Formazione della duna

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Formazione della duna e
Ambiente Dunale
(Litorale di Castel Porziano)
Formazione della duna
I materiali ( sabbia, silt, argille) sono portati dal fiume
Tevere al mare e alla foce formano barre di sabbia, poi il
moto ondoso e le correnti litoranee che prendono origine
ad es. dall’obliquità dell’onda rimuovono i materiali: quelli
più fini (silt e argille), sono abbandonati al largo, quelli
più pesanti (sabbia) sono abbandonati sulla battigia, o in
prossimità della riva sotto forma di cordoni subacquei,
dove l’onda diretta verso la costa e l’onda di ritorno o
risacca, s’incontrano e si annullano ai lati della foce.
Formazione della duna
I cordoni possono emergere e dare origine ad una laguna.
Formazione della duna
Quando la comunicazione con il mare si chiude,
si forma un lago costiero che con gli
apporti detritici della terraferma si forma prima uno
stagno, poi una palude…..
e se non intervengono fattori di disturbo (variazioni del
livello marino, tettonici) la terraferma aumenta di spazio
verso mare: il vento solleva la sabbia dai cordoni emersi
e dalla spiaggia, e quando diminuisce di velocità la
rilascia, creando accumuli di sabbia “duna embrionale
soggetta a rimaneggiamento”. l’unione delle diverse
particelle di quest’accumulo fungerà da trappola per
l’accumulo di altra sabbia. Questo processo da origine
piano piano ai cordoni dunali costieri. Lungo la nostra
costa le dune sono più o meno parallele alla riva e
perpendicolari alla direzione del vento dominante. Il
vento spinge i granelli di sabbia sul fianco esposto alla
sua direzione, li riversa oltre la sommità da dove cadono
per gravità. Il risultato è l’avanzamento della duna.
La duna può essere fissata dalla vegetazione.
Formazione della duna
Lo sviluppo della vegetazione regola la crescita della
duna: le piante, in particolare l’Ammophila, per
evitare di essere coperte dalla sabbia crescono in
verticale (fusto) e contemporaneamente rinnovano
l’apparato radicale e consolidano altri strati di sabbia,
insieme all’Ammopfila crescono altre piante che
formano una copertura rada.
La duna con la vegetazione erbacea potrà cedere il
posto alla vegetazione legnosa.
Un ambiente può essere
terrestre
foresta
acquatico
deserto
prateria
ambiente litoraneo
marino
salmastro
acqua dolce
Ambiente terrestre
come
il litorale
è caratterizzato da
fattori abiotici
sono
temperatura
acqua
vento
pH
fattori antropici
fattori biotici
sono
formano
un
animali
vegetali
che hanno il loro
ecosistema
habitat
Un ambiente può essere….
Nell’ambiente litoraneo (C. Porziano) l’escursione termica in superficie
durante l’estate è elevata, il suolo sabbioso è povero di sostanze fertili, la
falda acquatica è salmastra, la sabbia è permeabile e di conseguenza le
acque meteoriche scendono subito in profondità.
Il vento solleva la sabbia ed esercita un’azione abrasiva sulle foglie,
inoltre trasporta un aerosol salmastro sulle piante.
Il mare può arrivare a bagnare le piante esposte. Queste situazioni difficili
si attenuano fino a scomparire via via che ci si allontana dalla costa.
Tuttavia in queste condizioni estreme le piante hanno sviluppato
adattamenti che consentono loro di vivere: hanno gli apparati radicali
estesi o ramificati e che arrivano in profondità, le foglie rigide, coriacee,
o di dimensioni ridotte, o spinose, o ricche di succhi concentrati, oppure
le piante passano il periodo estivo sotto forma di semi o di bulbo.
Le condizioni ambientali cambiano andando verso l’interno e allo stesso
modo cambiano le associazioni vegetali (insieme di piante di specie
diverse adatte a vivere in un determinato ambiente).
Ecosistema
comprende
Fattori biotici
sono
per es. litorale
di Castel Porziano
Fattori abiotici
sono
produttori
consumatori
decompositori
Sono organizzati
in habitat nicchia ecologica rete
alimentare
mezzo ambiente
suolo
acqua
luce
temperatura
Il litorale di Castel Porziano
comprende
Duna stabile:
sabbiosa con
poco humus
Battigia:
intrisa di
acqua salata
Spiaggia:
desertica priva
di vegetazione
Interduna:
depositi palustri
(argilla, silt e limo)
e possibili depositi di
acqua meteorica
1° cordone dunale:
risente più degli altri
cordoni dei venti marini
carichi di umidità
Il litorale di Castel Porziano
è caratterizzato da
Clima mite:
inverni piovosi
estati secche
lucide
spesse
Animali
Piante
Con foglie
coriacee
con peluria
fitta
a squamette
Per fare fronte
Possono
avere
rizomi
bulbi
semi
fiori
Suolo
sabbioso
vermi
artropodi
molluschi
rettili
uccelli
mammiferi
Consistenza
erbacea
legnosa
Successione trasversale dei biotopi sul litorale di Castel Porziano
Biocenosi del litorale di Castel Porziano
Le diverse associazioni vegetali dal mare verso l'entroterra nel tratto del
litorale di Castel Porziano sono:
Battigia: umida, risente delle periodiche oscillazioni delle acque marine
(marea), è assente di vegetazione, ospita organismi entro cavità circolari
di pochi millimetri, tane di pulci di mare, il margine della battigia è ricco di
materiali, organismi spiaggiati di cui si nutrono i gabbiani.
Spiaggia: compresa tra la battigia e il primo cordone dunale, è sabbiosa,
qui sarebbe presente la prima associazione vegetale Cakiletum, ma per
l’antropizzazzione solo sporadicamente è possibile osservare un coleottero
scuro predatore di piccoli insetti.
Un’altra associazione vegetale, Agropyretum cresce sul piede del 1°
cordone dunale: la specie tipica è l’Agropyron junceum, che con le sue
radici, con le sue foglie e con i suoi fusti trattiene la sabbia portata dal
vento, la sabbia accumulandosi da origine a collinette (l’Agropyron è
difficile osservare per l’antropizzazione).
Biocenosi del litorale di Castel Porziano
Sul 1° cordone dunale ormai sviluppato si osserva l’Ammophila littoralis, pianta
dominante, da ciò il nome dell’associazione Ammophiletum, con le sue radici
imprigiona in una specie di reticolo la sabbia formando un “muro” alto qualche
metro. Altre piante presenti come l’Echinospora spinosa, Amthemis Martina,
Medicago marina, Pancratium maritinum; tra gli animali è possibile osservare lo
scarabeo, chioccioline alla base o lungo gli steli dell’Ammophila.
L’Ammophiletum è una fascia di vegetazione che insieme al rilievo dunale
costituisce una barriera naturale contro l’erosione e frena i venti marini che
trasportano in sospensione salsedine e sostanze inquinanti.
Dietro il 1° cordone dunale, depressione tra due cordoni dunali, fascia umida
retrodunale, tende ad affiorare la falda acquifera, dove si sviluppa una ricca flora
palustre d'acqua dolce: Iris pseudacorus, Pragmite australis, ecc.. ; tra gli animali
è possibile vedere cavallette, scarabei, lucertole, uccelli, occasionalmente
mammiferi.
Duna fissa: sul 2° cordone dunale si trovano arbusti sempre verdi, la cui altezza va
da 30 a 250 cm innalzandosi verso l’interno: Iuniperus phoenicea, Iuniperus
oxycedrus, Smilax aspera, Phillyrea angustifolia, Arbutus unedo, Pistacia lentiscus,
Asparagus aphyllos. Questa fascia costituisce la macchia ed è più ricca di animali.
I diversi ordini di vegetazione assumono per l’azione del vento una forma a cuneo
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