Rivoluzionaria tecnica cardiochirurgica mininvasiva per impianto jarvik

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REGIONE DEL VENETO
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
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Comunicato stampa 2 agosto 2012
Cuore: a Padova rivoluzionaria tecnica mininvasiva per Jarvik 2000
L’eccezionalità dell’intervento chirurgico con Jarvik 2000 effettuato in questi giorni al
Centro Gallucci dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova su un paziente di anni 67
affetto da una grave cardiomiopatia dilatativa allo stadio terminale sta proprio nell’
innovativa tecnica chirurgica mininvasiva impiegata.
L’intervento è stato ideato, diretto e realizzato per la prima volta al mondo dal prof.
Gino Gerosa che con la sua equipe cardiochirurgica ha eseguito l’impianto in
ministernotomia a T rovesciata con incisione di soli 5 cm e minitoracotomia
laterale sinistra con piccolissima incisione, utilizzando temporaneamente l’ECMO
(assistenza cardiocircolatoria che toglie il sangue, lo ossigena e lo reinfonde nel paziente
permettendo così di ridurre l’ingombro del cuore nel poco spazio in cui si stava operando).
L’approccio innovativo ha ridotto l’invasività chirurgica e il dolore postoperatorio,
permettendo al paziente un più rapido recupero fisico con degenza ospedaliera breve.
Questa tecnica offre inoltre il vantaggio di ridurre il rischio chirurgico ed emorragico
correlato alla riapertura del torace per un eventuale, successivo trapianto cardiaco. Il mix
tecnico ideato ha consentito l’esposizione sicura dell’apice cardiaco, per l’inserimento della
pompa assiale, preservando l’integrità ossea della parete toracica laterale ed evitando
l’apertura completa dello sterno.
Le assistenze meccaniche al circolo (ventricoli artificiali e cuore artificiale totale)
rappresentano oggi una valida opzione terapeutica nei pazienti affetti da scompenso
cardiaco refrattario a terapia medica ottimale. I “VAD” (ventricular-assist-device) sono dei
ventricoli artificiali che vengono impiegati sia come “bridge - ponte al trapianto cardiaco”
che come “destination therapy - terapia definitiva alternativa al trapianto cardiaco”.
Il Jarvik 2000 (VAD) è un sistema di assistenza ventricolare caratterizzato da una pompa
assiale a flusso continuo, capace di sviluppare una portata cardiaca di oltre 7 L/min,
completamente intracardiaca, di peso (92 gr) e dimensioni estremamente ridotte di 7 cm.
Caratteristica esclusiva del Jarvik 2000 è il cavo di alimentazione che a differenza degli
altri dispositivi non è addominale, bensì retro auricolare (da fissare dietro un orecchio) e
collegato alle batterie e all’unità di controllo applicate a una cintura. Ciò permette di ridurre
il rischio di infezioni e garantire una migliore qualità di vita al paziente. In Italia ne sono
stati impiantati finora ottanta.
Fino a oggi il Jarvik 2000 è stato impiantato in sternotomia (aprendo completamente lo
sterno con circa 20 cm. di incisione) o in toracotomia laterale sinistra (ampia incisione di
circa 20 cm. sulla parete laterale del torace) con o senza l’ausilio del bypass
cardiopolmonare cioè della circolazione extracorporea (il sangue viene prelevato e
reimmesso nel paziente utilizzando la macchina cuore/polmone). Per quanto riguarda la
perfusione con ECMO invece, utilizzata nel nostro caso, questa ha permesso di ridurre al
minimo la somministrazione di farmaci anticoagulanti (eparina) abbattendo il rischio di
sanguinamento intra e post-operatorio evitando trasfusioni eventuali di sangue.
Questo nuovo primato raggiunto dai cardiochirurghi padovani, impiantando il device con
tecnica mininvasiva e utilizzando temporaneamente dell’ECMO, apre nuove frontiere per
la cardiochirurgia.
Si autorizza la diffusione ai media – Il Capo Ufficio Stampa, dr.ssa Luisella Pierobon
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