Islam - Facoltà di Scienze Politiche

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ISLAM
FIQH: la scienza del diritto, ha per oggetto la conoscenza della shari’a, la legge sacra.
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Il fiqh non è monolitico ma è organizzato in diverse scuole interpretative:
mâlikita
hanafita
sciafiita
hanbalita
Sul diritto islamico influirono i costumi e le istituzioni di diritto pre-islamico. Su queste, Maometto
e i suoi successori innestano il complesso di doveri e rituali che costituiscono l’islam.
LE FONTI DEL DIRITTO
CORANO: è la prima fonte teologica e giuridica. La rivelazione del Corano durò più di 20 anni. La
prima rivelazione è descritta nella sura 97, La sura del destino:
Nel nome di Dio, clemente e misericordioso!
In verità lo rivelammo nella Notte del Destino. – Cos’è mai la Notte del Destino? – La
Notte del Destino è più bella di mille mesi. – Vi scendono gli angeli e lo Spirito, col
permesso di Dio, a fissare ogni cosa. – Notte di pace fino allo spuntar dell’aurora. –
Il C. è diviso in 114 sure (capitoli) e ogni sura in versetti. Le sure si dividono in meccane
e medinesi.
Le meccane solitamente sono più antiche e di contenuto religioso, mentre le medinesi
contengono disposizioni politico-giuridiche.
SUNNAH: la tradizione del Profeta. È composta dall’insieme degli hadith, racconti, detti o fatti del
Profeta.
IJMÂ’: il consenso. Non vi è una definizione unica ed esistono diverse posizioni anche per
l’emersione del consenso: esplicito, tacito o desumibile.
QIYÂS: il ragionamento analogico, e quindi l’applicazione ad un fatto nuovo di una regola che
disciplini un fatto simile, e che si riferisca ad un testo.
I CINQUE PILASTRI
LA
PROFESSIONE DI FEDE:
shahâdah. In essa sono riassunte le verità fondamentali dell’islam:
l’unicità di Dio e la missione profetica di Muhammad.
LA PREGHIERA: salât. Si fa 5 volte al giorno, alba, mezzogiorno, pomeriggio, tramonto e sera. Per
compiere la preghiera il fedele deve essere in condizione di purità rituale. La
preghiera è composta non solo dalla recitazione ma anche da gesti, raggruppati in
sequenze (rak’ah).
IL
DIGIUNO:
sawm. Si compie durante il ramadan, il mese in cui è stato rivelato il Corano agli
uomini. Alla fine del digiuno c’è la festa del ‘id al-fitr, la festa della rottura del
digiuno.
IL PELLEGRINAGGIO: hajj. È da compiersi almeno una volta nella vita, a la Mecca.
Il pellegrinaggio ha lo scopo di purificazione del credente (perdonate le colpe)
e attestazione della fede; rafforza, inoltre, il senso di solidarietà della comunità
ed è un momento di interscambio culturale ed economico. Durante il
pellegrinaggio si compiono vari riti.
Piccolo pellegrinaggio: ‘umrah. Rito individuale che si compie in ogni
momento dell’anno. In questo caso i riti sono meno, solo due.
L’ELEMOSINA: zakât. È chiamata elemosina legale o rituale, è obbligatoria e ha l’effetto di purificare
la ricchezza del credente. I beneficiari sono i bisognosi, gli esattori, i neoconvertiti,
gli schiavi da riscattare, i debitori per fini meritori, ogni sforzo di pubblica utilità, i
viandanti.
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