Smart Grids e Rinnovabili Gerardo Montanino Direttore Operativo Trasmissione e Distribuzione: mercato elettrico e Smart Grids Fiera Milano Rho, 29 maggio 2009 www.gse.it 2 Indice Nuovi modelli di generazione, il ruolo delle Smart Grids Gli strumenti per l’integrazione nel mercato della generazione distribuita da FER Conclusioni 3 Nuovi modelli di generazione, il ruolo delle Smart Grids L’organizzazione del mercato elettrico sta cambiando: l’orientamento è per una nuova modalità di gestione della rete elettrica (con diffusione della generazione distribuita) rispetto al modello centralizzato di produzione in impianti di grandi dimensioni, ancora prevalente. Generazione centralizzata Generazione distribuita Perché il cambiamento? NUOVE FONTI (cambia anche il ruolo del consumatore che diventa produttore), NUOVE TECNOLOGIE (smart grids) 4 Nuovi modelli di generazione, il ruolo delle Smart Grids La generazione distribuita Rappresenta una diversa modalità di pensare e gestire la rete elettrica basata su unità produttive di piccole e medie dimensioni, distribuite omogeneamente sul territorio e collegate direttamente alle utenze o comunque, a reti a bassa tensione. PRO e CONTRO (vs. produzione centralizzata) Minore concentrazione inquinamento Maggiore disponibilità di siti produttivi Minori opposizioni locali Minori squilibri economici Impatto sulla rete (esigenza di tecnologie più avanzate) Minori economie di scala 5 Nuovi modelli di generazione, il ruolo delle Smart Grids Le Smart Grids Le reti intelligenti prevedono un contributo preponderante dell’Information and Communication Technology (ICT) che consente di redigere continui bilanci locali che tengono conto dell’energia prodotta in bassa e in media tensione, come quella proveniente dalle fonti rinnovabili adatta alla diffusione della generazione di piccola taglia. Le Smart Grids sono reti in grado di far dialogare produttori e consumatori; di interpretare in anticipo le esigenze e adattare con flessibilità la produzione; di prevedere un feedback di controllo che riporti rapidamente il sistema ad uno stato di stabilità dopo eventuali interruzioni o disturbi di rete; di gestire e di utilizzare le informazioni disponibili per ottimizzare l’impiego delle risorse, per spingere al massimo l’efficienza energetica e quindi contribuire anche al miglioramento ambientale. 6 Nuovi modelli di generazione, il ruolo delle Smart Grids Lo sviluppo della generazione diffusa L’AEEG conduce il monitoraggio dello sviluppo degli impianti di piccola generazione e di microgenerazione e degli effetti della generazione distribuita (ad oggi disponibile il rapporto relativo al 2006). In Italia, in base alla taglia degli impianti, abbiamo: Generazione distribuita (potenza < 10 MVA) Piccola generazione (potenza < 1 MW) Microgenerazione (potenza < 50 kW) Strumenti regolatori per l’integrazione nel mercato elettrico della generazione piccola/distribuita, gestiti dal GSE: RITIRO DEDICATO SCAMBIO SUL POSTO 7 Indice Nuovi modelli di generazione, il ruolo delle Smart Grids Gli strumenti per l’integrazione nel mercato della generazione distribuita da FER Conclusioni 8 L’integrazione della generazione distribuita da FER Gli strumenti di promozione gestiti dal GSE per gli impianti FER con Potenza ≤ 1 MW TARIFFA ONNICOMPRENSIVA Incentivanti CERTIFICATI VERDI CONTO ENERGIA PER IL FOTOVOLTAICO Regolatori RITIRO DEDICATO SCAMBIO SUL POSTO (P < 200 kW) 9 L’integrazione della generazione distribuita da FER Dati principali Dati aggiornati al 25/05/2009 CIP6 ≤ 1 MW COMPRAVENDITA ENERGIA Ritiro Dedicato ≤ 1 MW tot. Certificati Verdi* INCENTIVI ALLE FONTI RINNOVABILI ≤ 1 MW Tariffa Onnicomprensiva Fotovoltaico tot. RICONOSCIMENTO DELLA COGENERAZIONE Cogenerazione** ≤ 1 MW N° impianti Potenza (MW) 330 6.410 114 57 4.639 4.974 4.046 4.969 818 11.384 1.509 11.666 851 294 116 58 21.782 23.407 246 11.970 384 9.900 107 39 * dato provvisorio, anno 2008 ** dati 2007 Per gli impianti idroelettrici < 1 MW la potenza attiva di riferimento è quella di concessione di derivazione e non quella nominale dei generatori elettrici L’integrazione della generazione distribuita da FER Impianti qualificati IAFR in esercizio con Potenza ≤ 1 MW Dal 1°aprile 1999 al 31/12/2008 sono entrati in esercizio 1.070 impianti con una potenza complessiva di 364 MW ed una potenza unitaria media di 340 kW 700 600 500 400 300 200 100 Anno Biogas Biomasse Solide Biomasse Liquide Eolica Solare Rifiuti Idraulica 20 08 20 07 20 06 20 05 20 04 20 03 20 02 20 01 20 00 0 19 99 Numero 10 11 L’integrazione della generazione distribuita da FER Quota degli impianti qualificati IAFR in esercizio di Potenza ≤ 1 MW La percentuale numerica degli impianti qualificati in esercizio di piccola taglia è cresciuta fino al 60%, anche se la loro potenza (371 MW) rappresenta solo il 3% del totale (12.377 MW). 100% 80% 60% 40% 20% 0% 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 N. impianti di Potenza <= 1 MW 15 50 99 186 290 391 539 683 872 1070 1083 N. totale impianti 28 93 194 334 504 677 928 1164 1440 1778 1801 12 L’integrazione della generazione distribuita da FER Rappresentazione per fonte del numero degli impianti qualificati IAFR in esercizio con Potenza ≤ 1 MW al 25 maggio 2009 4% 5% 0% 21% 1% 4% 1.083 impianti di piccola taglia 65% Biogas Biomasse S. Biomasse L. Eolica Solare Rifiuti Idraulica Biogas Biomasse S. Biomasse L. Idraulica Eolica Solare Rifiuti TOTALE Numero Potenza ≤ 1 MW (MW) 229 108 11 6 46 25 699 217 42 9 53 5 3 1 1.083 371 Taglia media (kW) 470 535 552 311 207 94 487 343 13 L’integrazione della generazione distribuita da FER Impianti qualificati IAFR in progetto di Potenza ≤ 1 MW Dal 2009 al 2012 si prevede che entreranno in esercizio 559 impianti di piccola taglia, con una potenza complessiva di 219 MW ed una Potenza media unitaria di 391 kW. kW Questi impianti rappresentano, in numero, il 53% del totale di impianti a progetto, pari a 1.046, ma solo il 2% della potenza complessiva pari a 9.946 MW. 100% 90% 80% 70% Taglia media dell'impianto (kW) 158 79 60% 137 135 50% 14 35 40% 30% 1 20% 10% 0% Biogas Biomasse Solide Biomasse Liquide Idraulica Eolica Solare Rifiuti Biogas Biomasse S. Biomasse L. Idraulica Eolica Solare Rifiuti esercizio 470 535 552 311 207 94 487 progetto 574 577 514 395 115 129 440 14 L’integrazione della generazione distribuita da FER Distribuzione geografica degli impianti IAFR in esercizio di Potenza ≤ 1 MW Nell’ultimo anno l’82% dei nuovi impianti qualificati riguarda impianti di piccola taglia. Legenda " Termoelettrico " Idroelettrico " Eolico " Geotermoelettrico " Solare " Ibrido Termoelettrico 15 L’integrazione della generazione distribuita da FER Distribuzione % numero impianti al 2008 Risultati del Conto Energia Numero impianti fotovoltaici in ITALIA: 31.875 Suddivisione per classe percentuale del numero di impianti 0,12 - 0,70 0,71 - 1,40 1,41 - 2,10 La rappresentazione cartografica della distribuzione provinciale della numerosità degli impianti mostra che in Italia il numero maggiore di richieste di incentivazione alla realizzazione d’impianti fotovoltaici proviene dalle province dell’Italia 2,11 - 2,80 2,81 - 3,50 3,51 - 4,06 settentrionale come nel caso di Brescia (4,02 %) che supera di molto le altre province lombarde. La ripartizione provinciale riproduce pressoché la situazione già vista a livello regionale, sebbene le province di Roma e di Lecce presentano valori prossimi a quelli delle province settentrionali e superiori in confronto a quelli delle province appartenenti rispettivamente a Lazio e Puglia. Le province sarde e siciliane presentano valori più bassi rispetto al dato complessivo regionale. 16 L’integrazione della generazione distribuita da FER Distribuzione % potenza impianti al 2008 Risultati del Conto Energia Potenza installata in ITALIA: 418 MW Suddivisione per classe percentuale della potenza installata 0,06 - 0,36 La rappresentazione cartografica della distribuzione provinciale 0,37 - 0,70 0,71 - 1,16 1,17 – 1,79 della potenza fotovoltaica installata mostra che vi sono meno differenze a livello provinciale che a livello regionale 1,80 – 3,23 come visto in precedenza. La 3,24 – 5,85 provincia di Bolzano con 5,85% ha la concentrazione di capacità più elevata in Italia settentrionale. Le province di Perugia e Roma con rispettivamente il 2,08% e 3,23% hanno le percentuali più alte al Centro. Le province meridionali con le percentuali più elevate sono quelle pugliesi, in particolare Bari e Lecce, in linea con il valore regionale. Si evidenziano i discreti valori raggiunti da Cosenza, Ragusa, Cagliari. 17 Indice Nuovi modelli di generazione, il ruolo delle Smart Grids Gli strumenti per l’integrazione nel mercato della generazione distribuita da FER Conclusioni 18 Conclusioni Significativo lo sviluppo dei piccoli impianti, anche in relazione ad una semplificazione degli iter autorizzativi e alla indisponibilità di siti dove localizzare installazioni di taglia più grande Urgenza di rivedere e di armonizzare i processi autorizzativi, di competenza regionale, sulla base di linee guida nazionali che sembrano di prossima emissione Necessari interventi strutturali straordinari sulle reti, sia per fronteggiare la connessione di nuovi impianti di nuova tipologia (piccoli e distribuiti sul territorio) sia per potenziare la capacità di trasporto Necessaria infatti la realizzazione di impianti FER per circa 30.000 MW (in gran parte nelle Regioni meridionali) per rispondere ai target della Direttiva 20 20 20 Opportuno lo sviluppo di Smart Grids e quindi il finanziamento della ricerca tecnologica, anche per fronteggiare l’aleatorietà delle produzioni di alcune FER (in proposito GSE ha sviluppato strumenti previsionali) 19 Grazie per l’attenzione www.gse.it