ANESTETICI GENERALI Sono i farmaci che inducono, in maniera reversibile, analgesia, amnesia, ipnosi e rilassamento muscolare che permettono il mantenimento della stabilità fisiologica del paziente e l’attenuazione dello stress chirurgico. Dal momento che nessuna molecola possiede tutte queste caratteristiche, la moderna pratica anestesiologica si basa sull’uso di combinazioni di farmaci (c.d. anestesia bilanciata). Pratica complessa e delicata che prevede il susseguirsi di quattro fasi o stadi. Principali caratteristiche degli stadi e piani dell’anestesia • I stadio: ANALGESIA o ECCITAMENTO VOLONTARIO è lo stadio che va dall’inizio della somministrazione alla perdita della coscienza. L’area cerebrale interessata è la corteccia sensitiva. Il colore delle superfici è normale e tende ad arrossarsi. Il tono muscolare è normale. La respirazione è rapida e irregolare. Il polso è rapido e la pressione ematica è aumentata. Tutti i riflessi (palpebrale, corneale, cutanei, podale, della glottide, della tosse) sono presenti. II stadio: DELIRIO o ECCITAMENTO INVOLONTARIO In questo stadio è interessata la corteccia motrice. Il colore delle superfici è arrossato. Si riscontra ipertono muscolare. La respirazione è molto irregolare. Il soggetto presenta aumento di reattività agli stimoli esterni. I movimenti sono incoordinati. Il polso è frequente e la pressione ematica elevata. E’ possibile riscontrare fibrillazione ventricolare (contrazioni incoordinate del muscolo cardiaco). Nel cane è provocato il vomito. Tutti i riflessi sono ancora presenti. III stadio: ANESTESIA CHIRURGICA (si divide in 4 piani) • Piano 1: interessa il mesencefalo e il midollo spinale. Il colore delle superfici tende a tornare normale. Si ha una riduzione del tono muscolare. La respirazione è lenta e regolare. Il polso e la pressione ematica sono normali. Scompaiono i riflessi cutanei, della glottide e podale. • Piano 2: interessa il midollo spinale (depressione). • Il colore delle superfici è normale. • Ulteriore riduzione del tono muscolare. • Respirazione ancora lenta e regolare. • Polso e pressione ematica ancora normali. • Scompaiono tutti i riflessi. • Piano 3: interessa ancora il midollo spinale che è depresso. Il colore delle superfici tende al pallido. Ipotonia crescente. La respirazione è ritardata (di tipo toracico ma soprattutto addominale). Il polso diventa rapido (caduta pressoria). I riflessi sono inesistenti. • Piano 4: Il colore delle superfici è pallido. Aumento dell’ipotonia. Respirazione addominale. Polso rapido e debole, caduta pressoria. Riflessi ancora assenti. • IV stadio: PARALISI BULBARE seguita da morte è lo stadio che non si dovrebbe raggiungere. Si ha paralisi midollare. Il colore delle superfici è cianotico. Il tono muscolare è scomparso, così come la respirazione (apnea). Il polso non è più percettibile. Si arriva adun livello di shock che porta alla morte dell’animale. METODI DI SOMMINISTRAZIONE DEGLI ANESTETICI I farmaci utilizzati per l’anestesia generale possono essere somministrati per via inalatoria o per via endovenosa. Per gli anestetici di tipo inalatorio sono conosciuti tre metodi di somministrazione: aperto: si utilizza una spugna imbevuta di anestetico volatile. Con tale metodo non si va mai incontro al IV stadio dell’anestesia, ma quest’ultima di solito non è efficiente. semiaperto: utilizzo oltre che della spugna anche di un telo che permette il ricircolo dell’anestetico espirato, con conseguente maggiore persistenza dell’anestetico stesso chiuso: si utilizzano macchine respiratorie ed anestetici prevalentemente gassosi. ACCIDENTI O INCONVENIENTI DELL’ANESTESIA 1. Disturbi di circolo: si ha ipertensione causata da liberazione di adrenalina. Ma è verificabile anche ipotensione e fibrillazione. 2. Alterazione del respiro: depressione o paralisi del centro respiratorio bulbare, che alla lunga può causare morte. 3. Esplosione di miscele: rare ma verificabili. MECCANISMO D’AZIONE DEGLI ANESTETICI GENERALI Sono varie le teorie: la colloidale, quella dei lipidi, dell’assorbimento, della permeabilità cellulare, le biochimiche, le fisiche e le neuro-fisiologiche. Possono interferire con la funzione nervosa a molteplici livelli (neuroni sensori, midollo spinale, midollo allungato, corteccia cerebrale). Gli effetti elettro-fisiologici sono per lo più dovuti ad una loro attività sui recettori accoppiati a canali ionici. Anestetici inalatori • Ciclopropano + metossifluorano: liquido, incolore, con odore di frutta, non infiammabile, non esplosivo, induzione (fase che va dalla somministrazione all’effetto anestetico) lunga, depressione circolatoria. Miorilassante. Scarsa epatotossicità, elevata nefrotossicità. In cani e gatti: induzione dolce, rilassamento muscolare duraturo e profondo, analgesico potentissimo. - Alotano (Fluotano) + Timolo 0.01% (per migliorare la stabilità): liquido volatile, non infiammabile, non esplosivo, limpido, dolciastro. Utilizzato per induzione e mantenimento (rilassamento muscolare soddisfacente). Inotropismo negativo e sensibilizzazione agli effetti delle catecolamine. Ipotensivo. Depressione del centro respiratorio. Riduzione del flusso ematico, epatico e renale. Vomito. Vasodilatatore cerebrale. Maneggevole . Broncodilatatore. -N2O: gas incolore, dolciastro, non consigliato per lunghi interventi poiché l’azione e il risveglio sono rapidi. Essendo asfissiante viene miscelato con il 20% di O2. E’ usato dopo i barbiturici. -Etere etilico + atropina: infiammabile, provoca un buon rilassamento muscolare, il polso e il battito restano invariati, vomito, iperglicemizzante, è un preanestetico. • Cloroformio: non infiammabile, porta depressione circolatoria, vomito, ad alte dosi porta necrosi epatica, ittero, è un iperglicemizzante. È un anestetico avente la durata di 15-30 minuti. • Cloruro di etile: incolore, molto volatile, ad azione potente e rapida. È tossico se inalato, se ne preferisce l’impiego per via locale (raffreddamento). • Anidride carbonica: il suo effetto è scarso, sono quindi necessarie alte dosi. • Tricaina metansulfonato • Enfluorano e isofluorano: hanno una struttura analoga al metossifluorano e caratteristiche simili all’alotano. • Sevofluorano Alifluorano Xenon DERIVATI ALOGENATI AZIONE SIMILE CHE DIFFERISCE IN ALCUNE PARTICOLARITA’: - DEPRESSIONE CARDIOCIRCOLATORIA: ALOTANO > METOSSIF.> ENFLUORANO > ISOFLUORANO - DEPRESSIONE RESPIRATORIA: ALOTANO = METOSSIF. > ENFLUORANO > ISOFLUORANO - METABOLISMO EPATO-RENALE: ALOTANO = METOSSIF. > ENFLUORANO > ISOFLUORANO - NEFROTOSSICITA’: METOSSIF.> ALOTANO > ENFLUORANO >ISOFLUORANO - RILASSAMENTO MUSCOLARE: METOSSIF:> ISOFLUORANO > ENFLUORANO > ALOTANO - PROBABILITA’ DI INDURRE IPERTERMIA MALIGNA: ALOTANO > ISOFLUORANO > ENFLUORANO > - CAPACITA’ DI INDURRE ARITMIE: ALOTANO > METOSSIF. > ENFLUORANO > ISOFLUORANO Anestetici parenterali (via IV) Rapida e facile induzione dell’anestesia senza l’impiego di una complessa (e costosa) attrezzatura anestesiologica. Barbiturici: la loro dose è di 10-40 mg, derivano dalla condensazione tra l’acido malonico e l’urea. Sono induttori enzimatici. Si distinguono dai tiobarbiturici per la presenza nella struttura di questi ultimi di un atomo di S in più derivante dalla condensazione tra acido malonico e tiourea. Si dividono in: a) barbiturici ad azione brevissima: tiopentale e tiamilale (induzione 1-2’, durata10-30’) b) barbiturici ad azione breve: pentobarbitale (durata 30-60’, basso indice di sicurezza) c) barbiturici ad azione lunga: fenobarbitale. Cloralio idrato: è il primo anestetico utilizzato per via endovenosa, scoperto nel 1872. E’ una sostanza cristallina, bianca, ha l’odore di melone, è solubile in acqua, sostanza instabile. È conservato in recipienti oscurati. In caso di tossicità acuta porta alla paralisi respiratoria e a fibrillazione cardiaca con conseguente morte del soggetto. Propofol: struttura chimica che ricorda il fenolo, somministrato in soluzione acquosa all’1% dà anestesia per 2-10’ e recupero completo in 20-30’. Etomidato: QT ampio (16), l’azione ultrarapida ne prevede l’impiego come induttore prima della pratica inalatoria o per interventi di breve durata. ANESTETICI DISSOCIATIVI Ketamina: il riflesso della cornea resta presente anche se l’animale è anestetizzato, al contrario di ciò che di solito avviene. Provoca ipotermia; anestetico dissociativo, non si ha depressione del SNC ma catalessi (sindrome caratterizzata dalla perdita momentanea della contrattilità volontaria dei muscoli di arti e tronco), per soppressione del sistema reticolare attivante. Usata da sola (associata ad un tranquillante) o come inducente l’anestesia insieme ad un gassoso; consigliabile l’impiego di atropina per il controllo delle secrezioni. La dose è più bassa dei barbiturici: 20-25 mg/kg. Tiletamina: Dissociativo utilizzato per anestesie brevi, in associazione a zolazepam; per il tempo di induzione rapido, anche per la cattura di animali selvatici. ANESTETICI LOCALI Gli anestetici locali vengono impiegati per ottenere la desensibilizzazione e l’analgesia delle superfici cutanee ( A.TOPICA), dei tessuti locali ( INFILTRAZIONE E BLOCCO PERIFERICO) e delle strutture regionali ( A. DA CONDUZIONE, A. REGIONALE). Sono utilizzati in alternativa o in associazione all’a. endovenosa o inalatoria nei pazienti ad alto rischio. Nel cane e gatto : impiegata raramente Nel cavallo: impiegata per procedure diagnostiche e chirurgiche. VANTAGGI: 1) rapidità di esecuzione 2) facilità di esecuzione 3) non è richiesto un controllo costante dell’animale 4) rischi intraoperatori ridotti APPLICAZIONE: - interventi piccola chirurgia - scopi terapeutici (artriti, sinoviti, teniti, pruriti intensi) -diagnostica zoppicature -CONTROINDICAZIONI: - deficit circolatorio - fibrosi - infezione - infiammazione locale - ipersensibilità al farmaco Perché si manifesti l’azione di questi farmaci è necessario che a livello tissutale venga neutralizzato l’acido e liberata la base analgesica che determina una temporanea e reversibile interruzione della conduzione nervosa. Tale processo è favorito dall’ALCALINITA’ dei TESSUTI. ASSORBIMENTO A. LOCALE: VASOCOSTRITTORE (ADRENALINA): ritarda l’assorbimento (soluz. all’1% per evitare eff. coll. se accidentalmente inoculata in vena) SOLVENTE OLEOSO: ritarda l’assorbimento. Trattamento terapeutico di pruriti, eczemi . IALURONIDASI ( enzimi mucolitici) : aumentano la velocità di assorbimento (da non usare su tessuti infiammati). Meccanismo d’azione Utilizzati come sali idrosolubili, sono idrolizzati con liberazione della base liposolubile. Agiscono bloccando i canali del Na+ voltaggio-dipendenti delle membrane cellulari, impedendo la depolarizzazione, fondamentale per la generazione del potenziale d’azione del nervo (fibre sensitive più sottili delle motrici e bloccate per prime). Metabolismo ed eliminazione Trasformazione: microsomiale epatica per le molecole di tipo amidico: lidocaina - mepivacaina – bupivacaina pseudocolinesterasi plasmatiche per le molecole di tipo estereo: cocaina - procaina cloridrato - tetracaina ). Eliminazione per via renale. CARATTERISTICHE ANESTETICO: 1) non deve essere irritante per i tessuti 2) non deve dare reazioni allergiche 3) deve dare completa analgesia 4) deve essere metabolizzato senza dare danno epatico o renale 5) elevata potenza a bassa concentrazione 6) disponibil in soluzioni sterili EFFETTI TOSSICI: - LOCALI - SISTEMICI LOCALI: determinati da: carenza di sterilità della siringa, ago e soluzione insufficiente disinfezione presenza di processi settici nella zona eccessiva concentrazione della soluzione iniettata solvente non appropriato analgesico iniettato accidentalmente all’interno della fibra n. La perdita della sensibilità sensitiva e motoria è in relazione al danno subito e per lo più risulta irreversibile. Per più di 48 ore TERAPIA A BASE DI NEUROTROFICI EFFETTI LOCALI: - orticaria - edema - infiammazione - ascessi - necrosi - gangrena - shock anafilattico TERAPIA: CORTISONICI SIMPATICOMIMETICI SISTEMICI -Si verificano quando l’analgesico raggiunge una concentrazione elevata a livello ematico CAUSE: - sovradosaggio - iniezioni intravasali accidentali - assorbimento rapido associato ad eliminazione lenta - cattive condizioni generali dei soggetti A LIVELLO DEL S.N.C. . Eccitamento . Vertigini . Vomito - tremori - convulsioni cloniche - depressione respiratoria - paralisi respiratoria Diazepam Intubare l’animale + O2 + resp. Artificiale A LIVELLO CARDIOCIRCOLATORIO -IPOTENSIONE: per l’azione vasodilatatrice dell’analgesico -ARITMIE : conseguenti ad un blocco di conduzione che può portare ad ARRESTO cardiaco -BRADICARDIA -TERAPIA: fluidi, simpaticomimetici o atropina ANESTETICI LOCALI Sostanze che, messe a contatto con una struttura nervosa a qualunque livello (SNCSNP), riescono ad abolire temporaneamente l’eccitabilità o la conduzione degli stimoli nervosi; non si ha né ricezione dello stimolo, né trasmissione dell’impulso sensitivi. LIDOCAINA: è la più usata . E’ utilizzata per a. locali, regionali, spinali e per applicazioni topiche. Nell’a. epidurale viene utilizzata al 2% , quella al 4% viene impiegata per l’a. di superficie delle mucose. MEPIVACAINA: impiegata per a. infiltrative, intraarticolari, tronculari ed epidurali. Soluz. al 2% : a. tronculari equine: minor edema post inoculo rispetto alla lidocaina Soluz. all’ 1% : a. epidurale cane. BUTACAINA 2%: per a. superficie delle mucose e della cornea. Durata d’anestesia discretamente lunga, non provoca midriasi e non danneggia la cornea. PROPARACAINA: azione rapida, l’effetto dura circa 15’. Nell’uomo è utilizzata per la chirurgia della cataratta. E’ usata per l’a. topica del naso dell’orecchio, per le ferite e prima del cateterismo. E’ l’agente topico di scelta per l’a. corneale. CLORURO DI ETILE: provoca congelemento della zona cutanea trattata. - piccole incisioni - drenaggio ascessi COCAINA (1884): E’ eccitante del SNC, dà euforia, diminuzione della percezione della fatica e del dolore. Sul sistema cardiocircolatorio: ipotensione per stimolazione vagale ipertensione a dosi alte Sul sistema respiratorio: aumento della F.R.; a dosi alte: depressione Soluzione di cocaina al 2-4% provocano una buona anestesia di superficie della cornea e della congiuntiva ma occasionalmente può causare ulcera corneale : da preferire LIDOCAINA o PROPARACAINA. Soluz. Al 5-10% : a. topica della laringe equina. PROCAINA (1905): reazioni tossiche si hanno per uso di soluzioni molto concentrate o per iniezioni intravasali accidentali. Reazioni tossiche: fenomeni di eccitamento e convulsioni. L’azione si instaura in 2’-5’ e persiste per 30’60’. Indicata per l’a. loco-regionale Piccoli animali: soluz. 1-2% Grossi animali: soluz. 4%. BUPIVACAINA: E’ altamente potente ad ha una lunga durata d’azione. L’inizio d’azione è rapido. L’anestesia dura 5-10 ore ( nell’uomo) Viene impiegata per: a. infiltrazione, a. tronculare, a. epidurale ANESTESIA LOCALE: SUPERFICIE: Anestetici locali più altri agenti terapeutici sotto forma di gelatine o creme. RAFFREDDAMENTO: Cloruro di etile INFILTRAZIONE: Blocca le terminazioni nervose di tutto il campo operatorio INTRADERMICA SOTTOCUTANEA L’anestesia per infiltrazione si utilizza per: -applicazioni antalgiche in un’articolazione dolorante -analgesia di un tendine o legamento -analgesia di cicatrici dolorose -analgesia delle vaginali del testicolo -artriti e sinoviti Può essere : -AVVOLGENTE -RADIATA -PROFONDITA’ ( BLOCCO PERIFERICO) VANTAGGI: 1)non vengono mutati i rapporti tra i tessuti 2)si può praticare alla base dei tumori peduncolati o sottocutanei 3)amputazioni dita 4 interventi su capezzoli CONTROINDICATA: nei tumori maligni ANESTESIA REGIONALE O DI CONDUZIONE TRONCULARE: Si ottiene depositando l’analgesico lungo il percorso di un tronco nervoso principale, determinando l’interruzione della sensibilità della regione che da esso è innervata. VANTAGGIO: il campo operativo non è interessato dalla deposizione dell’analgesico. l’analgesico va iniettato a contatto del tronco nervoso in zona perineurale evitando i vasi che decorrono parallelamente INDICATA: 1) Scopi chirurgici 2) Diagnosi di zoppicatura ANESTESIA PARAVERTEBRALE Consiste nell’iniettare la soluzione analgesica in prossimità dei nervi spinali a contatto cioè delle loro emergenze dei fori intervertebrali. INTERVENTI POSSIBILI: -Parete toracica -Parete addominale -Organi cavitari VANTAGGI: -parete addominale compreso peritoneo sono uniformemente anestetizzati -buon rilassamento muscolare. BOVINO: anestesia parete addominale laterale. SITO: tra l’estremità del processo trasverso (L1,L2,L3) e l’asse mediano rispettivamente a 5-8 cm dall’asse mediano DOSE: 5 ml lidocaina 2% per anestetizzare il ramo dorsale del nervo spinale. PECORA: SITO: circa a 3 cm dall’asse mediano ANESTESIA SPINALE Se introduciamo nel canale rachideo un anestetico, esso, venendo a contatto con le radici nervose nel punto in cui abbandonano il midollo spinale , porta a perdita della sensibilità di quelle regioni del corpo. 2 TECNICHE: 1) SUBARACNOIDEA La soluzione analgesica viene introdotta nel liquor cefalo-rachidiano, dopo che l’ago ha penetrato dura madre e aracnoide. 2) EPIDURALE La soluzione si spande nel canale rachidiano, senza che l’ago, penetrato nel canale spinale abbia oltrepassato le meningi (lo spazio epidurale è posto tra dura madre e canale osseo). PUNTI DI ELEZIONE: 1) Articolazione lombo-sacrale 2) Articolazione fra ultima vertebra sacrale e 1° coccigea o fra I e II vertebra coccigea. Si distinguono in: - ANESTESIA ALTA O ANTERIORE - ANESTESIA BASSA O POSTERIORE Ciò dipende dalla progressione dell’analgesico nel canale rachidiano TECNICA: 1) Si utilizzano aghi lunghi (7-10 cm) forniti di mandrino 2) Tutto lo strumentario e la cute devono essere sterili 3) Gli analgesici impiegati sono la NOVOCAINA e la LIDOCAINA La localizzazione dell’ago nello spazio epidurale è indicata da: - una repentina diminuzione delle resistenza all’inserzione dell’ago - facilità di inoculazione di una piccola quantità d’aria, di anestetico locale. Prima di inoculare l’anestetico è necessario eseguire la prova della aspirazione per verificare se c’è presenza di sangue o di fluido cerebrospinale. -l’analgesico deve essere inoculato lentamente -non passa la B.P. -utile in interventi sul perineo, sulla coda e sugli arti posteriori CONTROINDICAZIONI: -affezioni o pregressi traumi delle vertebre lombo- sacrali -malformazioni congenite o acquisite della colonna COMPLICAZIONI: -lesioni a carico dei legamenti intervertebrali, a carico delle arterie, delle vene e delle radici nervose CANI SITO: nello spazio lombo-sacrale DOPO L’INOCULAZIONE: - decubito dorsale - sollevamento del treno anteriore INDICATA: -taglio ceareo -ovarioisterectomia -castrazione -riduzione prolasso rettale -caudectomia -osteosintesi -mastectomie DOSI: 1ml LIDOCAINA 2% ogni 4.5kg : analgesia fino a L2 1ml / 3,5kg : analgesia fino a T5 Il dosaggio viene calcolato nel cane anche in base alla taglia dell’animale , misurando la lunghezza dell’animale tra la cresta occipitale e la base della coda. LUNGHEZZA in cm LIDOCAINA 2% in ml fino a 30 fino a 1.0 35 1.5 40 2.0 45 2.5 50 3.0 oltre i 90 10.0 e più INOCULAZIONE IN UNA ZONA IMPROPRIA: 1) Ritardo dell’inizio dell’anestesia 2) Paresi monolaterale degli arti posteriori 3) Anestesia parziale della coda o della regione perineale 4) Shock e/o morte in seguito ad inoculazione nello spazio sub- aracnoideo CAVALLO Impiegate raramente Se si utilizza: la quantità di anestetico inoculata è piccola blocco posteriore senza decubito( contenimento con travaglio) Può essere necessario un sedativo: XILAZINA IMPIEGATA: 1) Manipolazioni ostetriche 2) Procedure chirurgiche su : - coda - perineo - vulva - vagina - retto - vescica SITO: 1 o 2 spazio intercoccigeo ( la I vertebra coccigea di solito è fusa con il sacro) DOSI: 50-100 ml soluz PROCAINA 1%: per manipolazioni ostetriche 30-80 ml soluz. PROCAINA 2%: per le procedure chirurgiche 1 ml / 100 kg LIDOCAINA 2% BOVINO Non si eccita e non si agita ma è consigliabile impastoiare gli arti posteriori INDICATA per interventi chirurgici: - quarti posteriori - mammelle - utero - pene - scroto - addome SITO: 1° spazio intercoccigeo INIZIO BLOCCO: flaccidità coda e incapacità a contrarre lo sfintere anale AZIONE MASSIMA: dopo 10’-20’ DURATA: 60’-90’ DOSE: 100-150 ml PROCAINA 2%: - amputazione mammelle - amputazione dita - taglio cesareo ANESTESIA PER LA CASTRAZIONE 1) Infiltrazione sul rafe mediano . Successivamente si depositerà analgesico a livello del cordone spermatico 2) Iniettando per via intratesticolare l’analgesico che raggiunge per via linfatica il cordone spermatico