materiale terza lezione

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UniversitàdegliStudidiMacerata
FacoltàdiScienzedellaformazione
Didattica per le Disabilità Sensoriali
Terza LEZIONE 14 MAGGIO 2016
Prof. Ivan Di Pierro
Pedagogista Clinico e Giuridico
[email protected]
la cecità separa
le persone dalle cose
La sordità separa
le persone dalle persone
–Helen Keller
L’ipoacusia
è l'indebolimento dell'apparato
uditivo dovuta a un danno o alla
degenerazione di uno o più dei
suoi componenti.
Audioleso
è colui che ha subito un deficit a
livello uditivo prima
dell'apprendimento della lingua
parlata.
La sordità è la riduzione più o meno grave dell’udito.
Si distinguono quattro gradi in relazione all’entità della
perdita uditiva espressa in decibel
—
—
—
—
lieve con soglia tra 20 e 40 decibel
media con soglia tra 40 e 70 decibel
grave con soglia tra 70 e 90 decibel
profonda con soglia uguale o superiore ai 90 decibel
LIEVE: caduta tra i 20 e i 40 decibel
Difficoltà a percepire le voci bisbigliate e alcune
consonanti in particolare i suoni acuti
MEDIA: caduta tra 40 e 70 dB
La voce di una normale conversazione non viene
percepita chiaramente; si ha difficoltà nella
discriminazione delle parole. Il bambino con questo
grado di sordità alla nascita avrà difficoltà
nell’acquisizione corretta del linguaggio e necessiterà di
protesi acustiche e logopedia.
GRAVE: tra i 70 e i 90 dB
La persona percepisce solo alcuni suoni delle parole
anche se pronunciate ad intensità elevata. Il bambino
con questo deficit alla nascita non è in grado di
acquisire spontaneamente il linguaggio e necessita di
protesi il più presto possibile, logopedia, collaborazione
della famiglia e aiuto educativo..
PROFONDA: sordità pari o superiore a 90 dB
Vengono percepiti solo i suoni gravi e intensi con
notevole componente vibratoria (per es: rombo di un
motore, sbattere di una porta, percussione di un
tamburo). La parola non viene riconosciuta e, senza
ausilio protesico, associato alla lettura labiale non è
possibile alcun apprendimento del linguaggio verbale.
perdite uditive
trasmissive
percettive
miste
Trasmissive
che riguardano generalmente orecchio
esterno e orecchio medio, facendo
così arrivare i suoni in maniera
distorta all’ interno dell’orecchio
stesso. Anche se rappresentano
delle sordità lievi.
Percettive
chiamate anche neuro-sensoriali in
quanto riguardano
l’orecchio interno e le sue varie
connessioni. In questo caso l’ entità
del danno
può essere più o meno grave
Miste
riguardano sia zone periferiche
che centrali dell’orecchio
cause che determinano
handicap uditivo
ereditarie
acquisite
Le sordità ereditarie possono essere divise in
due gruppi
Sordità non sincroniche
(70%) la perdita d’udito è l’unico sintomo presente
Sordità sincroniche
(30%) la perdita d’udito si associa ad altri sintomi e/o
manifestazioni cliniche
le sordità acquisite possono insorgere durante tre fasi:
prenatale
( dovuta a cause virali, come la rosolia durante la gravidanza; o
l’assunzione di sostanze tossiche sempre prima della nascita del
bimbo etc);
perinatale
( dovute a complicazioni trattamento ostetrico, anossia);
post – natale
( causate da malattie infettive abbastanza gravi come la meningite etc).
Il grado di perdita uditiva influisce sullo sviluppo
del linguaggio del bambino:
tanto più grave è la perdita e tanto peggiori sono gli
effetti sul linguaggio.
UDITO
LINGUAGGIO
NORMALE
NORMALE
LIEVE
NORMALE
MODERATA
DISLALIE
RITARDO
SEVERA
DISLALIE RITARDO
RIDUZIONE
PROFONDA
ASSENZA
Fattori che condizionano l’insorgenza di una
disabilità uditiva nel bambino
1. Impairment uditivo
2. Età di insorgenza
(rispetto allo sviluppo del linguaggio)
3. Deprivazione uditiva
Deprivazione uditiva
Mancato sviluppo delle reti neurali alla base
della acquisizione della lingua nativa durante il
periodo di plasticità del sistema uditivo centrale
FATTORE IRREVERSIBILE
Ai bambini sordi non manca la
capacità di acquisire una lingua
Manca la capacità di imparare in
modo spontaneo la lingua parlata
perché essa viaggia nella
modalità sensoriale deficitaria
nel primo stadio di sviluppo
l’esperienza sensoriale è
insufficiente perché ridotta del
50%
per una normale acquisizione del linguaggio,
servono alcuni fattori essenziali:
1. l’integrità anatomica e funzionale
dell’apparato uditivo e degli organi fonatori;
2. il normale sviluppo delle facoltà intellettive;
3. un ambiente ricco di stimoli sonori adeguati,
a lui graditi sotto ogni profilo, in particolare
quello affettivo.
i sordi hanno realizzato la loro facoltà di
linguaggio attraverso un’altra via:
il canale visivo
in sostituzione dei suoni vocalici e delle
parole utilizzano i segni per comunicare
la modalità visivo-gestuale ha sostituito
quella acustico- vocale.
il bambino sordo non si modella come il
coetaneo udente sulla grammatica uditiva,
non conosce la semantica vocale del codice
utilizzato
la mano del sordo
equivale alla lingua dell’udente
costringere il bambino sordo a
sostituire i cinesemi con i
fonemi
è una violenza psicologica
è importante che all’inizio dello
sviluppo linguistico il bambino
sia immerso nei codici e nei
segni visuomanuali
il bambino sordo è un bambino
valido con potenziale intellettivo
sano pronto ad essere
utilizzato.
Dalla disabilità uditiva non
deriverebbe alcun handicap, se la
nostra non fosse una società
verbale
La dattilologia
(alfabeto manuale)
La Lingua dei Segni
non è un codice comunicativo universale
bensì esistono tante lingue dei segni quante sono le
Comunità Sorde sul pianeta. Infatti, esattamente
come le lingue vocali, le Lingue dei Segni sono nate
spontaneamente quando i sordi hanno avuto la
necessità di comunicare tra loro, di trasmettersi
informazioni, esperienze, sentimenti. Ciascuna
Lingua dei Segni ha poi sviluppato “caratteristiche
proprie, legata alla particolare cultura in cui viene
usata
Il lessico delle Lingue dei Segni potenzialmente
può esprimere qualsiasi concetto, concreto e
astratto.
Il fatto che vengano utilizzate delle immagini visive
realizzate dalle mani anziché i suoni della voce, non
significa che i concetti esprimibili possono riferirsi solo
ad una realtà concreta.
“Se una lingua viene usata in un ambiente ristretto
[…] o solo all’interno della famiglia per assolvere
scopi di uso comune, essa rimane povera e limitata al
vocabolario tipico di questi contesti. […] la lingua dei
segni, nel momento in cui viene usata in ambienti più
ricchi e da persone che interagiscono in modo più
complesso, porta alla creazione di nuovi segni da
parte dei suoi utenti (cit.) la Lingua dei Segni permette all’alunno di ricevere i
contenuti attraverso il senso della vista, integro a
differenza dell’udito, seguendo gli stessi ritmi dei suoi
compagni udenti, aumentando oltre che il suo
bagaglio culturale la sua autostima e favorendone
l’integrazione e la definizione di un’identità forte
primo: i bambini sordi apprendono più facilmente la
lingua parlata e scritta se la apprendono come
seconda lingua dopo aver acquisito la Lingua dei
Segni fin dai primi mesi di vita.
secondo: è che conoscere bene la Lingua dei Segni
significa avere un forte senso di appartenenza ad una
comunità, a una minoranza linguistica e non solo ad
una categoria “svantaggiata” e quindi avere maggiore
sicurezza e serenità nel momento in cui si affronta la
società udente. grazie ad alcune esperienze di insegnamento della
Lingua dei Segni ai bambini udenti è stato dimostrato
che “l’insegnamento di una lingua dei segni in età
precoce, stimolando il canale di comunicazione
visivo-gestuale, possa favorire il potenziamento, nei
bambini udenti, di alcune aree cognitive
particolarmente legate all’attenzione, discriminazione
e memoria visiva”
(Rossini, Capirci et al. 1997)
https://www.youtube.com/watch?v=kGYAMKvEQCs
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