rischi che questa comporta; sarà quindi dovere del datore di lavoro
privilegiare all'atto dell'acquisto/noleggio quelle macchine nuove, o comunque poste in vendita dopo
l'entrata in vigore del decreto in questione, che producono nelle normali condizioni di funzionamento il
più basso livello di rumore. I martelli demolitori devono soddisfare le norme previste dal D.P.R. 547/55
ed inoltre devono rispondere alle esigenze del D.M. 9-10-80 relativi ai disturbi radio.Verificare la
presenza di libretto d'uso e manutenzione con le istruzioni del costruttore e la documentazione tecnica
relativa al rumore
ATTREZZATURA: Martello demolitore a compressione: Per le caratteristiche del compressore si
rimanda all'apposita scheda. Martello demolitore elettrico: Verificare lo stato di conservazione della
parte elettrica (attenzione in particolare ai cavi spelacchiati), nonché il grado di protezione almeno IP
44; Verificare che le derivazioni a spina siano conformi alla norma CEI/UNEL con dispositivo di ritenuta
della spina atto ad evitare lo sfilamento accidentale; Verificare che l'utensile sia dotato del doppio
isolamento (simbolo del doppio quadrato sulla targhetta); Verificare che la tensione di rete sia quella
prevista dal costruttore dell'utensile e riportata nella targhetta applicata sulla carcassa dell'utensile
stesso
ATTREZZATURA: Verificare che le tubazioni siano perfettamente funzionanti; Verificare che gli attacchi
dei tubi flessibili al serbatoio d'aria compressa e alla rete di distribuzione, e i giunti intermedi di
collegamento siano perfettamente integri; (Gli attacchi non devono potersi sciogliere per effetto delle
vibrazioni, degli urti, della torsione o della pressione interna. A tale scopo non sono ammesse
connessioni ad avvitamento, ne legature con fili metallici o di fibre tessili, ma è necessario utilizzare
fascette metalliche con bordi non taglienti fissate con morsetti o altri sistemi; in particolare si
consigliano giunti a baionetta)
ATTREZZATURA: Verificare che l'interruttore di comando sia perfettamente funzionante; Verificare che
l'impugnatura dell'utensile correttamente posizionata e serrata; Verificare che le aperture di
raffreddamento sulla carcassa motore siano pulite e libere; Verificare che il carter di protezione del
motore sia correttamente posizionato e serrato; Controllare l'efficienza di tutti i dispositivi atti a ridurre il
rumore e le vibrazioni prodotte dagli utensili; Verificare che l'utensile sia provvisto di dispositivo che
impedisca il riavviamento automatico della macchina al ristabilirsi della fonte di alimentazione dopo
una interruzione; Verificare che l'utensile lavorante (punta, scalpello, valigetta) che si va a montare sia
appropriato all'uso che ne si deve fare e sia sempre in condizioni di piena efficienza e ben fissato
all'utensile
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di targhetta leggibile indicante:
-valore della velocità nominale massima di rotazione (giri/min.);
-valore della pressione di alimentazione;
-valore, in dB, della potenza sonora emessa nel suo normale funzionamento
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ricordare che prima di procedere a qualsiasi operazione di
manutenzione o riparazione occorre: togliere alimentazione all'utensile (spegnere il motore, chiudere
l'alimentazione pneumatica, oppure togliere tensione dal quadro di alimentazione e staccare la spina);
Ricordare che non si deve: -pulire, oliare od ingrassare a mano gli organi o gli elementi in moto
dell'utensile;
-compiere su organi in moto qualsiasi operazione di riparazione o registrazione; Usare solo accessori e
ricambi originali
LUOGO DI LAVORO: Controllare che: la struttura su cui si andrà ad operare non sia in tensione e che
comunque non ci siano impianti tecnologici attivi; Se si lavora su pavimenti o muri, o su zone in cui non
si può escludere che passino cavi di tensione elettrica, tenere l'attrezzo sempre e solo con le mani
sulle impugnature (ricordare che sono isolanti); Se si lavora su scale, ponti su cavalletti o altro,
controllare che siano ben fissati o legati ad altre strutture e mantenere sempre una posizione di
equilibrio poiché quando si demolisce un oggetto la spinta che esercita sull'utensile, a demolizione
avvenuta, potrebbe far perdere l'equilibrio; Mantenere ordine sul posto di lavoro in quanto il disordine
può realizzare le condizioni per un rischio di infortunio; Non toccare gli utensili lavoranti subito dopo la
lavorazione poiché potrebbero essere molto caldi
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Indossare indumenti aderenti al corpo, evitando assolutamente abiti con parti svolazzanti o sciolte come la
sciarpa, i cinturini slacciati o bracciali; e ricordare che le maniche vanno tenute allacciate ben strettamente
al polso. Utilizzare idonei otoprotettori, cuffia o tappi auricolari, occhiali di protezione, guanti e scarpe
antinfortunistiche. Quando si lavora in zone in cui ci sia pericolo di caduta di materiale dall'alto, utilizzare il
casco di protezione
S 2. 2.26. UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.26)
RISCHI
1.
2.
3.
Lesioni da proiezione di schegge
Lesioni e tagli per contatto con parti taglienti
Lesioni conseguenti a rottura dell'utensile
235
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ATTREZZATURA: Controllare a vista lo stato di efficienza degli utensili e delle attrezzature in
dotazione individuale; Evitare l'utilizzo di martelli, picconi, pale e, in genere, attrezzi muniti di manico o
d'impugnatura se tali parti sono deteriorate, spezzate o scheggiate o non siano ben fissate all'attrezzo
stesso; Rimuovere le sbavature della testa di battuta degli utensili (es. scalpelli) per evitare la
proiezione di schegge
ISTRUZIONI: Utilizzare sempre l'apposita borsa porta attrezzi; Utilizzare l'utensile o l'attrezzo
solamente per l'uso a cui è destinato e nel modo più appropriato; Non prolungare con tubi, o altri mezzi
di fortuna, l'impugnatura delle chiavi. Utilizzare mezzi adeguati, quali chiavi a battere, nel caso di dadi
di difficile sbloccaggio; Spingere, e non tirare verso di se, la lama del coltello spelacavi; Non tenere
piccoli pezzi nel palmo della mano per serrare o allentare viti: il pezzo va appoggiato o stretto in morsa;
Azionare la trancia con le sole mani. Non appoggiare un manico al torace mentre con le due mani fai
forza sull'altro; Non appoggiare cacciaviti, pinze, forbici o altri attrezzi in posizione di equilibrio
instabile; Riporre entro le apposite custodie, quando non utilizzati, gli attrezzi affilati o appuntiti (asce,
roncole, accette, ecc.)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare occhiali di protezione o schermi facciali, guanti e scarpe antinfortunistiche
S 2. 2.29. MOTOZAPPA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.29)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Rumore durante l'uso della motozappa
Cesoiamento e stritolamento durante l'uso della motozappa
Inalazione di gas durante l'uso della motozappa
Incendio durante l'uso della motozappa
Scivolamento e cadute a livello durante il lavoro
Irritazioni per contatto di olii minerali e derivati durante l'uso della motozappa
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
ATTREZZATURA: Utensili di zappatura: dovranno essere ricoperti da un carter resistente e
solidamente fissato. Sono ammesse protezioni ribaltabili quando queste si dispongono
automaticamente in posizione di sicurezza. Dispositivo atto ad impedire che la fresa possa funzionare
quando sarà innestata la retromarcia.
ATTREZZATURA: Avviamento a strappo del motore: dispositivo che non dovrà permettere l'accensione
del motore con marcia inserita. Messa in moto con dispositivo autoavvolgente o nel caso di disinnesto
automatico della fune, carter che impedirà il contatto con il volano motore.
ATTREZZATURA: Tubo di scarico: verrà applicata idonea protezione contro i contatti accidentali.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Sarà raccomandato ai lavoratori, durante l'uso, di effettuare il
rifornimento di carburante a motore spento di non fumare e di segnalare gravi anomalie.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Abbandono della macchina: verrà installato sulla stegola un
dispositivo di blocco automatico (leva a pressione continua).
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, dopo l'uso, di staccare
l'interruttore della pompa e spegnere il motore, di eseguire le operazioni di manutenzione e revisione
della pompa a motore spento, con particolare attenzione alla vasca di miscelazione delle tubazioni e di
segnalare eventuali anomalie.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Sarà raccomandato ai lavoratori di verificare il funzionamento
dell'interruttore di comando e di protezione, nonchè l'efficienza della strumentazione.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Guanti: durante l'uso della motozappa
Calzature di sicurezza: durante l'uso della motozappa
Otoprotettori: durante l'uso della motozappa
Copricapo: durante l'uso della motozappa
Indumenti protettivi (tute): durante l'uso della motozappa
S 2. 2.30. ALBERO CARDANICO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.30)
RISCHI
1.
2.
3.
Urti, impatti, compressione durante l'uso dell'albero cardanico.
Cesoiamento, stritolamento e schiacciamento durante l'uso dell'albero cardanico.
Rumore.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Dovrà essere montata una protezione che racchiuda l'albero almeno fino alle crociere. La parte di
albero che rimane scoperta (forcelle esterne) verrà protetta con le protezioni applicate alle prese di
potenza della trattrice e delle macchine operatri.
Il pulsante di fermo per il bloccaggio o lo sbloccaggio delle forcelle dalle prese di potenza, dovrà
essere riparato con opportuno scudo.
Le estremità delle protezioni dovranno essere dotate di due catenelle che agganciate rispettivamente
alla trattrice e alla macchina operatrice evitando la rotazione della protezione.
236
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
4.
5.
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11.
12.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Con il recepimento della direttiva macchine tutti gli alberi cardanici dovranno essere marcati CE e
corredati da dichiarazione di conformità e manuali di istruzioni d'uso.
Per evitare la rottura delle protezioni, quando l'albero cardanico verrà staccato dalla trattrice dovrà
essere posizionato su un apposito sostegno posto sulla macchina operatrice.
Dovranno essere usati alberi protetti e verificato che la parte di giunto che rimarrà scoperta sia protetta
da altre cuffie montate alla presa di potenza della trattrice e della macchina operatrice.
Dovrà essere conservata in azienda un conguo quantitativo di ricambi dei dispositivi di protezione.
Dovranno essere sostituiti immediatamente i dispositivi di protezione in caso di rottura o di usura degli
stessi.
Dovrà essere ingrassata la trasmissione secondo i tempi indicati dal costruttore e comunque dopo ogni
periodo di inattività, controllando che lo stato dei dispositivi di sicurezza siano efficienti.
L'albero dovrà essere correttamente fissato alle prese di potenza.
Dovrà essere disinserita la presa di potenza alle manovre in cui la trasmissione lavorerebbe con forti
angolazioni, se non saranno utilizzati alberi con giunti omocinetici.
Si dovrà evitare il vestiario, cinture o sciarpe che potrà impigliarsi.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Guanti: durante l'installazione dell'albero cardanico.
Scarpe antinfortunistiche: durante l'installazione dell'albero cardanico.
S 2. 2.31. AUTOCARRO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.31)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Ribaltamento dell’autocarro
Investimento di persone durante l’uso dell’autocarro
Incidenti con altri veicoli
Schiacciamento del conducente per urto con l'eventuale mezzo di carico/scarico o con il materiale.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
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10.
11.
12.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autocarro dovrà essere controllato il percorso del mezzo e la
sua solidità.
LUOGO DI LAVORO: Dovranno essere predisposti percorsi segnalati per lo scarico ed il transito
dell'autocarro.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autocarro i percorsi riservati allo stesso presenteranno un
franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’utilizzo dell'autocarro sulla strada non all’interno di un’area di cantiere,
sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale
-Passaggio obbligatorio- con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato e lo
stesso sarà equipaggiato con una o più luci gialle lampeggiati.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autocarro dovranno essere allontanati i non
addetti mediante sbarramenti e segnaletica di sicurezza (vietato sostare, vietato ai non addetti ai lavori,
ecc.).
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autocarro dovrà essere esposta una
segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autocarro dovrà essere impiegato un lavoratore
a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni
dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autocarro.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi
all'autocarro finchè lo stesso è in uso.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata, soprattutto in caso di carico e
scarico materiale con apparecchi di sollevamento, dovranno tenersi a debita distanza e rispettare gli
avvisi e gli sbarramenti.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Alla guida dell'autocarro dovrà esserci personale con patente di
guida idonea.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante le fasi di carico e scarico gli operatori dovranno attenersi
alle disposizioni del personale preposto allo scarico il quale dovrà utilizzare segnali verbali e gestuali
secondo il D.Lgs.493/96.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autocarro
Tuta di protezione : durante l’uso dell’autocarro se necessario
Casco di sicurezza : durante il carico e scarico del materiale con apparecchi meccanici.
S 2. 2.32. PALA MECCANICA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.32)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Investimento di persone durante l’uso della pala meccanica
Rovesciamento durante l’uso della pala meccanica
Investimento dell’operatore dal materiale movimentato durante l’uso della pala meccanica
Rumore durante l’uso della pala meccanica
Caduta di persone dalla pala durante l’uso della pala meccanica
Utilizzo della pala meccanica da parte di personale inesperto
Inalazione di polveri durante l’uso della pala meccanica
Incidenti con altri veicoli
237
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
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11.
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14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
ATTREZZATURA: Durante l’utilizzo della pala meccanica sulla strada non all’interno di un’area di
cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale
-Passaggio obbligatorio- con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato
(Fig.II.398) e la stessa sarà equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati.
ATTREZZATURA: Durante l’uso della pala meccanica sarà esposta una segnaletica di sicurezza
richiamante l’obbligo di moderare la velocità.
ATTREZZATURA: La pala meccanica sarà dotata di dispositivo acustico e di retromarcia.
ATTREZZATURA: La pala sarà dotata di cabina di protezione dell’operatore in casi di rovesciamento
(rops e fops).
ATTREZZATURA: La pala meccanica sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione.
ATTREZZATURA: La pala meccanica sarà dotata di adeguato segnalatore acustico e luminoso
(lampeggiante).
ATTREZZATURA: La pala meccanica viene dotata di impianto di depurazione dei fumi in luoghi chiusi
(catalitico o a gorgogliamento)
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: La pala meccanica viene usata da personale esperto
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Le chiavi della pala meccanica sono affidate a personale
responsabile che le consegna esclusivamente al personale preposto all’uso del mezzo
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato trasportare o
alzare persone sulla pala.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato lo stazionamento
delle persone sotto il raggio d’azione.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni
dell'uomo a terra addetto alla movimentazione della pala meccanica.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla pala
meccanica finchè la stessa è in funzione.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della pala meccanica non ci si avvicerà a meno di cinque metri da
linee elettriche aeree non protette.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della pala meccanica sarà impiegato un lavoratore a terra per
operazioni di retromarcia o comunque difficili.
LUOGO DI LAVORO: Per l’uso della pala meccanica saranno osservate le ore di silenzio imposte dai
regolamenti locali.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della pala meccanica i materiali da movimentare saranno irrorati
con acqua per ridurre il sollevamento della polvere.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato stazionare e transitare a
distanza pericolosa dal ciglio di scarpate.
LUOGO DI LAVORO: I percorsi riservati alla pala meccanica presenteranno un franco di almeno 70
centimetri per la sicurezza del personale a piedi.
LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della pala meccanica sarà eseguito un adeguato consolidamento
del fronte dello scavo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Indumenti distinguibili : durante l’uso della pala meccanica in strada
Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della pala meccanica nei modelli senza cabina insonorizzata
Elmetto : durante l’uso della pala meccanica nei modelli senza cabina
Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della pala meccanica
Tuta di protezione : durante l’uso della pala meccanica
S 2. 2.33. TRATTORE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.33)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Rumore durante l'uso del trattore
Cesoiamento e stritolamento durante l'uso del trattore
Irritazioni per contatto di olii minerali e derivati durante l'uso del trattore
Incendio durante l'uso del trattore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
ATTREZZATURA: Ribaltamento impennamento: verranno applicati dei telai o cabina o arco di
sicurezza omologati (obbligo solo per trattori a ruote).
ATTREZZATURA: Salita e discesa del posto di guida: verranno applicati dei maniglioni di presa e di
montatoi con gradini di appoggio del piede antiscivolo e dimensionati a regola d'arte.
ATTREZZATURA: Si dovrà rinnovare il parco macchine qualora non fosse possibile installare le
adeguate protezioni del posto di guida.
ATTREZZATURA: Organi di trasmissione del moto: carter alle cinghie e pulegge del ventilatore del
radiatore.
ATTREZZATURA: Tubo di scarico: si dovrà applicare adeguata protezione contro i contatti accidentali.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non dovrà essere avviato o manovrato il trattore senza essere al
posto di guida.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Sarà raccomandato ai lavoratori di verificare il funzionamento
dell'interruttore di comando, nonchè l'efficienza della strumentazione (luci e segnalatori acustici e
luminosi).
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prestare particolare attenzione nelle operazioni di manovra,
specie quando non vi sarà piena visibilità.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Si dovrà evitare il trasporto di persone su trattrici non omologate
allo scopo.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Si dovrà evitare di far condurre le trattrici da personale non in
possesso di patente di guida per autoveicoli.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Sarà raccomandato ai lavoratori, durante l'uso, di effettuare il
rifornimento di carburante a motore spento di non fumare e di segnalare gravi anomalie.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Presa di potenza: verà utilizzata una cuffia o degli schermi fissati
alla trattrice contornanti il tratto terminale dell'albero scanalato, di forma e dimensione idonea a
proteggere la forcella esterna del cardano e che si sovrapponga di almeno 5 cm alla protezione dello
238
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
13.
14.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
stesso.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Garantire il coordinamento fra operatore alla guida della trattore e
quello a terra durante il collegamento meccanico degli attrezzi oppure verranno adottati sistemi con
attacchi rapidi.
LUOGO DI LAVORO: La velocità di esercizio dovrà garantire la necessaria sicurezza in relazione alla
conformazione del terreno su cui si lavora come ad esempio pendenze e franosità.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Copricapo: durante l'uso del trattore
Calzature di sicurezza: durante l'uso del trattore
Otoprotetti: durante l'uso del trattore
Guanti: durante l'uso del trattore
Indumenti protettivi (tute): durante l'uso del trattore
S 3. 6. ACCELERANTI PER CALCESTRUZZO.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. S 3. 6)
RISCHI
1.
2.
Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'accelerante per calcestruzzo
Intossicazione in quanto le polveri dell'accelerante per calcestruzzo sono pericolose per i polmoni
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
Lo stoccaggio dell'accelerante per calcestruzzo avverrà in luogo asciutto.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'accelerante per
calcestruzzo.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con l'accelerante per calcestruzzo.
Lo smaltimento dei rifiuti dell'accelerante per calcestruzzo avverrà tramite impresa specializzata.
In caso d'ingestione dell'accelerante per calcestruzzo ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la
bocca con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'accelerante per calcestruzzo con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di
lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'accelerante per calcestruzzo con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di
lavarsi con acqua.
Durante l'uso dell'accelerante per calcestruzzo al lavoratore sarà raccomandato di tenerlo lontano dagli
occhi.
Lo stoccaggio dell'accelerante per calcestruzzo avverrà in luogo asciutto.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'accelerante per
calcestruzzo.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con l'accelerante per calcestruzzo.
Lo smaltimento dei rifiuti dell'accelerante per calcestruzzo avverrà tramite impresa specializzata.
In caso d'ingestione dell'accelerante per calcestruzzo ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la
bocca con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'accelerante per calcestruzzo con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di
lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'accelerante per calcestruzzo con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di
lavarsi con acqua.
Durante l'uso dell'accelerante per calcestruzzo al lavoratore sarà raccomandato di tenerlo lontano dagli
occhi.
In caso d'inalazione delle polveri dell'accelerante per calcestruzzo ai lavoratori sarà raccomandato di
sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti: durante l'uso dell'accellerante per calcestruzzo.
Occhiali: durante l'uso dell'accelerante per calcestruzzo.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'accelerante per calcestruzzo.
S 3. 9. ANTIVEGETATIVI.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. S 3. 9)
RISCHI
1.
2.
3.
Intossicazione durante l'uso degli antivegetativi
Incendio durante l'uso degli antivegetativi
Esplosione durante l'uso degli antivegetativi, se il prodotto è misto a combustibili o è esposto a
calore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Lo stoccaggio degli antivegetativi avverrà in contenitori sigillati e lontano da materiali combustibile.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso degli antivegetativi.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con gli antivegetativi, e lavare
immediatamente gli indumenti contaminati.
Lo smaltimento dei rifiuti degli antivegetativi avverrà tramite impresa specializzata.
In caso d'ingestione degli antivegetativi ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con
acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto degli antivegetativi con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto degli antivegetativi con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua
239
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
8.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente.
Durante l'uso degli antivegetativi sarà raccomandato di non scuotere i cristalli che lo compongono.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Guanti: durante l'uso degli antivegetativi.
S 3. 15. TRATTAMENTI PROTETTIVI PER CALCESTRUZZO E MURATURA.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. S 3. 15)
RISCHI
1.
2.
3.
Esplosione in quanto i vapori della membrana impermeabilizzante reagiscono con l'aria
Incendio durante l'uso della membrana impermeabilizzante
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso della membrana impermeabilizzante
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Lo stoccaggio della membrana impermeabilizzante avverrà in contenitori sigillati.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso della membrana
impermeabilizzante.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani con acqua e sapone, pulire la pelle con detergente
speciale e non con solvente, dopo il lavoro con la membrana impermeabilizzante.
Lo smaltimento dei rifiuti della membrana impermeabilizzante avverrà tramite impresa specializzata.
In caso d'ingestione della membrana impermeabilizzante ai lavoratori sarà raccomandato di
sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto della membrana impermeabilizzante con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di
lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto della membrana impermeabilizzante con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di
pulirsi con detergente e poi lavarsi con acqua e sapone.
Durante l'uso della membrana impermeabilizzante sarà raccomandato di non fumare e di non
utilizzare fiamme libere.
In caso di inalazione della membrana impermeabilizzante (vapori del solvente) sarà raccomandato di
portare il lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Guanti: durante l'uso della membrana impermeabilizzante.
Occhiali: durante l'uso della membrana impermeabilizzante.
Apparecchio respiratore: durante l'uso della membrana impermeabilizzante.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano la membrana impermeabilizzante.
S 3. 16. ADDITIVO PER MALTE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. S 3. 16)
RISCHI
1.
2.
Irritazione cutanea durante l’uso dell’additivo per malte
Inalazione di vapori derivanti dall’additivo per malte
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Nel caso di contatto cutaneo con l’additivo per malte ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e sapone.
Durante l’uso dell’additivo per malte saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e
con gli occhi.
I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con additivi per malte devono lavarsi
abbondantemente con acqua e sapone.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Guanti : durante l’uso dell’additivo per malte
Tuta di protezione : durante l’uso dell’additivo per malte
Mascherina : durante l’uso dell’additivo per malte
Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso dell’additivo per malte
Mascherina: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano addittivi per malte.
Occhiali protettivi o visiera: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano addittivi per
malte.
S 3. 21. AERANTI PER CALCESTRUZZO.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. S 3. 21)
RISCHI
1.
2.
3.
Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'aerante
Corrosione durante l'uso dell'aerante
Intossicazione durante l'uso dell'aerante.
240
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Lo stoccaggio dell'aerante avverrà in luogo asciutto.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'aerante.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con l'aerante.
Lo smaltimento dei rifiuti dell'aerante avverrà tramite impresa specializzata.
In caso d'ingestione dell'aerante ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e
ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'aerante con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'aerante con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con acqua.
Durante l'uso dell'aerante al lavoratore sarà raccomandato di tenerlo lontano dagli occhi.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti: durante l'uso dell'aerante.
Occhiali: durante l'uso dell'areante.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'areante.
S 3. 22. CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. S 3. 22)
RISCHI
1.
2.
Inalazione di polveri durante l’uso del cemento
Contatto con la pelle e con gli occhi durante l’uso del cemento
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Durante l’uso del cemento saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e con gli
occhi.
Nel caso di contatto cutaneo esteso con il cemento ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con
abbondante acqua.
I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con cemento o malta cementizia, devono
lavarsi abbondantemente con acqua e sapone.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Mascherina antipolvere : durante l’uso del cemento o della malta
Guanti : durante l’uso del cemento
Tuta di protezione : durante l’uso del cemento o della malta
Mascherina antipolvere : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano cemento o malta
cementizia.
S 3. 40. DISARMANTI: OLIO DISARMANTE A BASE DI OLI MINERALI LEGGERI A VOLTE COMBINATI
CON ACQUA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. S 3. 40)
RISCHI
1.
2.
3.
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dell'olio disarmante
Intossicazione durante l'uso dell'olio disarmante in quanto emana fumi tossici se riscaldato
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dell'olio disarmante
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Lo stoccaggio dell'olio disarmante avverrà in contenitori sigillati in luogo asciutto.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'olio disarmante.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con l'olio disarmante ed eliminare gli
indumenti contaminati.
Lo smaltimento dei rifiuti dell'olio disarmante avverrà tramite impresa specializzata.
In caso d'ingestione dell'olio disarmante ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con
acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'olio disarmante con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'olio disarmante con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua
e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente.
Durante l'uso dell'olio disarmante sarà raccomandato di garantire una buona ventilazione.
In caso di inalazione dell'olio disarmante sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta e
ricorrere al medico.
Lo stoccaggio dell'olio disarmante avverrà in contenitori sigillati in luogo asciutto.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Ai lavoratori è raccomandato di portare guanti durante l'uso dell'olio disarmante.
Ai lavoratori è raccomandato di portare guanti durante l'uso dell'olio disarmante.
S 3. 41. DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME.
CARATTERISTICHE
241
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Tipologia fonte di rischio
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
Sostanza (scheda n. S 3. 41)
RISCHI
1.
2.
3.
Esplosione in quanto i vapori dei disarmanti, reagiscono con l'aria
Incendio durante l'uso dei disarmanti
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dei disarmanti
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Lo stoccaggio dei disarmanti avverrà in contenitori sigillati.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dei disarmanti.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con i disarmanti ed eliminare gli
indumenti contaminati.
Lo smaltimento dei rifiuti dei disarmanti avverrà tramite impresa specializzata.
In caso d'ingestione dei disarmanti ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua
e ricorrere al medico.
In caso di contatto dei disarmanti con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dei disarmanti con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua e
sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente.
Durante l'uso della pittura per casseformi sarà raccomandato di non inalare i vapori del solvente, non
fumare, non usare fiamme libere e garantire una buona ventilazione.
In caso di inalazione dei disarmanti chimici sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta e
ricorrere al medico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Guanti: durante l'uso dei disarmanti.
Occhiali: durante l'uso dei disarmanti.
Apparecchio respiratore: durante l'uso dei disarmanti.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti.
Apparecchio respiratore: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti.
S 3. 42. PITTURE PER CASSEFORMI.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. S 3. 42)
RISCHI
1.
2.
3.
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso della pittura per casseformi
Esplosione in quanto i vapori della pittura per casseformi, reagiscono con l'aria
Incendio durante l'uso della pittura per casseformi
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Lo stoccaggio della pittura per casseformi avverrà in contenitori sigillati in luogo asciutto.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso della pittura per casseformi.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con la pittura per casseformi.
Lo smaltimento dei rifiuti della pittura per casseformi avverrà tramite impresa specializzata.
In caso d'ingestione della pittura per casseformi ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la
bocca con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto della pittura per casseformi con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto della pittura per casseformi con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi
con acqua e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente.
Durante l'uso della pittura per casseformi sarà raccomandato di non inalare i vapori del solvente, non
fumare, non usare fiamme libere e garantire una buona ventilazione.
In caso di inalazione della pittura per casseformi sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria
aperta e ricorrere al medico.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Guanti: durante l'uso della pittura per cassefomi.
Occhiali: durante l'uso della pittura per casseformi.
Apparecchio respiratore: durante l'uso della pittura per casseformi.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano la pittura per casseformi.
S 3. 49. PRESIDI SANITARI: ERBICIDI, FISIOFARMACI, FITOREGOLATORI, ANTICRITTOGAMICI,
INSETTICIDI, ADDITTIVI CONCIMI, ECC.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. S 3. 49)
RISCHI
1.
2.
Irritazione agli occhi, alle vie respiratorie ed alla pelle.
Intossicazioni mortali.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
Dovranno essere preferibilmente utilizzati presidi all'interno di sacchetti idrosolubili in modo da evitare
operazioni di premiscelazione e qualsiasi contatto diretto.
Per l'impiego di presidi sanitari di prima e seconda classe tossicologica, gli operatori dovranno essere
242
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
in possesso di apposita autorizzazione "patentino".
Sul mezzo di trasporto dei presidi sanitari non devono esserci sporgenze, chiodi, ecc. in grado di
danneggiare le confezioni; non devono esservi promiscuità con alimenti, bevande, ecc..In caso di
incidente durante il trasporto bisognerà attuare quanto possibile per evitare ulteriori inquinamenti e
avvertire tempestivamente l'ente proprietario della strada o dell'area (Comune e AUSL).
Prima di preparare una miscela deve essere letta attentamente l'etichetta per conoscere le indicazioni
particolari e gli accorgimenti da seguire.
La preparazione delle miscele dovrà avvenire preferibilmente all'aperto secondo le dosi indicate dal
produttore con gli appositi misurini graduati o confezioni monodose.
Dopo il lavoro tutti gli strumenti utilizzati nella preparazione delle miscele devono essere lavati e le
acque di lavaggio recuperate nel serbatoio dell'irroratrice.
Ci si dovrà accertare che il presidio sanitario da impiegare sia consentito per la coltura da trattare.
Per l'uso dei presidi non si dovrà operare contro vento, nelle giornate umide e nelle ore più calde e
inoltre non si dovranno contaminare altre colture o bacini idrici.
Nella zona del trattamento dei presidi sanitari non dovranno sostare persone e animali domestici.
Ogni operatore che utilizza presidi deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria a visite mediche
ed esami periodici.
Dovrà essere vietato fumare, mangiare e bere durante l'uso di presidi sanitari.
Durante l'uso di presidi non si dovranno compiere atti fisiologici se non dopo essersi allontanati dal
luogo del trattamento e lavate le mani.
Nei giorni in cui l'operatore sarà esposto a contatto o inalazione di presidi sanitari egli dovrà curare
particolarmente l'alimentazione per non affaticare ulteriormente organi come il fegato e i reni, ovvero
dovrà eliminare i cibi grassi, salati o piccanti e soprattutto gli alcolici nonchè il latte.
Si dovrà evitare l'esposizione a presidi sanitari in caso di terapie mediche con antibiotici o altri farmaci
che impegnano fegato e reni.
Durante il trattamento con i presidi l'operatore dovrà evere al seguito una tanica d'acqua con rubinetto
per i lavaggi personali e per l'eventuale decontaminazione dei mezzi di protezione; tale recipiente
dovrà essere tenuto a riparo dall'irrorazione
In caso di guasto meccanico dell'irroratrice la riparazione andrà effettuata con idonei strumenti e senza
togliere i mezzi protettivi (tenere a disposizione uno spazzolino in plastica per spazzolare la punta
dell'ugello al fine di rimuovere lo sporco).
In caso di contaminazione accidentale da presidi sanitari si dovrà interrompere il lavoro, togliersi i
mezzi di protezione e fare una doccia.
In caso di incidente o sospetto avvelenamento acuto da presidi sanitari seguire le norme generali di
primo soccorso ovvero: allontanare l'infortunato dalla zona di trattamento trasportandolo in luogo
aperto, ben ventilato ed all'ombra; spogliarlo immediatamente dagli indumenti se inquinati da presidio;
lavare accuratamente la pelle e gli occhi con abbondante acqua tiepida o fredda senza strofinare onde
evitare l'assorbimento maggiore; non provocare vomito almenochè il tossico non sia stato
prevalentemente ingerito e l'operatore sia coscente; evitare la somministrazione di latte e alcolici;
portare il prima possibile l'infortunato al più vicino ospedale mostrando al medico l'etichetta del
prodotto impiegato.
Nessun operatore estraneo all'impiego dei presidi sanitari potrà stazionare nell'area del trattamento.
Ogni confezione di presidio sanitario dovrà riportare una serie di indicazioni e dichiarazioni
appositamente prescritte per il formulato in questione, in modo leggibile ed indelebile: queste
costituiscono l'etichetta.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Casco integrale, cappuccio ventilato, maschera e semimaschera per la protezione delle vie respiratorie e
digerente. Sono consigliati i caschi alimentati con batteria ricaricabile da utilizzare durante la preparazione
della miscela e con la batteria del trattore, da impiegare durante l'irrorazione. La guarnizione superiore della
visiera del casco dovrà essere sempre ben mantenuta in maniera che non si deteriori, così da evitare
infiltrazione del prodotto dalla calotta all'interno del casco. Sono consigliate le maschere e/o semimaschere
con doppia valvola di espirazione; per l'uso delle stesse dovrà essere controllata la tenuta otturando con la
mano l'orifizio dei filtri ed inspirando e verificando che il dpi rimanga in depressione; non è garantita la
tenuta in soggetti con barba e basette lunghe.
2.
Guanti, occhiali, stivali e tuta per la protezione della cute. I guanti dovranno essere a cinque dita,
impermeabili (neoprene, gomma di nitrile), quando contaminati da presidio sanitario devono essere lavati,
ancora calzati, con acqua pulita, al termine dell'irrorazione, lavarli, sempre calzati, con acqua e sapone e
riporli in armadietto metallico, sostituire i guanti in caso di rottura o logoramento. Gli occhiali devono essere
a tenuta, per evitare appannamenti si potranno usare dischi anti appannanti o applicare sulle lenti un
leggero strato di glicerina, al termine del trattamento dovranno essere lavati con acqua e sapone e riposti in
armadietto metallico. Gli stivali dovranno essere in gomma e calzati sotto la tuta, se contaminati dal presidio
sanitario, dovranno essere lavati ancora calzati con acqua pulita, al termine del trattamento dovranno
essere lavati sempre calzati, con acqua e sapone e quindi riposti nell'armadietto metallico, dovranno essere
sostituiti in caso di rottura o logoramento. La tuta dovrà essere impermeabile nei periodi invernali, di cotone
al 100% nelle stagioni più calde, le maniche ed i pantaloni dovranno essere indossati al di sopra di guanti e
stivali, la tuta in cotone dovrà essere lavata in lavatrice (minimo a 60 gradi) subito dopo ogni trattamento.
S 4. 1. 1. 6. Carpentiere
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. S 4. 1. 1. 6)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Caduta di persone dall'alto
Seppellimento
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
243
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente
esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che
garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in
tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o
fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
4.
5.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
7.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
244
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
10.
11.
12.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
S 4. 1. 1. 9. Autista Pompa CLS
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. S 4. 1. 1. 9)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Getti o schizzi
Allergeni
Oli minerali e derivati
Rumore minore di 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
4.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
245
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
5.
6.
7.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
S 4. 1. 1.10. Autista Autobetoniera
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.10)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore minore a 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò
non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate
opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza
in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
246
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
6.
7.
8.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Mascherina - facciale
S 4. 1. 1.12. Autogruista
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.12)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Colpi e urti
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Schiacciamento
Movimentazione carichi
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò
non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate
opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza
in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
247
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
6.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Otoprotettore - cuffia
Tuta da lavoro
S 4. 1. 1.15. Giardiniere
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.15)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Moviventazione dei carichi
Polveri fibre
Allergeni
Microrganismi
Rumore fra 85 e 90 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
5.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
6.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
MICRORGANISMI - Prima dell'inizio dei lavori di bonifica deve essere eseguito un esame della zona e
7.
248
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
devono essere assunte informazioni per accertare la natura e l'entità dei rischi presenti nell'ambiente e
l'esistenza di eventuali malattie endemiche.
Sulla base dei dati particolari rilevati e di quelli generali per lavori di bonifica, deve essere approntato
un programma tecnico-sanitario con la determinazione delle misure da adottare in ordine di priorità per
la sicurezza e l'igiene degli addetti nei posti di lavoro e nelle installazioni igienico assistenziali, da
divulgare nell'ambito delle attività di informazione e formazione.
Quando si fa uso di mezzi chimici per l'eliminazione di insetti o altro, si devono seguire le indicazioni
dei produttori. L'applicazione deve essere effettuata solamente da persone ben istruite e protette. La
zona trattata deve essere segnalata con le indicazioni di pericolo e di divieto di accesso fino alla
scadenza del periodo di tempo indicato. Gli addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e
devono utilizzare indumenti protettivi e DPI appropriati.
8.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Visiera
Otoprotettore - cuffia
Tuta da lavoro
S 4. 1. 1.16. Serramentista
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.16)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Allergeni
Rumore fra 85 e 90 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
2.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
4.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
5.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
249
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
7.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
8.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
9.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
S 4. 1. 1.19. Operaio Comune Polivalente
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.19)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 85 e 90 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
250
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
3.
4.
5.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
7.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
10.
11.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
251
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
12.
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
S 4. 1. 1.21. Operaio Comune Assistenza Impianti
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.21)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
5.
6.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le
soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di
smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione
tra gli operatori.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
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elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
7.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
S 4. 1. 1.25. Operaio Comune (carpentiere)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.25)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Caduta di persone dall'alto
Seppellimento
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente
esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che
garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
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delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in
tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o
fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
3.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
6.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
7.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo
e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione
del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare
caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della
lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere
preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
8.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte
ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
9.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze
vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi
occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e
con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere,
occhiali etc.).
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità
d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle
indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli
schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i
rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la
posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
10.
11.
254
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Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto
indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni
rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
S 4. 1. 1.26. Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.26)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Oli minerali e derivati
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da
parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere
utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto
molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da
ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione
delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza,
guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in
posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti
mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi
in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni
proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
6.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Cinture di sicurezza
255
ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris
Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD)
S 4. 1. 1.27. Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di fondazione)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.27)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Seppellimento
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Incidenti con mezzi
Polveri fibre
Rumore minore a 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente
esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che
garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in
tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o
fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e
quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o
assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di
materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e
permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si
trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
4.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei
lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati
in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate
apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona
tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere
effettuata da personale qualificato.
5.
INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono
essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei alle
zone di lavoro.
All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere
regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità
deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e,
quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate
secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
6.
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